REGIONE CAMPANIA PROVINCIA DI NAPOLI

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1 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: REGIONE CAMPANIA PROVINCIA DI NAPOLI BISOGNO GENERALE L intervento dell Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII in provincia di Napoli si inserisce nell area di bisogno generale relativo: minori: necessità di sostenere le famiglie in difficoltà con minori a carico e bisogno di accoglienza di minori e adolescenti in stato di disagio e di abbandono DATI DEMOGRAFICI E STATISTICI DEL TERRITORIO GENERALE Il contesto territoriale di riferimento del progetto è la Provincia di Napoli che conta una popolazione di circa di abitanti, concentrati per la maggior parte nel capoluogo. Tale provincia è la più densamente popolata sul territorio nazionale. La provincia di Napoli può essere considerata, di fatto, un'unica grande metropoli, data la densità media di oltre 2600 abitanti al km², di cui i comuni della provincia sono semplicemente quartieri dell'unico agglomerato. Napoli si presenta quindi come una delle metropoli più grandi d'europa e la terza d'italia (se si conta la sua area metropolitana). La situazione socio-economica degli abitanti di questo territorio è in un alta percentuale molto problematica e di grave degrado, soprattutto in considerazione del fatto che la Regione Campania, come molte regioni del Sud Italia, è ancora soggiogata dalla una forte influenza di organizzazioni malavitose, che nello specifico sono rappresentate localmente dalla Camorra. In questo territorio si registra inoltre un alto tasso di disoccupazione, soprattutto al femminile, e di dispersione scolastica (Fonte: profilo di comunità della città di Napoli 2006 ). ❶ AREA INTERVENTO: MINORI CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO, DATI DEMOGRAFICI E STATISTICI IN RELAZIONE AL TARGET DEL PROGETTO A Napoli, in base al censimento 2001, risiedono più di minori, circa il 25% della popolazione totale. La distribuzione minorile non si presenta in maniera uniforme nell intero territorio cittadino. Minori e adolescenti, infatti, si concentrano maggiormente nei cosiddetti quartieri difficili dove disoccupazione, analfabetismo e assenza di infrastrutture sono la normalità. I più esposti al degrado, la criminalità ed al malessere sociale sono proprio i quartieri a maggiore concentrazione di minori ed adolescenti. Il disagio minorile (e il coinvolgimento dei minori in attività criminali) in queste aree è particolarmente forte e parte già dalla scarsa scolarizzazione a livello di scuola media superiore, dunque, proprio in quella fase in cui si potrebbero acquisire le qualifiche professionali spendibili sul mercato del lavoro (Fonte: Il Welfare municipale Documento programmatico di indirizzo per il triennio ). Uno studio realizzato dall Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli indica che i minori presi in carico dal Comune di Napoli e collocati in strutture di accoglienza residenziale risultano essere attualmente 372. I dati riportati dal Profilo città di Napoli 2006 indicano la presenza di 187 minori accolti in temporaneo stato di abbandono e/o con sospensione o termine della pena detentiva. Le tabelle 1 e 2 indicano la distribuzione per età e sesso dei minori in carico al Comune di Napoli e la loro distribuzione per procedura di inserimento in strutture di accoglienza residenziale e Centri di Prima Accoglienza. Distribuzione per età e sesso dei Minori in carico al Comune di Napoli collocati in Strutture di Accoglienza Residenziale e Centri di Prima Accoglienza I Quadrimestre 2008 Età/ Sesso Maschi Femmine TOTALE v.a. % v.a. % v.a. %

