La sicurezza e la qualità delle cure nel Servizio Sanitario della Toscana
|
|
- Regina Marina Chiesa
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La sicurezza e la qualità delle cure nel Servizio Sanitario della Toscana Tommaso Bellandi, PhD, Eur.Erg. Riccardo Tartaglia, MD, Eur.Erg. rischio.clinico@regione.toscana.it
2 Il punto di partenza Non possiamo cambiare l essere umano ma le condizioni in cui lavora James Reason Firenze 24 Gennaio 2003
3 Ergonomia e fattore umano Santiago Calatrava Alamillo Bridge/Cartuja Viaduct, Seville, Spain Quality Safety ERGONOMICS (Human factor)
4 Lo sviluppo culturale dal 2005 ad oggi
5 I piani sanitari della Regione Toscana costruire consolidare crescere
6 Una strada iniziata nel 2004 Ricerca e sviluppo sulla sicurezza dei pazienti Assunzione del rischio Comitati valutazione sinistri Accreditamento istituzionale Sistema GRC Sistemi informativi GRC Formazione Clinical risk manager Registro traumi Unità di crisi Attestazione buone pratiche Campagne sicurezza pazienti
7 L organizzazione GRC - la rete aziendale Ogni azienda è tenuta ad avere: Sistema di coordinamento aziendale per la GRC Programma di formazione Piano aziendale GRC Sistema informativo gestione dei sinistri e incident reporting Requisiti di accreditamento: rischio clinico 2007
8 La gestione del rischio Delibera della Giunta Regionale Toscana 225 / 2006 In ogni azienda sanitaria: Responsabile qualità e sicurezza delle cure Direzione sanitaria Applicare buone pratiche Sistema di accreditamento Responsabile gestione rischio clinico Clinico Promuovere audit e M&M Sistema di reporting e learning Training in fattore umano e sicurezza delle cure
9 La formazione per il Clinical risk manager Durata - trecentoventi ore + 6 settimane di pratica E un corso di perfezionamento universitario, valido la certificazione professionale a livello europeo come ergonomo o esperto in fattore umano. Obiettivo - creazione di un professionista in grado di gestire, coordinare e supervisionare le iniziative aziendali per la gestione del rischio clinico
10 Dalle assicurazioni alla negoziazione volontaria Assumersi la responsabilità dell inefficienza del sistema Costi circa 45 millioni di euro/anno 0.7% del fondo sanitario regionale (6.500 milioni of euro) Incapacità di gestire il rischio da parte delle compagnie se non aumentando il premio Processi d indennizzo lunghi, il liquidato annuale era meno del 10% del premio pagato, non chiarezza sugli investimenti dell ingente capitale
11 La gestione diretta dei sinistri Delibera della Giunta Regionale Toscana 1203 / 2009 Comitato Gestione Sinistri (CGS) e sistema informativo Componenti del CGS Affari Generali (con funzioni anche di Loss adjuster) Medicina Legale Direzione Sanitaria Rischio Clinico Sistema informativo Software SGRS
12 La domanda Perché i politici, il management ed i professionisti della sanità devono lavorare per la qualità e sicurezza delle cure? 1) Per il dovere etico di garantire servizi affidabili 2) Per prevenire e gestire >I costi umani >I costi professionali >I costi economici >I costi politici
13 Costi umani 9% di pazienti vanno incontro a un evento avverso (E.N. De Vries et al, 2008) Risultati dello studio nazionale su 7500 cartelle cliniche revisionate secondo standard RRR 5,17% eventi avversi, di cui 56% prevenibili (Programma strategico di ricerca finanziato dal Ministero della Salute)
14 Costi professionali Randomized sample of 942 healthcare workers in 18 Italian Hospitals 70% of anonimous respondents to the questionnaire confirmed involvement in a patient safety incident
15 Costi economici
16 Costi politici (percepito vs. vissuto) Eurobarometer EU,
17 Indicatori per la sicurezza del paziente Nuovi indicatori 2010 C6 C6.1 Rischio clinico e sicurezza del paziente Indice di richieste di risarcimento C6.1.1 Indice di richieste di risarcimento - eventi in strutture ospedaliere C6.1.2 Indice di richieste di risarcimento - eventi in strutture territoriali C6.1.3 Capacità di gestione del risarcimento C6.2 Sviluppo del sistema di incident reporting: C6.2.1 Indice di diffusione degli audit C6.2.2 Indice di diffusione delle rassegne di Mortalità e Morbilità C6.4 Sicurezza del paziente: C6.4.1 Sepsi post-operatoria per chirurgia d'elezione C6.4.2 Mortalità intraospedaliera nei dimessi con Drg a bassa mortalità C6.4.3 Embolia polmonare o trombosi venosa post-chirurgica C6.5 Livello di diffusione delle buone pratiche C6.6 Capacità di controllo delle cadute dei pazienti
18 Tasso di risarcimenti
19 Andamento RLS
20 Primi risultati gestione diretta Oggetto Richieste risarcimento Riserva Chiuse 67 (4,3%) 787 (51,6%) Contenzioso civile Liquidate* Tempo medio per liquidare gg* * confronto dati a settembre dell anno successivo chiuse (senza seguito, respinte o liquidate)
21 C6.1 Indice di richieste di risarcimento Trend
22 C6.1.3 Capacità di gestione del risarcimento Anno 2010 N. di sinistri con valutazione interna / N. di richieste di risarcimento
