LA GESTIONE DEL PAZIENTE DAL PUNTO DI VISTA INFERMIERISTICO. C. MORO EMAFERESI P.O. Busto Arsizio

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1 LA GESTIONE DEL PAZIENTE DAL PUNTO DI VISTA INFERMIERISTICO C. MORO EMAFERESI P.O. Busto Arsizio

2 L EVOLUZIONE DEI SEPARATORI CELLULARI TENDE SEMPRE PIÙ ALL AUTOMAZIONE DELLA PROCEDURA MINOR DIPENDENZA DALL OPERATORE NELLA PROCEDURA L AFERESI TERAPEUTICA È UNA PROCEDURA COMPLESSA RICHIEDE EXPERTISE & SKILL ESPERIENZA COMPETENZA - PROFESSIONALITÀ

3 CARATTERISTICHE APHERESIS NURSE COMPETENZA CAPACITÀ TECNICA FACILITÀ DI RELAZIONE CON IL PAZIENTE DONATORE GESTIONE CLINICA DEL PAZIENTE «FRAGILE» BILANCIO IDRO ELETTROLITICO GESTIONE DEI LIQUIDI DI SOSTITUZIONE

4 Gestione degli accessi vascolari Periferici Centrali Definizione del miglior accesso vascolare riferito a diagnosi Età del paziente Stato clinico Programma terapeutico per quanto tempo? Mantenimento degli accessi Gestione della somministrazione dei farmaci in corso di aferesi terapeutica Calcio gluconato antistaminici corticosteroidi

5 Competenza richiesta nel Monitoraggio dei parametri vitali Nella sorveglianza sulla insorgenza di reazioni avverse Gestione dello stato d ansia paziente parenti cosa sto facendo il perché della terapia Procedura documentata - tracciabilità

6 PRINCIPI ED OBIETTIVI DELLA PROCEDURA AT VALUTAZIONE RISCHIO BENEFICIO SCELTA DEL LIQUIDO SI SOSTITUZIONE SCELTA DEL TIPO DI PROCEDURA COMUNICAZIONE NELL EQUIPE COMUNICAZIONE TEAM AFERESI / TEAM CLINICO

7 IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE AD ALTO RISCHIO

8 CRITERI PER PAZIENTE AD ALTO RISCHIO PARAMETRI VITALI INSTABILI FREQUENZA RESPIRATORIA /MIN FREQUENZA CARDIACA < 80 - > 150 /MIN P SISTOLICA < 80 - > 200 MMHG PO2 < 90% PH ARTERIOSO < > 7.55 SANGUINAMENTO ATTIVO NON FISIOLOGICO BRONCOSPASMO ANEMIA SEVERA HB <7.0 GM/DL. HCT < 21.0% VOLUME EXTRACORPOREO ECV > 15% TBV (ADULTO) ECV > 10% TBV (PEDIATRICO) GRAVIDANZA NECESSITÀ DI SUPPORTO INFERMIERISTICO CONTINUO

9 Paziente ad alto rischio in terapia intensiva Paziente ambulatoriale?

10 Categorizzazione degli EA in lievi, moderati, severi Lievi nausea, tingling facciale, hives transitori, rispondenti a semplici interventi, senza sequele cliniche. Moderate ipotensione, tachicardia, cefalea, vomito determinano disagio, modificazione dei segni vitali, non rispondono rapidamente alla terapia specifica. Severe determinano instabilità emodinamica, impongono il termine della procedura, intervento terapeutico acuto e/o trasferimento del paziente ad più elevato livello di cura. EA severe possono essere associate a conseguente detrimentali quali arresto respiratorio, arresto cardiaco, morte.

11 REAZIONI AVVERSE IN CORSO DI AFERESI TERAPEUTICA Parestesie Ipotensione Reazione vasogale 5,5% 2,6% 2012

12 LA PIÙ COMUNE REAZIONE AVVERSA SONO LE PARESTESIE DA IPOCALCEMIA (CITRATO). GLI EVENTI AVVERSI NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI SONO LIEVI E DI FACILE TRATTAMENTO. FATTORI DI RSCHIO PIÙ RILEVANTI SONO L USO DI PLASMA COME LIQUIDO DI SOSTIZIONE, L ACCESSO VENOSO CENTRALE, LA PRESENZA DI MALATTIA NEUROLOGICA

13 NEL PAZIENTE NEUROLOGICO LE MANIFESTAZIONI «REAZIONE IPOTENSIVA & VASOVAGALI SONO PIÙ FREQUENTI

14 I. Protocollo standardizzato incrementa l efficacia valutazioni pre procedura di aferesi terapeutica. II. La definizione del rischio ha un ruolo importante soprattutto nelle indicazioni di categoria ASFA III e IV o nelle non classificate non categorized dove il discrimine rischio beneficio non è ben delineato delle

15 Caratteristiche del paziente neurologico Instabilità emodinamica Labilità vaso vagale Stato di coscienza compromesso Eloquio difficoltoso Meccanica respiratoria deficitaria Deficit nella deglutizione Deficit motorio