2 0-3 anni 26 12, , , , , ,9 anni , , ,7 anni , , ,0 anni , , ,6 anni > 18 anni 14 6,8 12 7,3 26 7,0 TOTALE , , ,0 Tabella 1 (Fonte: Anagrafe Minori Progetto Accoglienza Che Birbe: Data Collecting & Data Processing in collaborazione con Associazione Kairòs 2) Distribuzione per procedura di inserimento dei Minori in carico al Comune di Napoli collocati in Strutture di Accoglienza Residenziale e Centri di Prima Accoglienza I Quadrimestre 2008 Procedura di inserimento v.a. % Tribunale per i Minorenni ,5 Decreto Dirigenziale ex art ,3 Decreto Dirigenziale 60 16,1 TOTALE ,0 Tabella 2 (Fonte: Anagrafe Minori Progetto Accoglienza Che Birbe: Data Collecting & Data Processing in collaborazione con Associazione Kairòs 2) La tabella 2 ci mostra come la maggioranza dei minori venga inserita presso le strutture con provvedimento del TM (57,5%), il resto con decreto dirigenziale. In particolare a Vico Equense, comune di circa abitanti, la situazione dei minori è meno problematica che nell area metropolitana napoletana, ma si evidenzia comunque un diffuso consumo/abuso di sostanze stupefacenti e alcol, soprattutto in coincidenza col fine settimana, ed un alta percentuale di abbandono scolastico in età adolescenziale (Fonte Associazione Papa Giovanni XXIII ). In tale località non è presente alcuna struttura per l accoglienza e/o l assistenza socio-educativa rivolta a minori. I servizi territoriali hanno evidenziato le seguenti aree prioritarie di bisogno: A. Aggregazione e socializzazione; B. Partecipazione e protagonismo; C. Formazione ed orientamento al lavoro; D. Aiuto nel superamento dei compiti evolutivi e del disagio relazionale dei minori; E. Accompagnamento nell individuazione di contesti e modelli educativi più accoglienti e competenti sostegno alla genitorialità. F. Carenza di coordinamento fra gli enti e le strutture (pubbliche e private) che si occupano delle problematiche minorili (Fonte: Il Welfare municipale Documento programmatico di indirizzo per il triennio ) RELATIVA DOMANDA DI SERVIZI ANALOGHI 1. QUALIFICAZIONE DEL CIRCUITO DELL ASSISTENZA RESIDENZIALE, AL FINE DI OTTENERE UNA SEMPRE PIÙ EFFICIENTE ED EFFICACE DEISTITUZIONALIZZAZIONE DEI MINORI 2. PERFEZIONAMENTO DEL LAVORO RELATIVO ALLA LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA, ATTRAVERSO UNA SERIE DI INIZIATIVE D ECCELLENZA IVI COMPRESA LA SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO SCUOLA- LAVORO 3. RAFFORZAMENTO DEGLI INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE 4. SVILUPPO ORGANIZZATIVO ED IMPLEMENTATIVO DEL PROGRAMMA ADOLESCENTI 5. RAPPORTI CON I SERVIZI DELLA GIUSTIZIA MINORILE 6. PROCESSI DI INCLUSIONE ED INTEGRAZIONE DEI GIOVANI NELLA VITA SOCIALE

3 OFFERTA DI SERVIZI ANALOGHI Non esiste un censimento delle strutture atte all accoglienza diurna e/o residenziale per minori presenti nella Provincia di Napoli. I Servizi socio-sanitari del territorio, svolgono in collaborazione con vari enti locali (cooperative, onlus, associazioni, parrocchie, ecc.) le attività rivolte all assistenza/recupero/sostegno socioeducativo dei minori. Dai dati documentati dal Comune di Napoli, fruibili, emerge una proposta socioeducativa rivolta ai minori, a più livelli: - Accoglienza residenziale - Accoglienza diurna - Servizi domiciliari - Servizi per il tempo libero, aggregazione, socializzazione - Servizi per contrastare la dispersione scolastica - Orientamento e formazione al lavoro Nel comune di Vico Equense, oltre alla Famiglia Buonocore, è presente solo un altra casa-famiglia che accoglie minori e non sono presenti centri diurni o centri giovani per la proposta di attività educative in alternativa alla strada (che rimane sicuramente il contenitore/palcoscenico più frequentato dai giovani). INTERVENTO SPECIFICO DELL ENTE SUL TERRITORIO DI RIFERIMENTO L ente è presente con una struttura ubicata nel comune di Vico Equense, in provincia di Napoli. E una struttura dalle caratteristiche di casa-famiglia a multiutenza ed il suo intervento è rivolto in prevalenza ad adulti e minori che presentano difficoltà di tipo sociale ma anche disabilità psico-fisiche. La maggior parte degli utenti della struttura sono stati assegnati in affido con provvedimento del TM e la loro permanenza risulta essere illimitata in quanto la maggior parte degli accolti ha contatti molto radi con la famiglia di origine. La tabella 3 descrive sinteticamente la tipologia di utenza, l età e la provenienza dei fruitori dei servizi dell Ente. STRUTTURE FAMIGLIA BUONOCORE Minori con Accolti in Classi Minori problematiche socioeconomiche affidamento, oggi adottati (adozione Provenienza Accolto della famiglia di aperta) origine Prov Fuori prov TOTALE Tabella 3 (Fonte:Comunità Papa Giovanni XXIII 2008) In