Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie per la salute. Prof.ssa R. Tomaiuolo
|
|
- Costanzo Ferrari
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie per la salute Biochimica clinica Argomenti della lezione: Il Glucosio Il laboratorio nel metabolismo del glucosio IL METABOLISMO GLUCIDICO Il glucosio e gli acidi grassi sono le principali fond di energia Glucosio libero (plasma e liquidi extracellulari): 20 gr. Glicogeno epadco: gr Glicogeno muscolare: 200 gr In condizioni fisiologiche la concentrazione glicemica a digiuno (<100 mg/dl o 5.6 mmol/l) è mantenuta dalla coesistenza simultanea e bilanciata dell u"lizzo e della produzione del glucosio Prof.ssa R. Tomaiuolo il 60-80% del glucosio si rinnova nelle 24 ore La glicemia a digiuno La concentrazione del glucosio nel sangue è una variabile omeostatica: l organismo tende a mantenere le oscillazioni della glicemia entro valori ben controllati L omeostasi glicemica dipende da: adeguata introduzione di glucosio con la dieta udlizzazione periferica di glucosio riserva epadca di glucosio (glicogeno) faxori ormonali Scopi: ~ garantire un apporto di glucosio costante al SNC, anche in condizioni di digiuno ~ Immagazzinare glucosio nel periodo postprandiale sotto forma di glicogeno INSULINA Proteina composta da 2 catene polipepddiche (A e B) connesse da 2 pond disolfuro, 51 aminoacidi, PM=5800 Deriva dalla proinsulina per distacco di un pepdde di connessione (C- pepdde) Il principale elemento regolatore della secrezione insulinica è il glucosio SDmolano la secrezione insulinica anche mold aminoacidi, ormoni gastrointesdnali (secredna, gastrina, VIP, GIP, colecistochinina), glucagone, sistema parasimpadco AZIONE DELL INSULINA Le azioni dell insulina sono globalmente anaboliche Essa infa]: a]va la rimozione del glucosio dal circolo (promuove l entrata del glucosio nelle cellule del muscolo, del miocardio, del tessuto adiposo) a]va la sintesi di glicogeno a]va la conversione del glucosio in lipidi a]va la conversione degli ac. grassi in lipidi a]va la captazione di aa da parte del fegato e del muscolo scheletrico e la successiva sintesi proteica L azione dell insulina non interessa il cervello, le emazie, il cristallino ed il glomerulo renale. 1
2 IPOGLICEMIA E CONTROREGOLAZIONE Controregolazione: l'insieme di tuxe le risposte, nervose ed ormonali, tese a riportare la glicemia entro valori normali. Si innesca quando la glicemia scende soxo i 60 mg/dl. Meccanismi della controregolazione: Ormonali (glucagone, adrenalina, ormone della crescita, cordsolo) Neuronali (noradrenalina secreta dai neuroni postgangliari) Autoregolatori ( produzione epadca di glucosio) Metabolici (udlizzazione di substrad alternadvi al glucosio) Parametri per la valutazione dell omeostasi glicemica Glicemia Emoglobina glicata Glicosuria Chetonuria/emia Glicemia Valuta la quandtà di glucosio presente nel sangue al momento del prelievo. Può essere udlizzata: per la valutazione retrospe]va dell equilibrio metabolico in termini predi]vi per l adeguamento terapeudco Metodiche di dosaggio Enzimatiche Self-monitoring: metodiche colorimetriche ed amperometriche Può essere valutata: come misurazione basale (al ma]no prima della colazione) nel corso della giornata (profilo glicemico) Il campione biologico per la valutazione della glicemia il prelievo deve essere eseguito dopo 6-8 h di digiuno Campione biologico: plasma, siero, sangue intero. TuXavia, è preferibile che la glicemia sia misurata su plasma. nel sangue venoso la glicemia è più bassa del 5-10% rispexo al sangue arterioso. Per effexuare la glicemia occorre separare presto il plasma o il siero, perché gli eritrocid consumano glucosio, quindi diminuiscono la glicemia (circa 6 mg/dl/h) Ideale: udlizzare fluoruro come andcoagulante (poiché inibisce la glicolisi, e quindi limita il consumo di glucosio da parte degli eritrocid). se il plasma non può essere separato dalle cellule entro 60 min, la provexa deve contenere un inibitore della glicolisi (NaF, iodoacetato sodico) Metodi enzimadci di dosaggio del glucosio Esochinasi: metodo di riferimento Glu + ATP > Glu- 6P + ADP Glu- 6P + NADP > 6P- gluconato + NADPH Glucosio deidrogenasi: (può subire l interferenza dello xilosio) Glu + NAD > gluconolaxone + NADH (meglio con aggiunta di mutorotasi) In queste due reazioni, si valuta la variazione delle concentrazioni di NADH o NADPH spexrofotometricamente. Glucosio ossidasi: (risente di interferenza da parte di sostanze riducend, es. glutadone) Glu+ O2 > Acido gluconico + H 2 O 2 H 2 O 2 + cromogeno ridoxo > cromogeno ossidato + H 2 O In quest uldma reazione si valuta la variazione di concentrazione del cromogeno spexrofotometricamente. 2