16 E V E N T O A C U T O S. ML 1951 Diagnosi: Miastenia sieronegativa Terapia: inibitori acetilcolinesterasi corticosteroide immunosoppressori plasmaferesi terapeutica. 1 ciclo AT 2004, 5 procedure. 1 evento avverso ipotensivo. Miglioramento della sintomatologia (deglutizione, ptosi palpebrale, diplopia) 2 ciclo AT 2005, 4 procedure. Comparsa di manifestazioni avverse caratterizzate da ipotensione, trisma, tremori e contrazioni muscolari, breve perdita di coscienza. Le manifestazioni si presentano ripetutamente. Ipotesi: reazione vaso vagale? Importante reazione ipocalcemica? Neurologo????? Esecuzione della procedura in ambiente protetto in presenza di rianimatore e neurologo. A litri volume processato comparsa di crisi tetanica seguita da crisi convulsiva generalizzata (terapia farmacologica). EEG in continuo Evoluzione: Stato di sopore post critico; subentranti crisi convulsive di breve durata. Progressivo recupero. Osservazione Diagnosi: epilessia parziale.

17 RNM encefalo Alterazioni della sostanza bianca biemisferica in sede fronto parietale bilateralmente, localizzate in sede periventricolare. Analoghe caratteristiche di segnale in sede sottotentoriale a livello dell e isfero ere ellare si istro. Lesioni compatibili con placche demielinizzanti in fase quiscente

18 C O M P E T E N Z A B. S., FEMMINA, ANNI 34 DEFICIT MOTORIO PROGRESSIVO AGLI ARTI, DIFFICOLTÀ ALLA STAZIONE ERETTA PROFONDA ASTENIA, IPOSTENIA AI 4 ARTI LIQUOR: DISSOCIAZIONE ALBUMINO CITOLOGICA STUDIO ENG EMG - EEG TC ENCEFALO STEROIDE AD ALTE DOSI PEGGIORAMENTO DELLA SINTOMATOLOGIA IPOSTENICA (CADUTA DEL CAPO, IMPOSSIBILITÀ A CONTROLLARE IL TRONCO) DIAGNOSI: S. G. BARRÉ IN PAZIENTE CON PREGRESSO LES. PROPOSTA PER AT. ALLA NOSTRA OSSERVAZIONE: TETRAPARESI, DISFAGIA, DISFONIA, LAGOFTALMO, ACCESSI VASCOLARI PERIFERICI IPOTONICI. ESEGUE PLASMAFERESI TERAPEUTICA, 6 PROCEDURE. RISPOSTA ALLA AT: MIGLIORA LA DISFAGIA E DISFONIA, MOVIMENTI DI FLESSO ESTENSIONE, RIPRESA MOTORIA AGLI ARTI.

19 NEL CORSO DELLA 1 PROCEDURA IMPROVVISO ROVESCIAMENTO DEL CAPO, ROVESCIAMENTO ALL INDIETRO DEI BULBI OCULARI, SCIALORREA, APNEA. PARAMETRI VITALI CONSERVATI, STATO DI COSCIENZA CONSERVATO, SOSTEGNO AL CAPO, RECUPERO E CONCLUSIONE DELLA PROCEDURA. L EVENTO AVVERSO? Grave crisi di panico dell IP in stress emotivo per la paziente

20 C A P A C I T À D I R E L A Z I O N E B.B. DONNA DI ANNI 47 DIAGNOSI MIASTENIA GRAVIS CANTANTE LIRICA SINTOMATOLOGIA: DIPLOPIA DISFONIA RINOLALIA - DISFAGIA IPOSTENIA TERAPIA: CORTICOSTEROIDE PIRIDOSTIGMINA 5 CICLI TERAPEUTICI: PROGRESSIVO MIGLIORAMENTO DELLA SINTOMATOLOGIA. RAPPORTO INTERPERSONALE DIFFICOLTOSO PER SCARSA COMPLIANCE DI BB RECUPERO DI UN ELOQUIO CORRETTO NEL CORSO DELLA PROCEDURA

21 R E A Z I O N E I P O T E N S I V A M.M. DONNA, ANNI 36 DIAGNOSI MIASTENIA GRAVIS - TIMECTOMIA RIPETUTI EPISODI DI INSUFFICIENZA RESPIRATORIA VENTILAZIONE ASSISTITA DISFAGIA TERAPIA IN CORSO PIRIDOSTIGMINA IN CORSO DI TPE: IPOTENSIONE, TRISMA, RETROFLESSIONE DELLA LINGUA, PERDITA DELLA COSCIENZA MANOVRE RIANIMATORIE: RECUPERO DELLA RETROVERSIONE, POSIZIONAMENTO DI CANNULA DI MAYO, VENTILAZIONE ASSISTITA, TRENDELEMBURG. RIPOSIZIONAMENTO ACCESSI VASCOLARI, INFUSIONE RAPIDA DI GELATINA FISIOLOGICA. RECUPERO DEI PARAMETRI VITALI TERMINA LA PROCEDURA

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