Nuova esperienza di gruppo educativo-riabilitativo nel trattamento dei soggetti affetti da Bulimia Nervosa (BN)
|
|
- Lucia Vaccaro
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Nuova esperienza di gruppo educativo-riabilitativo nel trattamento dei soggetti affetti da Bulimia Nervosa (BN) C. Del Frè*, A. Zanella** Centro dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Dipartimento di Salute Mentale) ASS.6 Friuli Occidentale - San Vito al Tagliamento (PN) *Educatrice Professionale **Dietista INTRODUZI I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono una delle patologie che acquisiscono oggi sempre maggior rilevanza a livello sociale e sanitario. Essi infatti, mostrano conseguenze importanti sulla vita socio-relazionale del soggetto che ne è affetto. Lo svolgimento delle attività quotidiane è interferito dal disturbo e la persona, a poco a poco, diventa promotrice della sua emarginazione. L educatore professionale assume un ruolo fondamentale nella riabilitazione di questa tipologia di utenza; è una figura professionale preziosa, in grado di aiutare il soggetto a reinserirsi nella società e ad affrontare con successo le sfide quotidiane, svolgendo un azione di educazione e riabilitazione dei soggetti affetti da questa patologia. Altrettanto importante si mostra il ruolo del dietista, volto a ridurre o ad eliminare le perdite di controllo e dei comportamenti compensatori, aiutando l utente nello sviluppo di un modello alimentare normale, determinando la rottura del circolo vizioso. Il numero rilevante di soggetti affetti da sindrome bulimica che affluiscono al nostro Centro, ha fatto nascere l idea di sperimentare un trattamento di tipo educativo-riabilitativo di gruppo. Si è posto come obiettivo generale il ridurre le conseguenze che il sintomo (abbuffate e conseguente adozione di metodi di compenso per porvi rimedio) riversa sulla vita socio-relazionale del soggetto. Rilevante infatti, si mostra in questi utenti la compromissione delle attività sia socio-relazionali che lavorative, a causa sia del carattere di ossessività che il pensiero, circoscritto al cibo, assume, che della necessità di mantenere i rituali comportamentali che questa patologia richiede. Mettendo insieme le nostre competenze di educatrice professionale e di dietista, abbiamo organizzato un progetto di gruppo che potesse maturare in quei soggetti un positivo cambiamento. A differenza dei consueti interventi psico-educazionali, ai quali il nostro progetto potrebbe sembrare assai simile, questo si caratterizza come un intervento propriamente educativo-riabilitativo. Va infatti a trattare anche un sintomo di fondamentale importanza in questa patologia, quale è il disturbo di percezione dell immagine corporea. L intervento inoltre si mostra come efficace veicolo di trasmissione di importanti strategie comportamentali, che ne costituiscono forse la parte più rilevante. MATERIALI E METODI I partecipanti a questo programma di gruppo, che abbiamo chiamato Fame di equilibrio, sono stati scelti sulla base di due criteri: 1. la diagnosi di Bulimia Nervosa (venivano esclusi anche i soggetti affetti da anoressia bulimica) 2. la precoce presa in carico da parte del servizio Sulla base di questi requisiti, grazie alla consultazione delle cartelle cliniche, sono stati scelti 10 soggetti (nove femmine ed un maschio), dei quali hanno partecipato al programma soltanto 7, di età compresa tra i 17 ed i 37 anni. I soggetti sono stati informati dal loro psicologo di riferimento, durante i colloqui clinici, della possibilità di partecipare all intervento di gruppo. È stata distribuita loro una locandina di presentazione del programma con date e orari degli incontri, ognuno dei quali era contraddistinto da un titolo, che dava idea del contenuto. L obiettivo generale del percorso di gruppo era quello di ridurre le conseguenze che il sintomo ha sulla vita socio-relazionale del soggetto. Il progetto di gruppo ha previsto 6 incontri complessivi: - i primi tre incontri a cadenza settimanale l uno dall altro - il quarto a distanza di tre settimane dal terzo - il quinto a distanza di un mese dal quarto - il sesto ed ultimo a distanza di tre mesi dal quinto (follow up) Ogni incontro aveva una durata di due ore e prevedeva il raggiungimento di specifici obiettivi. Al primo incontro, tenuto nell aprile 2010:
