Cause più frequenti di dispnea

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2 Cause più frequenti di dispnea Malattie polmonari (asma, B.P.C.O., bronchiolite) Malattie cardiache (scompenso cardiaco, vizi cardiaci) Obesità Anemia Iperventilazione funzionale

3 Paziente con dispnea: cosa chiedere e cosa chiedersi Modalità di esordio: improvviso o graduale? Quale causa: polmonare o extrapolmonare? Dispnea continua o accessionale? Si verifica dopo sforzo o anche a riposo? Si tratta di forma a prevalente componente ostruttiva (ridotta pervietà delle vie bronchiali) o restrittiva (ridotta superficie di scambio alv./cap.)?

4 MODALITA DI ESORDIO IMPROVVISA (secondi o minuti) INALAZIONE DI CORPO ESTRANEO COLLASSO POLMONARE PNEUMOTORACE SPONTANEO EMBOLIA POLMONARE RAPIDA (minuti o ore) ASMA EDEMA POLMONARE ACUTO TAMPONAMENTO PERICARDICO INTOSSICAZIONI POLMONITE CHETOACIDOSI DIABETICA ALVEOLITE EMORRAGICA BRONCHIOLITE

5 MODALITA DI ESORDIO GRADUALE (giorni o settimane) SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO VERSAMENTO PLEURICO CARCINOMA BRONCHIALE O TRACHEALE LENTA (mesi o anni) PNEUMOPATIE CRONICHE OSTRUTTIVE INTERSTIZIOPATIE PNEUMOCONIOSI TUBERCOLOSI

6 DISPNEA CAUSE POLMONARI Anamnesi di malattia polmonare Lenta evoluzione Presente a riposo Tosse produttiva Aggravata da infezioni respiratorie CAUSE CARDIACHE Anamnesi di ipertensione, ischemia cardiaca, valvulop. Rapida evoluzione Soprattutto durante lo sforzo Tosse non frequente, secca Scarsamente modificata da infezioni respiratorie

7 ASMA BRONCHIALE CARDIACO Dispnea prev. espiratoria Cianosi modesta Tosse precede la dispnea Espet. spesso e gelatinoso Migliora dopo espettoraz. Soprattutto sibili Dispnea prev. inspiratoria Cianosi evidente Tosse segue la dispnea Espet. rosa e schiumoso Migliora alzandosi in piedi Soprattutto rantoli e/o crepitii

8 DIAGNOSI DI SCOMPENSO CARDIACO STORIA CLINICA o STANCHEZZA,FACILE AFFATICABILITA, PALPITAZIONI o DISNEA DA SFORZO E A RIPOSO o ORTOPNEA, DISPNEA PAROSSISTICA NOTTURNA, TOSSE NOTTURNA o NICTURIA, OLIGURIA o EDEMI DECLIVI o STORIA DI IPERTENSIONE, PREGRESSO IMA ESAME FISICO o EDEMI DECLIVI o TURGORE GIUGULARI o PALLORE CUTANEO, CIANOSI FREDDA DELLE ESTREMITA o SUDORAZIONE, TACHICARDIA, TONI AGGIUNTI o RUMORI DA STASI POLMONARE o VERSAM. PLEURICO E/O ASCITE o EPATOMEGALIA INDAGINI NON INVASIVE o ECG, RX TORACE, ECOCARDIO ed altre indagini complementari o ESAMI EMATOCHIMICI

9 N.B. : GLI EDEMI DECLIVI POSSONO ESSERE L UNICO SINTOMO, IN SINTESI I SINTOMI DI S.C. SONO: ASTENIA RIDOTTA TOLLERANZA ALLO SFORZO DISPNEA EDEMI erivano: ia dal SOVRACCARICO DI VOLUME intravascolare ed interstiziale (congestione) ia dalla IPOPERFUSIONE TESSUTALE conseguente alla bassa portata

10 RIEPILOGO SINTOMI A CONGESTIONE Dispnea da sforzo Dispnea parossistica notturna Ortopnea Rumori da stasi polmonare Nicturia / oliguria Tensione addominale Fegato da stasi Edemi declivi Turgore giugulare

11 DISPNEA patologie da non dimenticare Scompenso cardiaco acuto da I.M.A. (diabete?) Embolia polmonare (gravidanza, pillola, neoplasia, interv. chirurgico recente?) Tachiaritmie (soprattutto d esordio) Dissezione aortica Miocardite (malattie virali) Pneumotorace Versamento pleurico (mesotelioma) Tamponamento pericardico Neoplasie primitive, metastasi, linfomi, linfangite cr. Nei bambini: epiglottite, croup, bronchiolite