questo momento la struttura ospita 2 soggetti con disabilità multipla, abbandonati sin dalla nascita. Inoltre ha di recente potuto adottare (adozione aperta) un minore di 15 anni che dall età di 3 anni ha vissuto in affidamento presso la famiglia. La sede di attuazione si fa carico ed opera sugli accolti con percorsi individualizzati e con attività specifiche per classi di età e patologia. Le azioni che attualmente si realizzano con gli utenti accolti sono: fisioterapia (2 volte alla settimana), Psicomotricità (2 volte alla settimana), Logopedia (2 volte alla settimana), ogni 4 mesi day-hospital per un check-up completo, escursioni sul territorio (1 volta al mese), durante il periodo estivo 2/3 volte alla settimana giornata al mare, inserimento ed accompagnamento scolastico (con insegnante di sostegno); sul territorio sono: attività di aggregazione con minori 1 volta la mese, 2 laboratori al mese di sostegno scolastico, attività di promozione e sensibilizzazione sul disagio minorile 2/3 volte all anno, distribuzione di alimenti, materiale scolastico e indumenti alle famiglie in disagio circa 5. Come evidenzia la tabella 2 tutti gli accolti provengono dal territorio provinciale. Questo dato indica come effettivamente la situazione di degrado e le problematiche socio-economiche del territorio (che si riflettono sulle famiglie e sul loro equilibrio) portino ad una situazione in cui l abbandono o l inidoneità a prendersi cura dei minori da parte di molte famiglie sia una triste realtà. Le attività svolte dalla struttura in oggetto sono volte, più in generale, a favorire le opportunità di crescita, di confronto, e di inserimento sociale nel contesto di riferimento, attraverso una azione educativa che mette al centro le esigenze evolutive dei minori, e li stimola nel loro processo di crescita e di progressiva autonomia, attraverso la proposta concreta e stabile di uno stile di vita alternativo a quello della strada e della devianza.

4 INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO SPECIFICO AL QUALE L'ENTE VUOLE RISPONDERE CON IL PROGETTO Alla luce dei bisogni generali rilevati e dell'intervento specifico condotto attraverso le strutture sedi di attuazione del progetto, l'ente punta a rispondere ai seguenti bisogni specifici: - Aiuto nel superamento dei compiti evolutivi e del disagio relazionale; INDICATORI UTILIZZATI PER MISURARE IL CONTESTO Numero incontri strutturati con minori organizzati dall ente Numero famiglie coinvolte organizzati dall ente Distribuzione per età e sesso dei Minori in carico al Comune di Napoli collocati in Strutture di Accoglienza Residenziale e Centri di Prima Accoglienza Numero sussdidi distribuiti organizzati dall ente Distribuzione per procedura di inserimento dei Minori in carico al Comune di Napoli collocati in Strutture di Accoglienza Residenziale e Centri di Prima Accoglienza Numero laboratori scolastici organizzati dall ente Numero attività di promozione organizzati dall ente Densità Popolazione Numero attività di psico-motricità organizzati dall ente Numero incontri con logopedista organizzati dall ente Numero attività fisioterapiche organizzati dall ente Numero uscite del territorio organizzati dall ente Numero contatti con altre realtà minorili organizzati dall ente 7) Obiettivi del progetto: REGIONE CAMPANIA PROVINCIA DI NAPOLI ❶ AREA INTERVENTO: MINORI BISOGNI CONTESTO OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI ATTESI INDICATORI Aiuto nel superamento dei compiti evolutivi e del disagio relazionale dei minori del territorio e degli accolti; 1. Aumentare i momenti strutturati di incontro con i minori del territorio Incremento delle attività di aggregazione strutturate da 1 a 2 al mese Aumentare le attività di laboratorio scolastico da 2 a 3 al mese Incremento delle attività di promozione e sensibilizzazione sul disagio Aumento delle attività di sostegno alle famiglie n. incontri strutturati con minori n. famiglie coinvolte n. sussidi distribuiti n. laboratori scolastici n. attività di promozione n. esperti esperti/psicologi/ educatori coinvolti nell organizzazione delle attività 2. Incrementare le attività di riabilitazione e di aggregazione per i minori accolti Aumento delle escursioni sul territorio da 1 a 2 al mese. Incremento graduale delle attività riabilitative Accrescimento delle n. attività di psico-motricità n. incontri con logopedista n. attività fisioterapiche n. uscite del territorio n. contatti con altre realtà minorili

