PRINCIPI DI LINGUISTICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PRINCIPI DI LINGUISTICA"

Transcript

1 PRINCIPI DI LINGUISTICA PROF. GIOVANNA ROCCA A.A Libera Università di Lingue e comunicazione IULM Introduzione Il corso di Principi di Linguistica tenuto dalla Prof.ssa Rocca si articola in quattro moduli, ognugno focalizzato su alcuni aspetti particolari della linguistica: 1. linguistica generale, comprendente i principi costitutivi di una lingua naturale e la fonetica; 2. linguistica generale, mirata allo studio del sistema fonologico della lingua inglese; 3. linguistica applicata, fondata sulla sociolinguistica dell italiano e le varianti sia dell italiano sia dell inglese; 4. linguistica applicata, fondata su terminologia e lessicologia. Nel materiale qui presente sono presenti tutte le nozioni prese durante le lezioni del corso, in particolare riguardanti i primi tre moduli in quanto, l ultimo, consiste solamente nello studio a memoria di una lista di termini che viene data dal docente e che, quindi potrebbe variare di anno in anno. Molto probabilmente, per quel modulo lì, vi verrà chiesto di studiare sul Badocco, olte che sul del materiale che potrebbe essere fornito a lezione. Per quanto riguarda gli altri moduli, invece, qui trovate in dettaglio tutti i contenuti di linguistica generale (fonetica e fonologia dell inglese e dell italiano), di sociolinguistica dell italiano e le varianti sia dell italiano dell inglese. A ogni modulo corrisponde un esame, generalmente scritto, a crocette che si svolge a pc. È consigliabile allenarsi nella scrittura IPA per il test del primo modulo, dove viene chiesto di trascrivere alcune parole. Scribamates thinking good, feeling better! Pagina 1

2 Linguistica La linguistica è lo studio scientifico del linguaggio, una delle attività fondamentali dell uomo. È scientifica perché si attiene a delle norme particolari, può essere verificata e stabilisce dei criteri che vanno dal particolare al generale e dal generale al particolare. È importante distinguere tra: linguaggio = facoltà che possiedono gli uomini di esprimersi. Si parla di linguaggio umano rispetto a quello degli animali (delfino, api, formiche). Il linguaggio è comunicare informazioni complesse. Risiede in un area tipica del cervello. Cosa astratta; lingua = quello con cui noi esprimiamo, l atto concreto del parlare. Cosa concreta. In antropologia ci sono varie ipotesi si quando nacque il linguaggio: una teoria afferma che il linguaggio nasce in Africa (con Lucy) 100mila anni fa e con l Homo Sapiens (evoluzione struttura cranica, mano, struttura eretta) che crea degli utensili, chiamati chopper. La diffusione nasce da cambiamenti climatici e con la ricerca di terreni da sfruttare per agricoltura (siamo nel neolitico). Probabilmente, data questa manualità, aveva anche iniziato a parlare. Quando si arriva in presenza di questi strumenti, capiamo che chi li ha prodotti non può non aver usato una sorta di linguaggio. Non si sa veramente, si fanno solo delle ipotesi, quando nacque il linguaggio. Dal punto di vista della linguistica, a Parigi nel 1866 avevano proibito di pubblicare saggi sul linguaggio. Le lingue, soprattutto le europee, sono figlie di lingue antiche parlate nell europa (latino, greco, celtico, gotico, albanese, ittita). Queste lingue, madri delle nostre lingue moderne, venivano parlate da un popolo, chiamato indoeuropeo, probabilmente stanziato nel sud della Russia intorno al 6000 a.c. e che si è diffuso in tutta Europa, cacciando quelli della vecchia Europa. Gli indoeuropei idolatravano Zeus (prima invece adoravano la donna); non hanno lasciato lingua scritta ma da loro derivano le lingue antiche e dalle antiche le lingue moderne. Gli studiosi hanno visto corrispondenze regolari con le leggi fonetiche e hanno ricostruito questa lingua originaria. All interno delle lingue classiche, i greci si occupano delle riflessioni sulla lingua. I greci chiamavano barbari (=quelli che balbettano) quelli che non parlavano come loro. Il linguaggio dell uomo è quello che noi chiamiamo linguaggio naturale, che ha caratteristiche ben fisse. Accanto a questo abbiamo dei linguaggi che non sono verbali: 1. sensoriali, destinati in modo specifico ed esclusivo ai 5 sensi -> linguaggio ottico: segnali stradali; linguaggio acustico: musica (non è linguaggio ma è un codice di comunicazione diverso) e alfabeto morse; linguaggio tattile: lingua dei non vedenti; linguaggio olfattivo: puzza = non si lava; linguaggio gustativo: dolce, amaro, etc. Questi però non si possono studiare scientificamente perché danno info solo su un unico piano; 2. altri linguaggi (informatica, virtuale). Scribamates thinking good, feeling better! Pagina 2

