LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE INORGANICA. Esperienze 2015/16

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE INORGANICA. Esperienze 2015/16"

Transcript

1 LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Esperienze 2015/16 1

2 1 ESPERIENZA DETERMINAZIONE DEL REAGENTE LIMITANTE 3.1 PRIMA PARTE: REAGENTE LIMITANTE E DETERMINAZIONE DI NaHCO 3 NELLE COMPRESSE DI ALKA SELTZER L esperienza viene eseguita individualmente. MATERIALE 1 becker da ml 1 cilindro graduato da 10 ml 1 cilindro graduato da 100 ml 1 agitatore magnetico 1 piastra agitante Polvere di compresse di Alka Seltzer Acido acetico 5% PROCEDURA Misurare 20 ml di acqua distillata mediante un cilindro da 10 ml. Versare l acqua in un becker e pesare becker + acqua su bilancia tecnica. Pesare su un vetrino d orologio con una spatolina e su bilancia tecnica g di polvere di Alka Seltzer (attenzione a non spargere prodotto dappertutto!) Introdurre la polvere direttamente nel becker contenente l acqua. Quando lo sviluppo di bolle ha termine, agitare la soluzione per garantire la completa dissoluzione della polvere e la rimozione di bolle di anidride carbonica. Pesare il becker e il suo contenuto (senza l ancoretta). Segnare la massa. Smaltire la soluzione nei reflui acquosi infondo al laboratorio. Lavare il becker e sciacquare con acqua distillata o deionizzata. Ripetere l'esperimento utilizzando 5 ml di acido acetico e 15 ml di acqua nel becker da 150 ml. NOTA: una volta che la reazione è iniziata, si può utilizzare un secondo becker da 150 ml per eseguire la prova successiva nell'esperimento. Assicurarsi di aver segnato la massa di ogni becker poichè la massa esatta di ciascun becker è differente. Ripetere l'esperimento una terza volta utilizzando 10 ml di acido acetico e 10 ml di acqua nel becker da 250 ml. Ripetere l'esperimento una quarta volta utilizzando 15 ml di acido acetico e 5 ml di acqua nel becker da 150 ml 43

3 Tabella 1. Composizione delle soluzioni ESPERIMENTO VOLUME DI ACIDO ACETICO (ml) VOLUME DI ACQUA (ml) PULIZIA Pulire tutta la vetreria con acqua e sapone. Sciacquare bene prima di riporre il materiale utilizzato. Pulire il bancone di lavoro. Buttare tutte le carte e gli involucri delle compresse di Alka Seltzer nella spazzatura. 44

4 SCHEDA DI LABORATORIO (I PARTE) Scrivere l'equazione chimica bilanciata per la reazione tra NaHCO 3 (Alka Seltzer) e l acido acetico. Calcolare la quantità di anidride carbonica generata per ciascuna delle prove. Calcolare la massa di NaHCO 3 reagito per ciascuna delle prove. Calcolare la percentuale in massa di NaHCO 3 in ogni compressa di Alka Seltzer. Calcolare la percentuale media di NaHCO 3 nelle compresse di Alka Seltzer. Utilizzare Microsoft Excel per tracciare un grafico relativo alla percentuale in massa del NaHCO 3 reagito in ogni compressa rispetto al volume di acido acetico utilizzato. Stampare il grafico e includerlo nel report dell esperienza di laboratorio. 45

5 3.2 SECONDA PARTE: REAZIONE DI OSSIDAZIONE DI Al CON CuCl 2 MATERIALE Becker agitatore magnetico piastra riscaldante bilancia 0.51 g e 0.10 g di CuCl g di Al in fogli acqua distillata cilindro graduato da 100 ml PROCEDURA 1) Pesare (con i guanti) su bilancia analitica 0.51 g circa di CuCl 2 e 0.25 g circa di carta di alluminio. Utilizzare rispettivamente il vetrino d orologio piccolo e quello grande. 2) Mettere Al e CuCl 2 in una beuta da 250 ml 3) Utilizzando un cilindro graduato, misurare 50 ml di acqua distillata e aggiungerla alla miscela solida nella beuta. 4) Agitare su piastra (non scaldare) inserendo l ancoretta magnetica 5) Lasciare sotto agitazione per almeno 10 minuti 6) Nel frattempo, osservare il contenuto. Quando si aggiunge acqua, il CuCl 2 si scioglie e la reazione inizia. Osservando la quantità dei reagenti quale è il reagente in eccesso? quale è il reagente limitante? 7) Riportare il colore delle sostanze ed eventuali altre osservazioni (odore, formazione di bolle, sviluppo di calore, etc ) che sono visibili all'inizio della reazione nella tabella dati. 8) Riportare eventuali cambiamenti di colore o altre osservazioni con il procedere della reazione nella tabella di dati. 9) Riportare il colore di tutte le sostanze ed eventuali altre osservazioni al termine della reazione nella tabella dati. 10) Quando la reazione è completa, smaltire le miscele di reazione in maniera corretta (Rifiuti acquosi in fondo al laboratorio). RIPETERE l esperimento e le osservazioni utilizzando 0,10 g di cloruro di rame(ii) (1/5 dei 0,51 g iniziali) e la stessa quantità (0,25 g) di alluminio. 46

6 SCHEDA DI LABORATORIO (II PARTE) Riportare nella tabella le informazioni richieste. Annotare tutti i cambiamenti osservati nel corso della reazione nel 1 e nel 2 caso. INIZIO REAZIONE Osservazioni (Colore, Sviluppo di bolle, Calore, Odore, etc.) DURANTE LA REAZIONE FINE REAZIONE CONCLUSIONI e DOMANDE 1) In questo esperimento, che cosa rappresenta il cambiamento di colore? Spiega la tua risposta in termini di cambiamento da atomi a ioni. Illustrare il cambiamento chimico che si verifica a livello molecolare. 2) In base a quanto osservato, quale reagente è presente per il più lungo periodo di tempo nella prima reazione, quella con 0,51 g di CuCl 2? Questo è il reagente limitante o in eccesso? Spiegare. 3) In base a quanto osservato, quale reagente è presente per il più lungo periodo di tempo nella seconda reazione, quella con 0,1 g di CuCl 2? Questo è il reagente limitante o in eccesso? Spiegare. 4) In base a quanto osservato, quale reagente è presente per il più breve periodo di tempo nella prima reazione, quella con 0,51 g di CuCl 2? Questo è il reagente limitante o in eccesso? Spiegare. 5) In base a quanto osservato, quale reagente è presente per il più breve periodo di tempo nella seconda reazione, quella con 0,1 g di CuCl 2? Questo è il reagente limitante o in eccesso? Spiegare. 6) Gli agenti limitanti sono presenti in entrambe le reazioni. Spiegare. 7) In questi esperimenti, quando e perché la reazione si interrompe? Dare una spiegazione a livello particellare in base ai reagenti disponibili. 8) Possiamo dire soltanto dalle masse quale dei due reagenti sarà potenzialmente il reagente limitante? Perché si o perché no? Tenete presente ciò che sta accadendo a livello molecolare nella reazione chimica. 9) La massa permette di determinare il numero di moli e quindi il numero di particelle disponibili per reagire. Rispondete alle seguenti domande, utilizzando le osservazioni e l'equazione di seguito: Al(s) + CuCl 2 (aq) Cu(s) + AlCl 3 (aq) a) Bilanciare l equazione. b) Sulla base dei dati di laboratorio, calcolare il numero di moli di ciascun reagente nella prima reazione, utilizzando le masse iniziali (0,51 g di CuCl 2 e 0,25 g di alluminio). 47

7 c) Usando l equazione bilanciata, calcolare il numero di moli di Al necessarie a reagire con tutto il CuCl 2 presente 48

8 2 ESPERIENZA SINTESI DEL PERBORATO DI SODIO ESAIDRATO L esperienza viene eseguita individualmente. ESECUZIONE Preparazione di Na 2 [B 2 (O 2 ) 2 (OH) 4 ] 6 H 2 O In un bicchiere da 150 ml sciogliere 1.5 g di NaOH in ml di acqua (Attenzione: l idrossido di sodio è caustico). Pesare 6 g circa di tetraborato di sodio decaidrato Na 2 B 4 O 7 10 H 2 O e aggiungerli alla soluzione di NaOH. Scaldare la soluzione fino a dissoluzione del tetraborato. Raffreddare la soluzione ottenuta in un bagno di ghiaccio. Aggiungere lentamente, con una pipetta e sotto agitazione, 40 ml di una soluzione acquosa di acqua ossigenata al 6% (Attenzione all acqua ossigenata). Dopo l aggiunta mantenere la soluzione sotto agitazione fino a completamento della precipitazione del perborato di sodio esaidrato Na 2 [B 2 (O 2 ) 2 (OH) 4 ] 6 H 2 O. Separare il precipitato dalla soluzione mediante filtrazione su imbuto di Buchner Lavare il prodotto bianco sul filtro con acqua ghiacciata. Asciugare il prodotto alla pompa ad acqua per circa 10. Pesare il prodotto ottenuto e calcolare la resa di reazione. Reattività di Na 2 [B 2 (O 2 ) 2 (OH) 4 ] 6 H 2 O Preparare 100mL una soluzione di H 2 SO 4 4M in un matraccio da 100 ml a partire da H 2 SO 4 98% (d=1.8 g/ml) Sciogliere 0.5 g circa di prodotto in 10 ml della soluzione 4 M di acido solforico H 2 SO 4 Utilizzare la soluzione per le due prove seguenti: a) a 3-4 ml di tale soluzione aggiungere 1 ml circa di soluzione 0.02 M di permanganato di potassio KMnO 4. b) a 3-4 ml di tale soluzione aggiungere 2 ml circa di una soluzione al 2% in peso di KI. 49

9 SCHEDA DI LABORATORIO Massa di Na 2 B 4 O 7 10 H 2 O /g... Moli di Na 2 B 4 O 7 10 H 2 O... Massa di Na 2 [B 2 (O 2 ) 2 (OH) 4 ] 6 H 2 O teorica /g... Massa di Na 2 [B 2 (O 2 ) 2 (OH) 4 ] 6 H 2 O ottenuta /g... Resa di reazione... Quali fenomeni mettono in evidenza l azione ossidante di KMnO 4 e l azione riducente di KI? Scrivere e bilanciare le reazioni di ossidoriduzione di KMnO 4 e di KI con il perossido di idrogeno in ambiente acido, sapendo che l ossidazione di quest ultimo dà O 2 e la riduzione H 2 O. Sapendo che la solubilità del perborato a 20 C è 23.0 g/l, calcolare la quantità di perborato che rimane in soluzione ipotizzando che la temperatura della soluzione sia 20 C ed il volume 90.0 ml. 50

10 3 ESPERIENZA SINTESI DELL ALLUME POTASSICO L esperienza viene eseguita individualmente APPARECCHIATURE E REAGENTI 3 bicchieri da 150 ml imbuto diametro 60 mm cilindro da 100 ml imbuto di Buchner beuta da vuoto da 500 ml vetro d orologio cristallizzatore cartina indicatrice ph piastra agitante e riscaldante carta d'alluminio o lattina per bibite KOH in pastiglie H 2 SO 4 conc EtOH ESECUZIONE 1. Pesare su bilancia analitica 0.5 g di carta d alluminio (ricavarne alcune palline senza comprimere troppo la carta d alluminio). 2. Pesare su bilancia tecnica, in un bicchiere da 150 ml, 1.2 g di KOH in pastiglie. La quantità di KOH è in eccesso rispetto all Al. ATTENZIONE: KOH e caustico; non deve essere toccato con le mani. 3. Aggiungere, mediante cilindro graduato da 100 ml, 25 ml di H 2 O alle pastiglie di KOH sciogliendole completamente. 4. Aggiungere il materiale d alluminio alla soluzione di KOH, scaldare su piastra, sotto agitazione magnetica, fin quasi all ebollizione, coprendo il bicchiere accuratamente con carta da filtro bagnata, per trattenere i vapori caustici. 5. Se durante la reazione il volume della soluzione si riduce per evaporazione dell acqua, aggiungerne dell altra fino a ripristinare il volume di partenza. 6. Al termine della reazione, non si osserva più sviluppo di gas. Si filtra su imbuto di vetro in un bicchiere da 150 ml, utilizzando un filtro a pieghe, per eliminare il precipitato nero. Si ottiene una soluzione limpida. 7. Aggiungere con cautela qualche ml di H 2 SO 4 conc. alla soluzione limpida, verificando con la cartina indicatrice che il ph sia circa 1. 51

