QIS5 : Fondi propri. Alberto Floreani, Università Cattolica, Milano, 7 settembre 2010

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "QIS5 : Fondi propri. Alberto Floreani, Università Cattolica, Milano, 7 settembre 2010"

Transcript

1 QIS5 : Fondi propri Alberto Floreani, Università Cattolica, alberto.floreani@unicatt.it Milano, 7 settembre

2 Agenda I fondi propri nella direttiva e nelle misure di implementazione di 2 livello: overview I fondi propri nel QIS5: overview e grandfathering I fondi propri nel QIS5: fogli di lavoro e questionario qualitativo I Profitti attesi inclusi nei premi futuri (EPIFP) Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 2

3 I fondi propri nella direttiva e nelle misure di implementazione di 2 livello 3

4 Fondi propri e classificazione: direttiva e norme di 2 livello I fondi propri sono le risorse finanziarie di un impresa per assorbire le eventuali perdite connesse ai rischi assunti. I fondi propri comprendono (art. 87) i fondi propri di base e i fondi propri accessori. I fondi propri di base sono costituiti da (art. 88): l eccedenzadelle attività rispetto alle passività ; Le passività subordinate. I fondi propri accessori (art. 89) sono costituiti dagli elementi diversi dai fondi propri di base che possono essere richiamati per assorbire le perdite. Ad esempio essi comprendono il capitale sociale non versato e non richiamato; le lettere di credito e le garanzie; altri impegni vincolanti ricevuti da altre imprese di assicurazione e riassicurazione. I fondi propri accessori devono essere approvati dall autorità di vigilanza (art. 90). I criteri che le autorità di vigilanza devono seguire per l approvazione sono stabiliti dalle norme di secondo livello (cfr. Advice Ceiops 24/09). I fondi propri di base e accessori sono classificati in 3 livelli (tier) in funzione della loro capacità di assorbire le perdite nel tempo (qualità). Le norme di primo livello (art. 93) stabiliscono le caratteristiche che devono possedere i fondi propri per essere classificati nei livelli qualitativi migliori (tier 1 e tier 2). I fondi propri di base possono essere classificati in tutti i livelli mentre i fondi propri accessori possono essere classificati solo nel tier 2 e 3. Le norme di secondo livello (cfr. Advice Ceiops 39/09) elencano gli elementi che possono rientrare nei diversi livelli e delineano più specificamente le caratteristiche che devono possedere i fondi propri per appartenere ai vari livelli. Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 4

5 Ammissibilità dei fondi propri: direttiva e norme di 2 livello Direttiva Per la copertura del requisito patrimoniale di solvibilità (SCR) concorrono i fondi propri ammissibili di tutti i livelli ma la direttiva stabilisce dei vincoli quantitativi (Art. 98). Più precisamente : - La proporzione degli elementi di livello 1 deve essere superiore a 1/3 dell importo totale dei fondi propri ammissibili; - La proporzione degli elementi di livello 3 deve essere inferiore a 1/3 dell importo totale dei fondi propri ammissibili. Per la copertura del requisito minimo di solvibilità (MCR) possono concorrere i soli fondi propri di base ammissibili appartenenti al primo o al secondo livello. Inoltre l importo dei fondi propri di base di livello 1 deve essere superiore al 50% del totale dei fondi propri di base ammissibili. Misure di implementazione di 2 livello (provvisorie) e QIS5 Sono introdotti vincoli di ammissibilità maggiormente restrittivi. In particolare. - Gli strumenti ibridi di capitale classificati nel tier 1 non dovrebbero essere superiori al 20% del tier 1 stesso; - Per la copertura del requisito patrimoniale di solvibilità (SCR) il tier 1 dovrebbe essere almeno del 50% e il tier 3 dovrebbe essere al massimo del 15% del totale dei fondi ammissibili alla copertura dell SCR; - Per la copertura del requisito minimo di solvibilità (MCR) il tier 1 dovrebbe essere almeno all 80% del totale dei fondi ammissibili alla copertura dell MCR. Inoltre il QIS5 pone un limite del 20% del tier 1 alla somma degli strumenti ibridi di capitale e fondi propri inseriti nel tier 1 con i criteri del grandfathering. Se il limite è superato, l eccedenza rientra nel tier 2. Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 5

6 I fondi propri nel QIS5: overview e grandfathering 6

7 I fondi propri nel QIS5: documentazione di riferimento 1. QIS5 Technical Specifications 5/7/2010 Section 5 Own funds pp Fornisce le indicazioni su classificazione, ammissibilità e grandfathering 2. Annexes to the QIS5 Technical Specifications Appendice Q Comparazione tra i criteri QIS5 e criteri per il granfathering 3. QIS5 spreadsheet (24/8/2010): I: Valuation 3. Information on own funds I: Own funds items details 4. QIS5: Qualitative Questionaire_solo _pp. 36/40 5. Qualitative Questionaire_excel ( Pref_tier_1; Pref_tier_2; Sub_li_1; Sub_li_2 ) Altri documenti di riferimento Ceiops Advice for Level 2 Implementing measures on Solvency II: Own Funds, Ceiops-doc 39-09, ottobre 2009 Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 7

8 QIS5: Novità e differenze sostanziali rispetto al Ceiops Advice Novità Il QIS5 fornisce le prime indicazioni sulla classificazione degli strumenti ibridi emessi prima di Solvency II (grandfathering). Tenuto conto che alcuni dei criteri proposti dal Ceiops Advice e dal QIS5 per la classificazione possono essere soddisfatti solo tramite l inserimento di specifiche clausole contrattuali riferite al criterio o a parametri introdotti in Solvency II (SCR), nella transizione questi criteri non saranno richiesti o saranno comunque alleggeriti per permettere agli strumenti ibridi che comunque soddisfano sostanzialmente i criteri di essere classificati come tier 1, tier 2 o tier 3. Differenze sostanziali Il Ceiops Advice 39/09 prevedeva che: Il winding-up gap, cioè la differenza tra il valore delle riserve tecniche calcolato con i criteri Solvency II e l ammontare che l impresa di assicurazione originaria avrebbe dovuto pagare agli assicurati in caso di liquidazione (wind-up) senza trasferimento di portafoglio, deve rientrare nel tier 3. I futuri profitti attesi, cioè il valore attuale di ogni tipo di profitti inclusi esplicitamente o implicitamente nei futuri flussi di cassa in entrata considerati nella stima della best estimate, devono rientrare nel tier 3. Il QIS 5 prevede l esplicitazione dei profitti attesi inclusi nei premi futuri (expected profit included in future premium) che comunque sono fatti rientrare nel tier 1. Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 8

9 Elementi che rientrano nei fondi propri di base tier 1 Rientrano nel tier 1, se soddisfano le caratteristiche per essere classificati come tier 1, l eccesso delle attività sulle passività valutate secondo i criteri Solvency II e QIS5 più le passività subordinate, cioè: - Le azioni ordinarie richiamate e versate al netto delle azioni proprie (o il fondo iniziale per mutue); - La riserva sovrapprezzo azioni; - Le altre riserve patrimoniali fra cui - Utili non distribuiti comprensivi degli utili dell anno al netto dei dividendi prevedibili ( declared or approved by the directors... ); - Altre riserve patrimoniali - Riserva di riconciliazione (per i differenti criteri utilizzati nel bilancio e in Solvency II) - Le riserve di utili nella misura in cui soddisfano i criteri di capacità di assorbire interamente le perdite (cfr. art. 91 e 93 della direttiva); - I profitti attesi inclusi nei premi futuri (EPIFP) - Altri strumenti di capitale versati, tra cui: - Azioni privilegiate - Le passività subordinate; - Altri strumenti subordinati Devono essere dedotte: - Le riserve vincolate in eccesso agli importi utilizzati per coprire i rischi di pertinenza; - Le partecipazioni in istituzioni finanziarie e creditizie; - L eccedenza dei fondi propri sull SCR nozionale dei fondi separati (ring-fenced funds); - Le attività fiscali differite nette. Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 9

