Demenza. B- I deficit interferiscono significativamente sulle attività della vita quotidiana
|
|
- Sofia Forte
- 9 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le Demenze
2 Demenza A- Presenza di deficit cognitivi multipli caratterizzati da: 1) compromissione mnesica apprendimento e richiamo 2) uno o più dei seguenti: a) afasia b) aprassia c) agnosia d) deficit pensiero astratto e capacità di critica B- I deficit interferiscono significativamente sulle attività della vita quotidiana C- I deficit non si manifestano esclusivamente durante uno stato confusionale acuto ( delirium )
3 Cause di demenza organica Diagnosi neuropatologica in 400 pazienti Studio longitudinale di Lund (1992) - DAT: demenza tipo Alzheimer 26% 9% 3% 8% DAT Miste (DAT + demenza vascolare) Demenza vascolare 12% 42% Degenerazioni frontotemporali non-dat (incl. morbo di Pick 1%) Encefaliti (incl. morbo di Creutzfeldt-Jacob) Altre demenze (incl. Tumori 1%) - Demenza: 5.4% > 65s EFNS milioni con MA in Europa miliardi di Euro l anno in Europa euro l anno per persona con demenza McKeith et al, Neurology 1996
4 Classificazione DEMENZE SU BASE DEGENERATIVA Malattia di Alzheimer Demenza fronto-temporale -Variante comportamentale -Afasia primaria progressiva -Variante semantica -SLA demenza complex -Demenza fronto-temporale con parkinsonismo Malattia a corpi di Lewy Parkinson demenza Atrofia corticale posteriore Paralisi sopranucleare progressiva Degenerazione corticobasale Corea di Huntington
5 Classificazione DEMENZA VASCOLARE DEMENZE DA DISURBI ENDOCRINI E METABOLICI -Patologia tiroidea -Patologia paratiroidea -Patologia ipopituitarica -Malattie epatiche -Malattia di Wilson -Demenza dialitica -Uremia
6 Classificazione DEMENZA E MALATTIE DA PRIONI -M. di Creutzfeld-Jacob Kuru -M.di Gerstmann-Sträussler-Scheinker -Insonnia familiare fatale -Variante della m. di Creutzfeld-Jacob DEMENZA DA IDROCEFALO NORMOTESO DEMENZA DA MALATTIE CARENZIALI -Sindrome di Korsakoff-Wernicke -Pellagra -Malattia di Marchiafava-Bignami -Deficit di vitamina B12 -Deficit di folati
7 Classificazione DEMENZA DA ENCEFALOPATIE TOSSICHE E DA FARMACI DEMENZA DA PATOLOGIA dell ENCEFALO -Tumori cerebrali -Traumi cranici -Infezioni -Sindromi paraneoplastiche -Sclerosi multipla -M. di Whipple DEMENZA DA ENCEFALITI, MENINGITI, M.AUTOIMMUNI -Criptoccocosi -Neurosifilide -AIDS -Virus erpetici
8 Malattia di Alzheimer (MA) Demenza degenerativa progressiva la cui diagnosi di certezza è anatomo-patologica (bioptica o autoptica) con il riscontro a livello parenchimale cerebrale di placche di sostanza amiloide e grovigli neurofibrillari, depositi di sostanza amiloide a livello vascolare, rarefazione sinaptica e neuronale Epidemiologia % dei casi di demenza - 33,9 milioni di affetti nel mondo - 5,3 milioni negli USA - Prevalenza stimata come triplicata tra 40 anni
9 Malattia di Alzheimer: una degenerazione progressiva dell SNC con un quadro patologico caratteristico Atrofia cerebrale Placche senili Grovigli neurofibrillari Katzman, 1986; Cummings and Khachaturian, 1996
10 Criteri diagnostici per Malattia di Alzheimer (criteri diagnostici di ricerca per MA NINCDS-ADRDA, 2007) Malattia di Alzheimer probabile: Criterio fondamentale (A) e uno o più criteri di supporto (B,C,D,o E) Criterio fondamentale A. Presenza di deficit mnesico significativo includente: 1.graduale e progressivo disturbo di memoria riportato dal paziento o dai familiari da almeno 6 mesi. 2.evidenza di disturbo mnesico oggettivato tramite test neuropsicologici (deficit di memoria che non migliorano significativamente dopo suggerimento) 3.il deficit mnesico può essere isolato o associato a deficit di altri domini cognitivi. Criteri di supporto B. Presenza di atrofia temporale mesiale Atrofia ippocampale, della corteccia entorinale e dell amigdala dimostrate con RM dell encefalo e misurate attraverso una quantificazione con valutazione visiva (facendo riferimento ad una popolazione ben caratterizzata e normalizzata per età) o attraverso misure volumetriche quantitative delle regioni d interesse. (facendo riferimento ad una popolazione ben caratterizzata e normalizzata per età) Dubois B 2007 Lancet Neurol
11 Criteri diagnostici per Malattia di Alzheimer (criteri diagnostici di ricerca per MA NINCDS-ADRDA, 2007) C. Alterazione dei marcatori biologici liquorali Riduzione della concentrazione di beta-amiloide, aumento dei livelli di proteina Tau totale o della phospho-tau o la combinazioni di queste. Altri possibili marcatori scoperti in futuro andranno avvalorati. D. Specifico pattern nelle immagini funzionali (PET). Ridotto metabolismo di glucosio a livello temporo-parietale bilateralmente. Altri possibili ligandi dovranno essere avvalorati, fra quelli che prevedibilmente emergeranno il Pittsburg compound B o il FDDNP. E. Dimostrazione di una mutazione autosomica dominante responsabile di MA. Dubois B 2007 Lancet Neurol
12 La MA come entità clinico-biologica Dubois B 2010 Lancet Neurol
