Terapia Genica Correggere geni difettosi responsabili di malattie

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Terapia Genica Correggere geni difettosi responsabili di malattie"

Transcript

1 Terapia Genica Correggere geni difettosi responsabili di malattie Ma per adesso resta una procedura sperimentale, e un enorme mole di ricerca è ancora necessaria affinché possa esplicare a pieno il proprio potenziale terapeutico

2 Terapia cellulare Germ-line; somatica in vivo; ex-vivo Allotrapianto: cellule provenienti da un donatore della stessa specie Autotrapianto: cellule provenienti dallo stesso paziente Xenotrapianto: cellule provenienti da animali di specie diverse

3

4 Strategie terapeutiche genetico-molecolari Produzione di proteine normali in diversi sistemi di espressione (batteri, lieviti, cellule in coltura, animali geneticamente modificati). Produzione di anticorpi geneticamente modificati. Produzione di vaccini geneticamente modificati. Terapia genica.

5 Terapia genica Insieme di procedimenti atti a a curare o ad alleviare una malattia modificando geneticamente le cellule dei pazienti. Può essere in vivo o ex vivo

6 Obiettivi della Terapia Genica Ø Correzione di fenotipi patologici risultanti da mutazioni genetiche: sostituire e/o correggere un gene mancante o difettoso Ø Espressione di proteina corretta e correzione permanente Ø Trasferimento veloce ed efficiente del farmaco rispettando il contesto genico e cellulare Ø Introdurre nella cellula geni diretti all eliminazione delle cellule cancerose Ø Trasferire geni virali o batterici a scopo di vaccinazione Ø Trasferire geni che stimolano la crescita o la rigenerazione di tessuti danneggiati

7 Quali malattie possono essere trattate con la terapia genica? Malattie Ereditarie: Distrofia muscolare atrofia muscolare Fibrosi cistica Emofilia Immuno deficienze (ADA X-linked) Fenilchetonuria (malattie metaboliche) Anomalie fisiologiche (mucopolisaccaridosi, sindrome di Gaucher etc.) Cancro Malattie cardiovascolari Malattie neurodegenerative (morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson etc.)

8 Quali malattie possono essere trattate con la terapia genica? Inoltre: La terapia genica può trattare anche malattie acquisite quali: Traumi di vario tipo (fratture ossee, ferite, ustioni) Ischemie (necrosi dei tessuti causate da un'interruzione dell'apporto sanguigno) Infezioni

9 Vantaggi teorici della terapia genica Correzione radicale dei difetti Possibilità di agire su meccanismi molecolari per i quali risulta estremamente difficile sviluppare farmaci specifici Vantaggi economici (se permanente evita la necessità di trattamenti ripetuti)

10 Possibili limitazioni della terapia genica Mancanza di necessità per disponibilità di terapie alternative Mancanza di efficacia Grandi problemi tecnici Costi Effetti indesiderati (espressione non regolata, mutagenesi inserzionale, passaggio delle modifiche alla linea germinale)

11 Attuali problemi tecnici della terapia genica Efficienza di trasferimento (vettori virali migliori di non virali) Selettività del sistema di trasferimento Espressione instabile nel tempo Espressione non regolata Reazioni del sistema immunitario Problemi etici

12 Quando si può pensare di curare una malattia con la terapia genica? Malattia pericolosa per la vita, ma dagli effetti potenzialmente reversibili. Gene clonato. Disponibile sistema di trasferimento genico efficiente per le cellule affette, che garantisca espressione stabile nel tempo. Non richiesta regolazione precisa del gene in questione.

13 Strategie terapeutiche Incremento della dose genica Efficace per le patologie caratterizzate da perdita di funzione totale o parziale di un gene (ad esempio patologie autosomiche recessive o autosomiche dominanti caratterizzate da aploinsufficienza)

14 Strategie terapeutiche Correzione mirata della mutazione genica Necessaria per le patologie causate dalla presenza di un prodotto genico alterato, che agisce attraverso un meccanismo dominante o dominante-negativo.

15 Strategie terapeutiche Inibizione mirata dell espressione genica Strategia utile per le patologie causate dalla presenza di mutazioni ad effetto dominante o dominante negativo.

16 Strategie terapeutiche Uccisione diretta di cellule patologiche

17 Terapia genica del cancro:! potenziamento della risposta immune!

18 Strategie terapeutiche Uccisione di cellule patologiche mediata dal sistema immunitario

19 Come faccio entrare il DNA nelle cellule, e cosa gli succede quando è entrato? Vettori non virali Vettori virali Integrazione casuale Integrazione sito-secifica

20 Vantaggi dei vettori virali Alta efficienza di trasduzione Svantaggi dei vettori virali Possibilità di generare nuovi virus patogeni per ricombinazione con eventuali virus presenti nell ospite Mutagenesi inserzionale (per quelli che si integrano in maniera casuale nel genoma) Molecole di DNA di dimensioni limitate Reazioni immunitarie Costi elevati

21 Caratteristiche del Vettore ideale Efficiente: -infettare un numero di cellule elevato- In grado di raggiungere specificatamente le cellule bersaglio. Capace di incorporare DNA di varie dimensioni. Dovrebbe garantire una prolungata produzione della proteina terapeutica a livelli adeguati. Dovrebbe garantire la regolazione (trascrizionale, traduzionale o posttraduzionale) dell espressione del gene terapeutico. Non deve essere patogeno e ben tollerato. Non dovrebbe avere componenti che inducono risposta immune. Sebbene il vettore ideale non esista, tutte queste caratteristiche sono presenti, individualmente, nei vari vettori oggi disponibili

