Epilessia, deficit neuropsicologico, disturbo del comportamento in due sorelle. Una lunga storia prima della diagnosi
|
|
- Giorgio Fusco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Epilessia, deficit neuropsicologico, disturbo del comportamento in due sorelle. Una lunga storia prima della diagnosi Costa P 1, Cosentini D 1, Carrozzi M 1, Fabretto A 2, Terracciano A 3 e Specchio N 3 1 SCO di Neuropsichiatria Infantile e Neurologia Pediatrica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste; 2 SCO di Genetica Medica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste; 3 Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma.
2 Sara e Gaia Sorelle Familiarità negativa per epilessia Genitori sani, non consanguinei Non altri figli
3 Sara ( 94) Normale sviluppo psicomotorio prima dell esordio Esordio dell epilessia a 18 mesi Crisi focali (deviazione capo verso destra, seguite da irrigidimento tonico del corpo e degli arti), pluriquotidiane subentranti, in corso di episodio altamente febbrile (infezione da adenovirus). Le crisi rispondono all associazione di Fenobarbital + Carbamazepina
4 Sara L obiettività neurologica intercritica rimane normale TAC cranio ed esami liquor escludono un encefalite
5 ANNI CRISI EEG TERAPIA 12/1995 crisi parziali in grappolo temporali sin. in febbre crisi registrate PB + CBZ 06/1996 grappolo crisi con febbre PB 12/1996 grappolo crisi con febbre PB + CBZ 10/1998 grappolo crisi senza febbre PB 02/1999 grappolo crisi con febbre PB + CBZ 04/1999 grappolo crisi con febbre postcritico-intercritico VPA + CBZ crisi registrate 08/1999 grappolo crisi senza febbre VPA + CBZ 06/2000 grappolo crisi senza febbre CBZ 08/2000 grappolo (14 crisi in 24 h) senza febbre EEG postcritico-intercritico CBZ + LTG 04/2001 (7 aa) 08/2011 grappolo di episodi in cui fissa lo sguardo, muove AS dx o sn una crisi tonica in sonno EEG postcritico-intercritico CBZ CBZ + CLB 2012 non più crisi EEG intercritico CBZ + CLB
6 Valutazione NPS Sara RMN normale (1996, 1999, 2010) WISC-R Q.I. tot. 83 (Rv. 95; Rp. 76): il punteggio globale rientra nei valori medio-inferiori, con una significativa discrepanza tra l'area verbale e quella prassico-costruttiva a sfavore di quest'ultima Difficoltà che interessano sia il fine motorio che la coordinazione degli arti superiori e l'equilibrio statico e dinamico Dai risultati ottenuti all'attuale valutazione si rileva una difficoltà nell'ambito delle competenze di pianificazione e organizzazione spaziale soprattutto quando i compiti sono astratti.
7 Gaia ( 99) Normale sviluppo psicomotorio prima dell esordio Esordio dell epilessia a 12 mesi Crisi parziali in grappolo, in assenza di febbre: in sonnolenza : apertura di entrambi gli occhi,abduzione e e estensione as dx, sollevamento as sin, espressione di paura, pianto, alterazione dello stato di coscienza, midriasi bilaterale, rossore ipotonia generalizzata. Ripresa della coscienza con pianto Normalità neurologica tra le crisi TAC normale (piccola calcificazione nuclei della base) Inizio terapia con Carbamazepina
8 ANNI CRISI EEG TERAPIA 03/2000 crisi parziali in grappolo senza febbre crisi ed intercritico CBZ 07 e 11/2000 grappolo crisi con febbre CBZ 02 e 04/2001 grappolo crisi con febbre CBZ 07 e 10/2001 grappolo crisi senza febbre CBZ 04/2002 grappolo crisi con febbre CBZ 2002 grappoli e crisi isolate con febbre, con frequenza 1 grappolo/2-3 mesi CBZ + CLB 01/ grappoli crisi con febbre, 1 grappolo crisi senza febbre 2004 Aumento numero di grappoli e manifestazioni dubbie con movimenti stereotipati all AS dx CBZ + CLB CBZ 01-09/2005 grappolo crisi con febbre con frequenza di 1 grappolo/2 mesi intercritico CBZ + CLB 10/2005 grappolo crisi con febbre CBZ + CLB + VPA 2006 grappolo crisi/crisi isolate con febbre con frequenza di 1 grappolo/3 mesi 2007 grappoli o crisi isolate in febbre e senza febbre, con frequenza di 1 grappolo/2-3 mesi intercritico CBZ + CLB + VPA CBZ + CLB + VPA 01-03/2008 (9 aa.) grappoli o crisi isolate in febbre e senza febbre, con frequenza di 1 grappolo/mese CBZ + CLB + VPA 02/2011 crisi isolata senza febbre intercritico CBZ + CLB+ LEV 12/2012 Non crisi CBZ + CLB+ LEV
9 Gaia RMN (2000, 1 anno d età): iperintensità T2 di segnale lobo temporale sinistro compatibile con area focale di sostanza bianca ancora non mielinizzata; altre RMN (2001 e 2002) effettuate c/o altre sedi sono risultate normali Valutazioni NPS QI tot 49, QIP 55, QIV 55 (ultima val. 2011) Atipie relazionali e comportamentali (comportamento fortemente impulsivo a tratti disinibito)
10 Esordio con crisi focali, toniche o tonico-cloniche, in età infantile precoce In febbre Farmaco resistenza Normale profilo alla nascita successivamente ritardo mentale, disturbi comportamentali e relazionali SCN1A Gaia Sara
11 CASO CLINICO 2 (Gaia) Età d esordio 12 mesi 0-12 mesi Sesso F M=F Sindrome di DRAVET Condizioni precedenti Malattia virale spesso presente Malattia virale costante Febbre all esordio No, poi sì Si Numero di crisi all esordio Crisi subentranti Crisi subentranti/sm Tipi di crisi all esordio Crisi focali con SG Crisi focali cloniche o T-C, crisi generalizzate Ric. in T.I. o intubazione No Spesso presente EEG intercritico all esordio SW bilaterali in sonno, Diffuse SW, anomalie focali o multifocali EEG critico all esordio Anomalie a partenza dall emisfero di destra con diffusione, durata sec. RMN Normale Normale Trattamento iniziale CBZ AED inefficaci Farmaco-resistenza Si BDZ più efficaci (CLB) Costante Anomalie preval. frontali e temporali (entrambi gli emisferi) Frequenza di crisi nel F-up Grappoli o crisi pluriannuali Variabile (mensile/annuale) Tipi di crisi nel F-up Focali con SG Focali, miocloniche, assenze atipiche, spesso febbrili. SM EEG intercritico nel F-up Outcome cognitivo Sw bilaterali e anomalie focali Punte e polipunte ripetitive localizzate in sede centro parietale bilateramente talora emisferica (dx o sn) Ritardo mentale lieve, disturbo comportamentale con impulsività, disinibizione SW bilaterali ed anomalie focali (frontali, temporali, multifocali) Ritardo mentale di varia gravità, disturbi del comportamento o DSA
