INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL IMPRESA ASPETTI FISCALI E SOCIETARI

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1 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL IMPRESA ASPETTI FISCALI E SOCIETARI Dott. Marco Petrucci Partner

2 LE MODALITÀ DI ESPANSIONE ALL ESTERO DELLE IMPRESE: 1. RETE DI AGENTI INDIPENDENTI 2. UNITA LOCALE: UFFICIO DI RAPPRESENTANZA BRANCH 3. SUBSIDIARY

3 le modalità di espansione all estero delle imprese Ufficio di Rappresentanza - UNITA LOCALE UFFICIO DI RAPPRESENTANZA: No entità giuridica separata Si attività di promozione, raccolta informazioni, ricerche di mercato (centro di costi anziché profitti) No negoziazione o stipula di contratti REGIME FISCALE NO Produzione reddito d impresa

4 le modalità di espansione all estero delle imprese Ufficio di Rappresentanza - BRANCH: Si differenzia dall Ufficio di rappresentanza perché necessità: -di un apprestamento di mezzi destinati allo svolgimento dell attività; -del potere di rappresentanza che consenta al preposto di agire in nome e per conto dell imprenditore. CARATTERISTICHE No entità giuridica separata SI Attività d impresa SI autonomia contabile REGIME FISCALE Produzione reddito d impresa Tassazione utili nello Stato della fonte Consolidamento utili/perdite in capo alla casa madre SI sostituto d imposta (da verificare nello Stato della Fonte) NO withholding tax su rimpatrio utili UNITA LOCALE

5 le modalità di espansione all estero delle imprese Subsidiary - - CARATTERITICHE Si entità giuridica separata Attività d impresa Si autonomia contabile REGIME FISCALE Produzione reddito d impresa Tassazione solo nello Stato della fonte No Consolidamento utili/perdite in Italia (salvo opzione consolidato fiscale mondiale) Sostanziale esenzione dell utile distribuito come dividendo nello stato di residenza della controllante (Italia) SI sostituto d imposta. SUBSIDIARY Withholding Tax su rimpatrio utili (da verificare)

6 le modalità di espansione all estero delle imprese Branch/ Subsidiary - COSTITUZIONE DI BRANCH O DI SUBSIDIARY - ELEMENTI DA VALUTARE - Costi di costituzione e di gestione, Trattamento fiscale dei redditi conseguiti, Partecipation exemption e branch exemption Ritenute alla fonte sui trasferimenti di utili alla casa madre Applicabilità delle convenzioni contro le doppie imposizioni

7 le modalità di espansione all estero delle imprese: Vantaggi S.O. / Subsidiary VANTAGGI BRANCH Economicità dei costi (No CDA, sindaci, revisore) No imposta di registro sul fondo di dotazione attribuito No withholding tax sul rimpatrio utili Possibilità per la casa madre di consolidare le perdite

8 Stabile Organizzazione/Subsidiary vantaggi/svantaggi Es. Start-up in perdita in Romania con Branch: ITA R P.E. Utile Italia: 100 Perdite P.E. in Romania: 100 imponibile ITA: 0 Imponibile Tot: 0 Es. Start-up in perdita in Romania con Subsidiary: ITA R 100% No consolidamento perdite (salvo consolidato fiscale) Utile Italia: 100 Perdite Romania: 100 IRES 33% Corporate tax Romania: 0 Totale imposta: 33

9 Stabile organizzazione/subsidiary vantaggi/svantaggi VANTAGGI SUBSIDIARY Autonomia patrimoniale e responsabilità limitata Migliore immagine Possibilità di accedere agli incentivi fiscali No consolidamento diretto possibilità di consolidato fiscale.

