Alimentazione animale

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1 Corso di laurea in Medicina Veterinaria Anno accademico Alimentazione animale Dr. Agr. Oreste VIGNONE Cell.: Dott.ssa Isa FUSARO Tel.:

2 Principali categorie produttive nell allevamento bovino Filiera produzione del latte Filiera produzione della carne vitelli a carne bianca vitelloni - leggeri - pesanti Linea vacca-vitello

3 Principali categorie produttive della filiera latte Vitelli con alimentazione a base di latte (in svezzamento) età < 2-3 mesi; peso kg Vitelle svezzate e fino alla pubertà età < 8-9 mesi; peso kg Manzette e manze in attesa di fecondazione età 9-13 mesi ; peso kg Manze in copertura età mesi ; peso kg Manze gravide ; peso kg Asciutte + manze gravide (ultimi 90 giorni) ; peso kg Lattazione ; peso kg

4 Obiettivi dell allevamento di vitelli e manze

5 La gestione alimentare del vitello svezzamento

6 Possibili schemi di gestione dei vitelli nelle diverse filiere di produzione nel comparto bovino Filiera latte: maschi: in condizioni normali vengono venduti dopo 9-10 giorni di vita e inviati alla produzione di vitelli a carne bianca ; femmine: svezzate in azienda e di norma allevate per rimonta interna o esterna Filiera carne: in condizioni di pascolo svezzamento naturale (linea vacca-vitello) in stabulazione schemi di svezzamento controllato analoghi a quelli della filiera latte.

7 Obiettivi sanitari e produttivi del comparto vitelli Mortalità al parto Mortalità entro svezzamento Mortalità totale Diarree Problemi polmonari < 1-2% < 4-5% < 6-7% < 3-4% < 1-2%

8 Attenzioni da prestare al vitello al momento del parto Il parto è un evento naturale Evitare di intervenire con troppo anticipo o in ritardo Valutare posizione del vitello Prestare aiuto con delicatezza e attenzione a norme igieniche Al momento della nascita Assicurare pulizia prime vie aeree Asciugare il vitello e lasciare che la madre lo lecchi Disinfettare l ombelico con soluzioni iodate Separare vitello dalla madre entro 6-8 ore Utilizzare gabbiette individuali pulite e disinfettate In inverno riscaldare con lampade e usare paglia Somministrare primo pasto colostro entro 2/4 ore dalla nascita

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15 COLOSTRO Il vitello non ha, alla nascita, difese anticorpali in quanto gli anticorpi materni non attraversano la placenta Il colostro è l'unica via attraverso la quale il vitello acquisisce l'immunità passiva (anticorpi) nei confronti degli agenti patogeni Il colostro ha azione lassativa sul contenuto intestinale fetale (meconio) Il colostro è un ottimo alimento (il suo contenuto in vitamine è influenzato dall'alimentazione della madre negli ultimi giorni di asciutta) Il contenuto di Ig è variabile in funzione dello stato sanitario della vacca, della razza e del numero di gravidanze (più elevato nelle bovine pluripare piuttosto che nelle primipare) Le bovine debilitate e/o che non hanno avuto un sufficiente periodo di asciutta (< 30 gg) hanno un colostro più povero di anticorpi Il corredo anticorpale trasmesso dalla madre al vitello è funzione dei patogeni che hanno sensibilizzato il sistema immunitario della vacca

16 Fattori che condizionano la qualità del colostro e scelta delle donatrici La qualità del colostro è influenzata dallo stato di salute, dalla sua competenza immunitaria, dallo stato di nutrizione, quindi fra le bovine al parto scegliere come donatrici: le pluripare (preferibilmente) che siano state correttamente vaccinate (n volte, tempi e modi) che non siano state malate in asciutta (zoppie, mastiti, para, ecc.) che non abbiano perso peso in asciutta che presentino un buon stato di nutrizione

