Attività Diabetologica e Metabolica in Italia
|
|
- Viola Spina
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 G It Diabetol Metab 2015;35: Attività Diabetologica e Metabolica in Italia Studio osservazionale e di intervento di educazione alimentare in popolazione con pregresso diabete gestazionale a rischio per sviluppo di diabete mellito di tipo 2: risultati preliminari RIASSUNTO Premessa. Il diabete mellito gestazionale (gestational diabetes mellitus, GDM) è definito come una condizione di iperglicemia diagnosticata durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza che non è chiaramente diabete manifesto. Le donne affette da GDM presentano maggiore rischio di sviluppare successivamente sindrome metabolica o diabete mellito di tipo 2 (DMT2). Scopo dello studio. Esaminare i fattori di rischio associati ad alterazioni del metabolismo glucidico in donne con pregresso GDM. Pazienti e metodi. Sono state richiamate le pazienti con gravidanza complicata da GDM seguite a livello ambulatoriale tra il 2007 e il Sono stati raccolti: anamnesi, dati antropometrici ed ematochimici, abitudini alimentari e stile di vita. Sono stati consigliati dosaggi dei principali parametri glicometabolici e la compilazione di un diario alimentare di 3 giorni per valutare l assunzione giornaliera energetica con le percentuali glucidica, lipidica e proteica. È stata anche valutata la conoscenza delle pazienti dei contenuti in macronutrienti degli alimenti. Risultati. Di 255 donne arruolabili, 66 hanno aderito (63 italiane, 3 nordafricane): età al concepimento 34,1 ± 4,7 anni; età attuale 39,6 ± 4,9 anni; peso pregravidico 67,6 ± 15,0 kg con BMI 25,7 ± 5,0 kg/m 2 ; peso attuale 69,7 ± 16,5 kg con BMI kg/m 2 26,6 ± 5,4; glicemia basale 94,5 ± 18,9 mg/dl alla settimana gestazionale media 20,8 ± 6,8; glicemia basale 106,7 ± 33,6 mg/dl al follow-up. Il 12% delle donne al controllo presentava già un DMT2 conclamato, il 24% rientrava nella categoria IFG (impaired fasting glucose), avendo una glicemia basale compresa tra 100 e 125 mg/dl. La curva da carico orale di glucosio (oral glucose tolerance test: OGTT 75 g) post-partum è stata eseguita nei tempi consigliati dalle linee guida solo dal 10,6% delle donne. Peso (p < 0,05), BMI (p < 0,05) e glicemia basale (p < 0,005) sono risultati allo stato attuale significativamente aumentati rispetto alla condizione pregravidica. Tra i fattori di rischio emergono la familiarità per il DMT2 e uno scorretto stile di vita. Conclusioni. I valori ematici e antropometrici rilevati appaiono peggiorati rispetto alla condizione pregravidica, con conseguente aumento dei fattori di rischio per la sindrome metabolica o DMT2. Nel prossimo futuro ci proponiamo di svolgere ulteriori controlli V. De Mori 1, E. Menegola 1, G. Meregalli 2, W. Pedrini 3, A. Balini 2, D. Berzi 2, G. Buonaiuto 2, R. Carpinteri 2, A.C. Bossi 2 1 Università degli Studi di Milano, Corso di Laurea Magistrale in Biologia Applicata alle Scienze della Nutrizione; 2 UO Malattie Metaboliche e Diabetologia, AO Treviglio (BG); 3 Servizio di Dietetica, AO Treviglio Corrispondenza: dott.ssa De Mori Valentina, Unità Operativa Malattie Metaboliche e Diabetologia, Azienda Ospedaliera Ospedale Treviglio Caravaggio di Treviglio, piazzale Ospedale 1, Treviglio (BG) demorivalentina@gmail.com G It Diabetol Metab 2015;35: Pervenuto in Redazione il Accettato per la pubblicazione il Parole chiave: diabete gestazionale, diabete mellito di tipo 2, follow-up, educazione alimentare, prevenzione Key words: gestational diabetes, type 2 diabetes mellitus, follow-up, nutritional education, prevention per verificare l efficacia dell intervento educativo che si sta operando sulle pazienti. SUMMARY Observational study and dietary education intervention in women with gestational diabetes mellitus at risk of developing type 2 diabetes: preliminary findings Gestational diabetes mellitus (GDM) is diabetes diagnosed in the second or third trimester of pregnancy that is not clearly overt
2 Studio osservazionale e di intervento di educazione alimentare in popolazione con pregresso diabete gestazionale 291 diabetes. GDM is a risk factor for the development of type 2 diabetes mellitus (T2DM) later in life. This study examined risk factors associated with abnormal glucose metabolism in women with previous GDM. Outpatients with pregnancy complicated by GDM between 2007 and 2011 were recalled and we recorded their medical history, anthropometric data and blood chemistry, eating habits and lifestyle. Blood tests for the main glyco-metabolic parameters were recommended, and they were asked to complete a three-day food diary to assess their daily energy intake of carbohydrates, proteins, and fats. We also assessed their knowledge of the macronutrient content in foods. In all, 255 women were recalled; 66 gave informed consent (63 Italian, 3 North African); their age was 34.1 ± 4.7 years (mean ± SD) at conception and 39.6 ± 4.9 at final observation; pre-pregnancy weight was 67.6 ± 15.0 kg, with BMI (kg/m 2 ) 25.7 ± 5.01; current weight was 69.7 ± 16.5, BMI 26.6 ± 5.4; fasting plasma glucose (FPG: mg/dl) was 94.5 ± 18.9 at mean gestational week 20.8 ± 6.8, ± 33.6 at follow-up. During the observation period, 12% developed T2DM, 24% had impaired fasting glucose (IFG). Only 10.6% of women were given an oral glucose tolerance test (75 g) within six months from delivery. Weight (p < 0.05), BMI (p < 0.05) and FPG (p < 0.005) were significantly higher at follow-up than before pregnancy. Among risk factors, family history of T2DM and improper lifestyle emerged. In conclusion, women with GDM had worse metabolic blood levels and anthropometric parameters after pregnancy, implying an increased risk of metabolic syndrome or T2DM. We plan further evaluation in the near future to verify the effectiveness of this educational intervention. Introduzione Il GDM è definito come una condizione di iperglicemia diagnosticata durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza che non è chiaramente diabete manifesto (1). Questa definizione è comunque indipendente dal tipo di terapia e non accenna al fatto che questa condizione possa persistere o ricomparire dopo il parto (2). In genere si assiste a un ritorno alla condizione di euglicemia pregravidica, anche se una minoranza di soggetti presenta un immediata evoluzione del GDM in DMT2. Il GDM complica circa il 6-7% di tutte le gravidanze nei Paesi Occidentali, arrivando fino al 14% in alcune regioni nord-americane (3,4) : la variabilità dei dati relativi alla sua incidenza, disponibili in letteratura, è dovuta ai diversi