2 - è stata valutata la condizione iniziale dei partecipanti (T0), attraverso la somministrazione di test validati (B.I.T.E., EDI-2, BUT) e questionari redatti ad hoc (questionario di apprendimento e scheda di valutazione) - si è lavorato sulla motivazione dei partecipanti, attraverso: la presentazione e spiegazione della ruota del cambiamento di Di Clemente e Procasca, 4 il completamento di una tabella Vantaggi/Svantaggi rispetto alla situazione attuale ed al cambiamento, l utilizzo del diario alimentare - si è sviluppato il sentimento di appartenenza al gruppo, illustrando i punti di forza di tale modalità di approccio (attività che, indirettamente, rappresenta fonte di motivazione per i partecipanti) Il secondo incontro ha avuto come obiettivo: - far conoscere ai partecipanti i due sistemi di controllo a livello neurobiologico, utilizzati dall organismo per difendersi dalla denutrizione, i quali sono alterati nei soggetti con Disturbi del Comportamento Alimentare e possono condurre alla perdita di controllo sull alimentazione, favorendo abbuffate ed iperalimentazione: sistema fame/sazietà e sistema della gratificazione (che sottostà al meccanismo della dipendenza) 5. La spiegazione di questi due sistemi avrebbe inoltre permesso di ridurre il sentimento di incapacità delle partecipanti rispetto al mantenimento del controllo; il loro comportamento infatti, è determinato anche da cambiamenti funzionali ed è quindi necessario molto tempo e lavoro per modificarlo - spiegare il circolo bulimico, ovvero il meccanismo comportamentale tipico del soggetto affetto da bulimia Il terzo e quarto incontro hanno avuto come obiettivo: - fornire strategie comportamentali riabilitative, 6 basandosi sul modello dell ABC (Antecedent - Behaviour - Consequence Model), secondo il quale esiste un antecedente (A) che genera un comportamento (B), il quale genera una conseguenza (C). L intento era quello di lavorare sull antecedente, al fine di prevenire l insorgenza del comportamento e quindi della sua conseguenza. Le strategie presentate al gruppo sono state tre: la prima si componeva di due passaggi: 1) identificare e scrivere le proprie situazioni ad alto rischio, ovvero quelle situazioni che conducono il soggetto alla perdita di controllo e quindi all abbuffata, con la conseguente adozione di metodi di compenso 2) trovare delle attività alternative da svolgere nelle situazioni ad alto rischio identificate, o comunque in ogni momento in cui si percepisce il rischio di incorrere nell abbuffata la seconda si componeva anch essa di due passaggi ed era mirata alla riduzione del disturbo di percezione dell immagine corporea: 1) svolgere un esercizio di ristrutturazione del pensiero negativo sul corpo, che va ad agire sulla componente cognitiva ed affettiva dell immagine corporea 2) fornire consigli di condotta comportamentale, mirati a modificare i comportamenti condizionati dall immagine corporea, che vanno ad agire sulla componente comportamentale dell immagine corporea Come dimostra la ricerca, non è necessario intervenire direttamente sulla componente percettiva dell immagine corporea, in quanto questa, quando è falsa, si corregge in molti casi automaticamente quando riusciamo a modificare i pensieri sul nostro corpo (componente cognitiva ed affettiva) ed i comportamenti che ne derivano (componente comportamentale) la terza era orientata ad una risoluzione efficace dei problemi: il Problem Solving. Utilizzare tale metodica si rivela molto utile, in quanto, grazie ad essa, si possono individuare le proprie vere esigenze, mettere ordine a pensieri e comportamenti ed arrivare più facilmente ad una soluzione che consenta di star bene con se stessi e con gli altri. La capacità di risolvere i problemi autonomamente e con efficacia, inoltre, costituisce di per sé una fonte di orgoglio e di autostima Il quinto incontro ha avuto come obiettivo: - verificare e sondare l eventuale cambiamento di gruppo dopo l intervento (T1), tramite la risomministrazione della testistica utilizzata per la valutazione iniziale (primo incontro) - conoscere le impressioni dei partecipanti riguardo al percorso di gruppo, allo scopo di avere un feedback sulla bontà dell intervento e capire se e dove apportare eventuali cambiamenti, per
