Incontri borgomaneresi di medicina d urgenza LEGGERE LA TC DELL ENCEFALO. Dott. L. Franchini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Incontri borgomaneresi di medicina d urgenza LEGGERE LA TC DELL ENCEFALO. Dott. L. Franchini"

Transcript

1 Incontri borgomaneresi di medicina d urgenza LEGGERE LA TC DELL ENCEFALO Dott. L. Franchini

2 ICTUS COMPARSA IMPROVVISA DI SINTOMATOLOGIA DEFICITARIA A FOCOLAIO Ischemico Emorragico

3 L ischemia può essere: Globale / A focolaio Completa / Incompleta Reversibile / Irreversibile Embolica / Tromboembolica Emodinamica

4 Ischemia cerebrale acuta a focolaio NELLE PRIME 4 SETTIMANE L ISCHEMIA È UN PROCESSO EVOLUTIVO, CON ASPETTI DIVERSI IN FASI DIVERSE Edema intracellulare (citotossico) 0-6 h. Edema extracellulare (vasogenico) 6-24 h Processo riparativo (proliferazione microastroglia, angiogenesi) 24/48 h-2/3 settimane; in questa fase, rottura della barriera ematoencefalica Esiti (cicatrice gliale, cisti poroencefalica) 3-4 settimana

5 TERRITORI VASCOLARI DELL ENCEFALO (Da Bradac G.B.; elementi di Neuroradiologia clinica, Cortina 1994 Torino)

6 In presenza di sintomatologia suggestiva di ictus ischemico si deve intraprendere Uno studio del parenchima encefalico Uno studio dei vasi

7 TC encefalo: Ictus ischemico: studio del parenchima Primo esame da eseguire, al fine di una differenziazione da ictus emorragico; può dimostrare - lesioni ischemiche già evidenti -essere normale ; in tal caso è indicata una ripetizione TC; in casi particolari RMN con sequenze pesate in diffusione (DWI) al fine di evidenziare piccole lesioni in particolare del tronco cerebrale

8 Ecodoppler Ictus ischemico: studio delle strutture vascolari Angio CT o angio RM Angiografia DSA (?) : gold standard, invasivo; indicato in casi dubbi, o in previsione di un trattamento endovascolare

9 SEMEIOTICA TC Il coefficiente di attenuazione è proporzionale al n. atomico e alla densità, quindi al contenuto di acqua del tessuto Si avrà quindi una ipodensità con coinvolgimento della sostanza bianca e grigia che varia nel tempo Si potrà avere un effetto di massa vario, ma per lo più relativamente modesto in fase acuta in fase tardiva si ha una perdita di tessuto con atrofia, dilatazione dei solchi e dei ventricoli Si ha in certe fasi dell ictus un arricchimento contrastografico, in presenza di rottura della barriera ematoencefalica con un caratteristico enhancement corticale che segue il disegno dei solchi in caso di infarto superficiale ma che può essere nodulare in caso di ischemia della sostanza bianca; in tali casi pone problemi di diagnosi differenziale con lesioni di altra natura

10 L ipodensità varia nel tempo Ad una iniziale normalità del quadro TC dopo h subentra una ipodensità; per il sommarsi di fenomeni riparatori l ipodensità tende ad attenuarsi dal 7 al 21 giorno (effetto nebbia) per ricomparire dopo 3-4 settimane come ipodensità più netta, espressione di esito malacico.

11 Segni precoci di ischemia TC Perdita di definizione della corteccia e dei nuclei basali Modesto effetto di.massa con cancellazione dei solchi Iperdensità arteria coinvolta (cer. Media, basilare)

12 Fase precoce A 24 h Durante la seconda settimana (eff. nebbia); La lesione ischemica è rilevata dall impregnazione contrastografica Fase degli esiti con cavità poroencefalica Evoluzione nel tempo di una ischemia dei nuclei della base di dx

13 t 0 A 24 h Inizialmente l ischemia si presenta come Scarsa differenziazione bianca grigia in Sede frontale sin; dopo 24 ore appare ben evidente Segni precoci di ischemia

14 Segni precoci di ischemia Arteria cerebrale media sin. densa

15 Dopo poche ore dall ictus l ischemia appare come scarsa visualizzazione dei gangli della base di sin.; dopo 24 ore è ben delineata come ipodensità t 0 a 24 h Segni precoci

16 t 0 a 24 h Dopo poche ore dall ictus L ischemia appare come scarsa differenziazione biancagrigia di gran parte dell emisfero sin; scarsa definizione dei gangli della base sin; i solchi sono poco visibili per lieve effetto massa Dopo 24 ore l ipodensità è chiaramente visibile Segni precoci di ischemia

17 Poco dopo l ictus l ischemia appare come scarsa differenziazione della corteccia dalla sostanza bianca in sede frontale soprasilviana dx; dopo 24 ore l ipo-densità è chiaramente visibile t 0 a 24 h Segni precoci di ischemia

18 Poco dopo l ictus l ischemia occipitale Dx è visibile come tenue ipodensità; dopo 24 ore l ipodensità è chiaramente evidente t 0 a 24 h Segni precoci di ischemia

19 schemia della a.cerebrale anteriore sin Ischemie della a. cer. media dx e sin Ischemia della PICA dx e cerebellare postero-inferiore Ischemia delle aa. lenticolo striatali dx Territori vascolari Ischemia dell a. cer. post. sin

20 Ictus ischemico, altri sottotipi Lacune: % di tutti gli ictus -porzione profonda della s. bianca, gangli base, talamo, ponte -dovuti a lesioni di a. perforanti a livello del tronco e degli emisferi cerebrali (lenticolostriate, midollari, per lipoialinosi o microateroma) Ictus cardioembolico, -Territori vascolari differenti -Infarcimento ematico Ictus emodinamico: occlusione prossimale con sofferenza ischemica su territori di confine tra vari territori vascolari

21 Esempi di lacune pontina, dei gangli della base sin, talamica dx Diffusa sofferenza vascolare della s. bianca da ischemia delle perforanti

22 Esempi di ictus cardioembolici con infarti in territori vascolari differenti con componenti emorragiche

23 Esempio di ictus emodinamico con sofferenza della corteccia e della sostanza bianca di confine Tra territori vascolari diversi che rappresenta gli ultimi prati

24 Studio dei vasi A) Angio - TC 1) vasi intracranici necessita di tecnologia spirale ed impiego di elevata quantità di mdc 2) vasi esocranici - fornisce indicazioni sul grado di stenosi - dà informazioni sulla parete vasale, specie per quanto riguarda la presenza di calcificazioni subintimali, utile per la programmazione chirurgica

25 Studio dei vasi B) Angio - RM E impiegata per lo studio dei vasi sia intrache esocranici Efficaci sono le sequenze che prevedono l uso di mdc in bolo ev con tecniche di acquisizione ultraveloci, che in poche decine di secondi consentono di valutare con buona attendibilità la biforcazione carotidea e i principali tronchi epiaortici

26 Studio dei vasi C) Ecocolordoppler L ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) è una metodica: - semplice - a basso costo - riproducibile - non invasiva E in grado di documentare con sufficiente accuratezza in pazienti con ictus anche acuto, una patologia stenosante ed occlusiva a carico dell arteria carotide interna

27 Angiografia Rappresenta il Gold standard Da eseguirsi in casi di diagnosi non chiara O in previsione di un trattamento endovascolare

28 Oltre all aterosclerosi vi possono essere altre cause di alterazioni vascolari, possibili cause di ischemie Altre arteriopatie: -Arteriti -Collagenopatie -Dissezione spontanea -.

29 Questo esempio rappresenta come possa essere fuorviante l esecuzione di una RM d emblèe senza una precedente TC. Un ematoma a sede tipica talamico sin, prontamente diagnosticato alla CT può essere di interpretazione assai dubbia su queste due sequenze T1 e T2 in RM, specie in presenza di una sintomatologia sfumata o poco chiara.

