FLORITERAPIA PER BAMBINI TROPPO VIVACI
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- Annunziata Lanza
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2 Crescere con i fiori FLORITERAPIA PER BAMBINI TROPPO VIVACI Guida alla scelta dei rimedi Pag. 1
3 Contenuti CAPITOLO 1: Che cos è la Floriterapia? CAPITOLO 2: Bambini troppo vivaci o iperattivi? CAPITOLO 3: I rimedi singoli CAPITOLO 4: I rimedi complessi CAPITOLO 5: Quali rimedi usare? CAPITOLO 6: Posologia e somministrazione CAPITOLO 7: E per i genitori? CAPITOLO 8 : Tecniche e strategie flori-terapeutiche L essere genitori è uno dei nostri privilegi divini. Essere genitori significa dare la possibilità a una giovane anima di venire su questo pianeta per realizzare il proprio sviluppo in un corpo fisico. Significa inoltre mettere a disposizione di quest anima, nei primi anni di vita, tutta la guida e le cure possibili sul piano mentale, spirituale e fisico. Edward Bach Pag. 2
4 CAPITOLO 2 Bambini troppo vivaci o iperattivi? La sindrome da deficit di attenzione e iperattività (DDAI, in italiano, ADHD, dall inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell adolescente, caratterizzato da inattenzione, impulsività, iperattività. I bambini affetti da ADHD hanno difficoltà a concentrarsi, a prestare attenzione, a seguire una conversazione, a controllare il proprio comportamento, ad aspettare il loro turno per parlare o per un gioco, a pianificare un compito o a portare a termine un progetto. Sono iperattivi, si muovono in continuazione, toccano tutto quello che trovano, interrompono la conversazione, non riflettono sulle conseguenze di un loro gesto o delle loro parole. Tutti i bambini possono presentare questi comportamenti in qualche occasione, ma quelli affetti da ADHD con maggiore frequenza e gravità. LA DIAGNOSI: DSM-V Secondo il Manuale di psichiatria che codifica i disturbi e le malattie mentali, il DSM-V (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) i sintomi devono avere una durata di almeno 6 mesi e insorgere prima dei 12 anni. Se ne distinguono tre forme diverse: inattentiva iperattiva/impulsiva combinata (è la forma più frequente, circa l'85% dei casi). Stabilire se un bambino è affetto da ADHD è un processo particolarmente complesso. Secondo alcuni studiosi si tratta di una malattia con basi genetiche e fisiologiche, altri invece non credono alla sua effettiva esistenza e lo vedono come l espressione sintomatica di una problematica educativa o affettiva o, semplicemente, un bambino troppo vivace. Lo studio dello psicologo e psicanalista Uberto Zuccardi Merli afferma che la differenza tra bambini iperattivi e bambini molto vivaci consiste nella capacità di gestire il Pag. 3
5 movimento del corpo per esempio nella fase rivelatrice del gioco. I bimbi vivaci sanno fermarsi a giocare, magari per un tempo limitato; gli iperattivi non sono in grado di stabilire un rapporto creativo con gli oggetti. Non ne ricavano piacere, perché restano agganciati alla figura materna o meglio non riescono a sostituirla, la chiamano di continuo ed esigono sempre la sua presenza. Il piccolo iperattivo è schiavo dell eccesso, non conosce nessun limite, tende ad aggredire i compagni, insulta i genitori, si scontra con gli insegnanti; viceversa, il bambino vivace, per quanto scatenato, reagisce di fronte al «no» deciso degli adulti. In sintesi, i bambini iperattivi si differenziano dagli altri per la precocità della manifestazione di questo comportamento, per la pervasività nei diversi ambienti, indipendentemente dalle loro caratteristiche, per la scarsa capacità di finalizzare l'iperattività in attività costruttive, ma soprattutto per la marcata interferenza in ambiti scolastici, familiari, sociali e nel tempo libero. LA TEORIA EVOLUTIVA Secondo questo approccio teorico, l ADHD è la manifestazione di normali differenze tra gli individui e rappresenta un vantaggio evolutivo per coloro che avevano bisogno di essere molto attivi e reattivi nel loro ambiente. Non a caso, inoltre, il disturbo è più diffuso tra i maschi che, nella storia evolutiva, avevano il compito di lasciare la propria dimora per andare a procacciarsi il cibo in un ambiente pericoloso. La società odierna, con i suoi ritmi frenetici, ci richiede del resto di prestare attenzione ad un numero sempre maggiore di stimoli, di essere molto rapidi e reattivi. Oggi, chi si ferma è perduto. Fortunatamente, dal punto di vista della floriterapia, non è necessario effettuare una diagnosi e distinguere tra bambini troppo vivaci o iperattivi! La floriterapia, infatti, è una modalità di trattamento che si rivolge alla persona. Non è una terapia medica e il sintomo è solo il punto di partenza per arrivare alla causa che risiede in uno squilibrio emotivo che può essere riarmonizzato da uno o più rimedi floreali. Curando con questi rimedi, non si tiene conto della natura della malattia. E l individuo che si cura, e quando egli migliora, la malattia se ne va, cacciata da un afflusso di vitalità. Edward Bach Pag. 4