11 Uso della cartina: con l estremità della bacchetta, bagnata di soluzione, si tocca un piccolo pezzo di cartina e si confronta il colore ottenuto con l indicazione della confezione. Non immergere MAI la cartina direttamente nella soluzione. 8. Il residuo bianco che si forma è Al(OH) 3, che scompare scaldando quasi all ebollizione. Se il residuo permane, si può diluire con poca H 2 O. 9. Si raffredda la soluzione ponendo il fondo del bicchiere in un cristallizzatore contenente acqua e ghiaccio e sfregando nel contempo le pareti con la bacchetta di vetro, per favorire la precipitazione dell allume. Il volume della soluzione dovrebbe essere di circa ml. Se la diluizione è stata eccessiva, scaldare nuovamente per concentrare la soluzione e ripetere il raffreddamento. 10. Il precipitato viene filtrato su Buchner (vedere ); si lava 4 volte su filtro con 5 ml di una soluzione di EtOH 50% (10 ml EtOH-10 ml H 2 O). 11. Asciugare bene il precipitato direttamente su Buchner prima di pesarlo. Non asciugare in stufa perchè il composto è instabile al riscaldamento. 52

12 SCHEDA DI LABORATORIO Massa del materiale contenente Al (g): Massa di KAl(SO 4 ) 2 12H 2 O (g) ottenuta: Moli di Al nel materiale: Massa di Al nel materiale (g) % di Al nel materiale: 53

13 4 ESPERIENZA DETERMINAZIONE DEL PRODOTTO DI SOLUBILITA DELL IDROSSIDO DI CALCIO L esperienza viene eseguita individualmente. APPARECCHIATURE E REAGENTI 1 burette da 50 ml 3 bicchieri da 150 ml pipetta tarata da 25 ml piastra agitante e riscaldante HCl soluzione 0.05 M Soluzione satura di Ca(OH) 2 Soluzione contenente 14.7 g/l di CaCl 2 2 H 2 O e saturata con Ca(OH) 2 Indicatore verde di bromocresolo ESECUZIONE La soluzione di HCl viene trasferita nella buretta, aiutandosi con un imbuto. N.B.: le soluzioni da analizzare non devono contenere idrossido di calcio in sospensione, che reagirebbe con l acido. È quindi necessario filtrare le soluzioni prima di titolare. In un bicchiere asciutto e pulito si pongono ca. 75 ml della soluzione satura di Ca(OH) 2. Si prepara un filtro di carta piano e, usando l imbuto a gambo lungo, si filtra la soluzione in un altro bicchiere e si elimina il filtro. Mediante pipetta a due tacche da 25 ml si prelevano esattamente 50 ml di soluzione filtrata, e si pongono in un terzo recipiente. Si aggiungono due gocce di verde di bromocresolo e si titola con la soluzione di HCl 0.05 M fino a colorazione azzurrina, determinando la molarità di OH -. Si prelevano poi ca. 75 ml della soluzione di CaCl 2 2 H 2 O e saturata con Ca(OH) 2, e si filtra la soluzione in un altro bicchiere e si elimina il filtro. Mediante pipetta a due tacche da 25 ml si prelevano esattamente 50 ml di soluzione filtrata, e si pongono in un terzo recipiente. Si aggiungono due gocce di verde di bromocresolo e si titola con la soluzione di HCl fino a colorazione azzurrina, determinando la molarità di OH -. 54

14 SCHEDA DI LABORATORIO Determinare la solubilità di Ca(OH) 2 in assenza e in presenza di ione comune e calcolare il prodotto di solubilità. Completare la tabella di dati seguente: Volume di HCl impiegato (in ml) Moli di HCl impiegate Moli di Ca(OH) 2 disciolte Solubilità di Ca(OH) 2 (moli/l) Solubilità di Ca(OH) 2 (g/l) K ps = [Ca 2+ ][OH - ] 2 Prima titolazione (Media bancone) Seconda titolazione (Media bancone) 55

15 5 ESPERIENZA TITOLAZIONI ACIDO-BASE. TITOLAZIONE COLORIMETRICA E PH- METRICA.COSTRUZIONE DELLA CURVA DI TITOLAZIONE I PARTE Preparazione di soluzioni standard APPARECCHIATURE E REAGENTI 2 bicchieri da 150 ml beuta da 100 ml beuta da 250 ml buretta da 50 ml pipetta graduata da 10 ml cilindro graduato da 100 ml bottiglia di vetro scuro vetri d orologio piastra agitante e riscaldante HCl circa 0.1 M Na 2 CO 3 H 2 SO 4 concentrato Metilarancio ftalato acido di potassio NaOH circa 0.1 M L esperienza viene eseguita individialmente ESECUZIONE 5 banconi effettueranno la standardizzazione di NaOH, i rimanenti 5 la standardizzazione di HCl Soluzione NaOH 0.1 M Si ha disposizione una soluzione NaOH ~ 0.1 M in matracci da 1L (uno per ogni bancone) Titolazione Si essicca in stufa lo ftalato acido di potassio a 110 C e lo si raffredda o in essiccatore. Si pesano g su bilancia analitica e li si pongono in un bicchiere da 150 ml. 56

16 Si aggiungono 50 ml di H 2 O mediante cilindro graduato e si agita fino alla dissoluzione del solido. Si aggiungono due gocce di fenolftaleina e si titola con NaOH in soluzione fino a colore rosa tenue permanente. N.B. La buretta deve essere piena (compreso il beccuccio al di sotto del rubinetto) ed azzerata. Si calcola la normalità e la si annota. Si ripete la titolazione almeno altre due volte. Soluzione HCl 0.1 M Si ha disposizione una soluzione HCl ~ 0.1 M in matracci da 1L (uno per ogni bancone) Si pesano g di carbonato sodico precedentemente essiccato in stufa a 270 C e conservato in essiccatore su bilancia analitica e li si pongono in un bicchiere da 150 ml. Si aggiungono, mediante cilindro graduato, 50 ml di H 2 O e due gocce di metilarancio. Si titola con la soluzione di HCl ~ 0.1M. Al punto di viraggio il colore della soluzione cambia da giallo a rosso. Si calcola la molarità e la si annota. Si ripete la titolazione almeno altre due volte. 57

17 SCHEDA DI LABORATORIO (I PARTE) Soluzione NaOH 0.1 M I Titolazione II Titolazione III Titolazione Volume di titolante al punto di equivalenza Titolo della soluzione Titolo della soluzione..... (media dei 3 valori) Soluzione HCl 0.1 M I Titolazione II Titolazione III Titolazione Volume di titolante al punto di equivalenza Titolo della soluzione Titolo della soluzione (media dei 3 valori) 58

18 II PARTE Titolazione potenziometrica L esperienza viene eseguita a coppie. APPARECCHIATURE E REAGENTI buretta da 50 ml 2 bicchieri da 150 ml matraccio tarato da 100 ml pipetta tarata a doppia tacca da 10 ml pipetta tarata a doppia tacca da 25 ml pipetta graduata da 10 ml cilindro graduato agitatore magnetico ph-metro HCl, soluzione standard 0.1 M NaOH, soluzione standard 0.1 M Contenitore con una soluzione di NH 3 a concentrazione incognita tamponi a ph 4 e 7 Titolazione di NH 3 (Determinazione preliminare del punto di equivalenza) In un matraccio tarato da 100 ml si prepara la soluzione di NH 3, prelevando con una pipetta tarata 25mL della soluzione incognita di NH 3 e portando a volume con acqua distillata. Si prelevano con una pipetta tarata 25 ml di soluzione e si trasferiscono in un bicchiere da 150 ml. Si aggiungono 2 gocce di metilarancio Si titola con la soluzione di HCl. Al punto di viraggio il colore della soluzione cambia da giallo a rosso. Si calcola la molarità e la si annota. Titolazione ph-metrica di NH 3 Si prelevano con una pipetta tarata 25 ml della soluzione precedentemente preparata nel matraccio da 100 ml e si trasferiscono in un bicchiere da 150 ml. Si tara il ph-metro con le soluzioni tampone. Si pone il bicchiere sull agitatore magnetico e dopo qualche minuto di agitazione si misura il valore del ph iniziale (assicurarsi che gli elettrodi di misura e di riferimento siano immersi nella soluzione e non tocchino le pareti del bicchiere). 59

19 Si riempie la buretta con la soluzione standard 0.1 M di HCl. Lavare accuratamente la buretta. E buona norma, dopo il lavaggio con acqua, sciacquare la buretta con la stessa soluzione di HCl che verrà utilizzata per la titolazione. Si effettua la titolazione aggiungendo alla soluzione di NH 3 un volume di ml di soluzione di HCl per volta. Dopo ogni aggiunta si agita la soluzione fino a stabilità della misura, dopo aver spento l agitatore si registra il valore del ph ed il volume di titolante aggiunto. Si ripetono queste operazioni fino al raggiungimento di un ph di circa 9. A ph inferiore a 9 è consigliabile aggiungere volumi di titolante inferiori a ml. Interrompere la titolazione al raggiungimento di un valore di ph di circa 2. Si rimuovono gli elettrodi e si lavano con acqua distillata. La titolazione si ripete 2 volte Titolazione di NaOH Si tara il ph-metro con le soluzioni tampone. In un bicchiere da 150 ml si trasferiscono 20 ml di soluzione di HCl prelevati con la pipetta a doppia tacca e 60 ml di acqua distillata misurati in un cilindro graduato. Si pone il bicchiere sull agitatore magnetico e dopo qualche minuto di agitazione si misura il valore del ph iniziale (assicurarsi che gli elettrodi di misura e di riferimento siano immersi nella soluzione e non tocchino le pareti del bicchiere). Si riempie la buretta con la soluzione di NaOH. Si effettua la titolazione aggiungendo alla soluzione di HCl un volume di ml di soluzione di NaOH per volta. Dopo ogni aggiunta si agita la soluzione per circa due minuti, si misura il ph dopo aver spento l agitatore e si registra il valore del ph ed il volume di titolante aggiunto. Si ripetono queste operazioni fino al raggiungimento di un ph di circa 11. In prossimità del punto di equivalenza è consigliabile aggiungere volumi di titolante inferiori a ml. Si rimuovono gli elettrodi e si lavano con acqua distillata. 60

20 SCHEDA DI LABORATORIO Riportare in tabella i punti sperimentali delle titolazioni (volume di titolante, ph misurato). Tracciare le curve di titolazione con EXCEL ed individuare il punto di equivalenza con il metodo delle tangenti parallele. Titolazione di NaOH Titolo della soluzione di HCl... Volume di soluzione di HCl... moli di HCl... Volume di titolante (NaOH) al punto di equivalenza:... moli di NaOH... Titolo della soluzione di NaOH... Titolo di NH 3 Campione n.... Titolo della soluzione di HCl... Volume di titolante (HCl) al punto di equivalenza:... moli di HCl... moli di NH 3... Titolo della soluzione di NH 3... ph al punto di equivalenza... 61