17 SCELTA DEL COLOSTRO Raccolta Stoccaggio -il colostro deve essere raccolto in prima mungitura dalle vacche scelte al momento dello spostamento nel gruppo pre- parto; - la qualità del colostro va valutata (densimetro) quello che si ritiene adeguato va suddiviso in aliquote di 2 litri (in bottiglia di plastica) Uso - congelato immediatamente dopo la raccolta riportando sul contenitore data raccolta e numero vacca donatrice - scongelato in acqua calda o forno a microonde

18 Influenza della qualità del colostro (concentrazione in IgG) sulla mortalità dei vitelli Sopravvivenza % Sangue IgG > mg /dl 95 - Sangue IgG < mg /dl 90 - I I I I I I I I I Età giorni

19 COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL COLOSTRO E DEL LATTE COLOSTRO (n. mungiture dal parto) latte Residuo secco (%) 24,0 19,4 16,4 13,9 13,7 12,5 Grasso (%) 5,9 4,8 4,2 4,2 4,1 3,7 Proteine totali (%) 14,3 9,7 7,0 4,3 4,0 3,2 - albumine (%) 1,8 1,1 0,8 0,7 0,5 0,4 - caseine (%) 5,2 4,3 3,8 3,2 3,0 2,6 - immunoglobuline (%) 6,5 4,2 2, ,1 Lattosio 2,7 3,9 4,3 4,6 4,8 4,8 Ceneri (%) 1,1 1,0 0,9 0,8 0,8 0,8 - Ca (%) 0,26 0,15 0,15 0,15 0,15 0,12 - P (%) 0, ,10 - K (%) 0,14 0,14 0,14 0,14 0,14 0,15 - Mg (%) 0,04 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 - Fe (%) 0, ,05 Vitamina A ( /100ml) Vitamina D (UI/g grasso) 1, ,4 Vitamina E ( /g grasso) Vitamina B 12 ( /100ml) 4,9-2,5-2,4 0,6

20 ASSUNZIONE DEL COLOSTRO Il vitello dovrebbe ricevere almeno 2,5 kg di colostro entro 6 ore dalla nascita ed altri 2,5 / 3 kg entro 24 ore direttamente dalla madre (quantità di IgG + elevata in tempi + brevi), oppure dopo mungitura manuale o meccanica ( C). È importante che il colostro sia somministrato in più pasti maggiore stimolo della doccia esofagea favorire i processi di assorbimento intestinale ridurre i rischi di indigestioni (la capacità dello stomaco è ridotta) Quando ricorrere al colostro congelato: in caso di malattie infettive mancanza di disponibilità scarsa qualità

21 EFFETTO DEL MOMENTO DI SOMMINISTRAZIONE SULL ASSORBIMENTO DI IMMUNOGLOBULINE DEL VITELLO Andamento nel tempo della capacità di assorbimento delle Ig Tempo Assorbimento Ig (%) Ore dalla nascita IgG IgM IgA

22 FATTORI CHE INTERFERISCONO CON L ASSORBIMENTO DEGLI ANTICORPI ph dello stomaco (ridotta secrezione di HCl, ridotta attivazione del pepsinogeno, ridotta idrolisi delle gamma globuline) caratteristiche della mucosa intestinale, Scarsa quantità di enzimi proteolitici nel tratto gastro intestinale riduce l idrolisi delle immunoglobuline

23 Tempi e Quantità PRIMA SETTIMANA SOMMINISTRAZIONE DEL COLOSTRO Per garantire una efficace protezione del vitello nei confronti delle patologie neonatali, è indispensabile fornire almeno 6-8 litri di colostro entro 24 ore dalla nascita; somministrazione : 2 2,5 litri entro 2-4 ore dalla nascita (addetto sala parto) 2 somministrazione : 2 2,5 litri entro 6-8 ore dalla nascita 3 somministrazione : 2 2,5 litri entro ore dalla nascita LA SOMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE SVINCOLATA DALLA MUNGITURA Prima della somministrazione il colostro deve essere riscaldato fino a gradi utilizzando un bagno-maria o un forno a microonde. In 2 giornata di vita il vitello riceverà preferibilmente ancora 3 pasti di colostro in tempi e dosi analoghe a quelle indicate. Dalla 3 giornata si può passare a latte normale somministrato in due pasti.