3 Caratteristiche del linguaggio naturale: 1. aribitrarietà = è nato così e nessuno sa perché i nomi sono stati dati alle cose; 2. doppia articolazione = il linguaggio è composto di unità più piccole che non hanno significato che si chiamano FONEMI (es. cane: composta da 4 fonemi C A N I). I fonemi sono limitati ma consentono di comporre tante parole. Possiamo però anche distinguere la radice (CAN-) e -I che è il morfema del plurale maschile. Es. CASA-> radice CAS -> casina, casetta, casaccia, casino. Ha il morfema del femminile singolare. Linguaggio = FONEMI + MORFEMI. 3. discretezza = discreto è un termine che si oppone a continuo. Qui discreto significa netto, definito. Quando noi diciamo Bollo ha quel significato, che non può essere Pollo. 4. ricorsività = il linguaggio ha la facoltà di costruire frasi illimitate. ( faccio questo e questo e questo e questo.. ), con pause e congiunzioni si creano frasi infinite. Livelli di una lingua sono: fonetico, morfologico, sintattico, lessicale. Sono innati, come parlanti sappiamo come funziona la nostra lingua. Importante distinguere tra: grammatica = cosa dire e cosa scrivere vs. linguistica = come una lingua funziona. Saussure e lo Strutturalismo Ferdinand de Saussure, studioso ginevrino, è il padre della linguistica e il testo su cui si fonda la concezione saussuriana della lingua è il Corso di Linguistica Generale, opera postuma creata da alcuni suoi allievi in base alle lezioni che lui tenne a Ginevra nei primi anni del 900. Con Saussure nasce lo strutturalismo: la lingua è vista come un insieme in cui gli elementi del linguaggio sono in rapporto organico tra loro. Lo strutturalismo prende in considerazione, quindi, i rapporti esistenti fra le parti che costituiscono l oggetto della conoscenza; parti che non sono valutate come elementi singoli, in base alle loro singole proprietà, ma in base alle relazioni con gli altri elementi. Lo strutturalismo parte dal tutto per arrivare a individuarne le sue leggi interne e il valore specifico dei singoli elementi. Lo strutturalismo prende in considerazione i rapporti fra gli elementi. La lingua come sistema di segni Termine chiave della concezione Saussuriana è il termine sistema: definisce la lingua come un sistema di valori, spiegandolo attraverso la metafora del gioco degli scacchi: ogni elemento, ogni pezzo del gioco, ha un determinato valore non semplicemente in base a quello che è (un pezzo di legno) ma in relazione alle regole del gioco. L alfiere potrebbe benissimo essere sostituito da un altro pezzo dalla forma diversa ma avrà comunque lo stesso valore. Se invece aggiungessi o eliminassi un pezzo, il gioco stesso verrebbe rivoluzionato e darebbe un nuovo valore ai pezzi. Ciò indica come il valore di un pezzo viene definito solo in relazione agli altri pezzi del sistema; ogni pezzo ha un valore proprio perché è diverso dagli altri. La lingua è quindi, per Saussure, un sistema e, affermando ciò, introduce anche una distinzione tra elementi interni/linguistica interna ed elementi esterni/linguistica esterna della lingua: elementi esterni: la diffusione geografica della lingua non riguarda il sistema della lingua stessa ma fattori politici e sociali; elementi interni: la lingua è un sistema che conosce solo l ordine che gli è proprio, non ammette una disposizione qualsiasi. Linguistica interna ed esterna nel gioco degli scacchi: esterna: il fatto che il gioco si diffonde dalla Persia in Europa, sostituzione dei pezzi di legno con l avorio; interna: cambiamento di regole, aumento o diminuzione dei pezzi. Per Saussure, quindi, tutto ciò che concerne o va a intaccare il sistema della lingua attiene alla linguistica interna, tutto il resto è linguistica esterna. Scribamates thinking good, feeling better! Pagina 3

4 Langue, Langage, Parole Tre concetti fondamentali in linguistica, definiti da Saussure: 1. Langue (in italiano tradotto con lingua): è un codice astratto che sta nella mente di ogni parlante per consentirgli di comunicare. Viene appreso durante i primi anni di vita e si deposita nella mente. È un insieme di convenzioni sociali condivise da tutti i membri di una comunità linguistica, che consente loro di produrre e recepire dei messaggi linguistici. 2. Langage (in italiano tradotto con linguaggio): è la facoltà, che caratterizza l uomo rispetto all animale, di creare sistemi di segni. È una capacità propria dell essere umano, preesistente alla lingua stessa ma che non sussiste senza di essa. È attraverso la lingua che individuiamo questa facoltà. 3. Parole (in italiano tradotto con parola o favella): è il concreto atto del parlante, l effettiva emissione di un messaggio. Ha quindi un carattere individuale e concreto (vs. langue = sociale e astratta -> langue = forma vs. parole = sostanza). Il segno linguistico Saussure intendeva la lingua come un sistema di segni. Il segno linguistico viene da lui definito come una medaglia, cioè un entità costituita da due facce inscindibili che rappresenterebbero il significato/contenuto e il significante/espressione. Inoltre, il segno linguistico è un entità psichica, perché si svolge tutta sul piano mentale e non c è relazione tra l oggetto reale e il suo segno linguistico, e quindi con il significato e il significante. Significato: idea che il parlante ha dell oggetto (es. rosa -> significato = concetto, idea di rosa ) Significante: è una immagine mentale di una sequenza di suoni che non riguarda i suoni concreti, cioè quelli che si formano nella realtà quando un parlante pronuncia delle parole (es. rosa -> significante = sequenza fonica /r-o-s-a/) Per la scuola di Copenhagen/scuola glossematica significato e significante sono definiti come contenuto ed espressione. Ipotesi referenziale di Ogden e Richard (il triangolo): al vertice c è il significato (immagine mentale di rosa), al vertice destro l oggetto reale, al vertice sinistro il significante (immagine mentale di una sequenza acustica). Solo il significato è unito da una linea diretta agli altri due vertici: al significante, con il quale ha un rapporto inscindibile, e all oggetto materiale, perché a esso fa riferimento. Ma fra i due vertici bassi, cioè tra significato e oggetto materiale, la linea è tratteggiata perchè non c è rapporto tra la realtà materiale e la sequenza acustica. Tutto viene mediato dal significato. Per segno, inoltre, non si intende solo la parola ma anche intere frasi. L ipotesi referenziale è strettamente collegata all arbitrarietà del segno. L arbitrarietà del segno Non vi é alcuna relazione naturale tra significante e significato. Il rapporto che intercorre tra le due facce è, come afferma Saussure, arbitrario, cioè determinato da delle convenzioni. Ciò significa che è immotivato, non esiste cioè alcuna ragione, a parte la convenzione sociale di una comunità linguistica, per cui /l-i-b-r-o/ significhi libro e /r-o-s-s-o/ significhi rosso. Il fatto che il segno sia frutto di convenzioni significa che all interno di una certa comunità linguistica, una certa sequenza fonica è abbinata a un determinato significato. Perciò un nuovo segno linguistico può crearsi con l unione di una qualsiasi sequenza acustica ad un significato, purchè la sequenza sia ben formata dal punto di vista sillabico e non sia già legato a un altro significato. Una volta entrata a far parte del sistema, la sequenza fonica e il suo significato corrispondente si salderanno attraverso la tradizione, facendo si che l evoluzione del concetto avvenga in modo immediato e vincolante. La langue deve infatti sottostare alla tradizione, che ne comporta dei cambiamenti. Scribamates thinking good, feeling better! Pagina 4