21 6 ESPERIENZA DETERMINAZIONE DI UNA STECHIOMETRIA DI REAZIONE CON IL METODO DELLE VARIAZIONI CONTINUE L esperienza viene eseguita a coppie. PROCEDURA In laboratorio sono disponibili quattro soluzioni: a) Una soluzione di BaCl2 0.3 M b) una soluzione di (NH4)2HPO4 0.3 M in HCl c) una soluzione di (NH4)2HPO4 0.3 M in acqua d) una soluzione di (NH4)2HPO4 0.3 M in NH3 Ogni coppia prende ca. 40 ml della soluzione a) e ca. 40 ml di una soluzione a scelta tra b), c) e d). Queste non saranno marcate, e quindi il contenuto è incognito. Ogni coppia dovrà munirsi di 6 provette da centrifuga, che vanno pulite, asciugate, numerate e pesate. Le masse andranno annotate in tabella. Si caricano due burette con le soluzioni (non è necessario riempirle completamente) e nelle provette verranno aggiunti 1, 2, 3, 4, 5, 6 ml della soluzione di bario e 6, 5, 4, 3, 2, 1 ml della soluzione di fosfato. In ogni provetta ci saranno quindi 7 ml (2.1 mmol) totali, ma le proporzioni Ba/P saranno diverse. Il contenuto delle provette viene mescolato, e si formerà immediatamente un precipitato. Le sei provette vengono scaldate a bagnomaria per almeno 15 minuti. Questa operazione è fondamentale, e aiuta a formare cristalli grossi e regolari ( digerire il precipitato). Le provette sono centrifugate, ed il liquido limpido viene eliminato (attenzione a non sottrarre del precipitato, né lasciare troppo liquido). Si aggiungono nelle provette 5 ml di acqua distillata, si agita, si centrifuga, si elimina il liquido. Si ripete l operazione con 5 ml di alcol. Le provette sono quindi seccate in stufa a 120. Il giorno dopo le sei provette vengono pesate, e si determina la massa del precipitato sottraendo la tara. Si costruisce un grafico, mettendo sull asse orizzontale la frazioni molari del bario (mol di Ba/mol di Ba + mol di P) nelle provette, e sull asse verticale la massa di precipitato. Il massimo del grafico si avrà quando la frazione molare utilizzata coinciderà con quella del prodotto, e quindi indicherà la formula del sale ottenuto. Le due porzioni del grafico (prima e dopo il massimo) indicano invece le condizioni in cui è presente un diverso agente limitante. 62

22 SCHEDA DI LABORATORIO Scrivere le tre possibili equazioni di precipitazione, completate e bilanciate: Provetta Massa (g) Volume di BaCl 2 Mmol di Ba 2+ Mmol di di (NH 4 ) 2 HPO 4 Mmol di di H 2 PO 4 - Fraz. Molare di Ba Massa finale (g) Massa di precipitat o Provetta Mmol di Ba 2+ Mmol di - H 2 PO 4 Reagente limitante Mmol di precipitato (teoriche) Mmol di R.L

23 7 ESPERIENZA PREPARAZIONE E STANDARDIZZAZIONE DI UNA SOLUZIONE DI PERMANGANATO DI POTASSIO L esperienza viene eseguita a coppie. APPARECCHIATURE E REAGENTI buretta da 50 ml matraccio da 250 ml 2 bicchieri da 500 ml agitatore magnetico ph-metro ESECUZIONE Ogni coppia deve preparare la soluzione di KMnO 4 e determinarne la concentrazione. 1) Si calcola e si pesa la quantità di KMnO 4 (MM= mg/mmol) necessaria per preparare 0.25 L di soluzione circa 0.02 M 2) Si trasferisce KMnO 4 in un matraccio da 250 ml, si aggiungono circa 200 ml di acqua deionizzata e si scioglie. Si aggiunge acqua fino al livello e si agita bene. 3) Si riempie la buretta con la soluzione di KMnO 4, e si porta a volume 4) Usando una vaschetta pesacampioni, si pesano esattamente su bilancia analitica mmoli di ossalato di sodio (Na 2 C 2 O 4, P.M = 134 mg/mmol) e si trasferiscono in un becker pulito. Si scioglie in ca. 50 ml di acqua deionizzata e si aggiungono 3 ml di H 2 SO 4 conc. 5) Si aggiungono mediante buretta 2 5 ml della soluzione di permanganato (la buretta non va azzerata, ed il volume di soluzione aggiunto va conteggiato nel volume di equivalenza), e si scalda il becker su piastra, fino a che la soluzione non torna incolore. Si completa la titolazione, fino a che la soluzione titolata assume una colorazione rosa persistente, dovuta all eccesso di permanganato. In laboratorio sarà disponibile una miscela solida contenente un sale di Fe(II) ed un sale inerte. Si pesano su bilancia analitica circa 1 g di miscela, e si trasferisce accuratamente in un becker pulito. Si aggiungono 100 ml di acqua demineralizzata e 3 ml di H 2 SO 4 conc. Si scioglie bene. Si introduce l elettrodo inerte nel becker, ci si assicura che il potenziometro sia in modalità mv, e si titola, registrando i valori di potenziale dopo ogni aggiunta. Inizialmente si 64

24 aggiungono 2 ml per volta. In prossimità del punto di equivalenza (circa 545 mv) si riducono le aliquote a 0.1 ml per volta. La fine della titolazione è segnalata dalla formazione di una colorazione rosa persistente, dovuta all eccesso di permanganato, e da una nettissima variazione di potenziale. Si calcola la percentuale di Fe(II) nella miscela 65

25 SCHEDA DI LABORATORIO Stardardizzazione della soluzione di KMnO 4 Bilanciare la reazione coinvolta: MnO C 2 O H + Mn 2+ + CO 2 + H 2 O Moli di KMnO 4 pesate Molarità (nominale) di KMnO 4 Massa di Na 2 C 2 O 4 (in mg) Mmoli di KMnO 4 da utilizzare (v. equazione) Volume di KMnO 4 utilizzato (in ml) Molarità (effettiva) di KMnO 4 Titolazione potenziometrica Bilanciare la reazione coinvolta: MnO Fe 2+ + H + Mn 2+ + Fe 3+ + H 2 O (Allegare grafico in EXCEL) Massa di miscela (in mg) Volume di KMnO 4 impiegato = V eq moli di KMnO 4 impiegato Moli di Fe 2+ Massa di Fe % di ferro nella miscela 66

26 13 ANALISI QUALITATIVA IDENTIFICAZIONE DI CATION L esperienza viene eseguita a coppie PROCEDURA SPERIMENTALE Prendere una provetta (annotarsi il numero) contenente una miscela di cationi compresi tra quelli elencati di seguito: NH 4 +, Ag +, Cu 2+, Mn 2+, Fe 3+ (e Fe 2+ ), Ni 2+, Al 3+, Zn 2+. Effettuare le operazioni nell ordine riportato di seguito per identificare gli ioni presenti nella miscela. Completare la scheda riportata alla fine del paragrafo mentre si procede nell esperienza. Per ogni operazione indicare il reagente o i reagenti utilizzati per la reazione; l osservazione sperimentale (colore, odore ecc.) relativa alla fase o alle fasi (gas, surnatante, precipitato, soluzione) presenti alla fine di ogni operazione; i composti responsabili delle osservazioni sperimentali; il catione identificato nel caso l operazione indicata si riferisca ad una reazione di identificazione specifica per un catione (indicare eventualmente anche il risultato negativo). [1] Identificazione dello ione ammonio NH 4 + Versare 1 ml di soluzione contenente la miscela di cationi in una provetta. Aggiungere 5 gocce di NaOH conc. Si libera NH 3 dal caratteristico odore (se necessario scaldare leggermente in bagno di acqua calda). Verificare la produzione di NH 3 ponendo all imboccatura della provetta un pezzo di cartina indicatrice inumidito (la presenza di ammoniaca è indicata dalla comparsa del colore corrispondente ad un ph basico). Lo ione NH 4 + è stabile in soluzione acida; in soluzione basica si sviluppa ammoniaca gassosa: NH 4 + (aq) + OH - (aq) NH 3 (g) + H 2 O (l) [2] Precipitazione dei cloruri insolubili Prelevare 4 ml di soluzione contenente la miscela di cationi e versarli in una provetta da centrifuga. Aggiungere circa 1 ml di HCl conc. 67

27 Centrifugare. Il precipitato bianco è dovuto ad AgCl, il surnatante contiene gli altri cationi che non precipitano come cloruri. Separare il surnatante versandolo in una provetta. Aggiungere qualche goccia di HCl conc. al surnatante per verificare la completa precipitazione dello ione Ag +. Qualora precipitasse altro AgCl, centrifugare nuovamente per eliminare il precipitato. Conservare il surnatante per le analisi ulteriori (operazione [4] e seguenti). L identificazione del precipitato verrà effettuata con l operazione [3]. Lo ione Ag + precipita da una soluzione contenente ioni Cl - come AgCl, sale insolubile bianco il cui prodotto di solubilità è K s = : Ag + (aq) + Cl - (aq) AgCl (s) Non si deve operare con un largo eccesso di ioni Cl - formazione dello ione complesso solubile AgCl - 2 : per evitare la AgCl (s) + Cl - (aq) AgCl 2 - (aq) [3] Identificazione del catione Ag + Aggiungere 2 ml di NH 3 conc. al precipitato di AgCl ottenuto nell operazione [2]. Dividere la soluzione in due aliquote, (a) e (b) da 1 ml. (a) Aggiungere HNO 3 conc. fino ad avere una soluzione acida (verificare con la cartina indicatrice). La formazione di un precipitato bianco di AgCl conferma la presenza di ioni Ag +. (b) Aggiungere qualche goccia di una soluzione di KI. La formazione di un precipitato giallo di AgI conferma la presenza di ioni Ag +. Il sale insolubile AgCl si scioglie in soluzione ammoniacale con formazione dello ione complesso solubile diamminoargento [Ag(NH 3 ) 2 ] + : AgCl (s) + 2 NH 3 (aq) [Ag(NH 3 ) 2 ] + (aq) + Cl - (aq) 68

28 Lo ione [Ag(NH 3 ) 2 ] + è instabile in soluzione acida; aggiungendo HNO 3 alla soluzione ammoniacale contenente lo ione complesso e gli ioni Cl - si ha la reazione: [Ag(NH 3 ) 2 ] + (aq) + Cl - (aq) + 2 H 3 O + (aq) AgCl (s) + 2 NH 4 + (aq) + 2 H 2 O AgI è un sale insolubile giallo il cui prodotto di solubilità è K s = A differenza di AgCl, è praticamente insolubile in NH 3 ; per questo motivo è possibile precipitarlo direttamente dalla soluzione ammoniacale per aggiunta di ioni I - senza aggiunta di acido: [Ag(NH 3 ) 2 ] + (aq) + I - (aq) AgI (s) + 2 NH 3 (aq) Per una discussione più approfondita degli equilibri coinvolti in queste reazioni si rimanda al paragrafo [4] Precipitazione dei solfuri insolubili a ph 0.5 Riprendere il surnatante ottenuto nell operazione [2]. Verificare con la cartina indicatrice che il ph sia 0.5, altrimenti aggiungere HCl conc. fino a tale valore. Aggiungere 30 gocce di soluzione di tioacetammide e scaldare per qualche minuto in bagno di acqua calda ( 95 C). Attenzione: operare sotto cappa ed evitare di respirare i vapori. Raffreddare e centrifugare. Dopo la centrifugazione verificare che non si formi più precipitato ripetendo l aggiunta di tioacetammide (qualche goccia). Il precipitato contiene CuS nero ed eventualmente tracce di S elementare, il surnatante contiene gli altri ioni in soluzione che non precipitano come solfuri in queste condizioni. Separare il surnatante e conservarlo per le analisi ulteriori (operazione [6] e successive) ponendolo direttamente in una provetta da centrifuga. Lavare il precipitato con NH 4 NO 3 ed eliminare le acque di lavaggio. L identificazione del precipitato verrà effettuata con l operazione [5]. I solfuri dei cationi di questo gruppo (Cu 2+ ) sono insolubili in soluzioni acide di concentrazione almeno 3 M, ph = 0.5. A ph 0.5, precipitano i solfuri degli altri cationi. Il controllo del ph è estremamente importante perché determina la quantità di ione solfuro S 2- presente in soluzione. Per la precipitazione dei solfuri, infatti, si utilizza una soluzione acquosa di acido solfidrico H 2 S, preparata per degradazione termica in H 2 O di tioacetammide CH 3 CSNH 2, secondo la reazione: CH 3 CSNH 2 (s) + 2 H 2 O (l) CH 3 COO - (aq) + NH 4 + (aq) + H 2 S (aq) 69