3 Omeostasi del glucosio Glicemia a digiuno: tra 70 e 100 mg/dl (su sangue venoso) Glicemia post- prandiale: fino a 180 mg/dl, con ritorno al valore basale entro 2-4 ore (a 2 ore deve essere < 140 mg/dl) CV intra- individuale per la glicemia: 5-15% Sintomi da iperglicemia compaiono per valori >230 mg/dl. Valore cridco (al di sopra del quale vi può essere rischio per le funzioni vitali): 480 mg/dl (il laboratorio deve tempesdvamente darne comunicazione) Sintomi da ipoglicemia compaiono per valori <50 mg/dl Valore cridco < 46 mg/dl Significato clinico Le fluxuazioni intra- individuali nelle 24 ore sono quelle più alte rispexo a tu] gli altri parametri del sangue (a causa di a]vità muscolare, introduzione di cibo) Standardizzare l ora del prelievo ed il Dpo di campione biologico (digiuno da 8 h, plasma separato entro 1 h, eparina + NaF) Il valore soglia per il sospexo di diabete corrisponde oggi a valori di glicemia >126mg/dL (criteri ADA*2006) *ADA: american diabetes associadon L'esempio Il Diabete Mellito Incidenza = 5-10 % negli aduld > 40 anni Disordine del metabolismo glucidico caraxerizzato da un assoluta e/o reladva assenza di insulina e insulino- resistenza a cui segue iperglicemia Sindrome caraxerizzata da aumento dei livelli emadci di glucosio (iperglicemia): a digiuno 126 mg/dl 2h dopo carico orale di glucosio 200 mg/dl (microangiopatia, neuropatia e macroangiopatia) Comporta il rischio di complicanze acute (coma iperglicemico) e croniche Il Diabete Mellito: categorie ADA Diabete di Bpo 1 = distruzione delle beta cellule, con perdita della secrezione di insulina Immuno- mediato (auto- andcorpi), giovanile e dell adulto idiopadco Diabete di Bpo 2 Prevalente insulino- resistenza e reladvo deficit di insulina Prevalente deficit di insulina e reladva insulino- resistenza Diabete di altro Dpo = farmaci, sostanze chimiche, dife] genedci Diabete mellito gestazionale IGT = impaired glucose tolerance IFG = impaired fasdng glucose, ossia l'alterazione dei livelli di glicemia a digiuno (a digiuno compresa tra 100 e 125mg/dl) NB = I paziend IGT e/o IFG devono essere ricontrollad ogni anno Glicemia a digiuno In condizioni fisiologiche <100 mg/dl (5,6 mmol/l) Diabete > 126 mg/dl IFG e IGT mg/dl Criteri per la diagnosi di Diabete ADA 2006 Sintomi legad al diabete (poliuria, polidispia ed inspiegabile perdita di peso) e rilievo casuale di glicemia plasmadca >200 mg/ dl (Casuale significa in qualsiasi momento indipendentemente dalla distanza dall uldmo pasto) Oppure" " Glicemia plasmadca a digiuno (FPG) >126 mg/dl (a digiuno significa distanza >8 ore dall uldma ingesdone di cibo o bevande caloriche) Un valore di iperglicemia che non soddisfa i criteri diagnosdci per il diabete deve essere rivalutato con un carico orale di glucosio (OGTT) 3
4 La diagnosi del DIABETE MELLITO Sintomi clinici ed una glicemia random 200 mg/dl Glicemia a digiuno (da almeno 8 ore) 126 mg/dl In assenza di sintomi è opportuno che il valore della glicemia a digiuno venga confermato in più misurazioni. Glicemia a due ore dal carico orale di glucosio 200 mg/dl Intolleranza al glucosio (IGT): glicemia 140 mg/dl ma <200 mg/dl a 2 ore dal carico orale di glucosio. Alterata glicemia a digiuno (IGF): glicemia a digiuno tra 110mg/dl e 125 mg/dl TEST DI CARICO ORALE DI GLUCOSIO (OGTT) esecuzione Nei tre giorni precedend dieta contenente almeno 150 g di carboidrad e a]vità fisica normale. Digiuno da circa 12 ore. Durante l esecuzione del test il soggexo deve rimanere seduto e non deve fumare. Prima dell inizio del test viene effexuato un prelievo di sangue venoso per determinare la glicemia a digiuno. Il soggexo assume poi 75 g di glucosio anidro sciold in 250 ml di acqua nell arco di 5 minud Nei bambini la quandtà di glucosio somministrato è pari a 1.75 g di glucosio per Kg di peso corporeo fino ad un massimo di 75 g. Dopo due ore viene effexuato un ulteriore prelievo di sangue venoso per la determinazione della glicemia. Il tempo viene valutato dal momento in cui il soggexo inizia a bere. OGTT: test di tolleranza al glucosio per via orale Somministrare 75 g di glucosio anidro in ml di acqua in 5 minud Criteri ADA 2006:» Glicemia a digiuno: meno di 100 mg/dl» Glicemia a due ore dal pasto: meno di 140 mg/dl TEST DI CARICO ORALE DI GLUCOSIO (OGTT) interpretazione Glicemia 200 mg/dl a 2 ore dal carico orale di glucosio: diagnosi di diabete mellito Glicemia 140 mg/dl ma <200 mg/dl a 2 ore dal carico orale di glucosio: diagnosi di intolleranza al glucosio (impaired glucose tolerance o IGT)» IFG tra 100 e 125 mg/dl» SospeXo di Diabete > 126 mg/dl ASPETTI SFAVOREVOLI DEL TEST DA CARICO DI GLUCOSIO Richiede 3 giorni di preparazione Richiede la sospensione di alcune terapie in corso Richiede il digiuno da almeno 10 ore Richiede l assunzione di una forte quandtà di glucosio Richiede 5-6 prelievi di sangue Riproduce una situazione non fisiologica MONITORAGGIO METABOLICO DEL DIABETE Profilo glicemico giornaliero: E indispensabile per monitorare l andamento delle glicemie Glicosuria: Indica la presenza di glucosio nelle urine quando la glicemia supera la soglia renale (> 180mg/dl) Chetonuria: Indica una insufficienza insulnica, una situazione di digiuno protraxo o una dieta troppo povera di carboidrad. Emoglobina glicosilata: Esprime la qualità del controllo metabolico degli uldmi 3 mesi. Riserva β- cellulare: AXraverso il C- pepdde si valuta la produzione endogena di insulina 4