10 Criteri di classificazione QIS5* Tier 1 Grandfathering criteria QIS5* Tier 1 a) L'elemento dovrebbe avere il massimo livello di subordinazione o, in caso di altri strumenti di capitale versati, il livello maggiore subito dopo quello con il massimo livello di subordinazione del Livello 1 in caso di liquidazione. b) L elemento non dovrebbe provocare o accelerare l insolvenza dell'impresa di assicurazione o di riassicurazione. Il possessore dello strumento non deve poter presentare istanza di insolvenza dell'emittente. Lo strumento non dovrebbe essere preso in considerazione per determinare lo stato di insolvenza dell istituzione (o perché è considerato come capitale degli azionisti o perché non è una passività determinante per lo stato di insolvenza cioè se le passività sono maggiori delle attività). L impresa deve poter annullare i pagamenti di dividendi o di cedole senza incorrere nel rischio che l investitore possa invocare la morosità e conseguentemente l insolvenza legale. c) L elemento è interamente versato ed è immediatamente disponibile per l assorbimento delle perdite. d) L elemento assorbe le perdite almeno quando l impresa di assicurazione o di riassicurazione non rispetti il proprio requisito patrimoniale di solvibilità (SCR) e non dovrebbe ostacolare la sua ricapitalizzazione. e) L elemento ha durata illimitata o ha una durata originale di almeno 10 anni. Si ritiene quale data di scadenza, la prima possibile data di rimborso o di riscatto dell elemento dei fondi propri di base, a meno che vi sia un obbligo contrattuale per sostituire tale elemento con un elemento di fondi propri di qualità equivalente o superiore. f) L'elemento è solo rimborsabile o riscattabile su iniziativa dell impresa di assicurazione o di riassicurazione, previa approvazione da parte dell'autorità di vigilanza e non deve includere alcun incentivo per il rimborso o per il riscatto. a) L'elemento dovrebbe avere un rango inferiore alle obbligazioni verso tutti i contraenti, i beneficiari e verso gli altri creditori non subordinati. b) Stesso criterio tranne che per i pagamenti di dividendi e di cedole che possono essere anche differibili, oltre che annullabili. c) Stesso criterio. d) L elemento prevede una flessibilità nei pagamenti della cedola/dividendo ed ha una durata illimitata ma non c è necessariamente un meccanismo di assorbimento delle perdite come la conversione o la svalutazione. e) L elemento ha una durata illimitata. f) Stesso criterio salvo che vi possono essere moderati incentivi al riscatto. (ad esempio call con struttura di step-up non applicata prima dei 10 anni e non superiore del maggiore di 100 bps o il 50% dello spread creditizio) * Fonte: Appendice Q dell allegato alle specifiche tecniche del QIS5 Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 10

11 Criteri di classificazione QIS5* Tier 1 Grandfathering criteria QIS5* Tier 1 g) L elemento deve consentire la sospensione del rimborso o del riscatto se l impresa di assicurazione o di riassicurazione non rispetti il requisito patrimoniale di solvibilità o non lo rispetterebbe nel caso in cui lo strumento venisse rimborsato o riscattato. L'autorità di vigilanza può rinunciare alla sospensione del rimborso o del riscatto dell elemento, a condizione che sia sostituito o convertito in un altro elemento dei fondi propri di qualità equivalente o superiore e che il requisito patrimoniale minimo (MCR) sia rispettato. h) L'impresa di assicurazione o di riassicurazione ha piena discrezionalità nel pagamento della cedola / dividendo o altri pagamenti similari. Per le azioni ordinarie e o gli elementi assimilati per le mutue, il livello di distribuzione non è in alcun modo determinato o collegato all importo versato all emissione e non è soggetto ad un limite (cap) e non c'è preferenza tra la distribuzione di rendimenti o di capitale. i) In merito agli altri strumenti di capitale versati, l elemento deve consentire l annullamento della cedola / dividendo o degli altri pagamenti similari nel caso in cui l impresa di assicurazione o di riassicurazione non rispetti il proprio requisito patrimoniale di solvibilità o se il pagamento della cedola / dividendo provocherebbe il non rispetto del requisito patrimoniale di solvibilità. L'autorità di vigilanza può rinunciare all annullamento del pagamento degli interessi o dei dividendi, a condizione che il pagamento non indebolisca ulteriormente la posizione di solvibilità dell'impresa e che il requisito patrimoniale minimo sia rispettato. j) In caso di annullamento del pagamento della cedola / dividendo, non ci deve essere alcun obbligo o diritto a saldare quel pagamento a una data futura. * + g) L elemento ha durata illimitata ed è rimborsabile o riscattabile solamente su iniziativa dell impresa di assicurazione e di riassicurazione, previa approvazione dell autorità di vigilanza. h) L impresa deve poter annullare o differire la cedola/dividendo o altri pagamenti similari in condizioni di stress. Gli strumenti possono prevedere una serie di disposizioni relative alla rinuncia della cedola / dividendo o ad altri pagamenti similari. Questi possono variare dalla piena discrezionalità in qualsiasi momento all annullamento obbligatorio a determinate condizioni. i) Inoltre, sebbene l elemento può non rispettare le caratteristiche che sono quelle specificamente collegate alla conformità con l SCR di Solvency II, dovrebbe possedere alcune caratteristiche che gli consentano di assorbire le perdite in una situazione di continuità aziendale. Queste caratteristiche potrebbero comprendere delle forme di conversione o dei meccanismi di svalutazione e dei criteri di annullamento della cedola / dividendo o di altri pagamenti similari, anche se non sono formalmente allineati ai criteri di Solvency II. j) L impresa deve poter annullare o differire la cedola/dividendo o altri pagamenti similari in condizioni di stress. Gli strumenti possono prevedere una serie di disposizioni relative alla rinuncia della cedola / dividendo o ad altri pagamenti similari. * Fonte: Appendice Q dell allegato alle specifiche tecniche del QIS5 Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 11

12 Criteri di classificazione QIS5* Tier 1 Grandfathering criteria QIS5* Tier 1 k) L elemento deve essere libero da qualsiasi vincolo e non deve essere collegato a qualsiasi altra operazione che, se considerata con tale elemento, potrebbe compromettere le caratteristiche dell elemento stesso. Esempi di potenziali vincoli includono, ma non son limitati ai: diritti di compensazione, vincoli, costi aggiuntivi o garanzie. Qualora un investitore sottoscriva del capitale di un'impresa e, al tempo stesso, l impresa abbia finanziato l'investitore, solo la posizione finanziaria netta a favore dell'investitore è considerata come ammissibile nei fondi propri. Inoltre,, nei casi in cui vi sia evidenza di operazioni collegate il cui effetto economico è identico al possesso di azioni proprie, gli attivi che tali operazioni generano per l'impresa devono essere dedotti dall'ammontare dei fondi propri, nella misura necessaria a garantire che i fondi propri rappresentino la posizione finanziaria netta dei propri azionisti, in aggiunta agli altri elementi consentiti. l) Gli elementi che rientrano in altri strumenti di capitale versati devono prevedere uno dei seguenti principali meccanismi di assorbimento delle perdite per i quali l evento scatenante è una significativa violazione del requisito patrimoniale di solvibilità (SCR): a) l'elemento si converte automaticamente in azioni ordinarie.. o, b) al verificarsi dell evento scatenante, l'importo principale dell elemento è svalutato pari passu con gli utili non distribuiti. L elemento può essere rivalutato utilizzando gli utili futuri e, su base pari passu, una volta che l'impresa sia conforme al requisito patrimoniale di solvibilità. Una significativa violazione del requisito patrimoniale di solvibilità è definita come il primo che si verifica dei seguenti eventi: (a) I fondi propri sono pari o inferiore del 75% del requisito patrimoniale di solvibilità (SCR); (b) La violazione del requisito patrimoniale di solvibilità non viene risolta entro un periodo di due mesi. k) Lo stesso criterio. l) L elemento prevede una flessibilità nei pagamenti della cedola/dividendo ed ha durata illimitata ma non c è necessariamente un principale meccanismo di assorbimento delle perdite quali la conversione o la svalutazione. * Fonte: Appendice Q dell allegato alle specifiche tecniche del QIS5 Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 12

13 Elementi che rientrano nei fondi propri di base tier 2 Rientrano nel tier 2, se soddisfano le caratteristiche per essere classificati come tier 2, l eccesso delle attività sulle passività valutate secondo i criteri Solvency II e QIS5 e le passività subordinate che non rientrano nel tier 1 : - Le azioni ordinarie richiamate; - I fondi propri in eccesso agli importi utilizzati per coprire i rischi di pertinenza in caso di riserve vincolate; - Altri strumenti di capitale: - Altri strumenti di capitale richiamati che assorbono le perdite per primi o hanno un rango, in contesto di continuità aziendale, dello stesso livello degli strumenti di capitale che assorbono le perdite per primi; - Altri strumenti di capitale versati che non hanno le caratteristiche per il tier 1 ma che hanno le caratteristiche per il tier 2. Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 13

