QUADRIFOGLIO PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

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1 COMUNE DI RIMINI Direzione dei Servizi Educativi e di Protezione Sociale SCUOLA DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

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3 CHE COS E IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (POF) Il piano dell offerta formativa è la carta d identità della scuola e ne descrive la singola identità culturale proponendosi di far conoscere le opportunità formative del servizio. La scuola dell infanzia Quadrifoglio è situata a Km. 5 da Rimini, in località Spadarolo, una zona periferica in via di espansione ed è stata aperta nel Vivere il giardino non la neve 3

4 LE FINALITÀ La Scuola dell'infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni ed è la risposta al loro diritto all educazione e alla cura (Indicazioni nazionali per il curricolo, 2012). E la scuola dell accoglienza, del bambino e della sua famiglia ed è un luogo di promozione del benessere di coloro che la abitano. La scuola dell infanzia ha come finalità: la maturazione dell identità intesa come rafforzamento dell identità personale del bambino sotto il profilo corporeo, intellettuale, psicodinamico; la conquista dell autonomia intesa come capacità di fare da soli, di pensare in modo libero, di esprimere sentimenti e compiere scelte autonome in contesti relazionali diversi e di benessere ; lo sviluppo delle competenze intesa come consolidamento nel bambino di abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive; lo sviluppo del senso di cittadinanza inteso come scoperta degli altri, dei loro bisogni e della necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise. Lo stile educativo dell insegnante si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo mondo, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli (Indicazioni nazionali per il curricolo, 2012). 4

5 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO La scuola ha tre sezioni di 26 bambini ciascuna di composizione mista per età. Ogni sezione è contraddistinta da un colore diverso (rossa, gialla, blu). Personale insegnante e ausiliario Sono previste due insegnanti ed una operatrice scolastica per ogni sezione. Aumenta il numero delle insegnanti qualora siano inseriti bambini certificati ai sensi della legge 104/92. Gli educatori a sostegno dei bambini certificati possono essere dipendenti comunali o dell Ente aggiudicatario dell appalto (Ceis). E presente nella scuola una quarta operatrice scolastica di supporto. Orari del servizio Il servizio è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00. Apertura anticipata : ore 7,45, su richiesta motivata dei genitori. Gli orari sono così articolati: entrata dalle ore 8,00 alle ore 8,30 (tolleranza fino alle ore 8,45), prima uscita dalle ore 13,15 alle ore 13,45, seconda uscita dalle ore 15,30 alle ore 16,00 E' importante rispettare gli orari di entrata e di uscita per dare sicurezza al bambino, nel rispetto delle regole della scuola e nel rispetto degli altri, adulti e bambini. 5

6 ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI Gli spazi della scuola sono organizzati per rispondere alle esigenze dei bambini in relazione alle diverse fasce di età. Ogni elemento all interno delle sezioni e degli spazi comuni è predisposto per favorire: l acquisizione di comportamenti autonomi e rispettosi delle regole l organizzazione del pensiero l espressione di idee e sentimenti le relazioni con gli altri. Lo spazio di riferimento principale per il bambino è rappresentato dalla sezione, la cui organizzazione è stabile diventando, per il bambino, punto di riferimento preciso, ma nello stesso tempo flessibile, per rispondere a bisogni, interessi emergenti. Le sezioni sono strutturate in angoli: angolo della lettura e della conversazione (angolino): per favorire la comunicazione e le relazioni interpersonali. angolo della famiglia e della cucina: per promuovere esperienze di identificazione angolo delle costruzioni: per interessare i bambini all esperienza costruttiva in generale e consentire la maturazione dei processi manipolativi sempre più raffinati. Nella scuola è stata allestita dall anno scolastico la biblioteca per i bambini, con prestito a casa. Lo spazio biblioteca, raccolto ed accogliente, è utilizzato per momenti di narrazione a piccolo gruppo. Il salone centrale viene utilizzato come spazio per attività di intersezione e, a turno, dalle singole sezioni, per attività motorie. 6