3 migliorare l intervento. A tal fine, è stato somministrato un questionario di gradimento, appositamente redatto - dare ai partecipanti la possibilità di manifestare dubbi o chiedere chiarimenti rispetto all intervento stesso; a tal fine, dopo la compilazione del materiale testistico, l ultima ora a disposizione è stata dedicata al confronto ed al dibattito Il sesto incontro ha avuto come obiettivo: - verificare e sondare l eventuale mantenimento da parte del gruppo della condizione di vita raggiunta e misurata tra il primo ed il quinto incontro o l eventuale cambiamento di questa dopo qualche mese dal quinto incontro (quindi a seguito di un periodo di autonomia da parte dei partecipanti nella propria gestione) (T2). Ciò è stato verificato tramite la risomministrazione della testistica utilizzata per la valutazione iniziale (primo incontro) e finale (quinto incontro) - dare nuovamente data la possibilità ai partecipanti di manifestare dubbi o chiedere chiarimenti e trarre conclusioni rispetto all intervento stesso RISULTATI I dati emersi dalla valutazione del test B.I.T.E. evidenziano una significativa remissione del sintomo. I risultati ad un follow up di tre mesi dal quinto incontro, evidenziano un ulteriore remissione (Tab. 1). Andando poi a valutare gli aspetti socio-relazionali, il test EDI-2 non mostra alcun cambiamento significativo ad una prima valutazione (quinto incontro, a tre mesi). Al sesto incontro, ad un follow up di sei mesi, è già rilevabile un cambiamento significativo della variabile difficoltà interpersonali, che presenta un netto miglioramento, nonostante il periodo intercorso sia indubbiamente breve (Tab. 2). Per quel che riguarda il disturbo di percezione dell Immagine Corporea, il test BUT ha evidenziato un cambiamento significativo ai tre mesi, in quasi tutte le variabili. Tale condizione viene mantenuta al controllo dei sei mesi, come ben mostrano i risultati (Tab. 3). Anche i questionari somministrati mostrano un esito molto positivo. Il test di apprendimento mette in evidenza un miglioramento tra il primo ed il quinto incontro (tre mesi) e tra il quinto ed il sesto incontro (sei mesi), segno che le conoscenze teoriche e pratiche dei partecipanti si sono ampliate e rafforzate. I dati rilevati dalla scheda di valutazione vanno a confermare quanto rilevato dai test validati (B.I.T.E., EDI-2, BUT). Il questionario di gradimento, infine, mostra giudizi molto positivi, facendoci quindi render conto della bontà dell intervento e di una sua possibile ed efficace ripetibilità. DISCUSSI Il nostro obiettivo di gruppo, come mostrano i risultati ai tre tempi testati, è stato raggiunto. Il sintomo, come mostrano i dati rilevati dal test B.I.T.E., è diminuito in maniera significativa. Il test EDI-2 mette in luce come gli aspetti di vita socio-relazionali, se le strategie comportamentali vengono utilizzate con costanza e metodo, dopo un intervento complessivo di anche soli sei mesi, possono essere migliorati. Il test BUT evidenzia una riduzione del disturbo percettivo di immagine corporea. Al di là di ogni valutazione quantitativa, quello che maggiormente ci gratifica sono i risultati qualitativi raggiunti grazie all intervento. I partecipanti si sono mostrati infatti, tutti entusiasti dei risultati ottenuti, come ben si può rilevare dalle risposte del questionario di gradimento (Tab. 4). Abbiamo, con enorme piacere, visto le partecipanti felici e soddisfatte dopo l intervento; alcune hanno mostrato più sicurezza in se stesse, nonostante il breve periodo del programma. Alla luce dei lusinghieri risultati conseguiti, si è deciso di ripetere il programma nell autunno 2010 e di farlo diventare parte integrante del percorso educativo-riabilitativo del nostro Centro.
