M. Luisa Cortesi Sulmona, 28 ottobre 2012

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1 INQUINAMENTO AMBIENTALE E SICUREZZA ALIMENTARE: ANALISI DEL RISCHIO Trasferimento di diossine e PCB dioxin-like in alimenti prodotti con latte di bufale naturalmente contaminato M. Luisa Cortesi Sulmona, 28 ottobre 2012

2 Articolo 5 Reg. 178 / 2002 Obiettivi generali 1. La legislazione alimentare persegue uno o più fra gli obiettivi generali di un livello elevato di tutela della vita e della salute umana, della tutela degli interessi dei consumatori, comprese le pratiche leali nel commercio alimentare, tenuto eventualmente conto della tutela della salute e del benessere degli animali, della salute vegetale e dell'ambiente. 2. La legislazione alimentare mira al conseguimento della libertà di circolazione all'interno della Comunità degli alimenti e dei mangimi prodotti o immessi sul mercato nel rispetto dei principi e dei requisiti generali enunciati nel presente capo. Specie aliene ** DAISIE:

3 Il termine diossine si riferisce ad un gruppo di 75 congeneri della policlorodibenzo-diossina diossina (PCDD) e 135 congeneri del policlorodibenzo-furano (PCDF) 17 di questi (7 PCDD e 10 PCDF ) suscitano preoccupazioni tossicologiche I PCB,, o bifenili policlorurati, sono sostanze chimiche prodotte deliberatamente tramite processi industriali. Conosciamo 209 congeneri,, suddivisi in due gruppi, in base alla diversa possibilità che hanno gli atomi di cloro di disporsi su un unico o su entrambi gli anelli del bifenile: n. 12 presentano proprietà tossicologiche analoghe alle diossine e sono denominati PCB diossino-simili simili, gli altri hanno profili tossicologici diversi

4 Nome Struttura Congeneri Congeneri tossici PCDDs 75 7 PCDFs PCBs DL

5 DIOSSINE E PCB Le diossine e i PCB sono inquinanti organici persistenti (POP( POP) caratterizzati da elevata lipoaffinità resistenza al degrado chimico e biologico per cui persistono nell ambiente e si accumulano nella catena alimentare animale ed umana Le diossine e i PCB determinano una contaminazione ambientale di fondo Il passaggio di xenobiotici lipofili,, attraverso l animale l può comportare un aumento della concentrazione nelle matrici particolarmente ricche di grasso

6 PCB non diossina-simili Su richiesta della Commissione, il gruppo scientifico sui contaminanti della catena alimentare dell EFSA ha adottato un parere sulla presenza di PCB non diossinasimili nei prodotti alimentari e nei mangimi. La somma dei sei PCB marcatori o indicatori (PCB 28, 52, 101, 138, 153 e 180) comprende circa la metà della quantità totale di PCB non diossina-simili presenti nei prodotti alimentari e nei mangimi. Questa somma è considerata come un marcatore adeguato per le presenze e l esposizione delle persone ai PCB non diossina-simili e dovrebbe pertanto essere fissata in quanto tenore massimo.

7 Rischi per la salute del consumatore Diossine, furani e PCB correlati sono in grado di indurre effetti tossici, anche ad esposizioni molto basse Cancerogenicità Immunosoppressione Endometriosi Effetti neurocomportamentali Teratogenicità Alterazione della sfera riproduttiva Disturbi del sistema endocrino La via di assunzione principale è quella alimentare: più del 90% delle diossine è assunto con la dieta; circa l 80% l con gli alimenti di o. a.

8 Update of the monitoring of levels of dioxins and PCBs in food and feed EFSA Journal 2012;10(7):2832 Their presence in food and feed available on the European market has been monitored Between 1995 and 2010 by 26 European countries n.13,797 samples were assessed for dioxins and dioxin-like PCBs (DLPCBs) and n.19,181 samples for non dioxin-like PCBs (NDL-PCBs). At least one quantified congener of dioxins and DL-PCBs was found in almost all samples At least one NDL-PCB indicator was quantified in 68.4 % of the feed and 82.6 % of the food samples.

9 EFSA Journal 2012;10(7):2832 Fish, meat and dairy products appeared to be the highest contributing food groups to dietary exposure. Their relative importance depended on age and country of the consumer. A general decrease in dietary exposure of dioxins and DL-PCBs was observed between and , estimated to be between 16.6 % and 79.3 % for the different population groups. A smaller decrease was observed for NDL- PCBs.

