GEOMETRIA NOTE DEL CORSO A.A. 2014/15
|
|
- Davide Marrone
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 GEOMETRIA NOTE DEL CORSO A.A. 2014/15 Nicola Ciccoli Contents 1 Preliminari Insiemi e applicazioni Gli insiemi e le loro operazioni Applicazioni Gruppi, anelli, campi Il campo dei numeri complessi Algebra delle matrici Esercizi di riepilogo Sistemi lineari - prima parte 25 3 Spazi vettoriali 27 1
2
3 1 Preliminari 1.1 Insiemi e applicazioni Gli insiemi e le loro operazioni Tutta la matematica moderna è scritta nel linguaggio della teoria degli insiemi. Da un punto di vista ingenuo un insieme è definito da una legge che ci permette di distinguere se certi elementi appartengono o meno all insieme. Ad esempio l insieme dei numeri interi minori di 5 è un insieme ben definito (mentre non è ben definito l insieme delle persone belle perchè la bellezza non è un dato oggettivo). In realtà, come dimostrato da Bertand Russell con i suoi famosi paradossi, tale teoria ingenua è contraddittoria. Esiste una ben più complessa teoria assiomatica degli insiemi che risolve queste contraddizioni. Non avremo però bisogno di usarla nel seguito del corso e quindi ci baseremo sulla precedente definizione ingenua di insieme. L appartenenza di un elemento ad un insieme verrà indicata con la notazione di Peano: se l elemento a appartiene all insieme A scriveremo a A, se non vi appartiene a A. Un insieme particolare è l insieme vuoto, cioè per definizione l insieme che non contiene nessun elemento. Tale insieme si indica con. Attenzione a distinguere tale insieme dall insieme che contiene il numero intero 0 che si indica con {0} (e diversamente dal precedente contiene, appunto, un elemento). Il numero di elementi di un insieme si dice la sua cardinalità. L insieme vuoto ha cardinalità zero. Definizione Dati due insiemi A e B diremo che B è un 3 Data la difficoltà, con i primi computer, di distinguere il numero 0 dalla lettera O era invalsa l abitudine di indicare lo zero, appunto con l ambiguo simbolo. Oggi che l uso di font di qualità permette di evitare agevolmente questo problema non è più necessaria tale accortezza, che è anzi fonte di errori.
4 1. Preliminari sottoinsieme di A e scriveremo B A se ogni elemento di B è anche elemento di A. Esempio L insieme dei numeri pari è un sottoinsieme dell insieme dei numeri interi. 2. L insieme dei numeri divisibili per 3 non è un sottoinsieme dell insieme dei numeri divisibili per 2. Osservazione Se B A e A B allora A = B. 2. Si assume per convenzione che A per ogni insieme A. 3. A A. 4. Se C B e B A allora C A. Esercizio Elencare tutti i sottoinsiemi di un insieme di 3 elementi. Soluzione Poniamo A = {1, 2, 3}. E utile considerare i sottoinsiemi in base al numero di elementi che contengono. Esiste un solo sottoinsieme con 0 elementi ed è l insieme. I sottoinsiemi con 1 solo elemento sono {1}, {2}, {3}. I sottoinsiemi con due elementi sono {1, 2}, {1, 3}, {2, 3} (si noti che l ordine degli elementi non conta). Infine non bisogna dimenticare l insieme A stesso, che come tutti gli insiemi è sottoinsieme di sè stesso. Esercizio proposto: quanti sottoinsiemi ha un insieme di n elementi? Definiamo ora alcune operazioni fra insiemi. Definizione Dati due insiemi A e B: 4 1. si dice unione degli insiemi A e B e si indica con A B l insieme degli elementi che appartengono ad A oppure a B; 2. si dice intersezione degli insiemi A e B e si indica con A B l insieme degli elementi che appartengono sia ad A che a B;
5 1.1. Insiemi e applicazioni 3. si dice prodotto cartesiano degli insiemi A e B e si indica con A B l insieme delle coppie ordinate (a, b) in cui a A e b B. Si osservi che fra l unione e l intersezione di insiemi risultano le seguenti relazioni di inclusione: A B A, A B B, A A B, B A B. Da ciò segue facilmente che se B A allora A B = B e A B = A. L unione e la intersezione di insiemi si possono rappresentare visivamente tramite i cosiddetti diagrammi di Venn: Intersezione di insiemi A B A B Unione di insiemi A B A B Esercizio Si esplicitino l unione, l intersezione ed il prodotto cartesiano delle seguenti coppie di insiemi: 1. Siano A = {x R : x 1 } e B = { 2}; 2. Siano A = {1, 2, 5, 7} e B = {2, 3, 4, 5}; 3. Siano A = {x Q : x 2 } e B = {x Q : x 2 }; 4. Siano A = {x R : 3x + 2 = 1 } e B = {x R : x 2 1 }; 5. Siano A = {x R : x 1 } e B = {x R : x > 1 }; 5
6 1. Preliminari 6. Siano A = {x Z : x 3 } e B = {x R : x 6 }; Definizione Si dice differenza insiemistica tra due insiemi A e B l insieme A \ B = {x A x B} e si dice differenza simmetrica tra due insiemi l insieme A B = (A \ B) (B \ A) Anche in questo caso se ne può dare una rappresentazione tramite diagrammi di Venn. Differenza A \ B A B Differenza simmetrica A B A B Applicazioni Definizione (Imprecisa) Si dice applicazione fra gli insiemi A e B una legge f che associa ad ogni elemento di A uno ed un solo elemento di B. L insieme A si dice dominio dell applicazione e l insieme B si dice codominio. 6
7 1.1. Insiemi e applicazioni Definizione (Precisa) Si dice applicazione f : A B un sottoinsieme F di A B tale che per ogni elemento a A esiste uno ed un solo elemento (a, b) F. 1 Esercizio Si dica quali fra le seguenti leggi sono applicazioni e quali no: 1. Sia A = {uomini} e B = R +. La legge che associa ad ogni uomo la sua altezza in centimetri. 2. Siano A = {giornidelmese}, B = R +. La legge che associa al giorno del mese il prezzo della benzina in quel giorno. Esempio Dato un insieme qualunque A l applicazione id A : A A, id A (a) = a è detta funzione identica dell insieme A. Definizione Due applicazioni f : A B e g : A B sono uguali se e solo se f(a) = g(a) per ogni a A. Osserva che due applicazioni che differiscano per il dominio od il codominio vengono automaticamente considerate diverse. Definizione Un applicazione f : A B si dice iniettiva se elementi distinti del dominio hanno immagini distinte nel codominio; in formule se f(a 1 ) = f(a 2 ) a 1 = a 2, a 1, a 2 A. Esempio L applicazione f : N N, f(n) = 2n è iniettiva. Infatti se f(n 1 ) = f(n 2 ) allora 2n 1 = 2n 2 e pertanto n 1 = n L applicazione f : R R, f(x) = x 2 non è iniettiva. Infatti f(1) = f( 1) = 1. Si osservi che cambiando dominio un applicazione descritta dalla stessa legge matematica può diventare iniettiva oppure no. F. 1 Si tratta, in sostanza, di identificare una applicazione f con il suo grafico 7
8 1. Preliminari Definizione Sia data un applicazione f : A B. L insieme degli elementi del codominio che sono immagine di un elemento del dominio si dice immagine di f e si indica con Im f. L applicazione si dice suriettiva se ogni elemento del codominio è immagine di almeno un elemento del dominio, cioè se Im f = B. Definizione Un applicazione si dice biettiva o biunivoca se è sia iniettiva che suriettiva. In un applicazione biunivoca ogni elemento del codominio è immagine di uno ed un solo elemento del dominio. Ad esempio è facile provare che la funzione identica è sempre biettiva. Esercizio Si dica quali se le seguenti applicazioni sono iniettive, suriettive, biettive: 1. Sia f : R R, f(x) = 2x Sia f : Q R, f(x) = x Sia f : N Z, f(x) = x. 4. Sia f : Z R, f(x) = 3x. 5. Sia f : R Z, f(x) = Sia f : R R, f(x) = senx. 7. Sia f : R + R, f(x) = logx. 8. Sia f : R R, f(x) = e x. 1.2 Gruppi, anelli, campi Come prima cosa richiamiamo alcune semplici proprietà delle operazioni fra numeri. Esistono vari insiemi numerici che avete sin qui incontrato nei vostri studi. Con N indicheremo l insieme dei numeri naturali, ovvero dei numeri 8 0, 1,..., n,... ;
