Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II. Linguaggio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II. Linguaggio"

Transcript

1 Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II Prof.ssa Giorgia Committeri Linguaggio Il materiale contenuto in questo file pdf è messo a disposizione esclusivamente a fini didattici

2 Il linguaggio Il linguaggio (comportamento verbale) è la caratteristica fondamentale dell Uomo, una delle categorie più importanti del comportamento sociale umano Sistema che permette di comunicare le idee attraverso la loro codifica in segnali (distinto dal pensiero) Formato da un numero finito di suoni (fonemi) che possono venire combinati con infinite possibilità, per creare unità semantiche (morfemi, come prefissi e suffissi) Ogni lingua possiede un gruppo diverso di fonemi e di regole grammaticali, secondo le quali i fonemi vengono combinati in morfemi e parole, e queste poi in frasi Fonologia (regole per combinare i suoni in parole; include la prosodia) Morfologia (regole per combinare parole e suffissi in nuove parole) Sintassi (regole per combinare le parole in frasi)

3 Struttura universale Il linguaggio orale va distinto da quello scritto (lettura e scrittura), che è acquisizione recente e deve essere appreso formalmente Il linguaggio orale ha una struttura universale e la capacità di apprenderlo è innata Tutti i bambini, indipendentemente dalla cultura e dalla lingua che ascoltano, all inizio mostrano le stesse proprietà linguistiche sia percettive che produttive Percezione: distinguono le variazioni acustiche che caratterizzano le unità fonetiche delle diverse lingue (percezione di categoria), capacità che fra i 7 e gli 11 mesi si specializza per il linguaggio nativo (prototipi fonetici, più frequenti: eg. subfonemi /r/ ed /l/ in inglese e giapponese) Produzione: a circa 3 mesi vocalizzano, a circa 5 imitano i suoni, a circa 7 mesi balbettano usando combinazioni universali di consonanti e vocali; dalla fine del primo anno compaiono emissioni con le caratteristiche del linguaggio nativo

4 Apprendimento linguistico Il primo apprendimento, implicito, inizia nel feto e determina un orientamento nervoso che permette di mettere meglio in evidenza le particolarità acustiche della lingua nativa I circuiti sono sintonizzati all identificazione delle unità fonetiche e della prosodia (sia informazioni linguistiche che paralinguistiche) della stessa (maternese) Anche alle caratteristiche motorie necessarie per parlarla Tali orientamenti nervosi interferiscono con l apprendimento successivo di un altra lingua (ruolo del tempo) Periodo sensibile (critico) per l apprendimento fonetico di una lingua straniera e importanza dell interazione sociale Interazione tra maturazione ed esperienza Necessità del sistema visivo (es. linguaggio dei segni; lettura delle labbra )

5 Funzione lateralizzata Le basi neurali del linguaggio sono state studiate mediante lo studio dei disturbi acquisiti del linguaggio (afasie), perché impossibili modelli animali La maggior parte di esse è causata da lesioni dell emisfero sinistro, sia nei soggetti destrimani (circa 96%) che nei mancini (circa 73%) Lateralizzazione sinistra indipendente dalla preferenza manuale e anche per i linguaggi dei segni Studi su pazienti split-brain e su soggetti normali con presentazione tachistoscopica nei due campi visivi Emisfero sinistro specializzato per l analisi dei fonemi, delle parole e delle frasi Destro per prosodia che veicola informazioni emozionali e per analisi dei discorsi

6 Linguaggio ed emisfero sinistro Pierre-Paul Broca nel 1861 descrive il caso di un paziente che, in assenza di deficit di comprensione, riesce ad articolare una sola parola ( tan-tan ), in seguito a lesione del piede della terza circonvoluzione frontale sinistra il paziente ha perso un tipo particolare di memoria, che non è la memoria delle parole, ma quella dei movimenti necessari per articolare le parole ( afasia motoria )

7 Area di Broca: passato e presente Passato: piede della terza circonvoluzione frontale Emisfero SN del paziente Leborgne Emisfero SN del paziente Lelong

8 Dronkers et al., 2007 Area di Broca: passato e presente Presente: Analisi del cervello del paziente Leborgne di Broca mediante TAC e MRI (lesione più estesa e profonda anche gangli della base ed insula) TAC (1978) MRI (1999)

9 Dronkers et al., 2007 Area di Broca: passato e presente Presente: Analisi dei cervelli dei due pazienti di Broca mediante MRI (lesione anche della sostanza bianca frontoparietale) Paziente Leborgne Paziente Lelong

10 Linguaggio ed emisfero sinistro Carl Wernicke nel 1874 afasia sensoriale, causata da lesioni alla parte posteriore della prima circonvoluzione temporale di sinistra modello associazionistico: formazione di funzioni complesse attraverso il collegamento di aree cerebrali diverse tramite fibre nervose diagramma del linguaggio: area posteriore (temporale, deputata alla comprensione) collegata all area anteriore (frontale, deputata alla produzione) tramite il fascicolo arcuato Altri diagrammi della scuola associazionista