13 MA: una ridefinizione terminologica e concettuale Malattia di Alzheimer (MA) Si riferisce a tutto lo spettro clinico della Malattia (non si parla più di predemenza o demenza). La diagnosi è sulla base della combinazione di dati clinicobiologici. Presente quindi evidenza di alterazioni di memoria, e markers in vivo (CSF amyloid β, tau totale, e phospho-tau; positività traccianti PET dell amiloide; atrofia del lobo temporale alla RM; e/o ipometabolismo temporale/parietale con FDG-PET. Il fenotipo clinico può essere tipico o atipico. Si distinguono 2 stadi: prodromico e di demenza. MA prodromico (detto anche stadio di Predemenza della MA) Fase iniziale di Malattia, di predemenza (vedi criteri DSM) in cui (1) perdita di memoria episodica (soprattutto deficit di richiamo) senza compromissione della funzionalità della vita quotidiana (2) biomarkers suggestivi di MA (liquorali e d immagine). Questo termine è ora all interno della nuova definizione di MA. MA demenza MA + demenza (alterazione di memoria episodica + altro dominio cognitivo + compromissione della funzionalità di vita quotidiana) Dubois B 2010 Lancet Neurol
14 MA tipico Prominente deficit di memoria episodica soprattutto all esordio + 1 o più biomarkers indicativi MA atipico Disturbi cognitivi atipici (sindromi tipo afasia progressiva primaria non fluente, afasia logopenica, variante frontale della MA, atrofia corticale posteriore) + evidenza in vivo di depositi di beta-amiloide (positività per I traccianti PET della beta-amiloide) o alterazioni liquorali specifiche (riduzione di beta-amiloide, aumento di tau e phospho-tau) MA mista MA + evidenze cliniche e/o biologiche di altre patologie (cerebrovascolari, DLB). MA preclinico Stadio asintomatico a rischio per MA: identificabile con la dimostrazione in vivo di deposizione di beta-amiloide. Stadio di MA presintomatico: stadio che è valido solo per portatori di mutazioni monogeniche specifiche per MA Mild cognitive impairment (MCI) MCI clinico senza evidenze clinico-biologiche di MA secondo I nuovi criteri di ricerca Dubois B 2010 Lancet Neurol
15 Criteri diagnostici per Demenza di Alzheimer (NIA-AA WG*, 2011) Demenza quando presenti sintomi cognitivi o comportamentali che: 1.Interferiscono con il funzionamento lavorativo e delle attività quotidiane + 2.Rappresenta un declino rispetto ad un precedente livello cognitivo + 3. Non spiegato da delirio o disturbo psichiatrico 4. Alterazione cognitiva dimostrata (con anamnesi, test neuropsic.) 5.Il disturbo cognitivo o comportamentale interessa almeno 2 domini cognitivi con: a. Disturbo di memoria b. Disturbo funzioni esecutive (alterazione di giudizio, di ragionamento e risoluzione di problemi) c. Disturbo visuospaziale (difficoltà a riconescere facce o oggetti comuni) d. Disturbo del linguaggio (leggere, scrivere, parlare), impoverimento del liguaggio e. Cambio di personalità e comportamento (fluttuazioni dell umore, agitazione, apatia, rutiro sociale, perdita degli interessi, comportamento ossessivocompulsivo, atteggiamento socialmente sconveniente) National Institute on Aging-Alzheimer s Association workgroups on diagnostic guidelines for Alzheimer s disease McKhann GM, Alzheimer & Dementia, 2011
16 Criteri diagnostici per Malattia di Alzheimer (Criteri diagnostici per MA del NIA-AA WG, 2011) Demenza MA probabile: Core clinical criteria Rispetta i criteri di demenza indicati precedentementie; inoltre devono essere presenti: A. Esordio insidioso con insorgenza graduale dei sintomi (messi-anni) B. Evidenza di deterioramento cognitivo progressivo C. L iniziale o prevalente deterioramento ha almeno una delle seguenti caratteristiche: a. Presentazione amnestica + coinvolgimento di altro dominio cognitivo b. Presentazione non amnestica: -Presentazione con alterazione del linguaggio + coinvolgimento di altro dominio. -Presentazione visuospaziale (agnosia, difficoltà riconoscimento dei volti, alessia) + coinvolgimento di altro dominio cognitivo -Disfunzione esecutiva: sono preponderanti I deficit di ragionamento, giudizio e risoluzione di problemi + coinvolgimento di altro dominio cognitivo D. Assenza di storia di stroke in relazione temporale con la demenza o la presenza di estesi segni di encefalopatia vascolare cronica, assenza di patologie degenerative del SNC (criteri clinici di Demenza con corpi di Lewy e demenza fronto-temporale) McKhann GM, Alzheimer & Dementia, 2011
17 Criteri diagnostici per Malattia di Alzheimer (Criteri diagnostici per MA del NIA-AA WG, 2011) Demenza MA più che probabile: 1)Dimostrazione di mutazioni causative (APP, PSEN1 e PSEN2) [N.B. presenza dell omozigosi E4 non è ritenuta sufficiente] 2)Dimostrazione di un progressivo declino cognitivo nel tempo con strumenti specifici (Test Neuropsicologici) Criteri diagnostici per Malattia di Alzheimer (Criteri diagnostici per MA del NIA-AA WG, 2011) Per la diagnosi di MA probabile, in presentazioni clinicamente atipiche, sono di supporto: -RM encefalo (atrofia prevalente a livello temporale mesiale, laterale e basale, e corteccia parietale laterale) -PET con FDG (ipometabolismo della corteccia temporo-parietale) -PET con tracciante per amiloide -Dosaggio liquorale di beta amiloide, proteina tau totale e tau-fosforilata (aumento della tau e tau fosforilata, riduzione della beta-amiloide) McKhann GM, Alzheimer & Dementia, 2011
