1 Premessa. 2 Inquadramento. 1.1 Oggetto del piano attuativo. 2.1 Inquadramento territoriale

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2 1 Premessa 1.1 Oggetto del piano attuativo Il piano ha per oggetto la pianificazione del comparto sito in località San Martino ricadente nella zona G servizi - sottozona Gc chiese, istituti e complessi religiosi. La variante al P.U.C. con l'inserimento della zona G servizi - sottozona Gc, di nuova perimetrazione, è stata approvata a seguito delle seguenti deliberazioni: - con Deliberazione del Consiglio Comunale n 67 del è stata adottata la variante urbanistica al Piano Urbanistico Comunale per la modifica in zona G servizi - sottozona Gc di nuova perimetrazione chiese, istituti e complessi religiosi dell area sita in Località San Martino, distinta in Catasto al Foglio 17 particelle (parte) in osservanza a quanto disposto con Deliberazione n. 49 del con la quale veniva accolta la proposta per la realizzazione di un centro di spiritualità nelle aree di cui sopra su richiesta della Provincia Toscana dell Ordine dei Carmelitani Scalzi; - con Deliberazione del Consiglio Comunale n 46 del è stata approvata in via definitiva la variante al PUC su citata e adottato il relativo Piano attuativo inerente l area interessata; - con Deliberazione del Consiglio Comunale n 96 del è stata confermata la volontà pianificatoria espressa con le deliberazioni 67/2006 e 46/2007 finalizzata alla modifica in zona G servizi - sottozona Gc - chiese, istituti e complessi religiosi dell area sita in Località San Martino, per la realizzazione di un centro di spiritualità ed è stata riconosciuta la valenza di opera di interesse pubblico per il convento, centro di spiritualità e chiesa annessa previsto nella sottozona Gc. 2 Inquadramento 2.1 Inquadramento territoriale L area al cui interno insiste il comparto d intervento, è delimitata ad est e ad ovest dai Riu Sa Pispisa e Sa Tanca, a nord dal confine col Comune di Quartucciu e a sud dalla località denominata su Scioppadroxiu. Il comparto, accessibile dalla via dei Gigli, è localizzato tra la sommità di Cuccuru Nanni Arru ed il versante ovest della collina sino all alveo del fiume Rio Sa Tanca, per una superficie totale di mq. Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 1

3 Il terreno circostante è caratterizzato: - a nord e ad est da campi arati; - ad ovest e nord-ovest dall alveo del fiume e da un campo da golf che si sviluppa parallelo al corso d acqua, con vegetazione a prato verde, qualche albero e alcuni laghetti artificiali di piccole dimensioni; - a sud, a circa 150 m, da case isolate e sparse, nate spesso al di fuori di qualunque normativa urbanistica ed edilizia e caratterizzate da scarsa qualità architettonica e un basso livello delle opere di finitura esterna. Si accede a queste mediante strade prevalentemente sterrate nelle quali sono presenti piccole discariche che dequalificano fortemente il territorio; di denuncia, per questi motivi, la mancanza di opere di urbanizzazione e la necessità di una nuova infrastrutturazione ed impiantistica di quartiere. Inoltre il tracciato della nuova SS 554 passa, in posizione nord-nord est, ad una distanza di circa 160 m dall'area d'intervento. 2.2 Inquadramento nello strumento urbanistico vigente Il comparto oggetto dell'intervento si trova in località San Martino del Comune di Quartu Sant Elena, distinto in catasto al Foglio 17 mapp. 45, 130, 148, 997, 1005 (parte) (ex 51 - parte), ricade, nel vigente P.U.C., nella zona G servizi - sottozona Gc chiese, istituti e complessi religiosi. Il comparto dista dal mare circa 2,700 Km. 2.3 Inquadramento nel Piano Paesaggistico Regionale L area si trova oltre i limiti della fascia costiera individuata dal PPR, a più di due chilometri dalla linea di costa, e rientra nella dicitura (art. 25 NTA) di aree seminaturali (pascoli arborati, macchia, prateria), Il comparto risulta compreso nella tavola 557_II dell Ambito 1 Golfo di Cagliari. 2.4 Descrizione delle caratteristiche morfologiche lotto All interno del comparto non sono presenti fabbricati, fatta eccezione di una postazione militare risalente alla seconda guerra mondiale, quasi interamente interrata, ubicata sulla sommità del versante che si affaccia sul Rio Sa Tanca e di un traliccio per l energia elettrica, alto circa 40 m. posto a sud in prossimità del confine. La vegetazione è pressoché assente salvo una rada macchia cespugliata costituita da lentischio, Assenzio arbustivo, Anagiride, e un piccolo alberello di lentisco nel settore a valle del pendio. Il terreno si presenta pietroso, con suolo povero e privo di humus, la vegetazione erbacea è rada e tipica delle aree di degrado. Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 2