11 Sulla base delle sue scoperte e di quelle di Broca, Wernicke ipotizza l esistenza di due centri del linguaggio e di tre tipi di afasia: Area di Wernicke Area di Broca 11

12 Sulla base delle sue scoperte e di quelle di Broca, Wernicke ipotizza l esistenza di due centri del linguaggio e di tre tipi di afasia: Rappresentazioni uditive delle parole Rappresentazioni motorie delle parole 12

13 Il modello Wernicke-Lichtheim Nel 1885, Lichteim incorpora il modello di Wernicke in uno schema più complesso formato da due stadi: Un livello inferiore che corrisponde alle componenti sensorimotorie del linguaggio Un livello superiore che corrisponde alle componenti semanticoconcettuali (ignorate da Wernicke) Lichtheim ipotizza l esistenza di un centro dei concetti collegato sia con il centro uditivo-verbale (comprensione del significato delle parole) che con il centro verbo-motore (produzione fisica di messaggi linguistici)

14 Per interruzione di questi collegamenti ipotizza l esistenza di altri due tipi di afasia: 14 = ripetizione automatica conservata (AB) ma comprensione (AC) e produzione spontanea (CB) alterate

15 Sostanza bianca perisilviana: verifica moderna di ipotesi antiche LOBO PARIETALE (inferiore) Via Diretta: -segmento più mediale Fronto-Temporale LOBO FRONTALE LOBO TEMPORALE Via Indiretta: due segmenti più laterali - Segmento anteriore Fronto-Parietale - Segmento posteriore Parieto-Temporale Catani et al., 2004

16 Catani et al., 2004 Sostanza bianca perisilviana: verifica moderna di ipotesi antiche LOBO FRONTALE LOBO PARIETALE (inferiore) LOBO TEMPORALE Corteccia parietale inferiore sinistra come area primaria per il linguaggio separata da quelle di Broca e Wernicke Modello di Geschwind: area di convergenza multimodale che permette lo sviluppo di contenuti semantici Sviluppo di questa area nell uomo coinciso con l emergenza del linguaggio? Legame con i neuroni mirror (descritti nell area di Broca e nella corteccia parietale inferiore)

17 Differenze emisferiche nel network del linguaggio Catani et al., 2007, PNAS La trattografia tramite DTI mostra che in media le due aree fondamentali per il linguaggio (B=Broca e W=Wernicke) sono direttamente connesse tramite un fascicolo (arcuato) solo nell emisfero sinistro

18 Differenze emisferiche nel network del linguaggio e prestazione ai compiti di memoria verbale Il gruppo con minor lateralizzazione (= maggior simmetria, gruppo 3) dei fasci di connessione perisilviani ha una prestazione significativamente migliore nei compiti di memoria verbale (richiama un maggior numero di parole usando associazioni semantiche)

19 Differenze emisferiche nel network del linguaggio, prestazione ai compiti di memoria verbale e genere Le donne hanno maggiore probabilità di avere il pattern simmetrico (gruppo 3) di connessioni (30% donne, 5% uomini), e quindi paradossalmente il pattern bilaterale, piuttosto che la lateralizzazione estrema, sembra più vantaggioso

20 Le sindromi afasiche La moderna afasiologia descrive due principali gruppi di sindromi, classificate in base alla ricchezza dell eloquio: afasie non fluenti (lesioni anteriori): eloquio ridotto, difficoltà ad articolare il linguaggio orale, comprensione sostanzialmente conservata (Broca, transcorticale motoria, globale) afasie fluenti (lesioni posteriori): eloquio abbondante ma spesso privo di contenuto informativo, possibili deficit di comprensione (Wernicke, conduzione, transcorticale sensoriale) X = a. di Broca X = a. di Wernicke X X

21 Afasie transcorticali MOTORIA (rara) Non fluente Tendenza a non iniziare il discorso Ripetizione intatta (con tendenza all ecolalia) Comprensione conservata Lesioni parietali e frontali che causano una disconnessione tra area posteriore del linguaggio (parietale inferiore) e area di Broca SENSORIALE Fluente Ripetizione intatta Comprensione gravemente deficitaria Lesioni parietali e temporali adiacenti all area di Wernicke (che la disconnettono dal centro dei concetti)

22 Disturbi da lesione all emisfero destro Difficoltà ad elaborare aspetti prosodici del linguaggio (espressività del linguaggio) Ritmo, tono, enfasi (i pazienti non riescono ad interpretare l accento enfatico) Difficoltà ad elaborare gli aspetti pragmatici del linguaggio (uso corretto del linguaggio corrente) i pazienti presentano disturbi nell interpretare significati metaforici, sarcastici ed umoristici

23 Oltre le aree classiche Insula (ruolo nella pianificazione e nella coordinazione dei movimenti articolatori necessari per emettere parole; aprassia articolatoria) Corteccia frontale mediale (SMA e ACC) (inizio del discorso: mutismo acinetico; disturbo motivazionale) Corteccia frontale dorsolaterale: controllo del discorso in atto, particolarmente quando il compito è difficile (funzioni esecutive) Cortecce temporali: incapacità di ricordare nomi propri di persone e luoghi (polo temporale), nomi propri e comuni (corteccia temporale media), nomi di oggetti e utensili (tool) (corteccia temporale inferiore posteriore) ma non nomi di azioni relative a quegli stessi oggetti o nomi di cose naturali o di persone particolari