12 (2005) SCN1A negativo per entrambe le sorelle
13 S Dravet
14 Analisi molecolare gene PCDH19: cambio nucleotidico c.136g>c(p.ala46pro) in eterozigosi in entrambe le sorelle La mutazione PCDH19 è presente nel padre
15 Mutation of Protocadherin 19 Esordio con crisi focali, toniche o tonico-cloniche, in età infantile precoce (3 mesi-3 anni) In grappolo In febbre (PCDH19) Possibile stato di male refrattario alla terapia Si associa a ritardo mentale, disturbi comportamentali e relazionali, ma anche normale outcome cognitivo X-linked con pattern di trasmissione inusuale (Femmine affette, maschi portatori sani) Gene Xq22 disfunzione dell adesione cellulare calcio dipendente
16 Mutation of Protocadherin 19 (PCDH19) 3 possibili fenotipi 1 : Epilessia focale Encefalopatia epilettica con caratteristiche Dravet-like Quadro clinico FIRES-like 2 ) Refrattarietà alla maggior parte degli AED Risposta alle benzodiazepine Decorso semiprogressivo Non correlazione tra RM e gravità di epilessia 1 marini et al specchio et al.2011
17 CASO CLINICO 1 CASO CLINICO 2 PCDH19 Età d esordio 16 mesi 12 mesi 3 mesi-3.5 anni (10 mesi) Sesso F F Ristretto a F Condizioni precedenti Malattia virale concomitante Malattia virale spesso presente Malattia virale spesso presente Febbre all esordio Si No (50%) Numero di crisi all esordio Crisi subentranti Crisi subentranti Crisi subentranti/sm Tipi di crisi all esordio Crisi focali con SG Crisi focali con SG Crisi focali con SG Ric. in T.I. o intubazione No No Non costante EEG intercritico all esordio EEG critico all esordio Singoli complessi di onde aguzze irregolari sulle regioni anteriori bilateralmente, Anomalie a partenza dall'emisfero SN con diffusione all'emisfero DX, di durata compresa fra 10 e 20 sec SW bilaterali in sonno, Anomalie a partenza dall emisfero di destra con diffusione, durata sec. RMN Normale Normale Normale SW bilaterali, rare anomalie focali Anomalie diffuse o focali (frontali o temporali) Trattamento iniziale PB, CBZ CBZ BDZ più efficaci Farmaco-resistenza Si BDZ più efficaci (CLB) Lunghi periodi liberi Si BDZ più efficaci (CLB) Lunghi periodi liberi Frequente, ma sono descritti lunghi periodi liberi da crisi Frequenza di crisi nel F-up Grappoli pluriannuali Evoluzione favorevole Grappoli o crisi pluriannuali in febbre. In grappoli, in febbre (90%) Evoluzione favorevole Tipi di crisi nel F-up Focali con SG Focali con SG Focali SG, assenze,miocl. EEG intercritico nel F-up Piccole punte bi-trifasiche in sede posteriore destra con tendenza alla diffusione e rare anomalie parossistiche diffuse Punte e polipunte ripetitive localizzate in sede centro parietale bilateramente talora emisferica (dx o sn) Outcome cognitivo Lievi difficoltà cognitive Ritardo mentale medio, disturbo comportamentale Normale, SW bilaterali, rare anomalie focali Deficit cognitivi, autismo, disturbi del comportamento,
18
19 Epilessia parziale benigna con sintomatologia affettiva Convulsioni familiari benigne Epilessia focale PCDH19 Esordio precoce delle crisi cluster febbre Alterazione del profilo cognitivo comportamentale GEFS + Encefalopatia epilettica s. di Dravet FIRES
20 I pattern EEG critici e la presentazione di crisi in grappolo appaiono altamente suggestivi dell interessamento di circuiti cerebrali specifici e di un coinvolgimento prevalente delle strutture frontotemporali e limbiche espresso clinicamente dal sintomo della paura PCDH19 is a calcium-dependent adhesion protein involved in the neuronal circuit formation during development and in the maintenance of normal synaptic circuits in adulthood with regional and temporal expression (Hirano et al., 1999; Kim et al., 2007). A prominent expression pattern in the areas connected to the hippocampal formation, such as entorhinal cortex, lateral septum, and basolateral amygdaloid complex has been demonstrated in rats (Kim et al., 2010). Because PCDH19 is predominantly expressed in the hippocampal formation and the amygdala, mutations of this gene might well cause a dysfunction of such structures with subsequent limbic seizures. (Marini et al 2012)
21 Il fenotipo clinico delle due sorelle, per l espressione e l andamento dell epilessia (crisi in grappolo scatenate dalla febbre,crisi focali con semiologia affettiva in una delle due, evoluzione buona ) per la persistenza di difficoltà cognitive e disturbi comportamental in una delle due sorelle, è tipico di quanto descritto nelle mutazioni di PCDH19. La mutazione è stata trovata in entrambe le sorelle anche se tardivamente nella storia della loro epilessia. Cio ha consentito di effettuare una delicata ed importante consulenza genetica sul rischio di ricorrenza I casi descritti sono di interesse per il lungo follow-up (17 anni) e per la differente espressione fenotipica. Le due sorelle presentano differenti quadri clinici: la sorella maggiore ha avuto un esordio brusco con crisi epilettiche subentranti e febbre,come viene descritto nelle FIRES mentre la sorella più piccola, sia per gli aspetti clinici che per quelli EEG, ha presentato un quadro Dravet-like.