18 Fattori di rischio per Malattia di Alzheimer Polimorfismi genetici con aumento rischio MA: -APOE -SORL1 -MA giovanile nel 6% -13% delle forme giovanili riconoscono una trasmissione autosomica dominante (proteina precursore amiloide, presenilina 1 e 2) Patterson C, CMAJ 2008; Barnes DE, Lancet Neurol 2011
19 Fattori di rischio genetico per MA Bertram L, Handbook of Clinical Neurology 2008
20 Fattori di rischio genetico per MA Mutazioni genetiche autosomiche dominanti del gene APP, presenilina 1 e 2 (componenti del complesso γ-secretasi) incrementano l amiloidogenesi Patterson C, CMAJ 2008
21 Quadro clinico Declino cognitivo * Perdita di memoria * Disorientamento temporale e spaziale * Afasia * Aprassia * Agnosia * Difficoltà delle funzioni esecutive Demenza Compromissione funzionale * IADL * ADL Disturbi del Comportamento * Oscillazioni dell umore * Alterazioni della personalità * Psicosi * Agitazione * Wandering * Sintomi neurovegetativi
22 Iter diagnostico Esami di routine Anamnesi e obiettività generale e neurologica Indagini di laboratorio Emocromo, elettroliti, calcio, glucosio, funzionalità epatica e renale, vitamina B12 e folati, sierologia per la lue Indagini mirate Altre indagini di laboratorio Test HIV, radiografia del torace, esame urine, screening tossicologico Test neuropsicologici (test di screening, batteria estesa), valutazione psicocomportamentale, valutazione dello stato funzionale Stadiazione di gravità della demenza (CDR) Neuroimaging Puntura lombare Indagini specifiche SPECT Test genetici (genotipizzazione APOE, mutazioni APP e preseniline)
23 Indagini strumentali TC e/o RM cranio-encefalo risultano necessarie per escludere lesioni strutturali ematoma sottodurale tumori idrocefalo normoteso lesioni ischemiche Ogni paziente con demenza deve eseguire in fase diagnostica un indagine di neuroimaging strutturale
24 Sistema Colinergico: proiezioni su aree di interesse cognitivo Corteccia parietale Corteccia frontale Nucleo del setto mediale Nucleo basale Meynert Corteccia occipitale Ippocampo
25 Strategie d intervento sulla trasmissione colinergica Uso di inibitori dell acetilcolinesterasi
26 Sinapsi colinergica Terminale nervoso pre-sinaptico ACh N = nicotinico M = muscarinico ACh = acetilcolina AChEI recettore M recettore N Acetilcolinesterasi ACh Terminale nervoso post-sinaptico Aumentata disponibilità di ACh a livello sinaptico (AChE-inibizione)
27 Terapia colinergica -Rivastigmina (compresse e cerotti) -Donepezil (compresse) -Galantamina (compresse)
28 Memantina nella MA moderata-grave Memantina primo ed unico farmaco antagonista del recettore del glutammato NMDA per la MA Memantina riduce i livelli elevati di glutammato sinaptico preservando l attivazione fisiologica necessaria all apprendimento ed alla memoria Memantina è autorizzata per le forme gravi e moderate della MA Memantine SmPC ; Danysz et al 2000
Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco
Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo
DettagliLa Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato
La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva
DettagliDr.ssa Daniela Gragnaniello U.O. Neurologia-Ferrara LA MALATTIA DI ALZHEIMER
Dr.ssa Daniela Gragnaniello U.O. Neurologia-Ferrara LA MALATTIA DI ALZHEIMER La Malattia di Alzheimer 1906 Tubinga: Congresso della Società degli Psichiatri Tedeschi del sud-ovest Una caratteristica malattia
DettagliDemenze: diagnosi differenziale WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ
Demenze: diagnosi differenziale WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Diagnosi di DEMENZA Declino delle capacità intellettive e cognitive Il deficit è a carico non solo della memoria, ma anche di altri aspetti cognitivi
DettagliCome cambiano le funzioni cognitive nella terza età: invecchiamento normale e patologico
Come cambiano le funzioni cognitive nella terza età: invecchiamento normale e patologico L età è niente, è un numero che abbiamo addosso Arnoldo Foà Università Ivana Torretta Nerviano Massimiliano Dieci
DettagliLA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II)
LA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II) Dr. Roberto Bombardi Dirigente Medico Neurologia Ospedale San. Bassiano 11 Ottobre 2014 -Bassano del Grappa Eavluationofcognitive
DettagliDEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20%
DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20% DEMENZE MENO FREQUENTI - M. di Creutzfeld - Jacob - M. di Binswanger
DettagliUNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta
UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta Anno Accademico 2013 2014 Argomenti di Medicina Generale e terapia EVOLUZIONE E UOMO: è sempre lotta per l esistenza? LA CRONOBIOLOGIA: occhio all orologio; devo prendere
DettagliI primi sintomi e diagnosi della mala0a di Alzheimer
I primi sintomi e diagnosi della mala0a di Alzheimer Osvaldo Scarpino Asp 9 - Jesi Residenza Prote=a Vi=orio Emanuele II Sabato 7 Novembre 2015 EPIDEMIOLOGIA ASPETTATIVA DI VITA NEL MONDO ASPETTATIVA
DettagliI disturbi della mente
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 I disturbi della mente 16/5/2006 Evoluzione Degenerazione delle capacità cognitive Invecchiamento buono Invecchiamento fisiologico
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliMalattie degenerative, sporadiche ed ereditarie, prevalentemente dementigene
Malattie degenerative, sporadiche ed ereditarie, prevalentemente dementigene Prof. Roberto Cotrufo 2009 Definizione di demenza La demenza è una sindrome caratterizzata da deterioramento di capacità cognitive
DettagliLa progressione clinica
La progressione clinica I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Milano, 20 settembre 2014 Francesca Clerici Centro per il Trattamento e lo Studio dei Disturbi Cognitivi U.O. Neurologia
DettagliI PROBLEMI NELLE FASI INIZIALI DELLA DEMENZA E I MODI PER AFFRONTARLI
I PROBLEMI NELLE FASI INIZIALI DELLA DEMENZA E I MODI PER AFFRONTARLI Dr. Emiliano Petrò Responsabile Unità Valutativa Alzheimer Policlinico San Marco, Zingonia Importanza della diagnosi precoce Esclude
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliLa L D eme m nz n a z
La Demenza Background La demenza è una delle principali cause di disabilità nel mondo occidentale e rappresenta una priorità assistenziale, soprattutto in termini di costi, che aumenterà nei prossimi anni
DettagliDIAGNOSTICA CLINICA E STRUMENTALE. Dr.ssa Michela Marcon CDC NEUROLOGIA DIPARTIMENTO NEUROSCIENZE OSPEDALE SAN BORTOLO VICENZA
DIAGNOSTICA CLINICA E STRUMENTALE Dr.ssa Michela Marcon CDC NEUROLOGIA DIPARTIMENTO NEUROSCIENZE OSPEDALE SAN BORTOLO VICENZA 1984 I criteri NINCDS-ADRDA regole La diagnosi di AD è clinico-patologico:
DettagliDisturbi comportamentali Aspetti clinici
Disturbi comportamentali Aspetti clinici Dott. ssa Livia Ludovico La Malattia di Alzheimer: gli aspetti clinici e l alleanza terapeutica Hotel Parma & Congressi Via Emilia Ovest, 281/A - Parma 24 settembre
DettagliIl ruolo dei biomarcatori liquorali nella progressione da Compromissione Cognitiva Lieve a Demenza di Alzheimer
Il ruolo dei biomarcatori liquorali nella progressione da Compromissione Cognitiva Lieve a Demenza di Alzheimer Istituto Superiore di Sanità - Roma 13 Novembre 2015 Magnani Giuseppe, Santangelo Roberto,
DettagliLE FRAGILITA DELL ANZIANO FRAGILITA
LE FRAGILITA DELL ANZIANO Motoria FRAGILITA Cerebro-vascolare Cognitiva Ambientale Metabolica STROKE 80 % ISCHEMICO EMORRAGICO 20 % CORTICALE A. cerebrale ant. A. cerebrale media A. cerebrale post. SOTTOCORTICALE
DettagliMILD COGNITIVE IMPAIRMENT
MILD COGNITIVE IMPAIRMENT - Rapporto del Gruppo di Lavoro Internazionale sul - Winblad B et al. (2004). Mild Cognitive Impairment: beyond controversies, towards a consensus. Journal of Internal Medicine;
DettagliMALATTIA DI ALZHEIMER
MALATTIA DI ALZHEIMER FORME FAMILIARI FORME SPORADICHE 5-10% 90-95% Esordio precoce (40-60 aa) (EOFAD) Esordio tardivo (>60 aa) (LOFAD) Esordio precoce (65 aa) (LOAD) (Fattori
DettagliMCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO
MCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO MILD COGNITIVE IMPAIRMENT La patologia dementigena inizia molto prima delle manifestazioni cliniche della malattia. Esiste una fase
DettagliMODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER
MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER Dai primi sintomi alla diagnosi Roberto De Gesu Medico di Med. Generale - Responsabile della attività medica di base e del coordinamento sanitario RSA Cialdini
DettagliLA DEMENZA SENILE: ORIGINE E DIAGNOSI PRECOCE
LA DEMENZA SENILE: ORIGINE E DIAGNOSI PRECOCE Filippo Bogetto Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Torino Dipartimento Salute Mentale Interaziendale To 1 - Molinette MODIFICAZIONI COGNITIVE
DettagliRischio psicopatologico
Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina
Dettagli<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni
Malattia di Alzheimer 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni 3-4 milioni di individui affetti da AD in USA Sintomi: Cognitivi: Perdita
DettagliMALATTIE NEURODEGENERATIVE
MALATTIE NEURODEGENERATIVE MALATTIA DI PARKINSON MALATTIA DI ALZHEIMER COREA DI HUNTINGTON SCLEROSI MULTIPLA SCLEROSI AMIOTROFICA LATERALE (SLA) Misfolding proteine aminoacidi idrofobici (HSP) ubiquitinazione
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliPsicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016
Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di
DettagliDisturbi ossessivi compulsivi? Sono disturbi invalidanti? Trattamento farmacologico?