5 Il principio di arbitrarietà del segno è attenuato dal fatto che esistono, per una parte di lessico, dei gradi di motivazione: le onomatopee: sono motivate nella misura in cui imitano la realtà che evocano (es. miagolare -> da miao; muggire -> da muu). Sono una imitazione del reale, sono molto limitate e approssimative perchè possono non essere valide per tutte le lingue (es. in italiano il verso del cane è bau in inglese wof ); le relativamente motivate: alcuni termini possono essere percepiti come motivati in relazione al lessico esistente (es. legno è un segno linguistico in cui non vi è motivazione tra significato e significante vs. taglialegna dove, invece viene avvertita la motivazione). Se il parlante riesce a individuare un qualche rapporto tra il significante e significato si parla di parole trasparenti, come le onomatopee, i derivati (es. lattaio -> deriva da latte), le metafore, i traslati, le metonimie (es. ala di un palazzo -> ala è trasparente solo se usata con questo particolare significato). Sono invece opache le parole per le quali è percepita totale arbitrarietà (es. vetro, palazzo, gatto, etc.) Fattore importante da tener presente, per quanto riguarda il segno linguistico, è l evoluzione linguistica nel corso del tempo. Le parole, infatti, subiscono nel tempo dei cambiamenti sul piano fonetico (es. pipio era il termine latino diventato in italiano piccione e in francese pigeon ) facendo si che parole trasparenti diventassero opache. Anche diciotto ha un grado di trasparenza inferiore rispetto a diex-huit in cui si riconosce il 10 e l 8. È quindi importante guardare la sincronia. Linearità del significante Il Principio di linearità del significante di Saussure afferma che il significante, quando lo intendiamo nella sua natura auditiva (la sequenza fonica), presenta caratteristiche che lo legano a questa sua natura. Il significante si svolge infatti nel tempo e rappresenta quindi una estensione, misurabile attraverso la dimensione lineare, cioè una linea. Questo principio regola tutto il meccanismo linguistico: i significanti, di natura acustica, si dispongono uno dopo l altro nel tempo formando una catena. La successione in sequenza è un principio irrinunciabile del significante perché è proprio questa a renderli intellegibili (es. la sequenza /pari/ ha un significato diverso da /ripa/). Rapporti sintagmatici e paradigmatici Nella langue tutti gli elementi poggiano su rapporti. Esistono all interno di un segno (es. i bambini preparano i dolci ) dei segni minimi, detti unità minime, che sono dotate di significato e sono depositate nella mente del parlante. Con esse, parlante crea, componendole, una serie di messaggi (es. bambini -> bambin- = portatore del significato di bambino; dolc- = portatore di significato di dolci; -i = portatore del significato maschile plurale; prepar- = portatore del significato preparare; -ano = portatore del significato di terza persona plurale presente). Mettendo i significanti in successione lineare, i vari elementi stabiliscono dei rapporti con quelli che li precedono e che li seguono: si formano così delle combinazioni che Saussure chiama rapporti sintagmatici in praesentia (es. Matteo parte venerdì -> no posso dire Matteo partono) Esiste anche un altro tipo di rapporti: i rapporti paradigmatici in absentia, cioè quei rapporti che si creano fuori dal discorso, che si associano alla memoria e intercorrono tra i segni che hanno qualcosa in comune, che può essere una analogia di significati (es. paura, terrore, spavento) o una analogia di significanti (es. lentamente, stupidamente). Saussure chiama questi rapporti associativi, in virtù della loro caratteristica di instaurarsi tramite associazioni mentali del parlante. Ora però si preferisce il termine paradigmatici. Scribamates thinking good, feeling better! Pagina 5

6 Scribamates thinking good, feeling better! Pagina 6

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio A L C U N E I D E E B A S I L A R I 1

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio A L C U N E I D E E B A S I L A R I 1 G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio A L C U N E I D E E B A S I L A R I 1 La linguistica, il «linguaggio» e i «linguaggi» 2 Linguistica: Scienza cognitiva (cfr. lezioni introduttive) Lo studio

Dettagli

de Saussure Note di lettura dal Corso di Linguistica Generale per il corso di Filosofia del linguaggio e semiotica 2010-11

de Saussure Note di lettura dal Corso di Linguistica Generale per il corso di Filosofia del linguaggio e semiotica 2010-11 de Saussure Note di lettura dal Corso di Linguistica Generale per il corso di Filosofia del linguaggio e semiotica 2010-11 Il Corso di Linguistica Generale Si tratta di lezioni tenute a Ginevra fra il

Dettagli

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata Lo studio del segno in una prospettiva storicometodologica Il modello saussuriano langue/parole significante/significato sintagma/paradigm,a Segno: aliquid

Dettagli

Istituzioni di linguistica. a.a Federica Da Milano

Istituzioni di linguistica. a.a Federica Da Milano Istituzioni di linguistica a.a. 2015-2016 Federica Da Milano Le proprietà della lingua Biplanarità Due facce compresenti in un segno Il linguaggio è biplanare, poiché è costituito da due piani, quello

Dettagli

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata Le due anime della semiotica: come si giustificano Il modello peirciano Il concetto di inferenza Deduzione/Induzione/Abduzione Icona/Indice/Simbolo Il modello

Dettagli

Gli elementi della comunicazione

Gli elementi della comunicazione Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo Gli elementi della comunicazione App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Il processo di comunicazione La

Dettagli

Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico. Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione

Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico. Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui

Dettagli

Sommario. 1. Presentazione del corso. 2. Che cosa sono la Linguistica e il linguaggio. 3. Concetti fondamentali LEZIONE 1

Sommario. 1. Presentazione del corso. 2. Che cosa sono la Linguistica e il linguaggio. 3. Concetti fondamentali LEZIONE 1 Sommario LEZIONE 1 1. Presentazione del corso 2. Che cosa sono la Linguistica e il linguaggio 3. Concetti fondamentali digilander.libero.it/pieropolidoro pieropolidoro@tiscali.it settimana argomento 1-3

Dettagli

parte I teoria generale lezione 1 introduzione alla semiotica

parte I teoria generale lezione 1 introduzione alla semiotica Corso di Semiotica per la comunicazione Università di Teramo a.a. 2007/2008 prof. Piero Polidoro parte I teoria generale lezione 1 introduzione alla semiotica Sommario Quadro storico 3. 4. 5. Quadro storico

Dettagli

Prerequisiti linguistici e scrittura

Prerequisiti linguistici e scrittura Prerequisiti linguistici e scrittura Paola Viterbori Polo Bozzo Università di Genova Scrittura come attività complessa Codifica (Alfabetizzazione o Literacy) Attività linguistica di trasformazione del

Dettagli

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.