24 Verbi di azione e sistema motorio

25 Verbi di azione e sistema motorio Calciare Prendere Leccare

26

27 Percezione del linguaggio orale e sistema motorio Durante l ascolto del linguaggio, c è un aumento dei potenziali evocati motori registrati dai muscoli della lingua degli ascoltatori, quando ascoltano parole la cui pronuncia coinvolge movimenti della lingua Attivazione dei gesti articolatori che generano i suoni linguistici piuttosto che meccanismi uditivo-cognitivi devoti all analisi dei suoni? Fadiga et al., 2002

28 I disturbi della lettura: alessie o dislessie Evolutive o acquisite Le abilità di lettura delle persone affette da afasia somigliano alle loro capacità di parlare e comprendere il linguaggio orale Periferiche: disturbo nell elaborazione della forma visiva della parola Centrali: disturbo nell elaborazione del suono o del significato delle parole

29 Disturbi acquisiti della lettura Abilità più recente Le abilità di lettura delle persone affette da afasia somigliano alle loro capacità di parlare e comprendere il linguaggio orale Alessia senza agrafia (o alessia pura) descritta da Dejerine (1892) con Geschwind (1965) diviene il prototipo delle sindromi da disconnessione lesioni occipitali sinistre + splenio del corpo calloso

30 Visual word form area (area visiva specializzata per la forma delle parole) Attivazioni fmri in corteccia occipito-temporale mediale per lettere (vs. stimoli non alfabetici) e parole Giro fusiforme sinistro

31 Esercitazioni Il modello associazionista di Wernicke-Lichtheim è: a) stato proposto all inizio del XX secolo e sostiene l esistenza di rappresentazioni linguistiche uditive e motorie delle parole b) stato abbandonato dalle neuroscienze moderne c) basato sui recenti dati di neuroimmagine strutturale d) stato proposto alla fine del XIX secolo e sostiene l esistenza di un centro concettuale collegato sia al centro linguistico sensoriale che a quello motorio Nel diagramma del linguaggio di Wernicke il fascicolo arcuato: a)collega il centro delle rappresentazioni motorie delle parole con il centro delle rappresentazioni visive delle parole. b)se leso causa afasia transcorticale sensoriale. c)se leso causa afasia transcorticale motoria. d)collega il centro delle rappresentazioni motorie delle parole con il centro delle rappresentazioni uditive delle parole.

32 Esercitazioni Le aree cerebrali classiche deputate al linguaggio sono: a) l area di Broca, l area di Wernicke e il polo temporale b) l area di Broca e l area di Wernicke c) l area di Broca, l area di Lichtheim e l area di Wernicke d) localizzate nei lobi frontali, temporali e occipitali Tra le aree non classiche del linguaggio troviamo: a) l insula b) la corteccia frontale dorsolaterale c) il polo temporale d) tutte le precedenti Il fascicolo arcuato classico: a) corrisponde alla via diretta descritta da Catani tramite DTI b) corrisponde al segmento anteriore della via indiretta descritta da Catani tramite DTI c) corrisponde al segmento posteriore della via indiretta descritta da Catani tramite DTI d) collega l area di Broca al polo temporale

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi

Dettagli

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante:

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: FUNZIONI COGNITIVE Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: linguaggio dominante: Capacità visuo-costruttive Capacità

Dettagli

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Relazione tra il linguaggio e il substrato biologico che lo rende possibile insieme ad altre abilità cognitive e motorie. Bla bla bla 2% del nostro peso corporeo 20% delle

Dettagli

PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA.

PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA. PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA www.fisiokinesiterapia.biz Notizie utili Testo consigliato: Carlson N., Fondamenti di Psicologia Fisiologica, V edizione, ed. it. a cura di L. Petrosini, L. De

Dettagli

I DISTURBI DEL LINGUAGGIO ORALE: L AFASIA

I DISTURBI DEL LINGUAGGIO ORALE: L AFASIA MATERIALE AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri I DISTURBI DEL LINGUAGGIO ORALE: L AFASIA FONTE PRINCIPALE: Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia,

Dettagli

DEFICIT ACQUISITI DEL LINGUAGGIO SCRITTO: DISLESSIE E DISGRAFIE

DEFICIT ACQUISITI DEL LINGUAGGIO SCRITTO: DISLESSIE E DISGRAFIE MATERIALE AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri DEFICIT ACQUISITI DEL LINGUAGGIO SCRITTO: DISLESSIE E DISGRAFIE FONTE PRINCIPALE Vallar, Papagno (a cura di),

Dettagli

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in

Dettagli

Aspetti anatomici e funzionali del linguaggio: la comunicazione verbaleia

Aspetti anatomici e funzionali del linguaggio: la comunicazione verbaleia Aspetti anatomici e funzionali del linguaggio: la comunicazione verbaleia Terapisti occupazionali: 2010 Francesco Tomaiuolo Auxilium Vitae Volterra (PI) f.tomaiuolo@riabilitazione volterra.it Experimental