30 TROMBOSI VENOSA SEGNI DIRETTI ALLA TC: - SENZA M.D.C.. IPERDENSITA SPONTANEA DEL TROMBO (SEGNO DELLA CORDA= VENA CORTICALE). TRIANGOLO DENSO (SENO DURALE) SONO SEGNI RARI, PRECOCI E DIFFICILI DA TROVARE

31 TROMBOSI VENOSA - CON M.D.C.:. SEGNO DEL DELTA (DIFETTO DI RIEMPIMENTO. COMPARE DAL QUINTO GIORNO. SCOMPARE DOPO 2 MESI. ABBASTANZA FREQUENTE (20% DELLE CASISTICHE)

32 TROMBOSI VENOSA FASE VENOSA TC: - IL TROMBO SI MANIFESTA COME UN IRREGOLARE DIFETTO DI RIEMPIMENTO VASCOLARE O CON ASSENZA DI MDC ALL INTERNO DEL VASO - SPECIFICITA VICINA A QUELLA DELLA RM - NELLA ESECUZIONE NON SOTTOVALUTARE L ESPOSIZIONE AI RAGGI X

33 TROMBOSI VENOSA SEGNI INDIRETTI ALLA TC PIU FREQUENTI MA POCO SPECIFICI - INDICATIVI DI TROMBOSI: in fase subacuta, iperdensità focale all interno del vaso, dovuta alla presenza di metahb. Dopo m.d.c. potenziamento diretto del trombo e della parete vasale limitrofa per flogosi reattiva

34 TROMBOSI VENOSA - INDICATIVI DI EDEMA CEREBRALE: l edema si traduce in una ipodensità diffusa, prevalente nella sostanza bianca, con effetto massa, possibile compressione ventricolare, spianamento dei solchi ed ernie intracerebrali

35 TROMBOSI VENOSA - INDICATIVI DI INFARTO VENOSO: ipodensità corrispondente a infarto venoso, spesso accompagnata da iperdensità legata a piccole emorragie petecchiali o a un franco ematoma

36

37

38 ZUCCARO ANGIO VENOSA TROMBOSI

39 DIAGNOSI DIFFERENZIALE: ISCHEMIA VENOSA Diagnosi spesso difficile per l eterogeneità degli aspetti clinici e radiologici La genesi può essere idiopatica in malati defedati, disidratati Terapia estroprogestinica è spesso fattore causale in donne giovani

40 Esempio di ischemia venosa da occlusione del seno sagittale sup. RM, sequenza sagittale T1 pesata ed angiografia

41 FASE SUBACUTA Al di fuori della fase acuta, è utile ripetere la TC o la RM per meglio valutare l estensione del danno parenchimale e l eventuale comparsa di infarcimento emorragico

42 Indispensabile un controllo a 48 ore senza mdc nei casi di ictus gravi, progressivi Il controllo può essere fatto indifferentemente con TC o RM convenzionale; questa è più utile nel caso di ictus lacunari o con lesioni del tronco encefalico

43 STROKE EMORRAGICO Clinicamente difficilmente distinguibile dall ictus ischemico In fase acutissima la TC è l esame di scelta; l emorragia si manifesta come un area di iperdensità La RM è più utile in fase subacuta e cronica Nella valutazione della RM bisogna tener conto delle varie fasi di trasformazione della ossiemoglobina non ferromagnetica in desossiemoglobina, metemoglobina ed emosiderina. Il segnale varia passando da una iniziale isointensità ad una progressiva iperintensità in T1 e da una iniziale ipointensità ad una iperintensità in T2

44 TIPI DI EMORRAGIA CEREBRALE

45 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE - PRIMITIVA (ipertensione, angiopatia amiloide) - SINTOMATICA (malformazioni A-V, aneurismi, tumori, coagulopatie ).

46 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA Rappresenta l 80% circa di tutte le emorragie cerebrali ed è causata dall ipertensione arteriosa o dall angiopatia amilode.

47 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA PATOGENESI 1) IPERTENSIONE ARTERIOSA - è attribuita a patologia dei piccoli vasi - si verifica tipicamente a livello di. Putamen. Globus pallidus. Talamo. Capsula interna. Sost bianca peri-ventricolare. Ponte e cervelletto

48 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA 2) ANGIOPATIA AMILOIDE - è responsabile di un terzo circa dei sanguinamenti nei pz anziani - è caratterizzata da emorragie cerebrali a carattere ricorrente e con localizzazione lobare - si associa agli alleli eta4 ed eta 2 dell alloproteina E

49 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA PRESENTAZIONE CLINICA - deficit neurologico focale, che progredisce in minuti o ore - alterazione dello stato di coscienza - cefalea, nausea e vomito - crisi epilettiche

50 DIAGNOSI EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA La TC encefalo è indicata come ESAME DI PRIMA SCELTA per la diagnosi in acuto di emorragia cerebrale

51 EMORRAGIA INTRAPATRENCHIMALE PRIMITIVA QUADRO TC: - Iperdensità localizzata - Edema perifocale - Effetto massa

52 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA SEGNI TC EVOCATORI DI LESIONE CAUSA DI EMORRAGIA: - edema sproporzionato al volume dell ematoma - massa contigua all ematoma

53 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA QUANDO L ANGIOGRAFIA? - Nei pz con emorragia intraparenchimale, senza una chiara causa dell emorragia, che siano candidati al trattamento chirurgico - Particolarmente nei pz con emorragia in sede atipica, giovani, normotesi e clinicamente stabili

54 EMORRAGIA CEREBRALE IN PZ IN TERAPIA ANTICOAGULANTE La terapia anticoagulante è associata ad un rischio di emorragia cerebrale pari a /1000 pz/anno, con aumento del rischio relativo di 15.3 volte rispetto a pz non in trattamento anticoagulante

55 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA QUANDO LA RM? RM ed angiorm sono utili in pz selezionati e sono indicate nei pz con lesioni lobari e angiografia negativa, candidati alla Chirurgia: - per la diagnostica degli angiomi cavernosi - o nei pz in cui si sospetti una angiopatia amiloide

56

57

58

59

60

61 E.S.A Sanguinamento nello spazio subaracnoideo con spandimento di sangue tra le due leptomeningi. Può manifestarsi in qualsiasi fascia di età, ma più frequentemente tra i 20 ed i 50 anni.

62 E.S.A. CAUSE DI ESA SPONTANEA: - Rottura di un aneurisma (85% dei casi) - ESA idiopatica, non aneurismatica, per lo più a localizzazione mesencefalica (10%) - Associata a cause rare, es. MAV, fistole artero-venose durali, dissezione arteriosa (5%).

63 E.S.A. ESAME OBIETTIVO - Rigidità nucale ed altri segni di irritazione meningea - Paralisi del 3 nervo cranico (ptosi palpebrale, strabismo divergente, midriasi omolaterali) - Emiparesi - EO fundus oculare: emorragie subjaloideee sparse a ventaglio; papilledema)

64 E.S.A. 2) Vomito: precoce, entro pochi minuti dall esordio della cefalea 3) Rigor 4) Fotofobia 5) Alterazioni dello stato di coscienza 6) Sincope 7) Crisi convulsive 8) Morte improvvisa!

65 E.S.A. PRESENTAZIONI ATIPICHE 1) Esordio graduale della sintomatologia 2) Esordio con cefalea simil-emicranica 3) Esordio con dolore dorsale o cervicale

66 E.S.A. ANAMNESI Raccogliere informazioni sul tipo di dolore, di esordio, sulla storia personale e familiare.

67 E.S.A. CARATTERISTICHE CLINICHE: 1) Cefalea: acuta, lancinante improvvisa ad andamento continuo persistente nel tempo spesso in occasione di impegno fisico o emozionale.