Dettagli

Corso di Semiotica. Ferdinand de Saussure (Ginevra Ginevra 1913)

Corso di Semiotica. Ferdinand de Saussure (Ginevra Ginevra 1913) Corso di Semiotica Ferdinand de Saussure (Ginevra 1857- Ginevra 1913) 1 Il percorso storico-teorico della semiotica linguistica strutturale Ferdinand de Saussure (Ginevra 1857-1913) Louis Hjelmslev (Copenaghen

Dettagli

Criteri per la definizione della parola grammaticale

Criteri per la definizione della parola grammaticale Criteri per la definizione della parola grammaticale Una parola grammaticale (morfo-sintattica, non fonologica) è definita in base alla co-occorrenza dei seguenti criteri: a) COESIONE: si definisce parola

Dettagli

Fondamenti di Linguistica

Fondamenti di Linguistica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Lettere e Filosofia Lingue e culture straniere occidentali e orientali LINGUISTICA GENERALE Modulo A (9 CFU) Fondamenti di Linguistica PROF.SSA CLARA FERRANTI

Dettagli

Corso di Semiotica. Louis Hjelmslev. (Copenaghen )

Corso di Semiotica. Louis Hjelmslev. (Copenaghen ) Corso di Semiotica Louis Hjelmslev (Copenaghen 1899-1965) 1 Opere principali I fondamenti della teoria del linguaggio, 1943 Saggi di linguistica generale, 1959 La struttura fondamentale del linguaggio,

Dettagli

Il codice linguistico

Il codice linguistico Laboratorio Linguistico Il Testo narrativo Il codice linguistico www.nicolanapolitano.altervista.org App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Le funzioni e la

Dettagli

definizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione

definizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui è dotata la nostra specie Lingua = è ciò che ci consente di esercitare la facoltà

Dettagli

Leggere per studiare

Leggere per studiare Leggere per studiare A cura di Silvana Loiero Che cosa vuol dire leggere per studiare? Quando si legge un testo per studiare si devono fare diverse operazioni per capire il testo letto: rielaborare le

Dettagli

La struttura del segno linguistico

La struttura del segno linguistico Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo La struttura del segno linguistico App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM La struttura del significante

Dettagli

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio A L C U N E I D E E B A S I L A R I 2

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio A L C U N E I D E E B A S I L A R I 2 G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio A L C U N E I D E E B A S I L A R I 2 Che cos è una lingua? Lingua: oggetto naturale molto difficile da definire 2 siamo in grado di costruire frasi e di

Dettagli

Linguistica Generale. Docente: Paola Monachesi. Contents First Last Prev Next

Linguistica Generale. Docente: Paola Monachesi. Contents First Last Prev Next Linguistica Generale Docente: Paola Monachesi Contents 1 La linguistica e i suoi settori............................... 3 2 La grammatica come mezzo per rappresentare la competenza linguistica...............................................

Dettagli

Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO

Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO 1) Definire ed illustrare con esempi la nozione di ricorsività : 2) Quanti morfemi sono contenuti nelle seguenti parole? cervo, stradale,

Dettagli

INGLESE IL CURRICOLO DI BASE - OBIETTIVI SPECIFICI D APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA

INGLESE IL CURRICOLO DI BASE - OBIETTIVI SPECIFICI D APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA INGLESE IL CURRICOLO DI BASE - OBIETTIVI SPECIFICI D APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA DELLA LINGUA ORALE DELLA LINGUA SCRITTA MONOENNIO I BIENNIO II BIENNIO Comprendere il senso globale di unità fonico-acustica

Dettagli

Educazione linguistica. SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a

Educazione linguistica. SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a Educazione linguistica SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a. 2007-08 Linguaggio scientifico Il tema del linguaggio scientifico offre ampia materia di lavoro non solo al linguista, ma anche allo studioso di

Dettagli

Semiotica Lumsa a.a. 2015/2016 Piero Polidoro. 7 ottobre lezione 1 saussure, concetti fondamentali

Semiotica Lumsa a.a. 2015/2016 Piero Polidoro. 7 ottobre lezione 1 saussure, concetti fondamentali Semiotica Lumsa a.a. 2015/2016 Piero Polidoro 7 ottobre 2015 lezione 1 saussure, concetti fondamentali Sommario 1. Introduzione al corso e informazioni pratiche 2. Concetti fondamentali 3. Testi da studiare

Dettagli

Strumenti per comunicare 1. La competenza linguistica. La Morfologia, dal greco morphé, forma e logos studio. L articolo

Strumenti per comunicare 1. La competenza linguistica. La Morfologia, dal greco morphé, forma e logos studio. L articolo Strumenti per comunicare 1. La competenza linguistica La Morfologia, dal greco morphé, forma e logos studio L articolo L articolo - Definizione L articolo è una parte variabile del discorso che: generalmente

Dettagli

Corso di Semiotica. a.a

Corso di Semiotica. a.a Corso di Semiotica a.a. 2014-2015 Linguistica e Semiotica: La linguistica è una scienza particolare nel generale universo (semiotico) della comunicazione. Il linguaggio verbale come codice semiotico più

Dettagli

Semantica I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I

Semantica I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I Semantica I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I Cos è? Aspetti «interni» del linguaggio 2 i suoni linguistici la struttura delle parole la combinazione delle parole in gruppi

Dettagli

STORIA DELLA LINGUA TEDESCA

STORIA DELLA LINGUA TEDESCA STORIA DELLA LINGUA TEDESCA PROF. LUCA PANIERI A.A. 2012-2013 Libera Università di Lingue e comunicazione IULM Introduzione Il corso viene tenuto dal professor Luca Panieri e si occupa di tracciare la

Dettagli

Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.)

Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.) Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.) Docente: Giuseppe Spolaore Orario: Martedì ore 17.20 aula T4, mercoledì ore 17.20 aula 1.4, giovedì ore 14.00 aula 1.4 (per un totale di circa 10 lezioni). Ricevimento:

Dettagli

GLOTTOLOGIA Giacomo Ferrari

GLOTTOLOGIA Giacomo Ferrari GLOTTOLOGIA Giacomo Ferrari ferrari@lett.unipmn.it Unità 1: Delimitazione del dominio scientifico GLOTTOLOGIA Il termine Glottologia è stato creato circa un secolo e mezzo fa come pseudo-derivato dal greco

Dettagli

Lezione 3 Concetti fondamentali

Lezione 3 Concetti fondamentali Corso di laurea in Pubblicità, marketing e comunicazione aziendale Corso di Semiotica per la Comunicazione prof. Piero Polidoro Lezione 3 Concetti fondamentali Sommario 1. 2. Le caratteristiche fondamentali

Dettagli

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6 dicembre 2011 lezione 12 retorica visiva

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6 dicembre 2011 lezione 12 retorica visiva Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro 6 dicembre 2011 lezione 12 retorica visiva Sommario 1. La retorica classica 2. Tropi e figure nel visivo 2 di 30 La retorica classica

Dettagli

Fonologia dei segni. Fonologia delle lingue segniche? Analisi di un segno BANCA

Fonologia dei segni. Fonologia delle lingue segniche? Analisi di un segno BANCA Fonologia delle lingue segniche? Università degli Studi di Milano Fonologia dei segni Sandro Zucchi 2016-2017 Nel discutere il primo mito sulle lingue segniche ho detto che lingue segniche diverse possono

Dettagli

Sommario. 1. Approccio logico-filosofico. 2. Approccio linguistico. 3. Pragmatica LEZIONE 7

Sommario. 1. Approccio logico-filosofico. 2. Approccio linguistico. 3. Pragmatica LEZIONE 7 Sommario LEZIONE 7 1. Approccio logico-filosofico 2. Approccio linguistico 3. Pragmatica Concezione logico-filosofica referente (significato) significato (senso) segno Nota: fra parentesi la terminologia

Dettagli

I LIMITI. non è definita per valori della x uguali a + 5 e 5. In questo caso l insieme di variabilità della variabile x, che si chiama dominio, è

I LIMITI. non è definita per valori della x uguali a + 5 e 5. In questo caso l insieme di variabilità della variabile x, che si chiama dominio, è I LIMITI LIMITE INFINITO DI UNA FUNZIONE PER X CHE TENDE A UN VALORE FINITO. Tra i tanti obiettivi che l analisi matematica si prefigge vi è quello di tracciare i grafici delle funzioni nel piano cartesiano

Dettagli

Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali. La cultura. Stefania Fragapane A.A

Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali. La cultura. Stefania Fragapane A.A Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali La cultura Stefania Fragapane A.A. 2012-2013 Definizione Insieme di valori, definizioni della realtà e codici di comportamento condivisi L acquisizione

Dettagli

Indice. 1. Pittogrammi e ideogrammi Ilogogrammi 35. Premessa 11. Le origini del linguaggio 13. II. Gli animali e il linguaggio umano 21

Indice. 1. Pittogrammi e ideogrammi Ilogogrammi 35. Premessa 11. Le origini del linguaggio 13. II. Gli animali e il linguaggio umano 21 Indice Premessa 11 Le origini del linguaggio 13 1. L'origine divina 13 2. La teoria dei suoni naturali 14 3. La teoria dell'adattamento fisico 15 4. Denti, labbra, bocca, laringe e faringe 16 5. Il cervello

Dettagli

Prof.ssa Rosanna Passaretti. - Ricevimento: su appuntamento e comunque alla fine di ogni lezione

Prof.ssa Rosanna Passaretti.  - Ricevimento: su appuntamento e comunque alla fine di ogni lezione Prof.ssa Rosanna Passaretti E-mail- dr.passaretti@hotmail.it Ricevimento: su appuntamento e comunque alla fine di ogni lezione 1 Obiettivo Obiettivo del corso è fornire una panoramica chiara ed attuale

Dettagli

Il segno linguistico. App Generation Writers. I. C. San Francesco. Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM.

Il segno linguistico. App Generation Writers. I. C. San Francesco. Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM. Laboratorio Linguistico Il Testo narrativo Il segno linguistico www.nicolanapolitano.altervista.org App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Per comprendere

Dettagli

Comunicazione Vs. Linguaggio

Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: rete di scambi di informazioni e di relazioni sociali sirealizzaall internodiungruppo(naturasociale) ne costituisce la base dell interazione e delle relazioni

Dettagli

Fondamenti di Linguistica

Fondamenti di Linguistica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Lettere e Filosofia Lingue e culture straniere occidentali e orientali LINGUISTICA GENERALE Modulo A (9 CFU) Fondamenti di Linguistica PROF.SSA CLARA FERRANTI

Dettagli

LA LINGUA PER STUDIARE

LA LINGUA PER STUDIARE LA LINGUA PER STUDIARE L'apprendimento della lingua astratta, della lingua delle discipline, rappresenta un salto qualitativo profondo, molto importante è una parte della competenza linguistica che va

Dettagli

presentarlo Paolo Ferrario

presentarlo Paolo Ferrario 1/72 Paolo Ferrario LA SCRITTURA DI TESTI PROFESSIONALI (testi, articoli, saggi) con particolare riferimento alle POLITICHE DEI SERVIZI. Tracce di lavoro in forma di schede Obiettivi costruire un testo

Dettagli

Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? Come si colloca la funzione della scrittura all interno dei sistemi di comunicazione?

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Classe: 1LC (IV Ginnasio) Disciplina: GRECO Docente: TONELLI NADIA Indirizzo: CLASSICO 1 2 Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture Fonetica L alfabeto greco; Campanini

Dettagli

Linguistica Generale

Linguistica Generale Linguistica Generale Docente: Paola Monachesi Aprile-Maggio 2003 Contents 1 La linguistica e i suoi settori 2 2 La grammatica come mezzo per rappresentare la competenza linguistica 2 3 Le componenti della

Dettagli

Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola.

Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola. Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola. Denotazione è la caratteristica che identifica il significato di base di ogni parola,

Dettagli

ANALISI DELLE PAROLE COMPLESSE Q U E S T I O N I D I M E T O D O P A R T E 1. Francesca Forza - Linguistica Generale 2

ANALISI DELLE PAROLE COMPLESSE Q U E S T I O N I D I M E T O D O P A R T E 1. Francesca Forza - Linguistica Generale 2 ANALISI DELLE PAROLE COMPLESSE 1 Q U E S T I O N I D I M E T O D O P A R T E 1 Perché? Parole complesse: struttura interna. rappresentare tale struttura in modi espliciti e non ambigui. La struttura che

Dettagli

Linguaggio e Comunicazione. Linguaggio

Linguaggio e Comunicazione. Linguaggio e Comunicazione Introduzione L uomo è un essere sociale che ha sviluppato in massimo grado la capacità di comunicare con i propri simili. La comunicazione non è una semplice facoltà ma rappresenta una

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO Docenti Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto Insegnamento LINGUISTICA GENERALE Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia 1.1. Alfabeti e corrispondenza biunivoca;

Dettagli

Linguistica antropologica cod a.a. 2014/2015 Ada Valentini Mat. 1

Linguistica antropologica cod a.a. 2014/2015 Ada Valentini Mat. 1 Linguistica antropologica cod. 13151- a.a. 2014/2015 Mat. 1 A. La comunicazione (1) Il modello dell evento comunicativo (Roman Jakobson, 1896-1982; vd. anche più avanti il modello di evento comunicativo

Dettagli

la formazione delle classi e della categorie

la formazione delle classi e della categorie la formazione delle classi e della categorie Tradizionalmente si assume che per formare una classe sia necessario indicare proprietà necessarie e congiuntamente sufficienti. Indicate le proprietà si possono

Dettagli

(L-LIN/01-Glottologia e Linguistica) Linguistica generale 1a Strutture del linguaggio. a.a (M-Z) Anna Pompei

(L-LIN/01-Glottologia e Linguistica) Linguistica generale 1a Strutture del linguaggio. a.a (M-Z) Anna Pompei (L-LIN/01-Glottologia e Linguistica) Linguistica generale 1a Strutture del linguaggio a.a.2009-2010 (M-Z) Anna Pompei Linguistica Generale 1a ANNO ACCADEMICO 2009-2010 Collegio Didattico di riferimento

Dettagli

Introduzione. La comprensione dell evoluzione della specie Homo sapiens si fonda su un gran numero di reperti fossili.

Introduzione. La comprensione dell evoluzione della specie Homo sapiens si fonda su un gran numero di reperti fossili. L Evoluzione Umana Introduzione La comprensione dell evoluzione della specie Homo sapiens si fonda su un gran numero di reperti fossili. Introduzione Alla ricostruzione del percorso evolutivo ha contribuito

Dettagli

ITALIANO CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI NARRATIVI.

ITALIANO CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI NARRATIVI. ITALIANO OB. FORMATIVI COMPETENZE CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI 1.1 Ascoltare una semplice narrazione individuando personaggi, luoghi, successione temporale. 1.2 Ascoltare una semplice descrizione

Dettagli

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo Relatrice: Maria Angela Berton IL LINGUAGGIO VERBALE E UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE COME SI

Dettagli

COMUNICAZIONE E LNGUAGGIO. Briciole di comunicazione

COMUNICAZIONE E LNGUAGGIO. Briciole di comunicazione COMUNICAZIONE E LNGUAGGIO Briciole di comunicazione Linguaggio = Comunicazione SVILUPPO DEL LINGUAGGIO SOTTOSISTEMI del sistema linguistico SISTEMA FONOLOGICO SISTEMA SEMANTICO/LESSICALE SISTEMA MORFO-SINTATTICO

Dettagli

L elaborazione del linguaggio naturale

L elaborazione del linguaggio naturale L elaborazione del linguaggio naturale fondamenti teorici dell intelligenza artificiale: la capacità di elaborare simboli è alla base del comportamento intelligente. L esempio di elaborazione simbolica

Dettagli

La scrittura. I sistemi di scrittura più diffusi: - sistemi ideografici / logografici: un simbolo > un concetto es. cinese, geroglifici, ecc.

La scrittura. I sistemi di scrittura più diffusi: - sistemi ideografici / logografici: un simbolo > un concetto es. cinese, geroglifici, ecc. La scrittura I sistemi di scrittura più diffusi: - sistemi ideografici / logografici: un simbolo > un concetto es. cinese, geroglifici, ecc. - sistemi sillabici: un simbolo > una sillaba es. loma, (Liberia

Dettagli

Linguaggio (umano): capacità (o facoltà) innata di sviluppare un sistema di comunicazione con le caratteristiche del linguaggio umano.

Linguaggio (umano): capacità (o facoltà) innata di sviluppare un sistema di comunicazione con le caratteristiche del linguaggio umano. Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2010 / 2011 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. Le lingue storico-naturali Linguaggio (umano):

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO. La frase e brevi testi

UNITA DI APPRENDIMENTO. La frase e brevi testi Istituto Comprensivo "Fracassetti - Capodarco" Via Visconti d Oleggio, 83 / 63900 Fermo tel: 0734/621273 - fax: 0734/601112 CF: 90055090444 CM:APIC841002 sito web: www.iscfracassetticapodarco.gov.it e-mail:

Dettagli

1. Come funziona il rapporto fra gli assi paradigmatico e sintagmatico?

1. Come funziona il rapporto fra gli assi paradigmatico e sintagmatico? RISPOSTE ALLE DOMANDE DEL CAPITOLO 2 1. Come funziona il rapporto fra gli assi paradigmatico e sintagmatico? Ogni elemento verbale che compare in un messaggio è scelto all interno di una gamma (sull asse

Dettagli

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale ITALIANO CLASSE 2 a PRIMARIA ASCOLTO E PARLATO -L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando

Dettagli

Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Il phi phenomenon

Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Il phi phenomenon Il termine Gestalt Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Un esempio ti tale principio fondamentale è il phi phenomenon, descritto Wertheimer (1912). Il phi phenomenon è l'illusione del movimento

Dettagli

SCHEDA DI PRESENTAZIONE

SCHEDA DI PRESENTAZIONE SCHEDA DI PRESENTAZIONE TITOLO: LA RIFORMA PROTESTANTE BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre le novità portate da Lutero DIDATTIZZAZIONE e

Dettagli

LICEO GINNASIO STATALE G. B. BROCCHI Bassano del Grappa -VI. Progettazione didattico educativa di dipartimento CLASSE INDIRIZZO