14 Criteri di classificazione QIS5* Tier 2 Grandfathering criteria QIS5* Tier 2 a) L'elemento dovrebbe avere un rango inferiore alle obbligazioni verso tutti i contraenti, i beneficiari e verso gli altri creditori non subordinati. b) Nel caso di uno strumento di capitale richiamato ma non versato, lo strumento dovrebbe soddisfare i criteri del Livello 1, tranne quelli che richiedono che l elemento sia stato interamente versato e reso immediatamente disponibile per assorbire le perdite. c) L elemento non dovrebbe provocare o accelerare il grado di insolvenza dell'impresa di assicurazione o di riassicurazione. d) L elemento ha durata illimitata o ha una durata originale di almeno 5 anni. Si ritiene quale data di scadenza la prima possibile data di rimborso o di riscatto dell elemento dei fondi propri di base, a meno che vi sia un obbligo contrattuale per sostituire tale elemento con un elemento dei fondi propri di qualità equivalente o superiore. e) L'elemento è solo rimborsabile o riscattabile su iniziativa dell impresa di assicurazione o di riassicurazione, previa approvazione da parte dell'autorità di vigilanza e può includere moderati incentivi per il rimborso o per il riscatto di tale elemento. Gli incentivi al riscatto possono includere, ma non sono limitati, una call option associata ad una struttura step-up. La struttura step-up non deve essere applicata prima dei 5 anni dalla data di emissione e non deve superare il maggiore tra 100bps o il 50% dello spread creditizio iniziale, al fine di essere considerata moderata. f) L elemento deve consentire la sospensione del rimborso o del riscatto se l impresa di assicurazione o di riassicurazione non rispetti il proprio requisito patrimoniale di solvibilità o non lo rispetterebbe nel caso in cui lo strumento venisse rimborsato o riscattato. L'autorità di vigilanza può rinunciare alla sospensione del rimborso o del riscatto dell elemento purché lo strumento sia sostituito o convertito in un elemento dei fondi propri di qualità equivalente o superiore e che il requisito patrimoniale minimo sia rispettato. a) Stesso criterio b) Non applicabile (il grandfathering si applica esclusivamente agli strumenti di capitale totalmente versati). c) Non richiesto d) Stesso criterio e) Stesso criterio tranne che è sufficiente una notifica e review da parte dell autorità di vigilanza. f) Non richiesto. * Fonte: Appendice Q dell allegato alle specifiche tecniche del QIS5 Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 14

15 Criteri di classificazione QIS5* Tier 2 Grandfathering criteria QIS5* Tier 2 g) L'elemento deve consentire il differimento dei pagamenti di interessi o di dividendi o altri pagamenti similari se l impresa di assicurazione o di riassicurazione non rispetta il requisito patrimoniale di solvibilità o se a seguito del pagamento degli interessi, dividendi o altri pagamenti similari l impresa non rispetterebbe il requisito patrimoniale di solvibilità. L'autorità di vigilanza può rinunciare al differimento del pagamento degli interessi o dei dividendi, a condizione che il pagamento non indebolisca ulteriormente la posizione di solvibilità dell'impresa e che il requisito patrimoniale minimo sia rispettato. h) L elemento deve essere libero da qualsiasi vincolo e non deve essere collegato a qualsiasi altra operazione che, se considerata con tale elemento, possa compromettere le caratteristiche dell elemento stesso. Esempi di potenziali vincoli includono, ma non son limitati ai: diritti di compensazione, vincoli, costi aggiuntivi o garanzie. Qualora un investitore sottoscriva del capitale di un'impresa e, al tempo stesso, l impresa abbia finanziato l'investitore, solo la posizione finanziaria netta a favore dell'investitore è considerata come ammissibile nei fondi propri. g) Non richiesto. h) Stesso criterio * Fonte: Appendice Q dell allegato alle specifiche tecniche del QIS5 Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 15

16 Elementi che rientrano nei fondi propri di base tier 3 Sono classificati nel tier 3: - Le attività fiscali differite nette; - Altri strumenti di capitale che soddisfano i criteri di classificazione per il tier 3; - Qualsiasi fondo proprio di base che non rientra nel tier 1 o nel tier 2 ma che soddisfa i criteri di classificazione per il tier 3. I criteri di classificazione per il tier 3 sono: a) L'elemento dovrebbe avere un rango inferiore alle obbligazioni verso tutti i contraenti, i beneficiari e verso gli altri creditori non subordinati; b) L elemento non dovrebbe provocare o accelerare il grado di insolvenza dell'impresa di assicurazione o diriassicurazione; c) L elemento dovrebbe avere durata illimitata o avere una durata originaria di almeno 3 anni. Si dovrebbe ritenere quale data di scadenza la prima data possibile contrattualmente di rimborso o di riscatto dell elemento dei fondi propri di base, a meno che vi sia un obbligo contrattuale per sostituire tale elemento con un elemento dei fondi propri di qualità equivalente o superiore; d) L elemento deve consentire la sospensione del rimborso o del riscatto se l impresa di assicurazione o di riassicurazione non rispetti il requisito patrimoniale di solvibilità o non lo rispetterebbe nel caso in cui lo strumento venisse rimborsato o riscattato. L'autorità di vigilanza può rinunciare alla sospensione del rimborso o del riscatto dell elemento a condizione a condizione che lo strumento sia sostituito o convertito in un elemento dei fondi propri di qualità equivalente o superiore e che l MCR sia rispettato. e) L'elemento deve consentire il differimento dei pagamenti di interessi/dividendi se l impresa di assicurazione o di riassicurazione non rispetti il requisito patrimoniale minimo o se, a seguito del pagamento della cedola, l impresa non rispetterebbe l MCR. f) L elemento deve essere libero da qualsiasi vincolo e non deve essere collegato a qualsiasi altra operazione che possa compromettere la classificazione dello strumento come elemento dei fondi propri di base. Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 16

17 I fondi propri accessori nel QIS5 Ai fini del QIS5, rientrano nei fondi propri accessori Tier 2: quegli elementi che: Sono attualmente ammissibili per soddisfare i criteri di solvibilità (Solvency I); Possono costituire fondi propri accessori secondo Solvency II; Sarebbero classificati come tier 1, se richiamati e versati. Se non soddisfano l ultima condizione sono come fondi propri accessori Tier 3. Gli elementi attualmente esistenti che non rientrano nel attualmente nel margine di solvibilità disponibile potranno in futuro essere approvati come fondi propri accessori ma non devono essere inclusi nei fondi propri accessori per il QIS5. Di essi si deve dare nota nel questionario qualitativo. Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 17

18 I fondi propri nel QIS5: i fogli di lavoro e il questionario qualitativo 18

19 I fogli di lavoro del QIS 5 Basic Own Fund Items Current accounting bases Solvency I valuation principles QIS 5 Valuation Principles Tier 1 Tier 2 Tier 3 OF.4 1.a) Ordinary share capital (net of own shares) a) Paid up and called up 0 OF.26 a) Called up b) The initial fund (less item of the same type held) Paid up and called up 0 OF.26.c)i Called up 0 Callable 0 1.c) Share premium account 0 1.d).i Retained earnings including profits from the year net of foreseable dividends d).ii Other reserves from accounting balance sheet 0 1.d).iii Reconciliation reserve 0 0 Adjustments to assets 0 0 Adjustments to technical provisions 0 0 of which equalisation provisions 0 less expected profit in future premiums 0 0 Adjustments to other liabilities 0 Others 0 1.e) Surplus funds f) Expected profit in future premiums g) Other paid in capital instruments g).i T Preference shares Details T of which Dated 0 T of which undated with a call option 0 T of which Undated with no contractual opportunity to redeem 0 1.g).ii T Subordinated liabilities Details T of which Dated 0 T of which undated with a call option 0 T of which Undated with no contractual opportunity to redeem 0 1.g).iii T Subordinated mutual member accounts 0 Other items not specified above 0 [G]:lMinority interests 0 0 Total Basic own funds before adjustments Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 19

