Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili

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1 Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili 121

2 OBIETTIVO: canale a'raverso il quale fluisce la luce all interno della macchina fotografica. La larghezza del canale è controllata da un disposi=vo chiamato diaframma (il quale si allarga e si restringe facendo passare più o meno luce). Gli obiecvi vengono denomina= in base alla lunghezza focale, espressa in millimetri (mm).

3 Cos è la lunghezza focale? Se consideriamo, per semplificare, l obiecvo composto come da una sola lente, la lunghezza focale è la distanza che c è tra questa lente e il piano focale, ossia il punto di messa a fuoco dei soggec all infinito (cioè, per intenderci, il piano su cui è disposto il sensore o la pellicola). Poiché l obiecvo è composto da molte len=, per determinare la lunghezza focale si considera il centro occo dell obiecvo, cioè lo si considera comunque, virtualmente, come una lente unica. Quindi la lunghezza focale è la distanza tra il centro occo dell obiecvo e il piano di messa a fuoco.

4 Obie,vo normale: si definisce obiecvo normale un obiecvo avente focale approssima=vamente uguale alla diagonale del materiale fotosensibile. L angolo di campo dell obiecvo normale corrisponde all incirca al campo visivo dell occhio umano 43 / 45

5 Per esempio, nella classica pellicola formato Leica 35mm, de'a anche 135, dalle dimensioni di 24x36mm, la diagonale è di 43,27 mm. L obiecvo normale per il formato Leica è dunque il 43mm. In realtà per una serie di ragioni, tra le quali la possibilità di u=lizzare uno schema occo semplice, l obiecvo normale per il sistema 24x36mm è stato sempre considerato, per approssimazione, il 50mm. Per anni, infac, prima dell avvento degli zoom, il cinquan=no è stato l obiecvo a corredo delle reflex. Nel corso del tempo le case si sono cimentate nella produzione di len= da 40mm a 55mm che, con le necessarie approssimazioni, sono considera= obiecvi normali sul formato Leica.

6 36 mm 24mm

7 Sulle fotocamere medio formato, quelle che usano pellicole 120, il cui fotogramma ha dimensioni di 6x6cm, viene considerato normale l obiecvo da 80mm. Sulle reflex digitali Full Frame (FX, formato pieno) che hanno un sensore delle dimensioni uguali a quelle del fotogramma Leica, 24x36mm, il 50mm con=nua ad essere l occa normale. Sulle reflex digitali a'uali APS C o DX, a causa del sensore più piccolo, il classico 50mm non è più un obiecvo normale, in quanto non si avvicina né alla diagonale del sensore, né all angolo di campo inquadrato dall occhio umano. Ne consegue che l obiecvo normale cambia a seconda del sistema u=lizzato. In ques: casi si u:lizza il fa>ore di crop (in inglese: crop factor), definito anche come mol:plicatore di lunghezza focale, il quale può essere usato per calcolare la lunghezza focale equivalente nel pieno formato. Ne consegue che l obiecvo normale cambia a seconda del sistema u=lizzato

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10 Grandangolo, obiecvo con focale inferiore ai 35 mm Normale, obiecvo con focale compresa tra 35 e 50 mm Tele, obiecvo con focale superiore a 50 mm Ci sono poi ulteriori so'ocategorie: Fish eye (è indipendente dalla focale, ma si tra'a solitamente di focali da 6 mm a 16 mm) ultragrandangolare estremo minore o uguale a 13 mm ultragrandangolare mm grandangolo spinto mm grandangolo mm normale mm medio tele mm tele mm super tele da 300 mm in su

11 Grandangolo, obiecvo con focale inferiore ai 35 mm Normale, obiecvo con focale compresa tra 35 e 50 mm Tele, obiecvo con focale superiore a 50 mm Ci sono poi ulteriori so'ocategorie: Fish eye (è indipendente dalla focale, ma si tra'a solitamente di focali da 6 mm a 16 mm) ultragrandangolare estremo minore o uguale a 13 mm ultragrandangolare mm grandangolo spinto mm grandangolo mm normale mm medio tele mm tele mm super tele da 300 mm in su

12 Teleobie,vo: la sua focale è più lunga rispe'o alla diagonale del materiale fotosensibile, il suo angolo di campo è più ristre'o e riproduce un immagine con la prospecva schiacciata, i soggec pos= su piani diversi risultano ravvicina= (angolo di visione più ristre'a).