4 BIBLIOGRAFIA Conti L. (1999) Repertorio delle scale di valutazione in psichiatria, SEE, Firenze 3. Cuzzolaro M., Vetrone G., Marano G., Battacchi M. (2000) Body Uneasiness Test, BUT in Conti L., a cura di: Repertorio delle scale di valutazione in psichiatria vol 3, , SEE, Firenze 4. Miller W. e Rollnick S. (1994) Il colloquio di motivazione. Tecniche di counseling per problemi di alcol e altre dipendenze Erickson Editore, Trento 5. Zanella A. e Collini E. (2009) Come affrontare abbuffate e iperalimentazione, in: Anoressia, Bulimia & co. Fuori dal tunnel, a cura di Luxardi G.L., Tisiot C. ADAO Friuli Onlus, Pordenone 6. Dalle Grave R. (1999) Perdere peso senza perdere la testa Positive Press, Verona
5 Tabella 1 B.I.T.E. P _ VS B.I.T.E. P _ VS TOTALE (± 4.47) (± 4.51) TOTALE (± 4.51) (± 5.24) SINTOMI (± 2.80) (± 4.76) SINTOMI (± 4.76) (± 5.24) GRAVITA 9.67 (± 1.75) (± 1.26) GRAVITA 7,00 (± 1,26) 6,67 (± 2.50) Test B.I.T.E.: media e deviazione standard I - V incontro (tre mesi) Test B.I.T.E.: media e deviazione standard V e VI incontro (sei mesi) Tabella 2 EDI-2 P _ VS EDI-2 P _ VS DESIDERIO DI MAGREZZA (± 4.31) (± 6.84) DESIDERIO DI MAGREZZA (± 6.84) (± 4.86) BULIMIA (± 4.22) 2.67 (± 3.01) BULIMIA 2.67 (± 3.01) 2.33 (± 3.20) INSODDISFAZI CORPOREA (± 5.96) (± 7.87) INSODDISFAZI CORPOREA (± 7.83) 9.00 (± 8.94) COLPEVOLEZZ A INTROCETTIVA (± 8.89) (± 8.94) COLPEVOLEZZ A INTROCETTIVA (± 8.94) 5.50 (± 7.66) SENSO DI INCAPACITA (± 7.17) 7.83 (± 7.52) SENSO DI INCAPACITA 7.83 (± 7.52) 7.67 (± 8.02) PAURE MATURATIVE (± 2.00) 3.83 (± 2.99) PAURE MATURATIVE 3.83 (± 2.99) 4.00 (± 2.28) PERFEZIONISM O 5.67 (± 5.96) (± 5.96) PERFEZIONISM O (± 4.20) (± 4.75) DIFFICOLTA INTERPERSON ALI 8.67 (± 3.20) 8.17 (± 4.20) DIFFICOLTA INTERPERSON ALI 8.17 (± 4.75) (± 4.24) ASCETISMO 7.33 (± 4.08) (± 5.78) ASCETISMO (± 5.78) 4.33 (± 5.24) IMPULSIVITA 7.83 (± 7.36) 4.67 (± 8.24) IMPULSIVITA 4.67 (± 8.24) 5.33 (± 7.74) INSICUREZZA SOCIALE (± 4.43) (± 4.92) INSICUREZZA SOCIALE (± 4.92) 4.83 (± 4.12) Test EDI-2: media e deviazione standard I - V incontro (tre mesi) Test EDI-2: media e deviazione standard V - VI incontro (sei mesi)
6 Tabella 3 BUT P _ VS BUT P _ VS INDICE GLOBALE DI SEVERITA 2.68 (± 0.50) 1.92 (± 0.58) INDICE GLOBALE DI SEVERITA 1.92 (± 0.58) 1.72 (±0.71) FOBIA DEL PESO 3.52 (± 1.00) 2.57 (± 0.86) FOBIA DEL PESO 2.57 (± 0.86) 2.37 (± 0.62) OCCUPAZI PER L IMMAGINE E DEL PESO (± 1.07) 2.02 (± 0.75) OCCUPAZI PER L IMMAGINE E DEL PESO 2.02 (± 0.75) 1.85 (± 1.28) CONDOTTE DI EVITAMENTO 2.38 (± 0.80) 1.68 (± 0.64) CONDOTTE DI EVITAMENTO 1.68 (± 0.64) 1.38 (± 0.94) CONTROLLI COMPULSIVI DELLA PROPRIA IMMAGINE 2.18 (± 0.58) 1.65 (± 0.72) CONTROLLI COMPULSIVI DELLA PROPRIA IMMAGINE 1.65 (± 0.72) 1.68 (± 0.70) DEPERSONALIZZAZI 2.37 (± 0.90) 1.33 (± 0.65) DEPERSONALIZZAZI 1.33 (± 0.65) 1.13 (± 0.76) TOTALITA DEI SINTOMI POSITIVI (± 6.72) (± 5.68) TOTALITA DEI SINTOMI POSITIVI (± 5.68) (± 3.83) TOTALITA DEGLI INDICI STRESSORI 3.00 (± 0.42) 2.27 (± 0.64) TOTALITA DEGLI INDICI STRESSORI 2.27 ± 0.64) 2.10 (± 0.74) Test BUT: media e deviazione standard I - V incontro (tre mesi) Test BUT: media e deviazione standard V - VI incontro (sei mesi) Tabella 4 Questionario di gradimento 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% pienamente d'accordo molto d'accordo d'accordo poco d'accordo per niente d'accordo esposizione efficace degli argomenti utilità e adeguatezza argomenti appropriatezza nozioni teoriche utilità e usabilità strategie comportamentali probabile cambiamento percezione del cambiamento Questionario di gradimento - V incontro