7 Gli spazi esterni sono costituiti da un ampio giardino dotato di prato, altalene, piccole e grandi strutture da gioco. E presente nella scuola uno spazio atelier per attività creative, grafico-pittoriche e di manipolazione. E uno spazio utilizzato con piccoli gruppi di bambini anche in momenti di intersezione. PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE La scuola avvalendosi di tutti i mezzi previsti e possibili ( ) crea un clima di dialogo, di confronto, di aiuto reciproco e coinvolge i genitori nella progettazione educativa (Orientamenti D.M. 1991), favorendo le opportunità di conoscenza, collaborazione e condivisione degli obiettivi. La partecipazione dei genitori alla vita della scuola prevede i seguenti momenti: >assemblea generale: la prima, rivolta solo ai genitori dei nuovi iscritti per presentare il piano dell offerta formativa della scuola ( POF), i regolamenti interno e sanitario, l organizzazione della giornata scolastica e per informarli delle modalità di inserimento, cercando di rispondere ai quesiti dei genitori e chiarire eventuali dubbi prima dell inizio della frequenza del bambino; la seconda, verso 7

8 fine ottobre, con i genitori di tutti i bambini, per presentare la programmazione didattica annuale >incontri di sezione: incontri tra insegnanti, operatore scolastico e genitori di una sezione per confrontarsi e rendere la famiglia partecipe della vita scolastica >consiglio: composto da due genitori e un insegnante per ogni sezione e un operatore scolastico del plesso. Rappresenta l utenza e viene eletto o confermato ogni anno. >colloqui individuali: all inizio dell anno scolastico per conoscere la storia del bambino o riallacciare i rapporti dopo l estate; a fine anno per restituire il percorso fatto dal bambino durante l anno. I genitori o le insegnanti possono chiedere altri incontri qualora lo ritenessero opportuno. >feste: momenti socializzanti importanti, realizzati in occasione di particolari eventi durante l arco dell anno (Natale, carnevale, fine anno, compleanni). Alcune feste prevedono la presenza dei genitori. INSERIMENTO E ACCOGLIENZA L inserimento del bambino nella scuola dell infanzia avviene con gradualità, nel rispetto dei tempi del singolo bambino. La collaborazione tra insegnanti e genitori permette al bambino di vivere serenamente questo momento speciale e molto delicato: il distacco ha una forte valenza emotiva per tutti i bambini, ma è il primo passo per diventare grandi. Superato il periodo dell inserimento, particolare attenzione verrà data all accoglienza, quale momento di scambio e di confronto con le famiglie, allo scopo di creare un contesto educativo attento al benessere psicofisico dei bambini. Nella scuola infanzia si realizzano delle azioni volte a sostenere un positivo inserimento: 8

9 Assemblea generale per i nuovi iscritti Colloquio individuale: per conoscere la storia del bambino e avviare un rapporto di fiducia tra famiglia e insegnanti. Colloquio con le educatrici del nido, qualora il bambino abbia frequentato un servizio comunale. Insieme al documento di passaggio, il colloquio mira e garantire la continuità dell esperienza educativa. Coinvolgimento attivo dei genitori insieme ai bambini con un aumento graduale del tempo di permanenza del bambino nel contesto educativo. IL TEMPO NELLA PROPOSTA EDUCATIVA L organizzazione scolastica, nel rispetto dei ritmi individuali, è finalizzata a promuovere: l interazione (bambino/bambino; bambino/adulto, adulto/adulto) l autonomia la cura della propria persona l acquisizione di regole fondamentali del vivere in comunità Sul piano relazionale si sottolinea l importanza di tempi flessibili e distesi per offrire a tutti significative opportunità di relazione e di crescita. Sul piano didattico si cerca di garantire la fluidità e la dinamicità delle attività, attraverso un costante monitoraggio e riflessione da parte delle insegnanti che porta a modificare in itinere le proposte programmate, sulla base delle esigenze e delle risposte manifestate dai bambini. Sul piano organizzativo la giornata scolastica è articolata in tempi ben definiti, ma flessibili, nonostante vi siano momenti (accoglienza, spuntino, attività programmate, uso del bagno, pranzo, uscita) che rappresentano dei punti di riferimento per l acquisizione della dimensione temporale degli eventi. 9