20 I fogli di lavoro del QIS 5 Current accounting bases Solvency I valuation principles QIS5 Tiering QIS 5 Valuation Principles Tier 1 Tier 2 Tier 3 Basic Own Fund Items under the transitional measures assumption T Preference shares Details T of which Dated T of which undated with a call option T of which Undated with no contractual opportunity to redeem T Subordinated liabilities Details T of which Dated T of which undated with a call option T of which Undated with no contractual opportunity to redeem T Subordinated mutual member accounts T Other items not specified above Transitional measures assumption effects Total Basic own funds before adjustments under transitional measures OF.31 Ancillary Own Fund Items Tier 1 Tier 2 Tier 3 unpaid share capital or initial fund that has not been paid up Letters of credit and guarantees held in trust (Article 96(2)) of which letter of credit of which guarantees held in trust Mutual calls for supplementary contributions (OF31(b)) Mutual calls for supplementary contributions (OF31(c)) OF.32 Other items currently eligible to meet requirements under Solvency I Total Ancillary own funds 0 0 Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 20

21 I fogli di lavoro del QIS 5 Tier 1 Tier 2 Tier 3 OF.7 Adjustments to basic own funds - Deduction (minus) OF.13 Restricted reserves a) Participations in credit and financial institutions b) Ring fenced funds (excess own funds over notional SCR) c) Adjustments to basic own funds - Change of tier (minus/plus) OF.26 b) Restricted reserves 0 OF.28 Net deferred tax assets - relegate from Tier 1 to Tier 3 d) 0 0 OF.29 Other adjustments Total Basic own funds after adjustments OF.31 Ancillary Own Fund Items Tier 1 Tier 2 Tier 3 unpaid share capital or initial fund that has not been paid up Letters of credit and guarantees held in trust (Article 96(2)) of which letter of credit of which guarantees held in trust Mutual calls for supplementary contributions (OF31(b)) Mutual calls for supplementary contributions (OF31(c)) OF.32 Other items currently eligible to meet requirements under Solvency I Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 21

22 Il questionario qualitativo Il questionario qualitativo, con riferimento ai fondi propri chiede informazioni su: Caratteristiche degli altri strumenti di capitale (azioni privilegiate e passività subordinate). In particolare sui meccanismi di svalutazione e di rivalutazione esistenti, sulle opzioni di conversione, sui meccanismi alternativi alla cedola (alternative coupon satisfaction mechanism) Sulle riserve vincolate Sui profitti attesi inclusi nei profitti futuri. In particolare si chiede sull appropriatezza e la chiarezza dell approccio utilizzato. Su fondi propri accessori e in particolare su quelli che già fanno parte del margine di solvibilità e quelli non fanno parte del margine di solvibilità ma ci si attende di richiedere l autorizzazione. Grandfathering. Al fine di fissare la meglio le norme di transizione viene richiesto per ciascun strumento ibrido o gruppo di strumenti simili) in che misura essi soddisfano le caratteristiche richieste dal QIS5. Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 22

23 I profitti attesi inclusi nei premi futuri 23

24 I profitti attesi inclusi nei premi futuri I profitti attesi inclusi nei premi futuri (EPIFP) derivano dall inclusione nella stima delle riserve tecniche dei premi futuri attesi sul business in essere al momento della valutazione. Nel QIS5 anche gli EPIFP rientrano nel tier 1 ma viene richiesto una stima della loro rilevanza. Il calcolo viene effettuato nel seguente modo: 1. Si considerano le riserve tecniche calcolate utilizzando le ipotesi best estimate (cioè le riserve tecniche già calcolate nella stima dei valori delle passività) - TP; 2. Si stimano le riserve tecniche ipotizzando che non sono ricevuti più premi in futuro sui contratti esistenti con tutte le altre ipotesi invariate. Le polizze devono essere considerate come paid-up (ridotte) e non poste pari al valore di riscatto (surrender value). Il livello di granularità del calcolo deve essere lo stesso del punto 1 Tp paid up. 3. Si calcolano i profitti attesi inclusi nei premi futuri come somma delle differenze tra 1 e 2 per ogni portafoglio su cui il calcolo è stato effettuato, cioè paid_ up EFIFP max[ 0; TP i TP i ] i Alberto Floreani - QIS5: Fondi Propri 24

1 In Solvency II, ai sensi dell articolo 168 (2) del Regolamento delegato 2015/35, gli strumenti di capitale di tipo 1

1 In Solvency II, ai sensi dell articolo 168 (2) del Regolamento delegato 2015/35, gli strumenti di capitale di tipo 1 Regolamento IVASS n. 35 del 7 febbraio 2017 Esempi relativi al calcolo dell aggiustamento per la capacità di assorbimento delle perdite delle imposte differite 1. Calcolo dell aggiustamento per la capacità

Dettagli

6. Le altre normative per l'incremento dei requisiti patrimoniali e nuovi principi contabili Roberto Vertolli

6. Le altre normative per l'incremento dei requisiti patrimoniali e nuovi principi contabili Roberto Vertolli 6. Le altre normative per l'incremento dei requisiti patrimoniali e nuovi principi contabili Roberto Vertolli Ufficio Tributario, Bilancio e Vigilanza 2 Le altre normative per l'incremento dei requisiti

Dettagli

GERARCHIA DEI METODI E SEMPLIFICAZIONI PER IL CALCOLO DEL MARGINE DI RISCHIO

GERARCHIA DEI METODI E SEMPLIFICAZIONI PER IL CALCOLO DEL MARGINE DI RISCHIO ALLEGATO 4 GERARCHIA DEI METODI E SEMPLIFICAZIONI PER IL CALCOLO DEL MARGINE DI RISCHIO Gerarchia dei metodi Le imprese utilizzano la seguente gerarchia come base decisionale per quanto riguarda i metodi

Dettagli

REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016

REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016 REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016 REGOLAMENTO CONCERNENTE L APPLICAZIONE DEL METODO LOOK-THROUGH AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEL REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITA CALCOLATO CON LA FORMULA

Dettagli

METODOLOGIE DI CALCOLO DELLA RISERVA AGGIUNTIVA PER RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE GARANTITO

METODOLOGIE DI CALCOLO DELLA RISERVA AGGIUNTIVA PER RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE GARANTITO Allegato 1 METODOLOGIE DI CALCOLO DELLA RISERVA AGGIUNTIVA PER RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE GARANTITO Ai fini dell illustrazione delle metodologie di calcolo e della verifica delle riserve aggiuntive

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

Gazzetta ufficiale dell'unione europea L 79/12 25.3.2015 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/499 DELLA COMMISSIONE del 24 marzo 2015 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le procedure da seguire per la concessione

Dettagli

Risultati al 31 marzo 2017 Gruppo Cattolica Assicurazioni. Verona, 10 maggio 2017

Risultati al 31 marzo 2017 Gruppo Cattolica Assicurazioni. Verona, 10 maggio 2017 Risultati al 31 marzo 2017 Gruppo Cattolica Assicurazioni Verona, 10 maggio 2017 Risultati al 31 marzo 2017 Performance del business danni Performance del business vita Gestione finanziaria 2 Risultati

Dettagli

Orientamenti sulla capacità di assorbimento di perdite delle riserve tecniche e delle imposte differite

Orientamenti sulla capacità di assorbimento di perdite delle riserve tecniche e delle imposte differite EIOPA-BoS-14/177 IT Orientamenti sulla capacità di assorbimento di perdite delle riserve tecniche e delle imposte differite EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20;

Dettagli

La struttura del patrimonio di vigilanza. a cura di: Giuseppe Squeo

La struttura del patrimonio di vigilanza. a cura di: Giuseppe Squeo La struttura del patrimonio di vigilanza a cura di: Giuseppe Squeo 1 Struttura patrimoniale Investimenti Cassa Bankit Titoli Rapporti interbancari Impieghi a clientela Immobilizzi materiali Partecipazioni

Dettagli

REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016 CONCERNENTE L APPLICAZIONE DEL METODO LOOK-THROUGH

REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016 CONCERNENTE L APPLICAZIONE DEL METODO LOOK-THROUGH REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016 CONCERNENTE L APPLICAZIONE DEL METODO LOOK-THROUGH AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEL REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITA CALCOLATO CON LA FORMULA STANDARD DI

Dettagli

Strumenti Finanziari Derivati

Strumenti Finanziari Derivati Strumenti Finanziari Derivati Le relazioni di copertura semplici Revidere Società di Revisione Srl Via Dominutti 2-37135 Verona www.revidere.it 1 Strumenti Finanziari Derivati Dal 1 gennaio 2016 e per

Dettagli

Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio

Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio Delibera del Consiglio di Amministrazione del 30/10/2007, modificata da Cda del 16/12/2009 e del 28/12/2010 Aggiornata con modifiche