criteri diagnostici e metodi di screening utilizzati (screening universale o basato sui fattori di rischio) e alle diverse caratteristiche della popolazione studiata. Dai dati epidemiologici italiani è emersa una prevalenza del 7,8%, ma disomogenea nel territorio, risultando maggiore nel Nord Italia (Lombardia 12,4%, Veneto 10,8%) e minore nel Sud e nel Centro (Toscana 6,0%, Umbria 5,6%) (3,5). La sua incidenza correla con l incremento dell età, la presenza di precedenti gravidanze con GDM, alterata tolleranza glucidica, obesità pregravidica, pregressa macrosomia fetale, familiarità per diabete mellito, sindrome dell ovaio policistico e appartenenza a etnie a elevata incidenza di DMT2 (popolazioni dell Asia meridionale, afro-caraibiche e del Medio Oriente). Già nei primi 5 anni dopo il parto, le donne affette da GDM presentano un rischio maggiore di sviluppare alterazioni metaboliche (insulino-resistenza, sindrome metabolica e DMT2) rispetto alle donne con gravidanza fisiologica, anomalie legate al declino della funzione delle cellule β-pancreatiche (6,7). Si rende pertanto necessario coinvolgere questa popolazione di donne a programmi di follow-up e strategie di prevenzione al fine di ridurre il rischio di sviluppo del DMT2 e di patologie metaboliche e cardiovascolari correlate (8). American Diabetes Association (ADA), European Association for the Study of Diabetes (EASD) e Società Italiana di Diabetologia (SID) concordano nel raccomandare che le donne con GDM vengano rivalutate mediante l esecuzione di OGTT 75 g dopo 6-10 settimane dal parto, al fine di rilevare possibili persistenti anomalie glucidiche. Le donne con IFG (impaired fasting glucose) o IGT (impaired glucose tolerance) dovrebbero ripetere l OGTT dopo un anno, mentre quelle con test non patologico dovrebbero ripeterlo regolarmente ogni 3 anni, come suggerito dai più recenti standard italiani per la cura del diabete (9). Tuttavia, secondo studi recenti, meno del 40% delle donne si sottopone allo screening dopo il parto (10-12). Il follow-up di questa popolazione potrebbe rappresentare un importante occasione di prevenzione del diabete; ciononostante sono poco chiare le raccomandazioni di possibili interventi di prevenzione primaria del DMT2 da parte delle società scientifiche (9). Come dimostrato in un sottogruppo del Diabetes Prevention Program, un sano stile di vita (regolare attività fisica e adeguato peso corporeo con eventuale calo ponderale) rappresenta il cardine per prevenire o posticipare la comparsa del DMT2, anche nelle donne con pregresso GDM. Nel presente studio si è voluta indagare la comparsa di alterazioni del metabolismo glucidico in donne con pregresso GDM, esaminare i fattori di rischio che determinano la comparsa di tali alterazioni e impostare un intervento educativo in merito allo stile di vita e alle abitudini alimentari delle donne, per valutarne poi l efficacia alla fine dei 3 incontri proposti ai soggetti. Segnaliamo che nel prossimo futuro ci proponiamo di svolgere ulteriori controlli per verificare l efficacia dell intervento educativo che si sta operando sulle pazienti. Pazienti e metodi Sono state ritenute arruolabili per lo studio tutte le donne con gravidanza complicata da GDM (n = 255), seguite tra gli anni 2007 e 2011 presso l ambulatorio per la cura del diabete gestazionale dell Unità Operativa di Diabetologia e Malattie Metaboliche dell Azienda Ospedaliera Treviglio. La diagnosi di GDM era stata posta secondo i criteri vigenti nel periodo della gravidanza stessa. In particolare, secondo le indicazioni SID, fino al febbraio 2010 è stato utilizzato un iter diagnostico in due fasi, con minicarico da 50 g di glucosio e, se positivo, un carico da 100 g, secondo i criteri di Carpenter e Coustan. Dal mese di marzo 2010 la diagnosi è stata posta secondo i criteri dell International Association of Diabetes and Pregnancy Study Groups (IADPSG), eseguendo un solo OGTT da 75 g. Sono state escluse dallo studio tutte le donne con diabete mellito preesistente alla gravidanza. Lo studio, approvato dal Comitato Etico della provincia di Bergamo, è stato strutturato in
3 292 V. De Mori et al. due parti: una prima rivalutazione dello stato clinico-metabolico delle pazienti (visita basale) e un intervento di educazione alimentare sulla stessa popolazione (iniziato alla prima visita, verrà successivamente ripetuto a distanza) indipendentemente dallo stato glicemico rilevato. Durante la visita basale, sono stati raccolti l anamnesi fisiologica (con numero di parti normali o complicati da GDM, numero di aborti) e l anamnesi familiare (in particolare familiarità per DMT2). Sono state raccolte informazioni relative alla gravidanza con GDM, in particolare l età al momento del concepimento, il peso e il BMI prima della gravidanza, l incremento ponderale in gravidanza, la tipologia di parto (eutocico o cesareo), le caratteristiche dei neonati al momento della nascita (peso, lunghezza, Apgar score, episodi di ipo- o di iperglicemia). Con l ausilio di un questionario redatto ad hoc, sono stati indagati i dati relativi alla frequenza dell esecuzione di esami ematochimici, lo stile di vita (tabagismo, frequenza della pratica di attività fisica), le abitudini alimentari, come il consumo giornaliero di frutta e verdura, di alcolici, il numero di pasti e spuntini assunti normalmente nell arco delle 24 ore (Tab. 1). Sono stati registrati, nel corso della visita, i dati antropometrici quali: peso, altezza, BMI (kg/m 2 ), massa grassa (espressa in valore percentuale del peso corporeo) misurata attraverso il misuratore di massa adiposa OMRON BF306 (dispositivo medico prodotto da OMRON Healthcare Co., Kyoto Giappone, in conformità agli standard EN :2001), circonferenza vita e fianchi. Sono stati valutati gli eventuali dati ematochimici disponibili e l esito dell OGTT 75 g, se era stato eseguito dopo 6-10 settimane dal parto come raccomandato dalle principali linee guida nazionali e internazionali per la cura del GDM. Le donne sono quindi state sottoposte a prelievi ematici per glicemia basale, l emoglobina glicata, il quadro lipidico (colesterolo totale, HDL, trigliceridi e LDL calcolato). In caso di presenza di glicemia basale < 125 mg/dl, veniva eseguito OGTT 75 g. Al termine della visita le donne hanno partecipato a un incontro individuale di educazione alimentare in cui sono stati illustrati i gruppi dei macronutrienti (carboidrati, lipidi, proteine), evidenziando la differenza dell assimilazione dei carboidrati semplici e complessi, l importanza della fibra, le regole base della sana alimentazione applicate alla popolazione