FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO
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- Luisa Martinelli
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1 FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO Nel linguaggio sono compresi due aspetti: l'espressione, cioè la traduzione del pensiero in simboli (codificazione) la comprensione, cioè la traduzione del simbolo in pensiero (decodificazione) Occorre considerare un altro aspetto, che è la ripetizione, che non è correlata con i processi di codificazione e decodificazione, in quanto si può ripetere anche ciò di cui non si comprende il significato La comprensione può essere valutata chiedendo al paziente di compiere ordini più o meno complessi L'espressione si valuta con: prove di denominazione su stimolo visivo, mostrando al paziente un oggetto e chiedendogli di denominarlo, e su stimolo verbale, ponendogli semplici domande (ad esempio: come si chiama l'animale che abbaia?) l'esame del linguaggio spontaneo, facendo descrivere al paziente come fa a svolgere un determinato compito (ad esempio come fa a farsi la barba) In tal caso si valuta la fluenza (numero di parole nell'unità di tempo), la lunghezza delle frasi, la presenza di anomie (difficoltà a trovare una parola), circonlocuzioni (utilizzate per compensare l'ostacolo rappresentato dall'anomia), inceppi, difficoltà ad articolare la parola, parafasie
2 Le parafasie possono essere: semantiche: utilizzo di una parola al posto di un'altra che appartiene alla stessa area semantica (ad esempio tavolo invece che sedia) fonemiche: modificazione della struttura di una parola per inversioni o sostituzioni di sillabe, elisioni, tali da produrre parole deformate, ma ancora riconoscibili, oppure neologismi totalmente privi di significato La ripetizione si valuta facendo ripetere parole o frasi più o meno complesse, o parole prive di significato (logatoni), per escludere l'intervento di processi di codificazione L'afasia è un disturbo acquisito del linguaggio secondario ad una lesione cerebrale L'afasia di Broca, in cui la lesione è situata nel piede della III circonvoluzione frontale dell'emisfero dominante, è caratterizzata da un eloquio poco fluente, con compromissione della ripetizione e della denominazione, e comprensione relativamente conservata
3 L'afasia di Wernicke, in cui la lesione è situata nel lobo temporale dell'emisfero dominante, è caratterizzata da un eloquio molto fluente, con scarso contenuto informativo, parafasie e neologismi, e compromissione della comprensione, denominazione e ripetizione FUNZIONI VISUOSPAZIALI L agnosia spaziale è caratterizzata da un incapacità di utilizzare le informazioni provenienti dall ambiente esterno Possono essere presenti, in variabile associazione: Disturbi della localizzazione degli oggetti nello spazio, con difficoltà nel valutare le distanze, il centro di un cerchio o la metà di una linea
4 Disturbi dell orientamento topografico, con impossibilità ad orientarsi in luoghi anche familiari Difetto di esplorazione visiva, ma anche tattile ed uditiva, di metà dello spazio, in genere della metà sinistra, definito emiinattenzione o neglect, che generalmente consegue a lesioni temporo-parietooccipitali dell emisfero destro In questa condizione il paziente ignora quello che è posto alla sinistra del punto centrale della visione: legge solo la parte destra del titolo di un articolo, utilizza nello scrivere solo la parte destra del foglio Spesso si associano turbe dello schema corporeo, come mancato riconoscimento della metà sinistra del corpo (emisomatoagnosia), o negazione o indifferenza nei confronti di un deficit motorio agli arti di sinistra (anosognosia o anosodiaforia)
5 Per rilevare un eventuale disturbo dello schema corporeo si chiederà al paziente di toccare, su comando, parti del proprio corpo, ad esempio l orecchio sinistro con la mano destra L aprassia costruttiva non è propriamente un disturbo prassico, ma è la conseguenza di disturbi visuo-spaziali E generalmente legata a lesioni del lobo parietale destro E una compromissione della capacità di combinare ed organizzare singole parti in un insieme ordinato, sotto la guida della visione, in assenza di alterazioni della percezione della forma e della discriminazione visiva Si evidenzia quando si chiede al paziente di disegnare o copiare figure RICONOSCIMENTO VISIVO