Dettagli

Il Rendiconto Finanziario. Inquadramento normativo e OIC n.10

Il Rendiconto Finanziario. Inquadramento normativo e OIC n.10 Il Rendiconto Finanziario Inquadramento normativo e OIC n.10 Art. 2423 c.c. Redazione del bilancio. In vigore fino al 31.12.2015 Gliamministratoridevonoredigereilbilanciodiesercizio, costituito dallo stato

Dettagli

Risultati al 31 dicembre 2016 Gruppo Cattolica Assicurazioni. Verona, 17 marzo 2017

Risultati al 31 dicembre 2016 Gruppo Cattolica Assicurazioni. Verona, 17 marzo 2017 Risultati al 31 dicembre 2016 Gruppo Cattolica Assicurazioni Verona, 17 marzo 2017 Risultati al 31 dicembre 2016 Performance del business danni Performance del business vita Gestione finanziaria 2 Risultati

Dettagli

Come funziona il Bail-in Dott. Fabio Busuoli. Confartigianato Imprese di Bologna e Imola Bologna 28 gennaio 2016

Come funziona il Bail-in Dott. Fabio Busuoli. Confartigianato Imprese di Bologna e Imola Bologna 28 gennaio 2016 Come funziona il Bail-in Dott. Fabio Busuoli Confartigianato Imprese di Bologna e Imola Bologna 28 gennaio 2016 Direttiva 2014/59/UE«BRRD» D.lgsl. 16 novembre 2015 n 180 (attuazione della Direttiva) D.lgsl.

Dettagli

Definizione dei Fondi Propri e Gestione dei Rischi Claudio D Auria Basilea 3: la nuova vigilanza prudenziale e le discrezionalità nazionali

Definizione dei Fondi Propri e Gestione dei Rischi Claudio D Auria Basilea 3: la nuova vigilanza prudenziale e le discrezionalità nazionali Definizione dei Fondi Propri e Gestione dei Rischi Claudio D Auria Basilea 3: la nuova vigilanza prudenziale e le discrezionalità nazionali Milano - Sede ABI, Via Olona 2 15-16 ottobre 2015 Definizione

Dettagli

BANCA CARIM CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.P.A.

BANCA CARIM CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.P.A. BANCA CARIM CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.P.A. 30 GIUGNO 2015 1 STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2015 (importi in euro) Voci dell'attivo 30/06/2015 31/12/2014 10. Cassa e disponibilità liquide 21.333.341

Dettagli

Allegato 1 Possibile ambito di applicazione del giudizio del revisore ANIA

Allegato 1 Possibile ambito di applicazione del giudizio del revisore ANIA Allegato 1 Possibile ambito di applicazione del giudizio del revisore ANIA ELEMENTI DI APPROFONDIMENTO/ OPZIONI Vantaggi Svantaggi Soluzione preferita (una sola soluzione consentita) Motivazione della

Dettagli

IFRS 7 Strumenti finanziari

IFRS 7 Strumenti finanziari IFRS 7 Strumenti finanziari Principi contabili e informativa finanziaria a.a. 2009 2010 Prof. Sabrina Pucci 21/06/2011 1 Impostazione generale Il bilancio deve fornire indicazioni integrative che consentano

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE

CONDIZIONI DEFINITIVE CONDIZIONI DEFINITIVE al PROSPETTO DI BASE SUL PROGRAMMA BANCA POPOLARE DI MILANO S.c.r.l. OBBLIGAZIONI PLAIN VANILLA Banca Popolare di Milano 29 Aprile 2016/2021 Step Up Callable, ISIN IT0005175374 Obbligazioni

Dettagli

L ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI

L ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI REGOLAMENTO IVASS N. 16 DEL 22 DICEMBRE 2015 REGOLAMENTO CONCERNENTE L APPLICAZIONE DEI MODULI DI RISCHIO DI MERCATO E DI INADEMPIMENTO DELLA CONTROPARTE AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEL REQUISITO PATRIMONIALE

Dettagli

Signori Azionisti di risparmio,

Signori Azionisti di risparmio, Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea speciale degli Azionisti di risparmio convocata per il giorno 29 aprile 2011 in prima convocazione e, occorrendo, per i giorni 2 maggio 2011 e 3

Dettagli

La struttura e il contenuto degli schemi di Bilancio Normativa nazionale

La struttura e il contenuto degli schemi di Bilancio Normativa nazionale La struttura e il contenuto degli schemi di Bilancio Normativa nazionale 1 Rigidità degli schemi I principi generali di struttura ex art. 2423 ter c.c. Salvo le disposizioni di leggi speciali per le società

Dettagli

(REQUISITI DI 1 PILASTRO).

(REQUISITI DI 1 PILASTRO). REGOLAMENTO IVASS N. 35 DEL 7/2/2017 CONCERNENTE L AGGIUSTAMENTO PER LA CAPACITA DI ASSORBIMENTO DELLE PERDITE DELLE RISERVE TECNICHE E DELLE IMPOSTE DIFFERITE NELLA DETERMINAZIONE DEL REQUISITO PATRIMONIALE

Dettagli

Tavola rotonda Coordina: Giampaolo Crenca, Principal Crenca & Associati

Tavola rotonda Coordina: Giampaolo Crenca, Principal Crenca & Associati Tavola rotonda Coordina: Giampaolo Crenca, Principal Crenca & Associati Gianpiero Brignoli, Project Manager, Helvetia Anna Maria Sommella, Actuarial Function Manager, Eurovita Assicurazioni Cristiana Marcotulli,

Dettagli

ASSICURA CONVEGNO SOLVENCY II L esperienza di una media impresa

ASSICURA CONVEGNO SOLVENCY II L esperienza di una media impresa ASSICURA CONVEGNO SOLVENCY II L esperienza di una media impresa Laura Blasiol Servizio Risk Management Milano, 30 giugno 2010 1 Agenda Solvency II: A challenge and an opportunity 2 Milestones 22/04/2009:

Dettagli

19. Crediti e Altre attività correnti

19. Crediti e Altre attività correnti Pubblicata su Bilancio consolidato - Gruppo Fiat (http://annualreport.fiatspa.com) 4 Home > PDF Printer-friendly 19. Crediti e Altre attività correnti La composizione dei Crediti e delle Altre attività

Dettagli

Economia delle imprese di assicurazione e della previdenza. I prodotti vita rivalutabili

Economia delle imprese di assicurazione e della previdenza. I prodotti vita rivalutabili Economia delle imprese di assicurazione e della previdenza I prodotti vita rivalutabili I prodotti vita a prestazione variabile Sono sempre compresi nel Ramo I, quindi classificati come prodotti legati

Dettagli

Economia e Performance dei Gruppi. Il bilancio consolidato di gruppo secondo i principi Ias/Ifrs

Economia e Performance dei Gruppi. Il bilancio consolidato di gruppo secondo i principi Ias/Ifrs Il bilancio consolidato di gruppo secondo i principi Ias/Ifrs Riferimenti normativi Ifrs 3 - «Aggregazioni aziendali»: riguarda la contabilizzazione dei processi di aggregazione e disciplina il trattamento

Dettagli

Tipo di premio Componente a premio ricorrente e a premio unico (di perfezionamento e aggiuntivo)

Tipo di premio Componente a premio ricorrente e a premio unico (di perfezionamento e aggiuntivo) Prestazioni principali Prestazione caso vita La somma dei capitali assicurati iniziali, relativi ad ogni versamento di premio, rivalutati, e il controvalore del numero di quote in caso di investimento

Dettagli

L impatto sulla solvibilità dei nuovi principi contabili internazionali

L impatto sulla solvibilità dei nuovi principi contabili internazionali L impatto sulla solvibilità dei nuovi principi contabili internazionali Angelo Doni Responsabile Servizio Bilanci e Solvency ANIA 16 giug 2016 Agenda Bilancio delle compagnie di assicurazioni Un contesto

Dettagli

1.IFRS 3 REV: LE PRINCIPALI NOVITA 2. LE STEP ACQUISITION: ASPETTI TEORICI ED ESEMPI PRATICI

1.IFRS 3 REV: LE PRINCIPALI NOVITA 2. LE STEP ACQUISITION: ASPETTI TEORICI ED ESEMPI PRATICI S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO IFRS 3: ASPETTI TEORICI ED ESEMPI PRATICI 1.IFRS 3 REV: LE PRINCIPALI NOVITA 2. LE STEP ACQUISITION: ASPETTI TEORICI ED ESEMPI PRATICI Claudia MEZZABOTTA

Dettagli

I nuovi schemi per il bilancio consolidato IAS

I nuovi schemi per il bilancio consolidato IAS I nuovi schemi per il bilancio consolidato IAS 1 Schemi di bilancio 2 I nuovi schemi per il bilancio consolidato IAS Nel marzo del 2004 è stato emesso dallo IASB l IFRS 4 Il principio contabile internazionale

Dettagli

040 Sovrapprezzo azioni IAS 1, paragrafo 78, lettera e); articolo 4, paragrafo 1, punto 124, del CRR

040 Sovrapprezzo azioni IAS 1, paragrafo 78, lettera e); articolo 4, paragrafo 1, punto 124, del CRR 31.7.2015 L 205/185 ALLEGATO III 1. Stato patrimoniale [prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria] 1.3 Patrimonio netto Disaggregazione nella tabella Valore contabile 010 010 Capitale 54, lettera

Dettagli

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE CAPITOLO I

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE CAPITOLO I INDICE SOMMARIO Prefazione all undicesima edizione........................ Abbreviazioni.................................... V VII INTRODUZIONE CAPITOLO I A. L ASSICURAZIONE COME OPERAZIONE ECONOMICA...............

