NEURORADIOLOGIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL SISTEMA NERVOSO
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- Liliana Venturini
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1 NEURORADIOLOGIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL SISTEMA NERVOSO
2 CRANIO ED ENCEFALO
3 RADIOGRAFIE TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA RISONANZA MAGNETICA ANGIOGRAFIA DIAGNOSTICA E INTERVENTISTICA ECOGRAFIA (NEONATI)
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14 ANGIOGRAFIA CEREBRALE CAROTIDEA E VERTEBRALE BILANCIO PREOPERATORIO (tumori, malformazioni vascolari) PROCEDURE INTERVENTISTICHE VASCOLARI angioplastica carotidea e vertebrale, embolizzazione, chemioterapia endoarteriosa
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20 RADIOGRAFIE DEL CRANIO Alterazioni della forma cranica secondarie a patologia encefalica (micro e macrocefalia) Alterazioni della struttura ossea, rarefazione e addensamento del tessuto osseo, secondarie a patologia encefalica (tumori meningei, ipofisari ec.) Calcificazioni endocraniche
21 RADIOGRAFIE DEL CRANIO Calcificazioni endocraniche parafisiologiche: pineale, plessi corioidei, granulazioni di Pacchioni, grande falce, tentorio patologiche: infiammatorie (TBC, toxoplasmosi), parassitarie (echinococcosi, cisticercosi), vascolari (sifone carotideo), emorragiche (ematomi), tumorali (meningiomi, craniofaringiomi, oligodend.)
22 RADIOGRAFIE DEL CRANIO INSUFFICIENTI NEI TRAUMI CRANICI: BASSA SENSIBILITA NEL RICONOSCIMENTO DELLE FRATTURE DELLA BASE CRANICA POSSIBILI LESIONI ENCEFALICHE CON RADIOGRAFIE NEGATIVE
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30 SANGUE TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA NON COAGULATO 50 UH COAGULATO UH (sangue normale: coagulazione immediata) Iperdensità dovuta per il 90 % all emoglobina
31 SANGUE RISONANZA MAGNETICA FASI T1 T2 IPERACUTA (4-6 ore) ISO IPER ACUTA (7-72 ore) ISO IPO SUBACUTA PRECOCE (4-7 dì) IPER IPO SUBACUTA TARDIVA (1-4 set.) IPER IPER CRONICA (mesi) IPO IPO
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36 URGENZE TRAUMATICHE E VASCOLARI: TC SENZA MEZZO DI CONTRASTO
37 URGENZE VASCOLARI ICTUS ISCHEMICO (INFARTO) (OCCLUS. ARTERIE, EMBOLI CARDIACI) ICTUS EMORRAGICO (IPERTENSIONE ARTERIOSA) EMORRAGIA SUBRACNOIDEA NON TRAUMATICA (ANEURISMI, MALFORMAZIONI VASCOLARI)
38 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA ICTUS ISCHEMICO (INFARTO) IPERACUTO (< 12 ORE) DENSITA NORMALE (50% DEI CASI) ACUTO (12 ORE 7 GIORNI) IPODENSITA DISOMOGENEA E SFUMATA SUBACUTO (2 a 3 a SETTIMANA) 2 a SETTIMANA: IPODENSITA NETTA 3 a SETTIMANA: ISODENSITA (NEBBIA) ESITI (> 4 a SETTIMANA) IPODENSITA SIMIL-LIQUORALE (CAVITA MALACICA, GLIOSI CICATR. INTORNO)
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42 IMMAGINI PESATE IN DIFFUSIONE MOLECOLE DI ACQUA NEI TESSUTI, MOVIMENTO CASUALE (BROWNIANO), DIFFUSIONE. QUANTITA DI ACQUA INTRA ED EXTRACELLULARE IN PROPORZIONE COSTANTE. ICTUS ISCHEMICO (INFARTO) ACUTO AUMENTO DELL ACQUA INTRACELLULARE (EDEMA CITOTOSSICO) CON RIDUZIONE DELLA VELOCITA DI DIFFUSIONE. SULLE IMMAGINI PESATE IN DIFFUSIONE: TESSUTO ISCHEMICO IPERINTENSO.