22 Vantaggi dei vettori non virali Impossibile la generazione di nuovi virus patogeni Riduzione del rischio di reazione immunitaria Possono trasferire molti tipi diversi di molecole, e permettono di trasdurre molecole di DNA anche molto grandi Bassi costi di produzione Possibilità di produzione in grandi quantità Svantaggi dei vettori non virali Scarsa efficienza Se si usano molecole di DNA a doppio filamento anche questi vettori possono dare mutagenesi inserzionale

23 Vettori non virali Liposomi

24 Vettori non virali Endocitosi mediata da recettore

25 Vettori non virali Elettroporazione e altri metodi fisici (shotgun)

26 Cosa si può far entrare nelle cellule con vettori non virali Plasmidi Molecole di DNA a doppio filamento lineari Oligonucleotidi DNA Oligonucleotidi Ribozimi Polipeptidi

27 Vettori virali In tutti i casi si tratta di virus difettivi, che possono essere prodotti solo grazie a particolari linee cellulari capaci di complementare i difetti del virus. In ogni caso la loro preparazione deve seguire queste fasi obbligate: 1. Costruzione del genoma ricombinante 2. Trasfezione del DNA nella linea cellulare capace di produrre le particelle virali 3. Raccolta e analisi del virus 4. Trattamento del paziente

28 Vettori virali: caratteristiche principali Retrovirus : possono infettare solo di cellule in divisione e si integrano stabilmente in maniera casuale. Lentivirus : derivati del virus dell'hiv, possono infettare cellule quiescenti e si integrano stabilmente in maniera casuale (malattie neuro-degenerative). Adenovirus: esprimono ad alti livelli, non si integrano stabilmente e danno grosse reazioni immunitarie (cell. quiescenti). Virus adeno-associati (AAV): integrazione sito specifica ed espressione stabile nel tempo, difficile produrli ad alto titolo. Herpes simplex: infezione molto selettiva dei neuroni, ma importanti effetti citotossici.

29 Retrovirus Enveloped virus RNA genome (2 copies) dsdna enters into the nucleus and integrates upon mitosis Enters the cell by fusion LTR: viral transcription, polyad., replication, integration

30 Vettori retrovirali LTR! amphotropic! Gag! Pol! Env! Psi -! encapsidation cell line! Gag! Pol! Env! LTR! Psi -! ecotropic-momulv! LTR! ADA! Psi +! plasmid transfection!

31 Vettori retrovirali: evitare la ricombinazione Virus difettivo integrato! LTR! Gag! Pol! Env! Psi -! encapsidation cell line! Plasmide! Gene! LTR! Psi +! LTR! LTR! Gag! Pol! Env! Psi -! Gene! Psi +! Particelle virali! ricombinanti!

32 Trial clinico per deficit ADA

33 Retrovirus Trial on 2 ADA patients. Started years treatment. Results published in 1995 Science, Blaese et al!

34 Retrovirus Possono infettare solo cellule proliferanti Integrazione casuale nel genoma. Difficile produrli in grandi quantità (titolo elevato). Successo della terapia dipendente dalla trasduzione delle stem cells. Poco immunogeni. L espressione può andare incontro ad attenuazione nonostante la persistenza del virus nel genoma. In assoluto sono vettori più utilizzati per la terapia genica.

35 Come infettare le cellule post-mitotiche? Lentivirus (HIV-1) Nuclear transport dependent Int (MA, Vpr) cppt-dna flap Oncoretrovirus X Mitosisdependent?

36 Lentivirus (HIV) Genoma complesso: geni strutturali gag pol env geni regolatori tat rev geni accessori nef vpr vpu vif Tropismo per linfociti e macrofagi Infezione persistente / malattia cronica progressiva

37 Lentivirus Particelle virali ibride difettive per la replicazione costituite da: Un set minimo di proteine del core derivate da HIV-1 Il pericapside di un virus non correlato (VSV or MLV) Un genoma contenente: una cassetta di espressione per il transgene affiancata da sequenze cis-regolatorie di HIV-1 non sono presenti geni virali

38 Vettore lentivirale di ultima generazione CMV GAG PRO POL RRE polya RSV REV polya SD SA Costrutti d incapsidazione CMV CMV SD SA VSV-G polya Costrutto codificante il pericapside RSV GA Ψ RRE GA cppt RRE hpgk PROMOTER GFP egfp Wpre Costrutto di trasferimento SIN (Self-inactivating) SD SA

39 Produzione del vettore CMV VSV-G polya CMV Ψ SD SA GAG PRO POL RRE TAT REV Costrutto di incapsidazione polya SD SA Envelope RSV SD GA Ψ RRE cppt GA SA RRE hpgk egfp Wpre PROMOTER Costrutto di trasferimento Trasfezione transiente Cellule 293T Raccolta a 24 e 48 ore Cellule HeLa Titolazione per diluizioni seriali Concentrazione per ultracentrifugazione

40 Lentivirus GFP expression 3 months after injection

41 Lentivirus Genoma ad RNA. A differenza degli altri retrovirus possono infettare cellule proliferanti e postmitotiche. Integrazione casuale (mutagenesi inserzionale) Scarsissime reazioni immunologiche. Elevata efficienza di trasduzione. Ottime prospettive per la terapia genica in vivo.

42 Adenovirus

43 Vettori adenovirali Δ E1 Transgene MLP VA Late genes (L1-L5) Δ E3 ITR ITR E4 E1 E2 3.6 kb 293 cells ITR

44 Vettori adenovirali Sviluppo di nuove generazioni di vettori allo scopo di riudrre immunogenicità e aumentare le dimensioni degli inserti.

45 Adenovirus Genoma di DNA doppio filamento. Possono infettare cellule proliferanti e post-mitotiche. Non si integrano, ma vengono mantenuti in forma episomica. Pertanto non determinano mutagenesi inserzionale, ma sono necessari trattamenti ripetuti. Relativamente facile produrli in grandi quantità (titolo elevato). Forti reazioni immunologiche.