68 E.S.A. DIAGNOSI STRUMENTALE: T.C. - Iperdensità ematica a livello delle cisterne (il pattern può indirizzare sulla sede della malformazione vascolare) - Reperti associati: idrocefalo edema cerebrale ematoma intraparench.

69 E.S.A. DIAGNOSI TC ENCEFALO a) Sangue subaracnoideo: diagnosi confermata b) Assenza di sangue subaracnoideo o reperto dubbio: eseguire RACHICENTESI.

70 E.S.A. ANGIOGRAFIA DIGITALE Rappresenta ancora il gold standard per la descrizione morfologica della formazione aneurismatica.

71 E.S.A. Può accompagnarsi ad IDROCEFALO ACUTO con riduzione del livello di coscienza. Va trattato con derivazione, anche se aumenta il rischio di risanguinamento e possono verificarsi complicanze infettive.

72 E.S.A. Dopo ESA frequente è la comparsa di IDROCEFALO CRONICO trattabile con derivazione in pazienti sintomatici.

73

74

75

76

77

78

79

80

81 L ITER DIAGNOSTICO PER LO STUDIO DEI TRAUMI CRANICI VEDE NELLA TC L ESAME DI PRIMA SCELTA IN FASE ACUTA

82 ESSA INFATTI PERMETTE DI EVIDENZIRE LE LESIONI OSSEE E LE LESIONI ENDOCRANICHE A COMPONENTE EMATICA, CHE SONO QUELLE CHE PIU DI FREQUENTE NECESSITANO DI UN INTERVENTO CHIRURGICO URGENTE

83 L EDEMA CEREBRALE DIFFUSO SI INSTAURA ENTRO ORE DAL TRAUMA ED E DOVUTO ALLA PERDITA DELL AUTOREGOLAZIONE VASCOLARE CEREBRALE, CON AUMENTO DEL VOLUME EMATICO INTRAVASCOLARE E/O INCREMENTO DELLA COMPONENTE IDRICA ENCEFALICA

84 ALLA TC SI PRESENTA COME UNA DIFFUSA IPODENSITA CHE PUO INTERESSARE UNO O ENTRAMBI GLI EMISFERI CON COSTANTE RISPARMIO DEL PARENCHIMA CEREBELLARE

85 SI ASSOCIA AD APPAIANAMENTO DEI SOLCHI CEREBRALI, DELLE CISTERNE DELLA BASE ED A COMPRESSIONE SUI VENTRICOLI LATERALI

86 Edema Cerebrale

87 Ematoma epidurale Sanguinamento arterioso Rima di frattura che interseca l a. meningea media sanguinam venoso: seni venosi, vasi diploici, v. meningea media Tra dura madre e periostio TC: falda cerebrale iperdensa a lente biconvessa Marcato effetto massa Supera la linea mediana: non incontra barriere anatomiche (falce cerebrale) nella sua espansione

88

89 Ematoma subdurale Sanguinamento venoso Rottura delle vene a ponte tra corteccia e seni venosi Tra dura madre e complesso pia-aracnoide TC: raccolta iperdensa a forma di falce Non supera la linea mediana Fase cronica: dopo la 3 settimana diventa ipodenso Effetto massa minore dell epidurale Non supera la linea mediana

90

91

92

93

94 ESPANSI - RISCONTRO OCCASIONALE - IL PIU DELLE VOLTE E.O. NON NEGATIVO - IMPORTANTE ANAMNESI

95 ESPANSI ALLA TC SI PRESENTANO COME FORMAZIONI OCCUPANTI SPAZIO IPO O IPERDENSE IN CONDIZIONI DI BASE, PER LO PIU CON VALLO DI EDEMA PERIFERICO (IPODENSO)

96

97

98 MENINGITI DEFINIZIONE Malattie infiammatorie delle membrane che avvolgono l encefalo e spazi interposti (specie leptomeninge e spazio subaracnoideo)

99 MENINGITI CAUSE - agenti infettivi (batteri, virus, miceti ecc) - agenti fisici - agenti chimici

100 MENINGITI DIAGNOSI NON E RADIOLOGICA TC utile per escludere altre cause e per valutare la presenza di lesioni che potrebbero controindicare la PL (es idrocefalo iperteso)

101 MENINGITI Gli esami neuroradiologici (TC e RM) devono essere interpretati considerando il TIMING dell esame in relazione alla evoluzione della meningite: inizialmente possono essere NORMALI, ma ciò non esclude la diagnosi.

102 MENINGITI POSSIBILI SEGNI NEURO-RX: - Enhancement meningeo ed ependimale - Ventricoli piccoli con edema cerebrale - Ventricoli grossi da ostacolo al deflusso del liquor nell acquedotto o nelle cisterne della base

103 MENINGITI POSSIBILI SEGNI NEURO-RX TARDIVI - aree di infarto da vasculite - raccolte sottodurali

104 MENINGITI QUANDO ESAMI NEURO-RX: - crisi epilettiche di nuova insorgenza - condizioni di immunodepressione - segni neurologici sospetti per lesione espansiva (papilledema o segni neurologici focali) - alterazione dello stato di coscienza

105 MENINGITI L IMAGING cerebrale inoltre permette L esclusione di condizioni che possano mimare la meningite: - emorragia subaracnoidea - emorragia intracerebrale - infarto - tumore - ascesso cerebrale

106 ENCEFALITI DEFINIZIONE Processo infiammatorio del tessuto cerebrale, sostenuto da una causa infettiva, di origine virale, abatterica o parassitaria.

107 ENCEFALITI La definizione di encefalite non implica necessariamente la presenza dell agente infettivo nell encefalo, poiché alcune forme possono essere scatenate da un meccanismo immunitario.

108 ENCEFALITE

109 ENCEFALITE

110 ENCEFALITE DA TOXO

111

112 ASCESSO

113

114 ASCESSO

115

116 IDROCEFALO

117

118

119

120

121

122 ENCEFALITE

123 ASCESSO

124 Ischemia lacunare e della s. bianca periventricolare da sofferenza delle arterie perforanti Esempio di ischemia frontale soprasilviana dx indifferenti sequenze T2 FLAIR DP FSE T2 FSE

125 Esempio di piccola ischemia bulbare acuta scarsamente visibile in CT DWI

126 A B C D E A: a 8 h dall ictus in una sequenza T2 l ischemia non è visibile B: a 8 h in una sequenza FLAIR è meglio riconoscibile C: in una sequenza DWI il tessuto ischemico appare come iperintenso D: a 24 h è evidente anche in una sequenza T2 E: uno studio angiorm evidenzia l occlusione della arteria cerebrale media dx causa dell ischemia

127 iccola lesione corticale frontale sin ben isibile in una sequenza pesata in DP; in na sequenza T2 l iperintensità si confonde on il segnale del liquor ed è poco visibile Esempio di lacuna talamica sin in RM

128

129 RM di perfusione (PWI) Le immagini di perfusione consentono di utilizzare le modificazioni di segnale che avvengono durante il rapido passaggio di un mdc paramagnetico nel letto vascolare, fornendo informazioni sul flusso ematico cerebrale Aree non perfuse hanno un intensità di segnale superiore alle aree perfuse

130 SEMEIOTICA RM DELL ISCHEMIA La RM è più sensibile per lesioni piccole in sedi critiche (fossa post.) In RM non si osserva l effetto nebbia (o fogging) Il comportamento nei confronti del m.d.c. è analogo alla TC (arricchimento tra il 7 e il 30 giorno) Le sequenze DW riflettono la comparsa di edema citotossico e mostrano alterazioni precoci (minuti) Vi è la possiblità di eseguire studi di perfusione Vi è la possibilità di eseguire studi angio-rm