Dettagli

Le afasie. Corso di Linguistica Applicata aa. 2016/2017 Prof.ssa Giovanna Marotta

Le afasie. Corso di Linguistica Applicata aa. 2016/2017 Prof.ssa Giovanna Marotta Le afasie Corso di Linguistica Applicata aa. 2016/2017 Prof.ssa Giovanna Marotta Modello Wernicke-Geschwind: tassonomia delle afasie Il modello neuro-anatomico di Wernicke- Geschwind costituisce il punto

Dettagli

LE AFASIE. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

LE AFASIE. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema LE AFASIE Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Dipartimento di Neuroscienze Clinica Neurologica e Neuroriabilitazione Università degli studi di Udine Annacarmen Nilo Cos è il

Dettagli

Linguistica generale a.a Federica Da Milano.

Linguistica generale a.a Federica Da Milano. Linguistica generale a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Le afasie Sintomi che insorgono spesso in concomitanza con quelli afasici: Aprassia gestuale: incapacità o difficoltà di

Dettagli

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO VISIONE LATERALE DEL CERVELLO Scissura centrale (di Rolando) Lobo frontale Lobo parietale Lobo occipitale Lobo temporale Scissura laterale (di Silvio) La corteccia dell Insula L INSULA: è coperta esternamente

Dettagli

Fisiologia Speciale. a.a

Fisiologia Speciale. a.a Fisiologia Speciale a.a. 2018-2019 Linguaggio e comunicazione Comunicazione Diverse forme Verbale (parlato) Segni (gesti) scrittura (simboli) Importante nelle relazioni sociali Ha reso l evoluzione culturale

Dettagli

I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE

I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE L alessia senza agrafia -Disturbo di lettura senza altri disturbi concomitanti -I pazienti scrivono senza essere capaci di leggere quello che hanno scritto Interpretazione

Dettagli

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano.

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano. Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Linguaggio e cervello Le sonorità del linguaggio Dal punto di vista fisico, i suoni del linguaggio sono identici

Dettagli

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in

Dettagli

Telencefalo: anatomia di superficie

Telencefalo: anatomia di superficie Telencefalo Telencefalo: anatomia di superficie Telencefalo: anatomia di superficie Telencefalo: anatomia di superficie Sostanza grigia Telencefalo: corteccia telencefalica Tipi morfologici principali

Dettagli

Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali. Funzioni localizzate:

Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali. Funzioni localizzate: il linguaggio FUNZIONI COGNITIVE Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali Funzioni localizzate: Emisfero dominante: linguaggio Emisfero non dominante: Capacità visuo-costruttive

Dettagli

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it I processi di lettura, scrittura e calcolo nell età adulta La lettura: la capacità di leggere stringhe di lettere

Dettagli

La Parola e il linguaggio

La Parola e il linguaggio La Parola e il linguaggio Capacità di comunicazione verbale che permette di associare dei simboli arbitrari a significati specifici per esprimere pensieri ed emozioni per mezzo di un linguaggio verbale

Dettagli

Disturbi del linguaggio

Disturbi del linguaggio 5) Focalizzare il deficit cognitivo prevalente Ø Lesione focale dell emisfero sinistro: vafasia vaprassia degli arti Ø Lesione focale dell emisfero destro: veminegligenza spaziale unilaterale vdisorientamento

Dettagli

Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative

Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri.

Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri. Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri Neuropsicologia I disordini della gestualità: le aprassie Le aprassie Disordini del

Dettagli

Il cervello diviso

Il cervello diviso Il cervello diviso Cosa ha visto? NULLA Con la mano sinistra afferri quello che ha visto Cosa ha visto? PALLA Con la mano destra afferri quello che ha visto Guardi il punto di fissazione Le verranno

Dettagli

AFASIA: DISTURBO NELL USO E NELLA COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO.

AFASIA: DISTURBO NELL USO E NELLA COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO. AFASIA: DISTURBO NELL USO E NELLA COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO. La valutazione del paziente con disturbo della parola analizza se il paziente sa: 1. parlare fluentemente, con ritmo e articolazioni normali

Dettagli

Le aree corticali del linguaggio

Le aree corticali del linguaggio Le aree corticali del linguaggio Negli adulti normali il linguaggio è caratterizzato da una serie ben distinta di substrati biologici cerebrali, che sono in particolar modo localizzati nella corteccia

Dettagli

IL LINGUAGGIO. - permette di trasmettere informazioni (significati) da un individuo all altro

IL LINGUAGGIO. - permette di trasmettere informazioni (significati) da un individuo all altro IL LINGUAGGIO Il linguaggio - e un sistema di comunicazione - permette di trasmettere informazioni (significati) da un individuo all altro - attraverso una serie complessa di comportamenti (segnali) Sia

Dettagli

La corteccia cerebrale umana è un grande mantello grigio con estesa superficie

La corteccia cerebrale umana è un grande mantello grigio con estesa superficie La corteccia cerebrale umana è un grande mantello grigio con estesa superficie - E fortemente convoluta; - presenta circonvoluzioni (o giri), alternati a - solchi e fessure (scissure). 1 2 AREE CORTICALI