ALCUNE DOMANDE DEL COMPITO SCRITTO DI NEUROLOGIA DEL 31 GENNAIO Mielite trasversa, caratteristiche cliniche. SLA Lobo più colpito nel morbo d Alzheimer Sede più frequente di emorragia intraparenchimale
Dettagli49 Congresso Nazionale SIGG Firenze, 3-7 novembre 2004
49 Congresso Nazionale SIGG Firenze, 3-7 novembre 2004 Aumentato rischio di Mild Cognitive Impairment Amnesico in soggetti portatori dell allele ε 4 dell ApoE Valeria Cornacchiola, Roberto Monastero*,
DettagliDemenze : La sfida del Territorio. Dott. Antonio Colin Responsabile Unità Valutativa Alzheimer ASL NA5 - Distretto 81 - Portici
Demenze : La sfida del Territorio Dott. Antonio Colin Responsabile Unità Valutativa Alzheimer ASL NA5 - Distretto 81 - Portici Evoluzione Popolazione Italiana - Lori et al. 1995 DEMENZA SENILE QUARTA CAUSA
DettagliDEMENZE. Demenze secondarie
Prof. Benvenuti DEMENZE La demenza è caratterizzata da un declino cognitivo che si manifesta con uno stato di coscienza normale e in assenza di altre malattie acute o sub-acute che possono causare un declino
DettagliLE DEMENZE. Dott. Edoardo Ferlazzo UMG Catanzaro
LE DEMENZE Dott. Edoardo Ferlazzo UMG Catanzaro Definizione Declino delle capacità intellettive e cognitive, di natura cronica e progressiva,tale da interferire con le attività lavorative, sociali e personali
DettagliAspetti diagnostici della malattia di Alzheimer Lucignano d Arbia (SI) Sabato, 16 maggio 2015
Aspetti diagnostici della malattia di Alzheimer Lucignano d Arbia (SI) Sabato, 16 maggio 2015 Orazio ZANETTI Società Italiana di Gerontologia e Geriatria U.O. Alzheimer - Centro per la Memoria IRCCS, Centro
DettagliClinica e valutazione del paziente affetto da demenza. Dr.ssa Laura Bracco
Clinica e valutazione del paziente affetto da demenza Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di
DettagliLA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA DELLA REGIONE PIEMONTE
VIII Convegno IL CONTRIBUTO DELLE UNITA VALUTAZIONE ALZHEIMER NELL ASSISTENZA DEI PAZIENTI CON DEMENZA LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA
DettagliEsistono tre forme di diabete
Il Diabete mellito L insulina regola la captazione del glucosio Incapacità delle cellule di captare il glucosio in circolo iperglicemia e glucosuria Disponendo di meno glucosio le cellule degradano i grassi
DettagliLE DEMENZE. Dr Gianfranco Puccio Centro Regionale di Neurogenetica AZIENDA SANITARIA PROVINIALE Catanzaro. Lamezia Terme 30 Nov-2015
LE DEMENZE Dr Gianfranco Puccio Centro Regionale di Neurogenetica AZIENDA SANITARIA PROVINIALE Catanzaro Lamezia Terme 30 Nov-2015 Anche se la vecchiaia indebolisce il corpo, esistono anche attività per
DettagliCONOSCERE LA DEMENZA PER AFFRONTARLA
1 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA 24/ 28 MAGGIO 2016 CONOSCERE LA DEMENZA PER AFFRONTARLA DOTT.SSA ANASTASIA WANDA CARCELLO DOTT.SSA MONICA BACCI COS È LA DEMENZA? GRADUALE COMROMISSIONE DELLE FUNZIONI
DettagliLa Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico
La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?
DettagliLa Demenza come, quando, perché
La Demenza come, quando, perché Si tratta di un disturbo acquisito, e con base organica, delle funzioni intellettive che sono state in precedenza acquisite: memoria (a breve e lungo termine) e almeno una
DettagliLa psicologia come diagnosi e riabilitazione
San Maurizio Canavese, 23/24 Febbraio 2012 Danilo De Gaspari ICP - CTO CENTRO PARKINSON MILANO L INTERVENTO PSICOLOGICO IN 2 FASI 1. LA DIAGNOSI DEI DISTURBI COGNITIVO-COMPORTAMENTALI 2. LA PRESA IN CARICO
DettagliCongresso AINAT Sicilia Aci Castello Novembre 2017
Congresso AINAT Sicilia Aci Castello 16-18 Novembre 2017 Diagnosi differenziale delle Demenze nell ambulatorio dedicato Dott.ssa Alida Mucaria Neurologa Responsabile Sanitario RSA Karol Villabate (Palermo)
DettagliAlice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa
PSICOPATOLOGICO PSICOPATOLOGICO Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa CAPITOLO V CAPITOLO V RISCHIO RISCHIO SINDROME DI DOWN È una malattia genetica causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più:
DettagliScheda informativa sulla Malattia di Alzheimer
Che cos è la Malattia di Alzheimer? Quali sono le cause? Quali sono i sintomi? Quali sono i trattamenti? Qual è la prognosi? Cosa sta facendo l AFaR? Scheda informativa sulla Malattia di Alzheimer Che
DettagliStato dell Arte sulla Malattia di Alzheimer. Pietro Tiraboschi Neurologo, A.O. Niguarda Ca Granda, Milano
Stato dell Arte sulla Malattia di Alzheimer Pietro Tiraboschi Neurologo, A.O. Niguarda Ca Granda, Milano Alois Alzheimer (1864 1915) Auguste D. (1850 1906) La Malattia di Alzheimer Cio che noi oggi intendiamo
DettagliLa diagnosi di demenza
La diagnosi di demenza La demenza è caratterizzata dalla presenza di un deficit della memoria che si associa a disturbi in altre aree cognitive e causa una significativa riduzione delle capacità della
DettagliVertova 18-Settembre-2010. La terapia della malattia di Alzheimer Lo stato della ricerca e della terapia oggi.