5 relazioni e contatti con figure esperte: logopedista, insegnante di sostegno, fisioterapista. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: REGIONE CAMPANIA PROVINCIA DI NAPOLI 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi ❶ AREA INTERVENTO: MINORI OBIETTIVO 1 Aumentare i momenti strutturati di incontro con i minori del territorio FASI PREPARATORIE rispetto a obiettivo 1 - incontro con i Servizi Sociali territoriali provinciali di Napoli per verificare la disponibilità di collaborazione all organizzazione di campi di condivisione aperti alla società provinciale - ricerca di nuove metodologie e nuovi strumenti di intervento nel campo dei minori - organizzazione di un incontro con le associazioni private che operano nel campo minori per creare un collegamento attivo tale da rispondere alla richieste del territorio - analisi dei bisogni formativi ed elaborazione di una agenda formativa -individuazione di formatori idonei necessari - verificare la disponibilità del Comune nel fornire spazi per la promozione e la sensibilizzazione - inventario del materiale necessario per lo svolgimento dei vari laboratori ed attività AZIONI MES Attività di formazione per gli operatori Attività di promozione e sensibilizzazione Incremento dei rapporti con i servizi sociali e territoriali e con gli enti pubblici e privati che si occupano di minori Attività ludico ricreative Attività motorie OBIETTIVO 2 Incrementare le attività di riabilitazione e di aggregazione per i minori accolti

6 FASI PREPARATORIE rispetto a obiettivo 2 incontro con i Servizi Sociali territoriali provinciali di Napoli per verificarela disponibilità di collaborazione all organizzazione di campi di condivisione aperti alla società provinciale ricerca di nuove metodologie e nuovi strumenti di intervento alternativi nel campo dei minori e disabili valutazione da parte degli operatori delle strutture dello stato psico-sociale dei minori e disabili Rilevazione territoriale delle strutture, pubbliche e private, che svolgono attività ludicoricreative valutazione da parte degli operatori delle strutture delle abilità dei disabili accolti e dello stato psico-sociale dei minori contattare centri sportivi, riabilitativi e fisioterapici specializzati per i disabili (maneggi per ippoterapia, piscine comunali, ecc.) AZIONI MES Analisi e periodica verifica dei bisogni dei minori e disabili Mappatura territoriale dei servizi e centri di aggregazione per minori e disabili Attività ludico ricreative aperte anche agli esterni Attività di formazione per gli operatori Attività motorie Attività di promozione e sensibilizzazione Attività assistenzialieducative 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. La sede di attuazione di progetto, nel Comune di Vico Equense della provincia di Napoli ( Casa Famiglia Famiglia Buoncore), attuerà le seguenti azioni/attività: OBIETTIVO 1-2 Attività di formazione per gli operatori - formazione degli operatori attraverso la partecipazione a corsi interni e a quelli organizzati dal territorio circa le problematiche legate alla disabilità e al disagio minorile e attraverso l acquisizione di competenze professionali che permettano un approccio sempre più aggiornato e pertinente nello svolgimento del proprio lavoro - incontri di verifica e rielaborazione periodici del lavoro svolto OBIETTIVO 1-2 Attività di promozione e sensibilizzazione - consulenza ed aiuto alle famiglie con minori in situazione di disagio nel territorio (organizzazione di incontri per permettere il confronto e un possibile sostegno reciproco e aiuto); - recupero sociale, educazione e integrazione dei portatori di handicap tramite incontri di sensibilizzazione sul territorio anche da altri enti o associazioni e gruppi d animazione (eventi il cui obiettivo è la graduale

