dott.ssa Chiara GIURGEVICH
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- Gilda Giuliani
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1 dott.ssa Chiara GIURGEVICH
2 TRIAGE Percorso dinamico, basato sull attuazione di un processo metodologico scientifico, capace di stabilire il grado di presunta gravità clinica presente in un soggetto, identificabile mediante l utilizzo di un sistema di codifica indicante la priorità assistenziale..
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4 Aspetti fondamentali del Triage: presa in carico immediata degli assistiti; autonomia decisionale degli infermieri; organizzazione dell ospedale; processo dinamico che si perpetua per tutto il tempo in cui l assistito aspetta la visita medica.
5 AUTONOMIA INFERMIERISTICA E IL TRIAGE La professione infermieristica viene riconosciuta come autonoma ed indipendente con l abolizione del mansionario infermieristico (DPR n.225/1974) ad opera della legge n. 42/1999. Precedente fonte normativa che si occupa del ruolo dell infermiere è il Decreto del Ministero della Sanità 14 settembre 1994, n.739 che ne traccia il profilo professionale. A rinforzare il concetto di autonomia dell infermiere nella Legge 251 del 10 agosto 2000 vengono inquadrate le professioni sanitarie riconoscendo all infermiere l autonomia.
6 AUTONOMIA INFERMIERISTICA E IL TRIAGE Il Pronto Soccorso è un reparto in cui, in particolare nel processo decisionale del triage,viene riconosciuta l autonomia decisionale dell infermiere, il quale deve discriminare la condizione clinica della persona presa in carico. Nell ambito del processo decisionale del Triage l infermiere possiede un autonomia operativa. Le eventuali conseguenze dannose subite dall assistito derivanti dalla sottostima della gravità delle condizioni cliniche nell assegnazione dei codici di gravità possono configurarsi come penalmente rilevanti.
7 Aspetti legali del Triage La scheda infermieristica di Triage è considerata atto pubblico e come tale è soggetta alle norme del codice penale sulla falsità documentale. Quindi sono obbligatori la segnalazione dell ora d inizio e fine del Triage; e devono essere rispettati i requisiti fondamentali di chiarezza, veridicità e completezza.
8 REVISIONE DELLA LETTERATURA Banca dati: Pubmed Mesh terms: nursing, decision making, triage Limiti: ultimi 5 anni Risultato: 57 articoli scientifici
9 RISULTATI REVISIONE DELLA LETTERATURA Studi quantitativi e qualitativi Identificazione variabili: esperienza, intuito, formazione, caratteristiche del PS, tipologia di Triage Validazione del TDMI come strumento per valutare le abilità necessarie per il Triage
10 TDMI Strumento creato per valutare l abilità nella presa di decisione di Triage degli infermieri in Pronto Soccorso. Lo strumento è stato costruito dopo aver effettuato delle interviste ad infermieri del PS. Scala Likert comprende 37 items che hanno spiegato il 50% della varianza. Gli Items sono stati divisi in 4 sottogruppi: caratteristiche cognitive, esperienza, intuizione e pensiero critico.
11 TDMI Nove esperti hanno revisionato il contenuto degli items Il content validity index per gli items era di 87 Validazione del contenuto tramite l analisi fattoriale con la massima probabilità di estrazione e la rotazione oblimin. Studio pilota (A. Smith K. J. Cone 2010) per valutare la validità e l affidabilità in un campione di infermieri con diverse specialità
12 CARATTERISTICHE COGNITIVE Abilità nello stabilire le priorità, abilità organizzative, conoscenze PENSIEROCRITICO La capacità di ottenere informazioni per prendere le decisioni attraverso la comunicazione, la capacità di giudizio, e la valutazione.
13 Esperienza L abilità necessaria per prendere la decisione di triage, e nel porre le domande giuste in base alla situazione. Intuizione La capacità di prendere la decisione in accordo con le proprie sensazioni e la conoscenza tacita
14 DISEGNO DELLO STUDIO: Studio descrittivo multicentrico Obiettivi: descrivere le variabili che incidono sul decision making del triage, identificare aree di miglioramento Popolazione infermieri dei PS di Monfalcone (San Polo), e Trieste (Cattinara) che effettuano triage Criteri d inclusione: effettivo svolgimento dell attività di Triage nel PS e espressione del consenso alla raccolta dati. Criteri d esclusione: l assenza degli infermieri dall attività lavorativa nel mese di ottobre 2011.