23 C6.2 Audit e M&M Anno 2010 Il denominatore 2009 N. ricoveri è stato sostituito con N. strutture complesse
24 Buone pratiche approvate dal CSR Appropriatezza terapia antibiotica Rischio nutrizionale Prevenzione infezioni CVC Prevenzione delle cadute Check list di sala operatoria Corretta identificazione paziente Audit clinico Gestione del dolore Gestione farmaci antiblastici Comunicazione difficile Igiene mani Incident reporting Segnalazione evento sentinella Prevenzione ulcere da pressione Scheda Teraputica Unica Rassegna mortalità e morbilità Gestione Terapia Anticoagulante Orale Adozione indice deterioramento cardiaco Prevenzione Trombosi Venosa Profonda Emorragia post-partum Sorveglianza delle antibiotic resistenze Prevenzione distocia di spalla
25 C6.5 Buone pratiche attestate Anno 2010 N. Buone pratiche trasversali attestate / N. strutture complesse ND* ND* ND* * Dato non disponibile per le aziende ASF, AOUS, Ausl 6 di Livorno
26 C6.6 Capacità di controllo delle cadute Anno 2010
27 C6.4.1 Sepsi post-operatoria per chirurgia di elezione Trend
28 C6.4.2 Mortalità intra-ospedaliera nei dimessi con DRG a bassa mortalità Trend
29 C6.4.3 Embolia polmonare o trombosi venosa post-chirurgica Trend
30 La partecipazione dei cittadini Nulla su di me senza di me 30 partecipanti dalla Toscana, 10 dalle altre Regioni Italiane 2/3 associazioni di pazienti, 1/3 associazioni di tutela dei cittadini 100% dei partecipanti giudicano il corso utile/molto utile per le proprie esigenze di formazione 91% ritiene efficace/molto efficace il modo in cui sono stati presentati i contenuti 78% ritiene significativo l effetto sulla formazione 12% di incremento di risposte corrette al test pre-post corso di formazione
31 Le responsabilità dei direttori generali Delibera GR Toscana 101/2009 Da no-blame a accountability : >Formazione obbligatoria sul rischio clinico >Valutare e pubblicare i dati sulla gestione del rischio nelle aziende sanitarie >Clausola nei contratti del pareggio di bilancio e di rispetto della qualità e sicurezza >Tutela della confidenzialità dei professionisti nei sistemi di segnalazione volontaria
32 Qualità e sicurezza trasparenza e tangibilità Fornire dati sulle attività di analisi degli eventi avversi Fornire dati aggiornati sull andamento dei sinistri in azienda Fornire info sulle buone pratiche applicate in azienda
33 Il nuovo sistema di accreditamento Sottocategorie Requisiti e standard Diritti e partecipazione Equità e Accesso Umanizzazione Comunicazione e partecipazione Orizzontali (di sistema) Verticali (di percorso) Management Organizzazione del lavoro Sviluppo del sistema GRC Formazione Gestione dati Orizzontali (di sistema) Verticali (di percorso) Indicatori di processo e di esito Soglia Performance assistenziali Continuità assistenziale e cooperazione Appropriatezza e qualità clinica Qualità e sicurezza per le attività clinicoassistenziali Continuità ospedale e territorio Cooperazione interna Orizzontali (di sistema) Verticali (di percorso) Orizzontali (di sistema) Verticali (di percorso)
34 L'esempio del percorso chirurgico
35 Indicatori della cultura della sicurezza di un azienda Formazione e valutazione dei leader per la sicurezza del paziente Sviluppo del sistema di incident reporting Gestione dei carichi di lavoro associati alla sicurezza del paziente Sviluppo di sistemi per l apprendimento organizzativo Sviluppo di una policy per la gestione degli EA (discussione EA, comunicazione difficile ai pazienti,non punibilità) Analisi del rischio Teamwork e capacità di collaborare Comunicazione interna (NPSA, AHRQ)
36 La ricerca nazionale Indagine trasversale campione di 942 operatori sanitari 14 aziende di 6 regioni 4 con sistema di IR 10 senza sistemi di IR FOCUS accoglimento dei sistemi di IR, cultura della sicurezza esistente METODO Questionario su cultura/ atteggiamento verso la sicurezza di AHRQ e IHI Auto-somministrazione in un momento dedicato
37 Il campione
38 Timore di incorrere in sanzioni disciplinari In certi casi gli eventi avversi non vengono segnalati per timore di incorrere in sanzioni disciplinari. A suo parere, questo si verifica all'interno della struttura in cui Lei lavora? CON "IR" SENZA "IR" 0% 25% Mai Quasi mai 50% 75% A volte 100% Spesso Segnalazione e discussione impedita dal timore di sanzioni disciplinari solo per il 10% del campione
39 Timore di essere giudicati dalla propria comunità di riferimento Quali sono a suo parere i motivi più frequenti per la mancata segnalazione degli eventi avversi? Senza IR Con IR P Per non incorrere in una sanzione disciplinare 4,19 4,38 0,095 Per non essere screditato dal punto di vista professionale 14, Perché non credo che sia utile per migliorare la situazione 4,19 2,50 Statisticamente significativa la differenza fra le due realtà Per mancanza di tempo 2,79 2,50 Perché ritengo che non si dia mai credito alle segnalazioni effettuate 12,56 11,88 Nessuna delle precedenti 61,89 73,13 Il timore di essere giudicati dalla propria comunità di riferimento è più forte del timore di incorrere in sanzioni disciplinari o punizioni (soprattutto dove non c è IR)