Dettagli

Talamo: tappa essenziale nella trasmissione delle informazioni sensitive alla corteccia telencefalica

Talamo: tappa essenziale nella trasmissione delle informazioni sensitive alla corteccia telencefalica Talamo: tappa essenziale nella trasmissione delle informazioni sensitive alla corteccia telencefalica Gruppo nucleare anteriore: sistema limbico (istinto, memoria, emozioni) Gruppo nucleare mediale: lobo

Dettagli

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano

Dettagli

Linguaggio e Comunicazione

Linguaggio e Comunicazione Linguaggio e Comunicazione ò LINGUAGGIO: sistema per comunicare con altri individui usando segnali che trasmettono un signifcato e che sono combinati secondo regole di grammatica ò Ogni lingua umana consiste

Dettagli

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE Il Sistema Nervoso Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE NEURONI 10 MILIARDI? 100 Miliardi? Terra Luna 380.000 Km NEURONI I messaggi

Dettagli

Due cervelli per una mente

Due cervelli per una mente 28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia

Dettagli

I DISTURBI AFASICI DEL LINGUAGGIO

I DISTURBI AFASICI DEL LINGUAGGIO I DISTURBI AFASICI DEL LINGUAGGIO Davide Crepaldi MoMo Lab, Dipartimento di Psicologia Università di Milano-Bicocca davide.crepaldi1@unimib.it www.davidecrepaldi.net PRINCIPI GENERALI DI AFASIOLOGIA L'afasia

Dettagli

FORMA (suoni o fonemi) USO (comunicazione/scambio sociale)

FORMA (suoni o fonemi) USO (comunicazione/scambio sociale) LINGUAGGIO CREATIVITA (produzione e percezione) FORMA (suoni o fonemi) CONT ENUTO morfologia: diversi fonemi formano parole grammatica: diverse parole formano frasi emotivo: prosodia, mimica, gestualità

Dettagli

L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica

L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica Progetto di Ricercare per Fare 2009-2011 - Clinica NPI A.O. S.Gerardo Monza - Associazione

Dettagli

cervello e comportamento linguaggio

cervello e comportamento linguaggio cervello e comportamento linguaggio 1 cervello e comportamento processi mentali: coscienza, apprendere, ricordare, basi biologiche? neuroscienze spiegano il comportamento in termini di attivitá cerebrali

Dettagli

scaricato da

scaricato da Fisiopatologia dei disordini della cognitività Prof. Roberto Cotrufo 2009 La neuropsicologia Ha per oggetto la cognitività ed i suoi disordini Utilizza il linguaggio della psicologia Della neurologia conserva

Dettagli

LINGUAGGIO E ASIMMETRIE FUNZIONALI FRA EMISFERI CEREBRALI.

LINGUAGGIO E ASIMMETRIE FUNZIONALI FRA EMISFERI CEREBRALI. FUNZIONI NEUROPSICOLOGICHE III LEZIONE (SISSIS) LINGUAGGIO E ASIMMETRIE FUNZIONALI FRA EMISFERI CEREBRALI. PROF. VINCENZO PERCIAVALLE Il 17 aprile 1861 moriva a Parigi Monsieur Tan, così chiamato perché,

Dettagli

L APPARATO FONATORIO E ARTICOLATORIO. (da: Sabatini 2016)

L APPARATO FONATORIO E ARTICOLATORIO. (da: Sabatini 2016) L APPARATO FONATORIO E ARTICOLATORIO (da: Sabatini 2016) FONETICA E FONOLOGIA I LIVELLI STRUTTURALI DELLA LINGUA studio acustico-fisico e linguistico del sistema dei suoni linguisticamente rilevanti, cioè

Dettagli

L intelligenza biologica. Sommario

L intelligenza biologica. Sommario L intelligenza biologica Copyright N.A. Borghese Università di Milano 30/03/2003 http:\\homes.dsi.unimi.it\ borghese 1/52 Sommario Il neurone, modelli di neurone ed i frattali. Modelli connessionisti di

Dettagli

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE?

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? FINO ALLA META DEL XX SECOLO NON SI PENSAVA CHE LA MEMORIA FOSSE UNA FUNZIONE MENTALE DISTINTA ED INDIPENDENTE DA MOVIMENTO PERCEZIONE ATTENZIONE E LINGUAGGIO = IN PRATICA SI

Dettagli

Fondamenti di Linguistica

Fondamenti di Linguistica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Lettere e Filosofia Lingue e culture straniere occidentali e orientali LINGUISTICA GENERALE Modulo A (9 CFU) Fondamenti di Linguistica PROF.SSA CLARA FERRANTI

Dettagli

I disturbi dell identificazione di oggetti

I disturbi dell identificazione di oggetti I disturbi dell identificazione di oggetti Via ventrale (occipito-temporale): elaborazione di oggetti e forme visione per l interazione con gli oggetti visione per il riconoscimento Agnosia Deficit nel