46 Ciclo vitale degli AAV! Fase latente! Fase litica! Ad! Integrazione sito-specifica! Ad!! Replicazione!

47 Adeno-Associated Virus (~4.7 kb) Struttura genomica dei Virus Adeno Associati Replicazione del DNA Integrazione e Rescue Proteine del capside: VP1, VP2, VP3 AAV Struttura e Produzione: + 1) Plasmide esprimente i geni rep e cap 2) Adenovirus helper

48 AAV, infezione di neuroni!

49 Vettori adeno-associati (AAV) Genoma di DNA singolo filamento. Virus difettivo che richiede per la produzione la contemporanea presenza di un adenovirus. Possono infettare cellule proliferanti e postmitotiche. Facile produrli in grandi quantità Integrazione sito specifica in un unico locus innocuo (Cr.19), quindi assenza di mutagenesi inserzionale. Espressione stabile nel tempo. Inserti di dimensioni limitate. Efficienza di trasduzione variabile. Poco efficace se purificato bene.

50 Adeno-Associated Virus (~4.7 kb) Situazione attuale e prospettive future Pro efficiente trasduzione in vivo di cellule sia quiescenti che in attiva replicazione espressione prolungata del transgene (descritte sia forme episomali che integrate) bassa immunogenicità Contro la massima capacità di impaccamento è 4,5 kb con il sistema di produzione attuale si ottengono preparazioni a titolo relativamente basso e contaminate da virus Sviluppi futuri: miglioramento dei sistemi di produzione aumento dell efficienza di integrazione sito-specifica

51 Herpes Simplex Virus (HSV)! (ds DNA 152Kb, >70 genes) genome Latency transcripts Latency promoter

52 Herpes Simplex Virus (HSV)! Genoma di DNA doppio filamento molto grande (152 kb) e complesso (>70 geni). Spiccato neurotropismo. Nelle cellule infettate è in forma episomica in uno stato latente. Possibile inserire geni molto grandi. Forti reazioni immunologiche. Presenza di anticorpi contro il virus in un elevata percentuale di casi.

Terapia Genica Correggere geni difettosi responsabili di malattie

Terapia Genica Correggere geni difettosi responsabili di malattie Terapia Genica Correggere geni difettosi responsabili di malattie Ma per adesso resta una procedura sperimentale, e un enorme mole di ricerca è ancora necessaria affinché possa esplicare a pieno il proprio

Dettagli

Terapia Genica. Trattamento di patologie umane in cui il farmaco è materiale genetico

Terapia Genica. Trattamento di patologie umane in cui il farmaco è materiale genetico Terapia Genica Trattamento di patologie umane in cui il farmaco è materiale genetico Storia clinica della terapia genica E cominciata nel 1990 con trattamento ex vivo di pazienti affetti da immunodeficienza

Dettagli

TRASFERIMENTO GENICO IN CELLULE ANIMALI

TRASFERIMENTO GENICO IN CELLULE ANIMALI TRASFERIMENTO GENICO IN CELLULE ANIMALI Perché manipolare geneticamente le cellule animali Per lo studio funzionale di geni e proteine tipici degli organismi animali Per la produzione di proteine con modificazioni

Dettagli

Considerazioni sulla biosicurezza in caso di utilizzo di costrutti virale per terapia genica

Considerazioni sulla biosicurezza in caso di utilizzo di costrutti virale per terapia genica Considerazioni sulla biosicurezza in caso di utilizzo di costrutti virale per terapia genica I vettori virali non competenti per la replicazione, devono essere necessariamente prodotti attraverso l espressione

Dettagli

CHE COS È UN VACCINO TIPOLOGIE DI VACCINI

CHE COS È UN VACCINO TIPOLOGIE DI VACCINI CHE COS È UN VACCINO E una sospensione costituita da microrganismi o di frazioni isolate dagli stessi, in grado di indurre nell ospite una reazione immunitaria specifica Un vaccino risulta: - Efficace

Dettagli

Trasferimento genico in cellule animali

Trasferimento genico in cellule animali Trasferimento genico in cellule animali In 3 modi: 1. Trasferimento diretto del DNA in cellule bersaglio mediante mezzi fisici. Es. microiniezione in vitro o in vivo, bombardamento con microproiettili

Dettagli

Indice. Capitolo 1 Introduzione alla terapia genica... 1. Capitolo 2 Acidi nucleici con funzione terapeutica... 11

Indice. Capitolo 1 Introduzione alla terapia genica... 1. Capitolo 2 Acidi nucleici con funzione terapeutica... 11 Romane Giacca 4b 17-02-2011 11:14 Pagina XI Capitolo 1 Introduzione alla terapia genica........................... 1 Geni come farmaci...................................... 1 Terapia genica: una visione

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA:

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: La variabilità biologica degli organismi viventi La trasmissione dei caratteri da un organismo ad un altro o da una cellula ad un altra Il ruolo del genoma (patrimonio

Dettagli

Elementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate

Elementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate Elementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene LA DEFINIZIONE LEGALE Direttiva

Dettagli

Criteri di classificazione

Criteri di classificazione Cosa sono? Entità: non si ritengono organismi viventi infatti sono classificati in un impero diverso rispetto a quello cellulare impero virale Submicroscopiche: non sono visibili al M.O., ma solo a quello

Dettagli

Adenovirus. Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara

Adenovirus. Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara Caratteri generali Tassonomia Famiglia: Adenoviridae Esistono 2 Generi: Aviadenovirus (apatogeno per l uomo) Mastadenovirus (patogeno per l uomo) Struttura

Dettagli

La regolazione genica nei virus

La regolazione genica nei virus La regolazione genica nei virus Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri I VIRUS INDICE Caratteristiche dei virus: il capside e il genoma virale Classificazione virale Fasi del ciclo riproduttivo