22 GRAZIE PER L ATTENZIONE
23
24
25
26
27 Recurrence risk of epilepsy and mental retardation in females due to parental mosaicism of PCDH19 mutations. Dibbens LM, Kneen R, Bayly MA, Heron SE, Arsov T, Damiano JA, Desai T, Gibbs J, McKenzie F, Mulley JC, Ronan A, Scheffer IE. Epilepsy Research Program, SA Pathology at Women's and Children's Hospital, 72 King William Rd., North Adelaide, SA 5006, South Australia. OBJECTIVE: Two unrelated families were ascertained in which sisters had infantile onset of epilepsy and developmental delay. Mutations in the protocadherin 19 (PCDH19) gene cause epilepsy and mental retardation limited to females (EFMR). Despite both sister pairs having a PCDH19 mutation, neither parent in each family was a heterozygous carrier of the mutation. The possibility of parental mosaicism of PCDH19 mutations was investigated. METHODS: Genomic DNA from peripheral blood was obtained and sequenced for PCDH19 mutations. Parentage was confirmed by markers. RESULTS: Both sister pairs have a mutation in PCDH19. Sister pair 1 has a missense mutation, c.74t>c, L25P, while sequence analysis indicates both of their parents are negative for the mutation. Diagnostic restriction enzyme analysis detected low-level mosaicism of the mutation in their mother. Sister pair 2 are half-sisters who share a mother and each has the missense PCDH19 mutation c.1019 A>G, N340S. The sequence chromatograph of their mother shows reduced signal for the same mutation. These data indicate maternal somatic and gonadal mosaicism of the PCDH19 mutation in both sister pairs. Phenotyping is suggestive of, and PCDH19 mutation detection is diagnostic for, the disorder EFMR in the affected girls. CONCLUSIONS: We show that gonadal mosaicism of a PCDH19 mutation in a parent is an important molecular mechanism associated with the inheritance of EFMR. This should be considered when providing genetic counseling for couples who have one affected daughter as they may risk recurrence of affected daughters and having sons at risk of transmitting EFMR. Neurology 2011 Apr 26;76(17):
28 Mutation of Protocadherin 19 (PCDH19) Gene Xq22 disfunzione dell adesione cellulare calcio dipendente X-linked con pattern di trasmissione inusuale Femmine affette, maschi portatori sani Esordio con crisi focali, toniche o tonico-cloniche, in età infantile precoce (3 mesi-3 anni) In grappolo In febbre Possibile stato di male refrattario alla tp ricovero in TIPED Si associa a ritardo mentale, disturbi comportamentali e relazionali, ma anche normale outcome cognitivo
29 CASO CLINICO 2 Sindrome di DRAVET PCDH19 Età d esordio 12 mesi 0-12 mesi 3 mesi-3.5 anni Sesso F M=F Ristretto a F Condizioni precedenti Malattia virale spesso presente Malattia virale costante Malattia virale spesso presente Febbre all esordio No Si Molti casi Numero di crisi all esordio Crisi subentranti Crisi subentranti/sm Crisi subentranti/sm Tipi di crisi all esordio Crisi focali con SG Crisi focali cloniche o T-C, crisi generalizzate Crisi focali con SG Ric. in T.I. o intubazione No Spesso presente Non costante EEG intercritico all esordio SW bilaterali in sonno, Diffuse SW, anomalie focali o multifocali EEG critico all esordio Anomalie a partenza dall emisfero di destra con diffusione, durata sec. Anomalie preval. frontali e temporali (entrambi gli emisferi) RMN Normale Normale Normale SW bilaterali, rare anomalie focali Anomalie diffuse o focali (frontali o temporali) Trattamento iniziale CBZ AED inefficaci BDZ più efficaci Farmaco-resistenza Si BDZ più efficaci (CLB) Costante Frequente, ma sono descritti lunghi periodi liberi da crisi Frequenza di crisi nel F-up Grappoli o crisi pluriannuali Variabile (mensile/annuale) Variabile (sett,/mens/annuale) Tipi di crisi nel F-up Focali con SG Focali, miocloniche, assenze atipiche, spesso febbrili. SM EEG intercritico nel F-up Outcome cognitivo Punte e polipunte ripetitive localizzate in sede centro parietale bilateramente talora emisferica (dx o sn) Ritardo mentale lieve, tratti atipici della personalità (DGS) SW bilaterali ed anomalie focali (frontali, temporali, multifocali) Ritardo mentale di varia gravità, disturbi del comportamento o DSA Focali con SG, assenze, miocl. Normale, SW bilaterali, rare anomalie focali Deficit cognitivi, autismo, disturbi del comportamento, normale QI
30 CASO CLINICO 1 FIRES PCDH19 Età d esordio 16 mesi 3-15 aa 3 mesi-3.5 anni Sesso F M>F Ristretto a F Condizioni precedenti Malattia virale concomitante Malattia virale costante Malattia virale spesso presente Febbre all esordio Si Sempre Molti casi Numero di crisi all esordio Crisi subentranti Crisi subentranti/sm Crisi subentranti/sm Tipi di crisi all esordio Crisi focali con SG Crisi focali con SG Crisi focali con SG Ric. in T.I. o intubazione No Spesso presente Non costante EEG intercritico all esordio EEG critico all esordio Singoli complessi di onde aguzze irregolari sulle regioni anteriori bilateralmente, Anomalie a partenza dall'emisfero SN con diffusione all'emisfero DX, di durata compresa fra 10 e 20 sec Diffuse SW, anomalie focali o multifocali Anomalie preval. frontali e temporali (entrambi gli emisferi) RMN Normale Normale o aumento di segnale in T2 nelle strutture temporo-mesiali o insula bilateralmente SW bilaterali, rare anomalie focali Anomalie diffuse o focali (frontali o temporali) Normale Trattamento iniziale PB, CBZ AED inefficaci BDZ più efficaci Farmaco-resistenza Si BDZ più efficaci (CLB) Costante Frequente, ma sono descritti lunghi periodi liberi da crisi Frequenza di crisi nel F-up Grappoli pluriannuali Variabile (mensile/annuale) Variabile, cluster!! Tipi di crisi nel F-up Focali con SG Focali con SG Focali con SG, assenze, miocl. EEG intercritico nel F-up Piccole punte bi-trifasiche in sede posteriore destra con tendenza alla diffusione e rare anomalie parossistiche diffuse SW bilaterali ed anomalie focali (frontali, temporali, multifocali) Outcome cognitivo Lievi difficoltà cognitive Severi deficit cognitivi, disturbi del comportamento Normale, SW bilaterali, rare anomalie focali Deficit cognitivi, autismo, disturbi del comportamento, normale QI