13 I teleobie,vi iniziano con i 70mm e possono salire fino a 1.000mm su o,che molto poten:. Ovviamente lo scopo del tele è di zoomare il sogge>o.

14 Grandangolare: obiecvo con focale più corta rispe'o alla diagonale del materiale sensibile, il suo angolo di campo è più vasto ed esalta la prospecva, i soggec pos= su piani diversi risultano più distanzia= ( i soggec in primo piano appaiono tanto più grandi rispe'o a quelli di primo e secondo piano). Con i grandangoli è possibile sca'are con tempi più lunghi rispe'o ai normali e ai tele obiecvi, evitando l effe'o mosso delle fotografie.

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16 In genere il numero più basso di un grandangolo è l 8mm (o'o millimetri). In questo caso s=amo parlando di len= molto "aperte", nel senso che sono dei grandangoli molto "spin=", perme'ono infac di vedere una scena davvero ampia. Nello specifico gli 8mm sono chiama= fisheye in quanto l immagine è talmente distorta da risultare "sferica", come se fosse vista a'raverso gli occhi di un pesce.

17 Poco più sopra, alla soglia dei 12mm entriamo nei grandangoli più tradizionali, nel senso che il produ'ore cerca di fare tu'o il possibile per ridurre la distorsione "occhio di pesce" =pica dei fisheye. Ovviamente un 12mm è piu'osto "spinto", infac le ocche rientrano nel mondo dei grandangoli fino ai 35mm.

18 Relazione tra l'obiettivo e la struttura della fotocamera SLR Figura 1 1. Controllare il soggetto utilizzando il mirino. 2. Lo specchio si solleva e l'otturatore si apre per esporre la pellicola o il sensore immagine. 3. L'otturatore si chiude e lo specchio torna in posizione originale. Figura 2 Piano focale Cerchio dell'immagine Angolo di visualizzazione diagonale Lunghezza focale Piano fotografico 2 punto principale Come appare il mondo attraverso un obiettivo? Costruzione e caratteristiche della fotocamera SLR. La fotocamera reflex monobiettivo (SLR) è costruita in maniera tale da rendere possibile l'uso di un'ampia gamma di obiettivi intercambiabili per ottenere il migliore sistema fotografico. È questo componente che rende interessante la fotocamera SLR. La principale caratteristica di questa fotocamera è rappresentata dal sistema del mirino. Poiché nel mirino viene visualizzata l'immagine che raggiunge effettivamente il piano focale, è possibile controllare in anticipo l'immagine che verrà acquisita in modo digitale o sulla pellicola. I raggi di luce che passano attraverso l'obiettivo vengono deviati verso l'alto da uno specchio posto di fronte all'obiettivo in modo da mostrare l'immagine in uno schermo di messa a fuoco che risulta equidistante rispetto al piano focale. Viene, quindi, usato un pentaprisma per orientare e proiettare l'immagine in modo corretto prima della sua visualizzazione nell'oculare. Quando viene premuto il pulsante dell'otturatore, lo specchio si alza e l'otturatore si apre per consentire l'esposizione del sensore dell'immagine o della pellicola. Quando l'otturatore si chiude, lo specchio ritorna nella sua posizione originale (figura 1). In tal modo, è possibile comporre l'inquadratura delle immagini in modo accurato senza l'influenza della parallasse, un problema comune, invece, alle fotocamere compatte, che presentano percorsi di luce diversi per l'obiettivo e il mirino. Come le foto vengono modificate dalle diverse lunghezze focali. È possibile modificare notevolmente la prima impressione di un fotografo mediante l'uso di una varietà di obiettivi utilizzati per scopi diversi. In particolare, le diverse lunghezze focali degli obiettivi cambiano notevolmente l'angolo di visualizzazione, la 122