10 EFSA Journal 2012;10(7):2832 Esposizione media!! Giornaliera!! kg b.w. pg Average exposure to dioxins and DL-PCBs was estimated to be between 0.57 and 2.54 pg TEQWHO05 / kg b.w. per day and the 95th percentile between 1.2 and 9.9 pg TEQWHO05/kg b.w. per day. ng Average exposure to NDL-PCB indicators was estimated to be between 4.3 and 25.7 ng/kg b.w. per day and the 95th percentile between 7.8 and 53.7 ng/kg b.w. per day.

11 Il comitato scientifico dell alimentazione umana (SCF Scientific Committee on Food) dell Unione Europea ha stabilito un valore cumulativo per la dose tollerabile settimanale (TWI Tolerable Weekly Intake) di diossine e PCB diossino-simili simili pari a 14 picogrammi (pg) di equivalente tossico (TEQ) / Kg p.c. TWI PCDD/F + PCB diossino-simili simili 14 pg TEQ/kg p.c./week 2 pg TEQ/kg p.c./day Questo valore non si discosta sostanzialmente dalla dose tollerabile mensile (70 pg TEQ/kg p.c./mese) stabilita dal JECFA nel giugno del 2001 Joint FAO/WHO Expert Committee on Food Additives e dai valori più bassi della gamma della TDI (1-4 pg TEQ/kg p.c.) definita dall OMS

12 Raccomandazione UE 2011/516 Riduzione della presenza di diossine, furani e PCB nei mangimi e negli alimenti 1. Gli Stati membri eseguono, proporzionalmente alla loro produzione, al loro uso e al loro consumo di mangimi e alimenti, un monitoraggio aleatorio della presenza di diossine, PCB diossina-simili simili e PCB non diossina-simili simili nei mangimi e negli alimenti. 2. In caso di mancato rispetto delle disposizioni della Dir. 2002/32/CE e del Reg. CE n. 1881/2006 e qualora si riscontrino livelli di diossine e/o di PCB diossina-simili simili eccedenti i livelli d azioned di cui all allegato allegato della presente raccomandazione relativamente agli alimenti e all All. II della Dir. 2002/32/CE per quanto riguarda i mangimi, gli Stati membri, in collaborazione con gli operatori: a) avviano indagini per individuare la fonte di contaminazione; b) prendono provvedimenti per ridurre o eliminare la fonte di contaminazione. 3. Gli Stati membri informano la Commissione e gli altri Stati membri m in merito a quanto rilevato, ai risultati delle indagini condotte e ai provvedimenti presi per ridurre o eliminare la fonte di contaminazione. azione.

13 Tossicità Ciascun congenere delle diossine o dei PCB diossina-simili presenta un diverso livello di tossicità. Per poter sommare la tossicità di questi diversi congeneri è stato introdotto il concetto di fattori di tossicità equivalente (TEF) in modo da agevolare la valutazione del rischio e il controllo normativo. I risultati analitici relativi a tutte le diossine e a tutti i PCB diossina- simili che suscitano preoccupazione sotto il profilo tossicologico vengono espressi mediante un unità quantificabile, ovvero in tossicità equivalente rispetto alla 2,3,7,8-tetraclorodibenzo tetraclorodibenzo-p-diossina diossina (TCDD) (TEQ). I TEF sono, se necessario, oggetto di continua revisione

14 Blu aumento Rosso diminuzione

15 Concentrazioni rilevate Prima procedere alla valutazione dei risultati analitici è necessario sottolineare l entitl entità delle concentrazioni rilevate, ricordando che 1 mg=1/1.000 g (10-3 ) 1 ug = 1/ g (10-6 ) 1 ng = 1/ g (10-9 ) 1 pg = 1/ g (10-12 ) In altri termini 3 pg/g equivale a dire che in un grammo di grasso (ovvero in mille miliardi di picogrammi di grasso) sono presenti 3 parti di diossina.