7 accettazione e integrazione della disabilità con la normalità e a favore di una cultura di sensibilità e prevenzione verso le cause del disagio). - programmazione attività aggregative con i responsabili delle altre strutture e con altri enti per l organizzazione e la gestione di attività rivolte alle famiglie. - partecipazione ad eventi territoriali organizzati da altri enti con utenti e loro famiglie d origine. - partecipazione a banchetti informativi sul territorio, all interno di iniziative in essere. - incontri con gruppi giovanili e familiari del territorio per far conoscere la realtà della struttura e offrire disponibilità a ricevere visite per approfondire tematiche relative all accoglienza di minori e disabili - testimonianze dirette in momenti di dibattito pubblico in scuole, parrocchie, gruppi. OBIETTIVO 1 Incremento dei rapporti con i servizi sociali e territoriali e con gli enti pubblici e privati che si occupano di minori -verifica e valutazione quantitativa e qualitativa delle situazioni problematiche dei minori nel territorio - collaborare sull'organizzazione di attività ed incontri strutturati -creare una rete di interventi per la realizzazione di contesti e nuovi modelli educativi -coinvolgimento di nuove associazioni -organizzazione di incontri tra tutte le associazione per individuare gli elementi comuni per l assistenza ai minori OBIETTIVO 1-2 Attività ludico ricreative (aperte anche agli esterni) per stimolare la nascita e lo sviluppo delle relazioni interpersonali significative, che permettano la condivisione della quotidianità e una progressiva maggior conoscenza reciproca, per trascorrere del tempo libero insieme e consentano l espressione delle capacità artistiche, creative, motorie e del mondo interiore dell accolto: - animazione degli accolti e non, con giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità manuali, cognitive e di socializzazione); - attività all aperto (giochi organizzati, parco giochi all esterno della casa); - attività di lettura ( racconti, libri, fiabe, quotidiani ) - visione di film ( assistita e adatta all età dei singoli accolti) - utilizzo del computer sia a scopo scolastico che durante il tempo libero (esempio giochi multimediali, per consentire la stimolazione della memoria e per percorsi para scolastici); - attività musicale (ascolto, canto, apprendimento di uno strumento musicale); - attività di manipolazione attraverso l utilizzo di diversi materiali (creta, carta, ceramica, legno, stoffa); -attività di pittura attraverso l utilizzo di diversi tipi di colori ( tempere, acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l utilizzo di tele e fogli particolari (carta riciclata) - escursioni nel territorio ( periodiche gite che prevedono la possibilità di trascorrere del tempo libero all aria aperta, ad esempio con passeggiate sia a piedi che in bicicletta, sia sfruttando le occasioni ed eventi offerti dal territorio, ad esempio mostre o visite organizzate); -partecipazione dei minori e disabili ai centri estivi e campeggi parrocchiali e comunali -organizzazione di soggiorni estivi (due volte l anno gli operatori organizzano un periodo di vacanza durante il quale insieme agli utenti trascorrono del tempo lontano dagli impegni quotidiani in montagna o al mare). - promuovere ed organizzare uscite in luoghi pubblici (bar, cinema, pizzerie) del territorio per promuovere la socializzazione anche in ambienti esterni alla Comunità OBIETTIVO 1-2 Attività motoria - attività sportive ( attività che consentono agli accolti di socializzare e sviluppare le capacità motorie che permettono loro di sperimentarsi in un ambiente diverso, fare movimento, rilassarsi attraverso determinate tecniche, aumentare la fiducia in se stessi e negli altri e di divertirsi insieme). - attività specifiche di riabilitazione per ogni disabile (fisioterapia, psicomotricità, logopedia). - attività all'aperto (passeggiate, escursioni, mare) OBIETTIVO 2 Attività assistenziali-educative - cura igienico sanitaria personale ( gli accolti vengono assistiti ed aiutati nello svolgimento della pulizia igienica personale quotidiana); - gestione medico sanitaria: accompagnamento in strutture sanitarie per accertamenti e analisi mediche e visite specialistiche;