31 CASO CLINICO 1 S. Dravet PCDH19 Età d esordio 16 mesi 1 3 mesi-3.5 anni Sesso F M>F Ristretto a F Condizioni precedenti Malattia virale concomitante Malattia virale costante Malattia virale spesso presente Febbre all esordio Si Si Molti casi Numero di crisi all esordio Crisi subentranti Crisi subentranti/sm Crisi subentranti/sm Tipi di crisi all esordio Crisi focali con SG Crisi focali cloniche o T-C, crisi generalizzate Crisi focali con SG Ric. in T.I. o intubazione No Spesso presente Non costante EEG intercritico all esordio EEG critico all esordio Singoli complessi di onde aguzze irregolari sulle regioni anteriori bilateralmente, Anomalie a partenza dall'emisfero SN con diffusione all'emisfero DX, di durata compresa fra 10 e 20 sec Diffuse SW, anomalie focali o multifocali Anomalie preval. frontali e temporali (entrambi gli emisferi) RMN Normale Normale o aumento di segnale in T2 nelle strutture temporo-mesiali o insula bilateralmente SW bilaterali, rare anomalie focali Anomalie diffuse o focali (frontali o temporali) Normale Trattamento iniziale PB, CBZ AED inefficaci BDZ più efficaci Farmaco-resistenza Si BDZ più efficaci (CLB) Costante Frequente, ma sono descritti lunghi periodi liberi da crisi Frequenza di crisi nel F-up Grappoli pluriannuali Variabile (mensile/annuale) Variabile, cluster!! Tipi di crisi nel F-up Focali con SG Focali con SG Focali con SG, assenze, miocl. EEG intercritico nel F-up Piccole punte bi-trifasiche in sede posteriore destra con tendenza alla diffusione e rare anomalie parossistiche diffuse SW bilaterali ed anomalie focali (frontali, temporali, multifocali) Outcome cognitivo Lievi difficoltà cognitive Severi deficit cognitivi, disturbi del comportamento Normale, SW bilaterali, rare anomalie focali Deficit cognitivi, autismo, disturbi del comportamento, normale QI
32 FIRES (Febrile Infection-Related Epilepsy Syndrome) Condizione severa Esordio acuto di crisi parziali o SG che rapidamente diventano uno stato epilettico durante una patologia febbrile in pazienti con un normale sviluppo psicomotorio precedente Successiva epilessia refrattaria alla terapia L outcome cognitivo è variabile anche se spesso sono presenti ritardo mentale e disturbi comportamentali M>F 3-15 anni (prima età scolare) Eziologia sconosciuta, anche se si ipotizza un meccanismo immuno-mediato
33 EEG non specifico!! EEG critico origine focale delle crisi, dalle regioni temporali oppure crisi con inizio bilaterale e diffuso EEG intercritico scariche epilettiformi focali, con predominanza destra o sinistra; negli anni può diventare normale
34 CASO CLINICO 1 FIRES PCDH19 Età d esordio 16 mesi 3-15 aa 3 mesi-3.5 anni (10mesi) Sesso F M>F Ristretto a F Condizioni precedenti Malattia virale concomitante Malattia virale costante Malattia virale spesso presente Febbre all esordio Si Sempre Molti casi Numero di crisi all esordio Crisi subentranti Crisi subentranti/sm Crisi subentranti/sm Tipi di crisi all esordio Crisi focali con SG Crisi focali con SG Crisi focali con SG Ric. in T.I. o intubazione No Spesso presente Non costante EEG intercritico all esordio EEG critico all esordio Singoli complessi di onde aguzze irregolari sulle regioni anteriori bilateralmente, Anomalie a partenza dall'emisfero SN con diffusione all'emisfero DX, di durata compresa fra 10 e 20 sec Diffuse SW, anomalie focali o multifocali Anomalie preval. frontali e temporali (entrambi gli emisferi) RMN Normale Normale o aumento di segnale in T2 nelle strutture temporo-mesiali o insula bilateralmente SW bilaterali, rare anomalie focali Anomalie diffuse o focali (frontali o temporali) Normale Trattamento iniziale PB, CBZ AED inefficaci BDZ più efficaci Farmaco-resistenza Si BDZ più efficaci (CLB) Costante Frequente, ma sono descritti lunghi periodi liberi da crisi Frequenza di crisi nel F-up Grappoli pluriannuali Variabile (mensile/annuale) Variabile, cluster!! Tipi di crisi nel F-up Focali con SG Focali con SG Focali con SG, assenze, miocl. EEG intercritico nel F-up Piccole punte bi-trifasiche in sede posteriore destra con tendenza alla diffusione e rare anomalie parossistiche diffuse SW bilaterali ed anomalie focali (frontali, temporali, multifocali) Outcome cognitivo Lievi difficoltà cognitive Severi deficit cognitivi, disturbi del comportamento Normale, SW bilaterali, rare anomalie focali Deficit cognitivi, autismo, disturbi del comportamento, normale QI