a rischio per il DMT2 e l importanza del saper scegliere la qualità dei nutrienti contenuti negli alimenti. Inoltre veniva spiegata l importanza del controllo del peso e dell implementazione dell attività fisica. Al temine dell incontro le donne, sempre in modo individuale, hanno rielaborato i concetti di educazione alimentare appresi tramite il mastery test attraverso un attività alimentare interattiva. Veniva, infatti, loro chiesto di dividere in gruppi gli alimenti, utilizzando il gioco educativo So cosa mangio? edito da Roche Diagnostics. Per ogni alimento collocato nel gruppo corretto veniva assegnato un punto, zero se collocato in un altra Tabella 1 Caratteristiche comportamentali della popolazione in studio (n = 66) emerse dalla compilazione del questionario somministrato. Questionario Numerosità Valore % Esami ematici eseguiti No 19 28,8 regolarmente Sì, secondo le indicazioni dei medici di assistenza primaria 31 47,0 dopo la gravidanza Sì, secondo indicazioni specialistiche 16 24,2 Tabagismo No 53 80,3 Sì 13 19,7 No 46 69,7 Attività fisica praticata Sì 1-2 volte/settimana 11 16,6 Sì 3-4 volte/settimana 3 4,5 Sì 5-6 volte/settimana 6 9,2 Colazione-pranzo-cena 49 74,3 Numero di pasti Pranzo-cena 4 6,0 nelle 24 ore Colazione-cena 13 19,7 Colazione-pranzo 0 0,0 Mai 20 30,3 Numero di spuntini 1 spuntino 13 19,7 nelle 24 ore 2 spuntini 22 33,3 3 o più spuntini 11 16,7 Porzioni di frutta Nessuna 7 10,6 e verdura consumate nelle 24 ore 1-2 porzioni 30 45,4 3-4 porzioni 27 41,0 5 o più porzioni 2 3,0 Mai 56 84,8 Consumo di alcolici A volte (1-2 volte/settimana) 10 15,2 Quasi tutti i giorni (4-5 volte/settimana) 0 0,0
4 Studio osservazionale e di intervento di educazione alimentare in popolazione con pregresso diabete gestazionale 293 categoria. Al termine dell incontro veniva anche consegnato un diario alimentare di 3 giorni da completare per la visita successiva. Sono in fase di attuazione ulteriori incontri per verificare il diario alimentare e implementare le conoscenze apprese nel primo colloquio educazionale. I valori dei risultati che vengono successivamente riportati sono espressi come media ± deviazione standard. Le differenze tra le medie sono state valutate mediante test t di Student per dati appaiati. È stata considerata statisticamente significativa una p < 0,05 a due code. Per l elaborazione statistica è stato utilizzato il software Statistical Package for Social Sciences (SPSS). Risultati Hanno firmato il consenso informato per la partecipazione allo studio 66 donne (98% italiane e 2% di altra nazionalità) pari al 25,8% dell intera casistica, le cui caratteristiche basali sono riportate in tabella 2. Non sono a oggi disponibili i dati attuali delle donne con pregresso GDM che non hanno accettato la convocazione per una valutazione del presente stato glicometabolico. I valori dei parametri clinici e metabolici delle donne che hanno partecipato allo studio sono espressi come media ± deviazione standard. I dati clinici relativi alla gravidanza sono stati estrapolati sia dalla cartella ambulatoriale cartacea sia dal software gestionale MyStar Connect (METEDA, Italia). Al primo incontro è stata valutata la sola glicemia basale su prelievo di sangue venoso, che ha evidenziato come già il 12% delle donne presentava criteri diagnostici per DMT2 (n = 8), il 24% (n = 16) mostrava livelli glicemici compatibili con diagnosi di IFG; il 64% (n = 42) risultava avere un valore minore di 100 mg/dl (Fig. 1). Successivamente è stata eseguita la curva da carico 75 g con evidenza di IGT nel 34% delle donne, di DMT2 nel 2%, di NGT (normal glucose tolerance) nel 64%. Di ogni donna sono stati registrati i dati antropometrici sia pregravidici sia attuali. Sono state confrontate le differenze tra il peso medio (kg) e il BMI pregravidico rispetto all attuale visita di follow-up. Si è osservato un aumento significativo del peso corporeo (p < 0,05) (Fig. 2A) e quindi del BMI (p < 0,05) (Fig. 2B) dal momento pregravidico al controllo attuale. Anche il quadro ematochimico ha mostrato un significativo aumento dei valori glicemici basali (p < 0,005) nel tempo trascorso dalla gravidanza all osservazione attuale (Fig. 2C). Il quadro lipidico 64% 12% 24% > 125 mg/dl mg/dl < 100 mg/dl Figura 1 Glicemia basale delle donne con pregresso diabete mellito gestazionale al momento della prima osservazione del presente studio (n = 66), con indicazione delle percentuali di normalità (64%), di IFG (24%) e di DMT2 (12%). (Tab. 2) è da monitorare nel tempo dal momento che le anomalie lipidiche rappresentano un fattore di rischio indipendente per le patologie cardiovascolari. Il tempo medio trascorso dal momento della gravidanza al momento dell osservazione Tabella 2 Caratteristiche demografiche, antropometriche e cliniche delle donne con gravidanza complicata da diabete mellito gestazionale (GDM) seguite presso l AO di Treviglio tra gli anni 2007 e Donne con GDM richiamate (percentuale di italiane) 255 (72%) Donne arruolate (% del totale) (% italiane) 66 (25,8%) (98%) Anni trascorsi dal parto 5 (± 1,4) Età al concepimento (anni) 34,1 (± 4,7) Età attuale (anni) 39,6 (± 4,9) Incremento ponderale in gravidanza (kg) 10,0 (± 5,1) Settimana gestazionale a cui è stato riscontrato il GDM 20,8 (± 6,8) Settimana gestazionale a cui è avvenuto il parto 38,69 (± 2,3) Parto eutocico (n) 95 Parto cesareo (n) 27 Peso del neonato alla nascita (g) 3264 (± 683,3) Lunghezza del neonato alla nascita (cm) 49,96 (± 4,1) Numero di parti per donna (n) 1,8 (± 1,0) Numero di aborti per donna (n) 0,4 (± 0,7) Peso pregravidico (kg) 67,6 (± 15,0) Peso attuale (kg) 69,7 (± 16,5) BMI pregravidico (kg/m 2 ) 25,7 (± 5,0) BMI attuale (kg/m 2 ) 26,6 (± 5,4) PA sistolica gravidica (mmhg) 121,8 (± 12,2) PA diastolica gravidica (mmhg) 69 (± 9,6) PA sistolica attuale (mmhg) 117,2 (± 20,1) PA diastolica attuale (mmhg) 74,0 (± 12,2) Glicemia basale gravidica (mg/dl) 94,5 (± 18,9) Glicemia basale attuale (mg/dl) 106,7 (± 33,6) HbA 1c gravidica (mmol/mol) 37,1 (± 5,8) HbA 1c gravidica (%) 5,5 (± 2,7) HbA 1c attuale (mmol/mol) 42,2 (± 10,7) HbA 1c attuale (%) 6,0 (± 3,1) Colesterolo totale attuale (mg/dl) 198,9 (± 38,1) Colesterolo HDL attuale (mg/dl) 57,6 (± 15,6) Colesterolo LDL-C attuale (mg/dl) 121,2 (± 34,9) Trigliceridi attuale (mg/dl) 101,1 (± 67,7) Massa grassa (%) 35,8 (± 7,8) Circonferenza vita (cm) 102,4 (± 12,1) Dove non è indicato diversamente, i dati di riferiscono alla media (± deviazione standard). BMI: body mass index; HbA 1c : emoglobina glicata; HDL: high density lipoprotein; LDL-C: low density lipoprotein calcolato; PA: pressione arteriosa.