40 L esperienza dell audit: in quanti hanno partecipato E' stato coinvolto in un evento avverso in seguito al quale si è svolto un approfondimento (discussione del caso)? con IR 35,2 64,8 si no s enza IR Scarso ancora il coinvolgimento nella discussione dei casi anche dove c è l IR
41 L esperienza dell audit: opinioni sul vissuto A coloro che sono stati coinvolti in un evento avverso in seguito al quale si è svolta una discussione del caso, è stato chiesto: Pensa che questo processo di approfondimento abbia portato a qualche cambiamento positivo? CON "IR" SENZA "IR" 0% 25% Mai Quasi mai 50% 75% A volte 100% Spesso Rispetto all esperienza avuta, le opinioni si concentrano maggiormente su valori positivi
42 Le opinioni generali sull audit La segnalazione degli eventi avversi è: Per nulla d accordo Poco d accordo Abbastanza d accordo Molto d accordo Azione utile a ridurre gli eventi avversi Senza IR Con IR 1,1 3,5 33,7 61,7 0,3 5,1 37,3 57,3 E una perdita di tempo Senza IR 72,0 22,8 4,1 1,1 Con IR 65,7 26,9 6,0 1,4 Forte valore riconosciuto alla segnalazione e analisi degli eventi avversi
43 La predisposizione alla condivisione fra pari Se dovesse segnalare un evento avverso con chi ne discuterebbe per primo? CON "IR" 65% SENZA "IR" 56% 0% 25% p=0,001 Statisticamente significativa la differenza fra le due realtà 50% 75% 100% Ai miei colleghi Al proprio gruppo di lavoro A un superiore Nessuna delle precedenti Maggiore predisposizione alla condivisione fra pari dove c è un sistema di IR
44 Cultura della sicurezza: elementi in luce Condivisione tra pari maggiore dove ci sono strumenti per la identificazione e analisi del rischio (IR, audit clinico) Il timore di incorrere in sanzioni disciplinari è un problema marginale Forte fiducia nei sistemi di IR e audit clinico fra i professionisti Parziale coinvolgimento dei professionisti nelle discussioni relative agli eventi avversi
45 Grazie per l attenzione The checklist manifesto, come fare andare meglio le cose Non importa quanto tu sia esperto di una materia: l errore è sempre possibile. Ma non per questo ci si deve rassegnare a commetterlo. Atal Gawande, 2009
La Gestione del Rischio Clinico all interno dei servizi sanitari delle carceri toscane
30/05/3013 Dr. Alessandro Cerri Lab Gestione Rischio Clinico Regione Toscana La Gestione del Rischio Clinico all interno dei servizi sanitari delle carceri toscane «La Sanità Penitenziaria dopo la Riforma»
DettagliSafe Surgery Saves Lives and Resourses. Dott. Francesco Venneri
Safe Surgery Saves Lives and Resourses Dott. Francesco Venneri CLINICAL RISK MANAGEMENT Safe Surgery Saves Lives and Resourses Dott. Francesco Venneri Clinical Risk Manager Azienda Sanitaria Firenze Tutti
DettagliSicurezza del Paziente Anticipazione del rischio e Gestione Diretta del Contenzioso
Stati Generali della Sanità 29, 30 e 31 Gennaio, Venezia - Zelarino Sicurezza del Paziente Anticipazione del rischio e Gestione Diretta del Contenzioso Riccardo Tartaglia, MD Eur Erg, Giulio Toccafondi
DettagliLe buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager
Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager Regione Siciliana - Assessorato della Salute D.A. 3181 del 23 dicembre
Dettagli705 57,65% 853 62,13% 331 27,06% 336 24,47% 187 15,29% 184 13,40%
I dati sui sinistri 2003 2004 2005 Totale aperto 705 57,65% 853 62,13% 1127 78,43% 2685 66,58% liquidato 331 27,06% 336 24,47% 206 14,34% 873 21,65% senza seguito 187 15,29% 184 13,40% 104 7,24% 475 11,78%
DettagliDelibera del Direttore Generale n del 30/12/2014. Oggetto: Piano di attività biennale per la gestione del rischio clinico,
Servizio Sanitario Nazionale - Regione dell Umbria AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 Sede Legale Provvisoria: Viale Donato Bramante 37 Terni Codice Fiscale e Partita IVA 01499590550 Delibera del
DettagliALLEGATO 1 ATTESTAZIONE VOLONTARIA DELLE PRATICHE PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE (PSP) DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO
ALLEGATO 1 ATTESTAZIONE VOLONTARIA DELLE PRATICHE PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE (PSP) DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO 1.INTRODUZIONE Questo documento contiene le finalità e le indicazioni operative
DettagliLA CRISI DEL SETTORE ASSICURATIVO RCT In Italia su di ricoveri, sono state * le denunce di risarcimento presentate nel 2012 contro le
L ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA PER I RISCHI PROFESSIONALI DEL MEDICO E DELL ODONTOIATRA L esperienza assicurativa RC Terzi nelle Aziende Sanitarie della Regione Piemonte Dr. Fabrizio Ferrando Dirigente S.S.A.