19 Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili Figura 3 Foto 1 Foto scattata con un obiettivo EF mm f/3,5-5,6 IS USM Lunghezza focale Angolo di visualizzazione diagonale 28 mm 50 mm 135 mm prospettiva e la profondità di campo del soggetto da fotografare. L'angolo di visualizzazione viene espresso come l'angolo dell'area da fotografare, generalmente indicato come angolo della direzione diagonale. Ovviamente, l'immagine acquisita dall'obiettivo è circolare (non un rettangolo delle dimensioni del piano focale) e viene detta "cerchio dell'immagine". L'immagine effettivamente fotografata viene acquisita dal centro del cerchio dell'immagine (figura 2). Nel caso di una fotocamera da 35 mm, l'angolo di visualizzazione (diagonale) è 180 con un obiettivo fish-eye da 15 mm, 46 con un obiettivo da 50 mm, 24 con un obiettivo da 100 mm, 12 con un obiettivo da 200 mm e circa 4 con un teleobiettivo da 600 mm; pertanto, maggiore è la lunghezza focale, più stretto è l'angolo di visualizzazione (figura 3). L'angolo di visualizzazione si dimezza se la lunghezza focale viene raddoppiata, mentre l'area fotografata diventa pari a 1/4. Qui sopra, vengono riportate alcune foto scattate con lunghezze focali da 28, 50 e 135 mm. La composizione cambia notevolmente da una visualizzazione ampia che mostra il tavolo e l'area circostante a un primo piano del soggetto. 123

20 Lo schermo cambia in base alla lunghezza focale 15 mm (fish-eye) 14 mm 28 mm 35 mm 100 mm 135 mm 400 mm 600 mm 124

21 Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili 20 mm 24 mm 50 mm 85 mm 200 mm 300 mm Una buona comprensione della lunghezza focale consente di selezionare l'obiettivo appropriato. Questa serie di foto mostra come una stessa immagine venga fotografata con obiettivi con diverse lunghezze focali. Minore è la lunghezza focale dell'obiettivo, più ampia è la copertura della scena, mentre maggiore è la lunghezza focale, meno ampia è la copertura. Come già detto alla pagina precedente, se la lunghezza focale viene dimezzata, l'area dell'immagine fotografata risulta pari a 1/4; è importante tenere presente questo grado di cambiamento, specialmente per gli obiettivi usati di solito. Ad esempio, risulta molto utile nella scelta dell'obiettivo tenere presente che, nel nostro caso, la cupola, che è il soggetto principale dell'immagine scattata con un obiettivo da 50 mm, diventa più vicina se si usa un obiettivo da 100 mm, 200 mm o 300 mm, senza dover guardare nel mirino. 125

22 Prospettiva/Profondità di campo f/1,4 f/2,8 f/5,6 f/22 f/11 La profondità di campo è rappresentata dall'area di messa a fuoco. Minore è l'apertura, maggiore è la profondità di campo. La profondità di campo è rappresentata dall'area messa a fuoco di fronte e dietro al soggetto da fotografare. La profondità di campo cambia notevolmente in base a vari fattori, tra cui la lunghezza focale dell'obiettivo, l'impostazione dell'apertura, la posizione di messa a fuoco, la distanza dal soggetto da fotografare e la differenza della distanza tra il soggetto principale e lo sfondo. Le cinque foto riportate qui sopra mostrano come, nelle stesse condizioni di scatto, minore è l'apertura, più ampia è la profondità di campo. L'area di messa a fuoco, inoltre, è rappresentata da un rapporto di circa 1:2, dove l'area di fronte al soggetto diventa meno profonda, mentre l'area dietro al soggetto risulta più profonda rispetto alla distanza di messa a fuoco effettiva. L'effetto di "sfocatura" dell'area lontana dalla profondità di campo produce diversi effetti fotografici a seconda dell'obiettivo utilizzato, pertanto, è importante saper destreggiare questo effetto in modo da poter riprodurre un senso di prospettiva. Con la stessa impostazione di apertura, inoltre, è possibile ridurre la profondità di campo diminuendo la distanza fotografica o incrementarla aumentando la distanza fotografica. Gli stessi effetti sono possibili anche riducendo o aumentando la lunghezza focale dell'obiettivo ad una data distanza. La distanza tra il soggetto e lo sfondo influenza la profondità di campo in modo significativo. Ad esempio, anche se viene usato un teleobiettivo con un'ampia apertura e non esiste alcuna distanza tra il soggetto e lo sfondo, non è possibile ottenere un effetto sfocato per lo sfondo, mentre se viene usato un obiettivo grandangolare con un'ampia profondità di campo, è possibile creare effetti sfocati nei primi piani. 126