7 Chiara Del Frè - Adelina Zanella Centro dei Disturbi del Comportamento Alimentare Azienda dei Servizi Sanitari n 6 Friuli Occidentale via Savorgnano, SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) Tel delfre.chiara@hotmail.it adelina.zanella@ass6.sanita.fvg.it
L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare. Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto
L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto Lo Psicologo a Domicilio Un nuovo modo di fare Psicologia modificando
Accompagnare al cambiamento
Accompagnare al cambiamento percorso per Guadagnare salute Rendere facili le scelte salutari Reggio Emilia 24-25-26 settembre 2009 E.Centis*, P.Beltrami*, G.P.Guelfi** (*) Azienda USL Bologna (**) Università
Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura
Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura In aumento minori e over 40. Trattamenti diversificati a seconda del disturbo Fermo, 2017-10-04 Sono attualmente 200 i pazienti in carico
Progetto di valutazione Risultati A.S
La Sicurezza nei cantieri nasce a Scuola. Da studente a RSPP 1 Progetto di valutazione Risultati A.S. 2010-2011 Modena, 11-12 Novembre 2011 Irene Barbieri, Università di Bologna Prof.ssa Bruna Zani, Università
PROBLEMI LEGATI ALLO SPORT
PROBLEMI LEGATI ALLO SPORT SPORT: comportamento capace di influenzare positivamente la salute psico-fisica dell individuo. ASPETTI NEGATIVI: Doping; Disturbi alimentari; Esercizio fisico compulsivo DOPING
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA PROGETTO: "FISIOTERAPIA IN AZIENDA PER IL BENESSERE DEI DIPENDENTI" 2017 DATA DI INIZIO: 2017 Corso Organizzato dall Unità Operativa Complessa Recupero
Progetto di intervento post-valutazione stress lavoro-correlato Gli strumenti della Yale University per il Comune di Scandicci
Progetto di intervento post-valutazione stress lavoro-correlato Gli strumenti della Yale University per il Comune di Scandicci In considerazione dei risultati emersi dalla Valutazione del Rischio Stress
ASSOCIAZIONE MOSAICO ONLUS. Conoscendo le diversità: la vita è una meraviglia
ASSOCIAZIONE MOSAICO ONLUS Corso di Formazione Conoscendo le diversità: la vita è una meraviglia BANDO FORMAZIONE 2007 Ce.Se.Vo.Ca. Sede di Svolgimento: sede Ass. Mosaico Piazza Municipio, 9 71014 San
Intelligenza Emotiva e Leadership Efficace. Performance Technology Solutions 2014 Tutti i diritti riservati 1
Intelligenza Emotiva e Leadership Efficace Performance Technology Solutions 2014 Tutti i diritti riservati 1 Evoluzione del concetto di Intelligenza Emotiva (IE) Gardner (1983) è stato il primo ad introdurre
LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CON DISTURBO DI PERSONALITA : IL CPS COME BASE SICURA
LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CON DISTURBO DI PERSONALITA : IL CPS COME BASE SICURA Il programma nasce dalle seguenti considerazioni: Aumento dei disturbi di personalità che si presentano nei Servizi:
Introduzione: Strategie terapeutiche per il trattamento del BED
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE Cattedra di Psichiatria, Psicologia Medica e Psicosomatica Direttore: Prof. M. Balestrieri TERAPIA PSICOEDUCAZIONALE DI GRUPPO PER DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE:
Come gestire lo stress
Come gestire lo stress COME GESTIRE LO STRESS Dott.ssa Alessandra Grassi Ricercatore Psicologa Partiamo anzi partite ;) Il Modello ABC per la GESTIONE degli EVENTI STRESSANTI (A. Ellis) A (evento attivante)
Scritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32
La nostra guida in questa breve scoperta del disturbo giovanile è Michela, maestra elementare specializzata nel Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il mondo del disagio giovanile è veramente molto
TESTOLOGIA CLINICA IN ETA EVOLUTIVA
TESTOLOGIA CLINICA IN ETA EVOLUTIVA DESCRIZIONE DEL TEST TMA di B.A. Bracken Può esssere utilizzato dai 9 ai 19 anni Il TEST è composto da 6 gruppi di 25 domande tese ad esplorare le 6 aree di interesse,
A.I.A.M.C. Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva
ISTITUTO MILLER Istituto di Psicologia e Terapia cognitivo-comportamentale CASI CLINICI Candidata: Dr.ssa Sara Ginanneschi Supervisore: Prof. Giuseppe Sacco Anno Accademico 2007-2008 A.I.A.M.C. Associazione
corso di formazione Il ruolo dell Educatore nei servizi per le Persone con disabilità
corso di formazione Il ruolo dell Educatore nei servizi per le Persone con disabilità Data inizio evento: 1 aprile 2016 Data fine evento: 1 aprile 2016 Sede: OPSA Centro Casa Madre Teresa, Sarmeola di
Maria Teresa Giannelli Patrizia Giannino Alessandro Mingarelli
Maria Teresa Giannelli Patrizia Giannino Alessandro Mingarelli 24.11.2012 La ricerca è stata realizzata FINALITA Valutare l efficacia della Biodanza nel promuovere la salute OBIETTIVI Rilevare gli effetti
Che cos è l orientamento. A cura di Ufficio Orientamento, Lavoro e Formazione Comune di Pianoro
Che cos è l orientamento A cura di Ufficio Orientamento, Lavoro e Formazione Comune di Pianoro Che cos è l orientamento Il processo di orientamento assume il significato di aiutare una persona, o un gruppo,
DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE
DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE ANORESSIA Anoressia significa letteralmente senza appetito. In realtà è qualcosa di più grave: le persone anoressiche smettono di mangiare perché provano una repulsione ossessiva
OMEOSTASI ENERGETICA
OMEOSTASI ENERGETICA Omeostasi energetica: i processi biologici con cui l organismo mantiene costante il peso corporeo, bilanciando l assunzione e la spesa energetica Gli animali tendono a modulare l assunzione
I professionisti del Centro Prometeo si occupano di: - Difficoltà relazionali (in ambito familiare, lavorativo, ecc...)