12 DISPNEA situazioni mascherate Depressione (iperventilazione) Tireotossicosi Chetoacidosi diabetica Anemia (causa esclusiva con Hb < 8 g/dl) Farmaci (causa di interstiziopatie)

13 forme a prevalente componente ostruttiva più comuni Asma bronchiale B.P.C.O. riacutizzata Asma da sforzo Corpo estraneo Epiglottite meno comuni Asma da M.R.G.E. S.O.A. Crisi somatoformi Bronchioliti Croup

14 forme a prevalente componente restrittiva Interstiziopatia diffusa idiopatica Connettiviti e vasculiti sistemiche Artrite reumatoide Spondilite anchilosante Polmoniti virali a lenta risoluzione Polmoniti eosinofile Uremia Sarcoidosi Granulomatosi polmonare Polmonite da raggi Polmonite da farmaci (bleomicina et alii, methotrexate, amiodarone, nitrofurantoina, sali d oro) Inalazione di polveri, fumi e vapori fibrosanti (silice, talco, oli vari) Deformazione del torace Fase di ripresa successiva a ARDS

15 SINTOMI Senzazione di respiro ostacolato Costrizione della gabbia toracica Tosse non produttiva A volte dolore per interessamento pleurico Astenia ingravescente Obiettività normale o limitata a fini fruscii bibasilari

16 ARDS (Acute Respiratory Distress Syndrome) Quadro da insufficienza respiratoria acuta che si verifica in corso di sepsi o shock o a seguito di traumi gravi o inalazione di materiale gastrico La lesione di base è rappresentata dall edema alveolare e interstiziale L inizio è brusco, a breve intervallo (a volte ore) dall evento acuto Tachicardia, tachipnea, impegno della muscolatura accessoria, cianosi, rantoli diffusi, confusione, letargia -> morte (50% dei casi).

17 Terapia della ARDS Mantenimento indici vitali (ventilazione meccanica) Ossigenoterapia Corticosteroidi (prednisone 1mg/kg/die) Diuretici? (furosemide e.v.) Protezione dalle infezioni (antibiotici) Inalazione di ossido nitrico (?)

18 Terapia dell edema polmonare acuto Posizione seduta Ossigeno 100% mediante maschera Furosemide e.v.: mg Morfina e.v.: 2-4 mg (a dosi ripetute) Eventuale aggiunta: Nitroglicerina s.l.

19 Terapia dell attacco d asma Salbutamolo: : 1 puff (100mcg) ogni 20 m per la prima ora poi 1 ogni 2-4 ore Corticosteroidi e.v. : Idrocortisone mg o Betametasone 4-8 mg ogni 4-6 ore Nei casi più gravi: Adrenalina (soluz. 1:1000): 0,3-0,5 ml s.c. ogni m fino a massimo 1 ml (nei bambini max. 0,01 ml/kg) Ossigeno

20 Shock anafilattico Reazione sistemica potenzialmente fatale da ipersensibilità nei confronti di un allergene che può manifestarsi dopo pochi minuti dall esposizione alla sostanza scatenante In teoria qualsiasi allergene può innescare una reazione anafilattica: nella maggior parte dei casi si tratta di sostanze proteiche (antisieri, ormoni, pollini), veleno di imenotteri, alimenti, farmaci (es. antibiotici), mezzi di contrasto. Il tempo che intercorre fra esposizione all allergene e comparsa dei sintomi può essere variabile ma di solito si tratta di alcuni secondi o minuti QUADRO CLINICO: Insufficienza respiratoria, prurito, orticaria, edema delle mucose, raucedine, stridore laringeo, sibili, vomito, diarrea, tachicardia, ipotensione -> collasso cardiocircolatorio

21 Terapia dello shock anafilattico Adrenalina (soluz. 1:1000): 0,3-0,5 ml s.c. ogni m fino a massimo 1 ml (nei bambini max. 0,01 ml/kg) Antistaminici: : es. clorfenamina (Trimeton) 10 mg Ossigeno Infusione e.v. di 2,5 ml di adrenalina in soluzione 1: ogni 5-10 minuti + soluzione fisiologica + farmaci vasoattivi (es. dopamina) Corticosteroidi e.v. (utili nel controllo dell ipotensione e del broncospasmo) Se materiale antigenico iniettato in una estremità (es. puntura di insetto): Applicazione di laccio emostatico in sede prossimale Iniezione di 0,2 ml di adrenalina sul sito di puntura Rimozione del pungiglione se presente

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