23 Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili 16 mm 24 mm 50 mm 200 mm 135 mm La prospettiva è l'effetto visivo della fotografia. Un uso oculato della prospettiva, ad esempio, nella creazione di effetti dinamici con il grandangolo o effetti "compressi" con il teleobiettivo, consente di produrre foto espressive di notevole impatto. La prospettiva è l'effetto visivo che determina quanto vicino o lontano appare lo sfondo dal soggetto. Minore è la lunghezza focale dell'obiettivo, maggiore è questo effetto, mentre maggiore è la lunghezza focale dell'obiettivo e minore è questo effetto, per cui l'immagine sembra maggiormente "compressa". Guardando una serie di foto scattate a distanze diverse mantenendo le stesse dimensioni del soggetto, questo effetto appare in modo evidente. È facile notare come la prospettiva cambia notevolmente a seconda della lunghezza focale. Se confrontiamo le foto riportate qui sopra, scattate con obiettivi da 16 mm e 200 mm con grandangolo, possiamo vedere come lo sfondo sembra allontanarsi dietro il soggetto. Al contrario, usando un teleobiettivo, la distanza tra sfondo e soggetto sembra minima, il che conferisce alla foto una sensazione di compressione. In altre parole, possiamo vedere come viene creata la prospettiva confrontando la distanza apparente tra il soggetto e lo sfondo in base alla diversa distanza di messa a fuoco e alla lunghezza focale dell'obiettivo. Per tale motivo, anche mantenendo le stesse dimensioni del soggetto, è necessario usare un obiettivo con grandangolo per far risaltare lo sfondo panoramico e un teleobiettivo per evidenziare, invece, il soggetto rispetto allo sfondo. Ecco perché è molto importante scegliere bene l'obiettivo da usare in base all'effetto fotografico che si desidera realizzare. 127

24 Caratteristiche speciali degli obiettivi EF-S EF-S 60 mm f/2,8 Macro USM EF-S mm f/3,5-4,5 USM EF-S mm f/2,8 IS USM EF-S mm f/4-5,6 IS USM EF-S mm f/3,5-5,6 2 USM EF-S mm f/3,5-5,6 2 Sistema ottico degli obiettivi EF-S EF mm f/4l USM (compatibile con immagini a grandezza naturale di 35 mm) Piano focale Dimensioni cornice Confronto del retro degli obiettivi Obiettivi EF standard (compatibili con tutte le fotocamere reflex monobiettivo EOS) Indicatore di collegament o dell'obiettivo Messa a fuoco 36 x 24 mm posteriore Cerchio dell'immagine: φ43,2 Punto di connessione Obiettivi EF-S (l'aggiunta della S finale al nome consente di distinguerli dagli altri obiettivi EF) EF-S mm f/3,5-5,6 II USM (solo per l'uso con fotocamere reflex monobiettivo EOS compatibili con gli obiettivi EF-S) Dimensioni cornice Piano focale Indicatore di collegamento dell'obiettivo Messa a fuoco 22,5 x 15 mm* posteriore Cerchio dell'immagine: φ27,3 *Dimensioni immagine per EOS 30D Anello di gomma Punto di connessione La presenza di un anello di gomma impedisce di collegare erroneamente obiettivi EF-S a fotocamere EOS DIGITAL SLR non compatibili. La linea di obiettivi EF-S, sempre più completa, ora include un obiettivo macro a focale fissa, uno zoom ultra grandangolare e uno zoom standard con Image Stabilizer (stabilizzatore d'immagine). I nostri obiettivi EF-S presentano sistemi ottici e meccanismi interni appositamente concepiti per le fotocamere digitali reflex monobiettivo, che impiegano sensori con cornice di ritaglio APS- C, ossia di dimensioni minori rispetto a quelle del formato 35 mm. Oltre a disporre di un cerchio dell'immagine più piccolo rispetto agli obiettivi EF, che si adatta alle minori dimensioni della cornice di ritaglio, questi obiettivi impiegano anche un sistema con distanza di messa a fuoco dal retro dell'obiettivo al piano focale, grazie alla presenza di specchi semiriflettenti a riposizionamento rapido presenti nel corpo della fotocamera. Il sensore APS-C offre alla fotocamera un fattore di conversione della lunghezza focale pari a 1,6x rispetto al formato 35 mm e, pertanto, un angolo di visualizzazione ideale per la telefotografia. Canon ha creato l'obiettivo EF-S mm f/2,8 IS USM di ampio diametro, l'obiettivo EF-S mm f/4-5,6 IS USM con Image Stabilizer (stabilizzatore d'immagine) e l'obiettivo EF-S mm f/3,5-5,6 II USM, compatto e leggero, come obiettivi zoom standard in grado di soddisfare tutte le esigenze fotografiche, dalle panoramiche con grandangolo alle normali istantanee fino alle foto realizzate con il teleobiettivo. La serie degli obiettivi EF-S, include, inoltre, l'obiettivo con zoom ultra grandangolare EF-S mm f/3,5-4,5 USM, inteso come accessorio degli zoom standard, e lo straordinario obiettivo macro EF-S 60 mm f/2,8 macro USM, concepito per la telefotografia. * Alcuni obiettivi EF-S non impiegano un sistema ottico con distanza di messa a fuoco dal retro dell'obiettivo al piano focale. * Obiettivo EF-S compatibile con le fotocamere reflex monobiettivo EOS EOS 30D, EOS 20D, EOS 20Da/EOS 400D DIGITAL/EOS 350D DIGITAL/EOS 300D DIGITAL (da settembre 2006) Un design concepito per prevenire il collegamento accidentale di fotocamere EOS non compatibili e danni al corpo delle fotocamere. Gli obiettivi EF-S sono progettati in modo tale da poter essere montati solo sul corpo delle fotocamere reflex monobiettivo EOS compatibili. Infatti, la presenza di un anello di gomma sul retro dell'obiettivo previene eventuali danni al corpo delle fotocamere causati dal tentativo di collegare erroneamente tali obiettivi a fotocamere reflex monobiettivo EOS non compatibili. Gli obiettivi EF-S presentano, inoltre, una diversa posizione di montaggio e un indice di innesto rettangolare di colore bianco che differisce per forma e colore dagli altri obiettivi EF in modo da impedire di collegare erroneamente tali obiettivi a fotocamere reflex monobiettivo EOS non compatibili. 128