Vertova 18-Settembre-2010 La terapia della malattia di Alzheimer Lo stato della ricerca e della terapia oggi. Epidemiologia m.alzheimer Secondo ADI(Alzheimer s disease international) 1) 35 milioni persone
DettagliIl mondo invecchia Il mondo invecchia
Il mondo invecchia Il mondo invecchia Evoluzione della popolazione anziana per classi d età e tassi di demenza Il cervello invecchia DISTURBI INTELLETTIVI DEL CERVELLO ANZIANO Declino della memoria Riduzione
DettagliDiagnosi Differenziale delle Demenze
Diagnosi Differenziale delle Demenze CONVEGNO REGIONALE SIN-AIP Dr.ssa Mariangela Maiotti Resp. Struttura Semplice di Neuropsicologia Clinica Struttura Complessa di Neurologia Ospedale di Foligno Demenza
DettagliCON L AVANZARE DELL ETÀ
DECLINO COGNITIVO CON L AVANZARE DELL ETÀ il contributo della neuroradiologia Dott.ssa E. Prodi Dott.ssa M.C. Valentini Martedì salute, Torino 12 Novembre 2013 L invecchiamento Modificazioni strutturali:
DettagliMeccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni
Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni Lesson1 Lesson2 Lesson3 Lesson4 Lesson5 Lesson6 INDEX Intro Aggregazione proteica: ripiegamento delle proteine sistema di controllo qualità delle proteine
DettagliMASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da: Con il patrocinio di:
PROGRAMMA MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA NELL ADULTO E NELL ANZIANO I EDIZIONE TORINO 19 GENNAIO 2014-14 DICEMBRE 2014 (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da:
DettagliDEMENZE Cenni epidemiologici
DEMENZE Cenni epidemiologici Le demenze, rappresentano la quarta causa di morte negli ultra65enni. La prevalenza aumenta con l età ed è maggiore nel sesso femminile (5,3% Uomini e 7,2% Donne >65aa), specie
DettagliQuando Studiare il DAT
Quando Studiare il A.Piccardo, E.O. Ospedali Galliera F. Nobili Università di Genova 123 I-FP-CIT (SCAN ) Pre-sinaptico FP- CIT Post-sinaptico Non interazione tra farmaci dopaminergici e imaging In presenza
DettagliUniversità degli Studi di Pisa U.O. Neurologia
Università degli Studi di Pisa U.O. Neurologia Giornata dello Specializzando in Neurologia Roma, 15 Maggio 2018 Progressive nonfluent aphasia: a new mutation in exon 10 of MAPT Dr Paolo Libertini Caso
DettagliCorso integrato di Psichiatria. Delirium. Disturbi mentali organici: delirium e demenze Disturbi mentali dovuti ad una condizione medica generale
Corso integrato di Psichiatria Dott.ssa Angela Favaro : delirium e demenze Disturbi mentali dovuti ad una condizione medica generale Patologia psichiatrica caratterizzata da una compromissione dello stato
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz Le Demenze
www.fisiokinesiterapia.biz Le Demenze Le Demenze Compromissione globale delle funzioni cosiddette corticali (o nervose) superiori, ivi compresa la memoria, la capacità di far fronte alle richieste del
DettagliMALATTIA DI ALZHEIMER E NEUROIMMAGINI. P. Calvini
MALATTIA DI ALZHEIMER E NEUROIMMAGINI P. Calvini Laboratorio di Fisica e Statistica Medica Sezione INFN e Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Genova ... ALCUNI FISICI Paolo Bosco Andrea Chincarini
DettagliAggiornamenti in Audiovestibologia Varese, 11 marzo 2015 Demenza e Sordità Marco Mauri
Aggiornamenti in Audiovestibologia Varese, 11 marzo 2015 Demenza e Sordità Marco Mauri Università degli Studi dell Insubria- DBSV U.O. Neurologia e Stroke Unit Ospedale di Circolo - Varese Alzheimer with
DettagliCOS E LA MALATTIA DI ALZHEIMER?