Dettagli

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? I sistemi di comunicazione distinzione tra sistemi comunicativi verbali e non - verbali; i sistemi di scrittura sono strettamente

Dettagli

Lo sviluppo neurale e la plasticità

Lo sviluppo neurale e la plasticità Convegno nazionale Musica è apprendimento Parma, 28-29 Ottobre 2016 L effetto della pratica musicale sulle competenze cognitive degli alunni: abilità cognitive di base (attenzione e memoria), letto-scrittura

Dettagli

AFASIA Classificazione tradizionale

AFASIA Classificazione tradizionale AFASIA Il termine afasia significa letteralmente assenza del linguaggio. E causata da una lesione a carico delle aree del cervello deputate all'elaborazione del linguaggio, collocate in genere nell'emisfero

Dettagli

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.

Dettagli

Lo sviluppo del linguaggio

Lo sviluppo del linguaggio Lo sviluppo del linguaggio Natura del linguaggio e dei suoi sottoinsiemi: Suono: fonologia Significato: semantica Lessico Morfologia Sintassi Contesto : pragmatica Funzioni comunicative Conversazione,

Dettagli

Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio

Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio SOS Dislessia. III Convegno Nazionale Guardare, provare, imparare. Dai neuroni specchio alla didattica a scuola Torino, 6-7 Aprile 2018 Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio Leonardo Fogassi

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.

Dettagli

Prerequisiti linguistici e scrittura

Prerequisiti linguistici e scrittura Prerequisiti linguistici e scrittura Paola Viterbori Polo Bozzo Università di Genova Scrittura come attività complessa Codifica (Alfabetizzazione o Literacy) Attività linguistica di trasformazione del

Dettagli

Corso per BRAIN TRAINER

Corso per BRAIN TRAINER Corso per BRAIN TRAINER CORSO BASE 1 MODULO: I Fondamenti della Neuropsicologia Argomenti 1 e 2: Le basi della neuropsicologia e i modelli mentali Dott.ssa Chiara Renzi, Ph.D. Dipartimento di Psicologia

Dettagli

LATERALIZZAZIONE. Col termine lateralizzazione si intende la localizzazione di una funzione principalmente nell uno o nell altro emisfero

LATERALIZZAZIONE. Col termine lateralizzazione si intende la localizzazione di una funzione principalmente nell uno o nell altro emisfero LATERALIZZAZIONE EMISFERICA E LINGUAGGIO Lateralizzazione emisferica delle funzioni Col termine lateralizzazione si intende la localizzazione di una funzione principalmente nell uno o nell altro emisfero

Dettagli

CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE

CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE www.fisiokinesiterapia.biz CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE Corteccia associativa del lobo parietale e connessioni con il talamo 5 Lobo parietale 7 Lobo frontale 40 39 Lobo temporale Lobo occipitale

Dettagli

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA Dr.ssa Alessandra Girardi Dr.ssa Nicoletta Beschin Dipartimento di Neuroscienze Universita` di Edimburgo, Scozia Servizio di Neuropsicologia A.O. S.Antonio Abate, Gallarate

Dettagli

CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi.

CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi. CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi. Le informazioni che ci giungono continuamente attraverso i sensi sono elaborate e

Dettagli

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo ENCEFALO L encefalo è costituito da: Tronco encefalico Bulbo Ponte mesencefalo cervelletto cervello Diencefalo (epi), (meta) ipotalamo talamo Telencefalo Nuclei della base Corteccia cerebrale Centro semiovale

Dettagli

I disordini della gestualità: le aprassie. I disordini della gestualità: le aprassie. I disordini della gestualità: le aprassie

I disordini della gestualità: le aprassie. I disordini della gestualità: le aprassie. I disordini della gestualità: le aprassie Incapacità di eseguire movimenti di una certa complessità a comando, in assenza di paralisi e disturbi sensoriali. I movimenti spontanei sono conservati. 1 Il disturbo aprassico non è meramente un disturbo

Dettagli

Aree lesionali e strumenti utilizzati

Aree lesionali e strumenti utilizzati Aree lesionali e strumenti utilizzati capacità attentive, mnesiche funzioni esecutive Linguaggio Funzioni visuo-spaziali e attentive Definizione clinica di afasia! Definizione di afasia n Il termine afasia

Dettagli

Comunicazione Vs. Linguaggio

Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: rete di scambi di informazioni e di relazioni sociali sirealizzaall internodiungruppo(naturasociale) ne costituisce la base dell interazione e delle relazioni

Dettagli

Percezione dell apparato oculare. Elaborazione corticale del lobo occipitale. Centri corticali del linguaggio. Apparato fonoarticolatorio

Percezione dell apparato oculare. Elaborazione corticale del lobo occipitale. Centri corticali del linguaggio. Apparato fonoarticolatorio Parola scritta Percezione dell apparato oculare Elaborazione corticale del lobo occipitale Centri corticali del linguaggio Apparato fonoarticolatorio Parola letta ad alta voce Percezione acustica Elaborazione

Dettagli

Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Alba Cauchi

Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Alba Cauchi DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Alba Cauchi La comunicazione e

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) renzarosiglioni@libero.it Cellulare 347 9662237 a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO

Dettagli

Nomi e : pattern a confronto nelle Afasie Progressive Primarie. Chiara Fiori. Riunione Annuale SIN Umbro-Marchigiana Perugia, 14 Dicembre 2018

Nomi e : pattern a confronto nelle Afasie Progressive Primarie. Chiara Fiori. Riunione Annuale SIN Umbro-Marchigiana Perugia, 14 Dicembre 2018 Riunione Annuale SIN Umbro-Marchigiana Perugia, 14 Dicembre 2018 Nomi e : pattern a confronto nelle Afasie Progressive Primarie Chiara Fiori Clinica di Neurologia Dipartimento di Medicina Sperimentale

Dettagli

Che cosa è l imagery. imagery?