24 SETTIMANE SUCCESSICE ALLA PRIMA Esistono diversi sistemi di gestione del vitello nelle prime settimane di vita in stretta dipendenza del tipo di allevamento: Epoca di svezzamento Sistema e frequenza di distribuzione del latte Temperatura di somministrazione del latte L epoca dello svezzamento può oscillare entro limiti abbastanza ampi (5-settimane fino a 6 mesi) La scelta del tempo di svezzamento è strettamente dipendente dalle caratteristiche aziendali Fino all inizio dello svezzamento gli animali verranno alimentati con latte

25 Allattamento: imitare l alimentazione naturale: Concentrazione del latte: 13% s.s. Temperatura: 39 C Frequenza dei pasti: intervallo di 12 h Posizione della tett a rella chiusura dell doccia esofagea Evitare forzatura Acqua disponibile a volontà a

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27 GABBIETTA SINGOLA GABIETTA IN BATTERIA

28 LATTE RICOSTITUITO

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35 Composizione dei sostitutivi del latte

36 Mangimi per lo svezzamento (o calf starter) molto appetibile, macinato grossolanamente o pellettato tenore proteico 16-20% da 3-4 gg di vita fresco e lasciato a disposizione a volontà oppure kg/d allo svezzamento 1% PV costituito da materie prime che l animale utilizzerà da adulto (soia, cereali, cruscami, ecc.), arricchito con micronutrienti (lieviti, acidificanti) e aromatizzanti

37 Esempio di formule di mangimi per lo svezzamento Formula 1 (adatta per le prime settimane di vita ): PG 18% Formule 2-7 (adatte ai periodi successivi): PG 16-17%

38 Preparazione e distribuzione degli alimenti Ambiente a parte per la preparazione del latte: importante l aspetto igienicosanitario Secchio individuale o allattatrici automatiche

39 a partire dalò 10 giorno di vita conviene iniziare a presentare al vitello una piccola quantità di fieno e materie prime sotto forma di mangimi molto appetibili e digeribili All inizio il consumo di mangime risulterà molto basso Dopo circa 3-4 settimane di vita il consumo di mangime aumenta e bisognerà diminuire la quantità di latte che viene somministrata Si procederà a questo punto allo svezzamento

40 FINALITA DELLO SVEZZAMENTO PERMETTERE UN PRECOCE SVILUPPO MORFO-FUNZIONALE DEL RUMINE EVOLUZIONE DEL VITELLO DA MONO A POLIGASTRICO GARANTIRE BUONI INCREMENTI ( g/ giorno)

41 DURANTE IL PRIMO PERIODO DI VITA Omaso ed abomaso si accrescono in modo isomerico; l'accrescimento del complesso rumine-reticolo e' di tipo allometrico (ritmo di crescita circa 4 volte superiore a quello del corpo) NELLE PRIME 2-3 SETTIMANE DI VITA L'abomaso rappresenta il 70 % del volume dei comparti gastrici; A DUE MESI DI ETÀ Il 70 % del volume totale è rappresentato da rumine, reticolo ed omaso. sviluppo dimensioni azione di stimolo meccanico dei foraggi

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43 Evoluzione del digerente nel vitello dalla nascita allo svezzamento

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45 Sviluppo dei diversi comparti digestivi nel vitello 0 Età in settimane Rumine reticolo Omaso Abomaso

46 Fattori che determinano lo sviluppo morfo-funzionale del rumine Fattori fisici : Fattori chimici : foraggi (fibra) AGV butirrato acetato propionato Dalla 1 settimana di vita somministrare concentrati e acqua Dalla 2 settimana somministrare fieno