4 2.5 Geologia e geomorfologia dell area di intervento La regione di San Martino rispecchia, in linea generale, i lineamenti geologici e geomorfologici sopra descritti. La località ricade 1700 m circa a nord della confluenza tra il Rio Corongiu / Sa Tanca ed il Rio Pispisa, dai cui alvei dista, rispettivamente, 200 metri ad ovest ed 1000 metri circa ad est, ed è compresa in una dorsale collinare, allineata in direzione circa NNO-SSE, che funge da spartiacque tra i due corsi d acqua. Il rilievo è costituito da marne arenacee bianco-giallastre, ben stratificate, fossilifere, di età compresa tra il Burdigaliano ed il Langhiano medio superiore (Marne di Gesturi), ricoperte nelle parti sommitali dai depositi alluvionali terrazzati del Quaternario antico (Pleistocene) costituiti da ghiaie alluvionali terrazzate a granulometria da media a grossolana, con blocchi di rocce granitoidi di dimensione sino a 0.5 mc, con subordinati livelli e lenti di sabbie. Lo spessore della formazione alluvionale può variare da poche decine di centimetri a qualche metro. La morfologia della collina è a cuestas, con le parti sommitali subpianeggianti. Il versante O-NO si affaccia sull alveo del Rio Sa Tanca da cui dista 180 m / 200 m circa, è piuttosto ripido, con pendenza compresa tra 30% e 35%, caratterizzato da una rottura di pendio netta; il versante opposto è decisamente meno ripido, con una pendenza generalmente compresa tra il 5% ed il 10% e si raccorda con la piana del Rio Pispisa. L altimetria varia da 54 m s.l.m. a 20 m s.l.m. in corrispondenza dell alveo del Rio Sa Tanca. 2.6 Disponibilità dell area L area dell intervento, è di proprietà della Provincia Toscana dell Ordine dei Carmelitani. 2.7 Notizie storiche ed elementi di valore storico paesaggistico La chiesa di San Martino La località è denominata Santu Martinu ; il toponimo trova origine nella chiesetta campestre dedicata a San Martino della cui esistenza si hanno notizie certe già nel 1365 in quanto viene citata in un documento del tempo. Si tratta di un inventario relativo alle rendite della Mensa arcivescovile di Cagliari, redatto per volere dell allora arcivescovo di Cagliari, Giovanni d Aragona, con lo scopo di riorganizzare le rendite della sua mensa, sconvolte dalle precedenti guerre tra sardi e aragonesi. I beni arcivescovili vengono elencati secondo le ville, tra cui appunto anche Quartu Suso dove l Arcivescovo possedeva una casa di campagna con una corte e con una chiesa, quella di Sant Agata e dove erano situate le chiese di San Basilio e di San Martino, oggi distrutte. Quest ultima offriva all Arcivescovo due libbre di cera all anno. Essendo stato rinvenuto nella chiesa il sarcofago con la scritta + HOC EST SEPULCRUM ALBERTI FERRI VICECOMITIS del visconte pisano Alberto Ferro ( ) che fu vicario della curia di Castel di Castro (Cagliari), si può ipotizzare che la chiesetta risalisse al secolo XI. Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 3