9 1.2. Gruppi, anelli, campi con Z (numeri interi) indicheremo l insieme ottenuto dall insieme dei numeri naturali aggiungendo ad essi tutti i negativi di numeri naturali e dunque l insieme dei numeri 0, ±1, ±2,.... Ancora più grande è l insieme dei numeri razionali Q ottenuto aggiungendo all insieme dei numeri interi tutti i possibili rapporti fra due numeri interi (con denominatore non nullo!), ovvero le frazioni 0, ±1, ± 1 2, ±1 3, ±2 5, Tali numeri corrispondono, come ricorderete, ai decimali periodici. Non tutti i numeri decimali sono però periodici; altrimenti detto esistono dei numeri non esprimibili come rapporto di interi, quali, ad esempio, π, 2, 3. Quando ai numeri decimali periodici si aggiungono i numeri decimali non periodici si ottiene l insieme dei cosiddetti numeri reali che indicheremo con R. Vedremo fra poco che il processo di estensione non è ancora finito potendo ai reali aggiungere anche i numeri immaginari ed ottenere il caso dei numeri complessi. Ci interessa ora richiamare quelle che sono le principali proprietà delle operazioni di somma e prodotto in questi insiemi numerici. Concentriamoci anzitutto sull insieme dei numeri naturali. Le seguenti proprietà dovrebbero essere note a tutti: 1. associatività di somma e prodotto: (a + b) + c = a + (b + c) (ab)c = a(bc) a, b, c R 2. commutatività di somma e prodotto: a + b = b + a ab = ba a, b R 3. esistenza dell elemento neutro per la somma: a + 0 = 0 + a = a a R 9
10 1. Preliminari 4. esistenza dell elemento neutro per il prodotto a1 = 1a = a a R. 5. distributività della somma rispetto al prodotto a(b + c) = ab + ac a, b, c R. Un operazione è una legge con cui ad una coppia di elementi di un insieme facciamo corrispondere un altro elemento dello stesso insieme. Da un punto di vista più formale possiamo allora dare la seguente definizione: Definizione Un operazione interna binaria sull insieme A è una applicazione del prodotto cartesiano A A (l insieme delle coppie ordinate di elementi di A) a valori in A, (a, b) a b. Tale operazione si dice associativa se (a b) c = a (b c) per ogni a, b, c A. Si dice commutativa se a b = b a per ogni a, b A. Un elemento e A si dice neutro per l operazione se a e = e a = a qualunque sia a A. Qualora sull insieme A sia definita anche una seconda operazione si dice che è distributiva rispetto a se a (b c) = a b a c a, b, c A. Osservazioni: 1. L elemento neutro se esiste è unico. Supponiamo, infatti, che esistano due elementi neutri e 1 ed e 2 : allora e 1 e 2 = e 1 perchè e 2 è neutro e e 1 e 2 = e 2 perchè e 1 è neutro. Dunque e 1 = e Le proprietà di un operazione dipendono anche dall insieme su cui essa è definita. Ad esempio passando dall insieme dei naturali all insieme degli interi si ottiene una nuova proprietà per l operazione di somma ovvero l esistenza di un elemento inverso (opposto) per la somma: per ogni a Z esiste un elemento a Z tale che a + ( a) = 0. 10
11 1.2. Gruppi, anelli, campi E chiaro che in maniera analoga a quanto appena fatto è possibile definire in astratto la proprietà di esistenza di un elemento inverso rispetto ad una operazione in un insieme qualunque. Definizione Sia A un insieme con un operazione dotata di elemento neutro e. Si dice che un elemento a A è invertibile per se esiste un elemento b A tale che ab = e = ba. In tal caso si dirà anche che a ammette un inverso rispetto a e b si dirà l inverso di a e si indicherà con a 1. Osservazioni: 1. L inverso di un elemento a se esiste è unico. Infatti se b e c sono inversi di a risulta c = cab = b. 2. La notazione a 1 non indica un elevamento a potenza, è solo un simbolo formale. 3. Vedremo più avanti esempi di operazioni per cui non tutti gli elementi sono invertibili. Definizione Un insieme A con un operazione che sia associativa, dotata di un elemento neutro e e tale che ogni elemento di A abbia un inverso rispetto a si dice un gruppo. Se l operazione è anche commutativa si parla di gruppo abeliano. L insieme dei numeri interi con l operazione di somma è dunque un gruppo abeliano. E naturale chiedersi se sia un gruppo anche rispetto al prodotto. Ciò equivale a chiedere se dato n Z esiste m Z tale che nm = 1 Se n = 0 un tale m non può esistere. Se n 0 deve essere m = 1 e dunque m non è un numero intero n (a meno che non sia n = ±1). La richiesta dell esistenza di un numero inverso per il prodotto porta naturalmente alla costruzione dell insieme dei numeri razionali. Definizione Un insieme A su cui siano definite due operazioni e tali che: 1. A sia un gruppo abeliano per, con elemento neutro 0; 11
12 1. Preliminari 2. sia distributiva rispetto a ; 3. A \ {0} sia un gruppo rispetto a con elemento neutro 1; si dice un campo. L elemento neutro della somma si dice zero del campo e l elemento neutro del prodotto si dice unità del campo. L insieme dei numeri razionali e l insieme dei numeri reali sono esempi di campi. L insieme dei numeri interi non è un campo. Esercizio L operazione di unione di insiemi è associativa? E commutativa? Ammette elemento neutro? Esistono elementi invertibili per questa operazione? 2. Stesse domanda per l operazione di intersezione. Vale una proprietà di distributività fra le due? 3. Sia F(R; R) l insieme delle funzioni di dominio e codominio R. Definiamo su questo insieme l operazione di somma: f + g : R R; (f + g)(x) = f(x) + g(x) e l operazione di prodotto: fg : R R; (fg)(x) = f(x)g(x) Di quali proprietà godono tali operazioni? 1.3 Il campo dei numeri complessi Vogliamo ora costruire un campo sull insieme delle coppie di numeri reali che chiameremo campo dei complessi. Indichiamo con R 2 l insieme delle coppie ordinate di numeri reali: R 2 = {(a, b) a, b R} e definiamo su questo insieme le due seguenti operazioni 12 (x, y) + (x 1, y 1 ) = (x + x 1, y + y 1 ) (1.1) (x, y)(x 1, y 1 ) = (xx 1 yy 1, xy 1 + x 1 y). (1.2)
