Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano.
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- Elisa Baldini
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1 Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano
2 Linguaggio e cervello
3 Le sonorità del linguaggio Dal punto di vista fisico, i suoni del linguaggio sono identici ai suoni complessi non linguistici: onde che si propagano in un mezzo, nella maggior parte dei casi l'aria, provocandone la periodica compressione e rarefazione
4 Le sonorità del linguaggio La stragrande maggioranza delle lingue umane utilizza come modalità primaria di comunicazione linguistica il canale vocaleuditivo Le manifestazioni sonore che non presentano una struttura a doppia articolazione sono definite vocalizzazioni
5 Le sonorità del linguaggio Negli anni '40 alcuni ricercatori statunitensi costruirono lo spettrografo, lo strumento che permise per la prima volta di visualizzare le formanti del parlato, rappresentandole come tracciati su carta
6 Le sonorità del linguaggio Una delle più semplici e antiche classificazioni dei suoni del linguaggio distingue innanzitutto le vocali dalle consonanti: le vocali sono prodotte mantenendo aperta la cavità orale e durano più delle consonanti; le consonanti sono prodotte mediante una rapida occlusione in qualche punto del tratto vocale sopralaringeo
7 Le sonorità del linguaggio Le vocalizzazioni si distinguono in innate (es. il pianto dell'uomo, il miagolìo del gatto) e acquisite (es. il linguaggio dell'uomo, il canto dei canarini) I centri nervosi responsabili delle vocalizzazioni acquisite sono situati nelle porzioni più alte del cervello; strutture più basse del cervello controllano le vocalizzazioni innate
8 Le sonorità del linguaggio - grigio periacqueduttale mesencefalico: la distruzione di questa struttura nervosa abolisce tutte le vocalizzazioni specie-specifiche dalla rana all'uomo. Nell'uomo, una lesione di origine vascolare o traumatica di questa struttura nervosa è causa di mutismo È in stretto rapporto con altre strutture nervose che intervengono nel controllo della sensibilità dolorifica
9 Le sonorità del linguaggio - centro ventrolaterale pontino: la distruzione di questo nucleo altera notevolmente la capacità di vocalizzare, mentre la stimolazione elettrica di quest'area produce vocalizzazioni in tutte le specie studiate - corteccia anteriore del cingolo: pazienti con lesione bilaterale alla corteccia del cingolo perdono completamente la parola, pur riuscendo ancora a comprendere adeguatamente il linguaggio
10 Le sonorità del linguaggio Il sistema nervoso periferico è importante nelle vocalizzazioni sia perchè invia al cervello informazioni sensoriali sulla posizione degli organi articolatori, sia perchè veicola i comandi provenienti dai centri corticali per il controllo motorio fine delle strutture laringee e sopralaringee coinvolte nella produzione linguistica
11 Le afasie Quadri clinici di alterazione più o meno grave della comprensione e della produzione del linguaggio conseguente a lesioni cerebrali, in genere localizzate nell'emisfero sinistro, successive all'acquisizione del linguaggio Approccio classificatorio
12 Le afasie Lesioni anteriori (in genere frontali) : prevalenza di disturbi sintattici Lesioni posteriori (in genere temporali): prevalenza di problemi lessicali Broca Wernicke: propose di dividere l'intera superficie del cervello in due grandi settori di differente significato funzionale: cervello frontale (funzioni motorie; cervello temporo-occipitale (funzioni sensoriali)
13 Le afasie È lecito sospettare un disturbo afasico del linguaggio in una persona adulta quando questa improvvisamente perde la capacità di esprimersi e/o di comprendere il linguaggio, oppure quando di colpo inizia a commettere numerosi errori mentre parla
14 Le afasie Alterazioni quantitative dell'eloquio: Aumento o riduzione del ritmo di produzione nell'unità tempo rispetto a valori medi, tipici di una data lingua
15 Le afasie Alterazioni qualitative: - parafasia fonemica: sostituzione, trasposizione, omissione di uno o più fonemi all'interno della parola che il paziente intende produrre - neologismo: produzione di parole impossibili da riconoscere; la sequenza di queste 'non parole' rispetta tuttavia la struttura sillabica della lingua nella quale il parlante si sta esprimendo - parafasia semantica: una parola inappropriata nel contesto, ma semanticamente collegata alla parola target
16 Le afasie - parafasia verbale: una parola inappropriata nel contesto del discorso e che non ha alcuna somiglianza fonemica o relazione semantica con la parola target - anomia: incapacità di reperire una parola durante compiti di denominazione o durante l'espressione verbale spontanea - circonlocuzione - conduite d'approches
17 Le afasie - ecolalia: involontaria e incontrollabile tendenza a ripetere quanto immediatamente espresso dall'interlocutore - perseverazione: ripetizione involontaria di sillabe, parole o sintagmi - stereotipia: uso ripetuto di parole o frasi - agrammatismo: impoverimento della struttura sintattica della frase - paragrammatismo: uso errato di morfemi grammaticali che non comporta riduzione di eloquio
18 Le afasie - gergo fonemico o verbale: alterazione dell'eloquio che comporta l'impossibilità di riconoscere molte delle parole per alterazioni a livello sia fonemico, sia lessicale o sintattico - difficoltà articolatorie (o aprassia verbale)
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