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome AMOREVOLI FEDERICA Indirizzo Telefono 3397794562 Fax E-mail VIA GIUSEPPE MEDA 30, 20141 MILANO federicaam@libero.it
DettagliLinee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia
Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Manuela Pioppo Direttore, Direzione Medica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Perugia APPROPRIATEZZA: Correttezza delle cure e dell uso delle risorse.
DettagliL audit sugli eventi avversi
L audit sugli eventi avversi Riccardo Tartaglia, MD, Eur-Erg www.regione.toscana.it/rischioclinico rischio.clinico@regione.toscana.it La sicurezza come imperativo La Trasparenza deve essere un valore praticato
DettagliResponsabile Staff Direzione Sanitaria
CURRICULUM VITAE CURRICULUM FORMATIVO E PROFESSIONALE FORMULATO AI SENSI DEGLI ARTT. 6 E 8 DPR 484/97 E DEGLI ARTT. 46 E 47 DPR 445/2000 (DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
DettagliLa rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna Dalla formazione ai progetti aziendali
III Convention Nazionale GIMBE per le UU.OO. di Staff Dalla Formazione Continua alla Qualità dell'assistenza Sanitaria Bologna, 19 Novembre 2010 La rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna
DettagliAccreditamento. Rischio clinico. Le implicazioni professionali del coordinatore infermieristico
Accreditamento Rischio clinico Le implicazioni professionali del coordinatore infermieristico Page 1 Il coordinatore : ha la responsabilità di sostenere lo sviluppo di una cultura basata sulla necessità
DettagliStrategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria
Seminario Europeo sulla sicurezza delle cure in ambito pediatrico Napoli 30-31 ottobre 2013 Strategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria La Rete OPBG 2 Lazio:
DettagliPiano aziendale per la Gestione del Rischio Clinico Anno 2009
Piano aziendale per la Gestione del Rischio Clinico Anno 2009 Azienda sanitaria: AZIENDA USL 3 PISTOIA Data: Nome e cognome Firma Direttore Generale Direttore Sanitario Patient Safety Manager Claims Manager
DettagliL esperienza degli ospedali in Campania
SANIT Roma, 25 giugno 2008 L esperienza degli ospedali in Campania Dr. Renato Pizzuti Settore Assistenza Ospedaliera Regione Campania INDAGINE CONOSCITIVA 2006 SULLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
DettagliAntonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.
Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 negli USA vengono introdotti i DRG con l obiettivo di
DettagliLidiana Baldoni U.O. Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Pisa. Pisa, 16 Gennaio
Lidiana Baldoni UO Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Pisa Pisa, 16 Gennaio 2009 Moderni orientamenti nella gestione dell assistenza L assistenza dei pazienti
DettagliCome migliorare qualità e sicurezza risparmiando e ridisegnando i nostri servizi sanitari
Come migliorare qualità e sicurezza risparmiando e ridisegnando i nostri servizi sanitari Tommaso Bellandi, Sara Albolino e Riccardo Tartaglia Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza dei Pazienti @
DettagliQuestionario Fabbisogno Formativo anno 2016
Scheda A ( Modalità Formative) Questionario Fabbisogno Formativo anno 2016 Destinatario: Direttore dell U.O FIRMA Coordinatore dell U.O. FIRMA Data Compilare e restituire a: Ufficio Formazione - Dott.ssa
DettagliPerformance Delivered: il cruscotto direzionale implementato nell azienda sanitaria. 5 Convegno Nazionale. Federico Lega, Università Bocconi
Performance Delivered: il cruscotto direzionale implementato nell azienda sanitaria Federico Lega, Università Bocconi 5 Convegno Nazionale Milano, 23 maggio 2016 1 Agenda Il punto di partenza: il cruscotto
DettagliMinistero della Salute
FARMACI INNOVATIVI FARMACI INNOVATIVI QUALITA' EFFICACIA APPROPRIATEZZA QUALITA' EFFICACIA APPROPRIATEZZA RICERCA E SVILUPPO: NUOVE SPERANZE PER I PAZIENTI RICERCA E SVILUPPO: NUOVE SPERANZE PER I PAZIENTI
DettagliGestione del rischio clinico, diminuzione dell errore e Patient Safety, Formazione e Operation Management nelle Aziende Sanitarie
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome AMOREVOLI FEDERICA Indirizzo VIA GIUSEPPE MEDA 30, 20141 MILANO Telefono 3397794562 Fax E-mail federicaam@libero.it Nazionalità Italiana
DettagliRoma 12 e 13 giugno 2015 Sala Folchi e Aule Didattiche Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata
Con il patrocinio di PROGRAMMA Seminario interattivo Paziente sicuro in Ospedale Roma 12 e 13 giugno 2015 Sala Folchi e Aule Didattiche Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Con il patrocinio di