I professionisti del Centro Prometeo si occupano di: - Difficoltà relazionali (in ambito familiare, lavorativo, ecc...) - Disturbi d'ansia e stress (fobie, attacchi di panico, ecc...) - Crisi coniugali
DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 551
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 551 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COSTA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 15 MAGGIO 2008 Norme per la prevenzione e la cura dell anoressia, della bulimia
COUNSELING CIBO & SALUTE
ASPIC MILANO, via Sangallo 41, 20133 Milano COUNSELING CIBO & SALUTE Formazione e training, nella promozione del benessere e nella gestione dei problemi con l alimentazione, il peso e l immagine corporea
Progetto di miglioramento dell alimentazione senza glutine
Essere Celiaci in Emilia Romagna : attualità e prospettive Progetto di miglioramento dell alimentazione senza glutine Emilia Guberti Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Dipartimento Sanità Pubblica -
RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2014/2015
COMUNE DI CASTEL MELLA Provincia di Brescia ASILO NIDO COMUNALE L ISOLA DEI BEBE RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2014/2015 Anche per l anno educativo 2014/2015 l Amministrazione
CENTRO DIURNO PERSEFONE
Città di Pomezia ABSTRACT CENTRO DIURNO PERSEFONE Progetto finanziato dalla Regione Lazio Fondo Lotta alla Droga 2008/2009 /2010 ( DGR.n186 del 21/03/2008) ABSTRACT CENTRO DIURNO A MEDIA SOGLIA PERSEFONE
Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti
Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva Dott.ssa Elena Luisetti PIU CHE UNA SCUOLA E UNA PROSPETTIVA EMERSE CON IL CONVERGERE DI PIU FILONI PRINCIPI BASE Kendell, 1993 A. L individuo reagisce
Uno sguardo verso il futuro. Conferenza locale salute mentale R.Pioli, G.Rossi Brescia
Uno sguardo verso il futuro Conferenza locale salute mentale R.Pioli, G.Rossi Brescia 10 12 2012 Innovazione strutturale Irccs FBF oggi e domani 2 strutture residenziali (CPA CPM ) inaugurate il 15 12
Presidio Ospedaliero Villa Rosa
Presidio Ospedaliero Villa Rosa Salsomaggiore Terme 5-6 novembre 2010 Percorsi riabilitativi Valutazione e trattamento delle menomazioni e disabilità cognitivo comportamentali DISTURBI COMPORTAMENTALI
VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE GERIATRICA (Valutazione Globale Geriatrica)
VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE GERIATRICA (Valutazione Globale Geriatrica) Stefano Volpato Sezione di Medicina Interna e Cardiorespiratoria Dipartimento di Scienze Mediche -UNIFE Università di Ferrara -
Scheda di rilevazione nazionale delle strutture pubbliche dedicate al trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare. 1. Denominazione e dati
Scheda di rilevazione nazionale delle strutture pubbliche dedicate al trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare. 1. Denominazione e dati della struttura 1 a) Denominazione della struttura centro
COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ
COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ DOTT.SSA MANUELA NEGRO SCREENING CITOLOGICO MAMMOGRAFICO COLORETTALE
PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo
PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo Il progetto PUZZLE - Educare alla Diversità nasce da una serie di riflessioni ed esperienze educative promosse e sperimentate dalla cooperativa Il Cardo sul
La relazione terapeutica col paziente sovrappesoobeso: la relazione terapeutica classica vs l approccio integrato
FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Diritto Pubblico 27100 PAVIA Viale Golgi, 19 La relazione terapeutica col paziente sovrappesoobeso: la
Esempi di «buone pratiche»
Liceo Scientifico e Classico Statale «Marie Curie» - Meda Via E. Cialdini 181, 20821 Meda (MB) Tel. 0362 70339-71754 www.liceomeda.gov.it Esempi di «buone pratiche» a.s. 2013/14 2014/15 PREVENZIONE DEI
G.I.N.E.S.T.R.A. 2008/09 RELAZIONE FINALE
Data: 1/5/9 Progetto G.I.N.E.S.T.R.A. 28/9 RELAZIONE FINALE SCUOLA O PLESSO TITOLO PROGETTO REFERENTE/I Istituto Superiore Balbo (Liceo Socio-psicopedagogico, Liceo di Scienze Sociali, Liceo Linguistico,
SEGNALI DI DISAGIO IN ADOLESCENZA
Salerno 23/01/2016 SEGNALI DI DISAGIO IN ADOLESCENZA Test Multidimensionale Autostima Dott.ssa Luisa Petrosino L AUTOSTIMA L autostima funziona come una «lente» attraverso cui le proprie risorse personali
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
ISTITUTO COMPRENSIVO ROVERETO SUD Scuola Primaria /Secondaria di primo grado PROFILO DINAMICO FUNZIONALE AGGIORNAMENTO PDF Alunno Classe Anno scolastico SCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE Cognome Nome