13 1.3. Il campo dei numeri complessi Proposizione Rispetto a queste due operazioni l insieme R 2 è un campo con zero 0 = (0, 0) e con unità 1 = (1, 0). Dim. La dimostrazione delle proprietà della somma viene lasciata come esercizio. Vediamo le proprietà del prodotto; iniziamo con l associatività: (x, y) ((x 1, y 1 )(x 2, y 2 )) = (x, y)(x 1 x 2 y 1 y 2, x 1 y 2 + x 2 y 1 ) (x(x 1 x 2 y 1 y 2 ) y(x 1 y 2 + x 2 y 1 ), x(x 1 y 2 + x 2 y 1 ) + y(x 1 x 2 y 1 y 2 )) = ((xx 1 yy 1 )x 2 (xy 1 + yx 1 )y 2, (xx 1 yy 1 )y 2 + (xy 1 + yx 1 )x 2 ) (xx 1 yy 1, xy 1 + yx 1 )(x 2, y 2 ) = ((x, y)(x 1, y 1 )) (x 2, y 2 ) Dimostriamo la commutatività: Proseguiamo con l elemento neutro: (x, y)(1, 0) = (1x 0y, 1y + 0x) = (x, y) e non è necessaria provare l altra identità in virtù della commutatività. Proviamo infine la distibutività. (x, y)((x 1, y 1 ) + (x 2, y 2 )) = (x, y)(x 1 + x 2, y 1 + y 2 ) = (x(x 1 + x 2 ) y(y 1 + y 2 ), x(y 1 + y 2 ) + y(x 1 + x 2 )) = (xx 1 yy 1 + xx 2 yy 2, xy 1 + yx 1 + xy 2 + yx 2 ) = (xx 1 yy 1, xy 1 + yx 1 ) + (xx 2 + yy 2, xy 2 + yx 2 ) = (x, y)(x 1, y 1 ) + (x, y)(x 2, y 2 ) L insieme R 2 con la struttura di campo appena definita si dice campo dei numeri complessi e si indica anche con C. Una delle caratteristiche importanti del campo dei numeri complessi è legata al fatto che è possibile vedere ogni numero reale come un particolare numero complesso tramite l identificazione R a (a, 0) C. Questa è una buona identificazione perchè preserva le operazioni dei numeri reali, cioè (a, 0) + (b, 0) = (a + b, 0), (a, 0)(b, 0) = (ab, 0) 13
14 1. Preliminari e dunque possiamo indifferentemente calcolare somme e prodotti di numeri reali o dei numeri complessi a cui essi sono identificati ottenendo lo stesso risultato. A questa proprietà i matematici si riferiscono dicendo che esiste una immersione dei reali nei complessi. Indichiamo ora con ı il numero complesso (0, 1). E facile allora dimostrare la seguente proprietà algebrica di ı: i 2 = ( 1, 0) = 1. Il numero complesso ı si dice unità immaginaria. Dato un qualunque numero complesso (a, b) si ha (a, b) = (a, 0) + (0, 1)(b, 0) ovvero, identificando i numeri reali con le coppie (a, 0) e usando l unità immaginaria, (a, b) = a + ib.questa notazione è particolarmente comoda perchè permette di fare somme e prodotti di numeri complessi semplicemente ricordando le operazioni fra numeri reali ed il fatto che ı 2 = 1; infatti (a, b)(c, d) = (a + ib)(c + id) = ac + i 2 (bd) + iad + ibc = (ac bd) + i(ad + bc) = (ac bd, ad + bc). Infine questa notazione permette di introdurre una operazione tra numeri complessi particolarmente utile nell uso, il cosiddetto coniugio. Definizione Dato un numero complesso z = a + ib si dice coniugato di z il numero complesso z = a ib. Si osservi allora che il prodotto zz è sempre un numero reale positivo (la cui radice quadrata indicheremo con z e chiameremo modulo del numero complesso). Infatti: zz = (a + ib)(a ib) = a 2 + b 2 Un applicazione di questa osservazione si ha per scrivere quelle frazioni che hanno numeri complessi al denominatore nella forma a + ib. Praticamente si procede come segue: i = 2 5i (2 + 5i)(2 5i) = 2 5i 13 = 2 13 i 5 13
15 1.3. Il campo dei numeri complessi Come ultimo aspetto della teoria dei numeri complessi vogliamo ora parlare della loro rappresentazione trigonometrica. Si tratta, sostanzialmente, di usare le cosiddette coordinate polari nella rappresentazione dei numeri complessi non nulli, identificati a punti del piano reale diversi dall origine. Le coordinate polari sono le coordinate che ad un punto del piano diverso dall origine fanno corrispondere la sua distanza dalla origine ρ (un numero reale positivo) e l angolo θ compreso fra la semiretta dell asse delle ascisse e la semiretta uscente dall origine e passante per il punto in questione. In formule, ad un punto di coordinate (a, b) (0, 0) vengono date le coordinate polari ρ R +, θ [0, 2π[ tali che { a = ρ cos θ b = ρ sin θ Con tali coordinate si ha che z = ρ(cos θ + ı sin θ) e pertanto z = ρ(cos θ ı sin θ). Dunque z z = ρ è proprio il modulo del numero complesso. L angolo θ si dice invece argomento del numero complesso z. Presi ora due numeri complessi z 1, z 2 di moduli rispettivi ρ 1 e ρ 2 e argomenti rispettivi θ 1 e θ 2 si ha: z 1 z 2 = ρ 1 (cos θ 1 + ı sin θ 1 )ρ 2 (cos θ 2 + ı sin θ 2 ) = ρ 1 ρ 2 [(cos θ 1 cos θ 2 sin θ 1 sin θ 2 ) + ı (cos θ 1 sin θ 2 + sin θ 1 cos θ 2 )] = ρ 1 ρ 2 (cos(θ 1 + θ 2 ) + ı sin(θ 1 + θ 2 )) dove nell ultimo passaggio abbiamo usato le formule di addizione per seno e coseno. Possiamo dunque dire che moltiplicando due numeri complessi i loro moduli si moltiplicano mentre i loro argomenti si sommano. Ciò permette anzitutto di osservare che il sottoinsieme costituito dai numeri complessi di modulo uno è chiuso rispetto al prodotto, vale a dire che il prodotto di due numeri complessi di modulo uno è ancora un numero complesso di modulo uno, e permette di dare una formula particolarmente conveniente per le potenze di un numero complesso non nullo (formula di De Moivre): z n = ρ n (cos nθ + ı sin nθ). 15
16 1. Preliminari 1.4 Algebra delle matrici Sia K un campo qualunque (indicheremo con + la sua operazione abeliana e con la giustapposizione l altra operazione) e siano n e m due interi fissati. Chiameremo matrice con m righe e n colonne (o matrice m n) una tabella rettangolare di elementi di K a 11 a a 1n a 21 a a 2n.... a m1 a m2... a mn (1.3) L insieme di tali matrici si indica con M m n (K). Scriveremo anche A = (a ij ) per indicare tale matrice. La i esima riga della matrice A è la matrice 1 n A (i) = (a i1 a i2... a in ) e si dice anche essere un vettore riga. Allo stesso modo la j esima colonna è la matrice n 1 a 1j A (j) a 2j =. a mj e si dice anche essere un vettore colonna. Fissato un elemento a ij di una matrice si dice che i è il suo indice di riga e j il suo indice di colonna. Una matrice con uguale numero di righe e di colonne si dice una matrice quadrata. In tal caso il numero di righe si dice anche ordine della matrice. Le matrici sono spesso utili per riassumere informazioni numeriche da associare a coppie di indici che parametrizzano insiemi diversi. Possiamo ad esempio pensare di riassumere in una matrice il modo in cui un contadino utilizza i suoi prodotti Facendo corrispondere agli indici di colonna da 1 a 4 rispettivamente olive, grano, pomodori e fieno e agli indici di riga da 1 a 3 rispettivamente l utilizzo per consumo familiare, le vendite al mercato del 16
17 1.4. Algebra delle matrici paese e le vendite ad una industria di trasformazione, posto di aver fissato l unità di misura in quintali, possiamo dire che la matrice ci dice che il contadino usa in casa 10 chili di olive, che vende al mercato cinque chili di fieno, ecc.... Vedremo in quali e quanti modi le matrici si possono utilizzare sia per risolvere problemi di algebra (sistemi di equazioni lineari), sia per studiare le proprietà di oggetti geometrici (incidenza di rette e piani nello spazio, coniche, ecc...). Questi utilizzi dipendono anzitutto dal fatto che con le matrici, così come con i numeri, si possono effettuare varie operazioni algebriche. Definiamo anzitutto la somma di matrici: date due matrici con uguale numero di righe e colonne e con elementi in uno stesso campo K, A = (a ij ) e B = (b ij ) la matrice A + B è la matrice che si ottiene sommando gli elementi con uguale indice A + B = (a ij + b ij ). Questo in parte spiega anche perchè richiediamo matrici i cui elementi appartengano ad un campo: vogliamo poter sommare gli elementi. Esempio: = E importante sapere quali sono le proprietà di questa operazione: non differiscono dalle proprietà della somma di numeri reali. Proposizione La somma di matrici m n ad elementi in un campo K è un operazione associativa, commutativa, avente per elemento neutro la matrice con tutti gli elementi nulli; rispetto a tale operazione ogni matrice ha un inverso (opposto). In altri termini l insieme M m n (K) è un gruppo abeliano rispetto alla somma. 17