DettagliSafety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Safety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia Maria Vescia UOC Sicurezza,
DettagliLa realtà piemontese. Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino
La realtà piemontese Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino ITALIANI STRANIERI 4 focolai in ambito scolastico; 56 casi in focolai epidemici;
DettagliSicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso
Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso Dott. Marcello Chironi * Asl Taranto Dott. Luigi Viola ** Asl Taranto * Responsabile U.O. Rischio Clinico ** Medico Legale U.O. Rischio Clinico Gestione
DettagliObiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
osservato atteso Indicatori * osservato differenza % Pianificazione isorisorse dell'organizzazione del blocco operatorio con l'apertura della sala ibrida chirurgia vascolare: 500 interventi annui che richiedono
DettagliPROFILO PROFESSIONALE
ALLEGATO AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA S. MARIA DELLA MISERICORDIA DI UDINE PROFILO PROFESSIONALE
DettagliIl sottoscritto Dr Claudio Rasetto, consapevole della responsabilità penale cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell art.76 del D.P.R. 445/2000, dichiara
DettagliModello organizzativo staff direzione strategica. Modena, 29 gennaio 2016
Modello organizzativo staff direzione strategica Modena, 29 gennaio 2016 Le criticità da affrontare Separazione tra fasi di processi di staff Eccessiva segmentazione organizzativa Distinzione tra staff
DettagliCorso. La Rel e gli strumenti di Clinical Governance: PDTA, Audit Clinico, Indicatori
Corso La Rel e gli strumenti di Clinical Governance: PDTA, Audit Clinico, Indicatori Tipologia formativa: Corso ID evento: SDS 15047/AI Sede: Via Pola 12/14, Milano BREVE PREMESSA Nel maggio 2015 con la
DettagliDott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca
+ Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca Gestione del rischio clinico nelle Sale Operatorie Istituto Giannina Gaslini Genova + Istituto GianninaGaslini 2004 accreditamento regionale
DettagliA R S. Programma regionale per l audit civico
A R S Con gli occhi del cittadino Programma regionale per l audit civico Padova febbraio 2009 giorgio.simon@sanita.fvg.it contenuti I Principi Lo stato attuale Le norme Gli strumenti Il piano operativo
DettagliI Facilitatori del Sistema di Gestione del Rischio Clinico e la Promozione della Qualità e Sicurezza. Sistema di Gestione del Rischio Clinico
I Facilitatori del Sistema di Gestione del Rischio Clinico e la Promozione della Qualità e Sicurezza Sistema di Gestione del Rischio Clinico 9, 10 e 11 settembre 2013 Policlinico Tor Vergata Aula Anfiteatro
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliOverlapping areas that must be addressed together
Overlapping areas that must be addressed together Health-careassociated infections (HAI) Antimicrobial resistance (AMR) Usually associated with a weak health care system 359 Ospedali 114853 pazienti 6%
DettagliPriorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori
Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute PASQ EXCHANGE MECHANISM - Incident reporting and learning systems - Different Experiences Roma 14.4.2014 The Recommendation Monitoring System Quinto Tozzi QT 2014 1 Organo tecnico-scientifico
DettagliAzienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545
Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione
DettagliCurriculum Vitae di ARRIGO ANDRENACCI
Curriculum Vitae di ARRIGO ANDRENACCI DATI PERSONALI nato a ROMA il 09-08-1954 PROFILO BREVE Direttore Distretto Est Arrigo Andrenacci opera dal novembre del 1988 in sanità. Prima nelle USL della PAT poi,
DettagliRIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona
RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona Palmanova, 17 dicembre 2011 Dott.ssa Paola Zuliani ESEMPIO PRATICO- anno 2009- Obiettivo di Budget: Sperimentare un organizzazione
DettagliSafety Culture: To Promote Safety ALWAYS TAKE 5
19 Gennaio 2016 TAKE 5 La metodologia di valutazione del rischio secondo lo schema definito Take 5 affidato anche a ogni singolo collaboratore, in modo da permettere di segnalare eventuali anomalie che
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 8 DELIBERAZIONE 16 febbraio 2015, n. 133
25.2.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 8 DELIBERAZIONE 16 febbraio 2015, n. 133 Funzionamento del sistema di attestazione volontaria delle pratiche per la sicurezza del paziente (PSP).