15 DISEGNO DELLO STUDIO: Studio descrittivo multicentrico Strumenti: 1. Raccolta dati: TDMI, Psnet 2. Analisi dati: Excel : statistica descrittiva Access: costruzione database Instat: analisi correlazionale
16 DAL TDMI AL QUESTIONARIO Parte anagrafica: Genere Ps di provenienza Anzianità di servizio Anzianità di servizio in ps Esperienze precedenti Titolo di studio Formazione specifica TDMI 37 domande divise in 4 sottogruppi: 1. Caratteristiche cognitive (n.dom.7) 2. Pensiero critico (n. dom.12) 3. Esperienza(n.dom11) 4. Intuito (n.dom.7) Risposte: scala da 1-10 autovalutativa
17 CAMPIONE ANALIZZATO 51 infermieri triagisti totali: 30 PS TS, 21 PS MF.
18 PS CATTINARA (AOTS) Nel reparto del pronto soccorso di Cattinara il Triage viene effettuato nell Area di Triage che accoglie utenti 24 ore su 24. Durante le ore diurne il Triage viene svolto da due infermieri, mentre di notte c è un solo infermiere triagista.
19 PS CATTINARA (AOTS) Affluenza utenti 2010: annuale, media giornaliera 219. Tot inf: 66 SC PS AOTS di cui 32 triagisti Figura 1 Priorità codice colore del PS di TS nel 2010.
20 PS SAN POLO MF (GO) Nella fascia diurna dalle alle e in quella notturna dalle alle c è un solo infermiere triagista.
21 PS SAN POLO MF (GO) Affluenza utenti 2010: annuale, media giornaliera 73. Tot inf: 33 SC PS ASS2 di cui 30 triagisti Figura 2 Priorità codice colore del PS di MF nel 2010.
22 PS AOTS (TS) vs PS ASS 2(MF) Confronto tra le affluenze dei due ospedali per codice colore Figura 3: confronto frequenza codici tra TS e MF
23 Distribuzione del campione per genere. Genere F M PS Monfalcone PS Trieste PS Trieste PS Monfalcone sesso
24 Distribuzione del campione per titolo di studio Titolo di stu dio Figura 5 Distribuzione del campione per titolo 16 di studio D iplom a IP Laurea inf Mas ter prim o liv Monfalcone Tries te num Tries te Monf alc one titolo di studio
25 Distribuzione del campione per anni di servizio totali e PS di provenienza igura 7 Distribuzione del campione per anni di servizio totali e PS di provenienza.
26 Distribuzione del campione per anni di servizio in PS e il PS di provenienza
27 Distribuzione delcampione per le esperienze precedenti in relazione al PS di provenienza.
28 Distribuzione del campione per la formazione specifica di Triage e in relazione al PS di provenienza.
29 ANALISI DESCRITTIVA 1 TS: il 43% degli infermieri si colloca per l anzianità di servizio nella prima classe d età (0-5 anni); il 60% ha un anzianità nel PS che si colloca nella prima fascia (0-5 anni); il 27% ha effettuato dei corsi specifici di triage; il 33% non ha altre esperienze lavorative prima di essere stato assunto in PS.
30 ANALISI DESCRITTIVA 2 MF: il 43% ha un anzianità di servizio collocata nell ultima fascia (>20 anni); il 43% lavora in PS da 6 a 10 anni; il 29% ha prestato servizio in 2 reparti in aree cliniche differenti prima di arrivare in PS; il 90% ha partecipato a dei corsi di formazione specifici sul Triage;
31 ANALISI DELLE RIPOSTE ALLE DOMANDE 1 Le domande che hanno una media < = 8 sono : 1. Caratt. Cogn: dom.1;13; 2. Esperienza: dom26; 3. Intuito: dom 31; 34; 35; 36; 37.