5 294 V. De Mori et al. attuale risulta essere di 5 ± 1,4 anni. Il box-plot permette di ottenere una rappresentazione visiva della distribuzione dei dati, evidenziando dove giacciono maggiormente alcuni valori, sottolineando quelli anomali (Fig. 3). Attraverso la compilazione A kg B kg/m 2 C ,0 140,0 Peso 67,6 ± 15,0 69,7 ± 16,5 25,7 ± 5,0 BMI Glicemia basale 26,6 ± 5,0 Pregravidico Attuale Pregravidico Attuale Tabella 3 Fattori di rischio per lo sviluppo di alterazioni del metabolismo in donne con pregresso GDM. Familiarità per DMT2 75,7% Fumatrici 1 19,7% Consumo di alcol 2 15,1% Attività fisica 3 28,7% Riconoscimento di tutti i macronutrienti 4 15,1% Buone abitudini alimentari 5 19,7% Dati emersi dalla compilazione del questionario, del diario alimentare e dall anamnesi. 1 Fumatrici: 1 sigaretta al giorno; 2 consumo di alcol: 1 volta a settimana; 3 attività fisica: 2 volte a settimana; 4 riconoscimento macronutrienti: carboidrati, proteine, lipidi; 5 buone abitudini alimentari: consumo dei 3 pasti principali, 3-4 porzioni di frutta o verdura giornaliere. 7,2 7 6,8 6,6 6,4 6,2 6 5,8 5,6 5,4 5,2 5 4,8 4,6 4,4 4,2 4 3,8 3,6 3,4 3,2 3 2,8 Figura 3 Box-plot del tempo medio (5 ± 1,4 anni) trascorso dal momento della gravidanza al momento dell osservazione. La linea orizzontale all interno della scatola è la mediana (5,5 anni). Le linee verticali esterne al box rappresentano i valori minimi (3 anni) e massimi (7 anni): in questo caso la linea del valore massimo coincide con il limite del terzo quartile. mg/dl 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 94,5 ± 18,9 106,7 ± 33,6 Pregravidico Attuale del diario alimentare e del questionario si sono valutati i fattori di rischio che, oltre al GDM, predispongono le donne allo sviluppo di DMT2 nel corso degli anni. La maggioranza dei soggetti (75,76%) presenta familiarità per la patologia, però i fattori di rischio maggiormente presenti comprendono lo stile di vita e le abitudini alimentari scorrette: è emerso, infatti, che le donne per la maggior parte adottano comportamenti (sedentarietà o ridotta attività fisica, tabagismo, errate abitudini alimentari) che contribuiscono ad aumentare il rischio cardiovascolare e metabolico (Tab. 3). Figura 2 Evoluzione del peso (kg) (A), del BMI (kg/m²) (B) e della glicemia basale (mg/dl) (C) dal periodo pregravidico al momento dell osservazione attuale. Le differenze tra le medie sono state valutate mediante test t di Student per dati appaiati. È stata osservata una differenza significativa tra le media del peso (p < 0,05), del BMI (p < 0,05) e della glicemia basale (p < 0,005). Discussione e conclusioni Nella maggioranza delle gravidanze complicate da GDM, dopo il parto si ritorna a una condizione di normalità, ma le donne rimangono maggiormente esposte al rischio di sviluppare sindrome metabolica, IFG e DMT2 nel corso della vita.
6 Studio osservazionale e di intervento di educazione alimentare in popolazione con pregresso diabete gestazionale 295 Per potere attuare un piano preventivo sarebbe importante, già al momento della gravidanza, rendere consapevoli le donne del rischio a cui saranno esposte in futuro. Per fare questo, le donne dovrebbero essere educate a riconoscere i fattori di rischio modificabili e spinte a intervenire su di essi, motivandole a svolgere uno stile di vita sano e a mantenere corrette abitudini alimentari, verificando, infine, l efficacia dell intervento fatto. Le donne con pregresso GDM arruolate nel presente studio, però, non si sono dimostrate consapevoli del rischio a cui sono sottoposte: infatti, solamente il 26% delle donne richiamate ha aderito alla valutazione e, di queste, solo il 10,6% aveva effettuato un OGTT come consigliato dopo il parto, peraltro senza mai ripetere il test diagnostico negli anni successivi. Nel corso dello studio è stata inizialmente esaminata la comparsa di alterazioni del metabolismo glucidico attraverso la valutazione di un prelievo ematico. È stata, infine, consigliata l esecuzione dell OGTT 75 g a tutte le donne che hanno firmato il consenso informato. Dai risultati dell OGTT 75 g è possibile osservare un elevata prevalenza di alterazioni del metabolismo dei carboidrati. In attesa di completare lo studio e svolgere un adeguata analisi statistica multivariata è possibile ipotizzare che abbiano dato la disponibilità a partecipare allo studio le pazienti con maggiore conoscenza della patologia diabetica, con maggior numero di fattori di rischio e maggiore consapevolezza della problematica. Un quarto delle donne che ha avuto parti complicati da GDM tra gli anni 2007 e 2011, presenta un quadro di IFG, mentre il 12% presenta già DMT2. Probabilmente sarebbe stato possibile prevenire questa situazione sensibilizzando maggiormente la popolazione fin dal primo accesso in ambulatorio al momento della gravidanza. Successivamente, abbiamo valutato i fattori di rischio per indagarne la correlazione con alterazioni del metabolismo glucidico. Tra i fattori di rischio non modificabili per lo sviluppo del DMT2 o di alterazioni metaboliche, oltre alla presenza del GDM, abbiamo indagato la familiarità per la patologia, che risulta essere presente nella maggioranza delle donne (75,7%). Ci siamo poi concentrati su quei fattori di rischio modificabili attraverso un intervento educativo. Dal questionario e dall anamnesi nutrizionale è emerso, infatti, che le donne non conducono uno stile di vita sano e non seguono corrette abitudini alimentari, nonostante durante il pregresso stato gravidico avessero ricevuto adeguata educazione sanitaria (Tab. 3). Quasi il 20% fuma almeno una sigaretta al giorno, solo il 29% pratica attività fisica in modo costante, il 15% ha dichiarato di consumare alcolici quotidianamente e solamente il 20% assume il quantitativo giornaliero di frutta e verdura consigliato dalle linee guida della sana alimentazione. Dopo avere identificato i fattori di rischio per lo sviluppo di DMT2 è stato studiato un intervento volto alla diminuzione dei fattori classificati come modificabili. I dati finora raccolti possono essere considerati quali risultati basali di uno studio (attualmente in corso) che prevede una rivalutazione a distanza dei parametri antropometrici, dello stile di vita e delle abitudini alimentari. Il risultato atteso consiste nel raggiungimento di un miglioramento dei fattori di rischio per lo sviluppo del DMT2 e delle alterazioni metaboliche a esso correlate. Le conclusioni di tale studio verranno poi completate al termine dell osser- vazione di tutte le pazienti contattate che hanno aderito al programma. Sarebbe sicuramente interessante poter valutare anche l etnia di appartenenza della popolazione come ulteriore potenziale fattore di rischio, dal momento che le donne di nazionalità non italiana con GDM sono in rapido aumento. Fino a ora, però, sono state riscontrate difficoltà sia nel rintracciare le donne straniere sia nel superare le barriere linguistiche e culturali con coloro che si sono presentate in ambulatorio. Nella popolazione con GDM valutata, un quarto delle donne erano immigrate nel nostro Paese, ma è stato possibile comunicare solamente con il 6% di loro. Di queste, solo 3 pazienti si sono presentate in ambulatorio. Abbiamo quindi progettato di proporre interventi adeguati alle diverse culture, semplificati e fruibili, in modo da non trascurare la salute futura di questa popolazione ad alto rischio per lo sviluppo di DMT2. Conflitto di interessi Nessuno. Bibliografia 1. American Diabetes Association. Standards of medical care in diabetes Diabetes Care 2015;38(suppl. 