29 H 2 S è un gas maleodorante e tossico. Per questo motivo si preferisce generarlo direttamente in situ per ridurne al minimo la quantità utilizzata. Lo ione solfuro S 2- è prodotto dalla dissociazione in acqua di H 2 S, acido debole diprotico, secondo gli equilibri: H 2 S (aq) + H 2 O (l) H 3 O + (aq) + HS - (aq) K 1 = 1.1 x 10-7 HS - (aq) + H 2 O (l) H 3 O + (aq) + S 2- (aq) K 2 = 1.1 x Ad alte concentrazioni di H 3 O + (basso valore di ph) gli equilibri sono spostati verso sinistra ed in soluzione vi è una concentrazione di S 2- molto bassa. Diminuendo la concentrazione di H 3 O + gli equilibri si spostano verso destra e la concentrazione di S 2- in soluzione aumenta. Il solfuro di rame CuS precipita già in soluzioni a ph 0.5 perché ha un prodotto di solubilità K s molto basso (vedi Tabella 22.1) e, quindi, necessita della presenza di una quantità molto piccola di ioni S 2- per precipitare. L aumento di ph con conseguente aumento di ioni S 2- induce la precipitazione dei solfuri degli altri cationi che sono relativamente più solubili, come risulta dai valori di K s più elevati. H 2 S si comporta anche come agente riducente nei confronti dei cationi Fe 3+, ossidandosi a zolfo elementare (che rimane disperso nel precipitato di CuS) secondo la reazione: H 2 S (aq) + 2 Fe 3+ (aq) 2 Fe 2+ (aq) + S (s) + 2 H + (aq) Per questo motivo non precipita il solfuro di Fe 3+, tra i solfuri più insolubili, nonostante abbia un valore di K s tale da renderlo precipitabile a queste condizioni di ph. [5] Identificazione del catione Cu 2+ Aggiungere 1-2 ml di HNO 3 conc al precipitato di CuS. Scaldare in bagno di acqua calda fino alla dissoluzione del precipitato (potrebbe essere necessario scaldare direttamente sulla fiamma). Attenzione: operare sotto cappa e non respirare i vapori che si liberano nella reazione. Raffreddare ed eliminare S che si produce nella reazione utilizzando una bacchetta di vetro. Aggiungere con cautela alcune gocce di NH 3 conc. (si ha un notevole sviluppo di calore). La formazione di una soluzione blu, dovuta al complesso tetrammino- Cu(II), [Cu(NH 3 ) 4 ] 2+, indica la presenza di ioni Cu 2+. CuS viene dissolto in HNO 3 che ossida lo ione S 2- a zolfo elementare S riducendosi ad NO: 3 CuS (s) + 8 HNO 3 (aq) 3 Cu(NO 3 ) 2 (aq) + 3 S (s) + 2 NO (g) + 4 H 2 O (l) 70

30 Il catione Cu 2+ in soluzione viene complessato da NH 3 : Cu 2+ (aq) + 4 NH 3(aq) [Cu(NH 3 ) 4 ] 2+ (aq) [6] Precipitazione di solfuri insolubili a ph > 0.5 Riprendere il surnatante ottenuto nell operazione [4]. Aggiungere 2 ml di soluzione di NH 4 Cl Aggiungere NH 3 fino ad avere una soluzione basica (verificare con la cartina indicatrice). Aggiungere gocce di soluzione di tioacetammide e scaldare per qualche minuto in bagno di acqua calda ( 95 C). Attenzione: operare sotto cappa e non respirare i vapori. Raffreddare e centrifugare. Il precipitato contiene i solfuri MnS, NiS, FeS, ZnS e l idrossido Al(OH) 3. Il surnatante contiene i cationi che non hanno reagito in queste condizioni. Separare il surnatante e conservarlo in una provetta per l analisi successiva (operazione [17] e seguenti). Lavare il precipitato con H 2 O ed eliminare le acque di lavaggio. L ulteriore separazione del precipitato verrà effettuata nell operazione [7] e seguenti. I cationi Mn 2+, Ni 2+, Zn 2+, Fe 2+, in soluzione basica contenente ioni S 2- danno solfuri insolubili come già discusso nel punto [2]. Mn 2+ (aq) + S 2- (aq) MnS (s) Ni 2+ (aq) + S 2- (aq) NiS (s) Zn 2+ (aq) + S 2- (aq) ZnS (s) Fe 2+ (aq) + S 2- (aq) FeS (s) Il valore del ph della soluzione è determinato dalla coppia NH 4 + /NH 3 (tampone ammoniacale, ph 9). A questo ph il catione Al 3+ non forma il solfuro ma precipita come idrossido insolubile Al(OH) 3 : Al 3+ (aq) + 3 OH - (aq) Al(OH) 3 (s) Il ph deve essere tamponato a questo valore perché a ph più basici Al(OH) 3, composto anfotero, si ridiscioglie come [Al(OH) 4 ] - 71

31 [7] Dissoluzione del precipitato di MnS, NiS, FeS, ZnS e Al(OH) 3 Riprendere il precipitato ottenuto nell operazione [6]. Aggiungere 10 gocce di HCl conc. e 15 gocce di HNO 3 conc.. Scaldare in bagno di acqua calda ( 95 C) fino a dissoluzione del precipitato. Si separa zolfo elementare. Raffreddare ed eliminare S elementare con una bacchetta (se necessario centrifugare). Conservare la soluzione per l operazione [8] e seguenti. I solfuri MnS, FeS, ZnS e l idrossido Al(OH) 3 si sciolgono in acidi forti: MnS (s) + 2 H + (aq) Mn 2+ (aq) + H 2 S (aq) FeS (s) + 2 H + (aq) Fe 2+ (aq) + H 2 S (aq) ZnS (s) + 2 H + (aq) Zn 2+ (aq) + H 2 S (aq) Al(OH) 3(s) + 3 H + (aq) Al 3+ (aq) + 3 H 2 O (l) Per sciogliere NiS è necessario un acido ossidante come HNO 3 : 3 NiS (s) + 8 HNO 3(aq) 3 Ni(NO 3 ) 2(aq) + 3 S(s) + 2 NO (g) + 4 H 2 O (l) HNO 3 ossida anche Fe 2+ a Fe 3+ : 3 Fe 2+ (aq) + NO 3 - (aq) + 4 H + (aq) 3 Fe 3+ (aq) + NO (g) + 2 H 2 O (l) [8] Separazione dei cationi Mn 2+, Ni 2+, Fe 3+ dai cationi Zn 2+ e Al 3+ Riprendere il surnatante ottenuto nell operazione [7] e trasferirlo in un crogiolo. Scaldare con cautela sulla fiamma fino ad ottenere un residuo umido. Attenzione: non portare a secco la soluzione. Aggiungere ancora 1-2 ml di HNO 3 conc. e ripetere l operazione precedente fino alla formazione del residuo umido. Sciogliere il residuo in 3-4 ml di H 2 O. Trasferire la soluzione in una provetta da centrifuga. Aggiungere 2 ml di NaOH conc.. Si forma un precipitato contenente una miscela di idrossidi insolubili: Mn(OH) 2, Ni(OH) 2, Fe(OH) 3. Il surnatante contiene alluminati [Al(OH) 4 ] - e zincati [Zn(OH) 4 ] 2- solubili. Centrifugare. 72

32 Separare il surnatante e conservarlo in una provetta da centrifuga per le analisi successive (operazione [14] e seguenti). Lavare il precipitato con 5 gocce di NaOH conc., centrifugare e unire le acque di lavaggio al surnatante. L ulteriore separazione del precipitato verrà effettuata nell operazione [9] e seguenti. L addizione della base forte NaOH alla soluzione induce la precipitazione degli idrossidi insolubili di Mn 2+, Ni 2+, Fe 2+ (vedi K s in tabella 22.1): Mn 2+ (aq) + 2 OH - (aq) Mn(OH) 2 (s) Ni 2+ (aq) + 2 OH - (aq) Ni(OH) 2 (s) Fe 3+ (aq) + 3 OH - (aq) Fe(OH) 3 (s) Gli idrossidi di Zn 2+ e Al 3+ non precipitano ma, essendo anfoteri, in presenza di una base forte formano idrossoalluminati ed idrossozincati solubili: Al 3+ (aq) + 3 OH - (aq) Al(OH) 3 (s) Al(OH) 3 (s) + OH - (aq) [Al(OH) 4 ] - (aq) Zn 2+ (aq) + 2 OH - (aq) Zn(OH) 2 (s) Zn(OH) 2 (s) + 2 OH - (aq) [Zn(OH) 4 ] 2- (aq) [9] Dissoluzione del precipitato di Mn(OH) 2, Ni(OH) 2, Fe(OH) 3 Riprendere il precipitato ottenuto nell operazione [8]. Aggiungere 2 ml di HNO 3 conc. e sciogliere il precipitato. Potrebbe essere necessario scaldare in bagno di acqua calda per completare la dissoluzione del precipitato ( 95 C). La soluzione ottenuta verrà parzialmente utilizzata per l identificazione dello ione Mn 2+ (operazione [10]) e per le analisi successive (operazione [11] e seguenti). In acido nitrico gli idrossidi si sciolgono secondo le reazioni: Mn(OH) 2(s) + 2 H + (aq) Mn 2+ (aq) + 2 H 2 O (l) Ni(OH) 2(s) + 2 H + (aq) Ni 2+ (aq) + 2 H 2 O (l) Fe(OH) 3(s) + 3 H + (aq) Fe 3+ (aq) + 3 H 2 O (l) 73

33 [10] Identificazione del catione Mn 2+ Prelevare 0.5 ml circa di soluzione ottenuta nell operazione [9] e versarli in una provetta. Aggiungere una piccola quantità di bismutato di sodio NaBiO 3 solido. Attenzione: operare sotto cappa evitando il contatto con NaBiO 3. La formazione di una colorazione viola dovuta allo ione permanganato MnO 4 - indica la presenza di Mn 2+. Qualora il colore viola scomparisse dopo la formazione aggiungere altro NaBiO 3. Il bismutato di sodio NaBiO 3 è un forte ossidante, in grado di ossidare lo ione Mn 2+ a MnO 4 - secondo la reazione: 2 Mn 2+ (aq) + 5 BiO 3 - (aq) + 14 H + (aq) 2 MnO 4 - (aq) + 5 Bi 3+ (aq) + 7 H 2 O (l) La scomparsa del colore viola dopo la formazione è dovuta alla presenza di ioni cloruro Cl - che vengono ossidati dal permanganato. [11] Separazione dei cationi Ni 2+ e Fe 3+ Riprendere la quantità rimanente di soluzione ottenuta nell operazione [9] e trasferirla in una provetta da centrifuga. Aggiungere 10 gocce circa di NH 4 Cl. Aggiungere NH 3 a gocce fino ad avere una soluzione basica (verificare con la cartina indicatrice). A questo punto aggiungere ancora qualche goccia di NH 3 per operare in eccesso di reagente. Si forma un precipitato bruno di Fe(OH) 3. Il surnatante contiene il catione complesso blu solubile esaammino-ni(ii), [Ni(NH 3 ) 6 ] 2+. Centrifugare. Separare il surnatante e conservarlo in una provetta per l analisi successiva (operazione [13]). Il precipitato verrà analizzato nell operazione [12]. In una soluzione basica precipita Fe(OH) 3 come già descritto nell operazione [6]. In presenza di un eccesso di NH 3 il catione Ni 2+ forma il catione esammino complesso solubile: Ni 2+ (aq) + 6 NH 3(aq) [Ni(NH 3 ) 6 ] 2+ (aq) 74