16 REGOLAMENTO CE 1881/2006 Tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari Regolamento CE 1881/2006 Commissione in G.U.U.E. L 364, così modif. da Reg. CE 1126/2007, Reg. CE 629/2008, Reg. CE 105/10, Reg. CE 165/2010, Reg. UE 420/2011, Reg. UE 835/2011, Reg. UE 1258/2011, Reg. UE 1259/2011, Reg. UE 594/2012 Allegato ** Reg. CE 1881/2006 REGOLAMENTO (UE) N. 252/2012 ** che stabilisce i metodi di campionamento** e di analisi per il controllo ufficiale dei livelli di diossine, PCB diossina-simili simili e PCB non diossina-simili simili in alcuni prodotti alimentari e che abroga il Reg.(CE) n. 1883/2006

17 Reg. UE 1259/2011 L Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha tenuto un seminario di esperti dal 28 al 30 giugno 2005 dedicato a un riesame dei valori dei fattori di tossicità equivalente (TEF) fissati dall OMS nel Diversi valori,tef sono stati modificati, in particolare per quanto concerne i PCB, i congeneri octaclorurati e i furani pentaclorurati. Su richiesta della Commissione, il gruppo scientifico sui contaminanti della catena alimentare dell EFSA ha adottato un parere sulla presenza di PCB non diossina-simili nei prodotti alimentari e nei mangimi La somma dei sei PCB marcatori o indicatori (PCB 28, 52, 101, 138, 153 e 180) comprende circa la metà della quantità totale di PCB non diossina-simili presenti nei prodotti alimentari e nei mangimi. Questa somma è considerata come un marcatore adeguato per le presenze e l esposizione delle persone ai PCB non diossina-simili e dovrebbe pertanto essere fissata in quanto tenore massimo

18 Reg. UE 1259/2011 PCB non diossina-simili..un numero considerevole di laboratori applicano un limite di quantificazione inferiore a 1 µg/kg di grassi o anche 2 µg/kg di grassi. In alcuni casi, il fatto di esprimere il risultato dell analisi come livello superiore potrebbe portare in alcuni casi a un livello vicino al tenore massimo, se erano stabiliti tenori massimi molto severi, anche se non è stato quantificato nessun PCB. Concentrazioni upperbound: le concentrazioni upperbound vengono calcolate ipotizzando che tutti i valori dei vari congeneri inferiori al limite di quantificazione siano pari al limite di quantificazione. I dati non erano molto numerosi per alcune categorie di prodotti alimentari.sarebbe pertanto opportuno riesaminare i tenori massimi entro tre anni, basandosi su una base di dati più ampia ottenuta mediante un metodo d analisi dotato di una sensibilità sufficientemente elevata per quantificare i bassi tenori.

19 Reg. UE 1259/2011 È stato chiesto all EFSA di esprimere un parere scientifico concernente la presenza di diossine e di PCB diossina- simili nel fegato di ovini e cervidi e concernente l opportunità di fissare tenori massimi di diossine e di PCB nel fegato e nei prodotti da esso derivati in funzione del prodotto piuttosto che in rapporto alla materia grassa, come avviene attualmente. Sino ad oggi, i prodotti alimentari contenenti meno dell 1 % di materie grasse erano esclusi dal tenore massimo di diossine e di PCB diossina-simili, tenuto conto del fatto che questi prodotti alimentari svolgono di solito un ruolo limitato nell esposizione delle persone. Si è verificato tuttavia il caso che alcuni prodotti alimentari contengano meno dell 1 % di materie grasse ma tenori molto elevati di diossine e di PCB diossina-simili nel grasso. Tenuto conto del fatto che un tenore massimo è fissato in funzione del prodotto per alcuni prodotti alimentari a basso contenuto di grassi, è opportuno applicare un tenore massimo in funzione del prodotto per i prodotti alimentari contenenti meno del 2 % di grassi.

20 Reg. UE 1259/2011 è opportuno fissare tenori massimi specifici meno elevati nei prodotti alimentari destinati ai lattanti e alla prima infanzia.. È opportuno quindi riesaminare le disposizioni applicabili ai prodotti alimentari destinati ai lattanti e alla prima infanzia non appena l EFSA avrà espresso il suo parere. Deroghe, e non più deroghe temporanee!!!!, alla Finlandia e alla Svezia per la commercializzazione di pesce originario del Baltico e destinato ad essere consumato sul loro territorio..