25 60 mm (equivalente a 96 mm nel formato 35 mm) Una vasta gamma di obiettivi, dai macro per foto di soggetti a grandezza naturale fino ai teleobiettivi con focali medie. EF-S 60 mm f/2,8 Macro USM Con una lunghezza focale equivalente a circa 96 mm nel formato 35 mm, questo teleobiettivo macro con focali medie consente di realizzare foto di soggetti a grandezza naturale fino all'infinito. È in grado di gestire un'ampia gamma di soggetti, non solo fiori, insetti e piccoli animali, ma anche scene panoramiche, ritratti e istantanee. EF-S 60 mm f/2,8 Macro USM 10 mm (equivalente a 16 mm nel formato 35 mm) EF-S mm f/3,5-4,5 USM Con una lunghezza focale equivalente a mm nel formato 35 mm, questo obiettivo con zoom ultra grandangolare espande notevolmente il campo visivo oltre le capacità dell'occhio umano. Questa funzionalità lo rende ideale per scattare foto di scene marine o per ingrandire campi di fiori di notevoli dimensioni. EF-S mm f/2,8 IS USM Questo obiettivo con zoom di ampio diametro copre una lunghezza focale equivalente a mm nel formato 35 mm. La sua massima apertura di f/2,8 con un diaframma circolare consente di ottenere splendidi sfondi sfocati, mentre il meccanismo di compensazione delle vibrazioni della fotocamera lo rende ideale per l'uso in un'ampia gamma di situazioni, tra cui lo scatto di ritratti in condizioni di luce naturale. EF-S mm f/3,5-4,5 USM 85 mm (equivalente a 136 mm nel formato 35 mm) EF-S mm f/4-5,6 IS USM Questo obiettivo con zoom 5x e una lunghezza focale equivalente a mm nel formato 35 mm risulta ideale per foto con grandangolo o teleobiettivo. Il suo zoom lo rende altamente versatile per quasi tutte le esigenze fotografiche, dalle scene panoramiche alle foto di gruppo fino alle istantanee e ai ritratti. EF-S mm f/3,5-5,6 2 USM / EF-S mm f/3,5-5,6 2 Con una lunghezza focale equivalente a mm nel formato 35 mm, questi obiettivi con zoom compatti e leggeri sono sufficientemente versatili per tutti i tipi di foto, dagli scatti di gruppi con grandangolo fino alle comuni istantanee e ai ritratti con teleobiettivo su sfondi sfocati. EF-S mm f/4-5,6 IS USM Equivalenti lunghezza focale nel formato 35 mm 16 mm 27 mm 35 mm 50 mm 88 mm 136 mm EF-S 60 mm f/2,8 Macro USM 96 mm EF-S mm f/3,5-4,5 USM 16 mm 35 mm EF-S mm f/2,8 IS USM 27 mm 88 mm EF-S mm f/4-5,6 IS USM EF-S mm f/3,5-5,6 2 USM EF-S mm f/3,5-5, mm 136 mm 29 mm 88 mm 129

