Ancona, 26 novembre 2015 Bianca Maria Ventura
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2 Strategie di lavoro cooperativo per la lettura-scrittura filosofica Perché introdurre la cooperazione a scuola? le ragioni di Mario Camoglio, Apprendere attraverso la cooperazione con i compagni Emergenza di NUOVI OBIETTIVI EDUCATIVI della scuola del XXI secolo Cambiamento delle PROSPETTIVE PSICOLOGICHE sui temi dell apprendimento Crescente condizione di ETEROGENEITÀ DELLE CLASSI Saper imparare per tutta la vita (Jaques Delors, Nell educazione un tesoro 1997) Saper ascoltare e parlare (Carnevale et alii, Abilità richiesta dai datori di lavoro 1996) Saper collaborare (Arthur L. Costa e Rosemarie M. Liebmann, 1997) Saper pensare a livello elevato La prospettiva del costruttivismo Cognizione distribuita Dimensione sociale della conoscenza La centralità dello studente Attenzione all unicità dello studente Coinvolgimento vitale dello studente (Lauren B. Resnick, L educazione è imparare a pensare 1987) Diversità personologiche, socioeconomiche, culturali ampliamento del concetto di bisogno educativo speciale
3 le ragioni di Howard Gardner, Cinque chiavi per il futuro del capitale Le sfide del TEMPO PRESENTE Globalizzazione MOVIMENTO degli esseri umani contenuti informatici della cultura popolare Nel mondo interconnesso in cui vive oggigiorno la grande maggioranza degli esseri umani, non basta dire che cosa occorre a ciascun individuo o a ciascun gruppo per sopravvivere nel suo orticello. Noi dobbiamo realmente stare tutti uniti, altrimenti è certo che saremo divisi Il mondo del futuro con gli obliqui motori di ricerca, robot e congegni informatici di vario tipo esigerà abilità che finora sono state soltanto facoltative la condizione per non perdere l APPUNTAMENTO CON IL FUTURO acquisire una nuova FORMA MENTIS Sfera cognitiva l'intelligenza disciplinare governa le più significative teorie ed interpretazioni del mondo e si specializza in discipline, mestieri o professioni particolari Chi non ha al suo arco almeno una disciplina è inevitabilmente destinato a ballare la musica di altri. l intelligenza sintetica, in grado di accogliere informazioni provenienti da diverse fonti, filtrarle e selezionarle in modo rapido ed originale l intelligenza creativa, in grado di innovare inventando nuovi modi di pensare, ponendo interrogativi inconsueti e costruendo soluzioni insospettate La condizione per la SOPRAVVIVENZA Sfera relazionale l intelligenza rispettosa è il modo di pensare di chi è consapevole delle differenze tra uomini e culture: il rispetto, dunque, è molto di più della tolleranza perché si traduce in comportamenti concreti quali, l accoglienza, la comprensione, la collaborazione. «una persona veramente rispettosa concede il beneficio del dubbio a tutti gli esseri umani [ ] Rimane aperta alla possibilità che il suo giudizio possa essere errato» l intelligenza etica riflette sulla natura dell'operare del singolo e sui bisogni e le aspirazioni della società in cui vive, è in grado di concepire che i lavoratori possono lavorare per un fine che trascende l'interesse egoistico, e che i cittadini possono operare altruisticamente per migliorare il destino di tutti. Si alimenta del esercizio della responsabilità personale
4 la dimensione dialogica della tensione alla verità Le ragioni della filosofia la dimensione relazionale dell essere umano ed il concetto di bisognevolezza l operosità come dimensione autentica dell esistere DIALOGO SOCRATICO PENSIERO AL LAVORO PEDAGOGIA DEL CONCETTO la dimensione storica della persona ed il suo unico ed irripetibile essere con gli altri e per gli altri Leonard Nelson Gilles Deleuze Félix Guattari l esperienza vitale dell altro costruzione di un nuovo io come ritrovamento dell io e come l aula scolastica come apertura al possibile, luogo della speranza e dell inclusione
5 Il lavoro cooperativo Il lavoro cooperativo si organizza attorno a COMPITI COMPLESSI volti ad un obiettivo comune soggettivamente percepito come tale da richiedere il contributo di ogni membro del gruppo accettato o condiviso da tutti i membri del gruppo complesso e sfidante (AUTODETEMINAZIONE, AUTOEFFICACIA) INTERDIPENDENZA POSITIVA CONDIVISIONE Potenziali vantaggi Potenziali vantaggi Valorizzazione del contributo di ognuno Coinvolgimento dei soggetti più timidi e impacciati Superamento di pregiudizi e stereotipi Trasferimento delle competenze cooperative in altri ambiti Sviluppo delle abilità sociali AUTODETEMINAZIONE, AUTOEFFICACIA
6 Le forme dell apprendimento cooperativo 1. Insegnamento Reciproco (Peer Tutoring): gli Studenti studiano in Coppia e assumono dei ruoli asimmetrici, uno fa da tutor all'altro: ne segue, incoraggia, guida l apprendimento COME LAVORANO LE COPPIE? 1. Sia l alunno/a A, sia l alunno/a B leggono insieme i titoli di tutte le sezioni/paragrafi per avere una visione d insieme; poi ognuno legge il silenzio il primo paragrafo 2. l alunno/a A riassume al compagno con parole proprie il primo paragrafo ANALIZZARE UN TESTO e l alunno/a B ne controlla l accuratezza, dunque ascolta attentamente, aggiunge le cose omesse, corregge quelle che gli sembrano inesatte e collega le nuove informazioni alle conoscenze che già possiedono 3. Per il paragrafo successivo si scambiano i ruoli e così alternativamente fino alla conclusione della lettura dell intero brano. Ogni coppia poi riferisce alla classe. PRENDERE APPUNTI FARE ESERCIZI SCRIVERE E CORREGGERE UN TESTO