21 E importante ridurre la contaminazione complessiva da diossina negli alimenti Pertanto è proibito miscelare alimenti che rispettano i livelli massimi con alimenti che invece li superano E proibito utilizzare prodotti che non rispettino i livelli massimi come ingredienti per fabbricare altri prodotti alimentari

22 Reg PCB non DL 28, 52, 101, 138, 153 e 180

23 REG. (UE) N. 594/2012 del 5 luglio 2012 che modifica il regolamento (CE) n. 1881/2006 per quanto riguarda i tenori massimi dei contaminanti ocratossina A, PCB non diossina-simili e melamina nei prodotti alimentari Art. 11 Misure transitorie "Il presente regolamento non si applica ai prodotti commercializzati ati anteriormente alle date di cui alle lettere da a) a f) nel rispetto delle disposizioni applicabili a quelle date:" a) 1 1 luglio 2006 per quanto concerne i tenori massimi di deossinivalenolo e zearalenone di cui ai punti 2.4.1, 2.4.2, 2.4.4, 2.4.5, 2.4.6, 2.4.7, 2.5.1, 2.5.3, e dell'allegato; d b) 1 1 ottobre 2007 per quanto concerne i tenori massimi di deossinivalenolo e zearalenone di cui ai punti 2.4.3, 2.4.8, 2.4.9, 2.5.2, 2.5.4, 2.5.6, 2.5.8, e dell'allegato legato (Lettera così sost. da Reg. CE 1126/2007) c) 1 1 ottobre 2007 per quanto concerne i tenori massimi delle fumonisine B1 e B2 di cui al punto 2.6 dell'all.; d) 4 novembre 2006 per quanto concerne i tenori massimi della somma di diossine e PCB diossina-simili simili di cui alla parte 5 dell'allegato. "e) 1 gennaio 2012 per quanto concerne i tenori massimi dei PCB non diossina-simili simili di cui alla parte 5 dell'allegato; f) 1 1 gennaio 2015 per quanto concerne i tenori massimi dell'ocratossina A nelle specie di Capsicum di cui al punto dell'allegato." L'onere della prova della data della commercializzazione dei prodotti incombe all'operatore del settore alimentare. (2) L'allegato è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento. **

24 La valutazione del rischio tossicologico non è agevole Occorre considerare Livelli di contaminazione degli alimenti Consumo medio giornaliero degli alimenti European data base dei consumi nell UE Durata del consumo di alimenti contaminati L esposizione occasionale, seguita dall assunzione assunzione sistematica di alimenti non contaminati,, in genere,, non determina cambiamenti del body burden in misura tale da comportare un aumento significativo del rischio tossicologico

25 Ricerche relative a latte di bufala naturalmente contaminato e relativi prodotti lattiero caseari e bufale di allevamenti sotto sequestro

26 MOZZARELLA DI BUFALA, EMERGENZA RIFIUTI URBANI e RISULTATI FINALI DEI CONTROLLI I risultati (2008)( del Piano di controllo ufficiale predisposto dal Ministero della Salute, in collaborazione con la Regione Campania, per la determinazione dell'ampiezza del fenomeno di contaminazione da diossina nella mozzarella di bufala prodotta in regione, evidenziarono che il "problema diossina" era circoscritto. Nel corso della prima fase ( province di Napoli, Caserta e Avellino) furono prelevati in 173 caseifici 271 campioni di latte, provenienti da 646 diversi allevamenti.

27 MOZZARELLA DI BUFALA, EMERGENZA RIFIUTI URBANI e RISULTATI FINALI DEI CONTROLLI N.232 campioni, pari all'85,6%, risultarono conformi mentre 39 campioni (pari al 14,4% degli esaminati) risultarono non rispondenti ai limiti cautelativi fissati in via provvisoria dal piano concordato con le autorità comunitarie. Questi dati permisero di individuare 102 allevamenti potenzialmente contaminati che furono posti sotto sequestro sanitario.

28 MOZZARELLA DI BUFALA, EMERGENZA RIFIUTI URBANI e RISULTATI FINALI DEI CONTROLLI Nella seconda fase ( province di Salerno e Benevento) ) furono prelevati 116 campioni di latte da 67 diversi caseifici, che riguardaano 313 allevamenti. Tutti i campioni analizzati risultarono conformi. Negli allevamenti conferenti latte ai caseifici in cui era stato riscontrato il superamento dei limiti fissati, furono prese le seguenti misure : prelievo di campioni di latte e di alimenti zootecnici in ogni singolo allevamento conferente, divieto di cessione o commercializzazione, a qualsiasi titolo, di latte e prodotti lattiero-caseari da essi provenienti, divieto di movimentazione degli animali di qualsiasi specie.