6 Per esempio, davanti al problema di un bambino che non dorme, è necessario capire la causa del disagio, non esiste un rimedio specifico o una formula uguale per tutti: se il bambino non dorme perché ha paura, potrebbe essere utile Aspen; se sono entrati dei ladri in casa, Rescue Remedy; se deve affrontare dei cambiamenti che lo agitano, Elm e Walnut, e così via Quale terapia? La terapia considerata più efficace per il trattamento dell ADHD si basa su un approccio multimodale, vale a dire l integrazione di terapia psicologica/psicoeducativa con il trattamento farmacologico. STUDIO MTA: Multimodal Treatment of Attention Deficit Hyperactivity Disorder E uno studio americano condotto nel 1999, che è tuttora il riferimento per la terapia dell ADHD. Sono stati seguiti 579 bambini con ADHD, tra i 7 ed i 9,9 anni di età, per un periodo di quattordici mesi e in cui è stata confrontata, separatamente, l'efficacia di varie forme di trattamento del disturbo: 1) trattamento psico-educativo e comportamentale, parent training, modificazione del comportamento e training sulle capacità sociali per i bambini, training per gli insegnanti con interventi integrati nell'ambito scolastico; 2) trattamento esclusivamente farmacologico; 3) trattamento combinato farmacologico e psico-educativo; 4) trattamento standard di routine, ossia quello che avrebbero eseguito i pazienti sul territorio e che, per due terzi di essi, ha significato un trattamento con psicostimolanti. I risultati di questo studio hanno portato alla conclusione che il trattamento farmacologico, rispetto ai trattamenti psicoeducativi e comportamentali, è decisamente superiore nel risolvere i sintomi cardine del disturbo, ma che il trattamento combinato, soprattutto in presenza di disabilità di tipo funzionale (sintomi di oppositività, aggressività, ansia, deficit nelle abilità sociali e di relazione con in genitori) è ancora superiore. In quest ottica, anche nei casi più gravi, l utilizzo della floriterapia, in aggiunta ai trattamenti tradizionali, non può che apportare un beneficio al bambino e alla sua famiglia. Pag. 5
7 RIFERIMENTI Per qualunque dubbio o suggerimento contattatemi attraverso il modulo del mio sito internet: Oppure via curarsiconifiori@gmail.com L AUTRICE Beatrice Castelli, dott.ssa in psicologia clinica e dello sviluppo e naturopata, ha oltre 15 anni di esperienza nell utilizzo delle essenze floreali. In particolare, durante la pratica in Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza, si è resa conto di quanto questi rimedi possano essere utili per sostenere il bambino durante le diverse tappe del suo percorso evolutivo, in modo semplice, efficace e naturale. Nello svolgimento della sua professione, anche con soggetti adulti, integra le competenze psicologiche con l utilizzo dei rimedi che la natura mette a disposizione per affrontare le difficoltà in modo più completo ed ottenere un riequilibrio profondo. Collabora con diversi centri per l infanzia e farmacie ed effettua consulenze individuali nella provincia di Varese, oppure online attraverso il suo sito internet: Cura la rubrica di Fiori di Bach del portale ESCLUSIONE DI RESPONSABILITA La Floriterapia non è una terapia medica, i fiori non sono farmaci e non hanno alcun effetto chimico sull'organismo in quanto non contengono molecole attive. Il termine terapia utilizzato all interno di questa guida fa riferimento all utilizzo delle essenze floreali per migliorare lo stato di salute e benessere dell organismo, non alla cura di particolari patologie fisiche o psichiche. L autrice Beatrice Castelli non sarà in nessun caso ritenuta responsabile per voi o terze parti per eventuali danni derivanti dall utilizzo di questa guida o in relazione ai prodotti citati. L'utilizzo della guida o dei prodotti indicati decade sotto la responsabilità di chi li utilizza o li somministra a terze parti. Pag. 6
8 BEATRICE CASTELLI curarsiconifiori.it Pag. 7
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