5 Profilo glicemico E cosdtuito da misurazioni eseguite in vari momend della giornata sia a digiuno che dopo i pasd. Può essere pradcato: in regime ospedaliero (validità limitata a casi pardcolari) in regime di automonitoraggio domiciliare (elemento di riferimento più importante per la valutazione dell equilibrio glicemico) Emoglobina glicosilata L emoglobina glicosilata HbA 1c è un addotto stabile del glucosio ai gruppi N-terminale delle catene beta dell HbA L emoglobina glicosilata è un test utile al monitoraggio del soggetto diabetico durante la terapia e alla valutazione del metabolismo glicidico nei due mesi precedenti il prelievo. La concentrazione dell emoglobina glicata rappresenta una integrazione dei valori della glicemia nelle precedenti 6-8 settimane L autovalutazione della glicemia è raccomandata in tutti i pazienti con diabete di tipo 1 trattati con insulina, la sua efficacia nei pazienti con diabete di tipo 2 non è stata stabilita Deriva da una reazione pradcamente irreversibile nella quale il glucosio viene legato all emoglobina La percentuale e la velocità di emoglobina che viene glicosilata dipende dalla concentrazione di glucosio a cui il globulo rosso viene esposto e dall età del globulo rosso L emoglobina glicosilata rimane in tale forma per tuxa la vita del globulo rosso La glicosilazione è piuxosto lenta e la concentrazione di emoglobina glicosilata non varia con le oscillazioni giornaliere della glicemia, ma è uno specchio fedele della glicemia media dei 60 giorni precedend la determinazione. Pertanto questo esame deve essere eseguito ogni 2-3 mesi Il dosaggio dell HbA1c non esclude l automonitoraggio della glicemia che solo può darci informazioni sulla variabilità giornaliera dei valori glicemici ed in pardcolare sull iperglicemia postprandiale. Valutazione dell'emoglobina glicosilata Metodo di riferimento IFCC: spettrometria di massa o elettroforesi capillare Intervallo di riferimento HbA 1c = 4,3 5,9 % dell emoglobina totale < 6,3% = ottimo controllo glicemico > 9% = pessimo controllo glicemico Metodiche routinarie = cromatografia di affinità, HPLC, immunochimica Interferenze = emoglobinopatie e ridotta sopravvivenza della vita media dei G.R., emoglobine carbamilate Raccomandazioni ADA per l Emoglobina glicata HbA1c dovrebbe essere misurata almeno due volte all anno in tu] i paziend e ogni tre mesi nei paziend la cui terapia è stata modificata o che presentano un diabete non controllato Test per il controllo glicemico a breve termine Albumina glicosilata Fibrinogeno glicosilato FruXosamine (prodoxo chetoiminico della glicazione proteica) 5
6 GLUCOSIO URINARIO Glucosio urinario: filtrato a livello glomerulare riassorbito a livello tubulare Glucosio nelle urine quando glicemia > 180 mg/dl È possibile osservare glicosuria in presenza di valori glicemici normali (es.: diabete renale, infarto del miocardio, gravidanza). Valutazione della Glicosuria Carta imbevuta di glucosio-ossidasi Glicosuria nelle 24h - Raccolta frazionata delle urine delle 24 ore 1. Mattina: colazione pre-pranzo 2. Intervallo pranzo pre-cena 3. Intervalllo dopo-cena mattina 4. Si misura la concentrazione di glucosio nella diverse fasi della giornata in relazione ai pasti e alla terapia Corpi chetonici Sono l acetoacetato, il beta- idrossibudrrato e l acetone. La sintesi dei corpi chetonici avviene solo nei mitocondri del fegato ogni volta che l acedl- CoA è in eccesso rispexo all ossalacetato, in seguito a:» Dieta sbilanciata molto ricca in grassi e con una bassa percentuale di carboidrad.» Durante la gluconeogenesi, in seguito a digiuno o dopo un intenso sforzo fisico. Acetil-CoA Chetonuria Presenza di corpi chetonici nelle urine reazione colorimetrica al nitro-prussiato (Ketostix) presenza di acetone, ac. Acetoacetico ma non β-idrossibutirrico Valori normali: mg/24h Valori patologici nella: chetoacidosi diabetica digiuno prolungato restrizione di carboidrati riduzione enzimatica β-idrossibutirrico Ac. Acetoacetico condensazione decarbossilazione Acetone Dosaggio dei corpi chetonici Metodi per il dosaggio sierico dei corpi chetonici Dosaggio urinario dei corpi chetonici Generalmente l acido aceto- acedco è dosato nelle urine mediante strisce rea]ve a base di nitroprussiato a ph 9 (metodo di Legal). Aggiungendo glicina si dosa anche l acetone. In caso di posidvità le strisce si colorano in viola con un'intensità che varia a seconda della concentrazione dei corpi chetonici. LimiD: dosaggio semiquandtadvo, che non comprende anche il 3- β- idrossibudrrato, falsi posidvi in presenza di farmaci contenend gruppi sulfidrilici; falsi negadvi se le strisce sono esposte all aria o l urina è molto acida Metodo enzimadco per il dosaggio dell idrossibudrrato: IdrossibuDrrato + NAD > aceto- acetato + NADH Metodo lineare tra 0 e 6 mm 2. Metodo semiquandtadvo su siero diluito 1:2 Valori di riferimento In condizioni normali < 0,5 mm Iperchetonemia > 1 mm Chetoacidosi > 3 mm Iperchetonemia para-fisiologica: Neonati Gravidanza Bambini con febbre e vomito" 6
7 Il GLUCOSIO in gravidanza Il metabolismo dei carboidrad è alterato nelle prime se]mane di gravidanza per I'iperplasia delle cellule b del pancreas, accresciuta secrezione di insulina ed aumentata sensibilità all insulina La glicemia a digiuno diminuisce come conseguenza del 10-20% Gli ormoni cordsolo, progesterone, HPL, potend diabetogeni, raggiungono i livelli più elevad verso la fine della prima metà della gravidanza Il glucosio plasmadco a digiuno resta normale per l alta concentrazione di insulina tuxavia la tolleranza del glucosio è a rischio Screening per il diabete Storia familiare di diabete Obesità (BMI>30) Ipertensione Iperlipidemia Storia precedente di diabete gestazionale Precedente IGT e/o IFG Razza (asiadca, afrocaraibica) Età (>45 anni) GDM (diabete mellito gestazionale) FaXori di rischio anamnesdci maggiori: Pregresso GDM Familiarità di 1 grado BMI > 28 Pregressa macrosomia fetale (> 4 kg) Mortalità perinatale da causa incerta FaXori di rischio anamnesdci minori: Sovrappeso Ipertensione arteriosa 2 o più abord spontanei Poliidramnios Gestosi Elevata parità ParD pretermine Criteri diagnosbci del GDM (diabete mellito gestazionale) Glicemia casuale >200 mg/dl o glicemia a digiuno >126 mg/dl In presenza di faxori di rischio eseguire alla 24ma se]mana di gravidanza il test diagnosdco (OGTT, con 100 g di glucosio anidro e valutazione della glicemia a 2h VR <155 mg/dl, a 3 h- VR <140 mg/dl) Negli altri casi, eseguire alla 24ma se]mana il test di screening (minicarico di glucosio: 50g di glucosio e valutazione della gli. ad 1h VR < 140 mg/dl) Ricontrollare e riclassificare la paziente GDM a 6 se]mane dal parto = le IGT e/o IFG devono essere ricontrollate ogni anno, quelle normali dopo 3 anni 7
