LA PROPRIETÀ. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO a.a. 2016/2017. Do7. M. Bellomo

Transcript

1 LA PROPRIETÀ ì ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO a.a. 2016/2017 Do7. M. Bellomo

2 DEFINIZIONE L ART. 832 c.c. definisce la proprietà come il diri7o di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limir e con l osservanza degli obblighi stabilir dall ordinamento giuridico La norma è fru7o di una lunga evoluzione storica, considerato che la definizione della proprietà ha sempre cosrtuito il centro intorno al quale ha ruotato l intera legislazione.

3 CODICI LIBERALI Negli ordinamenr liberali il diri7o di proprietà si cara7erizzava per una tendenziale illimitatezza che rispondeva ad una duplice esigenza: 1. Tutelare la borghesia dell 800 da qualsiasi ingerenza esterna sia pubblica che privata (piano polirco) 2. Illimitatezza era strumentale ad un migliore sfru7amento economico della terra (piano economico) Art. 436 c.c. del 1865 la proprietà è il diri7o di godere e disporre della cosa nella maniera più assoluta purché non se ne faccia un uso vietato dalle leggi o dai regolamenr due considerazioni: 1. Assolutezza significava assenza di limir 2. I vincoli al diri7o erano eccezionali e dovevano essere specificamente individuar

4 Dagli inizi del novecento questa prospebva entrò in crisi, sopra7u7o per effe7o di vari intervenr regolamentarr e della legislazione di guerra, che dimostrò che il dominio incontrastato del privato in materia di proprietà doveva misurarsi con una realtà normarva più arrcolata. CODICE CIVILE 1942 La formulazione dell art. 832 parla di pienezza e non più assolutezza, ridimensionando le facoltà del privato. Nel secondo dopoguerra la do7rina più a7enta osservò che: 1. Al fine di ricostruire il contenuto del diri7o di proprietà, oltre alle norme codicisrche, si doveva far riferimento alla legislazione speciale che delineava vari Rpi di proprietà 2. Si doveva parlare delle proprietà al plurale (proprietà edilizia, agraria etc.)

5 LA COSTITUZIONE La CosRtuzione enuncia due principi basilari sulla proprietà privata: quello della garanzia e quello della funzione sociale Art. 42 co. 2 La proprietà privata è riconosciuta e garan%ta dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limir allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tub. La funzione sociale è conce7o- cardine che: - da un lato legibma le limitazioni della proprietà privata morvate dalla necessità di garanrre altri dirib o valori cosrtuzionali - dall altro circoscrive le possibilità per il legislatore di introdurre restrizioni della proprietà privata ai soli casi in cui esse siano finalizzate ad assicurarne la funzione sociale

6 Caratteri della proprietà ì Pienezza generalità del potere di godimento e disposizione del bene (pur entro i limir di legge) Esclusività il proprietario ha il potere di escludere chiunque altro dal godimento del bene ElasRcità idoneità del diri7o a riespandersi automarcamente a seguito del venir meno dei limir che lo comprimevano Perpetuità assenza di limir temporali

7 LIMITI E OBBLIGHI DELLA PROPRIETA I limir legali derivano da norme di diri7o privato o da norme di diri7o pubblico, a seconda che siano posr a dire7a tutela di interessi parrcolari o di interessi generali. ART. 833 c.c. Divieto di ab emularvi limite generale, il proprietario non può compiere ab che abbiano come fine esclusivo quello di nuocere o recare molesra ad altri RequisiR: 1. esercizio del diri7o di proprietà (comportamento abvo) 2. finalità pregiudizievole (animus nocendi) 3. assenza di urlità dell a7o 4. danno- molesra arrecata a terzi Accertata l emularvita dell a7o il proprietario ha l obbligo di riprisrnare la preesistente condizione e di risarcire il danno.

8 quale di quesr è un a7o emularvo? 1. piantare alberi nel proprio fondo togliendo la vista al vicino 2. stendere il bucato e i tapper oscurando le aperture dell appartamento so7ostante 3. l'azione del proprietario che installi sul muro di recinzione del fabbricato comune un contenitore avente aspe7o di telecamera nascosta fra il fogliame degli alberi posto in direzione del balcone del vicino

9 Varie considerazioni: Le immissioni reciproche sono tollerabili Limite invalicabile è la tutela del diri7o alla salute L azione inibitoria ha cara7ere reale (erga omnes), e non devono essere provar né dolo, né colpa, né il danno È possibile agire anche per il risarcimento del danno LIMITI POSTI NELL INTERESSE PRIVATO (distanze fra le costruzioni; distanze per alberi; comunione forzosa del muro; luci, vedute, prospeb.) Art. 844 c.c. DIVIETO DI IMMISSIONI il proprietario di un fondo può impedire (con l azione inibitoria) le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori e simili propagazioni derivanr dal fondo limitrofo se superano la normale tollerabilità avuto riguardo anche alla condizione dei luoghi

10 LIMITI POSTI NELL INTERESSE PUBBLICO (essi tendono ad assicurare la funzione sociale della proprietà) ESPROPRIAZIONE per pubblica urlità nessuno può essere privato in tu7o o in parte dei beni di sua proprietà se non per causa di pubblico interesse, legalmente dichiarata e contro il pagamento di una giusta indennità. (art. 42 co. 3 Cost., 834 c.c.) Altri limir sono: - Requisizioni - Beni di interesse storico ed arrsrco