35 CASO CLINICO 1 PCDH19 Età d esordio 16 mesi 3 mesi-3.5 anni Sesso F Ristretto a F Condizioni precedenti Malattia virale concomitante Malattia virale spesso presente Febbre all esordio Si Molti casi Numero di crisi all esordio Crisi subentranti Crisi subentranti/sm Tipi di crisi all esordio Crisi focali con SG Crisi focali con SG Ric. in T.I. o intubazione No Non costante EEG intercritico all esordio EEG critico all esordio Singoli complessi di onde aguzze irregolari sulle regioni anteriori bilateralmente, con lieve asincronia (inizio a sinistra) Anomalie generalizzate a partenza dall'emisfero SN con immediata diffusione all'emisfero DX, di durata compresa fra 10 e 20 sec RMN Normale Normale Trattamento iniziale Aggiunta di CLB a CBZ controlla le crisi BDZ più efficaci SW bilaterali, rare anomalie focali Anomalie diffuse o focali (frontali o temporali) Farmaco-resistenza Non risposta a CBZ, PB, VPA Frequente, ma sono descritti lunghi periodi liberi da crisi Frequenza di crisi nel F-up Grappoli pluriannuali Variabile (settimanale/mensile/annuale) Tipi di crisi nel F-up Focali con SG Focali con SG, assenze, mioclonie EEG intercritico nel F-up Piccole punte bi-trifasiche isolate o in brevi gruppi in sede posteriore destra con tendenza alla diffusione controlaterale e rare anomalie parossistiche diffuse Normale, SW bilaterali, rare anomalie focali Outcome cognitivo Lievi difficoltà cognitive Deficit cognitivi, autismo, disturbi del comportamento, normale QI
36 Discutiamo di 2 sorelle affette da epilessia e deficit neuropsicologici Familiarità negativa per epilessia e/o malattie NPI
37 (8 in tutto) elettrocliniche generalizzate a partenza dall'emisfero sinistro con immediata diffusione all'emisfero controlaterale, di durata variabile compresa fra 10 e 20 sec. Segue attivita' postcritica con rallentamento globale della grafica, in cui si riconosce una focalita' delta sulla regione posteriore di sinistra. Clinicamente si osserva una crisi tonico avversativa verso destra, seguita da irrigidimento tonico del corpo e degli arti. In fase intecritica si osserva una focalita' delta posteriore sinistra, nettamente piu' evidente durante la fasi del sonno piu' profondo (da S2 in poi) sequenze di theta aguzzo, ovvero singoli complessi di onde aguzze irregolari sulle regioni anteriori bilateralmente, con lieve asincronia (inizio a sinistra); quanto descritto e'piu' evidente in veglia, durante la sonnolenza o il sonno leggero.
38 Terapia Sara 1996 CBZ, PB 1999 Febbraio CBZ, PB 1999 Agosto CBZ, sostituzione PB-VPA, Decadron 2000 Agosto CBZ, LGT 2001 CBZ, CLB 2011 Giugno CBZ 2011 Settembre CBZ, CLB
39 Sara A 23 mesi nuovo grappolo di crisi in corso di febbre, brevi ma numerose : blocco dell attività in corso, sollevamento dell arto superiore destro, tremori diffusi Fino ai 5 aa: recidive critiche in grappoli sia con che senza febbre pluriannuali In acuto si somministrano BDZ e Steroidi Terapia cronica: VPA al posto di PB, senza miglioramento
40 Sara Quando nel 2000 (6 aa) si associa LGT alla CBZ si ha un peggioramento clinico con 14 crisi toniche in meno di 24 h, in veglia e sonno. Si sospende la LGT Nel 2001 CBZ e CLB: non più crisi fino al 2011 quando si verifica una nuova crisi tonica in sonno
41 EEG Sara Crisi ed intercritico 1995
42 SN DX
43
44
45
46 SN DX
47
48
49
50
51 Crisi 1999 Sara
52
53
54
55 Sara 02/1999 intercritico-post-critico 08/1999
56
57
58 08/2000 LTG Sara
59
60 Sara EEG intercritico 2011
61
62
63
64 Gaia Tra il 1 ed il 2 anno di vita: grappoli di crisi con frequenza di una volta ogni 3 mesi, per lo più in corrispondenza di patologie febbrili. All età di 2 aa circa si associa il CLB alla CBZ si passa da grappoli a crisi isolate All età di 5 anni ripresa delle crisi in grappolo in seguito alla sospensione di CLB per riferiti problemi comportamentali; si reintroduce il farmaco con scomparsa dei grappoli All età di 6 anni: si introduce in terapia il VPA, senza modifiche del quadro clinico (persistono crisi pluriannuali, in concomitanza di episodi febbrili) All età di 9 anni: si sostituisce il VPA con il LEV: scomparsa degli episodi critici 12 anni (2011): in terapia con CBZ, CLB, LEV si è verificato un episodio critico (osservata da Sara che descrive un alterazione della coscienza e movimenti ritmici all arto sup dx)
65 ANNI CRISI EEG TERAPIA 03/2000 crisi parziali in grappolo senza febbre CBZ 07/2000 grappolo crisi con febbre 11/2000 grappolo crisi con febbre 02/2001 grappolo crisi con febbre CBZ 04/2001 grappolo crisi con febbre CBZ 07/2001 grappolo crisi senza febbre CBZ 10/2001 grappolo crisi con febbre CBZ 04/2002 grappolo crisi con febbre CBZ 10/2002 grappoli e crisi isolate con febbre CBZ + CLB 01/2003 grappolo crisi con febbre CBZ + CLB 04/2003 grappolo crisi senza febbre CBZ + CLB
66 EEG Gaia Crisi ed intercritico 200
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77 Coll. Video-eeg
78 Intercritico 2005 Gaia
79
80 Intercritico 2007 Gaia
81
82
83 Intercritico 2011 Gaia
84
85
86
87
88
89
TELE-NEUROPSICHIATRIA INFANTILE NELL AFRICA SUBSAHARIANA. Giuseppe Didato & Nardo Nardocci
TELE-NEUROPSICHIATRIA INFANTILE NELL AFRICA SUBSAHARIANA Giuseppe Didato & Nardo Nardocci U.O. Epilettologia Clinica e Neurofisiologia Sperimentale U.O. Neuropsichiatria Infantile Fondazione I.R.C.C.S.
DettagliPresentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile
Presentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile Studio Epidemiologico su Mucopolisaccaridosi Ricerca Geni Coinvolti in alcune forme di paraplegia spastica ereditaria Screening
DettagliRenzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.
Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno
Dettagli4 modulo didattico - Modalità di trasmissione delle malattie
4 modulo didattico - Modalità di trasmissione delle malattie monogeniche. L analisi dell albero genealogico: uno strumento indispensabile della genetica medica I SIMBOLI DELL ALBERO GENEALOGICO L ANEMIA
DettagliPROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO
PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Disturbo autistico come patologia complessa che chiama in causa tutte
DettagliBreve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati
Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Sistemi Internazionali di classificazione dei disturbi mentali Il
DettagliDDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI
:diagnosi differenziale e associata Renata Rizzo Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Pediatria, Università di Catania è una sindrome neurocomportamentale. I sintomi principali sono classificati
DettagliPatologie più comunemente coinvolte nel mobbing.
Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente
DettagliLa Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15
La Terapia Farmacologica Introduzione - Non esistono farmaci specifici per la cura dell autismo: non esistono cioé farmaci attivi sul disturbo dello sviluppo in sé; - L approccio farmacologico ha valenza
DettagliSindrome di Asperger
Sindrome di Asperger compromissione qualitativa nell interazione sociale modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati l anomalia causa compromissione clinicamente
DettagliCorea di Huntington ad esordio giovanile. Vittorio Sciruicchio Marina de Tommaso Ambulatorio per la Diagnosi e Cure delle Coree
Corea di Huntington ad esordio giovanile STORIA DI A.L. Vittorio Sciruicchio Marina de Tommaso Ambulatorio per la Diagnosi e Cure delle Coree Anamnesi Ultimogenita di 12 germani Familiarità per Corea di
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliRischio psicopatologico
Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliAlice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa
PSICOPATOLOGICO PSICOPATOLOGICO Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa CAPITOLO V CAPITOLO V RISCHIO RISCHIO SINDROME DI DOWN È una malattia genetica causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più:
DettagliLE CONVULSIONI FEBBRILI
LE CONVULSIONI FEBBRILI FEDERICO VIGEVANO Divisione di Neurologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Le convulsioni febbrili rappresentano l evento convulsivo più frequente. Si calcola che circa il 4-5%
DettagliFUNZIONI ATTENTIVE NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA CON E SENZA DDAI
FUNZIONI ATTENTIVE NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA CON E SENZA DDAI TORRISI A. M.*, DI GUARDO G.*, BUONO S. *, DI NUOVO S. ** * U.O di Psicologia I.R.C.C.S Oasi Maria SS **Università di Catania Dibattito
DettagliFenotipici cognitivo comportamentali nei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo: elementi per la costruzione di un protocollo di valutazione
Fenotipici cognitivo comportamentali nei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo: elementi per la costruzione di un protocollo di valutazione Problematiche emotivo-comportamentali nei bambini con Disturbo
DettagliBES Bisogni Educativi Speciali. Autismo. Lecco, 26 Febbraio 2015 Relatrice: Jessica Sala
BES Bisogni Educativi Speciali Autismo Lecco, 26 Febbraio 2015 Relatrice: Jessica Sala DEFINIZIONE L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato,
DettagliMSKQ2014 - Versione B
MSKQ2014 - Versione B 2014/B Edizione Originale Italiana MSKQ Versione B: Copyright 2009 - Alessandra Solari, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico C. Besta, Via Celoria 11, 20133 Milano solari@istituto-besta.it
DettagliLegga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliSintomi e segni. Disturbo. Sindrome. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico agli elementi
DettagliMendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked
Trasmissione ereditaria di un singolo gene (eredità monofattoriale) Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked
DettagliEREDITA MENDELIANA IL CARATTERE E TRASMESSO CON GLI AUTOSOMI O E ASSOCIATO AI CROMOSOMI SESSUALI?
EREDITA MENDELIANA IL CARATTERE E TRASMESSO CON GLI AUTOSOMI O E ASSOCIATO AI CROMOSOMI SESSUALI? CARATTERE AUTOSOMICO -codificato da geni su cromosomi non sessuali -non ci sono differenze di trasmissione
DettagliQuando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI
Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e
DettagliFebbre Ricorrente Associata a NLRP12
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12
DettagliIl bambino con epilessia a scuola: aspetti medici e farmacologici
Il bambino con epilessia a scuola: aspetti medici e farmacologici Clementina Boniver Centro di Diagnosi e Cura dell Epilessia Infantile Clinica Pediatrica, Padova Progetto pilota Percorso Epilessia Padova,
DettagliLa sindrome dell intestino irritabile post-infettiva
La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino
DettagliDisturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare
Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliDiagnosi e terapia delle convulsioni Coordinatore E. Veneselli Responsabile U.O. Neuropsichiatria Infantile. Le convulsioni nel bambino M.
Diagnosi e terapia delle convulsioni Coordinatore E. Veneselli Responsabile U.O. Neuropsichiatria Infantile Le convulsioni nel bambino M. Mancardi 1 Dicembre 2009 Primo episodio di convulsioni Percorso
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliPatologia del linguaggio in età evolutiva
Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliNOI E L AUTISMO: La diagnosi clinica e funzionale
NOI E L AUTISMO: La diagnosi clinica e funzionale L autismo è una sindrome comportamentale, causata da un disordine dello sviluppo neurobiologico che colpisce la comunicazione e l interazione sociale,
DettagliPatologia dell'asse ipotalamoipofisi-igf-cartilagine. Luca Taf Azienda USL 8 Arezzo UO Pediatria
Patologia dell'asse ipotalamoipofisi-igf-cartilagine Luca Taf Azienda USL 8 Arezzo UO Pediatria Sistema complesso Azione del GH a livello cellulare Alcuni geni coinvolti nel processo di crescita GH-1 GHRH
DettagliHypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG)
Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Razionale - 1 L età avanzata rappresenta un fattore di rischio indipendente di ipoglicemie Le modificazioni fisiologiche
DettagliLa trasmissione delle malattie genetiche. Anna Onofri
La trasmissione delle malattie genetiche Gli alberi genealogici Anna Onofri I simboli maggiormente utilizzati Le malattie genetiche Molte malattie genetiche sono legate ad un singolo gene e possono verificarsi
DettagliRITARDO PSICOMOTORIO. 2008-2009 I Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, Gabriel Levi, Daniela Tardiola, Stefania Di Biasi
RITARDO PSICOMOTORIO 2008-2009 I Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, Gabriel Levi, Daniela Tardiola, Stefania Di Biasi Che cos è il ritardo psicomotorio? Quanti bambini presentano un ritardo psicomotorio?