Metabolismo glucidico
Metabolismo glucidico Glicemia a digiuno La concentrazione del glucosio nel sangue è una variabile omeostatica: l organismo tende a mantenere le oscillazioni della glicemia entro valori stretti Scopi:
DettagliInsulina. Glucagone Adrenalina e noradrenalina Cortisolo Ormone somatotropo
Insulina Glucagone Adrenalina e noradrenalina Cortisolo Ormone somatotropo Cellula beta del pancreas Glut-2 Preproinsulina Glucosio Sintesi Proinsulina Aminoacidi ed ormoni G.I. Glut-2 Insulina Calcio
DettagliBiochimica clinica. Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie per la salute
Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie per la salute Biochimica clinica Argomenti della lezione: Il Glucosio Il laboratorio nel metabolismo del glucosio IL METABOLISMO GLUCIDICO Il glucosio e gli
DettagliGlucidi. Lipidi. Trigliceridi. Ciclo di Krebs
Questo materiale non può essere distribuito, modificato o pubblicato né in forma cartacea, sito, né utilizzato per motivi pubblici o commerciali. E possibile utilizzare il materiale solo per motivi personali
DettagliOmeostasi del glucosio
DIABETE MELLITO Omeostasi del glucosio v. r. della glicemia 3,3-5,6 mmoli/l 60-100 mg/dl INSULINA E GLUCAGONE Sono ormoni peptidici secreti da tipi cellulari diversi del PANCREAS Cellule a = glucagone
DettagliOmeostasi del glucosio
DIABETE MELLITO Omeostasi del glucosio v. r. della glicemia 3,3-5,6 mmoli/l 60-100 mg/dl INSULINA E GLUCAGONE Sono ormoni peptidici secreti da tipi cellulari diversi del PANCREAS Cellule a = glucagone
DettagliCALENDIARIO DIARIO DI: Nome: Indirizzo: Tel.: Cell.:
CALENRIO RIO DI: Nome: Indirizzo: Tel.: Cell.: E-mail: La mia terapia Colazione FARMACO DOSE NOTE Pranzo Cena Prima Altri ri La glicata e la : alcune informazioni Emoglobina glicata: detta anche emoglobina
DettagliIPOGLICEMIZZANTE NEL GRANDE OBESO
TERAPIA IPOGLICEMIZZANTE NEL GRANDE OBESO Dr.ssa A. Pissarelli AME Torino, 19-21/3/2015 CLASSIFICAZIONE DELL OBESITA BMI < 18.5 BMI 18.5-25 BMI 25-30 BMI 30-35 BMI 35-40 BMI 40-50 BMI 50-60 BMI > 60 SOTTOPESO
Dettagli11 mm Glucosio. [Insulina] (mu/l) Ora de pasto
[Insulina] (mu/l) Insulina e metabolismo nel diabete La concentrazione ematica di glucosio costituisce il più importante segnale fisiologico in grado di regolare la secrezione di insulina. Le isole di
DettagliUtilizzazione metabolica dei nutrienti
Utilizzazione metabolica dei nutrienti Il rifornimento di substrati è discontinuo Fase postprandiale utilizzazione dei nutrienti esogeni e messa in riserva Fase postassorbitiva (digiuno) mobilizzazione
DettagliRuolo del fegato nella nutrizione
Ruolo del fegato nella nutrizione Centro di distribuzione dei nutrienti per tutti gli altri organi Annulla le fluttuazioni del metabolismo determinate dall assunzione intermittente del cibo Funge da deposito
DettagliMetabolismo GLUCIDICO
Metabolismo GLUCIDICO COMPOSIZIONE DI UN ORGANISMO ADULTO Altro 3% Acqua 60% Carboidrati 1% Proteine 16% Lipidi 20% CALORIE TEORICHE PRODOTTE DALL OSSIDAZIONE COMPLETA DEI VARI SUBSTRATI (uomo adulto 70
DettagliCOMPLICANZE DEL DIABETE
COMPLICANZE DEL DIABETE Prof. Alfonso Bellia ACUTE (prevalentemente metaboliche) Ipoglicemia acuta (
DettagliLattato. Glicolisi. Piruvato
Lattato Glicolisi Piruvato REAZIONI MITOCONDRIALI DEL PIRUVATO + Piruvato Deidrogenasi + CO 2 + H 2 O ATP ADP + Pi Piruvato Carbossilasi + 2 H + ossalacetato La Piruvato Carbossilasi è una proteina Mitocondriale
DettagliApproccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013
Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia
DettagliLa malattia diabetica
La malattia diabetica URBINO 15 marzo 2016 Prof. Mauro Andreani La malattia diabetica Malattia sociale Colpisce oltre il 20% della popolazione Per i prossimi 20 anni si prospetta una PANDEMIA OMS per 2025
DettagliIl Diabete. Che cos è il diabete? Il diabete mellito è una delle malattie metaboliche più diffuse. E una
Il Diabete Che cos è il diabete? Il diabete mellito è una delle malattie metaboliche più diffuse. E una patologia cronica caratterizzata da anomalie del metabolismo di carboidrati, proteine e lipidi. Si
DettagliApparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia
Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Apparato endocrino Controllo della glicemia Il pancreas endocrino 1 Insulina: struttura e biosintesi
DettagliAttività fisica,sport e. Diabete
Attività fisica,sport e Diabete Dieta ed esercizio fisico - un ruolo chiave nella gestione terapeutica del diabete mellito di tipo 2 Dieta ed esercizio fisico Insulino- resistenza Grazie a una restrizione
DettagliCaso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.
Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento
DettagliDigestione ed assorbimento dei lipidi della dieta
Metabolismo Lipidi Digestione ed assorbimento dei lipidi della dieta Il principale pigmento biliare è la BILIRUBINA, derivata dalla biliverdina, prodotta dalla degradazione dell EME nell intestino è convertita
DettagliDIABETE E IPERGLICEMIA
DIABETE E IPERGLICEMIA Il glucosio è fondamentale per l organismo poiché è il nutriente essenziale per tutte le cellule che lo prelevano direttamente dal sangue. La principale fonte di glucosio risiede
DettagliLE «DOLCI ATTESE» DI DONATELLA. Elisa Manicardi - Reggio Emilia 31 Maggio 2013
LE «DOLCI ATTESE» DI DONATELLA Elisa Manicardi - Reggio Emilia 31 Maggio 2013 Donatella ha 40 anni. Familiarità di 1 grado per - DM (padre diabetico) e per - tireopatia autoimmune (madre con TCA) - vitiligine
DettagliDefinizione di Diabete Mellito
Definizione di Diabete Mellito Il diabete mellito è una sindrome cronica dovuta a carenza assoluta o relativa di insulina, associata a gradi variabili di resistenza all'azione dell'insulina stessa da parte
DettagliAcetone - Sostanza chimica prodotta durante la trasformazione dei grassi dell'organismo (vedi anche chetoni).
Acetone - Sostanza chimica prodotta durante la trasformazione dei grassi dell'organismo (vedi anche chetoni). Acidosi - Stato patologico caratterizzato da una eccessiva acidità del sangue. Può essere una
DettagliL approccio terapeutico e nutrizionale nello sportivo diabetico
L approccio terapeutico e nutrizionale nello sportivo diabetico Gabriele Forlani SSD di Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica - Policlinico S. Orsola-Malpighi Equilibrio glicemico durante e dopo
Dettagli09/05/17. REGOLAZIONE ALLOSTERICA determinano cambiamenti di velocità delle vie
1 FASE DI ASSORBIMENTO due quattro ore successive ad un pasto a. Aumento glucosio ematico, a.a. Ed trigliceridi b. Aumento secrezione insulina diminuzione glucagone c. Aumento sintesi del glicogeno, proteine
DettagliNOME RELATORE: PIERO GRILLI AFFILIAZIONE: PRESIDENTE SIMG PERUGIA
AFFILIAZIONE: PRESIDENTE SIMG PERUGIA TITOLO RELAZIONE: I NUOVI STANDARD DI CURA PER IL DIABETE (DIAGNOSI E FOLLOW-UP DEL DM2: LE NOVITA E LA COSTRUZIONE DELLA RETE DI CURA INTORNO AL PAZIENTE) NOME RELATORE:
DettagliPlasma ph Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca
Equilibrio acidobase Dieta: Acidi grassi Aminoacidi Assunzione H + CO 2, acido lattico, chetoacidi Plasma ph 7.357.42 Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca Ventilazione:
DettagliAttività fisica, Sport e Diabete tipo 1. Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo - Policlinico S. Orsola-Malpighi
Attività fisica, Sport e Diabete tipo 1 - Policlinico S. Orsola-Malpighi 1 Cosa succede alla concentrazione di insulina durante l esercizio fisico? Gli ormoni prodotti durante l esercizio fisico (catecolamine)
DettagliDott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1
DIABETE IN GRAVIDANZA: Raccomandazioni in dimissione e presa in carico sul territorio Cuneo 30 gennaio 2016 Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 ORGANIZZAZIONE S.C Diabetologia,
DettagliTINDARO IRACI I CONSIGLI PRATICI D USO DELLE NUOVE INSULINE PER IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
TINDARO IRACI I CONSIGLI PRATICI D USO DELLE NUOVE INSULINE PER IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Relative Function (% of Normal) Glucose (mmol/l) Due to the Progressive Nature of Type 2 Diabetes, Patients
DettagliCos è il diabete mellito La pratica delle discipline di potenza e resistenza e la terapia del diabete
Cos è il diabete mellito La pratica delle discipline di potenza e resistenza e la terapia del diabete Claudia Arnaldi UOS Diabetologia Pediatrica ASL Viterbo DIABETE MELLITO Gruppo di malattie del metabolismo
DettagliFisiopatologia del metabolismo glucidico in gravidanza
Fisiopatologia del metabolismo glucidico in gravidanza Dott.ssa Rita Cavani Diabetologia USL Modena Cesena 10 Aprile 2010 Dipartimento Medicina Metabolica Prof. C. Carani La Gravidanza è caratterizzata
DettagliBMI DISTRIBUZIONE GRASSO CORPOREO SINDROME PLURIMETABOLICA
BMI DISTRIBUZIONE GRASSO CORPOREO SINDROME PLURIMETABOLICA TAC ADDOME TAC ADDOME TAC ADDOME TAC ADDOME CARATTERISTICHE METABOLICHE DEL TESSUTO ADIPOSO PORTALE Il tessuto adiposo portale (grasso omentale
DettagliMetabolismo. Il metabolismo è l insieme delle migliaia di reazioni chimiche che avvengono in tutte le cellule.
Metabolismo Il metabolismo è l insieme delle migliaia di reazioni chimiche che avvengono in tutte le cellule. Le reazioni chimiche che compongono il metabolismo sono organizzate nelle : VIE METABOLICHE
DettagliIl pancreas endocrino
Il pancreas endocrino 1 Indice degli argomenti Che cos è il pancreas endocrino??? Funzioni principali degli ormoni pancreatici Anatomia del pancreas endocrino Innervazione nervosa Cellule β : INSULINA
DettagliGLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE
GLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE VALUTAZIONE DIAGNOSTICA I TEST DI LABORATORIO COMPRENDONO
DettagliL iperglicemia nel periodo perinatale: effetti a breve e a lungo termine
L iperglicemia nel periodo perinatale: effetti a breve e a lungo termine Dott.ssa Alice Valeria Magiar Servizio di Diabetologia Ospedale di Pescia USL3 PT Il Diabete è il principale disordine metabolico
DettagliPercorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica. ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia
Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia PREVENZIONE ACCOGLIENZA L accesso delle gravide avviene al SD in qualsiasi orario
DettagliDiabete gestazionale. Informazioni per vivere al meglio la gravidanza.