10 Stabile Organizzazione/Subsidiary vantaggi/svantaggi Es. Attività in utile con subsidiary in Paese a bassa tassazione (RSM 19%) Utile RSM: 100 ITA Corporate tax RSM: 19 (100*19%) Dividendo: 81 (100-19) 100% RSM Dividendi imponibile ITA: 4,05 (81*5%) IRES: 1,33 (4,05*33%) Totale imposta di gruppo: 20,33 (1,33+19) Utile netto di gruppo: 79,66 Es. Attività in utile con branch in Paese a bassa tassazione (RSM 19%) ITA RSM Utile RSM: 100 Corporate tax RSM: 19 Imponibile ITA: 100 IRES: 33 (100*33%) Totale imposta: 33 ( ) Utile netto di gruppo : 67

11 le modalità di espansione all estero delle imprese Stabile Organizzazione - STABILE ORGANIZZAZIONE ART.5 MODELLO OCSE L espressione stabile organizzazione designa una sede fissa di affari per mezzo della quale l impresa non residente esercita in tutto o in parte la propria attività sul territorio dello Stato. Tale concetto comprende due fenomeni economici qualitativamente distinti: La stabile organizzazione materiale costituita dall esercizio nello Stato estero di un attività mediante un complesso di beni materiali organizzati La stabile organizzazione personale costituita dalla presenza dell impresa su un mercato estero attraverso un rappresentante che si estrinseca mediante modalità e figure organizzative molteplici, e quindi con un legame materiale meno intenso o addirittura inesistente.

12 le modalità di espansione all estero delle imprese Stabile Organizzazione - CASI DI STABILE ORGANIZZAZIONE MATERIALE Una sede di direzione Una succursale Un ufficio Una officina Un laboratorio Una miniera, un giacimento petrolifero o di gas naturale, una cava o altro luogo di estrazione di risorse naturali... Costituisce inoltre stabile organizzazione un cantiere di costruzione o di montaggio o di installazione se tale cantiere, progetto o attività abbia una durata superiore a 12 mesi.

13 le modalità di espansione all estero delle imprese Stabile Organizzazione - IPOTESI NEGATIVE DI S. O. MATERIALE Una sede fissa di affari non è comunque considerata stabile organizzazione quando: a) Viene utilizzata un installazione ai soli fini di deposito, di esposizione o di consegna di beni o merci appartenenti all impresa; b) I beni o le merci appartenenti all impresa sono immagazzinati ai soli fini di deposito, di esposizione o di consegna; c) i beni o le merci appartenenti all impresa sono immagazzinati ai soli fini della trasformazione da parte di un altra impresa; d) una sede fissa di affari è utilizzata ai soli fini di acquistare beni e merci o di raccogliere informazioni per l impresa; e) viene utilizzata ai soli fini di svolgere, per l impresa, qualsiasi altra attività che abbia carattere preparatorio o ausiliario; f) viene utilizzata ai soli fini dell esercizio combinato delle attività menzionate nelle lettere da a) ad e), purchè l attività della sede fissa nel suo insieme, quale risulta da tale combinazione, abbia carattere preparatorio o ausiliario.

14 le modalità di espansione all estero delle imprese Stabile Organizzazione - ULTERIORI IPOTESI NEGATIVE DI S. O. MATERIALE Non costituisce di per sé stabile organizzazione la disponibilità a qualsiasi titolo di elaboratori elettronici e relativi impianti ausiliari che consentano la raccolta e la trasmissione di dati ed informazioni finalizzati alla vendita di beni e servizi Il fatto che un impresa residente controlli un impresa non residente, ne sia controllata, o che entrambe le imprese siano controllate da un terzo soggetto esercente o no attività d impresa non costituisce di per sé motivo sufficiente per considerare tale impresa una stabile organizzazione dell altra.

15 le modalità di espansione all estero delle imprese Stabile Organizzazione - LA STABILE ORGANIZZAZIONE PERSONALE Costituisce stabile organizzazione personale dell impresa estera il soggetto (residente o non residente) che nel territorio dello Stato estero conclude abitualmente in nome dell impresa stessa contratti, diversi da quelli di acquisto di beni. DEFINIZIONE DI S.O. PERSONALE NEL MODELLO OCSE "... quando una persona - diversa da un agente che goda di uno status indipendente, al quale si applicano le disposizioni del paragrafo 6 - agisce per conto di un impresa ed ha, ed abitualmente esercita in uno stato contraente, il potere di concludere contratti in nome dell impresa, si considera che tale impresa abbia una stabile organizzazione in questo Stato,...a meno che l attività di detta persona sia limitata a quelle indicate al paragrafo 4 che, se esercitate mediante una sede fissa di affari, non farebbe di tale sede fissa una stabile organizzazione ai sensi delle disposizioni di tale paragrafo".