1):S American Diabetes Association. Gestational diabetes mellitus. Diabetes Care 2003;26(suppl. 1):S Lapolla A, Dalfrà MG, Lencioni C, Di Cianni G. Epidemiology of diabetes in pregnancy: a review of Italian data. Diabetes Nutr Metab 2004;17: Jovanovic L, Pettitt DJ. Gestational diabetes mellitus. JAMA 2001;286: Di Cianni G, Benzi L, Casadidio I, Orsini P, Rossi L, Fontana G et al. Screening of gestational diabetes in Tuscany: results in 2000 cases. Ann Ist Sup Sanità 1997;33: Bellamy L, Casas JP, Hingorani AD, Williams D. Type 2 diabetes mellitus after gestational diabetes: a systematic review and metaanalysis. Lancet 2009;373: Verma A, Boney C, Tucker R, Vohr B. Insulin resistence syndrome in women with prior history of gestational diabetes mellitus. J Clin Endocrin Metab 2002;87: Di Cianni G, Ghio A, Resi V, Volpe L. Gestational diabetes mellitus: an opportunity to prevent type 2 diabetes and cardiovascular disease in young women. Women s Health 2010;6: AMD-SID-Diabete Italia. Standard italiani per la cura del diabete mellito, Linee guida e raccomandazioni Kim C, Newton KM, Knopp R. Gestational diabetes and the incidence of type 2 diabetes. Diabetes Care 2002;25: Mc Closkey L, Berntein J, Winter M, Iverson R, Lee-Parritz A. Follow-up of gestational diabetes mellitus in an urban safety net hospital: missed opportunities to launch preventive care for women. J Womens Health (Larchmt) 2014;23: Bao W, Tobias DK, Bowers K, Chavarro J, Vaag A, Grunnet LG et al. Physical activity and sedentary behaviors associated with risk of progression from gestational diabetes mellitus to type 2 diabetes mellitus. JAMA Intern Med 2014;174:
Diabete in gravidanza
Diabete in gravidanza Diabete preesistente tipo 1 tipo 2 Diabete gestazionale DIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE Intolleranza ai carboidrati di grado variabile, il cui inizio o primo riconoscimento
DettagliTindaro Iraci L uso di strumenti informatici nello screening opportunistico del Diabete non diagnosticato e delle condizioni di disglicemia.
Tindaro Iraci L uso di strumenti informatici nello screening opportunistico del Diabete non diagnosticato e delle condizioni di disglicemia. ------------------------------ Risultati a 18 mesi dello studio
DettagliTindaro Iraci. Medicina d iniziativa e informatizzazione: due aspetti essenziali per la Best Practise nello screening del Diabete Mellito di tipo 2
Tindaro Iraci Medicina d iniziativa e informatizzazione: due aspetti essenziali per la Best Practise nello screening del Diabete Mellito di tipo 2 Commissione nazionale diabete PIANO SULLA MALATTIA DIABETICA
DettagliDiabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo
Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo Presentazione del caso DDM è un sacerdote di 43 anni, giunto per la prima volta
DettagliDIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE
DIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE Intolleranza ai carboidrati di grado variabile, il cui inizio o primo riconoscimento si verifica durante il corso della gravidanza Diabete gestazionale GDM vero
DettagliRipercussioni fetali e disordini metabolici in pazienti con diabete gestazionale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino U.O.C. Clinica Ginecologica Ostetrica Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia Direttore : Prof. Giovanni
Dettagli2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD
2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD DIADEMA Da alterata omeostasi glicemica a diabete nella popolazione italiana : ruolo dei modelli assistenziali Gerardo Medea Lucca 15 ottobre 2004 OBIETTIVI
DettagliLE «DOLCI ATTESE» DI DONATELLA. Elisa Manicardi - Reggio Emilia 31 Maggio 2013
LE «DOLCI ATTESE» DI DONATELLA Elisa Manicardi - Reggio Emilia 31 Maggio 2013 Donatella ha 40 anni. Familiarità di 1 grado per - DM (padre diabetico) e per - tireopatia autoimmune (madre con TCA) - vitiligine
DettagliScreening e fattori di rischio. Dottor Paolo Sarasin
Screening e fattori di rischio Dottor Paolo Sarasin PERCHE ricercare i casi di diabete Il diabete tipo 2 presenta una lunga fase asintomatica durante la quale la malattia può essere diagnosticata solo
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione Relazione sullo stato di avanzamento al 31 dicembre
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione sullo stato di avanzamento al 31 dicembre 2006 1 Regione Toscana Titolo del progetto: Registro di patologia in Medicina Generale (RPMG) Referente Relazione
DettagliDOTT.SSA DANIELA GIOIA. U.O. di Endocrinologia, Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello- PALERMO
DOTT.SSA DANIELA GIOIA U.O. di Endocrinologia, Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello- PALERMO Screening Screening e diagnosi del Diabete Mellito Gestazionale in Italia Linea Guida Gravidanza Fisiologica
DettagliDiabete. in attesa... Torino, 18 maggio dr.ssa Alessandra Turchetti ostetrica
Diabete in attesa... Torino, 18 maggio 2016 dr.ssa Alessandra Turchetti ostetrica Il diabete mellito gestazionale Gestational diabetes mellitus, GDM Con il termine diabete gestazionale (GDM) si definisce
DettagliMonitoraggio continuo della glicemia in paziente con diabete di tipo 2 trattato con insulina (basal-bolus): confronto con autocontrollo
Monitoraggio continuo della glicemia in paziente con diabete di tipo 2 trattato con insulina (basal-bolus): confronto con autocontrollo Luciano Zenari, Servizio di Diabetologia, Ospedale Sacro Cuore -
DettagliPRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE
PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE Andrea Scaramuzza Alessandra Bosetti Gian Vincenzo Zuccotti Clinica Pediatrica Università di Milano Ospedale Luigi Sacco PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI
DettagliAGP: una nuova opportunità per migliorare la gestione del diabete mellito tipo 1
AGP: una nuova opportunità per migliorare la gestione del diabete mellito tipo 1 A. Bellomo Damato, G. Lisco, F. Giorgino Dipartimento dell Emergenza e dei Trapianti di Organi Sezione di Medicina Interna,
DettagliIl follow-up del diabete gestazionale
Il follow-up del diabete gestazionale Antonino Di Benedetto Dipartimento di Medicina Interna, Università di Messina 1 Giornata Nazionale del Gruppo Donna Olbia, 16 e 17 marzo 2012 Problematiche legate
DettagliPercorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica. ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia
Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia PREVENZIONE ACCOGLIENZA L accesso delle gravide avviene al SD in qualsiasi orario
DettagliClinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA
Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA Che cos è la Sindrome Metabolica La Sindrome Metabolica è una combinazione di alterazioni metaboliche che determina un incremento del rischio cardio-vascolare.