29 Ricerche relative alla crisi 2008

30 Materiali e metodi Il latte utilizzato per lo studio è stato prelevato nel periodo settembre-novembre 2008 in 3 allevamenti di bufale della provincia di Caserta. AZIENDA A > 30 pg/who TEQ/g grasso) AZIENDA B pg/who TEQ/g grasso) AZIENDA C 7-8 pg/who TEQ/g grasso)

31 Materiali e metodi Il latte di massa della mungitura mattutina di ciascuna azienda ( L) èstato trasportato in uno stabilimento riconosciuto e utilizzato per la produzione di mozzarella e ricotta di bufala. 1.Valutazione della temperatura, del ph e dell SH 2.Aggiunta del sierofermento 3.Riscaldamento a C 4.Aggiunta del caglio liquido 1: Rottura a croce 6.Rottura cagliata 7.Acidificazione sotto siero 8.Filatura 9.Mozzatura

32 Materiali e metodi Il siero èstato successivamente utilizzato per la produzione della ricotta. Tutti i campioni in attesa delle analisi sono stati congelati a -25 C. Le analisi sono state effettuate presso l Istituto Superiore di Sanità mediante gas-cromatografo ad alta risoluzione HRGC/HRMS utilizzando il metodo US-EPA n 1613 rev.b.

33 Risultati - AZIENDA A Risultato atteso per il latte > 30 Campioni % grasso Latte 5,36% Mozzarella 27,99% Siero 0,73% Ricotta 34,45%

34 Risultati - AZIENDA A

35 Risultati - AZIENDA B Risultato atteso per il latte Campioni % grasso Latte 7,05% Mozzarella 33% Siero 1,5% ricotta 28,8%

36 Risultati - AZIENDA B

37 Risultati - AZIENDA C Risultato atteso per il latte 7-8 Campioni % grasso Latte 7,97% Mozzarella 27,99% Siero 1,05%

38 Risultati - AZIENDA C

39 Conclusioni Dai dati ottenuti emerge che i livelli di contaminazione del latte restano abbastanza elevati nei prodotti derivati, tali che consumando: 150 g di mozzarella di bufala/settimana 1249 pg PCCD/PCDF/DL-PCB PCB 1922 pg 100 g di ricotta di bufala/settimana 483 pg PCCD/PCDF/DL-PCB PCB 1204 pg Tolerable Weekly Intake (TWI) 14 pg WHO-TEQ/Kg p.c. Individuo di 70 Kg = 980 pg WHO-TEQ / settimana Alimenti consumati da popolazioni a rischio!!!

40 Conclusioni Nel corso della sorveglianza effettuata a livello di caseifici nel 2008 a seguito dell emergenza diossina in Regione Campania i livelli di contaminazione del latte da PCCD/PCDF/DL-PCB PCB hanno superato i limiti normativi fissati dall Unione Europea solo nel 2% % dei 387 prelievi ufficiali. Solo in 2 caseifici i livelli dei contaminanti nel latte sono stati sovrapponibili a quelli riscontrati nel corso di questa ricerca. Piani di controllo ufficiali si sono dimostrati validi nella valutazione delle non conformità. Orientare la ricerca in metodiche analitiche che consentano accertamenti più rapidi ed economici.

41 DIOXIN-LIKE CONGENERS DISTRIBUTION IN MILK AND EDIBLE TISSUES OF NATURALLY EXPOSED DAIRY BUFFALOES during the management of the 2008 dioxin crisis in buffalo milk Brambilla G., De Filippis S.P., De Felip E., Di Domenico, A., Sarnelli P., Anastasio, A., and Cortesi M.L. Organohalogen Compounds Vol. 73, (2011)

42 DIOXIN-LIKE CONGENERS DISTRIBUTION IN MILK AND EDIBLE TISSUES OF NATURALLY EXPOSED DAIRY BUFFALOES The study of the distribution of dioxin-like substances (PCDDs, PCDFs and DL-PCBs) in the edible tissues of dairy animals may acknowledge some important issues such as: a) to establish the correlation between the contamination recovered in milk from that of possible presence in different body compartments; b) to recover informations about possible long-term exposures; c) to predict the possible compliance of any of the edible parts of the carcass on the basis of a non invasive sampling practice, such as milk drawing.