18 1. Preliminari Dim. 1. Associatività: (A + B) + C = ((a ij ) + (b ij )) + ((c ij ) = ((a ij + b ij ) + c ij ) = (a ij + (b ij + c ij )) = ((a ij )+((b ij )+(c ij )) = A + (B + C). 2. Commutatività A + B = (a ij ) + (b ij ) = (a ij + b ij ) = (b ij + a ij ) = (b ij ) + (a ij ) = B + A. 3. Indichiamo con (0) la matrice i cui elementi son tutti nulli. Allora A + (0) = (a ij ) + (0) = (a ij + 0) = (a ij ) = A. L altra uguaglianza segue dalla commutatività appena provata. 4. Data la matrice A consideriamo la matrice A = ( a ij ). Allora A + ( A) = (a ij ) + ( a ij ) = (a ij a ij ) = (0). L operazione di prodotto tra matrici è leggermente più complicata da definire (per togliere subito ogni dubbio NON è l operazione data dalla moltiplicazione degli elementi con uguale indice di riga e colonna) e non gode di tutte le proprietà del prodotto tra numeri. Anzi... La prima peculiarità sta nel fatto che per poter moltiplicare due matrici il numero di colonne della prima matrice deve essere uguale al numero di righe della seconda matrice. Siano allora A una matrice m n e B una matrice n r, entrambe con elementi in uno stesso campo K. Il prodotto di A e B è la matrice con m righe e r colonne il cui elemento di posto i, j è dato da: c ij = n a ik b kj = a i1 b 1j + a i2 b 2j a in b nj. k=1 Anche in questo caso facciamo osservare che è stato importante prendere gli elementi della matrice in un campo K perchè per poter definire l operazione prodotto righe per colonne è necessario poter sommare e moltiplicare questi elementi. Facciamo un esempio di calcolo del prodotto: 18 ( ) ( ) = ( ).
19 1.4. Algebra delle matrici La prima differenza che salta all occhio è il fatto che il prodotto di matrici non è commutativo. Per un motivo molto importante: date due matrici A e B può capitare che si possa fare il prodotto AB ma non si possa fare il prodotto BA. Quando le matrici sono quadrate di uguale ordine è possibile fare entrambi i prodotti. Ma anche in questo caso non è garantito che sia AB = BA come mostra il seguente esempio: A = ( ) B = ( ) 0 1 AB = 0 0 ( ) 0 0 BA =. 0 0 ( Questo esempio mostra un altro comportamento strano: può capitare che due matrici non nulle abbiano prodotto uguale a zero (sono i cosiddetti divisori di zero). Parliamo anche delle proprietà della operazione di prodotto tra matrici. Le principali sono riassunte nella seguente proposizione che non dimostreremo. Proposizione Il prodotto tra matrici è associativo. La somma di matrici è distributiva rispetto al prodotto. Il prodotto di una matrice a destra o a sinistra per una matrice (con opportuno numero di righe o colonne) i cui elementi siano tutti nulli è una matrice con elementi tutti nulli. Occupiamoci, infine, del problema dell esistenza di un elemento neutro e della invertibilità rispetto al prodotto, quantomeno per quel che riguarda le matrici quadrate. Proposizione La matrice I n = ) 19
20 1. Preliminari detta matrice identica di ordine n, è l elemento neutro rispetto al prodotto di matrici quadrate di ordine n. Dim. Dobbiamo dimostrare che per ogni matrice A quadrata di ordine n, si ha AI n = I n A = A. Osserviamo che la matrice identità si può anche scrivere come quella matrice che ha elementi b ij con b ij = 0 se i j e b ij = 1 se i = j. Allora, usando la formula per il prodotto righe per colonne, l elemento di posto i, j della matrice AI n è dato da: n c ij = a ik b kj = a ij 1 k=1 e dunque AI n = A. Allo stesso modo si prova l uguaglianza opposta. Stabilita l esistenza dell elemento neutro per la moltiplicazione di matrici quadrate di ordine n ci si può chiedere se data una matrice A M n n (K) esiste il suo inverso rispetto al prodotto. Applicando la definizione a questo caso si può dare la seguente definizione. Definizione Una matrice A M n (K) si dice invertibile se esiste una matrice B M n n (K) tale che AB = I n = BA Se questo succede si dice che B è l inversa di A e si indica B = A 1. Per convincersi del fatto che non tutte le matrici sono invertibili osserviamo che se abbiamo una coppia di matrici quadrate M e N non nulle tali che MN = 0 allora M non può essere invertibili. Se lo fosse, infatti, avremmo M 1 MN = M 1 0 = 0, ma anche M 1 MN = I n N = N contraddicendo l ipotesi che N sia non nulla. Siccome esempi di matrici non nulle con prodotto nullo esistono, allora esistono anche esempi di matrici non invertibili. 20
21 1.4. Algebra delle matrici D altra parte esistono anche esempi di matrici invertibili. Sia ad esempio data la matrice α α 2 0 D = α n Una matrice di questo tipo si dice matrice diagonale. Allora, con un po di pazienza, si può dimostrare che tale matrice è invertibile ed ha inversa α D 1 0 α2 1 0 = αn Esercizi di riepilogo 1. Siano A, B due insiemi. Definiamo A\B = {x A x B}. Dimostrare che A (B \ C) = (A B) \ (A C). 2. Sia X un insieme fissato e siano A, B X. Il complementare di B in X è l insieme B c = X \ B. Dimostrare le seguenti uguaglianza (leggi di de Morgan): (A B) c = A c B c (A B) c = A c B c 3. Semplificare le seguenti formule: a) (5 + 3i)(2 7i); b) (4 3i) 2 ; 1 c) ; 3 2i d) 2 7i; 5+3i e) i 3, i 4 ; f) (1 + 2i) 3 ; 21
22 1. Preliminari 4. Dati i numeri complessi z = 2 3i e w = 4+5i scrivere nella forma a + bi i numeri complessi z + w, zw, z/w, z, w. 5. Calcolare la somma di matrici ( ) ( ). 6. Date le matrici A = ( ) ( 1 2 3, B = ), C = calcolare (A + B)C; spiegare perchè non è possibile calcolare AB + C, (A + C)B e dire se è possibile calcolare BCA. 7. Sia f : R R espressa da un polinomio di secondo grado f(x) = ax 2 + bx + c. Dire se esistono valori di a, b, c, per cui f è iniettiva o per cui f è suriettiva Date le matrici 2 1 A = calcolare AB e BA., B = ( ) 9. Calcolare il prodotto di matrici (1, 7, 3, 4) Data la matrice A = ( calcolare le sue potenze A 2 e A 3. ) 22
23 1.4. Algebra delle matrici 11. Una matrice A M n n (K) si dice nilpotente se esiste n N tale che A N = 0. Dare esempi di matrici nilpotenti di ordine 2 e Una matrice A = (a ij ) M n n (K) si dice triangolare superiore (risp. triangolare inferiore) se a ij = 0 per ogni i > j (resp. per ogni i < j. Se in una matrice triangolare superiore (risp. inferiore) anche gli elementi diagonali a ii sono tutti nulli si parla di matrice strettamente triangolare superiore. Dimostrare che la somma ed il prodotto di matrici triangolari superiori (risp. di matrici triangolari inferiori) è ancora una matrice triangolare superiore (risp. triangolare inferiore). 23
GEOMETRIA NOTE DEL CORSO A.A. 2014/15
GEOMETRIA NOTE DEL CORSO A.A. 2014/15 Nicola Ciccoli Contents 1 Preliminari 3 1.1 Insiemi e applicazioni................. 3 1.1.1 Gli insiemi e le loro operazioni........ 3 1.1.2 Applicazioni..................