7 Alla dell apprendimento dell apprendimento cooperativo INTERDIPENDENZA POSITIVA Trae la sua ragione d essere nella stessa complessità della vita, che rende tutti i membri di un qualsiasi gruppo dipendenti l uno dall altro in ordine alla soluzione dei problemi che di volta in volta si presentano nell esperienza di ciascuno. L interdipendenza positiva è una situazione reale che, però, nell esperienza quotidiana viene spesso negata o occultata. La capacità di interagire PRODUTTIVAMENTE con gli altri, conseguentemente, non è innata ma è oggetto di educabilità, per questo le condizioni di interdipendenza a scuola devono essere create per farne conseguire e consolidare la pratica Nell ambito del lavoro cooperativo, l'insegnante diventa essenzialmente un facilitatore e un organizzatore delle attività di apprendimento. Il suo ruolo comprende le seguenti azioni: Assumere le decisioni preliminari; Spiegare il compito e strutturare il metodo; Osservare ed intervenire durante i processi; Verificare il rapporto tra obiettivi e risultati; Guidare l autovalutazione degli alunni e svolgere l eterovalutazione
8 Compito complesso: compilare la scheda di lettura di un testo filosofico Lavoro cooperativo ad incastro (JIGSAW) PRIMA FASE La classe - di 20 alunni - si divide in cinque gruppi la cui composizione è eterogenea per competenze, genere, paese di provenienza Dopo la lettura individuale del testo, ad ogni gruppo viene affidato un compito specifico previsto dalla stessa scheda di lettura Alunno A: elementi di precomprensione Alunno B: analisi del testo Alunno C: comprensione del testo Alunno D: lavoro sul testo
9 SECONDA FASE Si formano 4 gruppi formati ciascuno rispettivamente da tutti i ragazzi A, tutti i ragazzi B, tutti i ragazzi C, tutti i ragazzi D tecnico competenza A tecnico competenza C tecnico competenza B tecnico competenza D OGNI GRUPPO TECNICO, PER CONSEGUIRE IL COMPITO ASSEGNATO DEVE: Comprendere che il proprio compito specifico è una sottoquestione del problema generale; individuare la rilevanza del compito particolare per la soluzione del problema generale Decidere le modalità del lavoro (tempi e sequenze, sussidi) in modo tale che gli esiti del proprio lavoro siano puntuali per adempiere alla consegna complessiva. Svolgere la ricerca, attraverso la problematizzazione, la selezione delle informazioni, la scelta delle modalità con cui comunicare agli altri gruppi quanto appreso.
10 TERZA FASE: Si riformano i gruppi CHE COSA È CAMBIATO? Gli Alunni A sono esperti degli aspetti di precomprensione e, proprio perché esperti di qualcosa, consapevoli di avere molto da imparare dai compagni Gli Alunni B sono esperti degli aspetti di analisi testuale e anche loro consapevoli di non avere padronanza di tutti gli aspetti del problema complessivo Gli Alunni C sono esperti degli aspetti di comprensione del testo e consapevoli dell intreccio che esse hanno con le altre questioni Gli Alunni D sono esperti degli apsetti di lavoro sul testo
11 IL GRUPPO COME LUOGO DI ESERCIZIO DELLA RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE DI GRUPPO concludere il proprio lavoro; facilitare il lavoro degli altri; sostenere i loro sforzi; valorizzare il loro lavoro mostrando di comprenderne la rilevanza per la soluzione del problema generale organizzare il lavoro in vista dell obiettivo comune; ; saper gestire il tempo; saper gestire eventuali conflitti; saper valorizzare le diversità personologiche e le competenze individuali
12 VALUTAZIONE DEL LAVORO COOPERATIVO DEL GRUPPO (AUTOVALUTAZIONE) Nella valutazione di gruppo i membri verificano e discutono i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi e l'efficacia dei loro rapporti di lavoro. A tal fine, i membri del gruppo, prima individualmente e poi in piccolo gruppo, infine nel grande gruppo, devono: identificare e descrivere quali azioni dei membri siano risultate positive (o negative) ed efficaci (o inefficaci) per il raggiungimento dell obiettivo decidere quali tipi di comportamento mantenere o modificare La valutazione riguarda: gli aspetti individuali del lavoro collettivo (quanto la mia presenza ha inciso sul raggiungimento dell obiettivo, quali non sono state positive, quali negative, che cosa rifarei, che cosa non vorrei più ripetere, ecc.) le dinamiche di gruppo (che cosa ha/non ha funzionato; quanto è stato coeso il gruppo, che rapporto si è stabilito tra la consegna e il gruppo, quanto il gruppo si è sentito all altezza del compito; quali sentimenti lo hanno sostenuto, ecc).
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