43 Risultati relativi a 3 BUFALE latte ed alcuni tessuti (dopo macellazione), ciascuna proveniente da aziende con differenti livelli di contaminazione, ubicate nel territorio dell ASL CE 2 Animals were selected in those farms where milk resulted still non compliant (above the maximum EU regulatory limit of 6 pgwho-te/ g on lipid base), after three subsequent checks within a 3 months period. Prima del trasporto ad un macello CE ubicato nelle vicinanze è stato prelevato il latte dei singoli capi. Dopo l abbattimento l da ciascun animale sono stati prelevati campioni di muscolo (dalla coscia), di fegato (lobo di Spigelio) e di grasso (giogaia, retro bulbare, perirenale e della grassella) I campioni sono stati singolarmente identificati, immediatamente congelati a -18 C C e successivamente trasportati alla stessa temperatura all ISS.

44 concentrazioni di diossine, furani e PCB dioxin-like pg/g rapporti PCCD/F : DL-PCB (min( min-maxmax dei tre soggetti) A latte 51,93 grasso muscolo 28,00 grasso perirenale 51,05 grasso retro bulbare 23,00 fegato 254,66 B 45,92 33,90 69,60 51,20 340,90 C 20,95 9,31 22,60 16,90 86,06 PCCD/ F : DL- PCB a previous long term and higher exposure in such animal

45 Percentuali riscontrate nelle varie matrici dei singoli capi rispetto al latte %

46 Latte e grasso muscolare On fat basis, the contamination levels found in milk did not show to be in equilibrium with those found in the muscle, even if mammary gland and gastrocnemius muscle can be ranked among the most perfused organs. In muscle, the WHO-TEQ levels were lower than those found in milk from all the A, B, and C animals, even if the congeners profile resulted almost similar. Such findings may be explained as milk represents the main route of excretion of such liphopilic contaminants in dairy buffaloes, where the intramuscolar fat is very scarce (1% of the tissue mass). Muscle fat is not representative of the adipose mass involved in lipid mobilisation during the lactation, as other tissues, such as perirenal fat.

47 Latte e grasso perirenale e retro oculare The perirenal fat, considered as one of the main metabolic fat depot in dairy animals, resulted in good equilibrium with milk, in buffaloes A and C. The higher ratio milk/ perirenal fat recorded in buffalo B, suggests a previous long term and higher exposure in such animal, with respect to A and C buffaloes. This last consideration on buffalo B is reinforced from the higher contamination found in a very low perfused district, such its retro-ocular fat. On the contrary, animal A seems exposed more recently to dioxin-like sources as far as the contamination recorded in the retroocular fat accounted only to the 44% of that present in milk.

48 Liver (fegato) Liver analysis indicated again such tissue to be the main bioaccumulating organ, with a congeners selectivity influenced both from the abundances of AhR receptors expressed on liver cells and from the induced metabolism of some congeners. Such findings are in good agreement with previous reports showing the contaminants metabolism resulted basically directed towards DL-PCBs and low-chlorinated PCDD/F congeners, with a subsequent change both of the WHO-TE PCDD/F vs DL-PCB ratio, and of the single PCDD/F congeners profile with respect to the cumulative PCDD/F WHO-TE.

49 Profili dei congeneri di PCDD/PCDF nel latte e nel fegato espressi in percentuale (%) rispetto al congenere riscontrato come massimo valore L A T T E F E G A T O

50 FINAL RESULTS a) useful information about the congeners levels in meat and liver, b)develop a possible strategy to discriminate between exposures periods, through the comparison of dioxin like compounds distribution in different adipose depots of the same animal.

51 Rischi per la salute del consumatore Negli ultimi decenni la Commissione Europea ha emanato numerose norme tese a ridurre direttamente o indirettamente le emissioni di questi composti nell ambiente, allo scopo di limitare l esposizione l dei soggetti umani e tutelare la salute dei cittadini e l ambiente. l I livelli riscontrati nell uomo hanno mostrato una tendenza alla diminuzione sin dalla metà degli anni 80. Dal 1995 questa tendenza è rimasta più o meno costante, con una leggera inclinazione all aumento. aumento. I dati più recenti indicano che le misure introdotte hanno contribuito a ridurne i livelli presenti nell ambiente in misura considerevole. EFSA Journal 2012;10(7):2832