131 R M Le tecniche comunemente impiegate nella diagnostica per immagini dell encefalo (SE, TSE, FLASH, FLAIR) risultano insensibili alla valutazione dell ictus in fase acuta, in quanto non sono in grado di valutare l edema citotossico, intracellulare

132 RM di diffusione (DWI) E una tecnica sensibile ai movimenti di traslazione delle molecole di acqua su piccole distanze (diffusione) Le immagini DWI evidenziano le variazioni della mobilità dell acqua indotta dall ischemia entro pochi minuti dall insulto ischemico, che si traducono in una iperintensità

133 Possibilità di studio di perfusione

134 Nell ambito di una diffusa sofferenza vascolare dell encefalo si differenzia l ischemia acuta come iperintensa nella sequenza pesata in diffusione In una ischemia corticale l alterazione non è visibile in CT ma lo è in una sequenza DP in RM

135 Le immagini in DWI forniscono quindi una fotografia immediata dell entità del danno indotto dall ischemia in una fase estremamente precoce ed indicano precocemente l esistenza di un edema citotossico, quindi di una necrosi irreversibile

136 Solo con l impiego della tecnica di diffusione (DWI) si è in grado di valutare la presenza di alterazioni di segnale in fase precocissima ed entro pochi minuti dall ictus

137 Andamento nel tempo dell ipodensità, dell impregnazione contrastografica e dei due effetti combinati (da Savoiardo M.,Grisoli M.: Ct scanning, in Stroke; Churchill Livingstone, New York 1998)

138

139

140

141 EMORRAGIA INTRAPARENCHIMALE PRIMITIVA FISIOPATOLOGIA - apoptosi - edema - riduzione del flusso cerebrale regionale - idrocefalo

142

143

144

145

146 MENINGITI DEFINIZIONE Malattie infiammatorie delle membrane che avvolgono l encefalo e spazi interposti (specie leptomeninge e spazio subaracnoideo)

147 Emorragia subaracnoidea Secondaria a rottura di aneurisma cerebrale più raramente di MAV TC: diffusa iperdensità a livello degli spazi subaracnoidei La sede della maggior parte del versamento è di ausilio nel predire la localizzazione dell aneurisma: sanguinamento interemisferico: aneurisma com. ant. Aneurismi: 90% nella porzione anteriore del circolo di Willis com. ant (30-35%), ci-com post. (30-35%), bif. Cer. Media (20%), basilare (5%), distale al Willis (1-3%) Angio-RM: dimostrazione aneurismi e malformazioni vascolari

148

149

150

151

Nel sospetto di patologia cerebrovascolare L IMAGING NELLA PATOLOGIA CEREBROVASCOLARE OGGI. Segni precoci lesione ischemica (1-3 ore)

Nel sospetto di patologia cerebrovascolare L IMAGING NELLA PATOLOGIA CEREBROVASCOLARE OGGI. Segni precoci lesione ischemica (1-3 ore) Nel sospetto di patologia cerebrovascolare INDAGINE DI PRIMO LIVELLO E LA TC L IMAGING NELLA PATOLOGIA CEREBROVASCOLARE OGGI Obiettivo della TC in fase acuta: Segni precoci lesione ischemica (1-3 ore)

Dettagli

X CONGRESSO NAZIONALE SIMEU. Napoli, 19 novembre 2016 LA TAC CRANIO. Libero Barozzi Bologna

X CONGRESSO NAZIONALE SIMEU. Napoli, 19 novembre 2016 LA TAC CRANIO. Libero Barozzi Bologna X CONGRESSO NAZIONALE SIMEU Napoli, 19 novembre 2016 LA TAC CRANIO Libero Barozzi Bologna APPROCCIO AL PZ NEUROLOGICO I sintomi guida che in genere conducono i Pz in area di emergenza con possibile patologia

Dettagli

A.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O.

A.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O. Prof. M.Rotondo D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O. Trauma Cranico Encefalico Cause nel 2006 incidenti stradali (48%) cadute accidentali ed incidenti domestici (25%) attività sportive

Dettagli

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto Classificazione Sede Interno Mono,Bi,Tri,Tetraventricolare Esterno Spazi subaracnoidei -Comunicante Interno + Esterno -Non

Dettagli

IL SISTEMA VENTRICOLARE

IL SISTEMA VENTRICOLARE IL SISTEMA VENTRICOLARE VENTRICOLI LATERALI TERZO VENTRICOLO ACQUEDOTTO CEREBRALE QUARTO VENTRICOLO Canale spinale ventricoli cerebrali VENTRICOLI LATERALI TERZO VENTRICOLO ACQUEDOTTO CEREBRALE QUARTO

Dettagli

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino Classificazioni dell ictus Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino Classificazioni dell ictus Ictus ischemico (80%) Ictus emorragico (20 %) Emorragia cerebrale Ematoma intracerebrale ESA

Dettagli

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi Trauma cranico Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 DEFINIZIONE Danni funzionali o strutturali del SNC causati da forze di

Dettagli

La realtà locale nell ictus acuto: la visione del radiologo

La realtà locale nell ictus acuto: la visione del radiologo La realtà locale nell ictus acuto: la visione del radiologo San Benedetto del Tronto, 28.10.2016 Dr ssa Barbara Di Cioccio Dr.ssa Nadia Pina Torriero U.O. di Radiologia Area Vasta n.5 San Benedetto Del

Dettagli

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari. CAUSE DI LESIONI CEREBRALI 1. tumori 2. malattie cerebro-vascolari 3. traumi cranici 4. infezioni 5. malattie degenerative 6. intossicazioni 7. fattori genetici/congeniti TUMORI Neoplasia= massa di cellule

Dettagli

TC ED RMN PER LO STUDIO DELL ENCEFALO

TC ED RMN PER LO STUDIO DELL ENCEFALO TC ED RMN PER LO STUDIO DELL ENCEFALO ENCEFALO Dr. Marco Nistri, Prof. Mario Mascalchi S.O.D Radiodiagnostica 2 (Direttore Prof. N. Villari) Dipartimento di Diagnostica per Immagini (Direttore Dr. I. Menchi)

Dettagli

La Diagnostica per Immagini nelle cerebrovasculopatie acute e croniche. Prof. Giuseppe Pero

La Diagnostica per Immagini nelle cerebrovasculopatie acute e croniche. Prof. Giuseppe Pero La Diagnostica per Immagini nelle cerebrovasculopatie acute e croniche. Prof. Giuseppe Pero Cerebro vasculopatie croniche ed acute, prevenzione, diagnostica. Cause predisponenti: genetiche, diabete, ipertensione

Dettagli

Le malattie cerebrovascolari

Le malattie cerebrovascolari WWW.FISOKINESITERAPIA.BIZ Le malattie cerebrovascolari Fisiopatologia del circolo cerebrale Flusso ematico cerebrale : 50ml/100mg/min min (1 L /min/ min) Pressione di perfusione : PAM P liquor FEC

Dettagli

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento L'approccio clinico al paziente con sospetto ictus cerebrale che arriva in ospedale deve

Dettagli

Massimo Del Sette. Inquadramento clinico-diagnostico delle malattie cerebrovascolari

Massimo Del Sette. Inquadramento clinico-diagnostico delle malattie cerebrovascolari Massimo Del Sette Inquadramento clinico-diagnostico delle malattie cerebrovascolari Caso clinico Donna di 78 anni, ipertesa e fibrillante, affetta da neopasia mammaria In trattamento con dicumarolici per

Dettagli

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si DEMENZE VASCOLARI Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si manifesta clinicamente con un quadro

Dettagli

URGENZE VASCOLARI TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME. VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA

URGENZE VASCOLARI TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME. VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA URGENZE VASCOLARI TRAUMATOLOGIA. PATOLOGIA ISCHEMICA. ANEURISMI. TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA 1,6 16 2,5 0,1 17,6 32

Dettagli

Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Basi epidemiologiche In Italia l ictus è la terza (la seconda, stando ad alcune stime)

Dettagli

EMORRAGIE INTRACRANICHE

EMORRAGIE INTRACRANICHE EMORRAGIE INTRACRANICHE Ematoma extradurale Ematoma sottodurale Emorragia subaracnoidea: della convessità della base Ematoma intraparenchimale: cerebrale Emorragia intraventricolare Ematoma del tronco

Dettagli

Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare?

Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare? Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare? A. de Falco, M. De Simone 2, F. d Onofrio, F. Canavacciuolo 3, S. Mangiacapra 3, M. Amitrano 3, B.

Dettagli

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione Trauma cranico Definizione Il Ruolo del Neurochirurgo nella Gestione del Trauma Cranico Grave Dipartimento di Neuroscienze/Riabilitazione Divisione di Neurochirurgia Direttore Michele Alessandro Cavallo

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia

Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia Domanda #1 (codice domanda: n.1061) : Il meningioma intracranico: A: presenta sovente un ispessimento della dura adiacente (dural tail) B: ha un

Dettagli

Chirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale

Chirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale Chirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT Ecocolor PTA E STENT Ecocolor PTA E STENT PTA E STENT

Dettagli

Scaricato da www.sunhope.it

Scaricato da www.sunhope.it Prof. Michele Rotondo NEUROCHIRURGIA c/o ospedale cto v.le colli aminei 21 339 6728945 081 2545762 5712 Esistono alcune malattie cerebrali che hanno in comune la complicanza emorragica (ictus emorragico).

Dettagli

Ecocolordoppler nella patologia non occlusiva del circolo cerebrale: MAV, fistole, aneurismi. M. A. Pacilli

Ecocolordoppler nella patologia non occlusiva del circolo cerebrale: MAV, fistole, aneurismi. M. A. Pacilli Ecocolordoppler nella patologia non occlusiva del circolo cerebrale: MAV, fistole, aneurismi M. A. Pacilli argomenti MAV intracraniche fistole artero-venose intracraniche aneurismi intracranici aneurismi

Dettagli

Malattie cerebrovascolari acute e ictus

Malattie cerebrovascolari acute e ictus Malattie cerebrovascolari acute e ictus ICTUS Definizioni Improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit focale e/o globale (coma) delle funzioni cerebrali di durata superiore alle 24 ore

Dettagli

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO Dott. Cristiano Capurso ICTUS ACUTO l ictus è una sindrome caratterizzata dall improvviso e rapido

Dettagli

CORSO INTEGRATO F1 NEUROCHIRURGIA

CORSO INTEGRATO F1 NEUROCHIRURGIA CORSO INTEGRATO F1 NEUROCHIRURGIA FISIOLOGIA NEURONE: Unità anatomico funzionale del SNC. Corpo cellulare o pirenoforo o soma. Uno o più Dendriti. Un Neurite o assone o cilindrasse. Connessione SINAPTICA

Dettagli

Metodologia e strategie di refertazione nel paziente con patologia cerebrovascolare

Metodologia e strategie di refertazione nel paziente con patologia cerebrovascolare PROGRAMMI DIDATTICI PAVESI 2010 CORSO DI REFERTAZIONE BRAIN PER IL RADIOLOGO GENERALE Metodologia e strategie di refertazione nel paziente con patologia cerebrovascolare Elisa Alberici Pavia, 7 ottobre

Dettagli

Trauma cranico: frattura e lesione cerebrale

Trauma cranico: frattura e lesione cerebrale 75 Trauma cranico: frattura e lesione cerebrale 76 frattura non frattura ematoma epidurale ematoma subdurale acuto ematoma subdurale cronico emorragia subaracnoidea edema cerebrale emorragia cerebrale

Dettagli

ASL 3 Genovese PO Villa Scassi S.C. Chirurgia Vascolare. Dir. Prof. G Simoni. Dott D Ermirio

ASL 3 Genovese PO Villa Scassi S.C. Chirurgia Vascolare. Dir. Prof. G Simoni. Dott D Ermirio ASL 3 Genovese PO Villa Scassi S.C. Chirurgia Vascolare Dir. Prof. G Simoni DIAGNOSTICA VASCOLARE NON INVASIVA TSA: ANATOMIA E PATOLOGIA Dott D Ermirio Patologia Carotidea e dei Tronchi Sopra Aortici Dati

Dettagli

DIFFERITA PROGRAMMATA

DIFFERITA PROGRAMMATA Classi di priorità per TC ADDOME 49 di 66 32. DEFINIZIONE CLASSI DI PER TC ADDOME SUPERIORE/INFERIORE/COMPLETO senza e con MDC Evidenza clinica di patologia acuta severa (es. pancreatite acuta, sospetta

Dettagli

Prof. Pierpaolo Lunardi

Prof. Pierpaolo Lunardi Prof. Pierpaolo Lunardi Emorragia cerebrale Classificazione Terapia Primitiva Secondaria Sede tipica Malformazioni vascolari Sede atipica Angioma artero-venoso Angioma cavernoso aneurisma E una dilatazione

Dettagli

Prof. Michele Rotondo NEUROCHIRURGIA. c/o ospedale cto v.le colli aminei 21. scaricato da 1

Prof. Michele Rotondo NEUROCHIRURGIA. c/o ospedale cto v.le colli aminei 21. scaricato da  1 Prof. Michele Rotondo NEUROCHIRURGIA c/o ospedale cto v.le colli aminei 21 339 6728945 081 2545762 5712 Esistono alcune malattie cerebrali che hanno in comune la complicanza emorragica (ictus emorragico).

Dettagli

MAV : MALFORMAZIONI ARTERO-VENOSE CEREBRALI

MAV : MALFORMAZIONI ARTERO-VENOSE CEREBRALI MAV : MALFORMAZIONI ARTERO-VENOSE CEREBRALI Le malformazioni artero-venose (MAV) sono delle anomalie vascolari caratterizzate da una comunicazione diretta, patologica, tra arterie e vene. Normalmente il

Dettagli

RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE

RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE La rete di I livello per l assitenza all ictus ischemico in fase acuta, dati i tempi strettissimi di intervento, deve essere strutturata in modo capillare sul territorio

Dettagli

Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie

Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie Tavola Rotonda: Prospettive - Sviluppi - Confronto interregionale Torino 13 giugno 2012 Marco De Mattei S.C. Neurologia

Dettagli

MENINGIOMA PARASAGITTALE SINISTR0, 1/3 ANTERIORE

MENINGIOMA PARASAGITTALE SINISTR0, 1/3 ANTERIORE MENINGIOMA PARASAGITTALE SINISTR0, 1/3 ANTERIORE TC PREOPERATORIA SENZA MDC In regione frontale sinistra si apprezza una grossolana formazione espansiva di forma ovale parzialmente calcifica di 50 mm di

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN NEURORADIOLOGIA

APPROPRIATEZZA IN NEURORADIOLOGIA APPROPRIATEZZA IN NEURORADIOLOGIA Criteri di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni ambulatoriali di diagnostica strumentale ad alto impatto tecnologico TC e RM Dott.ssa A. Pichiecchio Prof. S.