Dettagli

GENETICA aa 2013/2014 TRATTAMENTO MALATTIE GENETICHE TERAPIA GENICA

GENETICA aa 2013/2014 TRATTAMENTO MALATTIE GENETICHE TERAPIA GENICA CORSO INTEGRATO DI GENETICA E BIOLOGIA MOLECOLARE GENETICA aa 2013/2014 Alberto Turco Mercoledi 18.12.2013 Lezioni 63 e 64 TRATTAMENTO MALATTIE GENETICHE TERAPIA GENICA Trattamento convenzionale malattie

Dettagli

Materiale genetico presente nella cellula batterica. Cromosoma batterico Plasmidi Elementi genetici trasponibili DNA fagico

Materiale genetico presente nella cellula batterica. Cromosoma batterico Plasmidi Elementi genetici trasponibili DNA fagico Genetica batterica Materiale genetico presente nella cellula batterica Cromosoma batterico Plasmidi Elementi genetici trasponibili DNA fagico Nucleoide (morfologia) È costituito da un unica unica molecola

Dettagli

Personale coinvolto: Prof. A. Arcangeli, Dr. A Fortunato, Dr. A Gurriero, Dr. M. Ristori. Riassunto

Personale coinvolto: Prof. A. Arcangeli, Dr. A Fortunato, Dr. A Gurriero, Dr. M. Ristori. Riassunto Relazione progetto dal titolo Uso di vettori lentivirali per il silenziamento genico del complesso CXCR4/hERG1: una nuova strategia terapeutica nei tumori pediatrici chemio resistenti Personale coinvolto:

Dettagli

PROGRESS IN STEM CELL BIOLOGY AND MEDICAL APPLICATIONS 12/01/13

PROGRESS IN STEM CELL BIOLOGY AND MEDICAL APPLICATIONS 12/01/13 PROGRESS IN STEM CELL BIOLOGY AND MEDICAL APPLICATIONS Fare clic Stresa 14-16 per modificare maggio 2009 lo stile del sottotitolo dello schema Self-renewal vs differentiation Controllo del self renewal

Dettagli

La nuova biologia.blu

La nuova biologia.blu David Sadava, David M. Hillis, H. Craig Heller, May R. Berenbaum La nuova biologia.blu Il corpo umano PLUS 2 Capitolo C6 Il sistema linfatico e l immunità 3 Il sistema linfatico /1 Il sistema linfatico

Dettagli

LA TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE RICHIEDE L USO DI ENZIMI SPECIFICI

LA TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE RICHIEDE L USO DI ENZIMI SPECIFICI LA TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE RICHIEDE L USO DI ENZIMI SPECIFICI La tecnologia del DNA ricombinante è molto complessa dal punto di vista operativo, ma dal punto di vista concettuale si basa su criteri

Dettagli

CAPITOLO 11: Mendel e la genetica classica

CAPITOLO 11: Mendel e la genetica classica PROGRAMMA MATERIA : DI SCIENZE NATURALI,CHIMICA E GEOGRAFIA A.S. : 2015-2016 DOCENTE: FRAU BASILIA CLASSE: 3 SEZ. B CAPITOLO 11: Mendel e la genetica classica 11.1 Nascita della genetica 11.2 La legge

Dettagli

TRATTAMENTO DELLE MALATTIE GENETICHE

TRATTAMENTO DELLE MALATTIE GENETICHE CORSO INTEGRATO DI GENETICA E BIOLOGIA MOLECOLARE GENETICA aa 2015/16 Alberto Turco Lezioni 59 e 60 17.12.15 TRATTAMENTO DELLE MALATTIE GENETICHE Livelli e strategie di intervento nel trattamento delle

Dettagli

Uso di vettori lentivirali per trasdurre linee cellulari di adenocarcinoma colorettale con shrnas silenzianti il gene herg1

Uso di vettori lentivirali per trasdurre linee cellulari di adenocarcinoma colorettale con shrnas silenzianti il gene herg1 Uso di vettori lentivirali per trasdurre linee cellulari di adenocarcinoma colorettale con shrnas silenzianti il gene herg1 e loro applicazione in studi pre-clinici. Il trasferimento genico è una tecnologia

Dettagli

Parte I I principi fondamentali della clonazione dei geni e dell analisi del DNA

Parte I I principi fondamentali della clonazione dei geni e dell analisi del DNA 6746 BROWN Iniziali I-XIV 13-04-2007 11:57 Pagina VII Indice Parte I I principi fondamentali della clonazione dei geni e dell analisi del DNA Capitolo 1 L importanza della clonazione dei geni e dell analisi

Dettagli

Introduzione alle Biotecnologie

Introduzione alle Biotecnologie Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Introduzione alle Biotecnologie Dott.ssa Elena Sturchio Dott.ssa Miriam Zanellato Promozione della sicurezza nelle scuole BIOTECNOLOGIE E SICUREZZA Roma, 27 Novembre

Dettagli

Scelta dei farmaci antimicrobici

Scelta dei farmaci antimicrobici Antibiotici Gram + Gram - Scelta dei farmaci antimicrobici Identita agente infettante Sensibilita ad un dato farmaco Sede dell infezione Fattori legati al paziente Sicurezza della terapia Costo della terapia

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE INCONTRO FRA CELLUA E NOXA PATOGENA: SEQUENZA DEGLI EVENTI noxa patogena adattamento cellula danno irreversibile danno reversibile - stress proteins - enzimi di riparazione

Dettagli

TRATTAMENTO DELLE MALATTIE GENETICHE

TRATTAMENTO DELLE MALATTIE GENETICHE CORSO INTEGRATO DI GENETICA E BIOLOGIA MOLECOLARE GENETICA aa 2016/17 Alberto Turco Lezioni 55 e 56 Giov. 15.12.16 TRATTAMENTO DELLE MALATTIE GENETICHE Livelli e strategie di intervento nel trattamento