DettagliCALENDIARIO DIARIO DI: Nome: Indirizzo: Tel.: Cell.:
CALENRIO RIO DI: Nome: Indirizzo: Tel.: Cell.: E-mail: La mia terapia Colazione FARMACO DOSE NOTE Pranzo Cena Prima Altri ri La glicata e la : alcune informazioni Emoglobina glicata: detta anche emoglobina
DettagliPDTA 02 Educazione Alimentare Strutturata Dietoterapia PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE STRUTTURATA NEL PAZIENTE DIABETICO DIETOTERAPIA
PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE STRUTTURATA NEL PAZIENTE DIABETICO DIETOTERAPIA SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE L intervento educativo nella patologia diabetica è finalizzato a determinare l empowerment
DettagliDefinizione dei ruoli e delle attività all interno del PDTA prevenzione. Tindaro Iraci. Riassunto. Screening Diagnosi precoce Prevenzione
Sezione di formazione per l autovalutazione governo clinico MeDia 2016;16:116-123 Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la Prevenzione del Diabete Mellito tipo 2 Sintesi del Documento elaborato
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA TESI INTERVENTI SULLO STILE DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI RELATORE CANDIDATO
DettagliAspetti innovativi nell'assistenza alla paziente con Diabete Gestazionale. D. Guida Diabetologia e Malattie Metaboliche A.S.L.
Aspetti innovativi nell'assistenza alla paziente con Diabete Gestazionale D. Guida Diabetologia e Malattie Metaboliche A.S.L. VCO Omegna (VB) 1 Definizione Condizione di intolleranza ai carboidrati di
DettagliIL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2
IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 Tindaro Iraci Diabetologo - MMG Area metabolica SIMG Palermo 1-3 ottobre 2015 Palermo Hotel Mondello
DettagliAlimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?
Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie
DettagliCondizioni e fattori di rischio di DMT2
Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante
DettagliPROGETTO SULLA SINDROME METABOLICA INFORMATIVA
PROGETTO SULLA SINDROME METABOLICA INFORMATIVA La Sindrome Metabolica (SM) è una condizione clinica complessa, che consiste nella contemporanea presenza di alterazioni metaboliche, ipertensione arteriosa,
DettagliCome considerano il proprio peso le persone intervistate?
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante
DettagliRischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)
Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte
DettagliCapitolo 1. Le carte del rischio e lo score: le linee guida Europee Prof. Mauro Borzi
Capitolo 1 Le carte del rischio e lo score: le linee guida Europee Prof. Mauro Borzi Linee guida europee Linee guida europee 3 Le linee guida Europee sono state pubblicate nel 2012 e sono il riferimento
DettagliUn nuovo metodo di monitoraggio glicemico e una nuova opzione terapeutica per il paziente con diabete di tipo 1
Un nuovo metodo di monitoraggio glicemico e una nuova opzione terapeutica per il paziente con diabete di tipo 1 Silvia Burlina, Annunziata Lapolla Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Medicina,
DettagliDott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1
DIABETE IN GRAVIDANZA: Raccomandazioni in dimissione e presa in carico sul territorio Cuneo 30 gennaio 2016 Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 ORGANIZZAZIONE S.C Diabetologia,
Dettaglirilevazione dei soggetti affetti da sindrome metabolica. Sulla base del progetto già previsto
Progetto di attivazione PDT: SINDROME METABOLICA ASL BARI A partire dal 1 settembre 2012 nella ASL BARI si avvia un progetto che vede impegnati i Medici di Medicina Generale in un percorso di screening
DettagliRiduzione della variabilità glicemica dopo introduzione di un dispositivo con calcolatore di bolo
Riduzione della variabilità glicemica dopo introduzione di un dispositivo con calcolatore di bolo Anamnesi e indagini diagnostiche (1) Al nostro ambulatorio giunge per visita di controllo un paziente maschio
DettagliPROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO. Patologie croniche del fegato
PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO Patologie croniche del 122 Patologie croniche del La prevalenza di patologie croniche del cresce con l avanzare dell età In l 1,5 degli intervistati di 18-69 anni ha riferito
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il cuore: quando allarmarsi? Dai fattori di rischio all insorgenza dei sintomi. Relatori: Dott. A. Bonso Dott. G. Bilardo Dott. C. Piergentili 12 febbraio
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia
Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;
DettagliOEC/HES : 10 anni di sorveglianza delle MCV e dei fattori di rischio nella popolazione adulta italiana per livello socio-economico
OEC/HES 2002-2012: 10 anni di sorveglianza delle MCV e dei fattori di rischio nella popolazione adulta italiana per livello socio-economico Luigi Palmieri Istituto Superiore di Sanità Roma Congresso AIE
DettagliAbitudini dietetico-comportamentali e rischio cardiovascolare : aggiornamenti
XV Simposio di Cardiologia della Regio Insubrica Manno - 6 marzo 2013 Abitudini dietetico-comportamentali e rischio cardiovascolare : aggiornamenti Anna Maria Grandi Dipartimento di Medicina Clinica e
DettagliAdvanced Screening Program. Progetto di gestione integrata sul territorio del paziente con diabete di tipo 2
Advanced Screening Program Progetto di gestione integrata sul territorio del paziente con diabete di tipo 2 Gli obiettivi del progetto ASP Indagare nella popolazione che afferisce all ambulatorio di medicina
DettagliDALL EPIDEMIOLOGIA ALLE PROPOSTE. Prof. L. Pinelli, F. Tomasselli *
NUTRIZIONE PREVENTIVA IN ETÀ EVOLUTIVA: DALL EPIDEMIOLOGIA ALLE PROPOSTE Prof. L. Pinelli, F. Tomasselli * Cattedra di Pediatria Preventiva e Sociale Università di Verona * Servizio Autonomo di Diabetologia
DettagliIl ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita
Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita L importanza di un corretto stile di vita per il trattamento del paziente diabetico Giuseppina Floriddia Prevalenza di diabete
DettagliLe abitudini alimentari degli italiani sono ancora favorevoli alla prevenzione?
Le abitudini alimentari degli italiani sono ancora favorevoli alla prevenzione? Simona Giampaoli Istituto Superiore di Sanità Roma www.cuore.iss.it Alimentazione Mediterranea negli anni 60..la alimentazione
DettagliPrevenire le complicanze del diabete: come? Donata Richini
Prevenire le complicanze del diabete: come? Donata Richini Capo di Ponte, 17 marzo 2013 Nel MONDO: 2011 = 366 milioni 2030 = 552 milioni IDF. Diabetes Atlas 5 th Ed. 2011 *Health in european Union:
DettagliSovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010
Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Qual è lo stato nutrizionale nella popolazione
DettagliProgetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion)
Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work SPISAL Ulss 20 Verona, Ulss 12 Venezia, Ulss 16 Padova LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI Nel mondo, le malattie cardiovascolari
DettagliDiagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali
Diagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali Letizia Tomaselli UO Endocrinologia, ARNAS Garibaldi, Catania Presentazione del caso GD, anni 19. Peso
DettagliEFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO,
EFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO, CoQ10, AC. FOLICO E VITAMINA E IN SOGGETTI CON DISLIPIDEMIA MODERATA IN PREVENZIONE
DettagliEducazione Alimentare per migliorare la salute
Educazione Alimentare per migliorare la salute Sandra Vattini 1 Dipartimento di Sanità Pubblica svattini@ausl.pr.it 1 L Agenda per i temi proposti Dati epidemiologici e fattori di rischio; Modello per
DettagliPREVENZIONE DEL DIABETE MELLITO TIPO 2. Il ruolo del diabetologo. Dr. Miceli Antonio U.O.C Endocrinologia Papardo-Messina
PREVENZIONE DEL DIABETE MELLITO TIPO 2 Il ruolo del diabetologo Dr. Miceli Antonio U.O.C Endocrinologia Papardo-Messina PREVENZIONE DEL DIABETE MELLITO TIPO 2 Conflitto di interessi Dichiaro che negli
DettagliFATTORI DI RISCHIO CARDIO- VASCOLARE E TUMORI: LINKAGE TRA REGISTRO TUMORI DI LATINA E COORTI DELLO STUDIO CUORE
FATTORI DI RISCHIO CARDIO- VASCOLARE E TUMORI: LINKAGE TRA REGISTRO TUMORI DI LATINA E COORTI DELLO STUDIO CUORE Silvia Rossi 1, Roberta De Angelis 1, Fabio Pannozzo 2, Luigi Palmieri 3, Riccardo Capocaccia
DettagliGoverno Clinico ASL della provincia di Pavia Accordo Aziendale con i Medici di Medicina Generale.