DettagliPer un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena
Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena Stefano Cencetti Direttore Generale Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Modena In collaborazione con Direzione Sanitaria Direzione
DettagliFirenze 27 Marzo 2015 Rischio Sanitario verso un nuovo modello di Sanità
Firenze 27 Marzo 2015 Rischio Sanitario verso un nuovo modello di Sanità Riccardo Tartaglia, MD, OM, Eur-Erg rischio.clinico@regione.toscana.it www.regione.toscana.it La sicurezza del paziente è la più
DettagliA 2 anni dall inizio. Firenze 12 dicembre Ministero della Salute - CCM Area Sostegno a progetti strategici di interesse nazionale
Il monitoraggio della qualità dell assistenza in RSA: validazione di un set integrato e multidimensionale di indicatori quality ed equity oriented ad elevata fattibilità di rilevazione e trasferibilità
DettagliLa prevenzione delle cadute in ospedale
La prevenzione delle cadute in ospedale Coordinatori: Tommaso Bellandi, Laura Rasero e Donatella Rizzini Supervisori: Stefania Rodella e Riccardo Tartaglia http://www.salute.toscana.it/sst/rischio-clinico.shtml
DettagliAzioni per la sicurezza in ambito oncologico
«Gestione Sicura dei farmaci antineoplastici «Bologna, 8 aprile 2014 Azioni per la sicurezza in ambito oncologico Alessandro Ghirardini Direzione Generale della Programmazione sanitaria Ufficio qualità
DettagliServizio del Personale
Servizio del Personale Ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 46/17 del 22.09.2015 Linee Guida di indirizzo per la gestione del rischio clinico INTERPELLO per la selezione dei curricula
DettagliTiziana Frittelli. Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare
Tiziana Frittelli Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare Criticita interne Grave deficit Organizzazione tradizionale per reparti specialistici Scarsa cultura di processo Forte urgenza
DettagliMASTER universitario di II livello in FUNZIONI DIRETTIVE e GESTIONE dei SERVIZI SANITARI. Programma generale
all.1 MASTER universitario di II livello in FUNZIONI DIRETTIVE e GESTIONE dei SERVIZI SANITARI Programma generale Il Master Universitario di II livello in Funzioni Direttive e Gestione dei Servizi Sanitari
DettagliLe sei dimensioni della VALUTAZIONE
Capacità di perseguimento strategie regionali Lo stato di salute della popolazione Valutazione SOCIO SANITARIA Le sei dimensioni della VALUTAZIONE Valutazione di efficienza operativa e ECO-FIN Valutazione
DettagliROAT ORNELLA.
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ROAT ORNELLA Indirizzo 38121 TRENTO VILLAMONTAGNA VIA MICHEI 20 Telefono 3480447236 Fax E-mail ornella.roat@apss.tn.it Nazionalità ITALIANA Data
Dettagli4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance
4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 Audit e gestione del rischio clinico La sorveglianza delle infezioni extra-ospedaliera Cristina
DettagliAudit 2013 di un programma di sorveglianza sui comportamenti a rischio per la salute
Audit 2013 di un programma di sorveglianza sui comportamenti a rischio per la salute Valentina Possenti Centro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - ISS »L oggetto dell Audit
DettagliL AUDIT COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO
L AUDIT COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO 1 L ORIGINE DELLA PAROLA AUDIT Il termine latino audit dal verbo audio, udire, da cui auditor, uditore, ascoltatore; la parola venne poi utilizzata dagli inglesi
DettagliSeminario Europeo sulla cura in ambito pediatrico
Seminario Europeo sulla cura in ambito pediatrico Linee di indirizzo europee e azioni di risk management rivolta alla prevenzione degli eventi avversi in pediatria Napoli_ 30,31 ottobre 2013 Angela Savelli,
Dettagli11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE
11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010
DettagliScheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura
Scheda di valutazione annuale dei Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Macrostruttura : Unità operativa complessa : Periodo
DettagliL'esperienza della S.C. Chirurgia generale ed Epatobiliopancreatica
La sostenibilità dei sistemi sanitari Azienda Sanitaria dell'alto Adige Ospedale di Bolzano, 1 giugno 2016 L'esperienza della S.C. Chirurgia generale ed Epatobiliopancreatica Dott. Adriano Lagostena Direttore
DettagliIII Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza. Il Progetto IGEA
III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Il Progetto IGEA Marina Maggini Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto
DettagliC5.5 Mortalità intraospedaliera per embolia polmonare C5.6 Percentuale di utilizzo di una mammaria nel by-pass (AOU)
34 Allegati C5.5 Mortalità intraospedaliera per embolia polmonare C5.6 Percentuale di utilizzo di una mammaria nel by-pass (AOU) Allegati 35 C5.7 Percentuale di interventi di riparazione della valvola
DettagliLa valutazione di esito come strumento per il governo del rischio clinico. SAN FILIPPO NERI, Roma, 14 Dicembre 2011
La valutazione di esito come strumento per il governo del rischio clinico SAN FILIPPO NERI, Roma, 14 Dicembre 2011 http://clinicalevidence.bmj.com/ceweb/about/knowledge.jsp 2011 3 Ed.2011, sdo 2009 Ed.2011,
DettagliLa Carta dei servizi e le strategie aziendali
La Carta dei servizi e le strategie aziendali Carlo Favaretti Direttore Generale, APSS - Trento LA COSTRUZIONE PARTECIPATA DELLA CARTA DEI SERVIZI IN SANITÀ L esperienza dell Azienda Provinciale per i
DettagliLISTA DI RISCONTRO PER GLI AUDIT INTERNI
INTEGRATI QUALITA E SICUREZZA Data: Unità Operativa: Cognome e Nome Auditor Firma Personale contattato: Cognome e Nome Ruolo Area/ processi auditati: Considerazioni Complessive Pagina 1 di 9 Modalità di
DettagliE TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONE PA.GRC.27 E TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONE
Pag.: 1 di 5 Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 30/05/2011 Firme Redatto Verificato Approvato UO Assicurazione Qualità Referente Sistema Qualità Direttore Sanitario Resp
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI
INFORMAZIONI PERSONALI Dichiarazione ai sensi art.46-47 del DPR 445/2000 LA SOTTOSCRITTA DANIELA BRUZZESI NATA A GORIZIA IL 19/10/1957, CONSAPEVOLE DELLE SANZIONI PENALI PREVISTE DALL ART.76 DEL D.P.R.