26 APS-C versus full frame When choosing a digital SLR or a lens to go with it, it helps to understand the difference between APS-C and full-frame cameras. Here are the differences, and what they mean for your photography. Macro photography, like this picture of a Preying Mantis, is one of the areas in which the size of the sensor makes a difference. Digital SLR cameras have a sensor, which is the thing that takes the place of the film. The size of that sensor makes a big difference to how the camera behaves. Back in the days when everyone used film, people often talked about using 35mm film in their SLR cameras. Now, when people refer to a full-frame digital camera,

27 they re talking about a camera with a sensor about the same size as a single full frame of 35mm film. APS-C APS-C stands for Advanced Photo System type-c. Aren t you glad you know that now? Okay then, here s what it means. APS was a format of camera film that allowed a choice of three different formats. The C added onto the end referred to what was called the Classic option for using that type of film. An APS-C sensor cuts off some of the edges of a scene, compared with a full-frame sensor How it relates to digital An APS-C sensor is smaller than a full-frame sensor. That means the edges of the image recorded by a full frame camera are cut off (cropped) by the APS-C sensor. If you look at the picture at right, you ll get a rough idea of how much cropping I m talking about. You ll see that the full frame captures a lot more!

28 So, why doesn t everyone use a full frame sensor? Full frame sensors are bigger than APS-C and that makes them more expensive to make, which means more expensive cameras. And sometimes there are advantages in APS-C. I ll talk about that in a moment. Before I go on, I ll point out that full frame cameras work exactly the same as the APS-C ones, but because they capture a broader expanse of the scene, we can end up with slightly different images, and I m talking about more than just how much gets saved or chopped off the sides. Increasing the background blurring allows the foreground subject to stand out more Backgrounds Imagine you re taking a photo of a flower with an APS-C camera. You re standing close to the flower because you want it to fill the whole photo. Now imagine there s some grass in the background. That grass looks kind of, well, grassy and distracting and so you want to blur it away so the flower will stand out more. So you open up your aperture as much as you can toreduce the depth of field, which pushes the grass further out of focus than it already was. You take your shot. The grass is blurred and not as much of a distraction any more. Now, you swap over to a full frame camera and look through the viewfinder. Same lens. Same camera settings. But, whoa! That flower no longer fills the frame. You re seeing all the scenery around it which had been cropped by the APS-C camera. So what do you do? You can take the shot and crop your photo in your image editor, and end up with the same picture. Or you can move in closer to the flower.

29 Moving in closer does more than just bring your composition back to having the flower filling the frame again. Because you re now standing physically closer to the flower, the perspective on the flower seems a little bit more extreme. And now you re focusing closer too. And when you focus closer, depth of field gets smaller. So that background grass is suddenly even more blurred, meaning that the flower stands out even more. Same subject, same lens, same aperture and even the same composition, but the full frame camera has resulted in a photo which is different! In this case, you might prefer the full-frame camera. Macro You re admiring the photo when you see a cute spider (yeah, I find them cute!) on the flower which you hadn t noticed before. You have a macro lens and now you want to fill the photo with that spider. At this point, the APS-C camera might be more helpful because you won t have to stand as close to the spider to fill the frame. While that might be nice for people who don t like getting close to things that bite, being at a greater distance also means you re less likely to scare the spider! Yep. Spiders can get scared too! And in macro photography, trying not to frighten off your skittish subjects is a big deal and you ll welcome the advantage you have from being able to work at a greater distance. But that s not all. Because getting enough depth of field is notoriously difficult in macro photography, you ll probably also appreciate the slight increase in depth of field that comes from photographing your critter at the greater distance.