DettagliELEMENTI di TEORIA degli INSIEMI
ELEMENTI di TEORI degli INSIEMI & 1. Nozioni fondamentali. ssumeremo come primitivi il concetto di insieme e di elementi di un insieme. Nel seguito gli insiemi saranno indicati con lettere maiuscole (,,C,...)
Dettagli2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale
. I numeri reali e le funzioni di variabile reale Introduzione Il metodo comunemente usato in Matematica consiste nel precisare senza ambiguità i presupposti, da non cambiare durante l elaborazione dei
DettagliRELAZIONI, FUNZIONI, INSIEMI NUMERICI. 1. Relazioni. Siano X e Y due insiemi non vuoti. Si definisce il prodotto cartesiano
RELAZIONI, FUNZIONI, INSIEMI NUMERICI C. FRANCHI 1. Relazioni Siano X e Y due insiemi non vuoti. Si definisce il prodotto cartesiano X Y := {(x, y) x X, y Y } dove con (x, y) si intende la coppia ordinata
DettagliM.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA STRUTTURE ALGEBRICHE
M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA STRUTTURE ALGEBRICHE Operazioni in un insieme Sia A un insieme non vuoto; una funzione f : A A A si dice operazione binaria (o semplicemente
DettagliInsiemi numerici. Teoria in sintesi NUMERI NATURALI
Insiemi numerici Teoria in sintesi NUMERI NATURALI Una delle prime attività matematiche che viene esercitata è il contare gli elementi di un dato insieme. I numeri con cui si conta 0,,,. sono i numeri
DettagliI numeri complessi. Andrea Corli 31 agosto Motivazione 1. 2 Definizioni 1. 3 Forma trigonometrica di un numero complesso 3
I numeri complessi Andrea Corli 3 agosto 009 Indice Motivazione Definizioni 3 Forma trigonometrica di un numero complesso 3 4 Radici di un numero complesso 4 5 Equazioni di secondo grado e il teorema fondamentale
DettagliLe matrici. Sia K un campo con elemento neutro dell addizione 0 ed elemento neutro della moltiplicazione 1.
Le matrici Sia K un campo con elemento neutro dell addizione 0 ed elemento neutro della moltiplicazione 1. Siano m, n N\{0}. Una matrice m n a coefficienti in K è una tabella di m n elementi di K disposti
DettagliElementi di teoria degli insiemi e funzioni tra insiemi
Elementi di teoria degli insiemi e funzioni tra insiemi 1 / 50 Il concetto di insieme 2 / 50 Si considera il concetto di insieme come primitivo, cioè non riconducibile a nozioni più elementari. Più precisamente:
DettagliAppunti del Corso Analisi 1
Appunti del Corso Analisi 1 Anno Accademico 2011-2012 Roberto Monti Versione del 5 Ottobre 2011 1 Contents Chapter 1. Cardinalità 5 1. Insiemi e funzioni. Introduzione informale 5 2. Cardinalità 7 3.
DettagliGli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali
Università Roma Tre L. Chierchia 1 Gli insiemi N, Z e Q Il sistema dei numeri reali (R, +,, ) può essere definito tramite sedici assiomi: quindici assiomi algebrici (si veda ad esempio 2.3 in [Giusti,
DettagliAL220 - Gruppi, Anelli e Campi
AL220 - Gruppi, Anelli e Campi Prof. Stefania Gabelli - a.a. 2013-2014 Settimana 1 - Traccia delle Lezioni Funzioni tra insiemi Ricordiamo che una funzione o applicazione di insiemi f : A B è una corrispondenza
Dettaglix 1 Fig.1 Il punto P = P =
Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi
Dettagli= elemento che compare nella seconda riga e quinta colonna = -4 In generale una matrice A di m righe e n colonne si denota con
Definizione di matrice Una matrice (di numeri reali) è una tabella di m x n numeri disposti su m righe e n colonne. I numeri che compaiono nella tabella si dicono elementi della matrice. La loro individuazione
DettagliNOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n
NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2- MM 9 NOVEMBRE 2 Combinazioni lineari e generatori Sia K un campo e V uno spazio vettoriale su K Siano v,, v n vettori in V Definizione Un vettore v V si dice combinazione lineare
Dettagli1 Introduzione alle matrici quadrate 2 2 a coefficienti in R.
1 Introduzione alle matrici quadrate 2 2 a coefficienti in R Per introdurre il concetto di matrice, a 2 righe e 2 colonne, iniziamo col considerare griglie o tabelle di numeri Gli elementi della griglia,
DettagliLo studio delle trasformazioni del piano in sé presuppone anche la conoscenza di alcune
Capitolo 1 Richiami sulle funzioni 1.1 Richiami di teoria Lo studio delle trasformazioni del piano in sé presuppone anche la conoscenza di alcune nozioni sulle funzioni e sui vettori. Per tale motivo in
DettagliEsercitazioni di Algebra e Geometria
Esercitazioni di Algebra e Geometria Anno Accademico 2011 2012 Dott.ssa Elisa Pelizzari e-mail elisa.peli@libero.it Esercitazioni: lunedì 14.30 16.30 venerdì 14.30 16.30 Ricevimento studenti: venerdì 13.00
DettagliLeLing9: Prodotto tra matrici.