5 La chiesa non viene nominata nelle Ordinazioni lasciate dall Arcivescovo Alonso Lasso Cederno in seguito alla visita pastorale da lui effettuata nel 1598 in Quarto. In tali Ordinazioni si legge che, a causa dello stato deplorevole in cui aveva trovato le chiese rurali del territorio di Quartu, ordinava di apporre una serratura alle seguenti chiese sparse nella campagna e cioè: S. Anastasia, S. Barbara, S. Lorenzo, S. Giusta, S. Lucia, S. Forzorio, S. Stefano, S. Maria Cepolla, S. Agata, S. Maria de Simbilis, S. Pietro. Neanche in un altro documento conservato nell archivio arcivescovile di Cagliari, viene citata la chiesa di San Martino: si tratta di una circolare (Los interrogatorios), inviata nel 1777 a tutte le parrocchie, da parte di monsignor Francesco Maria Corongiu, canonico con la prebenda di Quartu, in qualità di vicario generale e capitolare dell arcidiocesi di Cagliari, essendo vacante la sede per la morte dell arcivescovo Giuseppe Agostino Del Becchi. Tra le varie domande poste ai parroci vi era anche quella in cui si chiedeva se nel territorio di Quartu esistessero o meno chiese rurali e quante. Nella risposta tra le varie chiese menzionate non compare però quella di San Martino. Si legge infatti: Hay sinco Iglesias rurales a saber la Virgen del Buen Camino, San Forzorio Martir, San Lorenzo, San Andrei y San Elias. La presenza della chiesetta non viene riportata nelle carte del Real Corpo di Stato Maggiore Generale, redatte nella prima metà del XIX secolo da Alberto Ferrero della Marmora e da Carlo de Candia. Sembrerebbe cadere quindi l ipotesi formulata da Struglia nel suo libro I nomi di luogo del territorio di Quartu S. Elena. Secondo lo studioso nell acquerello del Cominotti risalente al 1823 e denominato Un giorno di festa nei dintorni di Quartu poteva essere rappresentata proprio la chiesa di S.Martino in quanto sullo sfondo compare una casa con una grande palma e una località attigua a Santu Martini è denominata proprio Casa matt e parma. Oggi purtroppo della chiesetta non è riconoscibile alcun rudere e di conseguenza non si conosce neanche l esatta localizzazione, anche se recenti testimonianze confermerebbero, ancora quarant anni fa, l esistenza di ruderi della vecchia chiesa in prossimità della parte bassa dell attuale via Dei Gigli. Tali ruderi potrebbero essere stati inglobati in qualche recente edificazione residenziale. Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 4