34 [12] Identificazione del catione Fe 3+ Riprendere il precipitato ottenuto nell operazione [11]. Sciogliere il precipitato con HCl conc. Aggiungere 2 gocce di tiocianato d ammonio NH 4 SCN. La comparsa di un colore rosso sangue dovuto alla formazione del complesso [Fe(SCN) 6 ] 3- indica la presenza di Fe 3+. Come già riportato nell operazione [9], Fe(OH) 3 si scioglie in acidi. L aggiunta di ione tiocianato SCN - porta alla formazione del complesso [Fe(SCN) 6 ] - : Fe 3+ (aq) + 6 SCN - (aq) [Fe(NCS) 6 ] 3- (aq) [13] Identificazione del catione Ni 2+ Riprendere il surnatante ottenuto nell operazione [11]. Aggiungere 3 gocce di soluzione di dimetilgliossima (H 2 DMG). La comparsa di una brillante colorazione rosso dovuta alla precipitazione di un complesso dimetilgliossimato di Ni(II), indica la presenza di Ni 2+. La dimetilgliossima (H 2 DMG) è un reagente organico in grado di complessare lo ione Ni 2+ come ione dimetilgliossimato (HDMG) -. H 2 DMG è un reagente che dà complessi insolubili solo con Pt 2+, Pd 2+, Bi 3+, Ni 2+. A questo punto della separazione, però, la reazione è specifica per l identificazione del Ni 2+ in quanto gli altri cationi, se fossero stati presenti, sarebbero stati già eliminati nei gruppi precedenti. H 2 DMG dà anche complessi solubili con Cu 2+ e Fe 2+ il cui colore potrebbe interferire nell identificazione di Ni 2+ ; Cu 2+ e Fe 2+, però, sono già stati eliminati nelle operazioni precedenti. La reazione globale è la seguente: [Ni(NH 3 ) 6 ] 2+ (aq) + 2 H 2 DMG (aq) Ni(HDMG) 2(s) + 2 NH 4 + (aq) + 4 NH 3(aq) Lo ione (HDMG) - si forma per reazione acido-base con NH 3 CH 3 C NOH CH C 3 NOH NH 3 CH 3 C NOH C CH 3 NO - 75

35 e si lega allo ione Ni 2+ per dare il complesso dal caratteristico color rosso OH 2 CH 3 C NOH CH 3 C - NO + Ni 2+ CH 3 C CH C 3 N NO Ni 2 [14] Separazione dei cationi Al 3+ e Zn 2+ Riprendere il surnatante ottenuto nell operazione [8] e versarlo in una provetta da centrifuga. Aggiungere qualche goccia di HNO 3 conc. fino a ph acido (verificare con la cartina indicatrice). Aggiungere qualche goccia di NH 3 fino a ph 9. A questo punto aggiungere ancora qualche goccia di NH 3 per operare in eccesso di reagente. Scaldare la soluzione per qualche minuto in bagno di acqua calda ( 95 C). Il precipitato è costituito da Al(OH) 3. Il surnatante contiene lo ione complesso solubile tetrammino-zn(ii), [Zn(NH 3 ) 4 ] 2+. Separare il surnatante e conservarlo in una provetta per l analisi successiva (operazione [16]). Il precipitato verrà analizzato nell operazione [15]. Un eccesso di acido riporta in soluzione come ioni Zn 2+ e Al 3+ gli alluminati e gli zincati: [Al(OH) 4 ] - (aq) + 4 H + (aq) Al 3+ (aq) + 4 H 2 O (l) [Zn(OH) 4 ] 2- (aq) + +4 H + (aq) Zn 2+ (aq) + 4 H 2 O (l) A ph 9 in presenza di un eccesso di NH 3, Al 3+ riprecipita come idrossido insolubile mentre lo ione Zn 2+ forma lo ione complesso tetramminozinco solubile: Zn 2+ (aq) + 4 NH 3(aq) [Zn(NH 3 ) 4 ] 2+ (aq) 76

36 [15] Identificazione del catione Al 3+ Riprendere il precipitato ottenuto nell operazione [14]. Lavare il precipitato con 2 ml circa di H 2 O calda. Eliminare l acqua di lavaggio (potrebbe essere necessario ricorrere alla centrifuga). Sciogliere il precipitato con alcune gocce di HNO 3 conc.. Aggiungere 2 gocce di reagente aluminon ed agitare. Aggiungere NH 3 fino a che la soluzione diventi nuovamente basica e si riformi nuovamente il precipitato di Al(OH) 3. Centrifugare. Se il precipitato è colorato in rosa e la soluzione surnatante incolore, nel campione è presente Al 3+. Il reagente aluminon è un colorante rosso che si adsorbe sulla superficie del precipitato gelatinoso di Al(OH) 3 quando questo riprecipita in ambiente basico dopo l aggiunta di NH 3 alla soluzione acida dello ione Al 3+. La reazione può essere scritta come: Al 3+ (aq) + 3 NH 3(aq) + 3 H 2 O (l) + alum. (aq) Al(OH) 3 alum. (s) + 3 NH 4 + (aq) L aluminon è un sale di ammonio di un acido tricarbossilico (acido aurintricarbossilico): [16] Identificazione del catione Zn 2+ Riprendere il surnatante ottenuto nell operazione [14]. Aggiungere HCl conc. fino a ph acido (verificare con la cartina indicatrice). 77

37 Se necessario ridurre il volume della soluzione a circa 2 ml, facendo evaporare l eccesso di acqua per riscaldamento. Aggiungere 3 gocce di soluzione di esacianoferrato di potassio K 4 Fe(CN) 6 ed agitare. Un precipitato verde chiaro di K 2 Zn 3 [Fe(CN) 6 ] 2 indica la presenza del catione Zn 2+ (potrebbe essere necessario usare la centrifuga per rendere compatto il precipitato). La soluzione contenente [Zn(NH 3 ) 4 ] 2+ viene acidificata: [Zn(NH 3 ) 4 ] 2+ (aq) + 4 H + (aq) 4 NH 4 + (aq) + Zn 2+ (aq) e ad essa viene aggiunto K 4 Fe(CN) 6 che forma il complesso verde chiaro K 2 Zn 3 [Fe(CN) 6 ] 2 secondo la reazione: 3 Zn 2+ (aq) + 2 K 4 Fe(CN) 6(aq) K 2 Zn 3 [Fe(CN) 6 ] 2(s) + 6 K + (aq) La reazione globale dei due processi è data da: 3 [Zn(NH 3 ) 4 ] 2+ (aq) + 2 K 4 Fe(CN) 6(aq) + 12 H + (aq) K 2 Zn 3 [Fe(CN) 6 ] 2(s) + 12 NH 4 + (aq) + 6 K + (aq) 78

38 97

PRIMA PARTE: PLOP, PLOP, FIZZ, FIZZ, REAGENTE LIMITANTE E DETERMINAZIONE DI NaHCO 3 NELLE COMPRESSE DI ALKA SELTZER

PRIMA PARTE: PLOP, PLOP, FIZZ, FIZZ, REAGENTE LIMITANTE E DETERMINAZIONE DI NaHCO 3 NELLE COMPRESSE DI ALKA SELTZER PRIMA PARTE: PLOP, PLOP, FIZZ, FIZZ, REAGENTE LIMITANTE E DETERMINAZIONE DI NaHCO 3 NELLE COMPRESSE DI ALKA SELTZER Alka Seltzer e simili sono dei farmaci antiacido e antidolorifici, che contengono aspirina

Dettagli

CHIMICA GENERALE ED INORGANICA LABORATORIO DI CHIMICA

CHIMICA GENERALE ED INORGANICA LABORATORIO DI CHIMICA CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per l Ambiente LABORATORIO DI CHIMICA Aprile - Maggio 2014 NORME GENERALII PER LA PREVENZIIONE DEGLII IINFORTUNII 1- Tenere sempre

Dettagli

OSSIDAZIONI CON PERMANGANATO DI POTASSIO

OSSIDAZIONI CON PERMANGANATO DI POTASSIO OSSIDAZIONI CON PERMANGANATO DI POTASSIO Il permanganato di potassio è agente ossidante forte di colore viola intenso. In soluzioni fortemente acide (ph ~1) è ridotto a Mn 2+ incolore. MnO 4 + 8H + + 5e

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BIOLOGIA ECOLOGICA. Esercitazioni di Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica

CORSO DI LAUREA IN BIOLOGIA ECOLOGICA. Esercitazioni di Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica CORSO DI LAUREA IN BIOLOGIA ECOLOGICA Esercitazioni di Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica Anno Accademico 2002-2003 1 ESERCITAZIONE Titolazione di una soluzione di HCl con una soluzione di NaOH

Dettagli

ESAME DI ANALISI DELLE SOSTANZE INORGANICHE DI IMPIEGO FARMACEUTICO + LABORATORIO DI ANALISI QUALITATIVA. Nome e cognome: Numero di matricola:..

ESAME DI ANALISI DELLE SOSTANZE INORGANICHE DI IMPIEGO FARMACEUTICO + LABORATORIO DI ANALISI QUALITATIVA. Nome e cognome: Numero di matricola:.. ESAME DI ANALISI DELLE SOSTANZE INORGANICHE DI IMPIEGO FARMACEUTICO + LABORATORIO DI ANALISI QUALITATIVA Nome e cognome: Numero di matricola:.. 1) Indicare, motivando la risposta, il ph di una soluzione

Dettagli

SCHEDA per l esperienza ACIDO-BASE

SCHEDA per l esperienza ACIDO-BASE SCHEDA per l esperienza ACIDO-BASE NaOH ca. 0.1 M Seconda fase: standardizz. con KHFt Massa pesata NaOH: g Dissoluzione: in ca. litri di acqua deionizzata bollita Prima titolazione: massa pesata di KHFt:

Dettagli

H N. Mn 2+ +.. Fe 3+ +.. H 2 O

H N. Mn 2+ +.. Fe 3+ +.. H 2 O CHIMICA ANALITICA- PROVA SCRITTA 3 FEBBRAIO 2005-1a. Quanti microlitri di 1-nonene (densità 1-nonene = 0.73 g/ml) bisogna prelevare per preparare 50 ml di soluzione di concentrazione 1000 ppm in metanolo

Dettagli

Prima esperienza di Laboratorio. Alcune reazioni del rame

Prima esperienza di Laboratorio. Alcune reazioni del rame Prima esperienza di Laboratorio Alcune reazioni del rame Prelevare 20 cm 3 di soluzione di solfato di rame pentaidrato (CuSO 4 5H 2 O) e versarli in una provetta Da questa riserva di rame, preleverete

Dettagli

Influenza della concentrazione dei reagenti e dei prodotti sull equilibrio chimico. Influenza della temperatura sull equilibrio chimico.

Influenza della concentrazione dei reagenti e dei prodotti sull equilibrio chimico. Influenza della temperatura sull equilibrio chimico. Esperienza n. 5 Influenza della concentrazione dei reagenti e dei prodotti sull equilibrio chimico. Influenza della temperatura sull equilibrio chimico. una provetta da saggio, porta provette, spruzzetta

Dettagli

Materiale occorrente: una bilancia tecnica; due matracci da 250 ml; una pipetta tarata con propipetta.

Materiale occorrente: una bilancia tecnica; due matracci da 250 ml; una pipetta tarata con propipetta. Materiale occorrente: una bilancia tecnica; due matracci da 250 ml; una pipetta tarata con propipetta. Reattivi: acido acetico; acetato di sodio; idrossido di ammonio e cloruro di ammonio; acqua distillata.

Dettagli

24. PRECIPITAZIONE Prodotto di solubilità (K s )

24. PRECIPITAZIONE Prodotto di solubilità (K s ) 24. PRECIPITAZIONE D. In un racconto di Primo Levi, a proposito di un analisi chimica di campioni di roccia, si incontrano queste parole apparentemente prive di senso: «... giù il ferro con ammoniaca,

Dettagli

A) Determinazione gravimetrica di manganese(ii) e di zinco(ii)

A) Determinazione gravimetrica di manganese(ii) e di zinco(ii) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II A.A. 2015/16 Laurea triennale in CHIMICA ANALITICA I E LABORATORIO CHIMICA INDUSTRIALE Determinazione della percentuale di manganese(ii) e Esercitazione n 15

Dettagli

Reazioni analitiche dello ione alluminio L ammoniaca in soluzione acquosa provoca la precipitazione dell idrossido Al(OH) 3 bianco gelatinoso.

