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Giorgia Serra
7 anni fa
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1 Università La Sapienza di Roma La tutela giurisdizionale dei diritti in materia fiscale. Accertamento e processo Prof.ssa Rossella Miceli

2 La tutela dei diritti del contribuente ed i mezzi di tutela utilizzabili. L ordinamento comunitario stabilisce un articolato sistema di mezzi giurisdizionali per tutelare le situazioni giuridiche su cui incide il diritto europeo. I mezzi di tutela offerti dal sistema di giustizia comunitaria sono 4: I. il rinvio pregiudiziale, avente ad oggetto l interpretazione delle norme comunitarie (art. 234 del Trattato); II. l azione di inadempimento, finalizzata a rimuovere la violazione di obblighi comunitari (art. 226 Trattato); III. l azione di impugnazione, finalizzata all annullamento di atti illegittimi assunti dalle istituzioni comunitarie (art. 230 del Trattato); IV. l azione di carenza, atta a contestare l illegittima inattività delle istituzioni comunitarie (art. 232 del Trattato). 5

3 L articolazione della giurisdizione comunitaria: la Corte di Giustizia. La giurisdizione comunitaria è ripartita tra: a) il Tribunale: cui competono le controversie tra istituzioni comunitarie ed i loro agenti e funzionari e le controversie promosse dai cittadini; b) la Corte di Giustizia: cui competono tutte le altre controversie e, in particolare, il rinvio pregiudiziale. La Corte di giustizia è quindi l organo adito per le cause aventi ad oggetto questioni fiscali. la Corte statuisce attraverso un collegio di giudici; l attività decisoria è supportata dall opera degli avvocati generali; la procedura prevede due fasi: una scritta (deposito delle memorie) ed una orale (udienza e lettura della decisione). 3

4 Il rinvio pregiudiziale: art. 267 TFUE. E lo strumento che garantisce la corretta ed uniforme applicazione del diritto comunitario negli Stati membri. Il rinvio può essere attivato solo da un organo con funzione giurisdizionale presso il quale è incardinata una controversia la cui risoluzione richiede l intervento risolutore della Corte di Giustizia. N.B. Il rinvio non può essere attivato da amministrazioni pubbliche, istituzioni nazionali o dalle parti del processo. Oggetto del rinvio è l interpretazione di una norma comunitaria o, sporadicamente, la validità di un atto normativo dell ordinamento. 4

5 Il rinvio pregiudiziale: i rapporti tra giurisdizione comunitaria e nazionale. La procedura istituisce un rapporto bilaterale tra: giudice comunitario che formula un giudizio di diritto sull interpretazione della norma comunitaria; organo giurisdizionale interno che deve attuare al caso concreto la norma comunitaria così come interpretata dalla Corte di Giustizia. Tale meccanismo del rinvio pregiudiziale assume un ruolo centrale poiché determina una cooperazione giudiziale tra ordinamenti separati ma coordinati e produce una giurisprudenza centralizzata ed europea. 5

6 Il rinvio pregiudiziale: gli effetti delle sentenze della Corte di Giustizia. Le sentenze interpretative della Corte di Giustizia hanno natura dichiarativa ed un effetto vincolate per il giudice nazionale. Tali sentenze non producono un effetto erga omnes di carattere normativo (trattandosi di strumenti di interpretazione e non di fonti del diritto). Generalmente, tali sentenze hanno efficacia ex tunc. Tuttavia, in materia economica/finanziaria, viene riconosciuta un efficacia ex nunc. 6

7 L azione di inadempimento: art. 258 TFUE. Tale azione è diretta a verificare la corretta applicazione delle regole comunitarie da parte dei singoli Stati membri. La procedura di infrazione è attivata dalla Commissione custode del diritto comunitario e si esercita esclusivamente nei confronti dello Stato membro questa si articola in due fasi: 1. la Commissione avvia il contraddittorio con lo Stato ed emette un parere; 2. se lo Stato non si conforma al parere, può essere adita la Corte di Giustizia che, accertata la sussistenza dell inadempimento, emette una sentenza di mero accertamento. NB. La mancata esecuzione della sentenza da parte dello Stato membro apre un ulteriore procedura di infrazione. 7

8 L azione di annullamento: art. 263 TFUE. L azione è diretta a contestare la legittimità ed a richiedere l annullamento di un atto emanato dalle istituzioni comunitarie. Hanno legittimità a proporre ricorso: I. gli organi dell Unione europea (Consiglio, Parlamento o Commissione); II. gli Stati membri; III. i cittadini europei. In caso di accoglimento, l atto è dichiarato nullo ex tunc e la sentenza ha efficacia generale e retroattiva. Tale azione può essere proposta anche in materia di aiuti di stato e dazi doganali. 11

9 L azione per carenza: art. 265 TFUE. Tale azione è prevista per contestare l illegittima inattività delle istituzioni comunitarie. Oggetto della contestazione sono, ad esempio, i comportamenti omissivi in presenza di un obbligo di agire. La legittimazione attiva è riconosciuta agli Stati membri ed alle istituzioni comunitarie. Il ricorso è presentato contro il Parlamento, il Consiglio, la Commissione o la BCE. Se il ricorso è accolto la Corte di Giustizia emette una sentenza di mero accertamento. 12

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