Dettagli

ACCIDENTI CEREBROVASCOLARI LINEE GUIDA DI TRATTAMENTO DELLO STROKE

ACCIDENTI CEREBROVASCOLARI LINEE GUIDA DI TRATTAMENTO DELLO STROKE II MEDICINA OSPEDALE S.EUGENIO ASL RM C ACCIDENTI CEREBROVASCOLARI LINEE GUIDA DI TRATTAMENTO DELLO STROKE Raccolte ed ordinate dal Dr. Carlo Anibaldi e dalla D.ssa Alessandra Cappelli per il trattamento

Dettagli

Cefalee sintomatiche Diagnosi differenziale. Dott.ssa Mariangela Vacca Clinica Neurologica, AOU Cagliari Cagliari, 17 Novembre 2018

Cefalee sintomatiche Diagnosi differenziale. Dott.ssa Mariangela Vacca Clinica Neurologica, AOU Cagliari Cagliari, 17 Novembre 2018 Cefalee sintomatiche Diagnosi differenziale Dott.ssa Mariangela Vacca Clinica Neurologica, AOU Cagliari Cagliari, 17 Novembre 2018 CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE CEFALEE III Edizione, 2018 1. Emicrania

Dettagli

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di coaguli ematici di natura embolica trombosi locale o cardiaca emboli non trombotici (settici, neoplastici)

Dettagli

BEST PRACTICE nell ASSISTENZA! al NEONATO con ASFISSIA!

BEST PRACTICE nell ASSISTENZA! al NEONATO con ASFISSIA! I Incontro di Aggiornamento in Neonatologia Sezione del Friuli-Venezia-Giulia della Società Italiana di neonatologia 19 febbraio 2015 BEST PRACTICE nell ASSISTENZA al NEONATO con ASFISSIA Cosa vede l indagine

Dettagli

Le lesioni del Sistema Nervoso Centrale e della Colonna: imaging in urgenza

Le lesioni del Sistema Nervoso Centrale e della Colonna: imaging in urgenza Presidente del Congresso e Responsabile Scientifico: Dott. Francesco PERLASCA Direttore Dipartimento E.A.S. - A.O. Ospedale di Circolo e Fond. Macchi - Varese Le lesioni del Sistema Nervoso Centrale e

Dettagli

[IL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALL ICTUS EMORRAGICO NELLA REGIONE MARCHE]

[IL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALL ICTUS EMORRAGICO NELLA REGIONE MARCHE] 2006 [Digitare il nome della società] Utente [IL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALL ICTUS EMORRAGICO NELLA REGIONE MARCHE] [Digitare qui il sunto del documento. Di norma è una breve sintesi del contenuto

Dettagli

Il farmacista nel percorso ictus. L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX

Il farmacista nel percorso ictus. L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX Il farmacista nel percorso ictus L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX Che cos è un TIA? Definizione classica: improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit

Dettagli

INTRODUZIONE. 3,4,9,11,13,14,1618,25 In letteratura rimane controverso il ruolo del

INTRODUZIONE. 3,4,9,11,13,14,1618,25 In letteratura rimane controverso il ruolo del INTRODUZIONE Le micromalformazioni arterovenose (micro-mav) cerebrali sono definite, in accordo alla classificazione di Yasargil, 33,34 shunt artero-venosi con un nidus di diametro inferiore al centimetro.

Dettagli

Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica

Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica Fase intraospedaliera precoce Ruolo degli operatori e rispetto dei tempi Trombolisi sistemica o endovascolare? Stroke Unit vs Neurologia d Urgenza Riabilitazione

Dettagli

ANEURISMI INTRACRANICI

ANEURISMI INTRACRANICI ANEURISMI INTRACRANICI Un aneurisma (dal greco eurynein = dilatare ) è una dilatazione localizzata di un arteria che si sviluppa, per effetto della pressione del sangue, in corrispondenza di una zona di

Dettagli

CASI CLINICI. 30 Marzo 2019

CASI CLINICI. 30 Marzo 2019 CASI CLINICI 30 Marzo 2019 69 ANNI Alle 12:30 circa ha chiamato la figlia riferendo un certo malessere con vertigine e caduta a terra. Condotta al PS di questo PO, durante l'attesa ha presentato improvvisa

Dettagli

Le cefalee nell infanzia

Le cefalee nell infanzia Le cefalee nell infanzia Meccanismi che stimolano il dolore dai vasi sanguigni Vasodilatazione Infiammazione Trazione-dislocazione Patogenesi dell emicrania Vasocostrizione e successiva vasodilatazione

Dettagli

Le terapie dell ictus in fase acuta: la trombectomia meccanica Moderano Anselmo Campagna, Salvatore Ferro

Le terapie dell ictus in fase acuta: la trombectomia meccanica Moderano Anselmo Campagna, Salvatore Ferro Giornata Mondiale Ictus Vedo, riconosco, chiamo Il riconoscimento precoce e tempestivo dei sintomi dell ictus cerebrale Campagna regionale di informazione e sensibilizzazione Introducono Kyriakoula Petropulacos

Dettagli

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV L'HIV è stato isolato nel tessuto cerebrale e nel liquor, edèpresente nel SNC fin dai primi stadi dell'infezione virale generalizzata I disturbi

Dettagli

Cefalea post endoarteriectomia (Bruno Colombo)

Cefalea post endoarteriectomia (Bruno Colombo) Cefalea post endoarteriectomia (Bruno Colombo) Fa parte del gruppo delle cefalee attribuite a disturbi vascolari cranici o cervicali. I criteri diagnostici sono quelli di un dolore ad insorgenza acuta

Dettagli

NEURORADIOLOGIA DISCIPLINA A CARATTERE SUPERSPECIALISTICO:

NEURORADIOLOGIA DISCIPLINA A CARATTERE SUPERSPECIALISTICO: NEURORADIOLOGIA DISCIPLINA A CARATTERE SUPERSPECIALISTICO: gran numero di affezioni del SNC nelle quali si prospetta indispensabile lo studio per immagini WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ TEMATICHE D INTERESSED

Dettagli

L. Pavolucci*, G. Amore*, F. Rondelli*, L. Favero, L. Spinardi^, E. Sessagesimi^, L. Migliaccio, E. Favaretto, M. Guarino* 09/03/2018 ANEU - Bologna

L. Pavolucci*, G. Amore*, F. Rondelli*, L. Favero, L. Spinardi^, E. Sessagesimi^, L. Migliaccio, E. Favaretto, M. Guarino* 09/03/2018 ANEU - Bologna L. Pavolucci, G. Amore, F. Rondelli, L. Favero, L. Spinardi^, E. Sessagesimi^, L. Migliaccio, E. Favaretto, M. Guarino UO Neurologia, Direzione Sanitaria,^ SSD Neuroradiologia, Angiologia AOU - Policlinico

Dettagli

TCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio

TCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio TCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio Dr Di Carlo Carmine U.O.C. Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore P.O. SANTO SPIRITO - Pescara .. la mortalità da trauma è una epidemia

Dettagli

16/12/2016. La Neuroftalmologia

16/12/2016. La Neuroftalmologia LE URGENZE NEUROLOGICHE Cuneo, 3 dicembre 2016 Il paziente con disturbo del visus: il neurologo Dr. A. Dutto S.C. Neurologia-Savigliano La Neuroftalmologia è la disciplina che si occupa della fisiologia

Dettagli

LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NELLA PANCREATITE ACUTA

LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NELLA PANCREATITE ACUTA SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. PATOLOGIA DEL PANCREAS LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NELLA PANCREATITE ACUTA Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia

Dettagli

Segni di lato e crisi epilettiche parziali in assenza di lesionalità parenchimali: l apparenza inganna!