LICEO GINNASIO STATALE G. B. BROCCHI Bassano del Grappa -VI. Progettazione didattico educativa di dipartimento CLASSE INDIRIZZO Pagina 1 di 5 DIPARTIMENTO CLASSE INDIRIZZO FRANCESE PRIMO BIENNIO LINGUISTICO SCIENZE UMANE (OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE) OBIETTIVI IN TERMINI DI: COMPETENZE, ABILITÀ, CONOSCENZE E ATTIVITÀ COMPETENZA ABILITÀ

Dettagli

RIASSUNTO e RILANCIO Prof. Monti a.s

RIASSUNTO e RILANCIO Prof. Monti a.s RIASSUNTO e RILANCIO Abbiamo notato che la ricerca dell arché, cioè di qualcosa che possa fornire una spiegazione razionale del mondo e delle cose che lo compongono, procede lungo un percorso che conduce

Dettagli

Esame di Informatica. Facoltà di Scienze Motorie LE UNITA DI MISURA (1/4) LE UNITA DI MISURA (3/4) LE UNITA DI MISURA (2/4) Lezione 2

Esame di Informatica. Facoltà di Scienze Motorie LE UNITA DI MISURA (1/4) LE UNITA DI MISURA (3/4) LE UNITA DI MISURA (2/4) Lezione 2 LE UNITA DI MISURA (1/4) Facoltà di Scienze Motorie Esame di Informatica A.A. 2010/11 Lezione 2 La più piccola unità di misura usata in informatica è il bit (Binary digit), cioè numero binario. Due stati:

Dettagli

LEZIONE DI MATEMATICA SISTEMI DI NUMERAZIONE. (Prof. Daniele Baldissin)

LEZIONE DI MATEMATICA SISTEMI DI NUMERAZIONE. (Prof. Daniele Baldissin) LEZIONE DI MATEMATICA SISTEMI DI NUMERAZIONE (Prof. Daniele Baldissin) L'uomo usa normalmente il sistema di numerazione decimale, probabilmente perché ha dieci dita. Il sistema decimale è collegato direttamente

Dettagli

CLASSE PRIMA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ITALIANO A) ASCOLTARE 1 BIMESTRE 2 BIMESTRE 3 BIMESTRE 4 BIMESTRE

CLASSE PRIMA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ITALIANO A) ASCOLTARE 1 BIMESTRE 2 BIMESTRE 3 BIMESTRE 4 BIMESTRE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA ITALIANO A) ASCOLTARE 1 1) Ascoltare e comprendere un comando 1. Prestare attenzione a messaggi orali di vario tipo 2. Comprendere ed eseguire semplici

Dettagli

7. INSIEMI APERTI, INSIEMI CHIUSI, INSIEMI NE APERTI NE CHIUSI

7. INSIEMI APERTI, INSIEMI CHIUSI, INSIEMI NE APERTI NE CHIUSI 7. INSIEMI APERTI, INSIEMI CHIUSI, INSIEMI NE APERTI NE CHIUSI Sia E un insieme numerico, sia cioè. Esempi Si dice che E è un insieme APERTO se tutti i suoi punti sono interni. Ogni intervallo aperto (dove

Dettagli

INTRODUZIONE GENERALE ALLE PROBLEMATICHE DELLA DISCIPLINA LINGUISTICA ESTERNA E LINGUISTICA INTERNA, LINGUA E LINGUAGGIO

INTRODUZIONE GENERALE ALLE PROBLEMATICHE DELLA DISCIPLINA LINGUISTICA ESTERNA E LINGUISTICA INTERNA, LINGUA E LINGUAGGIO INTRODUZIONE GENERALE ALLE PROBLEMATICHE DELLA DISCIPLINA LINGUISTICA ESTERNA E LINGUISTICA INTERNA, LINGUA E LINGUAGGIO Ferdinand de Saussure, Cours de linguistique générale, sintesi di tre corsi tenuti

Dettagli

Pragmatica e atti linguistici

Pragmatica e atti linguistici Pragmatica e atti linguistici Giovanni Manetti, Scienze della comunicazione, Siena c. Giovanni Manetti 1 Charles Morris 1. Sintattica 2. Semantica 3. Pragmatica c. Giovanni Manetti 2 Astratto/Concreto

Dettagli

Linguaggio: insieme dei codici simbolici (di natura verbale o non verbale) che permettono di trasmettere, conservare, elaborare informazioni.

Linguaggio: insieme dei codici simbolici (di natura verbale o non verbale) che permettono di trasmettere, conservare, elaborare informazioni. Linguaggio: insieme dei codici simbolici (di natura verbale o non verbale) che permettono di trasmettere, conservare, elaborare informazioni. comunicazione 1 Saussure S é S t S é significato concetto S

Dettagli

CURRICOLO DI LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA Annoscolastico

CURRICOLO DI LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA Annoscolastico CLASSE I CURRICOLO DI LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA Annoscolastico2016-17 Leggere rispettando i suoni e Nucleo1: - Linguaggio inerente: i numeri, i colori, oggetti scolastici, la famiglia, animali domestici.

Dettagli

Prova di verifica (p.228) (in rosso la soluzione; in verde i criteri per il punteggio da assegnare) CLASSE. DATA.

Prova di verifica (p.228) (in rosso la soluzione; in verde i criteri per il punteggio da assegnare) CLASSE. DATA. E. Lugarini (a cura di), Valutare le competenze linguistiche, Collana Giscel, F. Angeli, Milano, 2010. LA COMPETENZA GRAMMATICALE: RAPPORTO TRA OBIETTIVI DEL CURRICOLO, DESCRITTORI, MODELLI. (pp. 222-232)

Dettagli

In un secondo tempo ho chiesto loro di immaginare parole come piovere, andare, mangiare e loro mi hanno detto che vedevano un insieme di immagini, com

In un secondo tempo ho chiesto loro di immaginare parole come piovere, andare, mangiare e loro mi hanno detto che vedevano un insieme di immagini, com L'APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO (teoria di Ausubel), inteso come decisione di mettere in relazione delle nuove informazioni con le conoscenze che già si possiedono, richiede: -conoscenze precedenti -materiale

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE ISTITUTO DI ISTRUZI SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: X LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate LICEO TECNICO ISTITUTO TECNICO