Che cosa è l imagery. imagery? Che cosa è l imagery imagery? Immaginate di camminare lungo una spiaggia al tramonto. Sull orizzonte, uno splendido sole arancione sta baciando il confine lontano dell oceano e il cielo, striato di nubi,

Dettagli

FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO

FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO Nel linguaggio sono compresi due aspetti: l'espressione, cioè la traduzione del pensiero in simboli (codificazione) la comprensione, cioè la traduzione del simbolo in pensiero

Dettagli

LINGUAGGIO. agli inizi, lesioni cerebrali. metodologia. recentemente, tecniche di neuroimmagine

LINGUAGGIO. agli inizi, lesioni cerebrali. metodologia. recentemente, tecniche di neuroimmagine LINGUAGGIO metodologia agli inizi, lesioni cerebrali recentemente, tecniche di neuroimmagine 1 AFASIA Perdita parziale o completa delle capacità linguistiche conseguente ad un danno cerebrale, spesso senza

Dettagli

Le Funzioni Nervose Superiori

Le Funzioni Nervose Superiori www.fisiokinesiterapia.biz Le Funzioni Nervose Superiori Le Funzioni Nervose Superiori Col termine di Funzioni Nervose Superiori si indicano tutte quelle funzioni che permettono ad ogni essere umano di

Dettagli

06/03/2017. Modalità d esame. Introduzione. Cristina Burani. Linguaggio: disturbi evolutivi e trattamento 1.

06/03/2017. Modalità d esame. Introduzione. Cristina Burani. Linguaggio: disturbi evolutivi e trattamento 1. Linguaggio: disturbi evolutivi e trattamento 1. Introduzione Cristina Burani Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, CNR, Roma Università degli studi di Trieste, anno accademico 2016-2017 Corso

Dettagli

APPRENDIMENTO MEMORIA

APPRENDIMENTO MEMORIA APPRENDIMENTO E MEMORIA Dr.ssa Daniela Smirni 1 Memoria Funzione cognitiva che consente di acquisire, conservare ed utilizzare in un momento successivo, informazioni sul mondo intorno a noi e la nostra

Dettagli

La consapevolezza visiva

La consapevolezza visiva Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano

Dettagli

Funzioni simboliche superiori

Funzioni simboliche superiori Funzioni simboliche superiori LE AGNOSIE Dott.Patrik Fazio & Prof. Enrico Granieri Sezione di Clinica Neurologica Università di Ferrara LE AGNOSIE Agnosia è l incapacità di riconoscere gli oggetti, pur

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

Indice. 1. Pittogrammi e ideogrammi Ilogogrammi 35. Premessa 11. Le origini del linguaggio 13. II. Gli animali e il linguaggio umano 21

Indice. 1. Pittogrammi e ideogrammi Ilogogrammi 35. Premessa 11. Le origini del linguaggio 13. II. Gli animali e il linguaggio umano 21 Indice Premessa 11 Le origini del linguaggio 13 1. L'origine divina 13 2. La teoria dei suoni naturali 14 3. La teoria dell'adattamento fisico 15 4. Denti, labbra, bocca, laringe e faringe 16 5. Il cervello

Dettagli

I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO

I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Paola Venuti Laboratorio di Osservazione e Diagnostica Funzionale Università di Trento Rovereto 2 settembre 2011 La sfida dei DSA: dalle difficoltà alle potenzialità

Dettagli

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia Esperienze motorie e apprendimento nell infanzia Bruno Mantovani 1 Secondo titolo: DOBBIAMO CREDERCI 2 .. Alla nascita, un neonato è un miliardario. Tutto è possibile, il cervello è pronto a fornire prestazioni

Dettagli

Carmen Piscitelli - Laboratorio L.I.Di.A.