DettagliI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCONTRO GENITORI CHIUSA PESIO Aprile 2015 Dott. ALESSANDRO MARANGI CORRELAZIONE (provvisoria) TRA MINORAZIONE e HANDICAP Legge 104/1992: è persona handicappata colui che presenta
DettagliLaura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza
CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto
DettagliFondamenti metodologici della neuropsicologia. Il metodo neuropsicologico. Dai dati alla teoria. Il metodo della correlazione anatomo-clinica
FUNZIONI ESECUTIVE E MISURE ELETTROFISIOLOGICHE PATRIZIA S. BISIACCHI DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA GENERALE PADOVA Fondamenti metodologici della neuropsicologia Studio delle basi neurali delle funzioni mentali
DettagliI disturbi della mente
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 I disturbi della mente 16/5/2006 Evoluzione Degenerazione delle capacità cognitive Invecchiamento buono Invecchiamento fisiologico
DettagliCriteri di selezione del collettivo e definizioni
Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione
DettagliDr.ssa Simona Mencarini Psicologa - UNIPI
Dr.ssa Simona Mencarini Psicologa - UNIPI Cos è l autismo? Nel 1943, il disturbo è codificato dallo psichiatra Leo Kanner, da allora si sono susseguite diverse definizioni diagnostiche di autismo. Fino
DettagliColloquio clinico in età evolutiva
Colloquio clinico in età evolutiva Le capacità cognitive e il linguaggio dei bambini sono meno sviluppati I bambini e gli adolescenti sono accompagnati dagli adulti, generalmente i genitori, e raramente
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliI criteri del DSM-IV
La diagnosi ADHD in età evolutiva I criteri del DSM-IV Dott.ssa Galati Monia Azienda Ospedaliera G. Salvini Servizio Territoriale N.P.I. Garbagnate Milanese Un Po Di Storia. Nel 1925 alcuni autori individuano
DettagliLa stadiazione della SLA: ingravescenza di malattia
La stadiazione della SLA: ingravescenza di malattia Vincenzo Silani U.O.. Neurologia e Lab. Neuroscienze Università degli tudi di Milano IRCCS Istituto Auxologico Italiano - Milano Diagnosi di SLA: una
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliAnomalie cromosomiche
Anomalie cromosomiche costituzionali acquisite nelle cellule germinali nelle cellule somatiche Le alterazioni che avvengono nelle cellule germinali se compatibili con la vita porteranno alla nascita di
DettagliASD Disturbo dello spettro autistico
ASD Disturbo dello spettro autistico Nel 2010 negli Stati Uniti ad 1 bambino ogni 68 è stata fatta una diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico (DSA), segnando un aumento del 30% rispetto a due anni
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliMenopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it
Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it Epidemiologia Disturbi dell Umore Prevalenza Maschi/ femmine Età di esordio Depressione
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliSpesso si osservano a carico di molari permanenti e incisivi zone di opacità di. tendono ad aggravarsi nel tempo,
depliant MIH2014_Layout 1 08/01/15 11:37 Pagina 35 post-eruptive break down Spesso si osservano a carico di molari permanenti e incisivi zone di opacità di colore Nei casi bianco-giallo di MIH severa o
DettagliValutazione cognitiva a d i s t a n z a d e i b a m b i n i trattati per craniostenosi sagittale
2 Incontro del Coordinamento di Neuroscienze Pediatriche Roma, 19 marzo 2005 Valutazione cognitiva a d i s t a n z a d e i b a m b i n i trattati per craniostenosi sagittale Simona Di Giovanni, Daniela
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliDifficoltà e Disturbi Specifici dell Apprendimento
DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO Quando è difficile imparare ad apprendere. Difficoltà e Disturbi Specifici dell Apprendimento DSA DIFFICOLTA d APPRENDIMENTO Deficit cognitivi RM D. strumentali D. Psicopat.
DettagliStato di male super-refrattario: due casi clinici esemplificativi. Edoardo Ferlazzo
Stato di male super-refrattario: due casi clinici esemplificativi Edoardo Ferlazzo RIUNIONE ANNUALE SIN CALABRIA, T-HOTEL LAMEZIA TERME 08/11/2014 15% Shorvon et al. Brain 2011 G.C., anni 47 Anamnesi familiare
DettagliLA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU. Conoscere per Curare
LA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU Conoscere per Curare 1) Che cos è VHL? La sindrome di Von Hippel-Lindau è una rara malattia a carattere ereditario che determina una predisposizione allo sviluppo di neoplasie
DettagliCASO CLINICO. IRCCS Policlinico San Donato
CASO CLINICO IRCCS Policlinico San Donato ANAMNESI Donna, 35 anni DM di tipo I dall età di 16 anni, in terapia con infusore sottocutaneo di insulina a sede addominale Affetta da retinopatia su base diabetica
DettagliTraining cognitivo e di riconoscimento delle emozioni in partecipanti con Disturbo dello Spettro Autistico (DSA)
Training cognitivo e di riconoscimento delle emozioni in partecipanti con Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) Nicola De Pisapia, Liliana Carrieri, Paola Venuti Laboratorio di Osservazione, Diagnosi
DettagliPROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL
PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano
DettagliIL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A
IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione
DettagliCLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
CLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Dott.ssa Luisa Calliari Rovereto, 9 ottobre 2008 1 REGOLAMENTO PER FAVORIRE L INTEGRAZIONE E L INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
DettagliAspetti diagnostici della malattia di Alzheimer Lucignano d Arbia (SI) Sabato, 16 maggio 2015
Aspetti diagnostici della malattia di Alzheimer Lucignano d Arbia (SI) Sabato, 16 maggio 2015 Orazio ZANETTI Società Italiana di Gerontologia e Geriatria U.O. Alzheimer - Centro per la Memoria IRCCS, Centro
DettagliLa Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.
Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce
DettagliANOMALIE DELLO SVILUPPO. Sara Varanese, MD PhD
ANOMALIE DELLO SVILUPPO Sara Varanese, MD PhD PARALISI CEREBRALE Encefalopatia statica di origine prenatale o perinatale Colpisce le funzioni motorie, cognitive e il tono muscolare provocando: Atassia
DettagliDott. Giovanni Ferrari
Manifestazioni cardiache delle malattie neurologiche acute Comobrain Ottobre 2009 Dott. Giovanni Ferrari Dimensioni del problema George Khechinashvili, 2002 Analisi multivariata della mortalità
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliLa catena Epidemiologica
La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliF 81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche
GESUNDHEITSBEZIRK MERAN COMPRENSORIO SANITARIO DI MERANO Krankenhaus Meran Ospedale di Merano Fachambulanz für psychosoziale Gesundheit Ambulatorio Specialistico F 81 Disturbi evolutivi specifici delle
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliSTUDIO RAPSODIA La Qualità di Vita e i bisogni dei pazienti con Artrite Reumatoide, Artrite Psoriasica e SpOnDIlite Anchilosante STUDIO RAPSODIA
La Qualità di Vita e i bisogni dei pazienti con Artrite Reumatoide, Artrite Psoriasica e SpOnDIlite Anchilosante 1. Numero dei pazienti e dei Centri partecipanti allo studio RAPSODIA 16 CENTRI 743 PAZIENTI
DettagliL APPROCCIO OSTEOPATICO NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN FASE DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. ALESSANDRO LAURENTI DO mroi
L APPROCCIO OSTEOPATICO NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN FASE DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA ALESSANDRO LAURENTI DO mroi OSTEOPATIA LA MEDICINA OSTEOPATICA CERCA ATTRAVERSO LA PALPAZIONE DEL CORPO LE
DettagliUniversità Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA. Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO COMPULSIVO. Prof.ssa Lorettu
Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO OSSESSIVO- COMPULSIVO Prof.ssa Lorettu DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO Caratteristica essenziale di questo disturbo
DettagliLa Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato
La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva
DettagliNella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.
TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie
DettagliIndennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19
Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione
DettagliLe regole del SSR Lombardo
Le regole del SSR Lombardo Massimo Molteni Il Sistema Socio-Sanitario Lombardo Assessorato alla Sanità Servizi Sanitari Territoriali Prevenzione, tutela sanitaria, sicurezza luoghi di lavoro e emergenze
DettagliCorsi Ayala 2014. Calendario. Sede Palermo. ADOS -2, Integrativo. Sede Saronno. Sede Roma. Sede Palermo
Corsi Ayala 2014 Calendario Sede Palermo ADOS - 2 Clinico ADOS - 2, Integrativo ADOS - 2 Avanzato ADI-R Avanzato Sede Saronno ADOS -2 Integrativo ADOS - 2 Avanzato Sede Roma ADOS -2, Integrativo Sede Palermo
DettagliCosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco
Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo
DettagliGennaio 2014. Journal Club Febbraio 2014 Gruppo DI
Gennaio 2014 2 Obiettivo dello studio: confrontare un ampio campione di soggetti con RASopatia con fratelli sani ed individui con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) al fine di 1. Determinare la prevalenza
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliDott.ssa Francesca De Rosi
Dott.ssa Francesca De Rosi Neuroscienze Studiano il funzionamento del sistema nervoso. Collaborano con: Anatomia Fisiologia Biologia Molecolare Genetica Biochimica Psicologia Pedagogia Tecniche d indagine
DettagliCenni sulle più comuni malattie dell infanzia
Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia parotite epidemica Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare. La principale manifestazione
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3308
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3308 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore FLERES COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 21 MAGGIO 2012 Norme per l istituzione di strutture di riferimento per il
Dettagli26.8.2009 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 223/31
26.8.2009 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 223/31 DIRETTIVA 2009/113/CE DELLA COMMISSIONE del 25 agosto 2009 recante modifica della direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
DettagliClassificazione dei tessuti
Tessuto nervoso Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Caratterizzato da eccitabilità e conduttività Costituito principalmente da due tipi di cellule: Cellule neuronali o neuroni che sono caratteristiche
DettagliApproccio assistenziale integrato nell abilitazione/riabilitazione visiva nell ipovisione dell età evolutiva
Approccio assistenziale integrato nell abilitazione/riabilitazione visiva nell ipovisione dell età evolutiva L.PINELLO CENTRO REGIONALE SPECIALIZZATO PER L IPOVISIONE INFANTILE E DELL ETA EVOLUTIVA Dip.
DettagliRIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP
RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità
Dettagli*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO
*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO *DSM: Manuale Diagnostico e Statistico delle malattie mentali APA *DSM IV : DISARMONIE COGNITIVE DELLO SVILUPPO *DSM-5: DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO *DISTURBO NEUROBIOLOGICO
DettagliI Disturbi dello Spettro Autistico
1 I Disturbi dello Spettro Autistico MEMORIA PER LA COMMISSIONE IGIENE E SANITA SENATO DELLA REPUBBLICA Prof. Stefano Vicari Direttore Unità di Neuropsichiatria Infantile, Dipartimento di Neuroscienze,
DettagliLettere di una madre al proprio figlio
A te Lettere di una madre al proprio figlio Ilaria Baldi A TE Lettere di una madre al proprio figlio Diario www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Ilaria Baldi Tutti i diritti riservati All amore più
Dettagli- Markers di anomalie cromosomiche. - Trisomia 21 (sindrome di Down) - Trisomia 13 (sindrome di Patau) - Trisomia 18 (sindrome di Edwards)
- Markers di anomalie cromosomiche - Trisomia 21 (sindrome di Down) - Trisomia 13 (sindrome di Patau) - Trisomia 18 (sindrome di Edwards) - Sindrome di Turner - Sindrome di Williams - Sindrome di Angelman
Dettaglisu registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF
Nata x la diagnostica in travaglio di parto Sibasasu: su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Scaricato da www.sunhope.it
DettagliAutismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi
Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi Seminario Regionale 27-28 gennaio 2011 Facoltà di Psicologia Piazza A. Moro, 90 Cesena La presa in carico dell adulto con autismo: un modello di intervento
Dettagli