Governo Clinico ASL della provincia di Pavia Accordo Aziendale con i Medici di Medicina Generale. 2011-2012 1 GOVERNO CLINICO anno 2011 PREMESSA Il vigente Accordo Collettivo Nazionale individua il medico
DettagliConta i carboidrati, utilizza gli algoritmi e il calcolatore e migliora la tua vita
Conta i carboidrati, utilizza gli algoritmi e il calcolatore e migliora la tua vita Presentazione del caso (1) Laura, donna di anni 39, diabetica tipo 1 dall età di 19 anni. A distanza di quasi 20 anni
DettagliProgetto prevenzione diabete 2012
Progetto prevenzione diabete 2012 Le persone che soffrono di diabete nel mondo sono oltre 350 milioni, di cui 2 milioni e 970mila diabetici solo in Italia, secondo l Italian Barometer Observatory Report
DettagliPERCORSO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL DIABETE DI TIPO II
Pag 1 di 10 DEL DIABETE DI TIPO II A cura del Gruppo di lavoro multi disciplinare Dr. Andrea Salvetti - Dr.ssa Manola Pisani - Dr. Mauro Rossi Dr.ssa Clorinda Santacroce, Dr. Giulio Morganti Pag 2 di 10
DettagliMonitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia
Monitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia Dott. Luca Ronfani Dott.sa Claudia Carletti Dott.sa Paola Pani Epidemiologia Clinica e Ricerca sui
DettagliPer un doppio aiuto al tuo cuore.
NOVITA Per un doppio aiuto al tuo cuore. Un alto livello di colesterolo è fra i principali fattori di rischio per la salute del cuore., con estratti naturali, favorisce il controllo di c-ldl e l aumento
DettagliADIPOCYTE-FATTY ACID BINDING PROTEIN, NAFLD E RISCHIO CARDIOVASCOLARE NELL ANZIANO
ADIPOCYTE-FATTY ACID BINDING PROTEIN, NAFLD E RISCHIO CARDIOVASCOLARE NELL ANZIANO Fabbri E, Masetti M, Gianotti G, Giovagnoli M, Zorzi V,, Rossi V, Bianchi G, Zoli M Dipartimento di Scienze Mediche e
DettagliA cura della Dr.ssa Maria Antonietta Bianchi Responsabile U.O.Nutrizione - ASL Varese
A cura della Dr.ssa Maria Antonietta Bianchi Responsabile U.O.Nutrizione - ASL Varese modello alimentare ad alto tenore calorico ed uno stile di vita troppo sedentario Incremento sovrappeso e obesità rischio
DettagliBeneficio dell utilizzo dell AGP in paziente con microinfusore
Beneficio dell utilizzo dell AGP in paziente con microinfusore Dario Pitocco, Alessandro Rizzi UO Diabetologia, Policlinico universitario Agostino Gemelli, Roma Presentazione del caso Il caso clinico presentato
DettagliEsercitazione pratica: calcolo dell Indice di Massa Corporea e corretta rilevazione della circonferenza addominale. Inf.
A.O. Ospedale e Direttore dr. A.C. Bossi Esercitazione pratica: calcolo dell Indice di Massa Corporea e corretta rilevazione della circonferenza addominale. Inf. Giovanna Crotto Bergamo, 27 Novembre 2008
DettagliL iperglicemia nel periodo perinatale: effetti a breve e a lungo termine
L iperglicemia nel periodo perinatale: effetti a breve e a lungo termine Dott.ssa Alice Valeria Magiar Servizio di Diabetologia Ospedale di Pescia USL3 PT Il Diabete è il principale disordine metabolico
DettagliLo screening del diabete gestazionale in Toscana: uno studio di popolazione
Lo screening del diabete gestazionale in Toscana: uno studio di popolazione Graziano Di Cianni UOC Diabetologia e Mal. Metabolismo ASL Nordovest 6 Livorno Problematiche sullo Screening e Diagnosi del GDM
DettagliConsumo di sale in Italia: i risultati del Progetto MINISAL
Consumo di sale in Italia: i risultati del Progetto MINISAL S. Giampaoli Istituto Superiore di Sanità, Roma Progetto MINISAL GIRCSI BUONE PRATICHE SULL'ALIMENTAZIONE: VALUTAZIONE DEL CONTENUTO DI SODIO,
Dettagliimplementazione delle linee guida sulla Medicina Generale Indicatori e standard SIMG
L audit come strumento di implementazione delle linee guida sulla gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Indicatori e SIMG Modificato da: Indicatori di qualità e nell assistenza al paziente
DettagliIl Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari
SANT ALBINO Giovedì 14 Aprile 2016 Centro Civico Giornata di screening metabolico multifattoriale ad indirizzo cardiovascolare Il Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Dott. Luigi
DettagliADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni
ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni Nell anno 2007 è stato avviato un progetto di sorveglianza nutrizionale
DettagliCORRETTA ALIMENTAZIONE
CORRETTA ALIMENTAZIONE D.ssa Dorotea Totagiancaspro Specialista in Scienza dell Alimentazione Indirizzo Nutrizione Clinica Università degli Studi di Siena Obiettivi principali Controllo glicemico Controllo
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliFattori di rischio comuni a uomini e donne
Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria
DettagliRegione Puglia PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Regione Puglia ALLEGATO A PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Il contesto epidemiologico Regionale Nel complesso, le malattie del sistema cardiocircolatorio rappresentano più del 10% delle cause di
DettagliDIFFERENZE DI GENERE NELLO STUDIO MOMA: PREVALENZA DI SINDROME METABOLICA (SM) E STILI DI VITA
3 Congresso Nazionale sulla Medicina di Genere Padova, 10-11 ottobre 2013 DIFFERENZE DI GENERE NELLO STUDIO MOMA: PREVALENZA DI SINDROME METABOLICA (SM) E STILI DI VITA Dott. Enrico Chendi Clinica Medica
DettagliConvegno Medicina di Genere
Convegno Medicina di Genere Un percorso di genere nel sistema diabete: criticità e opportunità Angelo Avogaro Università di Padova Progetto CUORE: carte del rischio Fonte: http://www.cuore.iss.it/valutazione/carte-pdf.pdf
DettagliHealth Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI
Health Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI 2012-2015 XL Congresso dell Associazione Italiana di Epidemiologia Torino, 19 21 ottobre 2016 «Le evidenze in epidemiologia: una storia lunga 40
DettagliDiabete gestazionale Modalità e timing del parto. Prof. Roberto Marci
Diabete gestazionale Modalità e timing del parto Prof. Roberto Marci Gestational diabetes and impaired glucose tolerance (IGT) in pregnancy affects between 2-3% of all pregnancies and both have been associated
Dettaglirischio cardiovascolare
rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare 30 ipertensione arteriosa 31 ipercolesterolemia 32 calcolo del rischio cardiovascolare 33 29 Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari rappresentano