Reazioni analitiche dello ione alluminio L ammoniaca in soluzione acquosa provoca la precipitazione dell idrossido Al(OH) 3 bianco gelatinoso. Reazioni analitiche dello ione alluminio L ammoniaca in soluzione acquosa provoca la precipitazione dell idrossido Al(OH) bianco gelatinoso. Al NHOH Al(OH) NH L idrossido precipitato è quasi insolubile

Dettagli

+ NO 2 + 3H 2 O = Ce +3 + NO 3 + 2H 3 O +, b) 0.478 g

+ NO 2 + 3H 2 O = Ce +3 + NO 3 + 2H 3 O +, b) 0.478 g 1) Una soluzione di Na 3 PO 4 (PM = 163.94) viene titolata con una soluzione di AgNO 3 (PM = 169.87) a) Scrivere l equazione chimica del processo di titolazione e specificare di quale tecnica si tratta

Dettagli

XVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI

XVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI XVII ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI XVII - ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE 1. Principio Il campione viene

Dettagli

Esperienza n. 3. Analisi di una miscela di NaHCO 3 e Na 2 CO 3

Esperienza n. 3. Analisi di una miscela di NaHCO 3 e Na 2 CO 3 Esperienza n. 3 Laboratorio di Chimica Analisi di una miscela di NaHCO 3 e Na 2 CO 3 OBBIETTIVI Lo scopo di questa esperienza è quello di risalire alla composizione percentuale di una miscela di carbonato

Dettagli

ALOGENURI (Cl -, Br -, I - ) 1

ALOGENURI (Cl -, Br -, I - ) 1 ALOGENURI (Cl -, Br -, I - ) 1 Cloruri, bromuri e ioduri di tutti i metalli, eccetto quelli di Pb +,Ag + e Hg + (I), sono solubili in H O. Cloruri, bromuri e ioduri di Pb +,Ag + e Hg + (I) sono inoltre

Dettagli

CAPITOLO 12 EQUILIBRI ACIDO-BASE E SOLUBILITA

CAPITOLO 12 EQUILIBRI ACIDO-BASE E SOLUBILITA CAPITOLO 12 EQUILIBRI ACIDO-BASE E SOLUBILITA 12.1 (a) ph = 2,57 (b) ph = 4,44 12.3 (a) no. (b) no. (c) sì. (d) sì. (e) no. 12.5 ph = 8,88 12.7 0,024 12.9 0,58 12.11 ph = 9,25; ph = 9,18. 12.13 Na 2 A/NaHA.

Dettagli

A) Preparazione di una soluzione di Na 2 S 2 O N (0.1 M)

A) Preparazione di una soluzione di Na 2 S 2 O N (0.1 M) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II A.A. 2015/16 Laurea triennale in CHIMICA ANALITICA I E LABORATORIO CHIMICA INDUSTRIALE Preparazione e standardizzazione di una soluzione di Esercitazione n

Dettagli

Esercitazione 6. Chimica biologica del Fe. Il Ferro ) 2 (SO 4 6H 2. Fe(NH 4

Esercitazione 6. Chimica biologica del Fe. Il Ferro ) 2 (SO 4 6H 2. Fe(NH 4 Esercitazione Preparazione del sale di Mohr Fe(NH 4 ) 2 (SO 4 ) 2 H 2 O Chimica biologica del Fe In un uomo di 75 kg sono presenti 4 g di Fe Nei Paesi occidentali ne assumiamo 15 mg/d Il Ferro Configurazione

Dettagli

Esercitazione 3. Tipi di soluzioni. Cristallizzazione. Ricristallizzazione. Preparazione del nitrato di potassio

Esercitazione 3. Tipi di soluzioni. Cristallizzazione. Ricristallizzazione. Preparazione del nitrato di potassio Esercitazione 3 Preparazione del nitrato di potassio Tipi di soluzioni!la sostanza che si scioglie è detta SOLUTO!La sostanza che scioglie è detta SOLVENTE Soluzione non satura: soluzione che contiene

Dettagli

Sostanze inorganiche: determinazioni qualitative

Sostanze inorganiche: determinazioni qualitative Carbonati e Bicarbonati Indicare il tipo di sostanza basandosi sulle caratteristiche alla calcinazione e le prove di solubilità e il ph. Sodio carbonato anidro Na 2 CO 3 (F.U. X Edizione, European Pharmacopeia

Dettagli

Determinazione del Cu in pigmenti

Determinazione del Cu in pigmenti FACOLTÁ DI SCEINZE E TECNOLOGIE Determinazione del Cu in pigmenti I. Rossetti, G. Cappelletti, C. Crippa Introduzione I pigmenti a base di rame sono stati utilizzati fin dall antichità per impartire una

Dettagli

PRIMA ESPERIENZA DI LABORATORIO. Prof. Antonio Lavecchia

PRIMA ESPERIENZA DI LABORATORIO. Prof. Antonio Lavecchia PRIMA ESPERIENZA DI LABORATORIO Prof. Antonio Lavecchia Prima Esperienza di Laboratorio Analisi Qualitativa Elementare di Sostanze Inorganiche (Via Umida) Ricerca dei Cationi Calcio, magnesio Ricerca degli

Dettagli

Esercitazione 1 PEROSSIDI IN OLIO D OLIVA

Esercitazione 1 PEROSSIDI IN OLIO D OLIVA Esercitazione 1 TITOLAZIONE ACIDO ACETICO IN ACETO E PEROSSIDI IN OLIO D OLIVA Acido acetico in aceto 2 L esperienza consiste nel misurare il grado di acidità di un aceto. L'aceto è una soluzione acquosa

Dettagli

Misure di ph e titolazione acidobase con metodo potenziometrico

Misure di ph e titolazione acidobase con metodo potenziometrico - Laboratorio di Chimica 1 Misure di ph e titolazione acidobase con metodo potenziometrico PAS A.A. 2013-14 Obiettivi 2 Uso di un ph-metro per la misura del ph Titolazione acido-base: costruzione della

Dettagli

Rapporto tra soluto e solvente o soluzione

Rapporto tra soluto e solvente o soluzione Programma Misure ed Unità di misura. Incertezza della misura. Cifre significative. Notazione scientifica. Atomo e peso atomico. Composti, molecole e ioni. Formula molecolare e peso molecolare. Mole e massa

Dettagli

Acido 3,5-dinitrosalicilico Glucosio Acido 3-amino-5-nitrosalicilico Acido gluconico (Incolore-giallo leggero)

Acido 3,5-dinitrosalicilico Glucosio Acido 3-amino-5-nitrosalicilico Acido gluconico (Incolore-giallo leggero) 1 Determinazione di zuccheri riducenti e di amido in banana in relazione alle condizioni di conservazione (Corso di Fisiologia della produzione e della post-raccolta) In banana durante il processo di maturazione

Dettagli

Metodo VII.1. Determinazione dello ione cloro in assenza di sostanza organica

Metodo VII.1. Determinazione dello ione cloro in assenza di sostanza organica METODI VII METODI DI DETERMINAZIONE DEL CLORO Metodo VII.1 Determinazione dello ione cloro in assenza di sostanza organica 1. Oggetto Il presente documento stabilisce il procedimento da seguire per dosare

Dettagli

SOLUZIONI TAMPONE SOLUZIONI TAMPONE

SOLUZIONI TAMPONE SOLUZIONI TAMPONE SOLUZIONI TAMPONE Le soluzioni tampone (o tamponi) sono costituite da: un acido debole e un suo sale (tampone acido) oppure una base debole e un suo sale (tampone basico) Una soluzione di un acido debole

Dettagli

CH 3 COOH (aq) + OH - (aq) CH 3 COO - (aq) + H 2 O (l)

CH 3 COOH (aq) + OH - (aq) CH 3 COO - (aq) + H 2 O (l) 2. Titolazione di un acido debole con una base forte : CH 3 COOH (aq) + NaOH (aq) (a cura di Giuliano Moretti) La titolazione è descritta dalla seguente reazione CH 3 COOH (aq) + OH - (aq) CH 3 COO - (aq)

Dettagli

ESERCITAZIONI ) Standardizzazione di una soluzione di HCl mediante Na 2 CO 3 2) Dosaggio dei carbonati mediante titolazione con HCl

ESERCITAZIONI ) Standardizzazione di una soluzione di HCl mediante Na 2 CO 3 2) Dosaggio dei carbonati mediante titolazione con HCl ESERCITAZIONI 4+5 1) Standardizzazione di una soluzione di HCl mediante Na 2 2) Dosaggio dei carbonati mediante titolazione con HCl Viene eseguita in primo luogo la standardizzazione di una soluzione di

Dettagli

3016 Ossidazione dell acido ricinoleico (dall olio di ricino) con permanganato di potassio per formare acido azelaico

3016 Ossidazione dell acido ricinoleico (dall olio di ricino) con permanganato di potassio per formare acido azelaico 6 Ossidazione dell acido ricinoleico (dall olio di ricino) con permanganato di potassio per formare acido azelaico CH -(CH ) OH (CH ) -COOH KMnO 4 /KOH HOOC-(CH ) -COOH C H 4 O (.) KMnO 4 KOH (.) (6.)

Dettagli

Problema 1 Mg + 2HCl H 2 + MgCl 2. di Mg 1 Mg 1 H 2 quindi 0,823 moli di H 2 di H 2

Problema 1 Mg + 2HCl H 2 + MgCl 2. di Mg 1 Mg 1 H 2 quindi 0,823 moli di H 2 di H 2 REAZIONI CHIMICHE 1. Con riferimento alla seguente reazione (da bilanciare): Mg + HCl H 2 + MgCl 2 calcolare i grammi di H 2 che si ottengono facendo reagire completamente 20 g di magnesio. utilizzando

Dettagli

1. Metodo di Mohr 2. Metodo di Volhard 3. Metodo di Fajans

1. Metodo di Mohr 2. Metodo di Volhard 3. Metodo di Fajans ARGENTOMETRIA I metodi argentometrici si basano sulla precipitazione di un sale d argento poco solubile. Come reattivo titolante si impiega una soluzione di AgNO 3. I principali metodi sono: 1. Metodo

Dettagli

Determinazione percentuale di CaCO3 in un guscio d uovo.

Determinazione percentuale di CaCO3 in un guscio d uovo. Determinazione percentuale di CaCO3 in un guscio d uovo. Il CaCO3 presente nel guscio d uovo reagisce con l acido cloridrico secondo la seguente reazione chimica: CaCO3 + 2HCl CaCl2 + H2CO3 Carbonato di

Dettagli

5012 Sintesi dell acido acetilsalicilico (aspirina) da acido salicilico e anidride acetica

5012 Sintesi dell acido acetilsalicilico (aspirina) da acido salicilico e anidride acetica NP 5012 Sintesi dell acido acetilsalicilico (aspirina) da acido salicilico e anidride acetica CH CH + H H 2 S 4 + CH 3 CH C 4 H 6 3 C 7 H 6 3 C 9 H 8 4 C 2 H 4 2 (120.1) (138.1) (98.1) (180.2) (60.1) Classificazione

Dettagli

TITOLAZIONI TITOLAZIONI ACIDO-BASE

TITOLAZIONI TITOLAZIONI ACIDO-BASE TITOLAZIONI TITOLAZIONI ACIDO-BASE titolazione nella quale sono coinvolti un acido e una base. La reazione generica è la seguente: Ac1 + Bas2 Ac2 + Bas1 con produzione della base e dell acido coniugato.

Dettagli

Preparazione di soluzioni a titolo approssimato e a titolo noto

Preparazione di soluzioni a titolo approssimato e a titolo noto Esperienza n. 1 Laboratorio di Chimica Generale Preparazione di soluzioni a titolo approssimato e a titolo noto OBBIETTIVI Lo scopo di questa esperienza è quello di preparare una soluzione a concentrazione

Dettagli

Esperienza n 3: Determinazione del grado di acidità dell aceto commerciale

Esperienza n 3: Determinazione del grado di acidità dell aceto commerciale Esperienza n : Determinazione del grado di acidità dell aceto commerciale Obiettivo: determinare il grado di acidità di un aceto commerciale tramite titolazione con una soluzione di NaOH a titolo noto

Dettagli

DETERMINAZIONE della MASSA di ACIDO ACETICO PRESENTE in un 1 L di ACETO

DETERMINAZIONE della MASSA di ACIDO ACETICO PRESENTE in un 1 L di ACETO DETERMINAZIONE della MASSA di ACIDO ACETICO PRESENTE in un 1 L di ACETO OBIETTIVO: determinare i grammi di acido acetico presenti in 1 litro di aceto comune (concentrazione in g/l). Approccio al problema:

Dettagli

Corso di Chimica Analitica II e Laboratorio Docenti: Davide Atzei e Antonella Rossi

Corso di Chimica Analitica II e Laboratorio Docenti: Davide Atzei e Antonella Rossi Corso di Chimica Analitica II e Laboratorio Docenti: Davide Atzei e Antonella Rossi Analisi elettrogravimetrica del rame in composti, leghe e minerali contenenti rame 1 OBIETTIVI I metodi dell analisi

Dettagli

CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA Corso di Laurea triennale in Chimica Industriale

CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA Corso di Laurea triennale in Chimica Industriale CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA Corso di Laurea triennale in Chimica Industriale ESERCITAZIONE N 4 bis Stati di ossidazione del manganese Il manganese è un tipico elemento di transizione del blocco d.