10 I rituali sono molto importanti, perché introducono regole e abitudini nella vita quotidiana, consentendo l instaurarsi di relazioni significative. La ripetitività, inoltre, garantisce al bambino un senso di sicurezza e stabilità poiché rende prevedibile la realtà. Le attività libere e guidate offrono occasioni di relazione e di conoscenza significative dando ai bambini la possibilità di sperimentare e sperimentarsi. ORE ATTIVITA MOTIVAZ. PEDAGOGICA 7,45/8,45 Entrata e accoglienza 9-10 Bagno spuntino attività nell angolino 10-11,45 Attività didattiche programmate Attività motorie Stimolare relazioni con coetanei e adulti attraverso proposte ludiche, sviluppando autonomia e socialità Favorire: -l autonomia, -una corretta educazione alimentare. - la comunicazione e l ascolto, - lo sviluppo e l arricchimento del linguaggio Acquisizione di competenze di base, sviluppo della creatività e individualità attraverso esperienze di gruppo o individuali inerenti RUOLO DELL INSEGNANTE L insegnante è attento al distacco, ascolta e gioca. L insegnante propone, stimola e sostiene L insegnante propone, osserva e registra 10

11 11,45-12,15 Preparazione al pranzo al Progetto Didattico Sviluppare l autonomia e la cura della propria persona. Uso dei servizi e collaborazione all organizzazione del pranzo. L insegnante aiuta, rassicura e rinforza le regole e il rapporto di fiducia adulto/bambino 12,15-13,15 Pranzo Favorire una corretta educazione alimentare sviluppando autonomia e socialità 13,15-13,45 Uscita intermedia Creare un clima sereno nell attesa dell arrivo dei famigliari attraverso giochi liberi e organizzati di breve durata. 13,45-15,30 Attività strutturate/ semi strutturate Favorire autonomia, momenti di rilassamento e stimolare forme espressive attraverso attività libere e non. L insegnante crea un clima rassicurante, piacevole, disteso. Contiene stimola, aiuta, osserva. L insegnante è disponibile per un breve scambio di informazioni con i genitori. L insegnante crea un clima rassicurante, piacevole, disteso. Contiene stimola, aiuta, osserva 15,30-16 Uscita Gioco libero L insegnante è disponibile per un breve scambio di informazioni con i genitori 11

12 LA PROPOSTA DIDATTICA E METODOLOGIA DI LAVORO La programmazione educativa, le scelte metodologiche e i progetti didattici vengono elaborati e condivisi dalle insegnanti in collettivo, con la collaborazione e supervisione del coordinamento pedagogico. Ogni attività ha al centro il bambino. Le insegnanti si propongono di partire dal bambino nel rispetto della sua individualità, secondo un'idea che rispetti i suoi bisogni educativi, i suoi interessi e le sue curiosità. LE ATTIVITA' DIDATTICHE mirano allo sviluppo armonico del bambino; favoriscono l'acquisizione di competenze specifiche, offrono opportunità per lo sviluppo affettivo, cognitivo, relazionale, rispettando le caratteristiche evolutive delle diverse età. Sono organizzate in attività individuali, di piccolo e grande gruppo. 12