43 INFARTO ACUTO, CERVELLETTO INFARTO ACUTO, CIRCOLO POSTERIORE INFARTO CRONICO
44 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA ICTUS EMORRAGICO (EMORRAGIA CEREBRALE) IPERACUTA E ACUTA (0 7 GIORNI) IPERDENSITA, POI IPODENSITA INTORNO SUBACUTA (2 a 3 a SETTIMANA) RIDUZIONE PROGRESSIVA E CENTRIPETA DELL IPERDENSITA ESITI (> 4 a SETTIMANA) IPODENSITA SIMIL-LIQUORALE (CAVITA POROENCEFALICA, GLIOSI CICATRIZIALE INTORNO)
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53 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA EMORRAGIA SUBARACNOIDEA IPERDENSITA DEGLI SPAZI LIQUORALI
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55 URGENZE TRAUMATICHE EMATOMA EPIDURALE a. meningea media; iperdenso, lente biconvessa EMATOMA SOTTODURALE ACUTO vene a ponte (c. endo ed esocranico); iperdenso (iso, ipo per liquor), lente concava EMATOMA SOTTODURALE CRONICO anziani, alcoolisti, coagulopatie; iper, iso, ipodenso; sanguinamenti in più fasi EMORRAGIA SUBARACNOIDEA raramente isolata; iperdensa
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64 TUMORI CEREBRALI PRIMITIVI 2/3 GLIOMI % MENINGIOMI 15 % ADENOMI IPOFISARI 5-6 % MEDULLOBLASTOMI 6-8 % CRANIOFARINGIOMI 3 % SCHWANNOMI 6 % LINFOMI 1-2 % TUMORI SECONDARI 1/3 IN ORDINE DI FREQUENZA: POLMONE, MAMMELLA, MELANOMA
65 GLIOMI ASTROCITOMA A BASSO GRADO O BENIGNO 10 % 0-40 anni, enhancement modesto o assente ASTROCITOMA ANAPLASTICO % anni GLIOBLASTOMA MULTIFORME % > 50 anni, necrosi OLIGODENDROGLIOMA 5-10 % anni, calcificazioni nel % ASTROCITOMA PILOCITICO 5-10 % bambini e giovani adulti
66 MENINGIOMI anni Falce cerebrale, convessità cerebrale, spigolo della piccola ala sfenoidale, doccia olfattoria, parasellare Tipico, atipico, anaplastico % calcificato, % forte enhancement ADENOMA IPOFISARIO Micro < 1 cm; necrosi, cisti, emorragia; ormoni 75% MEDULLOBLASTOMA <15 anni, fossa cranica posteriore, dissemin. liquorale
67 CRANIOFARINGIOMA 8-12 e anni, più frequentemente sopra e sottotentoriale, cistico SCHWANNOMA anni, VIII e meno frequentemente VII, forte enhancement LINFOMA Sessantenni immunocompetenti, trentenni immunodepressi, nuclei della base profondi periventricolari e corpo calloso
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91 MALFORMAZIONI VASCOLARI MALFORMAZIONI ARTEROVENOSE (MAV) TELEANGECTASIE CAPILLARI ANGIOMI CAVERNOSI MALFORMAZIONI VENOSE ANGIOMI CAVERNOSI anni, 80% sopratentoriali, emorragia in varie fasi Rischio di emorragia: 0.5-1% / anno TC: iso-iperdesi, calcificazioni variabili RM: aspetto a popcorn
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97 MALATTIE DEMIELINIZZANTI SCLEROSI MULTIPLA Possibile eziologia autoimmune anni, F/M = / 1 Placche: periventricolari - perpendicolari ai ventricoli lat. - corpo calloso RISONANANZA MAGNETICA Tecnica più sensibile
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103 RACHIDE E MIDOLLO SPINALE
104 RACHIDE E MIDOLLO SPINALE RADIOGRAFIE TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA RISONANZA MAGNETICA ANGIOGRAFIA (SUPERSPECIALISTICA)
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111 RISONANZA MAGNETICA - VISUALIZZAZIONE DIRETTA DEL MIDOLLO TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA - OTTIMA VISUALIZZAZIONE DI OSSO E CALCIFICAZIONI - NON VISUALIZZAZIONE DIRETTA DEL MIDOLLO