Dettagli

ESTRAZIONE CO. Scopo. Strumenti e sostanze. Principi teorici. Metodica. Calcoli. Malboro gold

ESTRAZIONE CO. Scopo. Strumenti e sostanze. Principi teorici. Metodica. Calcoli. Malboro gold ESTRAZIONE CO Scopo Determinare i milligrammi di CO all interno di una sigaretta Strumenti e sostanze STRUMENTI: Becher, buretta, beuta, pipetta, matraccio, cappa, bilancia, bacchetta di vetro, ragno.

Dettagli

3011 Sintesi dell acido eritro-9,10-diidrossistearico dall acido oleico

3011 Sintesi dell acido eritro-9,10-diidrossistearico dall acido oleico 311 Sintesi dell acido eritro-9,1-diidrossistearico dall acido oleico COOH KMnO 4 HO COOH NaOH HO C 18 H 34 O 2 (282.5) KMnO 4 (158.) NaOH (4.) C 18 H 36 O 4 (316.5) Riferimento in letteratura: Lapworth,

Dettagli

Eperienza di Laboratorio Sintesi del biodiesel Laboratori Didattici del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche Edificio PP1 piano terra

Eperienza di Laboratorio Sintesi del biodiesel Laboratori Didattici del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche Edificio PP1 piano terra Eperienza di Laboratorio Sintesi del biodiesel Laboratori Didattici del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche Edificio PP1 piano terra Preparazione dell'olio Le macchine per la produzione di biodiesel

Dettagli

20/03/2014 ANALISI VOLUMETRICA ACIDO-BASE PRECIPITAZIONE COMPLESSOMETRICA OSSIDO-RIDUZIONE REQUISITI PER UNA TITOLAZIONE

20/03/2014 ANALISI VOLUMETRICA ACIDO-BASE PRECIPITAZIONE COMPLESSOMETRICA OSSIDO-RIDUZIONE REQUISITI PER UNA TITOLAZIONE ANALISI VOLUMETRICA ACIDO-BASE PRECIPITAZIONE COMPLESSOMETRICA OSSIDO-RIDUZIONE In una titolazione l analita reagisce con un reagente addizionato sotto forma di una soluzione di concentrazione nota (soluzione

Dettagli

ESERCIZI sulle SOLUZIONI

ESERCIZI sulle SOLUZIONI ESERCIZI sulle SOLUZIONI 1. Calcola la molarità delle seguenti soluzioni acquose, per le quali è data la massa di soluto disciolta in 200 cm 3 di soluzione: a) 20 g di NaCl; b) 20 g di HCl; c) 20 g di

Dettagli

A fine titolazione la concentrazione iniziale della soluzione da titolare risulta essere stata pari a:

A fine titolazione la concentrazione iniziale della soluzione da titolare risulta essere stata pari a: Titolazione acido-base Nella pratica di laboratorio è frequente la determinazione del ph incognito di una soluzione. Pensiamo ad esempio di voler conoscere il ph di un campione acquoso derivante da uno

Dettagli

DETERMINAZIONE DUREZZA ACQUA

DETERMINAZIONE DUREZZA ACQUA DETERMINAZIONE DUREZZA ACQUA Le acque contengono disciolti un gran numero di sali e quindi sono presenti molti cationi metallici, tra cui quelli polivalenti che sono i responsabili della durezza. Contribuiscono

Dettagli

1. Calcolare il peso equivalente di ognuno dei seguenti acidi e basi, assumendo la neutralizzazione completa: H 2 SO 3, H 3 PO 4, LiOH, Zn(OH) 2.

1. Calcolare il peso equivalente di ognuno dei seguenti acidi e basi, assumendo la neutralizzazione completa: H 2 SO 3, H 3 PO 4, LiOH, Zn(OH) 2. 1. Calcolare il peso equivalente di ognuno dei seguenti acidi e basi, assumendo la neutralizzazione completa: H 2 SO 3, H 3 PO 4, LiOH, Zn(OH) 2. H 2 SO 3 Pm = 2 1 + 32 + 16 3 = 82 H 3 PO 4 Pm = 3 1 +

Dettagli

ESERCIZI SUL ph 3 0,002 0,2 13. 2. Completa la seguente tabella relativa a acidi o basi deboli.

ESERCIZI SUL ph 3 0,002 0,2 13. 2. Completa la seguente tabella relativa a acidi o basi deboli. ESERCIZI SUL ph Livello difficoltà 1 1. Completa la tabella relativa a soluzioni di acidi o basi forti. 1 11 ph poh [H + ] [OH - ] 3 0,002 0,2 13 2 2. Completa la seguente tabella relativa a acidi o basi

Dettagli

Prima parte dell esame di CHIMICA GENERALE ED INORGANICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE (L-Z) (ELABORATO SIMBOLICO-NUMERICO)

Prima parte dell esame di CHIMICA GENERALE ED INORGANICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE (L-Z) (ELABORATO SIMBOLICO-NUMERICO) (Es.1) 1) 4.4 grammi di propano, C 3 H 8, vengono bruciati in aria. Determinare la massa dell ossigeno consumato nella combustione. R = 16 g 2) La costante di equilibrio della seguente reazione di dissociazione

Dettagli

Bari,7 luglio 1999 Compito di Analisi dei Farmaci I

Bari,7 luglio 1999 Compito di Analisi dei Farmaci I Bari,7 luglio 1999 Compito di Analisi dei Farmaci I Quale quantità di potassio bromato dovrà essere pesata per liberare una quantità di iodio che reagisca con 30 ml di sodio tiosolfato, del quale 42.56

Dettagli

RICONOSCIMENTO degli ELEMENTI PRESENTI in un CAMPIONE INCOGNITO

RICONOSCIMENTO degli ELEMENTI PRESENTI in un CAMPIONE INCOGNITO RICONOSCIMENTO degli ELEMENTI PRESENTI in un CAMPIONE INCOGNITO OBIETTIVO: individuare gli elementi presenti in un campione solido inorganico di composizione incognita. Approccio al problema: l analisi

Dettagli

FLUIDO MAGNETICO Sintesi del Ferrofluido

FLUIDO MAGNETICO Sintesi del Ferrofluido Università degli Studi di Genova Dipartimento di chimica e chimica industriale Progetto Lauree Scientifiche Laboratori Regionali 2009-2010 Scienza dei Materiali FLUIDO MAGNETICO Sintesi del Ferrofluido

Dettagli

RISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUI TANNINI AGGIORNAMENTO DEL METODO PER LA DETERMINAZIONE DEI POLIFENOLI

RISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUI TANNINI AGGIORNAMENTO DEL METODO PER LA DETERMINAZIONE DEI POLIFENOLI RISOLUZIONE OIV-OENO 574-2017 MONOGRAFIA SUI TANNINI AGGIORNAMENTO DEL METODO PER LA DETERMINAZIONE DEI POLIFENOLI L ASSEMBLEA GENERALE, Visto l articolo 2, paragrafo 2 iv dell Accordo del 3 aprile 2001

Dettagli

ESERCITAZIONE N 1 DETERMINAZIONE DI ACIDO FOSFORICO NELLA COCA-COLA ] / [H 2 PO 4- ] HPO 4

ESERCITAZIONE N 1 DETERMINAZIONE DI ACIDO FOSFORICO NELLA COCA-COLA ] / [H 2 PO 4- ] HPO 4 ESERCITAZIONE N 1 DETERMINAZIONE DI ACIDO FOSFORICO NELLA COCA-COLA Si titola con NaOH. H 3 PO 4 H + + H 2 PO 4 - K a1 = 1.1 x 10-2 = [H + ] [H 2 PO 4- ] / [H 3 PO 4 ] H 2 PO 4- H + + HPO 4 2- K a2 = 7.5

Dettagli

GARA NAZIONALE DI CHIMICA XVI EDIZIONE. 5-6 Maggio 2017 CHIETI PROVA PRATICA

GARA NAZIONALE DI CHIMICA XVI EDIZIONE. 5-6 Maggio 2017 CHIETI PROVA PRATICA GARA NAZIONALE DI CHIMICA XVI EDIZIONE 5-6 Maggio 2017 CHIETI PROVA PRATICA Pag. 1 REGOLAMENTO DELLA PROVA PRATICA Il punteggio massimo della prova pratica è così suddiviso: 1) 15.00 punti per la determinazione

Dettagli

ESERCIZI DI RIEPILOGO GENERALE

ESERCIZI DI RIEPILOGO GENERALE ESERCIZI DI RIEPILOGO GENERALE 1) Scrivere le formule brute e le formule di Lewis per: ammoniaca; ione ammonio; ione solfato; ione bicarbonato; acido acetico; anidride solforosa. Dove necessario, indicare

Dettagli

SOLUZIONI COMPITO A DI CHIMICA DEL

SOLUZIONI COMPITO A DI CHIMICA DEL SOLUZIONI COMPITO A DI CHIMICA DEL 26-11-10 1A) Il permanganato di potassio reagisce con il perossido di idrogeno in presenza di acido solforico dando luogo alla formazione di ossigeno, diossido di manganese

Dettagli

Esperienza n 1 PREPARAZIONE DI SOLUZIONI A VARIA CONCENTRAZIONE PER PESATA E PER DILUIZIONE ESPERIENZE DI ANALISI QUALITATIVA DI VARIE SPECIE CHIMICHE

Esperienza n 1 PREPARAZIONE DI SOLUZIONI A VARIA CONCENTRAZIONE PER PESATA E PER DILUIZIONE ESPERIENZE DI ANALISI QUALITATIVA DI VARIE SPECIE CHIMICHE Esperienza n 1 PREPARAZIONE DI SOLUZIONI A VARIA CONCENTRAZIONE PER PESATA E PER DILUIZIONE ESPERIENZE DI ANALISI QUALITATIVA DI VARIE SPECIE CHIMICHE PRIMA PARTE: preparazione di soluzioni a varia concentrazione

Dettagli

Esercitazioni di stechiometria - Corso di Chimica Generale ed inorganica C

Esercitazioni di stechiometria - Corso di Chimica Generale ed inorganica C A.A. 2005/2006 Laurea triennale in Chimica Esercitazioni di stechiometria - Corso di Chimica Generale ed inorganica C ARGOMENTO 1: mole, bilanciamento di equazioni chimiche non redox, formule minime e

Dettagli

Corso di Analisi Chimico-Farmaceutica e Tossicologica I (M-Z)

Corso di Analisi Chimico-Farmaceutica e Tossicologica I (M-Z) Corso di Analisi Chimico-Farmaceutica e Tossicologica I (M-Z) Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Facoltà di Farmacia e Medicina Anno Accademico 2014/2015 Dott. Giuseppe La Regina Tu,

Dettagli

Relazione giorno 4 Febbraio 2011

Relazione giorno 4 Febbraio 2011 Relazione giorno 4 Febbraio 2011 Classi IVA e IVB Titolo esperienza Passaggi di stato, innalzamento ebullioscopico e abbassamento crioscopico. Curva di riscaldamento dell acqua. Introduzione al problema

Dettagli

1)Calcolare il ph di una soluzione che contenga al9%(w/w)naoh ed abbia una densità pari a 1.098g/ml.