47 ACIDI GRASSI VOLATILI DA FERMENTAZIONE DEGLI ALIMENTI AUMENTO DELLO SPESSORE DELLA PARETE SVILUPPO FUNZIONALE AGV. AC. BUTIRRICO > AC.PROPIONICO > AC. ACETICO esplicano un'azione stimolante la differenziazione istologica della mucosa (aumento delle papille fogliate da 1 mm circa fino a 1.5 cm nell'adulto = maggiore superficie assorbente) 7-8 settimana stimolano la corneificazione dell'epitelio ruminale

48 Schema di alimentazione Età allo svezzamento Svezzamento precocissimo (21-2 gg), precoce (60-70 gg) o tradizionale (90 gg) Vantaggi: riduzione dei tempi di preparazione e somministrazione del latte artificiale, riduzione costo latte in polvere, maggiore capacità d ingestione, anticipato sviluppo del rumine Numero di pasti Dovrebbe assumere il 25% del peso in 6-8 pasti, ma normalmente riceve due pasti a circa il 5% del peso Alimentazione del vitello in inverno Sotto i C il vitello va incontro a stress, serve aumentare il contenuto energetico della razione per mantenere la temperatura corporea ed evitare che vengano bruciate le riserve di tessuto adiposo

49 LA TECNICA PIÙ FREQUENTEMENTE UTILIZZATA PREVEDE LO SVEZZAMENTO ALL'ETÀ DI 8-10 SETTIMANE Le tecniche di svezzamento precoce si fondano sulla possibilita' di sviluppare precocemente la mucosa dei prestomaci e di indurre la ruminazione ETA' DEL VITELLO non prima di 4/5 settimane (momento di discreta assunzione di s.s.) QUANTITA' DI ALIMENTI LIQUIDI ASSUNTI si riduce la quantità di latte somministrata (agendo anche sul n dei pasti) DIGERIBILITA' DEGLI ALIMENTI SECCHI Fondamentale l impiego di cereali per la produzione di AGV, l impiego di fieno di scarsa qualità in questa fase rallenta lo sviluppo delle papille ruminali quindi è fondamentale che sia giovanissimo e ben conservato.

50 SVEZZAMENTO PRRECOCE (1) (9 settimane) NORMALE (1) (12 settimane) Peso a 50 giorni (Kg) 77,5 80,0 Peso a 70 giorni (Kg) 97,5 96,6 Consumi alimentari (Kg): - latte ricostituito 15,8 26,6 - mangime 98,4 91,2 - fieno 9,9 8,3 - sostanza secca 111,5 113,7 Costo alimentazione ,6 Età alla 1 copertura (d) Età al 1 parto (d) Età al 2 parto (d) Intervallo parto/conc. (d) Interparto (d) Produzione latte (Kg) Produzione EVM (Kg) Durata della lattazione (d) EFFETTI DELLO SVEZZAMENTO PRECOCE (vitelle razza frisona-età iniziale 13 gg circa) L attuale orientamento è quello di svezzare a 8 settimane i soggetti destinati alla produzione di carne e a 12 settimane quelli destinati alla rimonta, MA..

51 .LO SVEZZAMENTO PRECOCE I piani per lo svezzamento precoce prevedono la sostituzione graduale, ma in tempi limitati, del latte con fieno e concentrati RICORDARE! il valore nutritivo del mangime starter per vitelli è nettamente inferiore a quello del latte ricostituito (1 kg di s.s. del latte 1,6 1,7 kg di s.s. del mangime)

52 ESEMPI DI RAZIONAMENTO Tradizionale a 90 gg

53 Svezzamento precoce

54 RAZIONAMENTO PER VITELLI DA SVEZZARE A 8 SETTIMANE (Prima 3 giorni di colostro e 7 settimane di latte ricostituito) Giorni latte ricostituito kg latte in polvere g pasti. n Mangime fieno acqua = = si si = si si si si si si si si si si si si si /300 2 si si si si si si Mangime e fieno possono essere sostituiti fornendo ai vitelli una razione in piatto unico e/o mangime appositamente formulato

55 Alimenti usati per lo svezzamento Liquidi Colostro Latte Mangimi completi d allattamento per vitelli (sostitutivi del latte, latte ricostituito, in polvere, ecc.) Acqua Solidi Foraggi Mangimi