Dettagli

6. Terapia genica. 6.1. Terapia genica ex vivo ed in vivo

6. Terapia genica. 6.1. Terapia genica ex vivo ed in vivo 6. Terapia genica 6.1. Terapia genica ex vivo ed in vivo 6.2. Oligonucleotidi (Triple helix-forming Oligonucleotides- TFO, Transcription factor decoy, antisenso/ribozimi, sirna/mirna, aptameri) 6.3. Produzione

Dettagli

10/30/16. non modificato CAP al 5 e poly-a al 3. RNA messaggero: soggetto a splicing

10/30/16. non modificato CAP al 5 e poly-a al 3. RNA messaggero: soggetto a splicing procarioti eucarioti poli-cistronico mono-cistronico non modificato CAP al 5 e poly-a al 3 RNA messaggero: procarioti eucarioti policistronico monocistronico non modificato CAP al 5 e poly-a al 3 continuo

Dettagli

Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza. O.G.M. Vegetali

Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza. O.G.M. Vegetali Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza O.G.M. Vegetali Identificazione di un O.G.M. e metodi di analisi del DNA transgenico Marco Nani 5BL Liceo Scientifico Mattei di Fiorenzuola

Dettagli

Strumenti, obiettivi e frontiere della terapia genica

Strumenti, obiettivi e frontiere della terapia genica Strumenti, obiettivi e frontiere della terapia genica Michela A. Denti, PhD Centro Interdipartimentale per la Biologia Integrata Università degli Studi di Trento denti@science.unitn.it www.unitn.it/cibio

Dettagli

Le crescenti difficoltà causate dal diffondersi di ceppi resistenti. La vaccinazione ha avuto inizio su base scientifica, in EUROPA; nel 1798

Le crescenti difficoltà causate dal diffondersi di ceppi resistenti. La vaccinazione ha avuto inizio su base scientifica, in EUROPA; nel 1798 Le crescenti difficoltà causate dal diffondersi di ceppi resistenti Hanno suscitato un rinnovato interesse per i vaccini La vaccinazione ha avuto inizio su base scientifica, in EUROPA; nel 1798 Pratiche

Dettagli

Applicazioni della biologia molecolare

Applicazioni della biologia molecolare Applicazioni della biologia molecolare Il settore che ha maggiormente risentito dell impatto delle tecniche del DNA ricombinante è stato quello della medicina. 1)In questo campo la prima ricaduta è stata

Dettagli

3 modulo didattico - Le

3 modulo didattico - Le 3 modulo didattico - Le mutazioni del DNA e le malattie monogeniche. Le mutazioni del genoma umano Mutazione: qualsiasi cambiamento permanente ed ereditabile del DNA Mutazione ereditata proveniente dai

Dettagli

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo Per animali transgenici

Dettagli

IL CONTROLLO DELL ESPRESSIONE GENETICA

IL CONTROLLO DELL ESPRESSIONE GENETICA IL CONTROLLO DELL ESPRESSIONE GENETICA INDICE Scopo della regolazione genica Geni costitutivi e non costitutivi Regolazione genica dei procarioti Il modello dell operone Operone del triptofano e del lattosio

Dettagli

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale Analisi dell esoma e la medicina predittiva Domenico Coviello Direttore Medico

Dettagli

Malattie genetiche e progetto genoma: a che punto siamo arrivati?

Malattie genetiche e progetto genoma: a che punto siamo arrivati? Malattie genetiche e progetto genoma: a che punto siamo arrivati? dott. Elena Belloni Gruppo di ricerca IEO: Meccanismi molecolari del cancro e dell invecchiamento (responsabile prof. Pier Giuseppe Pelicci)

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CDL IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (abilitante all esercizio della professione di Tecnico di Laboratorio Biomedico) Presidente: Prof.

Dettagli

Il cancro e e una malattia dei geni: evidenze

Il cancro e e una malattia dei geni: evidenze Il cancro e e una malattia dei geni: evidenze Esistenza di anomalie cromosomiche associate ad alcune forme di tumori (Boveri, 1914). Raramente, alcuni tipi di tumori possono essere ereditari. L omogeneita

Dettagli

PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI. VETTORI λ 17-06-2010

PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI. VETTORI λ 17-06-2010 PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI VETTORI λ (15-20 Kb) = vettori ottenuti apportando delle modifiche al genoma del batteriofago λ. COSMIDI (40-45 Kb) = plasmidi che contengono i siti cos di λ utili per

Dettagli

DIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV :

DIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV : Pievesestina di Cesena - 29 febbraio 2012 DIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV : il percorso analitico in Area Vasta Romagna Simona Semprini. U.O. Microbiologia - Laboratorio Unico AVR Human

Dettagli

Vaccini di origine vegetale contro i tumori associati al virus del papilloma umano (HPV)

Vaccini di origine vegetale contro i tumori associati al virus del papilloma umano (HPV) Workshop ENEA, 4 dicembre 2003 Molecular farming: produzione di cibi funzionali, di nutraceutici e biofarmaceutici Vaccini di origine vegetale contro i tumori associati al virus del papilloma umano (HPV)

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA COORDINATORE Prof. Roberto Testi Indirizzo e-mail: roberto.testi@uniroma2.it SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia 1 LIBRI

Dettagli

INFEZIONE DA HIV ED AIDS WWW.SLIDETUBE.IT

INFEZIONE DA HIV ED AIDS WWW.SLIDETUBE.IT INFEZIONE DA HIV ED AIDS HIV 1 ed HIV 2 appartengono alla famiglia dei Retroviridae, genere lentovirus. L infezione da HIV provoca nell ospite una progressiva compromissione delle difese immunitarie, soprattutto

