A scuola nessuno è straniero Pratiche di inclusione interculturale in classe e nella città
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2 A scuola nessuno è straniero Pratiche di inclusione interculturale in classe e nella città Palermo 14 e 15 marzo 2014 Lorenzo Luatti lorenzo.luatti@oxfam.it Sessione V Costruire il futuro. Allievi stranieri nella scuola secondaria
3 Se non si parte alla pari condizioni di svantaggio Ritardo scolastico. Quasi il 40% degli alunni stranieri si trova infatti in una condizione di ritardo scolastico, a fronte del 10,7% degli allievi italiani (in ritardo il 17,4% CNI primaria; il 46% CNI sec. I grado; il 69% CNI nella sec. II grado. Esiti scolastici. I divari tra gli esiti CNI e AI: 3,3% sc. primaria; 8,2% sc. sec. I grado, 15% scuola sec. II grado. E alla fine della prima classe di ogni ordine di scuola che si registrano le maggiori criticità. Gli allievi CNI vengono bocciati alla fine della prima della primaria nel 2,1% dei casi (a fronte dello 0,4% degli italiani); in prima media sono fermati nel 10,2% dei casi (e nel 4,1% degli alunni autoctoni) e al termine della prima sup. nel 12,2% (gli italiani nell 8,6%).
4 Alcune evidenze dall indagine MIUR-ISMU Scuola superiore Nel momento delle iscrizioni alla scuola sup., gli studenti stranieri tendono a fare scelte scolastiche al ribasso che si discostano nettamente da quelle degli italiani e questo può avvenire anche a prescindere dai risultati scolastici e dal voto ottenuto all esame di terza media. Essi scelgono in gran parte i percorsi di studio professionalizzanti e più brevi e ciò determina una concentrazione delle presenze in particolare nelle prime classi degli istituti professionali e nella formazione professionale. Il confronto fra le scelte scolastiche dei ragazzi stranieri nati all estero e quelle dei nati in Italia (in percentuale ancora ridotti) sembra delineare un leggero avvicinamento di questi ultimi rispetto alle modalità di iscrizione dei pari italiani, ma il cambiamento è ancora molto accennato. Le scelte scolastiche risentono anche delle caratteristiche dei territori e del fattore attrazione esercitato dal mondo del lavoro soprattutto in determinati contesti.
5 Ripetenze e abbandoni. I fattori che incidono (secondo le docenti intervistate) (1) 1. Scarsa conoscenza della lingua italiana, soprattutto della lingua per lo studio (italiano delle discipline) 2. Scarso investimento da parte della SS I grado nella strutturazione di supporti/aiuto L2 per lo studio e, più in generale, azione poco incisiva da parte degli insegnanti nel prendersi carico della questione. 3. Orientamento scolastico poco efficace (scelta della scuola sup. sbagliata o non pienamente consapevole, mancanza di valide alternative ) 4. Scarsa conoscenza della storia e del vissuto personale e familiare degli studenti da parte della scuola/docenti (qual è il progetto migratorio della famiglia? qual è stata l esperienza di migrazione dell allievo? ) 5. Difficoltà di inserimento/integrazione dell alunno nel contesto locale (isolamento extrascuola, integrazione sociale assente ) 6. Scarsa motivazione dello studente (che talvolta può essere legata al particolare progetto migratorio della famiglia)
6 Ripetenze e abbandoni. I fattori che incidono (secondo le docenti intervistate) (2) 7. Mancanza di aiuto/supporti allo studio a casa, mancanza di figure di riferimento competenti che possano supportare lo studente nello studio/ compiti a casa 8. Precaria condizione socio-economia e culturale della famiglia (situazioni di disagio socio-economico, scarsa integrazione, povertà relazionale fuori dagli ambiti comunitari/etnici ) 9. Scarso raccordo fra scuola e famiglia (rapporto scuola-famiglia fragile/ assente) 10. Forte cesura fra i due ordini di scuola sec. (assenza di continuità). Difficoltà di comunicare alla scuola superiore a) i motivi della scelta del ragazzo, b) i traguardi/le competenze acquisite dall alunno, c) i percorsi/ dispositivi a supporto di cui lo studente ha usufruito Inadeguatezza degli strumenti di accoglienza nelle scuole sup. (soprattutto in riferimento agli approcci didattici delle superiori poco flessibili rispetto alle esigenze/bisogni specifici evidenziati da tali alunni)