Segni di lato e crisi epilettiche parziali in assenza di lesionalità parenchimali: l apparenza inganna! Segni di lato e crisi epilettiche parziali in assenza di lesionalità parenchimali: l apparenza inganna! A.Cuzzoni Maria Giovanna Stroke Unit- IRCCS Policlinico San Matteo IRCCS INN C. Mondino Venezia Mestre,

Dettagli

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE FINALITA DEL SERVIZIO E TIPOLOGIA DELL UTENZA L Unita operativa di Neurorianimazione si occupa

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz Ipertensione endocranica

www.fisiokinesiterapia.biz Ipertensione endocranica www.fisiokinesiterapia.biz Ipertensione endocranica cervello liquor sangue Ipertensione endocranica Cranio: struttura rigida incomprimibili un aumento del volume di uno dei tre componenti aumento della

Dettagli

semeiotica TC ed RM dei crolli vertebrali: osteoporotici vs neoplastici

semeiotica TC ed RM dei crolli vertebrali: osteoporotici vs neoplastici semeiotica TC ed RM dei crolli vertebrali: osteoporotici vs neoplastici Cremona, 13 gennaio 2017 C. Botti background: il caso clinico! pz maschio, 79 anni; in anamnesi microcitoma polmonare operato, ultimi

Dettagli

L imaging diagnostico dei pazienti con possibili traumi vascolari ha subito una evoluzione che deriva dal prorompente sviluppo della tecnologia che

L imaging diagnostico dei pazienti con possibili traumi vascolari ha subito una evoluzione che deriva dal prorompente sviluppo della tecnologia che DIPARTIMENTO DI SCIENZE RADIOLOGICHE SERVIZIO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOLOGIA INTERVENTISTICA P.O.CIVICO E BENFRATELLI - PALERMO ( Primario : Prof.Vincenzo Alessi ) Imaging dei traumi vascolari

Dettagli

Diagnostica neuroradiologica: cosa chiedere al radiologo e come leggere TC e RM

Diagnostica neuroradiologica: cosa chiedere al radiologo e come leggere TC e RM PerCorso Ipofisi 2 Venerdì 9 novembre 2012 h 17.30 19.30 (Replica sabato 10 novembre 2012 h 17 19) Diagnostica neuroradiologica: cosa chiedere al radiologo e come leggere TC e RM Alessandro Bozzao Neuroradiologia

Dettagli

ECODOPPLER TRANSCRANICO

ECODOPPLER TRANSCRANICO ECODOPPLER TRANSCRANICO Vincenzo Lucivero U.O. Bari Corso di aggiornamento Appropriatezza prescrittiva in ecocardiografia ed ecodoppler vascolare Bari 10 novembre 2007 IMPIEGO DIAGNOSTICO DEGLI ULTRASUONI

Dettagli

Complicanze FAV. Dott. T. Fidelio. S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè

Complicanze FAV. Dott. T. Fidelio. S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè Complicanze FAV Dott. T. Fidelio S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè La gestione infermieristica della FAV è fondamentale Gestione complicanze o malfunzionamento Cattivo funzionamento responsabile di una terapia

Dettagli

PATOLOGIA CAROTIDEA. scaricato da DATI EPIDEMIOLOGICI

PATOLOGIA CAROTIDEA. scaricato da  DATI EPIDEMIOLOGICI DATI EPIDEMIOLOGICI PATOLOGIA CAROTIDEA Prof. Anna Florio In Italia lo stroke è la terza causa di morte con il 12% di tutti i decessi per anno e la causa principale di invalidità. La prevalenza e l incidenza

Dettagli

MENINGIOMA DELLA FALCE 1/3 MEDIO 1/3 POSTERIORE

MENINGIOMA DELLA FALCE 1/3 MEDIO 1/3 POSTERIORE MENINGIOMA DELLA FALCE 1/3 MEDIO 1/3 POSTERIORE N. L. Crisi convulsive di tipo Jacksoniano prevalenti all arto inferiore sinistro. RM ENCEFALO (SENZA E CON CONTRASTO) : Evidenza di voluminosa formazione

Dettagli

I V C O N G R E S S O N A Z I O N A L E A N E U M E S T R E A P R I L E

I V C O N G R E S S O N A Z I O N A L E A N E U M E S T R E A P R I L E I V C O N G R E S S O N A Z I O N A L E A N E U M E S T R E 1 1-1 3 A P R I L E 2 0 1 9 SINDROME DA VASOCOSTRIZIONE CEREBRALE REVERSIBILE A COINVOLGIMENTO PANENCEFALICO IN PAZIENTE EMICRANICA CON STORIA

Dettagli

Neuropatia Ottica Ischemica Anteriore Diagnosi Differenziale Terapia

Neuropatia Ottica Ischemica Anteriore Diagnosi Differenziale Terapia Neuropatia Ottica Ischemica Anteriore Diagnosi Differenziale Terapia Fai clic per aggiungere del testo Dott.ssa Eleonora Baldi UO Neurologia Dip Neuroscienze/Riabilitazione AOU S.Anna Diagnosi differenziale

Dettagli

DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO. Andrea Saletti

DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO. Andrea Saletti DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO Andrea Saletti Responsabile Modulo Dipartimentale di Neuroradiologia Interventistica Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione

Dettagli

CORSO BASE: LA CEFALEA. Questionario di apprendimento

CORSO BASE: LA CEFALEA. Questionario di apprendimento CORSO BASE: LA CEFALEA Questionario di apprendimento 1 1. Per quale cefalea primaria non è stata riscontrata alcuna familiarità? b) cefalea di tipo tensivo episodica 2. Quale cefalea primaria può esordire

Dettagli

Le infezioni in ambito neurologico. Il parere del neurologo Giampiero Grampa

Le infezioni in ambito neurologico. Il parere del neurologo Giampiero Grampa Le infezioni in ambito neurologico Il parere del neurologo Giampiero Grampa La maggior parte delle problematiche infettive in campo neurologico è tempo dipendente: precocità di diagnosi, precocità di terapia

Dettagli

Ictus Cerebri Management Ospedaliero Quadri clinici e Iter diagnostici. Dr P. Morana

Ictus Cerebri Management Ospedaliero Quadri clinici e Iter diagnostici. Dr P. Morana Ictus Cerebri Management Ospedaliero Quadri clinici e Iter diagnostici. Dr P. Morana Definizione. ICTUS Ischemico: arresto del flusso di sangue in un arteria del cervello ICTUS Emorragico: dalla rottura

Dettagli

RIUNIONE SIN-SNO Umbria

RIUNIONE SIN-SNO Umbria RIUNIONE SIN-SNO Umbria L ecocolordoppler può essere l unico esame per decidere di intervenire chirurgicamente su una stenosi carotidea? Laura Maria Greco U.O. di Neurologia Ospedale di Gubbio/Gualdo Tadino

Dettagli

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Alterazioni della Funzione del Cuore Difetti Organici (malformazioni congenite, vizi valvolari) Difetti Funzionali Disturbi della Frequenza Disturbi del

Dettagli

Esami neuroradiologici

Esami neuroradiologici Esami neuroradiologici..quando, quali, come F. Alessandrini Servizio di Neuroradiologia Ospedale Civile Maggiore Bgo. Trento Verona Ultrastruttura Elevata risoluzione spaziale Elevata risoluzione temporale

Dettagli

25/06/2010. Scaricato da 1

25/06/2010. Scaricato da  1 Definizione Accumulo di liquor nei ventricoli con conseguente dilatazione degli stessi Scaricato da www.sunhope.it 1 Produzione Liquorale Secrezione attiva a partire dalla circolazione arteriosa cerebrale

Dettagli

Sintomi associati alla cefalea. In precedenza MOTIVO DELLA VISITA

Sintomi associati alla cefalea. In precedenza MOTIVO DELLA VISITA Ilaria De Cillis Scuola di Specializzazione in Neurofisiopatologia Università degli Studi di Pavia MOTIVO DELLA VISITA 60 anni, maschio Da 3 settimane cefalea quotidiana Dolore in sede occipitale con diffusione