DettagliLa gestione del rischio clinico in ambiente sanitario: linee di indirizzo della Regione Toscana
La gestione del rischio clinico in ambiente sanitario: linee di indirizzo della Regione Toscana Alba, 17-19 Maggio 2006 Ing. Marco Masi Regione Toscana Direzione Generale del Diritto alla Salute Coordinamento
DettagliGabriele Scaramellini. Via G. Venezian, 1; Milano.
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Gabriele Scaramellini Indirizzo Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori, SC Otorinolaringoiatria 1 Via G. Venezian, 1; 20133 Milano Telefono 0223902793 Fax
DettagliPrevenzione del rischio infettivo nelle strutture residenziali per anziani
GIORNATA NAZIONALE SULL IGIENE DELLE MANI: VALUTAZIONE A LUNGO TERMINE DELLA CAMPAGNA CURE PULITE SONO CURE PIÙ SICURE Prevenzione del rischio infettivo nelle strutture residenziali per anziani 5 Maggio
DettagliPosizione Organizzativa - Scienze Chirurgiche
INFORMAZIONI PERSONALI Nome Ceccarelli Rosina Data di nascita 17/02/1962 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio CPSE INFERMIERA Posizione Organizzativa - Scienze Chirurgiche
DettagliPraticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso
LA SANITÀ TERRITORIALE ED I SUOI SVILUPPI MEDICINA DI COMUNITÀ E AFT CONFRONTO E INTEGRAZIONE Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso Dr.ssa Simona Dei Siena, 25
DettagliPA.GRC.19 MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione
Pag.: 1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE N 9 DEL MINISTERO DELLA SALUTE: PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI
DettagliSistema assicurativo e sostenibilità del servizio sanitario nazionale
Sistema assicurativo e sostenibilità del servizio sanitario nazionale Maria Bianca Farina Presidente ANIA 11 Forum Risk Management in Sanità FIRENZE FORTEZZA DA BASSO PADIGLIONE SPADOLINI 1 dicembre 2016
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE
INFORMAZIONI PERSONALI Nome BENVENUTI STEFANO Data di nascita 27/12/61 Qualifica Medico Chirurgo Incarico attuale Dirigente Medico di Medicina e Chirurgia d Accettazione e Urgenza Numero telefonico 56567913
DettagliVI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani
VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani La Regione Lombardia 23.863 Kmq, 10.000.000 ab. 140.000 operatori sanitari
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome VIRGA GIUSEPPE Indirizzo PIAZZA VIRGILIO N 4-90141 PALERMO Telefono 347-3737805 Fax E-mail giuseppe.virga@libero.it
DettagliL'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie.
Economia relazionale e sviluppo del potenziale umano. Quale futuro per gli operatori delle moderne Aziende Sanitarie in epoca di crisi? L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA PREMIO UN GESTO DI UMANITA
REGIONANDO 2000 REGIONE VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA PREMIO UN GESTO DI UMANITA Sempre di più i cittadini italiani pongono particolare attenzione al Servizio Sanitario, rispetto alla qualità tecnica,
DettagliTipologie di formazione
Tipologie di formazione FORMAZIONE RESIDENZIALE EFR Evento Formativo Regionale PFA Progetto formativo aziendale DURATA (ORE N PARTECIPANTI (per edizione N EDIZIONI PRIMA DATA FORMAZIONE RESIDENZIALE AREA
DettagliPiera Poletti CEREF Padova 1. Pediatra e rischio clinico. No way out. Prevenire, educare, gestire, imparare
Prevenire, educare, gestire, imparare Piera Poletti CEREF Centro Ricerca e Formazione Padova www.ceref.it 68 Congresso nazionale SIP Roma, 10 maggio 2012 Sviluppo relazione Ora, subito: come sfruttare
DettagliResponsabile - SERVIZIO SORVEGLIANZA SANITARIA
INFORMAZIONI PERSONALI Nome VIRGONA PATRIZIA Data di nascita 04/12/1957 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia ASL DI OLBIA Responsabile - SERVIZIO SORVEGLIANZA
DettagliDove si usano troppi antibiotici?