8 - cura alimentare (gli accolti vengono assistiti ed aiutati durante il consumo dei pasti) - attività di riordino e pulizia per gli accolti ( attività quotidiane alle quali gli accolti sono invitati e aiutati a svolgere per responsabilizzarsi e rendersi conto del loro grado di autonomia e di crescita personale); - attività di sostegno scolastico (gli accolti vengono aiutati quotidianamente nello svolgimento dei compiti scolastici) - attività terapeutiche individuali settimanali ( gli accolti seguono distinte terapie in base al loro specifico bisogno che accompagnano le attività quotidiane) OBIETTIVO 2 Analisi e periodica verifica dei bisogni dei minori e disabili - predisposizione e revisione dei programmi individualizzati (incontri di confronto tra gli operatori circa l andamento del percorso individuale degli utenti); - colloqui individuali degli educatori (periodicamente ogni singolo accolto svolge un colloquio privato con gli educatori durante il quale espone le sue problematiche); - incontro d equipe tra gli operatori per valutare i bisogni espressi e possibili soluzioni -verifica ed analisi degli interventi effettuati sui minori a livello quantitativo e qualitativo - somministrazione di questionari e colloqui per far esprimere le loro necessità OBIETTIVO 2 Mappatura territoriale dei servizi e centri di aggregazione per minori e disabili - indagine e verifica sul territorio dei centri ludici, servizi e locali pubblici aperti ai minori e disabili. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente.. Il personale coinvolto, nella provincia di Napoli, comprendente la sola Casa Famiglia Buonocore del Comune di Vico Equense per la realizzazione delle attività previste nel punto 8.2. è composto da 2 volontari dell associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, nelle tabelle sottostanti sono riportate nello specifico le qualifiche e il rispettivo tempo di impegno nelle sedi di attuazione di progetto. SEDE: Casa Famiglia Buonocore Ruolo nella struttura Azioni/ Competenze Rapporto Educatore e responsabile di Casa Famiglia - Figura genitoriale paterna Educatore di Casa Famiglia Figura genitoriale materna Riferimento educativo per gli accolti Consulente per affido familiare Mantiene e cura i rapporti con gli enti locali e i servizi sociali Sostegno nello svolgimento dei compiti scolastici con minori Partecipazione ad incontri formativi organizzati dall'ente Riferimento educativo per gli accolti Assistenza igienico sanitaria dei minori Mantiene e cura i rapporti con gli enti locali e i servizi sociali Sostegno nello svolgimento dei compiti scolastici con minori Laboratori ludico-educativi Volontario Volontario

9 con accolti Gestione della casa Partecipazione ad incontri formativi organizzati dall'ente 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto. Il volontario instaurerà on il tempo, relazioni interpersonali all interno della casa famiglia, che permetteranno la conoscenza dei minori e degli operatori locali di progetto. Il volontario durante la fase iniziale verrà affiancato a lungo dall operatore per poi assumere nel tempo competenze e strumenti utili a gestire le attività progettuali. Il volontario richiesto sarà inserito nella struttura Casa Famiglia Buonocore. Attività ludico ricreative (aperte anche agli esterni): -organizzazione e partecipazione di giochi di gruppo, di società, da tavolo -assistenza ed organizzazione nelle attività all'aperto (giochi organizzati, parco giochi all esterno della casa) -aiuto ed organizzazione delle attività di lettura (racconti, libri, fiabe, quotidiani ) -assistenza nella visione di film adatta all età dei singoli accolti -supporto nell'utilizzo del computer sia a scopo scolastico che durante il tempo libero (esempio giochi multimediali, per consentire la stimolazione della memoria e per percorsi para scolastici) -assistenza durante le attività musicali (ascolto, canto, apprendimento di uno strumento musicale) -organizzazione e aiuto dell'attività di pittura attraverso l utilizzo di diversi tipi di colori ( tempere, acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l utilizzo di tele e fogli particolari (carta riciclata) -organizzare ed accompagnare gli accolti durante le