6 2.7.2 La postazione militare circolare monoarma All interno del comparto è presente una postazione non numerata risalente alla seconda guerra mondiale e facente parte del cosiddetto Arco di contenimento di Quartu S.Elena. Tale sistema faceva parte di un sequenza di presidi e fortificazioni realizzati tra l autunno del 1941 ed il 1942 a difesa dei litorali ritenuti strategicamente più importanti. Vennero costruite due tipologie di fortificazioni: la prima serie di opere realizzate vennero definite postazioni poliarma ed erano robuste casematte in calcestruzzo non armato (eccezion fatta per le feritoie) protette contro i tiri di piccolo e medio calibro e dotate appunto di distinte postazioni per mitragliatrici, cannoni anticarro da 47/32 e fucili mitragliatori. La seconda tipologia è quella della postazione circolare monoarma la più diffusa in Sardegna, la stessa presente all interno del lotto. Quest ultima, a differenza delle postazioni principali che hanno un nome e una numerazione come ad esempio il Caposaldo VII Marsala posto verso sud a circa 200 metri, risulta non numerata e con caratteristiche tali da resistere ad armi di piccolo calibro. Ad eccezione delle feritoie risulta quasi completamente interrata ed accessibile tramite due scale incassate nel terreno, Versa attualmente in stato di completo abbandono e il suo interno è diventato deposito di rifiuti di vario genere. 3 Dati del comparto d'intervento 3.1 Norme di attuazione Sottozone G.C. - Chiese, Istituti e Complessi Religiosi In tale sottozona, in regime di concessione edilizia diretta, limitatamente ai casi di EDIFICI ED IMPIANTI PUBBLICI E DI INTERESSE PUBBLICO si applicano i seguenti parametri urbanistici: - Superficie minima di intervento 1,50 Ha - Indice territoriale massimo 0,40 mc/mq (con l esclusione dei volumi necessari per la realizzazione di cupole e campanili al di sopra dell altezza di m 7.50) - Altezza massima (escluso cupole e campanili 7,50 m - Altezza massima campanili e cupole 14,00 m - Superficie massima copribile 1/5 - Superficie minima da destinare a verde 50% - Distacchi dai confini 5,00 m - Distacchi tra edifici 10,00 m sono sempre prescritti: - Profondità delle verande e dei porticati 3,00 m - Spazi da destinare a parcheggi 1/10 mq/mc Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 5

7 3.2 Destinazioni previste - Chiese - Istituti e complessi religiosi 3.3 Dati generali Superficie territoriale (ST) mq Indice di fabbricabilità territoriale ,40 mc/mq Volume edificabile (V) mc (con l esclusione dei volumi necessari per la realizzazione di cupole e campanili al di sopra dell altezza di m 7.50) Altezza massima (escluso cupole e campanili) Altezza massima campanili e cupola Superficie massima copribile (1/5 ST) Superficie minima verde (min. 50% ST) Distacchi dai confini Distacchi tra edifici Superficie parcheggi privati (1/10 V) Superficie parcheggi pubblici (Standard zone G) Dati superfici del comparto: 7,50 m 14,00 m 3874 mq 9685 mq 5,00 m 10,00 m 775 mq 40% Sup Lorda Interna - Superficie lotto (SL) - Parcheggi pubblici (SPP) Totale superficie comparto (ST) mq 900 mq mq Per ogni 100 mq di superficie lorda interna di pavimento degli edifici previsti (al netto delle murature perimetrali), escluse quelle destinate a locali di sgombero, cantine, e impianti tecnologici, verrà inoltre assicurata una quantità minima di 80 mq di spazio pubblico o ad uso pubblico, escluse le sedi viarie, di cui almeno il 50% destinato a parcheggi pubblici. Non sono previste aree di cessione. 3.4 Strada di accesso al comparto Il collegamento tra il comparto d'intervento e la viabilità pubblica - strada comunale San Martino - avviene attraverso la strada interpoderale ad uso pubblico denominata via Dei Gigli. Come stabilito con la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 49 del 14/06/2006I, i richiedenti hanno l'obbligo di realizzare a proprie spese la sistemazione stradale della via Dei Gigli dall'intersezione con la via San Martino sino al comparto d'intervento e di stipulare un atto unilaterale nel quale sia specificato tale obbligo. La sistemazione della strada deve far parte integrante del progetto da presentare per il rilascio della concessione edilizia. Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 6