1)Calcolare il ph di una soluzione che contenga al9%(w/w)naoh ed abbia una densità pari a 1.098g/ml. Compito di Analisi dei farmaci I Bari,3 febbraio 1999 1)Calcolare il ph di una soluzione che contenga al9%(w/w)naoh ed abbia una densità pari a 1.098g/ml. 1)Quale deve essere la sensibilità della bilancia

Dettagli

(appunti di Daniela Discalzi e Serena Fortino) Con l'analisi quantitativa si determina la quantità di componenti presenti in un miscuglio.

(appunti di Daniela Discalzi e Serena Fortino) Con l'analisi quantitativa si determina la quantità di componenti presenti in un miscuglio. ANALISI QUALITATIVA INRGANICA (appunti di Daniela Discalzi e Serena Fortino) Con l'analisi quantitativa si determina la quantità di componenti presenti in un miscuglio. L'analisi qualitativa indica quali

Dettagli

Curve di Titolazione, indicatori

Curve di Titolazione, indicatori Curve di Titolazione, indicatori 1 Attrezzature a: pipetta b: buretta c: sostegno d: beuta e: agitatore b a a f: spruzzetta c f H 2 O piano di lettura d e 2 2 Attrezzature a b i a: beaker b: beuta c: beuta

Dettagli

23/10/2013. La normalità si può mettere in relazione con la molarità di una soluzione attraverso la relazione: N = M x n

23/10/2013. La normalità si può mettere in relazione con la molarità di una soluzione attraverso la relazione: N = M x n Moli (n) = massa del soluto/pm Molarità = moli (n) di soluto contenute in 1 litro di soluzione Molalità = moli (n) di soluto contenute in 1Kg di soluzione Normalità = Eq/V (numero di equivalenti di soluto

Dettagli

Reazioni chimiche e stechiometria

Reazioni chimiche e stechiometria Reazioni chimiche e stechiometria REAZIONI CHIMICHE Trasformazione di una o più sostanze (reagenti) in una o più sostanze (prodotti) EQUAZIONE CHIMICA Una equazione chimica è la rappresentazione simbolica

Dettagli

A) Preparazione di una soluzione di NaOH 0.05 M

A) Preparazione di una soluzione di NaOH 0.05 M UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II A.A. 2016/17 Laurea triennale in Preparazione e standardizzazione di una soluzione di Esercitazione n 2 NaOH 0.05 M. Determinazione della concentrazione di

Dettagli

Esame di Chimica Generale 15 Giugno 2011

Esame di Chimica Generale 15 Giugno 2011 Esame di Chimica Generale 15 Giugno 2011 COGNOME NOME. MATRICOLA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Indicazioni per lo svolgimento del compito. Scrivete il vostro Nome e Cognome in STAMPATELLO su ciascuno di questi

Dettagli

La nozione di ph. SCOPO Valutazione della forza acida

La nozione di ph. SCOPO Valutazione della forza acida La nozione di ph PRINCIPIO Il ph è la misura dell attività idrogenionica in relazione agli acidi disciolti in un vino o in un mosto. Il ph si definisce come il logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica.

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA

LABORATORIO DI CHIMICA LABORATORIO DI CHIMICA Presentazione 3 a ESPERIENZA Titolazione Acido-Base ANALISI VOLUMETRICA Tipi di titolazioni Esistono diversi tipi di titolazione, classificati in funzione della reazione su cui si

Dettagli

Progetto fumo. 2CT - ANNO SCOLASTICO 2015/16 Istituto tecnico industriale statale A.Volta

Progetto fumo. 2CT - ANNO SCOLASTICO 2015/16 Istituto tecnico industriale statale A.Volta Progetto fumo 2CT - ANNO SCOLASTICO 2015/16 Istituto tecnico industriale statale A.Volta 1 Processo di estrazione del monossido di carbonio Principi teorici Per comprendere questo procedimento, e i termini

Dettagli

M di acido formico (Ka =

M di acido formico (Ka = 14 gennaio 2002 1. Calcolare quanti microlitri di soluzione 0.001 M di Pb 2+ (PA 207) devono essere prelevati per preparare una soluzione di concentrazione pari a 10 ppm e volume 50 ml. 2. Calcolare la

Dettagli

18.4 Equilibri di solubilità

18.4 Equilibri di solubilità Problemi risolti 18. Equilibri di solubilità A) Quanti ml di una soluzione 5. 10 M di acido solforico è necessario aggiungere a 50 ml di una soluzione 3,. 10 M di CaCl affinchè inizi a precipitare CaSO

Dettagli

REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE: ESERCIZI RISOLTI. Dr. Francesco Musiani

REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE: ESERCIZI RISOLTI. Dr. Francesco Musiani REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE: ESERCIZI RISOLTI Dr. Francesco Musiani Versione aggiornata al 20.12.2011 Zn (s) + NO 3 - Zn 2+ + NH 4 + Zn (s) Ý Zn 2+ (1) NO - + 3 Ý NH 4 (2) - Bilanciamento di (1): In questa

Dettagli

RISOLUZIONE ENO 25/2004

RISOLUZIONE ENO 25/2004 DICARBONATO DI DIMETILE (DMDC) L'ASSEMBLEA GENERALE, Visto l'articolo 2 paragrafo 2 iv dell'accordo del 3 aprile 2001 che istituisce l'organizzazione internazionale della vigna e del vino Su proposta della

Dettagli

Titolazioni acido- base

Titolazioni acido- base Titolazioni acido- base 1. Titolazione di un acido forte con una base forte : HCl (aq) + NaOH (aq) (a cura di Giuliano Moretti) Escludendo le specie spettatrici la reazione che descrive la titolazione

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIE ERBORISTICHE- Classe L-29

SCIENZE E TECNOLOGIE ERBORISTICHE- Classe L-29 SCIENZE E TECNOLOGIE ERBORISTICHE- Classe L-29 CHIMICA GENERALE E INORGANICA, 6 CFU Prof. E.Cesarotti Edoardo.cesarotti@unimi.it Si rammenta agli studenti che il Prof. Cesarotti riceve tutti i giorni previo

Dettagli

Chimica Generale. Reazioni Chimiche. Reazioni Chimiche

Chimica Generale. Reazioni Chimiche. Reazioni Chimiche Una reazione chimica è un processo in cui avviene un cambiamento chimico di uno o più composti, detti reagenti, che vengono convertiti in una nuova serie di composti detti prodotti. Spesso le reazioni

Dettagli

ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) H 2 SO 4. Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM = 138.

ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) H 2 SO 4. Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM = 138. ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) COOH COOH OH OAc + Ac 2 O H 2 SO 4 ac. 2-idrossibenzoico ac. 2-acetossibenzoico Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM =

Dettagli

Argomento Titolazione volumetrica acido-base. Target

Argomento Titolazione volumetrica acido-base. Target Argomento Titolazione volumetrica acido-base Target Università- Corso di Chimica Analitica Quantitativa Obiettivi: Applicazione del concetto di equilibrio acido-base all analisi quantitativa; Acquisizione

Dettagli

Scritto chimica generale

Scritto chimica generale Scritto chimica generale 23.01.2012 TESTO A 1. L idrogeno solfuro di ammonio solido si decompone ad ammoniaca gassosa e acido solfidrico gassoso a 25 C. Sapendo che a 25 C la costante per questo equilibrio

Dettagli

METODI GRAVIMETRICI DI ANALISI

METODI GRAVIMETRICI DI ANALISI METODI GRAVIMETRICI DI ANALISI I metodi gravimetrici si basano sulla misura della massa e sono sostanzialmente di due tipi: - nei metodi di precipitazione l analita viene trasformato in un precipitato

Dettagli

Sostanze organiche: determinazioni qualitative

Sostanze organiche: determinazioni qualitative Acido acetilsalicilico (European Pharmacopoeia IV th, F.U. X edizione) Determinare il punto di fusione (143 C) Aggiungere 4 ml di NaOH soluzione dil. a 0,2 gr della sostanza in esame e bollire per 3 minuti.

Dettagli

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Esame di Chimica Analitica e Complementi di Chimica Modulo di Chimica Analitica 8 Novembre 2012

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Esame di Chimica Analitica e Complementi di Chimica Modulo di Chimica Analitica 8 Novembre 2012 Modulo di Chimica Analitica 8 Novembre 2012 1. Una soluzione viene preparata sciogliendo1210 mg di K 3 Fe(CN) 6 in 775 ml di acqua. Calcolare: a) la concentrazione analitica di K 3 Fe(CN) 6 b) la concentrazione

Dettagli

EQUAZIONI CHIMICHE E LORO BILANCIAMENTO

EQUAZIONI CHIMICHE E LORO BILANCIAMENTO In molti casi è utile indicare gli stati o le fasi delle sostanze ponendo appropriati simboli [(g), (s), (l), (aq)] fra parentesi dopo le formule EQUAZIONI CHIMICHE E LORO BILANCIAMENTO Un equazione chimica

Dettagli

PROVA SCRITTA DI CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Scienze e Tecnologie per l Ambiente

PROVA SCRITTA DI CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Scienze e Tecnologie per l Ambiente 10 Dicembre 2008 eventuale presenza di momento dipolare per I - 3 e per gli anioni dei sali: nitrato di sodio, perclorato di potassio. 2) a) Calcolare il ph di una soluzione di carbonato di sodio 0.10

Dettagli

ANALISI CHIMICA QUALITATIVA

ANALISI CHIMICA QUALITATIVA ANALISI CHIMICA QUALITATIVA Analisi per via secca: Saggi alla fiamma Scopo dell esperimento: Riconoscimento della presenza di alcuni elementi per via secca Premessa teorica: I saggi per via secca, così

Dettagli

CHIMICA ORGANICA - laboratorio AA 2012/13

CHIMICA ORGANICA - laboratorio AA 2012/13 CHIMICA ORGANICA - laboratorio AA 2012/13 Esperienza 1 SEPARAZIIONE ACIIDO--BASE.. CROMATOGRAFIIA ssu STRATO SOTTIILE ((TLC)).. L esperienza si propone di separare tre composti mediante estrazione da solvente

Dettagli

Isolamento della caffeina dalle foglie di tè

Isolamento della caffeina dalle foglie di tè SOMMARIO Isolamento della caffeina dalle foglie di tè L esperienza consiste nell isolamento e determinazione della quantità di caffeina, solido bianco cristallino, dalle foglie di tè (Camellia sinensis).

Dettagli

ESERCIZI POTENZIOMETRIA

ESERCIZI POTENZIOMETRIA ESERCIZI POTENZIOMETRIA A. SPUNTI DI RIFLESSIONE 1. Quali sono i probabili fenomeni che permettono a un elettrodo al platino di assumere il potenziale di una soluzione contenente la coppia Fe 3+ /Fe 2+?

Dettagli

EQUILIBRI DI SOLUBILITA

EQUILIBRI DI SOLUBILITA EQUILIBRI DI SOLUBILITA Solubilità In generale solo una quantità finita di un solido si scioglie in un dato volume di solvente dando luogo ad una soluzione satura, cioè una soluzione in equilibrio con

Dettagli

Sintesi dell acetanilide

Sintesi dell acetanilide Sintesi dell acetanilide N 2 Cl N + + C 3 benzenammina anidride etanoica N - fenilacetammide acido etanoico (anilina) (anidride acetica) (acetanilide) (acido acetico) d = 1,02 g/ml d = 1,08 g/ml PM = 135

Dettagli

Una reazione chimica rappresenta un processo di trasformaczioni in cui si rompono e si formano legami chimici. γc + δd

Una reazione chimica rappresenta un processo di trasformaczioni in cui si rompono e si formano legami chimici. γc + δd Una reazione chimica rappresenta un processo di trasformaczioni in cui si rompono e si formano legami chimici αa + βb γc + δd - A e B: reagenti - C e D: prodotti - α,β,γ e δ: coefficienti stechiometrici

Dettagli

O CH 3 C COOH OH H + O

O CH 3 C COOH OH H + O Chimica rganica - Laboratorio A.A. 2012/13 Esperienza Sintesi dell acido acetilsalicilico (aspirina) 2 H CH 3 C CH 3 C H + C CH 3 CH 3 Reazione collaterale: H H H + H + H H Introduzione L aspirina è uno

Dettagli