Dettagli

Allegati del bilancio consolidato

Allegati del bilancio consolidato Allegati del bilancio consolidato Allegati Rendiconto finanziario 267 Prospetti di bilancio in euro 268 Conto economico pro forma Intesa - Comit 276 Prospetti di bilancio raffrontati con quelli non riesposti

Dettagli

Foglio informativo: i ratings di Atradius

Foglio informativo: i ratings di Atradius Foglio informativo: i ratings di Atradius 12 ottobre 2012 Atradius N.V. Atradius è il secondo gruppo mondiale operante nel settore dell assicurazione del credito e delle cauzioni e leader globale nell

Dettagli

Ragioneria Generale e Applicata I. Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs)

Ragioneria Generale e Applicata I. Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) Stato Patrimoniale Ias/Ifrs Schema esemplificativo OIC ATTIVO Attività non correnti Immobili,

Dettagli

PARLAMENTO EUROPEO PROGETTO DI PARERE. Commissione giuridica PROVVISORIO 2004/0097(COD) della commissione giuridica

PARLAMENTO EUROPEO PROGETTO DI PARERE. Commissione giuridica PROVVISORIO 2004/0097(COD) della commissione giuridica PARLAMENTO EUROPEO 2004 ««««««««««««Commissione giuridica 2009 PROVVISORIO 2004/0097(COD) 22.2.2005 PROGETTO DI PARERE della commissione giuridica destinato alla commissione per i problemi economici e

Dettagli

Documenti di bilancio

Documenti di bilancio Risk and Accounting Documenti di bilancio Marco Venuti 2016 Agenda Il bilancio codicistico: struttura e schemi Il bilancio IAS/IFRS Situazione patrimoniale-finanziaria Conto economico complessivo Rendiconto

Dettagli

Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs)

Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) 1 Contenuto Stato Patrimoniale Ias/Ifrs Contenuto minimo obbligatorio: a) immobili, impianti

Dettagli

Prestito Obbligazionario Banca di Imola S.p.A 03/06/08 03/06/11 3,85% 206^ Emissione (Codice ISIN IT )

Prestito Obbligazionario Banca di Imola S.p.A 03/06/08 03/06/11 3,85% 206^ Emissione (Codice ISIN IT ) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Banca di Imola SPA a Tasso Fisso Il seguente modello riporta

Dettagli

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE La parte Informazioni Specifiche, da consegnare obbligatoriamente all investitore-contraente prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le principali caratteristiche

Dettagli

Allegati INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Allegati INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE Allegati INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE Nel presente comunicato stampa riguardante il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti

Dettagli

Bilancio finale e piano di riparto. Prof.ssa Claudia Rossi 1

Bilancio finale e piano di riparto. Prof.ssa Claudia Rossi 1 Bilancio finale e piano di riparto Prof.ssa Claudia Rossi 1 Il bilancio finale di liquidazione ed il piano di riparto a favore dei soci sono predisposti dopo aver terminato le operazioni di liquidazione.

Dettagli

Definizione di strumenti finanziari e contratti assicurativi

Definizione di strumenti finanziari e contratti assicurativi Risk and Accounting Definizione di strumenti finanziari e contratti assicurativi Marco Venuti 2017 Agenda Stato dell arte Definizione strumento finanziario Strumenti derivati impliciti Contratti e rischi

Dettagli

CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.p.A.

CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.p.A. CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.p.A. Sede Legale e Direzione Generale in Asti, Piazza Libertà n. 23 - Iscritta all Albo delle Banche autorizzate al n. 5142 - Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio

Dettagli

Un investitore razionale attribuisca ad un. costo di sostituzione (o di riproduzione).

Un investitore razionale attribuisca ad un. costo di sostituzione (o di riproduzione). La valutazione delle aziende Il metodo patrimoniale Criteri del costo: La filosofia Un investitore razionale attribuisca ad un bene esistente un valore non superiore al suo costo di sostituzione (o di

Dettagli

Indice. 2 Elementi di teoria dell intermediazione finanziaria Introduzione 3

Indice. 2 Elementi di teoria dell intermediazione finanziaria Introduzione 3 parte I Prefazione Attribuzioni Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura XIII XVI XVIII XIX Introduzione e panoramica dei mercati finanziari 1 1 Introduzione 3 1.1 Perché uno studio su mercati e

Dettagli

La consulenza finanziaria nella prospettiva della MiFID2. Massimo Scolari Segretario generale Ascosim

La consulenza finanziaria nella prospettiva della MiFID2. Massimo Scolari Segretario generale Ascosim La consulenza finanziaria nella prospettiva della MiFID2 Massimo Scolari Segretario generale Ascosim 1 Informazione al cliente sulla tipologia di consulenza Art. 24.4 a) in caso di prestazione di consulenza

Dettagli

Conto economico separato consolidato

Conto economico separato consolidato Gli schemi riclassificati di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario del Gruppo Telecom Italia Media e di Telecom Italia Media S.p.A., nel seguito presentati, sono quelli riportati

Dettagli

Berica Doppia Formula: la nuova polizza vita multiramo

Berica Doppia Formula: la nuova polizza vita multiramo Berica Doppia Formula: la nuova polizza vita multiramo Un prodotto al passo con il trend di mercato Uno strumento per un investimento personalizzato, diversificato e flessibile Una polizza innovativa che

Dettagli

Prestito Obbligazionario (Codice ISIN )

Prestito Obbligazionario (Codice ISIN ) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Cassa di Risparmio di Ravenna SPA Step Up Il seguente modello

Dettagli

Indice XIII. Premessa

Indice XIII. Premessa Indice Premessa XIII 1. Finalità e principi del bilancio d esercizio 1 1.1. La finalità e l oggetto del bilancio d esercizio 3 1.1.1. La finalità del bilancio d esercizio 3 1.1.2. L oggetto della rappresentazione

Dettagli

Il fascicolo di Bilancio secondo gli IAS/IFRS

Il fascicolo di Bilancio secondo gli IAS/IFRS Il fascicolo di Bilancio secondo gli IAS/IFRS Lucido n. 21 Il fascicolo di Bilancio Ias/Ifrs Relazione degli amministratori Stato patrimoniale Conto economico Prospetto variazioni P.n. Rendiconto finanziario

Dettagli

CASSA DI RISPARMIO DI CESENA SPA

CASSA DI RISPARMIO DI CESENA SPA CASSA DI RISPARMIO DI CESENA SPA PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 30 GIUGNO 2016 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Voci dell'attivo 30/06/2016 31/12/2015 10. Cassa e disponibilità liquide 19.938 20.430 20.