112 ANATOMIA NERVI SPINALI: radici dei n.s. in estroflessioni (tasche) meningee fino all apertura esterna dei forami cioè all origine dei tronchi dei n.s.; tronchi dei n.s., rami anteriori e posteriori CONO MIDOLLARE termina a livello L1-L2 CAUDA EQUINA radici dei nervi spinali nel sacco durale
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114 RADICOLOPATIA Lesione (compressione) delle radici dei nervi spinali ERNIA DISCALE DEGENERAZIONE VERTEBRO-DISCALE SPONDILOLISTESI
115 RADICOLOPATIA Dolore e alterazioni sensitive, motorie e dei riflessi osteo-tendinei Parte sensitiva cutanea dei nervi spinali distribuita a strisce di cute: dermatomeri Dolore, ipoestesie e parestesie nei dermatomeri corrispondenti alle radici dei nervi spinali interessati
116 Cervicobrachialgia: plesso brachiale (C5 D1) Lombocruralgia (n.femorale o crurale): plesso lombare (L1 L4) Lombosciatalgia (n. sciatico): plesso sacrale (L4 S3)
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118 ERNIA DISCALE Nomenclature and Classification of Lumbar Disc Pathology Recommendations of the Combined Task Forces of the North American Spine Society, American Society of Spine Radiology, And American Society of Neuroradiology David F. Fardon, MD, and Pierre C. Milette, MD SPINE Volume 26, Number 5, pp E93 E , Lippincott Williams & Wilkins, Inc.
119 Lumbar disc nomenclature: version 2.0 Recommendations of the Combined Task Forces of the North American Spine Society, American Society of Spine Radiology, And American Society of Neuroradiology David F. Fardon, MD, Alan L. Williams, MD, Edward J. Dohring, MD, F. Reed Murtagh, MD, Stephen L. Gabriel Rothman, MD, Gordon K. Sze, MD The Spine Journal, Volume 14, pp , Elsevier
120 ERNIA DISCALE Dislocazione localizzata di materiale discale (nucleo polposo, cartilagine, frammenti di osso apofisario apofisi ad anello-, tessuto anulare, o una loro combinazione) oltre i limiti dello spazio discale intervertebrale (definito dai piatti e dagli spigoli somatici). PROTRUSIONE ( ERNIA PROTRUSA) ESTRUSIONE (ERNIA ESTRUSA) Possibili più di un ernia per disco
121 PROTRUSIONE (A): diametro maggiore del materiale discale dislocato oltre lo spazio discale inferiore al diametro della sua base, in qualunque piano. ESTRUSIONE (B,C): diametro maggiore del materiale discale dislocato oltre lo spazio discale maggiore del diametro della sua base, almeno in un piano, oppure il materiale discale dislocato oltre lo spazio discale non in continuità con quello dentro in disco (B, C).
122 PROTRUSIONE - ESTRUSIONE diametro maggiore del materiale discale dislocato e diametro della sua base cioè del materiale discale in corrispondenza del contorno esterno del disco (non superiore allo spazio intervertebrale)
123 TIPI DI ESTRUSIONE Migrazione: il materiale discale è dislocato lontano dalla sede dell estrusione, sequestrato o no (B). Sequestro: il materiale discale dislocato non ha più alcuna continuità con il disco (C).
124 TIPI DI PROTRUSIONE Focale (inferiore a 90 della circonferenza). A larga base (da 90 a 180 della circonferenza).
125 BULGING (DISCO CON ASPETTO BOMBATO) Presenza di tessuto discale oltre gli spigoli del corpo vertebrale, circonferenzialmente (superiore a 180 della circonferenza discale). Generalmente meno di 3 mm oltre gli spigoli. Non è un ernia. E la descrizione del contorno del disco, non una diagnosi.