Introduzione Resilienza dei microrganismi Primi fenomeni di resistenza descritti subito dopo la commercializzazione della penicillina Gli antibiotici rendono poco e l industria ha smesso di cercare La
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ROBERTA CHIESA Telefono 030/3998531 Fax 030/303300 E-mail direttore.sociosanitario@asst-spedalicivili.it
DettagliPROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE
STRUTTURA IGIENE OSPEDALIERA E GESTIONE Versione n.01 del 12/03/2009 Pagina 1 di 6 PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Redazione / Aggiornamento Verifica / Approvazione Autorizzazione
DettagliDelibera del Direttore Generale n. 139 del 16/02/2016. Oggetto: Piano di attività per la gestione del rischio clinico anno 2016 IL DIRETTORE GENERALE
Servizio Sanitario Nazionale - Regione dell Umbria AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 Sede Legale Provvisoria: Viale Donato Bramante 37 Terni Codice Fiscale e Partita IVA 01499590550 Delibera del
DettagliHTA. Il protagonista del mese Nicola Laforgia Direttore della Sezione di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Bari
38 giugno 2015 corso di perfezionamento in HTA ISSN 2038-4238 Mensile - Anno VII - Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 1 - DCB Roma contiene
DettagliLe attività della sorveglianza ostetrica a sostegno dell aggiornamento dei professionisti sanitari: I corsi di formazione a distanza
Sorveglianza della mortalità e grave morbosità materna in Italia 27 Maggio 2016 Istituto Superiore di Sanità Le attività della sorveglianza ostetrica a sostegno dell aggiornamento dei professionisti sanitari:
DettagliMANAGEMENT CLINICO O P E R A TORI S O C I O S A N I TARI R I S O R SA E O P P O R TUNITÀ PER I L M I G L IORAMENTO DELLA Q U A L ITÀ DELL ASSISTEN ZA
MANAGEMENT CLINICO O P E R A TORI S O C I O S A N I TARI R I S O R SA E O P P O R TUNITÀ PER I L M I G L IORAMENTO DELLA Q U A L ITÀ DELL ASSISTEN ZA L U.O. di Chirurgia di San Vito 14 Infermieri (1 facente
Dettagli6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance
6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance Bologna, 11 febbraio 2011 UMBRELLA of CLINICAL GOVERNANCE L approccio di sistema al Governo Clinico Nino Cartabellotta
DettagliAllegato A. Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale
Percorso di gestione del rischio clinico all interno dei servizi sanitari delle carceri toscane Allertamento,, analisi e controllo degli incidenti Allegato A Direzione Generale Diritti di Cittadinanza
DettagliPercorso di gestione del rischio clinico Allertamento, segnalazione, analisi e controllo degli incidenti
Allegato A Percorso di gestione del rischio clinico Allertamento,, analisi e controllo degli incidenti Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà Diagramma di flusso percorso di
DettagliSorveglianza PASSI: la formazione. Percorsi formativi proposti dal CNESPS per i gestori della sorveglianza PASSI
Sorveglianza PASSI: la formazione. Percorsi formativi proposti dal CNESPS per i gestori della sorveglianza PASSI Avvio PASSI Avvio PASSI Informazione formazione necessaria per avviare il sistema di sorveglianza
Dettagliperformance per il miglioramento e la sostenibilità del sistema sanitario
Misurazione e gestione della performance per il miglioramento e la sostenibilità del sistema sanitario Prof.ssa Sabina Nuti Responsabile Laboratorio MeS Scuola Superiore Sant Anna, Pisa 1 La sostenibilità
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome / Cognome Indirizzo Luigi Seghezzi Via Campagna 10, 21041 Albizzate (VA) Telefono +39 0331.992026 Cellulare: +39 328.2026743 E-mail luigi.seghezzi@aogallarate.it
DettagliF ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Gian Paolo Testa Indirizzo VIA INDIPENDENZA, 3 Telefono 0382-431382 Fax E-mail Paolo_testa@ats-pavia.it Nazionalità Italiana Data di
Dettagliè uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?
IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda
DettagliLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA LETTERA DI DIMISSIONE OSPEDALIERA MIGLIORANO LA CONTINUITA TERAPEUTICA?
4 a Conferenza Nazionale GIMBE Bologna, 6 febbraio 2009 LE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA LETTERA DI DIMISSIONE OSPEDALIERA MIGLIORANO LA CONTINUITA TERAPEUTICA? Elena Mittone, Lorenza Ferraro Azienda Regionale
Dettagli