Dettagli

RACCOLTA BANCARIA RACCOLTA, RISPARMIO GESTITO E SERVIZI DI INVESTIMENTO 04/05/2017. Capitale proprio

RACCOLTA BANCARIA RACCOLTA, RISPARMIO GESTITO E SERVIZI DI INVESTIMENTO 04/05/2017. Capitale proprio RACCOLTA, RISPARMIO GESTITO E SERVIZI DI INVESTIMENTO A.A. 2016/2017 Prof. Alberto Dreassi adreassi@units.it DEAMS Università di Trieste RACCOLTA BANCARIA Risorse finanziarie Capitale proprio Strumenti

Dettagli

Il Regime della trasparenza fiscale

Il Regime della trasparenza fiscale L imposta sul reddito delle Società (IRES) Rimini, 7 febbraio 2004 Il Regime della trasparenza fiscale Dott. Giorgio Nerpiti Studio Combattelli e Nerpiti - Dottori Commercialisti Associati 00198 Roma -

Dettagli

Contratti assicurativi e d investimento

Contratti assicurativi e d investimento Gruppo Generali - Bilancio Consolidato Contratti assicurativi e d investimento 13 Riserve tecniche Riserve tecniche Lavoro diretto Lavoro indiretto Totale Riserve tecniche danni 31.687 31.594 1.691 1.556

Dettagli

Aiuto alla crescita economica (ACE) Decreto attuativo

Aiuto alla crescita economica (ACE) Decreto attuativo n 14 del 06 aprile 2012 circolare n 271 del 05 aprile 2012 referente BERENZI/mr Aiuto alla crescita economica (ACE) Decreto attuativo E stato approvato il decreto (Decreto MEF 14 marzo 2012, pubblicato

Dettagli

REGOLAMENTO IVASS N. 17 DEL 19 GENNAIO 2016 L ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI

REGOLAMENTO IVASS N. 17 DEL 19 GENNAIO 2016 L ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI REGOLAMENTO IVASS N. 17 DEL 19 GENNAIO 2016 REGOLAMENTO CONCERNENTE IL CALCOLO DELLA SOLVIBILITÀ DI GRUPPO DI CUI AL TITOLO XV (VIGILANZA SUL GRUPPO), CAPO I (VIGILANZA SUL GRUPPO) E CAPO III (STRUMENTI

Dettagli

REGOLAMENTO IVASS N. 17 DEL 19 GENNAIO 2016 CONCERNENTE IL CALCOLO DELLA

REGOLAMENTO IVASS N. 17 DEL 19 GENNAIO 2016 CONCERNENTE IL CALCOLO DELLA REGOLAMENTO IVASS N. 17 DEL 19 GENNAIO 2016 CONCERNENTE IL CALCOLO DELLA SOLVIBILITÀ DI GRUPPO DI CUI AL TITOLO XV, CAPO I (VIGILANZA SUL GRUPPO) E CAPO III (STRUMENTI DI VIGILANZA SUL GRUPPO) DEL DECRETO

Dettagli

Caratteristiche principali del contratto di assicurazione sulla vita CA Vita Valore

Caratteristiche principali del contratto di assicurazione sulla vita CA Vita Valore Caratteristiche principali del contratto di assicurazione sulla vita CA Vita Valore Denominazione Tipo Contratto Compagnia di assicurazione Durata Periodo di collocamento CA Vita Valore Contratto di assicurazione

Dettagli

Il Bilancio Consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dai Prospetti delle Variazioni di Patrimonio Netto e della

Il Bilancio Consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dai Prospetti delle Variazioni di Patrimonio Netto e della Il Bilancio Consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dai Prospetti delle Variazioni di Patrimonio Netto e della Redditività Complessiva, dal Rendiconto finanziario e dalla

Dettagli

S. Guidantoni. Firenze, 1 dicembre 2016

S. Guidantoni. Firenze, 1 dicembre 2016 S. Guidantoni Firenze, 1 dicembre 2016 I punti da analizzare La rilevazione: Identificazione dei derivati / Contratto ibrido Valutazione dei derivati Strumento di copertura / Oggetto di copertura Hedge

Dettagli

Allegati del bilancio consolidato

Allegati del bilancio consolidato Allegati del bilancio consolidato Allegati Prospetto di raffronto tra il bilancio consolidato al 31 dicembre 1998 e quello al 31 dicembre 1997 Schemi di bilancio espressi in Euro Rendiconto finanziario

Dettagli

BANCA CENTRALE EUROPEA

BANCA CENTRALE EUROPEA 26.4.2017 IT Gazzetta ufficiale dell'unione europea C 132/1 III (Atti preparatori) BANCA CENTRALE EUROPEA PARERE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA dell 8 marzo 2017 su una proposta di direttiva del Parlamento

Dettagli

Presentazione delle più importanti caratteristiche degli strumenti regolamentari di capitale proprio Aggiornato a: 30 giugno 2016

Presentazione delle più importanti caratteristiche degli strumenti regolamentari di capitale proprio Aggiornato a: 30 giugno 2016 Presentazione delle più importanti caratteristiche degli strumenti regolamentari di capitale proprio Aggiornato a: 30 giugno 2016 Tutte le Banche Raiffeisen -- di Capitale CET1 Presa in considerazione

Dettagli

Bilancio consolidato e separato

Bilancio consolidato e separato 2015 Bilancio consolidato e separato capitolo 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE HIGHLIGHTS 884,4 Margine operativo lordo 194,4 Utile netto 332,7 Investimenti 3x Rapporto Pfn/Ebitda ROI 8,7% Rendimento sul capitale

Dettagli

Crisi bancarie e Bail-in: cosa cambia e cosa è bene sapere

Crisi bancarie e Bail-in: cosa cambia e cosa è bene sapere Crisi bancarie e Bail-in: cosa cambia e cosa è bene sapere 1. Cosa dice la Direttiva BRRD sulle crisi bancarie? La Direttiva europea BRRD recepita dal Consiglio dei Ministri ha l obiettivo di introdurre

Dettagli

ALTRI ALLEGATI. Gruppo bancario Banca popolare dell Emilia Romagna

ALTRI ALLEGATI. Gruppo bancario Banca popolare dell Emilia Romagna ALTRI ALLEGATI Gruppo bancario Banca popolare dell Emilia Romagna 417 Altri allegati 419 Schemi di bilancio banche e società controllate 420 Banca popolare di Ravenna s.p.a. 422 Banca popolare di Lanciano

Dettagli

GUIDA PRATICA ALLA FATTURAZIONE DEGLI INTERESSI

GUIDA PRATICA ALLA FATTURAZIONE DEGLI INTERESSI GUIDA PRATICA ALLA FATTURAZIONE DEGLI INTERESSI Definizione di interesse Gli interessi, per definizione, sono prestazioni pecuniarie percentuali e periodiche dovute da chi utilizza un capitale altrui o

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Situazione contabile consolidata d apertura dell Eurosistema al 1 gennaio 2015

COMUNICATO STAMPA. Situazione contabile consolidata d apertura dell Eurosistema al 1 gennaio 2015 1 gennaio 2015 COMUNICATO STAMPA SITUAZIONE CONTABILE CONSOLIDATA D APERTURA DELL EUROSISTEMA AL 1 GENNAIO 2015 E SITUAZIONE CONTABILE CONSOLIDATA SETTIMANALE DELL EUROSISTEMA AL 2 GENNAIO 2015 Situazione

Dettagli

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in milioni di euro)

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in milioni di euro) STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in milioni di euro) ATTIVO 31/12/2014 31/12/2013 Crediti verso clientela 28.110,6 30.892,7-2.782,1-9,0% Crediti verso banche 2.254,9 2.794,0-539,1-19,3% Attività

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULL ELIMINAZIONE. Signori Azionisti,

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULL ELIMINAZIONE. Signori Azionisti, RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULL ELIMINAZIONE DELL INDICAZIONE DEL VALORE NOMINALE DELLE AZIONI ORDINARIE E DELLE AZIONI DI RISPARMIO E CONSEGUENTI MODIFICHE DELLO STATUTO SOCIALE Signori

Dettagli

Le principali differenze contabili internazionali

Le principali differenze contabili internazionali Università degli Studi di Trieste Ragioneria Generale ed Applicata (corso magistrale) Modulo di Ragioneria Internazionale Le principali differenze contabili internazionali di 1 Le aree critiche per l armonizzazione

Dettagli

COMUNICATO STAMPA IL CDA DI CAMFIN SPA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2012 PRIMO TRIMESTRE IN DECISO MIGLIORAMENTO

COMUNICATO STAMPA IL CDA DI CAMFIN SPA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2012 PRIMO TRIMESTRE IN DECISO MIGLIORAMENTO CAMFIN COMUNICATO STAMPA IL CDA DI CAMFIN SPA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2012 PRIMO TRIMESTRE IN DECISO MIGLIORAMENTO RISULTATO NETTO CONSOLIDATO POSITIVO PER 22,1 MILIONI DI EURO (16,7 MILIONI DI

Dettagli

Il Bilancio d esercizio: la struttura del passivo

Il Bilancio d esercizio: la struttura del passivo Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze economiche e aziendali Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Corso di Economia Aziendale Alberto Ezza, Ph. D. alberto.ezza@uniss.it Il Bilancio

Dettagli

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE La parte Informazioni Specifiche, da consegnare obbligatoriamente all investitore-contraente prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le principali caratteristiche

Dettagli

DOCUMENTO SULLE RENDITE

DOCUMENTO SULLE RENDITE DOCUMENTO SULLE RENDITE Aggiornato al 9/12/2015 Per l erogazione della rendita COMETA ha stipulato, al termine della selezione prevista dalla normativa, una convenzione assicurativa, in vigore fino al

Dettagli

Allegato 18 Tabella delle concordanze Austria

Allegato 18 Tabella delle concordanze Austria Allegato 18 Tabella delle concordanze Austria Riga n. 1 Eventi derivanti da azioni di secondo EStG di Art. 22 1 AFisR 2 secondo l'a FisR 1.1 (compresi dividendi di liquidazione) 27 (2) Z 1 lit. a Art.