Dettagli

HIV: Le nuove frontiere della ricerca. Dott.ssa Chiara Vardabasso

HIV: Le nuove frontiere della ricerca. Dott.ssa Chiara Vardabasso a scuola di scienze della vita Liceo Scientifico N. Tron Schio (VI), 16 dicembre 2008 HIV: Le nuove frontiere della ricerca Dott.ssa Chiara Vardabasso International Center for Genetic Engineering and Biotechnology

Dettagli

Corso STEM Il papilloma virus (Prof.ssa Gabriella Di Cola)

Corso STEM Il papilloma virus (Prof.ssa Gabriella Di Cola) Corso STEM Il papilloma virus (Prof.ssa Gabriella Di Cola) Il papilloma virus (HPV) interessa maggiormente le donne intorno ai 25 anni di età; esso intacca la zona genitale, in particolare le cellule dell

Dettagli

Settore scientifico disciplinare: Titolo insegnamento: Patologia Molecolare

Settore scientifico disciplinare: Titolo insegnamento: Patologia Molecolare Scheda da utilizzare per la progettazione ed erogazione dei moduli didattici d insegnamento Università degli Studi di Bari Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie BSF Settore

Dettagli

1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e

1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e 1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e fondamenti di genetica GENETICA MEDICA OBBIETTIVI FORMATIVI Conoscere le basi cellulari e molecolari dell eredità Conoscere le basi genetiche

Dettagli

Terminologia. Introduzione di DNA in:

Terminologia. Introduzione di DNA in: Terminologia Introduzione di DNA in: Batteri Eucarioti Virus -mediata trasformazione transfezione transduzione/infezione Tipi di Trasfezione Trasfezione in transient DNA non integrato nel genoma dell ospite

Dettagli

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006 1 FAVISMO (DEFICIT G6PD) Cos è il deficit di G6PD? Il deficit di G6PD o favismo è una condizione determinata dalla carenza dell enzima glucosio-6-fosfatodeidrogenasi (G6PD), importante in una via metabolica

Dettagli

Espressione di proteine ricombinanti

Espressione di proteine ricombinanti Espressione di proteine ricombinanti Purificazione di una GSTfusion protein (1) Purificazione di una GSTfusion protein (2) GST pull-down Assay gene GST pge express GST-fusion protein in E.coli prepare

Dettagli

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti

Dettagli

Classificazione dei virus

Classificazione dei virus Classificazione dei virus Criteri di classificazione International Committee on Taxonomy of Viruses Ospiti: animali, piante, batteri. Natura dell acido nucleico nel virione : RNA o DNA Simmetria del capside:

Dettagli

TRASPORTO VESCICOLARE

TRASPORTO VESCICOLARE TRASPORTO VESCICOLARE ORIGINE Dalle membrane degli organelli DESTINAZIONE Verso altri organelli (trasporto intracellulare) Verso l ambiente extracellulare (esocitosi) Dalla membrana plasmatica Verso l

Dettagli

Biotecnologie ed OGM. Prima parte: DNA ricombinante e microorganismi geneticamente modificati.

Biotecnologie ed OGM. Prima parte: DNA ricombinante e microorganismi geneticamente modificati. Biotecnologie ed OGM Prima parte: DNA ricombinante e microorganismi geneticamente modificati. COSA SONO LE BIOTECNOLOGIE? Si dicono Biotecnologie i metodi tecnici che permettono lo sfruttamento di sistemi

Dettagli

Geni che regolano la divisione cellulare

Geni che regolano la divisione cellulare Geni che regolano la divisione cellulare!geni il cui prodotto proteico promuove un aumento del numero di cellule (oncogeni) Oncogeni = acceleratori!geni il cui prodotto proteico induce una riduzione del

Dettagli

GENETICA. Modulo di 6 CFU. Esame integrato di BIOCHIMICA&GENETICA Secondo anno del corso di laurea triennale in SCIENZE AMBIENTALI

GENETICA. Modulo di 6 CFU. Esame integrato di BIOCHIMICA&GENETICA Secondo anno del corso di laurea triennale in SCIENZE AMBIENTALI GENETICA Modulo di 6 CFU Esame integrato di BIOCHIMICA&GENETICA Secondo anno del corso di laurea triennale in SCIENZE AMBIENTALI Docente: Flavia Cerrato Dip.to Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche

Dettagli

METABOLISMO E CRESCITA MICROBICA

METABOLISMO E CRESCITA MICROBICA METABOLISMO E CRESCITA MICROBICA CRESCITA MICROBICA Riproduzione dei Microrganismi a- Scissione b-crescita apicale c- Gemmazione Scissione Batteri Alghe alcuni Lieviti CRESCITA MICROBICA Crescita apicale

Dettagli

DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE ***

DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE *** DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE *** LE BIOTECNOLOGIE CHE COSA SONO LE BIOTECNOLOGIE? Le biotecnologie

Dettagli

Genetica dei microrganismi 3

Genetica dei microrganismi 3 Genetica dei microrganismi 3 2 In questo caso il filtro poroso non eliminava lo scambio, indicando l esistenza di un fattore diffusibile DNasi resistente Trasduzione generalizzata 3 Figura 10.14 4 Trasduzione

Dettagli

Nei sistemi modello approcci di modificazione genetica che producono o sequenze genetiche alterate o espressione genetica alterata fenotipo alterato.

Nei sistemi modello approcci di modificazione genetica che producono o sequenze genetiche alterate o espressione genetica alterata fenotipo alterato. Nei sistemi modello approcci di modificazione genetica che producono o sequenze genetiche alterate o espressione genetica alterata fenotipo alterato. Correlazione tra fenotipo alterato, o a livello cellulare,

Dettagli

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Delezione Variazioni della struttura Duplicazione Inversione Mutazioni cromosomiche Variazioni del numero Traslocazione Aneuploidie Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Variazioni del numero di assetti

Dettagli

Il futuro del doping: i geni?

