Regimi IVA particolari. Gestione. Contribuenti Minimi. Gecom Multi
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- Giovanni Corti
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1 Regimi IVA particolari Gestione Gecom Multi
2 Gestione Gestione Per gestire queste casistiche è necessario indicare in Gesarc Gestione Archivio Ditte Dati relativi all attività (pag.2) è necessario indicare F al campo Categorie Particolari Impostazioni E inoltre necessario creare un codice Iva esente (quindi con un codice libero compreso tra 300 e 399) da utilizzare nelle registrazioni delle vendite effettuate da tali contribuenti; per crearlo è necessario entrare nella tabella Gesarc - 1. Gestione Archivio Tabelle 4. Aliquote Iva/Codici esenzione: Tale codice verrà utilizzato, altresì, dalle ditte che ricevono fatture dai contribuenti minimi e devono, quindi, procedere alla registrazione dell acquisto con un codice Iva esente. Per quanto riguarda invece, la registrazione degli acquisti i contribuenti minimi devono registrare con la normale aliquota IVA (4, 10 o 20); la procedura provvederà in automatico in sede di liquidazione Iva (MDEN) a non riportare l Iva in detrazione, inoltre, in sede di stampa della situazione contabile () la procedura considererà il saldo del conto iva c/acquisti tra i costi. Al momento la stampa/interrogazione della situazione contabile per i può essere eseguita solo tramite il comando. Le stampe MSIT, MSITS, INQSIT e INQSITS per ora non possono, quindi, essere utilizzate, in quanto non sono in grado di applicare la normativa relativa a questa tipologia di soggetti. 1
3 Gestione Riportiamo tutte le note degli aggiornamenti usciti riguardanti la gestione dei. Calcolo contribuenti minimi Multi vers vers La Circolare n.7/e del 28 gennaio 2008 ha fornito chiarimenti su alcuni aspetti relativi al regime fiscale dei contribuenti minimi. Di seguito riportiamo i chiarimenti che hanno trovato impatto nella procedura. Il primo chiarimento riguarda il controllo dei euro per gli investimenti effettuati nel triennio precedente: i beni strumentali ad uso promiscuo rilevano per il 50% del costo sostenuto a prescindere da eventuali diverse percentuali di deducibilità contenute nel TUIR (veicoli e telefonia), inoltre il valore da considerare è al netto dell iva indetraibile; in caso di utilizzo di un bene in leasing l importo da considerare è quello dei vari canoni di leasing corrisposti nel triennio precedente, se il bene oggetto di leasing è un bene a uso promiscuo i canoni sono ridotti del 50%; nel computo del limite dei euro vanno considerati anche i canoni di locazione o noleggio corrisposti per acquisire la disponibilità del bene. Il secondo chiarimento è relativo alla deducibilità delle spese: le spese relative a beni ad uso promiscuo rilevano in ogni caso nel limite del 50% del relativo corrispettivo comprensivo dell Iva (che non può essere detratta), si adotta lo stesso criterio anche ai canoni di leasing se riguardano beni ad uso promiscuo. La procedura è stata quindi adeguata in tal senso. Relativamente al controllo dei euro per gli investimenti effettuati nel triennio precedente: i beni strumentali ad uso promiscuo sono ripresi dal programma CESP1 al 50% del loro costo di acquisto senza considerare l eventuale Iva indetraibile presente nel movimento del cespite. per quanto riguarda i canoni di leasing il programma li preleva all interno della procedura LEASING. In pratica trovando in CESP1 un bene in leasing, la procedura controlla che sia collegato alla procedura LEASING ed in questo caso procede alla sommatoria dei vari canoni di leasing, i beni in leasing presenti in CESP1 sono comunque scartati e non ripresi in. Qualora non si sia utilizzata la procedura LEASING è possibile indicare i conti relativi ai canoni di leasing direttamente nei nuovi folder previsti nella scelta Gestione tabella conti ovvero Conti leasing deducibili e Conti leasing parzialmente deducibili. Questi conti sono letti dal programma per il controllo del limite dei euro solo nel caso in cui non ci siano cespiti collegati alla procedura LEASING, la presenza di un solo cespite collegato alla procedura leasing fa si che il programma non legga i conti inseriti nei folder sopradetti. Nel folder vanno inseriti i conti di canoni di leasing utilizzati per rilevare in contabilità i leasing deducibili mentre nel folder vanno inseriti i conti utilizzati in contabilità per rilevare i leasing parzialmente deducibili, in questo caso il programma sommerà i saldi contabili relativi a questi conti e riporterà il 50% nell elaborazione nel rigo Valore acquisti beni strumentali. È necessario non considerare l Iva indetraibile in questo conteggio, lo scorporo è eseguito correttamente nel caso di prelievo dalla procedura LEASING ed è possibile se il prelievo avviene dalla contabilità qualora sia semplificata non è possibile invece in caso di contabilità ordinaria. 2
4 Gestione vers gli altri due folder Altri conti deducibili e Altri conti parzialmente deducibili, presenti nella scelta Gestione tabella conti, servono sempre per il controllo dei euro, per la ripresa dei valori contabilizzati per l utilizzo di beni tramite canoni di locazione o di noleggio. Per quanto riguarda invece la deducibilità delle spese: i costi registrati sui conti in cui è indicata una percentuale di deducibilità IRES diversa da 100% sono ricondotti al 50% considerando anche l Iva. Lo stesso dicasi anche per i canoni di leasing presenti in prima nota nel 2007 e ripresi come costi nel Calcolo reddito : la procedura riconosce quelli da considerare al 50% leggendo i conti dei canoni di leasing inseriti nel folder Conti leasing parzialmente deducibili. Ovviamente anche i beni strumentali a deducibilità limitata, rilevati nel 2007 e considerati come costi nella simulazione del per il periodo 2007, sono ripresi, comprensivi dell Iva e al 50%, nel rigo Totale costi del folder Calcolo reddito. IMPORTANTE Con i prossimi aggiornamenti della procedura MULTI saranno definite le modalità operative con cui gestire correttamente i contribuenti minimi anche alla luce degli ultimi chiarimenti forniti dalla circolare del 28 Gennaio. Al momento è possibile da subito identificare il contribuente come minimo indicando in GESARC Ditte, al campo Categorie particolari il codice F che identifica appunto i contribuenti minimi (precedentemente in franchigia). 3