32 ANALISI DELLE RISPOSTE ALLE DOMANDE 2 Considerando la distribuzione delle risposte in quartili abbiamo preso le domande che hanno ottenuto una frequenza assoluta <40 nel quarto quartile: 1. Caratt. Cognitive : Dom. 1; 5; 2. Pensiero critico: Dom 9; 12; 13; 20; 3. Esperienza: Dom.21; 23; 24; 25; 26; 27; 4. Intuito: Dom.32; 33; 34; 35; 36; 37.
33 ANALISI DELLE RISPOSTE ALLE DOMANDE 3 Considerando le domande che per media o distribuzione in quartili si sono distinte per avere punteggi più bassi l area più critica è quella dell intuito seguita da quella dell esperienza. L intuito è il sottogruppo che confrontato agli altri ha ottenuto le risposte più basse.
34 ANALISI CORRELAZIONALE Descrizione delle correlazioni tra i diversi sottogruppi e le variabili considerate analizzando i dati con il software Instat 3.0 e applicando il test di Fisher. Caratteristichecognitive cognitive 1. PS provenienza: il rapporto triagisti con punteggio basso e triagisti con punteggio alto è diverso in modo statisticamente significativo tra i PS di Trieste (prevalenza di punteggi bassi) e Monfalcone (punteggi alti): p = 0,01 2. Formazione specifica Triage: la correlazione tra aver svolto una formazione specifica per il triage o no raggiunge quasi la significatività statistica (p = 0,08) Intuito Intuito: nessuna.
35 ANALISI CORRELAZIONALE 3 Pensiero critico 1. PS di provenienza: si evidenzia la prevalenza di punteggi elevati tra i triagisti di Monfalcone: p = Esperienza 1. Formazione specifica di Triage: i punteggi maggiori sono correlati all aver svolto la formazione specifica di triage; p = 0, PS di provenienza: si evidenzia la prevalenza di punteggi elevati tra i triagisti di Monfalcone: p = 0,005
36 ANALISI CORRELAZIONALE 4 Riassumendo i risultati della nostra analisi correlazionale possiamo affermare che la variabile contestuale PS di provenienza = Monfalcone si trova correlata alle caratteristiche cognitive, al pensiero critico e all esperienza. La formazione specifica del triage si trova correlata alle caratteristiche cognitive ed all esperienza.
37 CONCLUSIONI I punteggi molto elevati delle risposte ci permettono di affermare che gli infermieri del nostro campione si sentono sicuri nella presa di decisione di Triage. L area dell intuito è quella che ha ottenuto dei punteggi decisamente più bassi e non si trova correlato con nessun altro fattore, quindi è una caratteristica di tutto il campione.
38 CONCLUSIONI 2 Una bassa anzianità di servizio insieme ad una esperienza precedente limitata ed alla non partecipazione a corsi specifici di Triage, porta il Triagista ad un bisogno formativo maggiore e specifico in determinate aree. La carenza di alcune abilità associata al campione di Trieste può essere compensata con corsi specifici sul Triage, variabile correlata positivamente con la presenza di maggiori abilità nel decision making.
39 Limiti dello studio 1. La traduzione dall inglese del questionario non è stata seguita dalla ri-traduzione in cieco (indipendente) in inglese con verifica di corrispondenza (elemento necessario per la validazione nel contesto italiano); 2. Carattere autovalutativo del questionario; 3. Il campione di convenienza per la sua bassa numerosità, dovuta alla carenza di risorse, può aver influenzato il basso numero correlazioni statisticamente significative.
40 RILEVANZA PER LA CLINICA I risultati evidenziati dal nostro studio permettono di sostenere che il TDMI potrebbe essere adottato presso i PS italiani per valutare il bisogno formativo degli infermieri che si accingono ad iniziare l attività di Triage prima e dopo l affiancamento. Inoltre potrebbe essere anche un ottimo strumento per valutare l efficacia dei corsi di formazione o per la verifica nel tempo delle abilità alla base della presa di decisione di Triage.
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42 Grazie per l attenzione!!!!
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