16 le modalità di espansione all estero delle imprese Stabile Organizzazione - IPOTESI NEGATIVE DI S. O. PERSONALE La stabile organizzazione personale non si configura se tale persona gode di uno status indipendente dall impresa estera a condizione che agisca nell ambito della propria ordinaria attività.

17 I PREZZI DI TRASFERIMENTO: SCOPO DELLA NORMATIVA Impedire il trasferimento di utili da uno Stato ad un altro (attuato, ad esempio, mediante la cessione di beni al di sotto o al di sopra del loro valore normale) con lo scopo di ridurre l imposizione fiscale

18 Transfer Pricing Art. 110 C.7 TUIR. I componenti del reddito derivanti da operazioni con società non residenti nel territorio dello Stato che, direttamente o indirettamente, - controllano l impresa, - ne sono controllate - o sono controllate dalla stessa società che controlla l impresa Sono valutati in base al valore normale dei beni ceduti, dei servizi prestati e dei beni e servizi ricevuti se ne deriva un aumento del reddito.

19 Transfer Pricing Art. 110 C.7 TUIR. La disposizione si applica anche se deriva una diminuzione del reddito ma solo in esecuzione di accordi conclusi con stati esteri a seguito delle cd. procedure amichevole previste dalle convenzioni. In tali accordi è previsto l obbligo di riconoscere, a fronte di un aumento del reddito imponibile per una parte in conseguenza della rettifica dei prezzi di trasferimento, la corrispondente riduzione di reddito per l altra parte (Legge 99/1993 in ratifica convenzione Bruxelles del 23/7/90).

20 Transfer Pricing Art. 110 C.7 TUIR. I PREZZI DI TRASFERIMENTO: ELEMENTI SOGGETTIVI Controllo Influenza economica dominante detto concetto deve trovare collocazione in un contesto economicodinamico, e comprende ogni forma di influenza economica potenziale e attuale desumibile dalle singole circostanze. (C.M. 32/9/2267 del 1980) include ogni ipotesi di influenza economica potenziale o attuale anche al di fuori dei casi contemplati dall art c.c. (istruzioni alla dichiarazione).

21 Transfer Pricing Art. 110 C.7 TUIR. CASI DI INFLUENZA ECONOMICA DOMINANTE Vendita esclusiva di prodotti fabbricati da altra impresa, Diritto di nomina di membri del CDA o organi direttivi della società, Membri comuni dei CDA, Relazioni di famiglia tra le parti, Concessione di ingenti crediti o prevalente dipendenza finanziaria, In generale tutte le ipotesi in cui venga esercitata potenzialmente, o attualmente, una influenza sulle decisioni imprenditoriali.

22 Transfer Pricing Art. 110 C.7 TUIR. I PREZZI DI TRASFERIMENTO: ELEMENTI OGGETTIVI Ambito di applicazione dell Art. 110 c.7 TUIR Cessione di beni materiali Cessione di beni immateriali Addebito intercompany di interessi Servizi intercompany

23 I prezzi di trasferimento Il valore normale Art.9 del D.P.R. 917/86 (C.M. N. 32/9/2267 del 1980) Per valore normale si intende il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui i beni e i servizi sono stati acquisiti o prestati e, in mancanza, nel tempo e nel luogo più prossimi. Recepisce il principio del prezzo di libera concorrenza consigliato dall OCSE (Arm s lenght principale)

24 I prezzi di trasferimento Metodi per la determinazione del valore normale I metodi per la determinazione del valore normale si dividono in due macrocategorie Metodi tradizionali: sono basati sull individuazione del prezzo congruo di ogni operazione di cessione di beni o prestazione di servizi Metodi reddituali: sono basati sull utile conseguito con l operazione conclusa tra le imprese associate

25 I prezzi di trasferimento Metodi per la determinazione del valore normale Metodo del confronto del prezzo (Comparabile Uncontrolled Price Method) Metodi tradizionali Metodo del prezzo di rivendita (Resale Price Method) Metodo del costo maggiorato (Cost-plus Method)