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INGLESE CLASSE1^ INGLESE CLASSE1^ SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Ascolto orale) Parlato (produzione e interazione orale) Lettura

Dettagli

LA LINGUA PARLATA. Primo incontro di formazione Trento 13 maggio 2009

LA LINGUA PARLATA. Primo incontro di formazione Trento 13 maggio 2009 INSEGNARE CON I TASK LE NUOVE TECNOLOGIE NELL EDUCAZIONE LINGUISTICA: UN AMBIENTE MULTIMEDIALE PER SVILUPPARE LA COMPETENZA NELL USO DELL ITALIANO NEI DIVERSI CONTESTI LA LINGUA PARLATA Primo incontro

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA

ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA Competenza 1: Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. Interagire e comunicare verbalmente

Dettagli

Corso di elettrotecnica Materiale didattico: i grafi

Corso di elettrotecnica Materiale didattico: i grafi Corso di elettrotecnica Materiale didattico: i grafi A. Laudani 12 ottobre 2005 I grafi costituiscono uno strumento matematico che permette di descrivere e schematizzare una grande varietà di problemi

Dettagli

La matematica come forma di comunicazione PRIN

La matematica come forma di comunicazione PRIN La matematica come forma di comunicazione PRIN 2009-2011 Introduzione Quanto è chiara l idea di comunicazione matematica? Possiamo distinguere il discorso matematico da tutti gli altri concentrandoci soltanto

Dettagli

parte III analisi del testo lezione 8 semiotica figurativa 1. La rappresentazione della realtà

parte III analisi del testo lezione 8 semiotica figurativa 1. La rappresentazione della realtà Corso di Semiotica per la comunicazione Università di Teramo a.a. 2007/2008 prof. Piero Polidoro parte III analisi del testo lezione 8 semiotica figurativa 1. La rappresentazione della realtà Sommario

Dettagli

La rappresentazione delle informazioni

La rappresentazione delle informazioni La rappresentazione delle informazioni In queste pagine cercheremo di capire come sia possibile rappresentare mediante numeri e memorizzare in un file testi, immagini, video, suoni... Il computer per lavorare

Dettagli

Geografia economica. Prof. Isabella Mozzoni Lezione 1

Geografia economica. Prof. Isabella Mozzoni Lezione 1 Geografia economica Prof. Isabella Mozzoni Lezione 1 Geografia economica Epistemologia composita: Geografia + economia Disciplina nomotetica? G.E. affonda le sue origini nell economia convenzionale Geografia

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo : LICEO SCIENTIFICO MATERIA: ITALIANO Prof.ssa Santomauro Teresa ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Classe I^ AS ELENCO DELLE UNITA DIDATTICHE/MODULI Num Titolo delle UNITA

Dettagli

Modulo: III. Il lavoro

Modulo: III. Il lavoro Argomento: 1. Io sono un impiegato Saper dire la professione di una persona Nomi delle professioni Ripasso articolo determinativo e della costruzione del femminile Fotocopie con esercizi Fotocopie del

Dettagli

APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia

APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia L apprendimento della letto-scrittura presuppone l acquisizione di: competenze fonologiche: produzione di tutti i suoni, ripetizioni

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA. COMPETENZE ABILITA SPECIFICHE CONOSCENZE (nuclei tematici)

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA. COMPETENZE ABILITA SPECIFICHE CONOSCENZE (nuclei tematici) CURRICOLO DI INGLESE CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA Comprendere ciò che viene detto, letto o narrato da altri. COMPETENZE ABILITA SPECIFICHE CONOSCENZE 1.a Comprendere istruzioni e Nucleo 1: ASCOLTO ( Listening)

Dettagli

La lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari

La lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari La lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari Leggere significa attivare dei meccanismi molto complessi che richiedono l intervento di una serie di abilità e di processi articolati e cooperativi.

Dettagli

Firenze. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it

Firenze. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Dai suoni ai segni delle parole. Potenziare le abilità metafonologiche in continuità tra la scuola dell infanzia e la scuola primaria: il Laboratorio Fonologico Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta

Dettagli

Modulo: II. La casa Livello: Basso

Modulo: II. La casa Livello: Basso 1. La casa Sapere tutti i nomi delle varie stanze della casa, saperli individuare in una piantina e saper indicare la loro posizione attraverso gli avverbi di luogo Le varie stanze della casa Avverbi di

Dettagli

IL PROGRAMMA DELLA SISSA

IL PROGRAMMA DELLA SISSA SISSA PER LA SCUOLA IL PROGRAMMA DELLA SISSA venerdì 25 09:00 Laboratorio L alfabeto degli odori Che cosa è un odore? Siamo in grado di distinguere una pera da una banana usando solamente il nostro naso?

Dettagli

UDA n.1 STUDIARE LA GRAMMATICA C1_01: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione

UDA n.1 STUDIARE LA GRAMMATICA C1_01: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione CPIA PALERMO 2 PROGETTAZIONE PER UNITA DI APPRENDIMENTO PERCORSO DI ISTRUZIONE DI I LIVELLO - SECONDO PERIODO DIDATTICO a.s. 2016/2017 ASSE DEI LINGUAGGI (ITALIANO) UDA n.1 STUDIARE LA GRAMMATICA C1_01:

Dettagli

Il tubo del tempo. Dalla descrizione grammaticale alla cognizione della grammatica

Il tubo del tempo. Dalla descrizione grammaticale alla cognizione della grammatica Il tubo del tempo Dalla descrizione grammaticale alla cognizione della grammatica Parte prima: La situazione attuale Il posto della grammatica cognitiva A che cosa serve la grammatica? Tante risposte:

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA. LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA. LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE 1a saper comprendere messaggi o richieste verbali 1b saper interloquire con insegnanti

Dettagli

ISTITUTO:Scuola Primaria CLASSE: 3 AMBITO LINGUISTICO ANTROPOLOGICO MATERIA: Italiano

ISTITUTO:Scuola Primaria CLASSE: 3 AMBITO LINGUISTICO ANTROPOLOGICO MATERIA: Italiano ISTITUTO:Scuola Primaria CLASSE: 3 AMBITO LINGUISTICO ANTROPOLOGICO MATERIA: Italiano - Produzioni orali su argomenti noti riguardanti contesti familiari, anche con il supporto di informazioni e spunti

Dettagli