5 Gestione Gestione contribuenti minimi Multi vers Sono state apportate alcune modifiche alla procedura per poter gestire il regime dei contribuenti da parte di coloro che intendono registrare analiticamente i vari documenti incassati/pagati. Nonostante la rilevazione contabile dei documenti non sia obbligatoria, è comunque consigliato eseguire la rilevazione per verificare l eventuale superamento dei limiti che comporterebbe la fuoriuscita dal regime. Dopo aver indicato nell Anagrafica della ditta che si tratta di ditta con Tipo contabilità S (ditta semplificata) e se si tratta di professionista o meno, indicare F minimi (ex contribuenti minimi in franchigia) nel campo Categorie particolari. vers Le registrazioni avvengono in prima nota come per una normale contabilità semplificata: gli acquisti possono essere registrati indicando l aliquota Iva, se presente, mentre per le cessioni occorre indicare un nuovo codice Iva 3XX. Si consiglia, dovendo applicare il principio di cassa, di effettuare le rilevazioni contabili solo per i documenti per i quali è avvenuto l incasso/pagamento. Nel caso di contribuente minimo professionista è possibile impostare il flag Professionista a Sì, registrare i documenti ed effettuare l incasso/pagamento contestuale o successivo con le apposite causali. Eseguendo il programma MDEN per il trimestre, verranno evidenziate le operazioni di acquisto e di vendita e verrà riportata un imposta a credito/debito pari a zero. Le stampe dei registri Iva per detti contribuenti sono previste solo in prova in quanto non è necessaria per gli stessi la stampa dei registri. Nel caso in cui si effettuino operazioni di acquisto Intra o acquisti con il meccanismo particolare del reverse charge, l Iva sull autofattura deve essere versata. Registrando queste tipologie di operazioni ed eseguendo il programma MDEN per il periodo, è generata l imposta a debito ed il tributo relativo in F24. Si ritiene, pur non essendoci indicazioni ministeriali specifiche in tal senso, che l imposta vada versata entro il mese successivo di rilevazione: questo comporta l indicazione nella ditta, al campo Tipo denuncia, della lettera M Mensile. 4
6 Gestione Per le situazioni contabili relative al 2008, la procedura va utilizzata indicando per il calcolo dei contribuenti minimi una data riferita al Il programma permette di monitorare: nel folder eventuali splafonamenti sia per quanto riguarda i ricavi che l acquisto di beni strumentali nel triennio (2008/2007/2006). nel folder il reddito imponibile su cui applicare l imposta del 20%. Per quanto riguarda i beni strumentali non essendo previsto in questo regime l ammortamento si ritiene corretto utilizzare un conto economico del tipo Acquisto beni di costo unitario inferiore a 516,46. Il conto utilizzato va poi indicato nella Gestione tabella conti nel folder vers affinché sia eseguito il controllo dei euro per l acquisto dei beni strumentali nel triennio. Nel caso di acquisto di un bene a deducibilità parziale occorre rilevare la deducibilità al 50%, per cui occorre utilizzare l aliquota Iva 720 così da ottenere in prima nota due righe di cui una con Iva detraibile e l altra con Iva indetraibile. Indicare quindi il conto di costo ( Acquisto beni di costo unitario inferiore a 516,46 ) nel folder. È bene procedere alla duplicazione del conto Acquisto beni di costo unitario inferiore a 516,46 in modo di tenere separata la registrazione degli acquisti di beni strumentali parzialmente deducibili rispetto a quelli completamente deducibili: il primo conto andrà indicato nel folder mentre il secondo nel folder. In conclusione, in caso di cessione di un bene strumentale acquistato nel 2008 dopo l entrata nel regime in oggetto, l intero importo del corrispettivo costituisce plusvalenza, pertanto si consiglia di rilevare il corrispettivo utilizzando un conto di ricavo generico in cui nel campo Suddivisione per indici del piano dei conti è indicato il codice 90 Ricavi diversi per far sì che nel sia escluso nel primo folder per il limite dei per i ricavi e sia considerato nel secondo folder. ANNOTAZIONI Nel caso invece di cessione di un bene acquistato in un periodo precedente all adozione del regime la circolare 13/E del 26/02/2008 ha chiarito che la plusvalenza (e per analogia si ritiene la minusvalenza) si calcola con la regola generale, ossia come differenza tra il corrispettivo ed il costo non ammortizzato; pertanto se il bene è presente nella gestione dei cespiti si può registrare la fattura di vendita con le modalità ordinarie, il programma provvederà a rilevare sulla parte reddituale la relativa plusvalenza / minusvalenza; qualora il bene non sia presente nella gestione dei cespiti e si volesse inserire l importo della plusvalenza / minusvalenza si raccomanda di non usare i conti standard Plusvalenza ordinaria e Minusvalenza ordinaria che per evitare duplicazioni in caso di gestione dei cespiti sono stati inibiti bensì due conti generici Ricavi diversi e Oneri diversi come già in precedenza accennato. 5
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