30 Above: Depth of field increases as you move further away from your subject. This can give an APS-C camera an advantage when taking macro photos because they fill the frame with your subject from a greater distance. Note that this graphic is not drawn precisely to scale. Distant objects Having the sensor only capture the centre of a scene can sometimes work to your advantage

31 A bird suddenly lands on a plant about ten feet away. It s a species new to science and photography. Well okay, in my example at right it s a Chestnutbreasted Mannikin which has been photographed heaps of times, but it fills the frame nicely with the APS-C camera, but not so much on the full frame. Having an APS-C camera is like making your lens longer (more telephoto)! Crop factor Canon APS-C cameras like the 40D and 7D are often said to have a crop factor of 1.6. Nikon APS-C cameras (also known as Nikon DX format) have a crop factor of about 1.5. The crop factor is sometimes called the multiplier factor because when you multiply it by the focal length of the lens, you see the difference in how the lens frames your scene. Now, I know that didn t make much sense when I said it like that, so I ll give you an example. Put a 100mm lens on a full frame camera and it behaves like a 100mm lens. Well, of course it does. But put that same 100mm lens on an APS-C body with a 1.6 crop factor and it frames the scene like a mm lens (a 160mm lens) would have done on a full-frame. And a 400mm lens on an APS-C camera will frame the scene like a gigantic 640mm lens on a full frame body. So it s sort of like making your telephoto lenses longer, but not exactly the same as having those longer lenses. You see, the APS-C camera doesn t actually magnify the image any more than the full frame. Instead, the impression that you re zoomed in more and seeing things bigger comes from the way it crops off the outsides of the scene. This can still sometimes offer an advantage though, because if the pixels in the APS-C sensor are small enough and packed in densely enough then you can capture a lot of detail in a way that is almost as good as having that longer lens. In other words, the combination of the cropped sensor plus the pixel density really can result in some magnification advantages! Yeah, I know how nerdy and complicated that sounded. And if you want to understand that pixel density stuff better then I explain it in this short article. Otherwise, we can move on.

32 An APS-C camera and a full-frame camera with identical lenses would see different amounts of the same scene. Anyway, by having an APS-C sensor, all your lenses frame your shots like longer lenses would on the full frame cameras. That can be great for things like wildlife photography, where a lot of your subjects will be a long way away. But not so good for wide angle photography. Because a full frame camera takes full advantage of the wide angle lenses, while the APS-C does not, due to the fact that the APS-C is cutting off all the outside bits of the wide-angle image, meaning that it s not so wide-angle any more. For example, a beautiful 20mm wide angle lens would behave more like a not-nearly-so-wide 32mm lens on the APS-C. That s not necessarily a deal breaker, because there are some extreme wideangle lenses available now (lenses with very short focal lengths) that can restore wide-angle photography for APS-C camera users. Specialised lenses Some lenses are designed to only work on cropped sensors. So if you have a fullframe camera, you might find yourself unable to use some of the lenses available for the APS-C models. Of course, if you re buying a lens you should make sure at the camera store that it s suitable for your camera body. However, some people with APS-C cameras choose to only buy lenses that will work on full-frame as

33 well, because they might want to switch to full-frame later. That s a personal preference of course and in my opinion it s neither right or wrong. For example, they might plan to always stick with APS-C because it suits their photography. Alternatively, they might choose to eventually change to full frame. Only you will know what s best for you. Full frame cameras PROS take full advantage of wide-angle lenses allow the photographer to move in closer to the subject and so reduce the depth of field, which can mean you can blur away distracting backgrounds more the larger sensor has manufacturing advantages that can result in less noise in your images great for landscape photography and often preferred for street photography, art photography, real estate photography or product photography CONS more expensive than APS-C more difficult to fill the frame with distant, easily-spooked subjects like birds APS-C cameras PROS less expensive telephoto lenses behave like something even more telephoto great for sports/wildlife photos and macro where the action can be at a greater distance CONS wide angle lenses lose some of their wide-angle effect backgrounds can be slightly more in focus and therefore slightly more distracting the smaller sensor can sometimes result in a little bit more noise in your photos

34 You might be seeing now how, just by changing the size of the sensor, it opens up all sorts of interesting implications for lenses and photography. Remember that both kinds of cameras can do all the same things, but they handle them a little bit differently. And those differences are used to their maximum advantage by top photographers.