escursioni sul territorio (periodiche gite che prevedono la possibilità di trascorrere del tempo libero all aria aperta, ad esempio con passeggiate sia a piedi che in bicicletta, sia sfruttando le occasioni ed eventi offerti dal territorio, ad esempio mostre o visite organizzate) -accompagnare gli accolti nei centri estivi e campeggi parrocchiali e comunali -organizzazione e partecipazione di soggiorni estivi (due volte l anno gli operatori organizzano un periodo di vacanza durante il quale insieme agli utenti trascorrono del tempo lontano dagli impegni quotidiani in montagna o al mare) -organizzare ed accompagnare gli accolti in luoghi pubblici (bar, cinema, pizzerie) del territorio per promuovere la socializzazione anche in ambienti esterni alla Comunità Attività motoria - affiancamento nello svolgimento delle varie attività sportive ( attività che consentono agli accolti di socializzare e sviluppare le capacità motorie che permettono loro di sperimentarsi in un ambiente diverso, fare movimento, rilassarsi attraverso determinate tecniche, aumentare la fiducia in se stessi e negli altri e di divertirsi insieme). - accompagnare alle attività specifiche di riabilitazione per ogni disabile (fisioterapia, psicomotricità, logopedia). - accompagnare e partecipare alle attività all'aperto (passeggiate, escursioni, mare) Attività assistenziali-educative - osservazione delle dinamiche già presenti all interno della famiglia - accompagnamento in strutture sanitarie per accertamenti e analisi mediche e visite specialistiche; - assistenza nella cura alimentare (gli accolti vengono assistiti ed aiutati durante il consumo dei pasti) -i volontari assisteranno in un primo periodo agli incontri di confronto tra gli operatori sull'andamento del percorso individuale degli utenti, per poi, una volta che il volontario si sarà inserito a pieno nelle attività della sede, partecipare attivamente; -aiuto e partecipazione nelle attività di riordino e pulizia ( attività quotidiane alle quali gli accolti sono invitati e aiutati a svolgere per responsabilizzarsi e rendersi conto del loro grado di autonomia e di crescita personale); -aiuto nelle attività di sostegno scolastico (gli accolti vengono aiutati quotidianamente nello svolgimento dei compiti scolastici) - accompagnamento nelle attività terapeutiche individuali settimanali ( gli accolti seguono distinte terapie in base al loro specifico bisogno che accompagnano le attività quotidiane)

10 Analisi e periodica verifica dei bisogni dei minori e disabili -i volontari assisteranno in un primo periodo agli incontri di confronto, di valutazione, di verifica tra gli operatori per poi, una volta che il volontario si sarà inserito a pieno nelle attività della sede, partecipare attivamente. Attività di promozione e sensibilizzazione - supporto agli operatori per la consulenza ed aiuto alle famiglie con minori in situazione di disagio nel territorio (organizzazione di incontri per permettere il confronto e un possibile sostegno reciproco e aiuto); - aiuto agli operatori nello svolgimento di recupero sociale, educazione e integrazione dei portatori di handicap tramite incontri di sensibilizzazione sul territorio anche da altri enti o associazioni e gruppi d animazione (eventi il cui obiettivo è la graduale accettazione e integrazione della disabilità con la normalità e a favore di una cultura di sensibilità e prevenzione verso le cause del disagio). -partecipazione alla programmazione di attività aggregative con i responsabili delle altre strutture e con altri enti per l organizzazione e la gestione di attività rivolte alle famiglie. - partecipazione ad eventi territoriali organizzati da altri enti con utenti e loro famiglie d origine. - partecipazione a banchetti informativi sul territorio, all interno di iniziative in essere. - partecipazione ad incontri con gruppi giovanili e familiari del territorio per far conoscere la realtà della struttura e offrire disponibilità a ricevere visite per approfondire tematiche relative all accoglienza di minori e disabili - testimonianze dirette in momenti di dibattito pubblico in scuole, parrocchie, gruppi.

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