52 Valutazione del rischio tossicologico Fattori che riducono il rischio - il ciclo di produzione degli alimenti può comportare diluizioni delle sostanze tossiche (es. uovo-pasta all uovo) - altri sistemi empirici di riduzione dei contenuti di diossine e PCB (es. processi di cottura che allontanano il grasso) Fattori che aumentano il rischio Alcune fasce della popolazione (bambini, neonati, donne gravide) sono più suscettibili ad alcuni effetti tossici delle diossine e dei PCB. In particolare, i lattanti sono esposti, attraverso il latte materno, in misura significativamente maggiore rispetto alla popolazione adulta. Alcuni gruppi di popolazione, in alcuni Paesi, potrebbero essere esposti ad un rischio più elevato a causa di particolari abitudini alimentari. Knowing what Europeans eat is essential for protecting consumers ( ISBN doi: /11480 )

53 PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DI RESIDUI RELAZIONE FINALE 2010 CATEGORIA B - MEDICINALI VETERINARI E AGENTI CONTAMINANTI 1) Sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici 2) Altri prodotti medicinali veterinari a) antielmintici b) coccidiostatici, compresi i nitroimidazoli c) carbammati e piretroidi d) tranquillanti e) antinfiammatori non steroidei (AINS) f) altre sostanze esercitanti un'attività farmacologia 3) Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente a) composti organoclorurati, compresi i PCB b) composti organofosforati c) elementi chimici d) micotossine e) coloranti f) altri

54 Gruppo B3 esaminati n campioni (13%)

55 NON CONFORMITA 0,09 % sul totale analisi 35% sul totale non conformità

56 LATTE

57 Il confronto con i risultati ottenuti nel 2009 permette di evidenziare che il numero totale di campioni analizzati è aumentato di circa il 12%; la percentuale delle non conformità risulta in lieve aumento (74 non conformità pari allo 0,22% del totale dei campioni analizzati nel 2009); il gruppo B3 (altre sostanze e agenti contaminanti per l ambiente) rappresenta la principale causa di non conformità (35%). A seguire, troviamo gli steroidi (A3) con il 31% e le sostanze antibatteriche (B1) con il 20%; tale profilo è totalmente differente rispetto alle tendenze rilevate negli ultimi anni. Fino al 2008, infatti, la principale causa di non conformità è da attribuirsi agli steroidi, mentre nel 2009 le sostanze antibatteriche, con il loro 39,2% risaltano su tutti gli altri gruppi-,

58 ALIMENTI: TEMPORALE IN ARRIVO? Ricette collaudate per la comunicazione del rischio ** esempio diossina in Irlanda

59 Gruppo consultivo dell EFSA sulla comunicazione del rischio Livello di rischio Basso Basso rischio per la salute pubblica, grazie al richiamo e all esposizione limitata a un periodo di tre mesi, per cui il contributo al carico corporeo dei consumatori non è stato significativo. Livello di comunicazione richiesto Forte impatto/forte interesse Effetti su persone/animali Le diossine sono sostanze chimiche tossiche che possono colpire la pelle e il sistema immunitario e sono note per essere cancerogene. Nessun effetto immediato sulla salute, ma possono contribuire al carico corporeo. Esposizione al pericolo Esposizione molto limitata Livello di esposizione limitato al periodo dal 1 1 settembre al 6 dicembre 2008

60 Gruppo consultivo dell EFSA sulla comunicazione del rischio Capacità di controllare il rischio Decisione di ritirare tutta la carne di suino dall Irlanda e i prodotti irlandesi a base di suino. I prodotti interessati sono stati tolti dal mercato mentre i prodotti non contaminati sono ritornati sul mercato entro sei giorni. Natura del pericolo Tutta la carne di suino dall Irlanda e i prodotti a base di suino Soggetti interessati Tutti i consumatori di carne di suino dall Irlanda e prodotti a base di suino Altri fattori relativi alla percezione del rischio Ai consumatori è stato raccomandato di non preoccuparsi eccessivamente dei rischi per la salute. Questo ha indotto alcuni consumatori a interrogarsi sul motivo del ritiro

61 SCIENTIFIC REPORT OF EFSA Update of the monitoring of levels of dioxins and PCBs in food and feed European Food Safety Authority CONCLUSIONS AND RECOMMENDATIONS ** per dati relativi a livelli di esposizione, età, tipologie di alimenti e ingredienti per mangimi ecc.

62 GRAZIE

REGOLAMENTO (UE) N. 1259/2011 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (UE) N. 1259/2011 DELLA COMMISSIONE L 320/18 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.12.2011 REGOLAMENTO (UE) N. 1259/2011 DELLA COMMISSIONE del 2 dicembre 2011 che modifica il regolamento (CE) n. 1881/2006 per quanto riguarda i tenori

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