Diabete gestazionale. Informazioni per vivere al meglio la gravidanza. Libertà. Gioia di vivere. Con mylife. Concepito per migliorare la vostra vita. Diabete gestazionale Diabete in gravidanza Il diabete
DettagliINDICE. Approvato da Generalità Preparazione Esecuzione Consegna dei campioni in laboratorio...4
TOSHIBA 150 1 GESTIONE DEL TEST DA CARICO DI GLUCOSIO PER OS (OGTT) INDICE Approvato da...1 1. SCOPO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. ABBREVIAZIONI...2 4. RESPONSABILITA...3 5. MODALITA DI GESTIONE...3
DettagliLinee Guida sul Diabete : Classificazione, Diagnosi
Linee Guida sul Diabete : Classificazione, Diagnosi Diabete mellito - Epidemiologia - Definizione e Generalità - Classificazione - Diagnosi Epidemiologia Diabete... Comune e sottostimato Causa complicanze
DettagliRichiami di fisiologia
Dott. Alfonso La Loggia U.O.D. di Diabetologia dell Età Evolutiva A.S.P. di Caltanissetta Richiami di fisiologia L insulina è l ormone anabolizzante per eccellenza. La sua azione è controbilanciata dagli
DettagliULSS 1 DOLOMITI INCONTRA I giovedì della Salute
ULSS 1 DOLOMITI INCONTRA I giovedì della Salute Titolo Il diabete è Relatore: Dr.ssa Concetta Nadia Arico Data 08/02/2018 Sede Sala Riunioni Ospedale San Martino Il diabete è.. .una patologia molto frequente
DettagliLA PREVENZIONE DELLE COMPLICAZIONI DEL DIABETE. Massimo Bevini Medico di Medicina Generale, Azienda USL di Modena
LA PREVENZIONE DELLE COMPLICAZIONI DEL DIABETE Massimo Bevini Medico di Medicina Generale, Azienda USL di Modena Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 Un lettura condivisa per l attuazione locale
DettagliDiabete: gestione da parte di un team OMS 1998
Diabete: gestione da parte di un team OMS 1998 1)SINTOMI DI DIABETE (poliuria, polidipsia, perdita di peso) E CASUALE RILIEVO DI GLICEMIA >200 mg/dl. oppure 2) GLICEMIA A DIGIUNO>126 mg/dl (2 volte) oppure
DettagliDiabete Mellito Inquadramento diagnostico. Dott.ssa Angela Pia De Cata
Diabete Mellito Inquadramento diagnostico Dott.ssa Angela Pia De Cata In presenza di sintomi tipici della malattia (poliuria, polidipsia e calo ponderale) la diagnosi di diabete è posta con il riscontro,
DettagliPROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA
PROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA Con il patrocinio di: FOFI Università degli Studi di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Federfarma Piemonte MATERIALE DIDATTICO REALIZZATO DA
DettagliDiabete in gravidanza
Diabete in gravidanza Diabete preesistente tipo 1 tipo 2 Diabete gestazionale DIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE Intolleranza ai carboidrati di grado variabile, il cui inizio o primo riconoscimento
DettagliGluconeogenesi sintesi di glucosio da precursori non glucidici
GLUCONEOGENESI Gluconeogenesi sintesi di glucosio da precursori non glucidici Precursori: Lattato, ossalacetato, glicerolo Amminoacidi (scheletro carbonioso) Usa le reazioni glicolitiche in direzione
DettagliA.O. Fatebenefratelli-Oftalmico S.C. Diabetologia Dir. Dr Giampaolo Testori
A.O. Fatebenefratelli-Oftalmico S.C. Diabetologia Dir. Dr Giampaolo Testori Diabete Mellito ed esercizio fisico Dr Pietro Rampini Milano 01.02.2003 Scopo dell incontro Fornire informazioni sugli effetti
DettagliScreening e fattori di rischio. Dottor Paolo Sarasin
Screening e fattori di rischio Dottor Paolo Sarasin PERCHE ricercare i casi di diabete Il diabete tipo 2 presenta una lunga fase asintomatica durante la quale la malattia può essere diagnosticata solo
DettagliANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa
ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi guidi@vet.unipi.it Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa Il comportamento alimentare Un insieme di attitudini realizzate
DettagliAUTOCONTROLLO DEL DIABETE
AUTOCONTROLLO DEL DIABETE COSA SI INTENDE PER AUTOCONTROLLO? L autocontrollo glicemico è l analisi del livello di glucosio nel sangue che viene eseguita dal diabetico a casa propria, a scuola, sul lavoro,
DettagliGLOSSARIO DIABETOLOGICO. Sono contenuti in ordine alfabetico i principali termini medici usati in Diabetologia
GLOSSARIO DIABETOLOGICO Sono contenuti in ordine alfabetico i principali termini medici usati in Diabetologia Il Diabete mellito è una malattia cronica dell apparato endocrino caratterizzata dall aumento
DettagliI LIPIDI. Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi
Metabolismo Lipidi I LIPIDI Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi In media il 40% o anche più dell energia richiesta giornalmente dall uomo nei paesi industrializzati
DettagliIl ruolo del laboratorio nella diagnosi del diabete mellito. Anna Maria Eleuteri
Il ruolo del laboratorio nella diagnosi del diabete mellito Anna Maria Eleuteri Diabete mellito: definizione Un gruppo di disordini metabolici causati da deficit effettivo di insulina a livello tissutale.
DettagliMetabolismo ed esercizio fisico. Dott. Eugenio Cavallo Specialista in Endocrinologia Specialista in Medicina Interna
Metabolismo ed esercizio fisico Dott. Eugenio Cavallo Specialista in Endocrinologia Specialista in Medicina Interna 30 Settembre 2018 Soggetto di sesso maschile di 42 anni: Con la pancetta circonferenza
DettagliRegolazione di secrezione e motilità 1. Nervoso 1.1 SNC (riflessi lunghi - locali o cefalici) 1.2 Enterico (riflessi corti - locali)
Regolazione di secrezione e motilità 1. Nervoso 1.1 SNC (riflessi lunghi - locali o cefalici) 1.2 Enterico (riflessi corti - locali) 2. Endocrini e Paracrini Secrezioni 1. Muco (mucose e caliciformi)
DettagliSeconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e Specialistica.
Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e Specialistica Diabete e gravidanza Dr. Luigi Cobellis Definizione Il diabete mellito è una malattia
DettagliRegolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014
Regolazione ormonale del metabolismo energetico Lezione del 11 marzo 2014 Effetti fisiologici e metabolici dell adrenalina: preparazione all azione EFFETTO IMMEDIATO EFFETTO COMPLESSIVO Effetto fisiologico
DettagliDIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE
DIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE Intolleranza ai carboidrati di grado variabile, il cui inizio o primo riconoscimento si verifica durante il corso della gravidanza Diabete gestazionale GDM vero
DettagliMantenimento di valori normoglicemici ( mg/dl)
MALATTIE DEL PANCREAS ENDOCRINO Prof. Carlo Guglielmini Mantenimento di valori normoglicemici (70-120 mg/dl) Assorbimento intestinale di glucosio Produzione epatica di glucosio Consumo o deposito di glucosio
DettagliStriscia reattiva glicemia ematocrito emoglobina. N. modello: TD-4272 / GD40 DELTA
Striscia reattiva glicemia ematocrito emoglobina AVVERTENZE Per uso diagnostico in vitro (esclusivamente per uso esterno). Esclusivamente monouso. Il personale medico e gli altri operatori che eseguono
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTÀ DI FARMACIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN FARMACIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTÀ DI FARMACIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN FARMACIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE Sezione di FISIOPATOLOGIA TESI DI LAUREA Diabete: frutto
DettagliDiabete. Attività sportiva.
Diabete & Attività sportiva www.fisiokinesiterapia.biz Diabete Celso, nel De re medica, parla del diabete come di una malattia caratterizzata da poliuria, mancanza di dolore, debolezza Areteo di Cappadocia
Dettagli2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD
2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD DIADEMA Da alterata omeostasi glicemica a diabete nella popolazione italiana : ruolo dei modelli assistenziali Gerardo Medea Lucca 15 ottobre 2004 OBIETTIVI
DettagliEsperienze di attività motoria su paziente diabetico. CERUTTI Filippo Laurea in Scienze Motorie Università di Torino
Esperienze di attività motoria su paziente diabetico CERUTTI Filippo Laurea in Scienze Motorie Università di Torino Il diabete mellito di tipo 2 o diabete dell'adulto, in quanto compare abitualmente dopo
DettagliDiabete e Attività Fisica. 1.1 Che cos e il Diabete:
1.1 Che cos e il Diabete: Il Diabete mellito, e un disturbo del metabolismo dei carboidrati caratterizzato da un alto livello di zuccheri nel sangue(iperglicemia) e dalla presenza di zuccheri nelle urine(glicosuria).
DettagliNUOVE OPPORTUNITA TERAPEUTICHE E NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI PER LE PERSONE CON DIABETE
NUOVE OPPORTUNITA TERAPEUTICHE E NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI PER LE PERSONE CON DIABETE Dott. Mario M. Alcaro Together Florence Inn Bagno a Ripoli 28 maggio 2016 DIAGNOSI CLINICA: PRESENZA DI SINTOMI TIPICI
DettagliBLOCCO RIASSORBIMENTO TUBULARE
BLOCCO RIASSORBIMENTO TUBULARE 1) INIBITORI TRASPORTO Na;2Cl;K (diuretici dell ansa) Causano escrezione sodio, cloro, potassio, calcio 2) INIBITORI TRASPORTO Na;Cl (diuretici tiazidici) Causano escrezione
DettagliIl ruolo del laureato in Scienze Motorie nella educazione alla Attività Motoria nel Diabete Mellito Tipo 2. CERUTTI Filippo Laurea in Scienze Motorie
Il ruolo del laureato in Scienze Motorie nella educazione alla Attività Motoria nel Diabete Mellito Tipo 2 CERUTTI Filippo Laurea in Scienze Motorie Il diabete mellito di tipo 2 o diabete dell'adulto,
Dettagliè un iniziativa di Raccolta e Analisi dati realizzata da
1 è un iniziativa di Finalità della indagine di screening nella popolazione generale A) Definire: 1. Prevalenza del Diabete misconosciuto 2. Prevalenza del Prediabete 3. Prevalenza del Rischio di Diabete
DettagliFEBBRAIO 2012 DEFINIZIONE, CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICA, PATOGENESI E TERAPIA FARMACOLOGICA. IMPATTO DELLA MALATTIA DIABETICA
1 FEBBRAIO 2012 La legge Regionale n 24 dell 11.11.2012 riconosce che le Associazioni dei pazienti diabetici svolgono un ruolo importante nella divulgazione e nell informazione sul diabete, nell educazione
DettagliCap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI
Cap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI Glucosio= forma di energia immediatamente disponibile LIPIDI= Deposito energetico utilizzabile da tutti i tessuti, tranne cervello e globuli rossi Rispetto ai carboidrati,
DettagliDiario per il diabete in gravidanza. Un percorso da fare insieme.