6 L agnosia visiva indica l incapacità di identificare un oggetto tramite la vista quando le funzioni visive elementari sono sufficienti e le capacità intellettive normali L oggetto che non è riconosciuto tramite la vista può essere identificato facilmente tramite la manipolazione, ed il suo nome può essere evocato senza difficoltà a partire da una definizione verbale Nell agnosia appercettiva il paziente non arriva ad una rappresentazione strutturata dell oggetto, è incapace di disegnare l oggetto o di confrontare oggetti o immagini identiche L agnosia appercettiva dipende da lesioni bilaterali che coinvolgono le circonvoluzioni temporo-occipitali inferiori Nell agnosia associativa il paziente accede ad una rappresentazione dell oggetto, che può disegnare o confrontare, ma non ne conosce il significato
7 Non solo non riesce a denominare l oggetto, ma non può nemmeno indicarne l uso o associarlo ad altri oggetti o immagini in funzione di un legame semantico L agnosia associativa origina di solito da lesioni limitate all emisfero dominante La prosopoagnosia è l incapacità a riconoscere le persone note dal loro viso, mentre questo è possibile udendo la loro voce E solitamente la conseguenza di lesioni bilaterali delle zone di confine temporooccipitale Il ruolo dell emisfero non dominante è particolarmente rilevante nell identificazione delle fisionomie, ed una lesione limitata a questo emisfero può comportare prosopoagnosia
8 ATTENZIONE L attenzione è la capacità di controllare il campo di applicazione dell attività intellettuale L attenzione diffusa è tipica del soggetto che si dispone a recepire le informazioni veicolate da tutti i suoi sensi L attenzione selettiva permette di svolgere un compito cessando di percepire gli stimoli ambientali estranei La corteccia frontale svolge un ruolo importante in questo controllo dell attività nervosa I disturbi dell attenzione si manifestano clinicamente attraverso la distraibilità del soggetto, che non riesce a proseguire un dato compito Per esplorare l attenzione selettiva si può chiedere al paziente di barrare tutte le lettere A che trova in un testo
9 MEMORIA Nella formazione delle tracce mnesiche si succedono due tappe La prima, di breve durata (memoria a breve termine), è il periodo di registrazione, in cui l informazione, mantenuta sotto la veste di un certo stato funzionale dei circuiti neuronali, è sensibile alle aggressioni (ad esempio traumi cranici) La seconda tappa (memoria a lungo termine) è il risultato di un consolidamento, che corrisponde ad una modificazione fisica duratura (stabile) delle strutture sinaptiche Il consolidamento continua attraverso gli incessanti rimaneggiamenti imposti dalle nuove esperienze e dal ritorno alla coscienza dei ricordi Ciò porta sia ad un approfondimento che ad una semplificazione delle tracce mnestiche L ippocampo, situato nella parte mediale del lobo temporale, svolge un ruolo particolarmente importante per la funzione mnestica
10 L amnesia anterograda impedisce la registrazione di nuovi ricordi Si manifesta quando si interroga il paziente sui fatti che si sono verificati a partire dall esordio dei deficit mnesici L amnesia anterograda impedisce la ritenzione, dopo un intervallo di tempo, di informazioni verbali o visive Può essere valutata invitando il paziente a ricordare tre parole, e chiedendogli di rievocarle dopo tre minuti, durante i quali lo abbiamo distratto L amnesia retrograda corrisponde all impossibilità di evocare dei ricordi la cui formazione è precedente all esordio della malattia La si evidenzia interrogando il paziente su notizie autobiografiche o su avvenimenti politici o su conoscenze scolastiche Col termine di amnesia lacunare si intende un periodo della vita del paziente che non ha lasciato nessuna traccia nella sua memoria
11 La confabulazione corrisponde alla rievocazione da parte dei pazienti amnesici di falsi ricordi
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