Geometria Lingotto LeLing9: Prodotto tra matrici Ārgomenti svolti: Prodotto tra matrici Dimostrazione del teorema del rango L algebra delle matrici quadrate: Il prodotto tra matrici non e commutativo Rotazioni
DettagliFUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale
FUNZIONI Siano X e Y due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al piú un elemento in Y. X Y Def. L insieme Y è detto codominio
DettagliLEZIONE 11. s V : V V V (v 1, v 2 ) v 1 + v 2 = s V (v 1, v 2 ), p V : k V V. per cui valgono:
LEZIONE 11 11.1. Spazi vettoriali ed esempi. La nozione di spazio vettoriale generalizza quanto visto nelle lezioni precedenti: l insieme k m,n delle matrici m n a coefficienti in k = R, C, l insieme V
DettagliMatematica e Statistica per Scienze Ambientali
per Scienze Ambientali Insiemi e Combinatoria - Appunti 1 1 Dipartimento di Matematica Sapienza, Università di Roma Roma, 23 - Ottobre 2012 Il concetto di insieme Non tratterò la teoria assiomatica degli
DettagliGLI INSIEMI. Laboratorio per apprendimenti logico - matematici. Dispensa a cura del prof. Domenico Perrone Maggio 2005
GLI INSIEMI Laboratorio per apprendimenti logico - matematici Dispensa a cura del prof. Domenico Perrone Maggio 2005 1 I problemi Perché gli Insiemi? Cos è un insieme? Cantor, Frege, Russell Quale ruolo
DettagliMatematica per le scienze sociali Elementi di base. Francesco Lagona
Matematica per le scienze sociali Elementi di base Francesco Lagona University of Roma Tre F. Lagona (francesco.lagona@uniroma3.it) 1 / 24 Outline 1 Struttura del corso 2 Algebra booleana 3 Algebra degli
DettagliRiassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.
Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo
DettagliMatematica per Analisi dei Dati,
Matematica per Analisi dei Dati, 230209 1 Spazio vettoriale R n Sia n un intero positivo fissato Lo spazio vettoriale R n e l insieme delle n ple ordinate di numeri reali, che rappresenteremo sempre come
DettagliDISPENSE SU TEORIA DEGLI INSIEMI E NUMERI
FACOLTA' DI ECONOMIA UNIVERSITA DELLA CALABRIA Corso di Modelli Matematici per l Azienda a.a. 2011-2012 DISPENSE SU TEORIA DEGLI INSIEMI E NUMERI Prof. Fabio Lamantia INSIEMI INSIEME= gruppo di oggetti
DettagliTerminiamo gli esercizi dell ultima lezione. (LUCIDI) Calcolare, se possibile, AC, CA, CH e HC. (LUCIDI)
Terminiamo gli esercizi dell ultima lezione. (LUCIDI) Esempi Calcolare, se possibile, AC, CA, CH e HC. (LUCIDI) Osservazioni per le matrici quadrate a) Data A M n (K) è possibile definire ricorsivamente
Dettaglii) la somma e il prodotto godano delle proprietà associativa, commutativa e distributiva;
1 Spazi vettoriali 11 Definizioni ed assiomi Definizione 11 Un campo è un insieme K dotato di una operazione somma K K K, (x, y) x + y e di una operazione prodotto K K K, (x, y) xy tali che i) la somma
DettagliVettori e matrici. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara
Vettori e matrici Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utentiunifeit/lorenzopareschi/ lorenzopareschi@unifeit Lorenzo Pareschi Univ Ferrara
Dettaglimisura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x
4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto
Dettagli1 Cenni di teoria degli insiemi
1 Cenni di teoria degli insiemi 1.1. Siano A, B, C,... insiemi. Scriveremo a A, a / A per affermare rispettivamente che l elemento a appartiene all insieme A e che l elemento a non appartiene ad A. Diremo
DettagliCORSO DI AZZERAMENTO DI MATEMATICA
CORSO DI AZZERAMENTO DI MATEMATICA 1 LE BASI FONDAMENTALI INSIEMI INSIEMI NUMERICI (naturali, interi, razionali e reali) CALCOLO LETTERALE RICHIAMI DI TRIGONOMETRIA I NUMERI COMPLESSI ELEMENTI DI GEOMETRIA
DettagliIndice. 1 Cenni di logica. 2 Elementi di teoria degli insiemi. 3 Relazioni e funzioni. 4 Strutture algebriche
Indice 1 Cenni di logica 2 Elementi di teoria degli insiemi 3 Relazioni e funzioni 4 Strutture algebriche Silvia Pianta - Laura Montagnoli Geometria I - Prerequisiti - UCSC A.A. 2015/2016 1 / 36 1. Cenni
DettagliPrecorsi di matematica
Precorsi di matematica Francesco Dinuzzo 12 settembre 2005 1 Insiemi Il concetto di base nella matematica moderna è l insieme. Un insieme è una collezione di elementi. Gli elementi di un insieme vengono
DettagliRichiami sugli insiemi numerici
Richiami sugli insiemi numerici denota l insieme vuoto cioè l insieme privo di elementi. N = {1, 2, 3,...} denota l insieme dei numeri naturali. Z = {..., 2, 1, 0, 1, 2,...} denota l insieme dei numeri
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 03 - I Numeri Reali Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,
DettagliM.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA INSIEMI
M.P. Cavaliere ELEMENTI DI MATEMATICA E LOGICA MATEMATICA DISCRETA INSIEMI Assumiamo come primitivo il concetto di insieme e quello di appartenenza di un elemento a un insieme. La notazione x A indica
Dettagli4 0 = 4 2 = 4 4 = 4 6 = 0.
Elementi di Algebra e Logica 2008. Esercizi 4. Gruppi, anelli e campi. 1. Determinare la tabella additiva e la tabella moltiplicativa di Z 6. (a) Verificare dalla tabella moltiplicativa di Z 6 che esistono
DettagliLEZIONE 1 C =
LEZIONE 1 11 Matrici a coefficienti in R Definizione 111 Siano m, n Z positivi Una matrice m n a coefficienti in R è un insieme di mn numeri reali disposti su m righe ed n colonne circondata da parentesi
DettagliI teoremi della funzione inversa e della funzione implicita
I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita Appunti per il corso di Analisi Matematica 4 G. Mauceri Indice 1 Il teorema della funzione inversa 1 Il teorema della funzione implicita 3 1
DettagliTeoria degli Insiemi
Teoria degli Insiemi Docente: Francesca Benanti Ottobre 2017 1 Teoria degli Insiemi La Teoria degli Insiemi è una branca della matematica creata alla fine del diciannovesimo secolo principalmente dal matematico
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Appunti del corso di Matematica
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 02 - I Numeri Reali Anno Accademico 2013/2014 D. Provenzano, M.
DettagliOperazioni tra matrici e n-uple
CAPITOLO Operazioni tra matrici e n-uple Esercizio.. Date le matrici 0 4 e dati λ = 5, µ =, si calcoli AB, BA, A+B, B A, λa+µb. Esercizio.. Per ognuna delle seguenti coppie di matrici A, B e scalari λ,
DettagliX Settimana = 0 R. = 0 R x, x R. + (x 0 R. ) x 0 R = = x 0 R
X Settimana 1 Elementi basilari della teoria degli anelli (I parte) Un anello (R, +, ) è un insieme non vuoto R dotato di due operazioni (binarie), denotate per semplicità con i simboli + e + : R R R,
DettagliChe cos è un insieme? Come si individua un insieme? 1. Scrivendone esplicitamente gli elementi: C = {2, 4, 6, 8, 10,...}.
Teoria degli insiemi Che cos è un insieme? Come si individua un insieme? 1. Scrivendone esplicitamente gli elementi: A = {a, b, c} B = {1, 2} C = {2, 4, 6, 8, 10,...}. 2. Enunciando una proprietà che è
DettagliRisoluzione di ax 2 +bx+c = 0 quando a, b, c sono numeri complessi.
LeLing14: Ancora numeri complessi e polinomi Ārgomenti svolti: Risoluzione di ax + bx + c = 0 quando a, b, c sono numeri complessi La equazione di Eulero: e i θ = cos(θ) + i sin(θ) La equazione x n = a,
DettagliL esigenza di introdurre i numeri complessi è dovuta al fatto che diverse operazioni sui numeri reali R non sempre sono possibili.