COS E LA MALATTIA DI ALZHEIMER? E la forma più frequente di demenza. La DEMENZA è la perdita delle funzioni intellettive (il RICORDARE, il PENSARE, il RAGIONARE) di gravità tale da rendere la persona malata
DettagliPresentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile
Presentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile Studio Epidemiologico su Mucopolisaccaridosi Ricerca Geni Coinvolti in alcune forme di paraplegia spastica ereditaria Screening
DettagliTrattamento farmacologico del morbo di Alzheimer
Trattamento farmacologico del morbo di Alzheimer Life without memory is no life at all... Our memory is our coherence, our reason, our feeling, even our action. Without it, we are nothing! MALATTIE NEURODEGENERATIVE
DettagliI nuovi percorsi diagnostici
I nuovi percorsi diagnostici Gianbattista Guerrini Fondazione Brescia Solidale - SIGG Schema dell intevento 1. L importanza della diagnosi precoce 2. Vecchi e nuovi criteri diagnostici 3. Il protocollo
DettagliPROF. MASSIMO TABATON - CURRICULUM VITAE
PROF. MASSIMO TABATON - CURRICULUM VITAE Stato Professionale 1980-1981: Assistente di ruolo in Neurologia, Osp. Di Alessandria 1987-1990 : Assistente Neurologo, Clinica Neurologica, Università di Genova
DettagliPROGETTO CCM. Ente esecutore Fondazione San Raffaele del Monte Tabor. Responsabile scientifico Prof. Stefano F. Cappa
PROGETTO CCM Implementazione della diagnostica differenziale fra le diverse forme di demenze degenerative e demenze miste, e valutazione e verifica dei risultati terapeutici Ente esecutore Fondazione San
DettagliDisturbo della memoria: quando è normale per l età? Quando preoccuparsi? Che fare?
Disturbo della memoria: quando è normale per l età? Quando preoccuparsi? Che fare? Dr.ssa Elisabetta Corengia Dr.ssa Caterina Barrilà Ospedale Valduce Como Neurologia da Lo smemorato di Tapiola Arto Paasilinna
DettagliIMAGING BIO_MOLECOLARE con DaTSCAN
IMAGING BIO_MOLECOLARE con DaTSCAN Stelvio Sestini, MD, PhD Unità di Medicina Nucleare - USL4 Prato Università degli Studi di Firenze Concetto 1. Le M. Neurodegenerative sono in aumento Concetto 2. Le
DettagliCAUSE DEMENZA - DEFINIZIONE (DSM-IV, 1994)
DEMENZA - DEFINIZIONE (DSM-IV, 1994) Compromissione + almeno 1 fra le principali della memoria funzioni cognitive Acquisita e di natura organica Coscienza integra Alterazione dell attività sociale-lavorativa
DettagliPSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA
PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,
DettagliArea di Coordinamento Assistenza Anziani Direttore: D.ssa Anna Marro
AreadiCoordinamentoAssistenzaAnziani Direttore:D.ssaAnnaMarro InquadramentogeneraledelleSindromi Demenziali. LaMalattiadiAlzheimer. LeDemenzeDegenerativenonAlzheimer (demenzefronto temporali,demenzecon
DettagliOBSERVATION TREATMENT (AOT)
ABSTRACT Valutazione dell efficacia dell ACTION OBSERVATION TREATMENT (AOT) sull impairment funzionale in pazienti con Demenza di Alzheimer di grado lieve-moderato - Studio randomizzato e controllato Il
DettagliProposta per il superamento di criticità nella gestione di pazienti con demenza
Proposta per il superamento di criticità nella gestione di pazienti con demenza Le dimensioni del problema Il dato stimato per demenza in Toscana nell anno 2010 è di 84.212 persone, con un tasso di incidenza
DettagliLe neuroimmagini nella diagnosi precoce della demenza di Alzheimer
Torino, 19 ottobre 2013 Le neuroimmagini nella diagnosi precoce della demenza di Alzheimer G.B, Bradac, G. Stura, M.F. Ferrio Neuroradiologia Università di Torino Disturbi cognitivi TC e MRI escludere
DettagliCosa sono le patologie neurodegenerative. Dr. R. Padoan Neurologia Feltre
Cosa sono le patologie neurodegenerative Dr. R. Padoan Neurologia Feltre Le malattie neurodegenerative sono un insieme variegato di malattie del cervello, accomunate da un processo cronico e selettivo
DettagliADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia
ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita
DettagliLa rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST. Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA
La rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA L importanza di lavorare in rete Il concetto di rete implica il riferimento ad un tessuto di relazioni
DettagliCLINICA DELLA MALATTIA DI HUNTINGTON. Elisa Unti Dipartimento Neuroscienze U.O.C. Neurologia Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
CLINICA DELLA MALATTIA DI HUNTINGTON Elisa Unti Dipartimento Neuroscienze U.O.C. Neurologia Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Impersistenza motoria; Movimenti involontari; Ereditarietà; Disturbi
Dettagliil DISTURBO COMUNICATIVO NEUROLOGICO ACQUISITO,
6 MARZO 2015: GIORNATA EUROPEA DELLA LOGOPEDIA Ogni anno nella giornata del 6 Marzo si celebra in tutta Europa la Giornata Europea della Logopedia, iniziativa nata nel 2004 da un idea del Comitè Permanent
DettagliFarmaci e Malat al t at i t a i di d i A lz l he h im i e m r
Farmaci e Malattia di Alzheimer DEMENZE PRIMITIVE Malattia di Alzheimer DEMENZE SECONDARIE A PATOLOGIE INTERNISTICHE 1) DEMENZA VASCOLARE Arteriosclerosi con infarti multipli Malattie infiammatorie dei
Dettagli1. LA MALATTIA DI ALZHEIMER
1. LA MALATTIA DI ALZHEIMER Il morbo di Alzheimer è una delle maggiori problemi sociali e sanitari, cui andranno incontro i paesi occidentali nei prossimi decenni a causa del progressivo invecchiamento
DettagliIl Morbo di Alzheimer
Il Morbo di Alzheimer Il morbo di Alzheimer, detta anche demenza senile di tipo Alzheimer, demenza degenerativa primaria di tipo Alzheimer o semplicemente di Alzheimer, è la forma più comune di demenza
DettagliIndice. Autori V Presentazione VII Introduzione IX
Indice Autori V Presentazione VII Introduzione IX PARTE I INTRODUZIONE ALLE NEUROSCIENZE CLINICHE DEL COMPORTAMENTO: LE BASI NEUROBIOLOGICHE E NEUROPSICOLOGICHE 1. La neuropsichiatria nell ambito delle
DettagliLE DEMENZE UN APPROCCIO CLINICO ALLA DIAGNOSI. Progetto Obiettivi di Piano 2010 per le Demenze Formazione Medici di Medicina Generale
Progetto Obiettivi di Piano 2010 per le Demenze Formazione Medici di Medicina Generale LE DEMENZE UN APPROCCIO CLINICO ALLA DIAGNOSI Chiara Cupidi Centro Regionale di Neurogenetica Che cos è la demenza?