Il futuro del doping: i geni? Doping genetico Il futuro del doping: i geni? Doping genetico I progressi nell ambito della genetica con la definizione del genoma umano (circa 30.000 differenti geni) aprono prospettive molto interessanti

Dettagli

Polymerase chain reaction (PCR) Lezioni d'autore di Paola Vinesi

Polymerase chain reaction (PCR) Lezioni d'autore di Paola Vinesi Polymerase chain reaction (PCR) Lezioni d'autore di Paola Vinesi PCR (I) VIDEO PCR (II) Il metodo della reazione a catena della polimerasi è stato ideato nel 1983 da Kary B. Mullis, che nel 1993 ha ricevuto

Dettagli

-85% del genoma é trascritto in RNA -Solo 1.1% codifica per proteine (c.a geni) -Le proteine sono milioni ( ogni gene più proteine) I GENI SONO

-85% del genoma é trascritto in RNA -Solo 1.1% codifica per proteine (c.a geni) -Le proteine sono milioni ( ogni gene più proteine) I GENI SONO Replication -85% del genoma é trascritto in RNA -Solo 1.1% codifica per proteine (c.a 20000 geni) -Le proteine sono milioni ( ogni gene più proteine) I GENI SONO QUINDI AMBIGUI I processi epigenetici,tutti

Dettagli

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione La mappatura dei geni umani SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione Un grande impulso alla costruzione di mappe genetiche è stato dato da le tecniche della

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

1. Medicinali di terapia cellulare somatica e medicinali di ingegneria tissutale

1. Medicinali di terapia cellulare somatica e medicinali di ingegneria tissutale Allegato 1 1. Medicinali di terapia cellulare somatica e medicinali di ingegneria tissutale La sostanza attiva del medicinale è rappresentata da cellule e/o tessuti prodotti dall ingegneria cellulare o

Dettagli

TERAPIE GENICHE E GENETICHE

TERAPIE GENICHE E GENETICHE TERAPIE GENICHE E GENETICHE Terapia genica: consiste a modificare il repertorio genetico di alcune cellule con uno scopo terapeutico Modifica di cellule somatiche! Modifica per addizione, non per sostituzione

Dettagli

I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA GENETICA MEDICA 1. PLEIOTROPISMO 2. ETEROGENEITA GENETICA 3. VARIABILITA

I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA GENETICA MEDICA 1. PLEIOTROPISMO 2. ETEROGENEITA GENETICA 3. VARIABILITA I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA GENETICA MEDICA 1. PLEIOTROPISMO 2. ETEROGENEITA GENETICA 3. VARIABILITA 1. PLEIOTROPISMO - Definizione Manifestazioni cliniche apparentemente indipendenti, a carico di

Dettagli

DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle

DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle proteine. Tuttavia il flusso unidirezionale di informazioni

Dettagli

Plasmidi come vettori di clonaggio

Plasmidi come vettori di clonaggio Plasmidi come vettori di clonaggio Un vettore plasmidico di buona qualità deve possedere le seguenti proprietà: 1. Piccole dimensioni (

Dettagli

Malattie genetiche. Dott. Giovanni LONGO

Malattie genetiche. Dott. Giovanni LONGO Malattie genetiche Dott. Giovanni LONGO Il ruolo della ricerca scientifica Esistono una quantità quasi infinita di rimedi o cure contro un'altrettanta quantità di malattie. La ricerca scientifica si occupa

Dettagli

Mutazioni genetiche 2

Mutazioni genetiche 2 Mutazioni genetiche 2 Cosa sono le mutazioni? Le proteine sono in grado di svolgere la loro funzione solo se la loro sequenza amminoacidica è quella corretta. In caso contrario si possono generare delle

Dettagli

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi A.O. Polo Universitario Ospedale L. Sacco, Milano Unità Operativa di Cardiologia Centro Malattie Rare Cardiologiche - Marfan Clinic Responsabile prof. Alessandro Pini Polimorfismo clinico e genetico: quali

Dettagli

CAUSE DI STRESS CELLULARE

CAUSE DI STRESS CELLULARE CAUSE DI STRESS CELLULARE STRESS CELLULARE PERTURBAZIONE DELL OMEOSTASI CELLULARE =DANNO DIFESA ADATTAMENTO EVOLUZIONE CAUSA DI PERDITA DI INTEGRITA /FUNZIONE NELLE MACROMOLECOLE CELLULARI CAUSA CHIMICA

Dettagli

Nei batteri non è presente una membrana nucleare

Nei batteri non è presente una membrana nucleare La cellula procariota (Bacteria e Archaea) Morfologia generale Composizione chimica Le strutture cellulari e le loro funzioni parte 1 L involucro Appendici esterne: Le strutture cellulari e le loro funzioni

Dettagli

COMUNICATO STAMPA N 32

COMUNICATO STAMPA N 32 Ufficio stampa Tel. +39 06 4990.2950 Fax +39 06 4938.7154 e-mail: ufficio.stampa@iss.it www.iss.it 25 NOVEMBRE 2003 COMUNICATO STAMPA N 32 ISS, autorizzata la sperimentazione sull uomo del vaccino anti-hiv/aids

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROF. FAUSTO PITROLINO PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE CLASSE 3^A

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROF. FAUSTO PITROLINO PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE CLASSE 3^A LICEO SCIENTIFICO STATALE «GALILEO GALILEI» Via Ceresina 17 - Tel. 049 8974487 Fax 049 8975750 35030 SELVAZZANO DENTRO (PD) ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROF. FAUSTO PITROLINO PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE

Dettagli

TRASFERIMENTO GENICO IN CELLULE VEGETALI: PIANTE TRANSGENICHE

TRASFERIMENTO GENICO IN CELLULE VEGETALI: PIANTE TRANSGENICHE TRASFERIMENTO GENICO IN CELLULE VEGETALI: PIANTE TRANSGENICHE Perché manipolare geneticamente le cellule vegetali Per studiare la funzione di geni e proteine tipici degli organismi vegetali Per produrre

Dettagli

PAPOVAVIRUS POLIOMA PAPILLOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione

PAPOVAVIRUS POLIOMA PAPILLOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione PAPOVAVIRUS PAPILLOMA POLIOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione 1 PAPILLOMAVIRIDAE piccoli capside icosaedrico nudi ds DNA (circolare) replicazione nucleare causano infezioni

Dettagli

unità 4. Dalla genetica alle biotecnologie

unità 4. Dalla genetica alle biotecnologie I virus I virus non vengono considerati esseri viventi. Ciò è dovuto al fatto che queste particelle microscopiche non sono in grado di svolgere alcuna funzione metabolica e non possono riprodursi autonomamente.