Dettagli

15 CONGRESSO NAZIONALE FNCPTSRM 19-21 Aprile 2013 Palazzo dei congressi Riccione

15 CONGRESSO NAZIONALE FNCPTSRM 19-21 Aprile 2013 Palazzo dei congressi Riccione 15 CONGRESSO NAZIONALE FNCPTSRM 19-21 Aprile 2013 Palazzo dei congressi Riccione CORSO ECM G a cura della AITNR TECNICHE NEURORADIOLOGICHE APPLICATE ALLE METODICHE TC-RMN ED ANGIORADIOLOGIA:STUDIO DEL

Dettagli

Imaging delle encefalopatie autoimmuni

Imaging delle encefalopatie autoimmuni Imaging delle encefalopatie autoimmuni Ilaria Pesaresi UO Neuroradiologia AOUP Direttore M. Cosottini Università di Pisa Dipartimento Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia ITALY

Dettagli

CAPITOLO 2 CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA

CAPITOLO 2 CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA CAPITOLO CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA Segni di localizzazione del danno cerebrale Risposta in decorticazione: a seguito dello stimolo doloroso le estremità superiori

Dettagli

Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica

Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica G. Bartolozzi ISS - Roma 4-5 luglio 2005 Agenti delle

Dettagli

SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO

SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO INDICE Introduzione... 1 SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO 1 Anatomia del sistema vascolare arterioso... 5 Aorta ascendente... 5 Aorta discendente... 11 2 Insufficienza cerebrovascolare... 17 Fisiopatologia

Dettagli

Biomeccanica dei Traumi Cranici

Biomeccanica dei Traumi Cranici TRAUMI CRANICI - Negli USA circa 500.000 persone/anno sono interessate da traumi cranici; le cause comprendono incidenti stradali e sul lavoro, lesioni da attività sportiva,aggressioni, cadute accidentali.

Dettagli

MENINGIOMA DEL VERTICE

MENINGIOMA DEL VERTICE MENINGIOMA DEL VERTICE C. G. Paziente di sesso maschile, di anni 54, in apparenti buone condizioni di salute. Da circa un anno progressivo indebolimento motorio all arto inferiore sinistro,fino alla monoparesi.

Dettagli

PATOLOGIA CAROTIDEA e dei TRONCHI SOPRA AORTICI

PATOLOGIA CAROTIDEA e dei TRONCHI SOPRA AORTICI PATOLOGIA CAROTIDEA e dei TRONCHI SOPRA AORTICI Prof. Anna Florio DATI EPIDEMIOLOGICI In Italia lo stroke è la terza causa di morte con il 12% di tutti i decessi per anno e la causa principale di invalidità.

Dettagli

Definizione. L idrocefalo è una dilatazione sotto tensione delle cavità ventricolari conseguente ad una alterazione della circolazione liquorale.

Definizione. L idrocefalo è una dilatazione sotto tensione delle cavità ventricolari conseguente ad una alterazione della circolazione liquorale. IDROCEFALO Definizione L idrocefalo è una dilatazione sotto tensione delle cavità ventricolari conseguente ad una alterazione della circolazione liquorale. Idrocefalo > Incremento PIC > S.me di ipertensione

Dettagli

Sindrome da ipertensione endocranica

Sindrome da ipertensione endocranica Sindrome da ipertensione endocranica 1. Fisiopatologia Il cervello è contenuto in una scatola rigida (ad eccezione dell età neonatale), il cranio. Distribuzione dei volumi nella scatola cranica Neuroni:

Dettagli

LEZIONI DI NEURORADIOLOGIA. Dott. Massimo Borrelli U.O.di Neuroradiologia Arcispedale S Anna di Ferrara

LEZIONI DI NEURORADIOLOGIA. Dott. Massimo Borrelli U.O.di Neuroradiologia Arcispedale S Anna di Ferrara LEZIONI DI NEURORADIOLOGIA Dott. Massimo Borrelli U.O.di Neuroradiologia Arcispedale S Anna di Ferrara STORIA E EVOLUZIONE DELLA NEURORADIOLOGIA QUATTRO PERIODI: 1895-1920: rx standard ( 1895 ROENTGEN

Dettagli

Direttore : Prof.Vincenzo Alessi

Direttore : Prof.Vincenzo Alessi UNIVERSITA EGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Legale Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica Direttore: Ch.mo Prof. Marcello De

Dettagli

UNA VISIONE D INSIEME. Vasi Epiaortici, Sistema Carotideo e Sistema Vertebro-Basilare

UNA VISIONE D INSIEME. Vasi Epiaortici, Sistema Carotideo e Sistema Vertebro-Basilare UNA VISIONE D INSIEME Vasi Epiaortici, Sistema Carotideo e Sistema Vertebro-Basilare Vasi Epiaortici Originano in successione dall arco aortico, la a. Anonima (o tronco Brachio- Cefalico), la a. Carotide

Dettagli

Eco-color-Doppler nella patologia non aterosclerotica del circolo Cerebrale: dissecazioni, displasie Giovanni Ciccarese

Eco-color-Doppler nella patologia non aterosclerotica del circolo Cerebrale: dissecazioni, displasie Giovanni Ciccarese IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza Dipartimento di MALATTIE CARDIOVASCOLARI U.O. Complessa di RADIOLOGIA INTERVENTISTICA Direttore Dott. F. FLORIO Eco-color-Doppler nella patologia non aterosclerotica

Dettagli

CASI CLINICI. dott. Luigi Monaco

CASI CLINICI. dott. Luigi Monaco CASI CLINICI dott. Luigi Monaco Caso n 1 Paziente maschio di 77 anni. Ricovero in urologia per idronefrosi sinistra secondaria a calcolosi ureterale. Richiesta ecografia per valutazione urologica. Le

Dettagli

1 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

1 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE indice generale Prefazione alla terza edizione... Prefazione alla seconda edizione... Prefazione alla prima edizione... Presentazione della seconda edizione italiana... Ringraziamenti... Biografia dell

Dettagli

L ICTUS CEREBRI in fase acuta: il neuroradiologo e la collaborazione interdisciplinare

L ICTUS CEREBRI in fase acuta: il neuroradiologo e la collaborazione interdisciplinare Convegno ECM - LAZIO PREVENZIONE 2017 L ICTUS CEREBRI in fase acuta: il neuroradiologo e la collaborazione interdisciplinare Donatella Pantoli UOS Neuroangiointerventistica UOC Radiologia P.O. San Filippo

Dettagli

Circolazione cerebrale (cenni sulla vascolarizzazione arteriosa)

Circolazione cerebrale (cenni sulla vascolarizzazione arteriosa) Circolazione cerebrale (cenni sulla vascolarizzazione arteriosa) Il cervello è altamente vulnerabile a disturbi del rifornimento ematico. Anossia e ischemia della durata di solo alcuni secondi causano

Dettagli

Sintomi di «allarme» in PS: il paziente con cefalea. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico

Sintomi di «allarme» in PS: il paziente con cefalea. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico. Caso clinico Sintomi di «allarme» in PS: il paziente con cefalea 3/12/16 Paolo Ghiglione Paziente di 20 anni, accesso in PS per cefalea (temporale dx) e febbre da 2 settimane. Il mese prima visita ORL per atalgia dx,

Dettagli

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada CASO CLINICO Tutto per un calcolo R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada - G.F. Uomo di 47 aa - In anamnesi: storia di poliposi nasale e nefrolitiasi per cui nel 2001

Dettagli

Emmanuele Tafuri. MD. PhD. Università degli studi G.d Annunzio, Chieti-Pescara

Emmanuele Tafuri. MD. PhD. Università degli studi G.d Annunzio, Chieti-Pescara Emorragia subaracnoidea Emmanuele Tafuri MD. PhD Università degli studi G.d Annunzio, Chieti-Pescara Epidemiologia L incidenza dell ESA è di 7-8 casi/100000 abitanti/anno e rappresenta circa il 4% di tutti

Dettagli