56 Latte Alimenti usati per lo svezzamento Di norma non viene utilizzato perchè risulta più conveniente la vendita Il latte non commerciabile può essere utilizzato osservando alcune regole: - evitare il latte ottenuto dalla prima mungitura successiva a trattamento con antibiotici della mammella; - non utilizzare latte di vacche affette da mastite; - pastorizzare riscaldando a C - evitare bruschi cambi alimentari

57 ALIMENTI PER LO SVEZZAMENTO Colostro conservato Latte intero Sostitutivi del latte Latti tradizionali Latti senza latte Latte acido Mangimi per lo svezzamento (starter) Mais (granella intera o frantumata) Fieni (prato polifita di graminacee di II taglio)

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63 SCHEMA DI SVEZZAMENTO CON LATTE FREDDO Età vitello (giorni) quantità per pasto (litri)

64 LA SOMMINISTRAZIONE FREDDA E A VOLONTÀ E POSSIBILE : PER IL BASSO PH (4,3-4,4) PER IL SAPORE ACIDO L ACIDITÀ sviluppo di muffe e batteri consumo e regolarità di ingestione (poco e spesso) Migliora la digestione crea un ambiente intestinale che frena lo sviluppo dei germi gram negativi (coli) a vantaggio dei gram positivi (lattobacilli).

65 IGIENE INTESTINALE In sintesi occorre favorire la colonizzazione della parete intestinale da parte dei batteri Gram + e quindi ridurre i rischi di eccessiva proliferazione dei coli (Gram -) ed i pratica: Nutrizione completa della madre specialmente nell ultimo periodo per migliorare lo status immunitario di entrambi Preferire il latte caldo Non eccedere con la concentrazione proteica del latte nei primi 10 giorni di vita, Ridurre la concentrazione di patogeni ambientali, Eventuale utilizzo di sostanze probiotiche Eventuale utilizzo di sostanze antibiotiche auxiniche.

66 Esempi di razionamento per vitelli da svezzare a 8-9 settimane giorni Latte(l.) pasti Latte(l.) pasti Latte(l.) pasti C 3 10% PVC 3 10% PVC % PV 2 10% PV % PV % PV M % PV F (1) (1) consumi 18,9 21,0 24,2(24,9) C: colostro; PV: peso vivo; M: mangime; F: fieno; Latte : polvere latte al 10%

67 Alimenti impiegati e modalità di somministrazione Fino a 6 mesi fieno medica/graminacee (appetibile) mangime (17-22 p.g.) unifeed dedicato (a secco e trinciato finemente)* F:C = 40:60 P.G. = 16-16,5% UFL = 0,85-0,90 NDF = min. (*) cereali, cotone, medica, graminacee, proteici, melasso!!

68 RICOVERI PER LO SVEZZAMENTO Igienici (spostabili, lavabili, tutto pieno, tutto vuoto) Individuali (possibilmente) In grado di garantire un microclima adatto buona ventilazione (meglio se esterni alla stalla) contro umidità, assenza di correnti dirette, non troppo caldo. Facilmente accessibili e controllabili

69 MICROCLIMA TEMPERATURA ottimale minima -5-0 C massima C II valori forniti sono orientativi e comunque sono da preferire temperature tendenzialmente basse (in questo caso l'animale utilizzerà una parte dell'energia della razione per il mantenimento della temperatura corporea = minori performance produttive) UMIDITA' ottimale 65-70% VELOCITA' ARIA non superiore a 0,6 m/sec

70 Caratteristiche dei box individuali comunemente utilizzati Età settimane Larghezza m Lunghezza m Superficie m2 Altezza Divisori cm 4 0,80/0,90 1,50 1,2/1,4 90/ ,00/1,10 1,80 1,8/2,0 100/ ,10/1,20 2,00 2,2/2,4 110/120 Materiali: lavabili, resistenti alla corrosione (acciaio, resine, plastica) Altezza da terra: cm Pavimento: pieno/fessurato; paglia/gomma

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