Dettagli

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE PRESENTAZIONE Lo sviluppo scientifico in campo biomedico ha subito un accelerazione senza precedenti dalla scoperta

Dettagli

ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE

ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE Una cellula staminale deve: - dividersi solo quando sono necessarie nuove cellule - mantenere la sua localizzazione tissutale/sede

Dettagli

individuazione della causa di una patologia Diagnostica di laboratorio

individuazione della causa di una patologia Diagnostica di laboratorio DIAGNOSI (διαγνωσισ = distinguere) individuazione della causa di una patologia Diagnosi su base clinica e/o anatomo-patologica sospetto o orientamento diagnostico Diagnosi di laboratorio (diagnosi eziologica)

Dettagli

Lezione 1 secondo semestre mercoledi 3 Marzo

Lezione 1 secondo semestre mercoledi 3 Marzo Lezione 1 secondo semestre mercoledi 3 Marzo Prof: Marco Tripodi tripodii@bce.uniroma1.it BIOLOGIA e GENETICA a.a.2012-13 Sezione di Genetica Molecolare La cosa più importante di tutto il corso Capire,

Dettagli

Retrovirus e DNA ricombinante. Lezioni d'autore di Paola Vinesi

Retrovirus e DNA ricombinante. Lezioni d'autore di Paola Vinesi Retrovirus e DNA ricombinante Lezioni d'autore di Paola Vinesi I RETROVIRUS (I) Come tutti i virus, i retrovirus sono parassiti endocellulari obbligati che infettano le cellule rilasciando in esse il proprio

Dettagli

La produzione di proteine ricombinanti mediante processi fermentativi

La produzione di proteine ricombinanti mediante processi fermentativi La produzione di proteine ricombinanti mediante processi fermentativi Il mercato mondiale degli enzimi industriali nel 2006 ha superato i 2 MILIARDI DI DOLLARI Negli ultimi 10 anni: +12% produzione/anno!!

Dettagli

Moltiplicazione dei virus

Moltiplicazione dei virus Moltiplicazione dei virus Un virus può riprodurre se stesso soltanto se penetra in una cellula ospite suscettibile e permissiva all infezione virale. Moltiplicazione dei virus Qualche definizione: Spettro

Dettagli

LA DIVISIONE CELLULARE

LA DIVISIONE CELLULARE LA DIVISIONE CELLULARE Il mantenimento della VITA si basa sulla divisione cellulare UNICELLULARI - riproduzione dell intero organismo PLURICELLULARI - sviluppo dalla prima cellula (zigote) - rinnovamento

Dettagli

Caratteristiche generali

Caratteristiche generali Adenovirus Caratteristiche generali Famiglia: ADENOVIRIDAE (circa 100 tipi, che provengono dall uomo e da altri animali, con caratteristiche fisiche-chimiche simili ed un antigene di famiglia che reagisce

Dettagli

Cosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica

Cosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica L INFEZIONE DA HPV Cosa è l HPV E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica Identificati 100 tipi di HPV che possono interessare l uomo. Di questi

Dettagli

Retrovirus, DNA ricombinante e PCR (seconda parte). LA LEZIONE

Retrovirus, DNA ricombinante e PCR (seconda parte). LA LEZIONE Retrovirus, DNA ricombinante e PCR (seconda parte). LA LEZIONE Polymerase chain reaction (PCR) Il metodo della reazione a catena della polimerasi è stato ideato nel 1983 da Kary B. Mullis, che nel 1993

Dettagli

Immunologia dei tumori Vantaggi dell approccio immunologico alla terapia dei tumori: 1) efficacia, 2) Prevenzione?? 3) Economicità, 4) mancanza di effetti collaterali. La prima pubblicazione che riguarda

Dettagli

Riarrangiamento genico

Riarrangiamento genico Riarrangiamento genico 1 3 quesiti per la comprensione Ø l esistenza nello stesso anticorpo di una parte variabile ed una costante; Ø l esistenza della enorme variabilità (diversità) del sito combinatorio;

Dettagli

Flusso dell informazione genetica

Flusso dell informazione genetica Flusso dell informazione genetica 1 Trascrizione dell RNA (1) Topoisomerasi La trascrizione è catalizzata dalla RNA polimerasi diretta dal DNA con un meccanismo molto simile alla DNA polimerasi Differenze

Dettagli

Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1.

Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1. Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1. Insieme delle caratteristiche contenute nei geni, sia quelle manifeste, sia

Dettagli

Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi

Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi CFU: 6 Anno accademico 2010-2011 Logica del Corso Il completamento del Progetto Genoma di Homo sapiens e di molti altri organismi e virus

Dettagli

Al contrario, l Apoptosi (morte cellulare programmata) diminuisce il numero delle cellule.

Al contrario, l Apoptosi (morte cellulare programmata) diminuisce il numero delle cellule. Divisione Cellulare La Divisione Cellulare aumenta il numero delle cellule somatiche, e si realizza attraverso le fasi di: Mitosi (divisione del nucleo) Citodieresi (divisione del citoplasma) Al contrario,

Dettagli