126 Ernia lombare (90%) L4-L5 e L5-S1 90% Ernia cervicale C6-C7 60/75%; C5-C % Ernia, nel piano assiale: mediana, paramediana, laterale, foraminale, extraforaminale, anteriore
127 ERNIA DISCALE LOMBARE
128 ERNIA DISCALE LOMBARE Manovre di Lasègue (L5 S1), di Wassermann (L3 L4) Alterazioni motorie: difficoltà a camminare sui talloni (estensori piede e dita, L5); difficoltà a camminare sulle punte dei piedi (tricipite surale, S1) Alterazioni dei riflessi: Achilleo e medio-plantare (S1)
129 In base alla sede dell ernia nel piano assiale (mediana, paramediana, laterale ec.), diverse radici compresse Ad esempio, a livello L4-L5: un ernia paramediana o laterale comprime la radice di L5 che esce attraverso il forame L5-S1; un ernia foraminale comprime la radice di L4 che esce attraverso il forame L4-L5
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131 ERNIA LATERALE L5 S1
132 ERNIA LATERALE L5 S1
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151 DEGENERAZIONE VERTEBRO-DISCALE CONDROSI altezza ridotta del disco OSTEOCONDROSI addensamento delle lamine somatiche, osteofitosi marginale posteriore orizzontale-, ernie intravertebrali -noduli di Schmorl- ARTROSI UNCO-VERTEBRALE da C3 a C7, secondaria a osteocondrosi SPONDILOSI osteofitosi premarginale antero-laterale ARTROSI INTERAPOFISARIA
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154 SPONDILOLISTESI OLISTESIS = SCIVOLAMENTO Antero-olistesi spondilolisi bilaterale (difetto dell istmo -pars interarticularis-) artrosi interapofisaria (pseudo-olistesi) Retro-olistesi condrosi Latero-olistesi scoliosi
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158 FRATTURE VERTEBRALI
159 FRATTURA ATLANTE
160 FRATTURA CORPO EPISTROFEO
161 FRATTURA DENTE EPISTROFEO
162 FRATTURE DENTE EPISTR. E ATLANTE (1)
163 FRATTURA DENTE EPISTR. E ATLANTE (2)
164 FRATTURA VERTEBRA DORSALE
165 FRATTURA XII DORSALE
166 FRATTURA XII DORSALE
167 FRATTURA VERTEBRA LOMBARE
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172 CISTI GANGLIARE
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174 MORBO DI WILSON (DEGENERAZIONE EPATOLENTICOLARE) Autosomica recessiva Accumulo di rame in cervello, fegato, cornea (anello di Kaiser-Fleischer) Disturbi motori (tremore, m. coreiformi, posture distoniche ginniche ) Degenerazione spongiosa micro e macro-cavitaria simmetrica, in ordine di frequenza: putamen, talami, nuclei caudati, dentati, pontini, mesencefalici
175 MORBO DI WILSON (DEGENERAZIONE EPATOLENTICOLARE) RISONANZA MAGNETICA Iperintensità simmetriche e disomogenee in putamen, caudato, talamo Iperintensità asimmetriche nella sostanza bianca sottocorticale dei giri frontali superiori
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178 COREA DI HUNTINGTON (COREA MAIOR) Frequenza, 4-5 / 1 milione Autosomica dominante Coreoatetosi talora con rigidità, demenza e disturbi della sfera emozionale Decorso ingravescente Atrofia del caudato e del putamen, atrofia cerebrale diffusa
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181 MALFORMAZIONI DI CHIARI SIRINGOIDROMIELIA Cavità midollare patologica contenente liquor (canale ependimale centrale o cavitazione paracentrale, indistinguibili anche all istologia). IDROCEFALO Liquor in eccesso nella cavità cranica.
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