7 Fattori di insuccesso sui quali è possibile intervenire (e come) (secondo le docenti intervistate) 1. Lavorare sugli apprendimenti/competenze linguistiche: a) migliorare l organizzazione dell apprendimento della lingua italiana sia in orario antimeridiano sia coinvolgendo associazioni anche di volontariato che operino in stretto rapporto con il consiglio di classe; b) rafforzare la lingua per lo studio con azioni didattiche mirate; c) intervenire sulla formazione linguistica dei docenti 2. Dare più scuola a chi ne ha bisogno: a) aumentare il tempo dedicato a tali studenti anche nel pomeriggio per integrare la conoscenza della lingua con attività varie; b) prevedere figure di tutor ( come fratelli/sorelle più grandi ) all interno della scuola o fuori da essa (studenti universitari) 3. Rafforzare/stimolare la motivazione dell alunno all apprendimento, partendo dal loro vissuto: coinvolgendo le famiglie, valorizzando le abilità /talenti/ vocazioni personali di ciascuno 4. Migliorare le attività di orientamento: incontri tra docenti dei diversi ordini a settembre, attività verticalizzate tra vari ordini di scuola; attività di orient. che coinvolgano le famiglie, sportello con mediatore interc. per le famiglie 5. Intervenire sulla continuità: attraverso incontri fra docenti dei vari ordini scolastici che possono rivelarsi utili anche ai fini dell orientamento
8 Azioni che è possibile intraprendere tra livelli scol. (i passaggi ) (secondo le docenti intervistate) Formazione docenti: a) congiunta con docenti di altri ordini scolastici (incontri verticalizzati) anche per scambio di esperienze, pratiche e discussione problematiche comuni. Sulla continuità, attraverso strumenti e percorsi dedicati agli studenti con particolari criticità: a) elaborazione di uno strumento conoscitivo sul percorso scolastico realizzato dall alunno (scheda studente con info sul percorso linguistico e gli altri interventi a supporto realizzati, che spieghi le ragioni che hanno spinto gli insegnanti delle medie alla promozione, si fa comunicazione del piano personalizzato, modalità di valutaz. adottate, situazioni linguistiche e livello di italiano L2 etc.); b) incontri di presentazione ad inizio anno/limitati al I quadrimestre del 1 anno per i dovuti chiarimenti; E inoltre: Collegio dei DS (del territorio di rif.) per presa in carico di progetti/strumenti, accordi in rete per la continuità tra i vari ordini di scuola, progetti di scambio docenti per orientamento e accoglienza
9 Cosa dicono le ricerche che i bravi li/le hanno scoperti davvero Quali sono i fattori che fanno sì che il cammino dell integrazione scolastica pur se disseminato di ostacoli e compiti da superare si sviluppi in modo positivo e diventi un punto di forza per l integrazione in generale? individuali famigliari di contesto
10 Fattori di riuscita scolastica Fattori individuali caratteristiche individuali (attitudini, capacità, responsabilità...) motivazione e impegno alte aspettative nei confronti della scuola adeguata scolarità precedente, nel paese di origine L1 tipologicamente vicina all italiano progetto futuro (continuazione degli studi o lavorativo) Fattori legati al contesto famigliare e di accoglienza condizioni socio-economiche non precarie buone aspettative dei famigliari nei confronti della scuola sostegno alla motivazione e rimotivazione da parte di adulti affettivamente vicini ruolo positivo delle figure di accoglienza (per coloro che vivono in comunità) Fattori legati al contesto di inserimento scolastico dispositivi efficaci di accoglienza e di accompagnamento nella scuola (insegnamento dell italiano L2; orientamento...) forme di aiuto allo studio in orario extrascolastico presenza di adulti competenti (docente, educatore, tutor...) che hanno giocato un ruolo di mentore
11 Alcuni focus emersi A) accompagnare il ricongiungimento familiare dei preadolescenti e adolescenti: come lavorare in anticipo sui ricongiungimenti familiari d figli dei migranti? Con quali benefici, attenzioni, risorse? (temi: ricongiungimenti, orientamento, rapporto scuolaterritorio, empowerment famiglie straniere, continuità ) B) Promuovere didattica della continuità scolastica: come si può lavorare per attenuare la cesura tra le sc. secondarie causa di tassi elevati di dispersione scolastica soprattutto negli studenti di origine straniera? (temi: orientamento, didattica inclusiva, sostegno allo studio, continuità ) C) Prevedere dispositivi/azioni di sostegno allo studio per studenti in difficoltà: ad es. come organizzare a scuola, tra scuole sec., tra scuola e università un dispositivo di tutoring interculturale? D) Rafforzare le alleanze tra scuole, con il territorio, tra famiglie
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