26 I prezzi di trasferimento Metodi per la determinazione del valore normale METODO DEL CONFRONTO DEL PREZZO Confronto fra il corrispettivo concordato per operazioni intraprese tra le imprese del medesimo gruppo con l importo che sarebbe stato stabilito per analoghe transazioni intercorse tra entità esterne tra loro indipendenti - confronto esterno o tra società del gruppo ed una estranea confronto interno (cd. Arm s lenght price) Qualora si riscontri una differenza tra il prezzo effettivamente praticato e l arm s lenght price (prezzo in libera concorrenza), ciò indicherebbe l esistenza di elementi distorsivi nei rapporti intercorrenti tra le imprese associate

27 I prezzi di trasferimento Metodi per la determinazione del valore normale METODO DEL PREZZO DI RIVENDITA Metodo incentrato sul prezzo al quale il bene, che è stato acquistato da un impresa associata, è rivenduto ad un impresa indipendente. Il prezzo di rivendita è ridotto di un appropriato margine lordo (cd.resale price margin). Ciò che rimane dopo la deduzione del resale price margin può essere considerato, dopo gli opportuni aggiustamenti relativi agli altri costi connessi all acquisto del prodotto (es. dazi doganali o spese di commercializzazione), come arm s lenght price. Si applica quando non è possibile una comparazione in base al metodo precedente. Metodo utile nel caso di soggetti che provvedono alla sola commercializzazione dei beni. Metodo sconsigliabile nel caso in cui i beni subiscano trasformazioni o vengano incorporati in prodotto più complessi

28 I prezzi di trasferimento Metodi per la determinazione del valore normale METODO DEL COSTO MAGGIORATO Si applica quando è inapplicabile il metodo del prezzo di rivendita. Consiste nell applicare al costo di produzione un congruo margine normale di profitto; al costo di produzione del bene per il venditore, comprensivo di tutti i costi diretti e indiretti, si aggiunge una adeguata percentuale a titolo di margine di utile.

29 I prezzi di trasferimento Metodi per la determinazione del valore normale Metodo della comparazione dell utile (Comparabile Profit Method) Metodi Reddituali Metodo del rendimento del capitale investito (Return on Investment Method) Metodo della ripartizione dell utile (Profit Split Method) Metodi dei margini lordi di settore (Gross Margin Method)

30 I prezzi di trasferimento Metodi per la determinazione del valore normale METODO DELLA COMPARAZIONE DELL UTILE I profitti netti generati da un operazione intercompany vengono messi a confronto con quelli realizzati da imprese indipendenti che svolgono attività analoghe Questo metodo ha il vantaggio di non essere influenzato dalla differenze funzionali intercorrenti fra le diverse società in quanto si incentra sull esame dei singoli fattori della catena produttiva. METODO DEL RENDIMENTO DEL CAPITALE INVESTITO Il rendimento del capitale investito generato da un operazione intercompany viene messo a confronto con quelli realizzati da imprese indipendenti che svolgono attività analoghe.

31 I prezzi di trasferimento Metodi per la determinazione del valore normale METODO DELLA RIPARTIZIONE DELL UTILE Il Profit Split Method si basa sulla ripartizione dell utile derivante da un operazione intercompany sulla base dei fattori produttivi e dei costi sostenuti dalle imprese del gruppo interessate all operazione Trattasi di un metodo caratterizzato da un elevato grado di incertezza. METODO DEI MARGINI LORDI DI SETTORE Il Gross Margin Method si esplica attraverso la comparazione dei margini lordi di profitto dello specifico settore economico in cui operano le imprese che effettuano operazioni intercompany.

32 le modalità di espansione all estero delle imprese Holding estera - HOLDING ESTERA FUNZIONI Gestione e valorizzazione società partecipate, Centralizzare le funzioni aziendali, Ottimizzare la gestione finanziaria, Fruire del regime della PEX, Riduzione delle ritenute alla fonte sui flussi di dividendi-interessi e royalties in entrata e uscita, Riqualificazione dei redditi realizzati dalla Holding in dividendi distribuiti alla capogruppo italiana con benefici direttiva madre figlia.

33 le modalità di espansione all estero delle imprese Holding estera - HOLDING ESTERA VANTAGGI: ottimizzazione dei flussi provenienti da: Plusvalenze su vendita di partecipazioni per la PEX, Dividendi percepiti, che a certe condizioni, sono esenti, Non applicazione della ritenuta in uscita per pagamenti fatti a favore di soggetti madre figlia, Interessi passivi deducibili.

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