Carmen Piscitelli - Laboratorio L.I.Di.A. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)...e la Scuola Secondaria... 1ª parte Argomenti trattati Cosa è un DSA: Definizioni e concetti base del Disturbo Evolutivo Specifico di Apprendimento (DSA) Perché

Dettagli

014 5 Pragmatica Lingue per scopi speciali. [014 8] Abbreviazioni e simboli Filosofia e teoria

014 5 Pragmatica Lingue per scopi speciali. [014 8] Abbreviazioni e simboli Filosofia e teoria T4 T4 014 301 Filosofia e teoria 014 301 8 Scuole, teorie, metodologie 014 301 82 Linguistica formale Notazione 01 dalla Tavola 1 come di seguito modificata Da non usare per scuole e teorie semantiche;

Dettagli

Lateralizzazione e linguaggio

Lateralizzazione e linguaggio Lateralizzazione e linguaggio SCIENZE MOTORIE A.A. 2007-2008 Docente: M.Stella Valle SPLIT BRAIN Individuo normale Individuo con cervello diviso LATERALITA MANUALE E LATERALIZZAZIONE CEREBRALE 90% POPOLAZIONE

Dettagli

Università degli Studi di Trieste. Dipartimento di Scienze della Vita. ESERCITAZIONI Psicologia dei Processi Cognitivi 2. Modulo Linguaggio.

Università degli Studi di Trieste. Dipartimento di Scienze della Vita. ESERCITAZIONI Psicologia dei Processi Cognitivi 2. Modulo Linguaggio. Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Scienze della Vita ESERCITAZIONI Psicologia dei Processi Cognitivi 2 Modulo Linguaggio per il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche a.a. 2018-2019

Dettagli

CEND UNIMI, Le aree del nostro cervello

CEND UNIMI, Le aree del nostro cervello CEND UNIMI, 2004 Le aree del nostro cervello Cervello di Anthropithecus troglodytes in formaldeide Le cellule che compongono il nostro cervello Cellule neuronali Guaina mielinica Dendriti Nucleo Cellule

Dettagli

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI L area F5 codifica specifici movimenti della mano, organizzandoli in azioni finalizzate di afferramento e manipolazione di oggetti. I neuroni di afferramento

Dettagli

Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, Aprile 2013.

Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, Aprile 2013. Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, 11-12 Aprile 2013 Sé neurologici Leonardo Fogassi Dipartimento di Neuroscienze Università di Parma

Dettagli

CODICI COMUNICATIVI LA COMUNICAZIONE PROF.SSA GUAITI ORNELLA

CODICI COMUNICATIVI LA COMUNICAZIONE PROF.SSA GUAITI ORNELLA CODICI COMUNICATIVI LA COMUNICAZIONE PROF.SSA GUAITI ORNELLA IL LINGUAGGIO IL LINGUAGGIO=SISTEMA COMUNICATIVO CODICE=INSIEME DI SEGNI CONVENZIONALI CHE POSSONO ESSERE: :GESTI,SUONI, SEGNI,GESTI+SUONI COMUNICAZIONE

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Applied Intelligent Systems (AIS-Lab) Dipartimento di Scienze dell Informazione

Dettagli

«La gestione educativa dell Alunno»

«La gestione educativa dell Alunno» Libreria Etruria, Vt - 7 marzo 2017 «La gestione educativa dell Alunno» Mauro Spezzi I.S.I.S. «F. Orioli» Viterbo Docente di Scienze Umane Specializzato in Pedagogia Clinica Alunni con Bisogni Educativi

Dettagli

LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA

LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LUCIANA DI NATALE - -OGOPEDISTA LORETTA MASON - LOGOPEDISTA RAFFAELA ZANON - LOGOPEDISTA Anno scolastico 2018-2019 Dislessia

Dettagli

Sommario della lezione

Sommario della lezione Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica Indirizzo di Tecnologie Biomediche Insegnamento di Bioingegneria della Riabilitazione Anno Accademico 2010/2011 Modulo F. Ausili per la vita indipendente

Dettagli

ma è un disturbo generico della comunicazione?

ma è un disturbo generico della comunicazione? cos è l AFASIA? Un deficit delle capacità di comprendere, elaborare e produrre messaggi linguistici in persone che avevano in precedenza già acquisito un uso normale del linguaggio Consegue a lesioni focali

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE INTEGRAZIONI AUDIO-VISUO- MOTORIE NELLA PRATICA MUSICALE. Bosisio Parini, 22 ottobre 2016 Lapo Attardo

LO SVILUPPO DELLE INTEGRAZIONI AUDIO-VISUO- MOTORIE NELLA PRATICA MUSICALE. Bosisio Parini, 22 ottobre 2016 Lapo Attardo LO SVILUPPO DELLE INTEGRAZIONI AUDIO-VISUO- MOTORIE NELLA PRATICA MUSICALE Bosisio Parini, 22 ottobre 2016 Lapo Attardo attardolapo@gmail.com Argomenti dell'intervento Ipotesi di deficit di integrazione

Dettagli

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso. Sommario

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso. Sommario L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Applied Intelligent Systems (AIS-Lab) Dipartimento di Scienze dell Informazione

Dettagli

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Applied Intelligent Systems (AIS-Lab) Dipartimento di Scienze dell Informazione

Dettagli

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso. Sommario

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso. Sommario L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Applied Intelligent Systems (AIS-Lab) Dipartimento di Scienze dell Informazione

Dettagli

Sviluppo del linguaggio MG Baglietto

Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Neuropsichiatria Infantile Istituto G. Gaslini Genova Componenti del Linguaggio 1) Componente fonologica: uso dei suoni, delle vocali e delle consonanti La FONOLOGIA

Dettagli