13 Per la programmazione delle attività in caso di bambini diversamente abili, ci si avvale della consulenza degli operatori referenti dell'unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell'ausl, secondo quanto stabilito negli Accordi di Programma provinciale ai sensi della Legge 104 / 92. Tutto il personale si riunisce con cadenza periodica per assumere decisioni riguardanti l'organizzazione e la gestione interna al servizio educativo. Le insegnanti effettuano verifiche periodiche sull'andamento della programmazione didattica e sullo stato di avanzamento degli obiettivi prefissati. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Come previsto dalla legge 121 del 1985, nelle scuole comunali viene proposto l insegnamento della religione cattolica (IRC) per un ora e mezzo alla settimana. Nella scuola dell'infanzia, l'attività di educazione religiosa, ha sempre un valore culturale-conoscitivo ed esula totalmente dalla catechesi che di per sé sollecita ed educa ad una adesione di fede. Tale insegnamento viene svolto da un insegnante abilitata nominata dall'ufficio Catechistico Diocesano. Le famiglie possono scegliere se avvalersi o non avvalersi dell IRC. I bambini che non si avvalgono dell IRC, rimangono con le insegnanti di sezione e svolgono attività alternative. EDUCAZIONE ALIMENTARE A tutti i bambini viene offerto uno spuntino a base di frutta alle ore 9.00 circa, mentre il pranzo avviene alle ore Entrambi questi momenti sono educativi, sia in quanto si propone al bambino una alimentazione corretta, sia in quanto la condivisione con i coetanei sostiene e incentiva l autonomia e la conoscenza e 13

14 l accettazione di sapori o pietanze che a volte il bambino a casa mostra di non gradire. Il menù viene stabilito e controllato dalle dietiste della A.U.S.L. Una copia viene affissa fuori da ogni aula. La cucina, interna alla scuola, è gestita da una ditta esterna. Sono previste variazioni per motivi religiosi e in caso di allergie o intolleranze alimentari opportunamente documentate al Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN) che provvederà a predisporre una dieta alternativa per il bambino. I compleanni E consuetudine di questa scuola festeggiare i compleanni dei bambini una volta al mese per tutti i bambini della scuola che compiono gli anni nell arco di quel mese: la cucina prepara i dolci e non viene richiesto nulla da casa. E un momento in cui più bambini condividono la gioia di essere protagonisti, festeggiati dai loro compagni e dalle insegnanti. CONTINUITA Attraverso percorsi didattici e documenti di passaggio condivisi con le insegnanti e le famiglie, si mira a garantire la continuità dell esperienza educativa di ogni bambino dal nido alla scuola dell infanzia e da questa alla scuola primaria. DOCUMENTAZIONE Documentare è importante per valorizzare, raccogliere, elaborare e diffondere esperienze e progetti educativo-didattici. Attraverso la documentazione del proprio percorso la scuola mantiene le tracce del proprio lavoro, manifesta il suo essere luogo di elaborazione culturale che, attraverso e grazie a una continua 14

15 interazione al suo interno e con il territorio in cui è inserita, dichiara la propria identità e la propria ragione di esistere. Tutte le esperienze più significative che i bambini effettuano nell arco dell anno scolastico vengono documentate attraverso: fotografie cartelloni documentazione cartacea individuale video documentazione di plesso (a partire dall a.s ) Parte di questa documentazione viene consegnata alle famiglie alla fine dell anno e parte viene conservata a scuola come memoria storica e patrimonio collettivo. Documentazioni dei progetti realizzati dalla scuola possono essere consultati nel sito del Comune di Rimini Scuola dell infanzia Quadrifoglio. 15

16 Dirigente servizi educativi e di protezione sociale DOTT.FABIO MAZZOTTI Responsabile direzione tecnico- pedagogica DOTT.SSA FIORELLA ZANGARI (tel. 0541/704764) Coordinatrice pedagogica DOTT.SSA MONICA CAMPANA La coordinatrice pedagogica può essere contattata dai genitori per eventuali necessità di carattere pedagogico-organizzativo (tel , mail: monica.campana@comune.rimini.it) Il Pof è stato approvato dal collettivo della scuola infanzia Quadrifoglio (giugno 2015) Scuola dell'infanzia Quadrifoglio Via Mirandola 2M, Rimini Tel. 0541/ fax 0541/

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