DettagliLo Studio QUADRI. Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza
Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza Lo Studio QUADRI Federica Michieletto Servizio sanità pubblica Direzione per
DettagliAlessia Cozzolino e Chiara Simeoli. Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Sezione di Endocrinologia, Università Federico II di Napoli
Alessia Cozzolino e Chiara Simeoli Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Sezione di Endocrinologia, Università Federico II di Napoli Italia 1212 Romania 97 Russia 697 Spagna 71 Brasile 565 Germania
DettagliOSAS: ASPETTI CLINICI DI ENDOCRINOLOGIA E METABOLISMO DISTURBI RESPIRATORI OSTRUTTIVI IN SONNO MEDICINA INTERNA,
Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus DISTURBI RESPIRATORI OSTRUTTIVI IN SONNO OSAS: ASPETTI CLINICI DI MEDICINA INTERNA, ENDOCRINOLOGIA E METABOLISMO CASO CLINICO N. 1 OSAS
DettagliSchede PASSI 2016: le abitudini alimentari
Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino *** Schede ASSI 216: le abitudini alimentari [Dati della sorveglianza raccolti negli anni 212-215] rogressi delle Aziende Sanitarie
DettagliInsulina. Glucagone Adrenalina e noradrenalina Cortisolo Ormone somatotropo
Insulina Glucagone Adrenalina e noradrenalina Cortisolo Ormone somatotropo Cellula beta del pancreas Glut-2 Preproinsulina Glucosio Sintesi Proinsulina Aminoacidi ed ormoni G.I. Glut-2 Insulina Calcio
DettagliPROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA AD ALTO RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Università Politecnica delle Marche Clinica di Medicina Interna Cattedra di Medicina Interna e Geriatria Direttore: Prof. Alessandro Rappelli PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA
DettagliVITAMINA D TOTALE E FRAZIONE BIODISPONIBILE IN BAMBINI OBESI: IL RUOLO DELL INSULINO-RESISTENZA
VITAMINA D TOTALE E FRAZIONE BIODISPONIBILE IN BAMBINI OBESI: IL RUOLO DELL INSULINO-RESISTENZA SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI Dipartimento della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e
Dettagli1 - DEFINIZIONE DELLA SINDROME METABOLICA
1 - DEFINIZIONE DELLA SINDROME METABOLICA Secondo il National Cholesterol Education Almeno tre dei seguenti criteri: Circonferenza della vita > di cm 102 negli uomini e > 88 cm nelle donne Trigliceridemia
DettagliPaziente diabetico in condizioni non
Paziente diabetico in condizioni non critiche:linee guida e schemi terapeutici Paola Battisti Medicina ad indirizzo Endocrino Metabolico Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma Cause più frequenti
DettagliUNIVERSITA DI VERONA
UNIVERSITA DI VERONA Clinica Geriatrica Servizio di Nutrizione Clinica OBESITA SARCOPENICA E COMPARSA DI LIMITAZIONE FUNZIONALE IN DONNE E UOMINI ANZIANI V Bambara, E Zoico, L Bissoli, A Rossi, F Valbusa,
DettagliSeconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016
Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Scenario 1: In uno studio prospettivo condotto per valutare la relazione tra l'uso di estrogeni e rischio di cancro alla mammella,
DettagliDiabete gestazionale. Informazioni per vivere al meglio la gravidanza.
Diabete gestazionale. Informazioni per vivere al meglio la gravidanza. Libertà. Gioia di vivere. Con mylife. Concepito per migliorare la vostra vita. Diabete gestazionale Diabete in gravidanza Il diabete
DettagliVALORI PERCENTUALI. 2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso 18,41% 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%
2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso F 18,41% M 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 4) Numero di assistiti SSN < 500 500-1000 1000-1500 > 1500 3,78% 14,38%
DettagliIl cuore delle «donne» Milano 19 Maggio Prof. Stefano Carugo Direttore UO Cardiologia AO S.Paolo Milano Università degli Studi Milano
Il cuore delle «donne» Milano 19 Maggio 2016 Prof. Stefano Carugo Direttore UO Cardiologia AO S.Paolo Milano Università degli Studi Milano Causes of Death by Gender in the European Countries Men Women
DettagliApproccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013
Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia
DettagliEPIDEMIOLOGIA Negli USA abbiamo 15 milioni di diabetici. In ITALIA nell anno 2012 risultano affetti da diabete 3,5 milioni di persone. Si stima che pi
OBESITA E DIABETE EPIDEMIOLOGIA Negli USA abbiamo 15 milioni di diabetici. In ITALIA nell anno 2012 risultano affetti da diabete 3,5 milioni di persone. Si stima che più di un altro milione di persone
Dettaglisfida per il medico...e
L'obesità: una sfida per il medico...e per il chirurgo Paolo Limone Direttore S.C. Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo A.O. Ordine Mauriziano di Torino Che cos'è l'obesità? Malattia
DettagliFATTORI DI RISCHIO LIVELLO DI DIAGNOSI Obesità viscerale. Circonferenza vita 88 cm. Colesterolo HDL < 50 mg/dl 110 mg/dl
COSTRUIAMO LA CLINICAL GOVERNANCE: IL DIABETE MELLITO SINDROME METABOLICA ED ASSETTO ORMONALE: RISVOLTI NELLA PRATICA CLINICA Giovanni De Pergola Fasano, 15 Maggio 2009 SINDROME METABOLICA CRITERI DIAGNOSTICI
DettagliAttività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi
Attività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi 2012-2015 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete,
DettagliFATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE LIPIDICI E NON LIPIDICI IN DONNE DIABETICHE DI TIPO 2 CON E SENZA CARDIOPATIA ISCHEMICA
Dipartimento di Medicina Interna Università degli Studi di Messina FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE LIPIDICI E NON LIPIDICI IN DONNE DIABETICHE DI TIPO 2 CON E SENZA CARDIOPATIA ISCHEMICA Russo GT, Giandalia
DettagliI FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTUALITA IN TEMA DI PATOLOGIE CARDIOMETABOLICHE
I FATTORI DI RISCHIO CARDIOMETABOLICHE PIANO FORMATIVO 2012 PROVIDER: FENIX ID 331 METODOLOGIA SEDE Corso residenziale PAVIA Hotel Cascina Scova Via Vallone, 18 DATA INIZIO 29 febbraio 2012 DATA FINE 29
DettagliCorso di nutrizione e Dietologia. Come impostare uno schema dietetico. Biologo Nutrizionista Marina Mariani 30 settembre 2018
Corso di nutrizione e Dietologia Come impostare uno schema dietetico Biologo Nutrizionista Marina Mariani 30 settembre 2018 Il processo del cambiamento Analisi della domanda Delimitazione dell obiettivo
Dettagli