1 I Numeri Complessi L esigenza di introdurre i numeri complessi è dovuta al fatto che diverse operazioni sui numeri reali R non sempre sono possibili. x 2 + 1 = 0? log( 10)? log 2 3? 1? Allo scopo di
DettagliFunzioni Esercizi e complementi
Funzioni Esercizi e complementi e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Novembre 05. Indice Esercizi Insiemi ininiti 6 Suggerimenti e risposte 9 Esercizi. Scrivere la deinizione di unzione e ornire almeno un
DettagliCorso di Matematica e Statistica 3 Algebra delle matrici. Una tabella rettangolare: la matrice. Una tabella rettangolare: la matrice
Pordenone Corso di Matematica e Statistica 3 Algebra delle UNIVERSITAS STUDIORUM UTINENSIS Giorgio T. Bagni Facoltà di Scienze della Formazione Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Udine
DettagliAppunti su Z n. Alessandro Ghigi. 2 febbraio Operazioni 1. 2 Gruppi 4. 4 Permutazioni 12. Riferimenti bibliografici 19
Appunti su Z n Alessandro Ghigi 2 febbraio 2006 Indice 1 Operazioni 1 2 Gruppi 4 3 La somma su Z n 9 4 Permutazioni 12 5 Il prodotto su Z n 13 Riferimenti bibliografici 19 1 Operazioni Definizione 1 Una
DettagliInsiemi di numeri reali
Capitolo 1 1.1 Elementi di teoria degli insiemi Se S è una totalità di oggetti x, si dice che S è uno spazio avente gli elementi x. Se si considerano alcuni elementi di S si dice che essi costituiscono
Dettagli1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO
1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO Il linguaggio matematico moderno è basato su due concetti fondamentali: la teoria degli insiemi e la logica delle proposizioni. La teoria degli insiemi ci assicura che gli oggetti
Dettagli0.1 Numeri complessi C
0.1. NUMERI COMPLESSI C 1 0.1 Numeri complessi C Abbiamo visto sopra come l introduzione dei numeri irrazionali può essere motivata dalla necessità di trovare soluzione all equazione x = 0 che non ha soluzioni
DettagliNumeri Immaginari e Numeri Complessi. Prof.ssa Maddalena Dominijanni
Numeri Immaginari e Numeri Complessi Numeri immaginari Nell insieme R dei numeri reali non si può estrarre la radice quadrata di un numero negativo perché non esiste nessun numero reale che elevato al
DettagliApplicazioni Lineari. Nota Bene: Questo materiale non deve essere considerato come sostituto delle lezioni.
Politecnico di Torino. Applicazioni Lineari. Nota Bene: Questo materiale non deve essere considerato come sostituto delle lezioni. Argomenti: Basi e coordinate. Applicazioni lineari. Matrici come applicazioni
Dettagli1 Distanza di un punto da una retta (nel piano)
Esercizi 26/10/2007 1 Distanza di un punto da una retta (nel piano) Sia r = {ax + by + c = 0} una retta. Sia P = (p 1, p 2 ) R 2 un punto che non sta sulla retta r. Vogliamo vedere se si può parlare di
DettagliSistemi lineari e spazi vettoriali 1 / 14
Sistemi lineari e spazi vettoriali 1 / 14 Sistemi lineari 2 / 14 Studieremo sistemi lineari costituiti da m equazioni in n incognite (m,n N, m,n 1): cioè a 11 x 1 + +a 1n x n = b 1 a 21 x 1 + +a 2n x n
DettagliInsiemi uguali? biiezione : A B bambino i libro i bambino ii libro ii bambino iii libro iii bambino iv libro iv
Insiemi uguali? Vogliamo occuparci del confronto di insiemi, in particolare di insiemi infiniti. Prima di potere parlare di confronto di insiemi è necessario però fare alcune precisazioni a riguardo della
DettagliTesti consigliati e contatti
Testi consigliati e contatti P.Bonacini, M. G. Cinquegrani, L. Marino, Algebra lineare: esercizi svolti, Cavallotto Edizioni, Catania P. Bonacini, M. G. Cinquegrani, L. Marino, Geometria analitica: esercizi
DettagliDAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI
DAI NUMERI NATURALI AI NUMERI RAZIONALI 1. L insieme dei numeri naturali Nel sistema assiomatico ZF, l Assioma dell infinito stabilisce che: Esiste un insieme A, i cui elementi sono insiemi e tale che
Dettagli1 Funzioni reali di una variabile reale
1 Funzioni reali di una variabile reale Qualche definizione e qualche esempio che risulteranno utili più avanti Durante tutto questo corso studieremo funzioni reali di una variabile reale, cioè Si ha f
DettagliAppunti di matematica per le Scienze Sociali Parte 1
Appunti di matematica per le Scienze Sociali Parte 1 1 Equazioni 1.1 Definizioni preliminari 1.1.1 Monomi Si definisce monomio ogni prodotto indicato di fattori qualsiasi, cioè uguali o diseguali, numerici
DettagliFunzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y
Funzioni. Dati due insiemi A e B (non necessariamente distinti) si chiama funzione da A a B una qualunque corrispondenza (formula, regola) che associa ad ogni elemento di A uno ed un solo elemento di B.
DettagliCAMPI E NUMERI COMPLESSI
CAMPI E NUMERI COMPLESSI ULTIMO AGGIORNAMENTO 10-2 2010 [ Appunti] Appunti di Algebra Lineare 1. numeri In questa sezione introdurremo la nozione di campo ponendo particolare attenzione al campo dei numeri
Dettagli05 - Funzioni di una Variabile
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 05 - Funzioni di una Variabile Anno Accademico 2015/2016
DettagliLEZIONE 12. Y = f(x) = f( x j,1 f(e j ) = x j,1 A j = AX = µ A (X),
LEZIONE 1 1.1. Matrice di un applicazione lineare. Verifichiamo ora che ogni applicazione lineare f: R n R m è della forma µ A per un unica A R m,n. Definizione 1.1.1. Per ogni j 1,..., n indichiamo con
DettagliVettori e geometria analitica in R 3 1 / 25
Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Sistemi di riferimento in R 3 e vettori 2 / 25 In fisica, grandezze fondamentali come forze, velocità, campi elettrici e magnetici vengono convenientemente descritte
DettagliNote per il corso di Geometria e algebra lineare 2009-10 Corso di laurea in Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni
Note per il corso di Geometria e algebra lineare 009-0 Corso di laurea in Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni Spazi di n-uple e matrici. I prodotti cartesiani RR R e RRR R 3, costituiti dalle coppie
DettagliSoluzioni agli Esercizi di Geometria e Algebra per Ingegneria Aerospaziale (nuovo ordinamento)
Soluzioni agli Esercizi di Geometria e Algebra per Ingegneria Aerospaziale (nuovo ordinamento) Relazioni 1) Quali delle seguenti relazioni sono di equivalenza? x, y R {0} xry x/y Q x, y Z xry x + y è divisibile
Dettagli04 - Numeri Complessi
Università degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,
DettagliMatematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
Matematica Funzioni Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica Le Funzioni e loro caratteristiche Introduzione L analisi di diversi fenomeni della natura o la risoluzione di problemi
DettagliMatematica 1 per Ottici e Orafi. I Numeri Reali
Matematica 1 per Ottici e Orafi I Numeri Reali Indichiamo con N l insieme dei numeri naturali 1, 2, 3,.... Su N sono definite due operazioni : e + che soddisfano le seguenti proprietá formali : a, b, c
DettagliI numeri complessi. Capitolo 7
Capitolo 7 I numeri complessi Come abbiamo fatto per i numeri reali possiamo definire assiomaticamente anche i numeri complessi. Diciamo che l insieme C dei numeri complessi è un insieme su cui sono definite
Dettagliossia può anche essere localizzato univocamente sul piano complesso con la sua forma polare.