8 La strada avrà la carreggiata di larghezza non inferiore a 6,00 metri, così come indicato negli elaborati del piano attuativo. I lavori di sistemazione stradale dovranno comprendono: - Tutte le opere necessarie per la sistemazione stradale a regola d arte, comprensive dei movimenti di terra per la realizzazione del cassonetto stradale, della realizzazione della massicciata stradale, della realizzazione della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso dello spessore di cm 10, della realizzazione della cunetta alla francese o di cordolo in calcestruzzo, ove necessario; - Le opere necessarie all urbanizzazione dell area di intervento, e nello specifico finalizzate alla realizzazione: delle reti di raccolta delle acque meteoriche, idrica e fognaria, della rete elettrica e della rete telefonica secondo quanto indicato dagli Enti Gestori. 4 Impianti tecnologici 4.1 Rete fognaria acque nere Sarà realizzata, con spesa a totale carico dei richiedenti e secondo le indicazioni dell Ente Gestore ABBANOA, lungo la via Dei Gigli dal comparto d'intervento sino all'intersezione della stessa via Dei Gigli con la via San Martino. in attesa del completamento e attivazione della rete pubblica il comparto sarà dotato di un impianto di depurazione per il trattamento delle acque reflue. Le acque depurate verranno utilizzate per sub irrigazione 4.2 Rete fognaria acque meteoriche Le acque meteoriche verranno in parte disperse nell'ampia zona verde del comparto ed in parte convogliate nel sottostante rio "Sa Tanca" che delimita il comparto. 4.3 Rete idrica Sarà realizzata, con spesa a totale carico dei richiedenti e secondo le indicazioni dell Ente Gestore ABBANOA, lungo la via Dei Gigli dal comparto d'intervento sino al punto di allaccio alla condotta di adduzione della frazione di Sant Isidoro di Quartucciu, posto in corrispondenza dell intersezione della stessa via Dei Gigli con la via San Martino, come indicato dall'ente Gestore. 4.4 Rete elettrica Sarà realizzata, con spesa a totale carico dei richiedenti e secondo le prescrizioni dell ENEL, lungo la via dei Gigli dal comparto d intervento sino all'intersezione della stessa via Dei Gigli con la via San Martino. 4.5 Rete telefonica Sarà realizzata, con spesa a totale carico dei richiedenti e secondo le prescrizioni dell Ente Gestore, lungo la via dei Gigli dal comparto d intervento sino all'intersezione della stessa via Dei Gigli con la via San Martino. Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 7

9 5 Elaborati di progetto 5.1 Tavole di progetto TAV. 01 Corografia, planimetria generale, stralcio P.U.C., stralcio P.P.R., planimetria catastale TAV. 02 Planimetria di sistemazione e individuazione del contesto storico-ambientale TAV. 03 Zonizzazione e planivolumetrico TAV. 04 Planimetria del lotto TAV. 05 Tipologia edilizia: piante TAV. 06 Tipologia edilizia: sezioni TAV. 07 Strada d'accesso e sottoservizi TAV. 08 Strada: Planimetria, profilo longitudinale, sezioni tipo 5.2 Relazioni Allegato A - Relazione Illustrativa Allegato B Norme di Attuazione Allegato C - Relazione geologica Allegato D - Relazione Paesaggistica Allegato E - Planimetria con indicazione dei punti di scatto delle fotografie e osservazione delle simulazioni Allegato F - Studio di Compatibilità Paesistico Ambientale Quartu S. Elena 11/07/2014 Il Progettista Ing. Pier Giorgio Ibba Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 8

10 Indice 1 Premessa Oggetto del piano attuativo Inquadramento Inquadramento territoriale Inquadramento nello strumento urbanistico vigente Inquadramento nel Piano Paesaggistico Regionale Descrizione delle caratteristiche morfologiche lotto Geologia e geomorfologia dell area di intervento Disponibilità dell area Notizie storiche ed elementi di valore storico paesaggistico La chiesa di San Martino La postazione militare circolare monoarma Dati del comparto d'intervento Norme di attuazione Sottozone G.C. - Chiese, Istituti e Complessi Religiosi Destinazioni previste Dati generali Strada di accesso al comparto Impianti tecnologici Rete fognaria acque nere Rete fognaria acque meteoriche Rete idrica Rete elettrica Rete telefonica Elaborati di progetto Tavole di progetto Relazioni...8 Piano Attuativo "Santu Martinu" - Relazione 9

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