DettagliLE PATOLOGIE NEURODEGENERATIVE DEMENZE
LE PATOLOGIE NEURODEGENERATIVE DEMENZE ALBERTO GALLI Responsabile ambulatorio Malattie del Motoneurone UOC Neurologia e Stroke Unit ASST Santi Paolo e Carlo - Milano Presidio Ospedaliero S. Carlo Borromeo
DettagliEpidemiologia dell invecchiamento
Epidemiologia dell invecchiamento Dati ONU 2002: In Italia, gli ultra 60enni rappresentano ben il 25% della popolazione e i livelli di assistenza prestati a domicilio sono tra i più bassi in Europa Cambiamenti
DettagliCasi clinici esemplari
Modulo 5 Casi clinici esemplari Dott. Stelvio Sestini Medico Nucleare, Dirigente medico, UO di Medicina Nucleare USL4, Prato Background (1) Il radiofarmaco 123I-N-ω-fluoropropyl-2-β-carbometossi-3-β-(4-iodofenil)-nortropano
DettagliPATOLOGIE 3 ALTRE FORME DI DEMENZA
DEMENZA VASCOLARE PATOLOGIE 3 ALTRE FORME DI DEMENZA CRITERI DIAGNOSTICI DEL DSM-IV Esaminiamo adesso i principali quadri di demenza secondaria, iniziando dalle demenze vascolari, le più frequenti, che
DettagliLa palestra per la mente
La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età Docenti: Dr.sse E. Pasquali, L. Cretella Associazione UmanaMente www.associazioneumanamente.org La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età
DettagliNeuroscienze e diagnostica
e diagnostica Sta diventando sempre più evidente che il concetto di plasticità cerebrale e sinaptica sia alla base della possibilità dell individuo di cambiare e quindi di diventare non solo quello per
DettagliSclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) www.fisiokinesiterapia.biz
Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) www.fisiokinesiterapia.biz Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) La più grave fra le malattie che colpiscono il motoneurone: sclerosi atrofia gliotica laterale cordoni
DettagliTESEO Sistema di Realtà Virtuale per la diagnosi e la riabilitazione neurologica
TESEO Sistema di Realtà Virtuale per la diagnosi e la riabilitazione neurologica L.L.Locche*,C.Caltagirone* e J.Manzano * Sezione Robotica, Roma Introduzione Verrà di seguito descritto un Ambiente Virtuale
DettagliDECADIMENTO COGNITIVO E QUALITA DELLA VITA. Dott. V. Selmo S.S. Anziani e Residenze Distretto n. 3 ASS1 triestina
DECADIMENTO COGNITIVO E QUALITA DELLA VITA Dott. V. Selmo S.S. Anziani e Residenze Distretto n. 3 ASS1 triestina Definizione di decadimento cognitivo Definizione Presenza di deficit mnesici (nella fase
DettagliIL DETERIORAMENTO COGNITIVO MINIMO
Progetto Obiettivi di Piano 2010 per le Demenze Formazione Medici di Medicina Generale IL DETERIORAMENTO COGNITIVO MINIMO MILD COGNITIVE IMPAIRMENT (MCI) Alessandra Clodomiro Centro Regionale di Neurogenetica
DettagliPercorso Preventivo-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale Riabilitativo (PDTAR) per la popolazione e i pazienti con demenza Sintesi
e le Aziende Ospedaliere, IRCCS, ASP(Aziende di Servizi alla Persona), Università elencate nel Documento Integrale Percorso Preventivo-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale Riabilitativo (PDTAR) per la
DettagliDiagnosi differenziale Dr. M.Capriotti
Diagnosi differenziale Dr. M.Capriotti 1 Diagnosi differenziale Quali altre patologie devono essere prese in considerazione nella diagnosi differenziale di pazienti che presentano problemi cognitivi e/o
DettagliMALATTIE NEURODEGENERATIVE
MALATTIE NEURODEGENERATIVE MALATTIA DI PARKINSON MALATTIA DI ALZHEIMER COREA DI HUNTINGTON SCLEROSI AMIOTROFICA LATERALE (SLA) Misfolding proteine aminoacidi idrofobici ubiquitinazione insolubilii e Vulnerabiltà
DettagliL APPROCCIO OSTEOPATICO NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN FASE DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. ALESSANDRO LAURENTI DO mroi
L APPROCCIO OSTEOPATICO NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN FASE DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA ALESSANDRO LAURENTI DO mroi OSTEOPATIA LA MEDICINA OSTEOPATICA CERCA ATTRAVERSO LA PALPAZIONE DEL CORPO LE
Dettagli