ALGEBRA COMPLESSA Nel corso dei secoli gli insiemi dei numeri sono andati man mano allargandosi per rispondere all esigenza di dare soluzione a equazioni e problemi sempre nuovi I numeri complessi sono
DettagliFUNZIONI TRA INSIEMI. Indice
FUNZIONI TRA INSIEMI LORENZO BRASCO Indice. Definizioni e risultati.. Introduzione.. Iniettività e suriettività.3. Composizione di funzioni 4.4. Funzioni inverse 5. Esercizi 5.. Esercizi svolti 5.. Altri
Dettagli( ) TEORIA DELLE MATRICI. A. Scimone a.s pag 1
. Scimone a.s 1997 98 pag 1 TEORI DELLE MTRICI Dato un campo K, definiamo matrice ad elementi in K di tipo (m, n) un insieme di numeri ordinati secondo righe e colonne in una tabella rettangolare del tipo
DettagliFUNZIONI. }, oppure la
FUNZIONI 1. Definizioni e prime proprietà Il concetto di funzione è di uso comune per esprimere la seguente situazione: due grandezze variano l una al variare dell altra secondo una certa legge. Ad esempio,
DettagliUNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI
UNITÀ DIDATTICA LE FUNZIONI. Le funzioni Definizione. Siano A e B due sottoinsiemi non vuoti di R. Si chiama funzione di A in B una qualsiasi legge che fa corrispondere a ogni elemento A uno ed un solo
DettagliOPERAZIONI FONDAMENTALI CON I NUMERI COMPLESSI
I Numeri Complessi L'esigenza di introdurre i numeri complessi è dovuta al fatto che diverse operazioni sui numeri reali IR non sempre sono possibili. x 2 + 1 = 0? log (-10)? log -2 3? (-1) ½? Allo scopo
DettagliLEZIONE 8. k e w = wx ı + w y j + w z. k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero
LEZINE 8 8.1. Prodotto scalare. Dati i vettori geometrici v = v x ı + v y j + v z k e w = wx ı + j + k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero v, w = ( v x v y v z ) w x = v x + v y + v z.
DettagliCorso di Matematica Generale M-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Foggia ALGEBRA LINEARE. Giovanni Villani
Corso di Matematica Generale M-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Foggia ALGEBRA LINEARE Giovanni Villani Matrici Definizione 1 Si definisce matrice di tipo m n una funzione che associa
DettagliALGEBRE DI BOOLE. (d) x, y X x y oppure y x.
ALGEBRE DI BOOLE Un insieme parzialmente ordinato è una coppia ordinata (X, ) dove X è un insieme non vuoto e " " è una relazione binaria definita su X tale che (a) x X x x (riflessività) (b) x, y, X se
DettagliMonomi L insieme dei monomi
Monomi 10 10.1 L insieme dei monomi Definizione 10.1. Un espressione letterale in cui numeri e lettere sono legati dalla sola moltiplicazione si chiama monomio. Esempio 10.1. L espressione nelle due variabili
DettagliLezione 4 - Esercitazioni di Algebra e Geometria - Anno accademico
Trasformazioni elementari sulle matrici Data una matrice A K m,n definiamo su A le seguenti tre trasformazioni elementari: T : scambiare tra loro due righe (o due colonne) di A; T : sommare ad una riga
DettagliGLI INSIEMI NUMERICI N Z Q R -C. Prof.ssa Maddalena Dominijanni
GLI INSIEMI NUMERICI N Z Q R -C 3 2 Ampliamento degli insiemi numerici Chiusura rispetto alle operazioni L insieme N = {0; 1; 2; 3; 4; } dei numeri naturali è chiuso rispetto all addizione e alla moltiplicazione
Dettagli1 Relazione di congruenza in Z
1 Relazione di congruenza in Z Diamo ora un esempio importante di relazione di equivalenza: la relazione di congruenza modn in Z. Definizione 1 Sia X = Z, a,b Z ed n un intero n > 1. Si dice a congruo
Dettagli3. Generalità sulle funzioni
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E FONDAMENTI DI BIOSTATISTICA 3. Generalità sulle funzioni A. A. 2013-2014 1 DALLA RETTA REALE AL PIANO CARTESIANO L equivalenza tra numeri reali e punti di una retta permette
DettagliAlgebra Lineare ed Elementi di Geometria Corso di Laurea in Matematica Applicata MODULO 1
Algebra Lineare ed Elementi di Geometria Corso di Laurea in Matematica Applicata MODULO 1 Prof. Lidia Angeleri Anno accademico 2015-2016 1 1 appunti aggiornati in data 14 gennaio 2016 Indice I Gruppi 3
DettagliAlcune nozioni preliminari di teoria elementare di insiemi e funzioni
Alcune nozioni preliminari di teoria elementare di insiemi e funzioni Alberto Pinto Corso Propedeutico - METS A.A. 2013/2014 1 Insiemi 1.1 Generalità Diamo la definizione di insieme secondo Georg Cantor,
DettagliGeometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61
Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61 (15.9) Teorema. Consideriamo il piano affine. Se A A 2 (K) è un punto e r una retta che non passa per A, allora esiste unica la retta per A che non interseca
DettagliGeometria BIAR Esercizi 2
Geometria BIAR 0- Esercizi Esercizio. a Si consideri il generico vettore v b R c (a) Si trovi un vettore riga x (x, y, z) tale che x v a (b) Si trovi un vettore riga x (x, y, z) tale che x v kb (c) Si
DettagliPrima lezione. Gilberto Bini. 16 Dicembre 2006
16 Dicembre 2006 Vediamo alcune nozioni di teoria ingenua degli insiemi. Vediamo alcune nozioni di teoria ingenua degli insiemi. Un insieme è una collezione di oggetti di cui possiamo specificare una proprietà
Dettagli1 Combinazioni lineari.
Geometria Lingotto LeLing5: Spazi Vettoriali Ārgomenti svolti: Combinazioni lineari Sistemi lineari e combinazioni lineari Definizione di spazio vettoriale Ēsercizi consigliati: Geoling 6, Geoling 7 Combinazioni
Dettagli1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R):
. equivalenze e implicazioni logiche Esercizio.. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): () x < y, () x = y, () x y, () x y, () (x y) > 0. Osserviamo subito che (x y) > 0 equivale
DettagliMATRICI E SISTEMI LINEARI
1 Rappresentazione di dati strutturati MATRICI E SISTEMI LINEARI Gli elementi di una matrice, detti coefficienti, possono essere qualsiasi e non devono necessariamente essere omogenei tra loro; di solito
DettagliProdotto scalare e prodotto vettoriale. Elisabetta Colombo
Corso di Approfondimenti di Matematica Biotecnologie, Anno Accademico 2010-2011, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html Vettori Vettori 1 2 3 4 di di Ricordiamo il in R n Dati a = (a
DettagliNUMERI REALI. x(y + z) = xy + xz. Nel seguito faremo uso delle seguenti notazioni. IR+ 0 = {x IR : 0 x} IR 0 = {x IR : 0 x}
NUMERI REALI In quanto segue non diremo che cosa è un numero reale ma definiremo per via assiomatica l insieme dei numeri reali. Insieme che denotiamo con IR. L insieme dei numeri reali è un campo totalmente
DettagliALGEBRA LINEARE PARTE II
DIEM sez. Matematica Finanziaria Marina Resta Università degli studi di Genova Dicembre 005 Indice PREMESSA INVERSA DI UNA MATRICE DETERMINANTE. DETERMINANTE DI MATRICI ELEMENTARI................. MATRICI
Dettagli