Diario per il diabete in gravidanza Un percorso da fare insieme. Diario per il diabete in gravidanza Nome Indirizzo Telefono Cellulare E-mail Diabetologo Nome Indirizzo Telefono Orari Finestre aperte Incontrare
DettagliAUTOCONTROLLO: CARBOIDRATI:
AUTOCONTROLLO: La glicemia, vale a dire la concentrazione di glucosio nel sangue è il valore principale che un paziente diabetico deve controllare. La glicemia si esprime normalmente in mg/dl (milligrammi
DettagliCOSA DOBBIAMO RICORDARE: 19. FUNZIONE OMEOSTATICA DEL RENE
COSA DOBBIAMO RICORDARE: 19. FUNZIONE OMEOSTATICA DEL RENE 1. La Concentrazione delle urine 2. La creazione del gradiente osmotico nella midollare del rene da parte del meccanismo controcorrente: acquaporine
DettagliCondizioni e fattori di rischio di DMT2
Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti
DettagliDisponibilità di trasportatori del glucosio ESOCHINASI
ESOCHINASI Disponibilità di trasportatori del glucosio Le esochinasi sono attivate dall elevato flusso di glucosio in direzione intracellulare (la loro attività è aumentata dalla concentrazione del substrato
DettagliEquilibrio acido-base: il ph è importante
Equilibrio acido-base: il ph è importante il ph è strettamente controllato il ph influenza l attività enzimatica il ph è diverso nei vari compartimenti: Esempio: stomaco- acido duodeno alcalino Il ph varia
DettagliRene ed equilibrio acido-base
Rene ed equilibrio acidobase Produzione H Acidi volatili (15.000 mmol/dì) CO 2 H 2 O H 2 CO 3 H HCO 3 non costituisce guadagno H perché CO 2 (volatile) eliminata con la respirazione Acidi fissi, non volatili
DettagliUNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale
Allenamento e produzione ormonale 1 Sedentari-Allenati 2 Allenamento e risposta del GH 3 Asse Ipotalamoipofisario Le differenze di risposta si annullano se si considera il carico di lavoro effettuato non
DettagliLa Nutrizione Artificiale dall ospedale al domicilio. La Terapia insulinica nel paziente in N.A.
La Nutrizione Artificiale dall ospedale al domicilio La Terapia insulinica nel paziente in N.A. 25-26 Marzo 2009 Il pancreas endocrino produce gli ormoni insulina e glucagone che hanno un ruolo fondamentale
DettagliLo stato nutrizionale I segni clinici della sindrome e delle alterazioni metaboliche.
Lo stato nutrizionale I segni clinici della sindrome e delle alterazioni metaboliche www.fisiokinesiterapia.biz FARMACI DIFFICOLTA NUTRIZIONALI DISTURBI DEL MOVIMENTO STATI IPERMETABOLICI CITOCHINE ANORESSIA
DettagliChetoacidosi diabetica Sindrome iperosmolare
Chetoacidosi diabetica Sindrome iperosmolare DKA Cheto-acidosi Diabetica Insufficienza Insulinica (relativa!) corpi chetonici Acidosi metabolica Disidratazione (grave) shock Metabolismo epatico Corpi chetonici
DettagliTake Home Messages. «Si fa presto a dire attività fisica» Alessandro Scoppola. Dir. UOC di Oncologia IDI-IRCCS Via dei Monti di Creta, Roma
Take Home Messages «Si fa presto a dire attività fisica» Alessandro Scoppola Dir. UOC di Oncologia IDI-IRCCS Via dei Monti di Creta, 104 - Roma «Si fa presto a dire attività fisica» Anni 35 Peso 78 Kg
DettagliDiabete in gravidanza
Diabete in gravidanza Diabete preesistente tipo 1 tipo 2 Diabete gestazionale DIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE Intolleranza ai carboidrati di grado variabile, il cui inizio o primo riconoscimento
DettagliEsempi di quiz di biochimica. 1. E un disaccaride: A) galattosio B) lattosio C) cellulosa D) fruttosio
Esempi di quiz di biochimica 1. E un disaccaride: A) galattosio B) lattosio C) cellulosa D) fruttosio 2. Il glicogeno è un: A) disaccaride B) polisaccaride C) monosaccaride D) amino zucchero 3. E un composto
DettagliLezioni di Diabetologia e Metabolismo
Lezioni di Diabetologia e Metabolismo 1. Definizione, classificazione e diagnosi del diabete 2. Diabete tipo 1 3. Diabete tipo 2 4. Complicanze acute del diabete e sindromi ipoglicemiche 5. Complicanze
DettagliLA PUNTA DELL ICEBERG, UNA PATOLOGIA GLOBALE ASPETTI DI UNDERWRITING
LA PUNTA DELL ICEBERG, UNA PATOLOGIA GLOBALE ASPETTI DI UNDERWRITING Milano, 12 Ottobre 2010 Claudio Iori Rischi Tarati e Facoltativi, Sinistri Munich Re, Milano Premessa Diabete mellito e patologie collegate
DettagliNuovi approcci terapeutici nel DM Tipo 2
5/1/17 1 Nuovi approcci terapeutici nel DM Tipo 2 Dottor Federico BALDI 5/1/17 Direttore S.C. Endocrinologia e 2 Dottor Federico BALDI 348 2656857 al mattino NOVARA Via Andrea Costa n 27 VERCELLI Via Vallotti
DettagliINTRODUZIONE. L insulina è l ormone pancrea?co che consente l u?lizzo dei glucidi come fonte di energia.
INTRODUZIONE Il diabete mellito (D.M.) è una mala;a metabolica dovuta a dife; di u?lizzazione del glucosio da parte delle cellule caraeerizzata dalla presenza di iperglicemia cronica. L eziopatogenesi
DettagliIl ruolo terapeutico dell inositolo nella paziente con ovaio policistico e sindrome metabolica
Il ruolo terapeutico dell inositolo nella paziente con ovaio policistico e sindrome metabolica Dott.ssa Carolina Scala IRCSS San Martino-IST DINOGMI, Università degli Studi di Genova Ridotta tolleranza
DettagliDiagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali
Diagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali Letizia Tomaselli UO Endocrinologia, ARNAS Garibaldi, Catania Presentazione del caso GD, anni 19. Peso
DettagliSEMESTRALE PROGETTO PER FINANZIAMENTO BORSE DI STUDIO 2014 FONDAZIONE DIABETE RICERCA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale RELAZIONE SEMESTRALE PROGETTO PER FINANZIAMENTO BORSE DI STUDIO 2014 FONDAZIONE DIABETE RICERCA Antonino Di Pino Titolo:
DettagliGravidanza e Diabete Mellito
Direttore S.C. Endocrinologia e Diabetologia - ASL VERCELLI Gravidanza e Mellito Dottor Federico BALDI La gravidanza è un avvenimento straordinario Anche la donna diabetica può diventare mamma, ma deve
Dettagli