Dettagli

BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA

BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE BANCA DI CESENA 25/02/2008 25/02/2011

Dettagli

Contabilità e Bilancio Edizione 2010/2011. I principi generali e particolari di valutazione

Contabilità e Bilancio Edizione 2010/2011. I principi generali e particolari di valutazione Contabilità e Bilancio Edizione 2010/2011 I principi generali e particolari di valutazione 1 2 Clausole generali Art. 2423 c.c. Principi generali Art. 2423 bis c.c. Le regole specifiche Art. 2426 c.c.

Dettagli

Assicurazione risparmio con partecipazione al rendimento trasparente

Assicurazione risparmio con partecipazione al rendimento trasparente Assicurazione risparmio con partecipazione al rendimento trasparente Sicurezza per la propria famiglia, la formazione, una casa di proprietà o la previdenza di vecchiaia? Con questa soluzione potete raggiungere

Dettagli

BEST ESTIMATE nelle Assicurazioni Danni

BEST ESTIMATE nelle Assicurazioni Danni BEST ESTIMATE nelle Assicurazioni Danni prof. N. SAVELLI GIORNATA CETIF UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO, 30 GIUGNO 2009 Indice 2 La normativa vigente in Italia: il Regolamento ISVAP n.16 Definizione

Dettagli

COMUNICATO STAMPA APPROVATI DAL CDA I RENDICONTI DI GESTIONE AL 30 GIUGNO 2007 DEI FONDI ORDINARI QUOTATI BERENICE, TECLA E OLINDA

COMUNICATO STAMPA APPROVATI DAL CDA I RENDICONTI DI GESTIONE AL 30 GIUGNO 2007 DEI FONDI ORDINARI QUOTATI BERENICE, TECLA E OLINDA COMUNICATO STAMPA APPROVATI DAL CDA I RENDICONTI DI GESTIONE AL 30 GIUGNO 2007 DEI FONDI ORDINARI QUOTATI BERENICE, TECLA E OLINDA BERENICE FONDO UFFICI: PREMESSO CHE (I) NON SONO STATI REALIZZATI INVESTIMENTI

Dettagli

BILANCIO E RENDICONTO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI EX ART. 107 DEL TUB E DEGLI ISTITUTI DI PAGAMENTO IBRIDI AL 31/12/2013

BILANCIO E RENDICONTO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI EX ART. 107 DEL TUB E DEGLI ISTITUTI DI PAGAMENTO IBRIDI AL 31/12/2013 16 BILANCIO E RENDICONTO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI EX ART. 107 DEL TUB E DEGLI ISTITUTI DI PAGAMENTO IBRIDI AL 31/12/2013 18 BILANCIO INTERMEDIARI finanziari STATO patrimoniale ATTIVO 01/01/2012 10.

Dettagli

Obblighi di comunicazione

Obblighi di comunicazione 1 In questa lezione In questa lezione analizzeremo la normativa sull informativa in corso di contratto dei prodotti assicurativi vita,iniziando con le disposizioni relative all invio dell estratto conto

Dettagli

REGOLAMENTO IVASS N. 35 DEL 7/2/2017

REGOLAMENTO IVASS N. 35 DEL 7/2/2017 REGOLAMENTO IVASS N. 35 DEL 7/2/2017 REGOLAMENTO CONCERNENTE L AGGIUSTAMENTO PER LA CAPACITA DI ASSORBIMENTO DELLE PERDITE DELLE RISERVE TECNICHE E DELLE IMPOSTE DIFFERITE NELLA DETERMINAZIONE DEL REQUISITO

Dettagli

GENERALI SETTE MASSIMA NEW No-Sel - senza questionario medico CLIENT - riservata ai già clienti CLIENT No- Sel - senza questionario medico

GENERALI SETTE MASSIMA NEW No-Sel - senza questionario medico CLIENT - riservata ai già clienti CLIENT No- Sel - senza questionario medico GENERALI SETTE MASSIMA NEW No-Sel - senza questionario medico CLIENT - riservata ai già clienti CLIENT No- Sel - senza questionario medico Assicurazione a capitale differito con controassicurazione a premio

Dettagli

Beni Stabili: il CdA approva i risultati al 31 marzo 2008

Beni Stabili: il CdA approva i risultati al 31 marzo 2008 Beni Stabili: il CdA approva i risultati al 31 marzo 2008 Reddito Operativo 44,2 milioni di euro (42,7 milioni di euro 1 Q 2007) Risultato netto di Gruppo 5,9 milioni di euro (7,3 milioni di euro nel 1

Dettagli

Il I pilastro di solvency 2: key issues e implicazioni. Alberto Floreani

Il I pilastro di solvency 2: key issues e implicazioni. Alberto Floreani Il I pilastro di solvency 2: key issues e implicazioni Alberto Floreani alberto.floreani@unicatt.it 1 Agenda Introduzione a Solvency 2 Il primo pilastro di Solvency 2: elementi essenziali e criticità La

Dettagli

Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs)

Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) Il contenuto e la struttura degli schemi di Bilancio secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) Stato Patrimoniale Ias/Ifrs Schema esemplificativo OIC ATTIVO Attività non correnti Immobili,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA CORSO DI ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (A L) LEZIONE 22 IL BILANCIO BANCARIO 1 IL BILANCIO BANCARIO: LO SCHEMA OBBLIGATORIO DELLO STATO PATRIMONIALE Voci dell attivo Voci del passivo 10 Cassa

Dettagli

Provvedimento della Banca d Italia

Provvedimento della Banca d Italia Provvedimento della Banca d Italia Disposizioni in materia di obblighi informativi e statistici delle società veicolo coinvolte in operazioni di cartolarizzazione LA BANCA D ITALIA Visto il Regolamento

Dettagli

Gruppo Cattolica Assicurazioni. Verona, 5 agosto 2016

Gruppo Cattolica Assicurazioni. Verona, 5 agosto 2016 Risultati al 30 giugno 2016 Gruppo Cattolica Assicurazioni Verona, 5 agosto 2016 Agenda Risultati al 30 giugno 2016 Performance del business danni Performance del business vita Gestione finanziaria 2 Risultati

Dettagli

CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE - BANCA CR FIRENZE -

CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE - BANCA CR FIRENZE - 017-022 CR ok 18-05-2003 22:20 Pagina 17 Bilancio dell Impresa Bilancio dell Impresa 2002 CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE - BANCA CR FIRENZE - Società per Azioni 17 017-022 CR ok 18-05-2003 22:20 Pagina

Dettagli

GRUPPO COFIDE: UTILE NETTO A 6 MILIONI DI EURO (5,9 MILIONI NEL Q1 2011)

GRUPPO COFIDE: UTILE NETTO A 6 MILIONI DI EURO (5,9 MILIONI NEL Q1 2011) COMUNICATO STAMPA Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del primo trimestre 2012 GRUPPO COFIDE: UTILE NETTO A 6 MILIONI DI EURO (5,9 MILIONI NEL Q1 2011) Il leggero incremento rispetto allo

Dettagli

Bilancio al 31 dicembre ex art bis Codice Civile. Società. Bergamo Servizi Pubblici SRL. Capitale Sociale Euro i.v.

Bilancio al 31 dicembre ex art bis Codice Civile. Società. Bergamo Servizi Pubblici SRL. Capitale Sociale Euro i.v. Bilancio al 31 dicembre 2012 ex art. 2435-bis Codice Civile Società Bergamo Servizi Pubblici SRL Capitale Sociale Euro 10.000 i.v. corrente in Bergamo Piazzale Goisis 6 Codice Fiscale e Registro delle

Dettagli

Stato patrimoniale riclassificato

Stato patrimoniale riclassificato Stato patrimoniale riclassificato Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema statutory secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell impresa

Dettagli