DONNE MASTECTOMIZZATE: CON-VIVERE CON IL CORPO CHE CAMBIA
Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro Strada Provinciale 142 km 3,95 10060 CANDIOLO (TORINO) Tel: 011/9933630 Fax: 011/9933440 Progetto di Educazione Terapeutica DONNE MASTECTOMIZZATE: CON-VIVERE
.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO
.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO Roma, 31-03-2016 Dott.ssa Rosa Pappalardo Psicologa e Psicoterapeuta TSMREE RM 1 ADHD e difficoltà di autoregolazione Il livello di motivazione, la fiducia nell impegno
Livello 1. Il Concetto di SMARTERehab. La Valutazione Mirata
Il Concetto di SMARTERehab ESERCIZI SPECIFICI DI CONTROLLO MOTORIO PER TRATTARE IL DOLORE MUSCOLOSCHELETRICO: VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE Il concetto SMARTERehab con la sua metodologia di lavoro, basata
LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO
LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO A SCUOLA: perché intervenire e come? Dott.ssa Marina Biancotto RACCOMANDAZIONI PER LA PRATICA CLINICA SUI DSA (Consensus Conference, gennaio 2007) IN ETÁ
Nutrizione Le soluzioni DS Dietosystem. Screening qualità della vita. psicometria
Nutrizione Le soluzioni DS Dietosystem Screening qualità della vita psicometria L approccio globale Il test di psicometria giunge a complemento della produzione Dietosystem nell Area Nutrizionale. Esso
Il Registro Nazionale per il Metilfenidato
Il Registro Nazionale per il Metilfenidato Uno strumento di sanità pubblica Dante Besana Direttore di Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile Milano 13 maggio 2005 Premesse giugno 2002 - CD SINPIA:
VALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO
LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA FORMAZIONE OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE 1 - Titolo del corso SPERIMENTAZIONE DEGLI AUDIT CLINICI IN UNA REALTA INTERAZIENDALE Bisogno di riferimento Uniformare
Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA
Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Lamezia Terme 88046 via Coschi 72/b interno 1 telefono e fax 0968/201908 Codice Fiscale 92003410799 FORMAZIONE GENERALE STRUMENTI
Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione
Introduzione Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione intendiamo persone che soffrono di disturbi psicotici come la schizofrenia
REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE DEL COMPARTO ART. 35 DEL CCNL E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE DEL COMPARTO ART. 35 DEL CCNL 07.04.1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ART. La qualità delle prestazioni erogate, le capacità e le attitudini
Il codice deontologico. del Naturopata
STHENOS ACADEMY Accademia Italiana delle Scienze Bionaturali Via Lorenzo Perosi 3 Milano www.sthenosacademy.com Il codice deontologico del Naturopata Introduzione La deontologia è quell insieme di doveri
Progetto IPDA per la Scuola d Infanziad
Progetto IPDA per la Scuola d Infanziad PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: Il progetto nasce più di 10 anni fa dalla collaborazione tra A.S.L, Provveditorato agli Studi e Università degli studi di Padova. Negli
Lavori di pubblica utilità
Lavori di pubblica utilità Bilancio ad un anno di avvio dell esperienza La convenzione Firmata nell aprile 2011. Si è partiti con una procedura che si è definita sempre più in itinere. Gli snodi metodologici
RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2013/2014
COMUNE DI CASTEL MELLA Provincia di Brescia ASILO NIDO COMUNALE L ISOLA DEI BEBE RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2013/2014 Anche per l anno educativo 2013/2014 in attuazione della
Contributi a convegni scientifici
Contributi a convegni scientifici Disturbi alimentari, prevenzione 9 Congresso Europeo di ginecologia pediatrica e dell adolescenza, Firenze, 2-5 Dicembre 2002: - Santomassimo C., The prevention of Eating
CARTA DEI SERVIZI CENTRI BOLLEBLU
CARTA DEI SERVIZI CENTRI BOLLEBLU 1 I Centri Bolle Blu rendono disponibile, diffondono e distribuiscono agli utenti e ai loro familiari materiale informativo riguardante il o ed il suo funzionamento: Carta
PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SISTEMI DI SORVEGLIANZA
PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SISTEMI DI SORVEGLIANZA Dott. Maurizio Castelli Direttore Dipartimento di Prevenzione Azienda USL della Valle d Aosta Aosta 26 ottobre 2016 Gli stili di vita non salutari determinano
AIDAI Associazione Italiana Disturbi Attenzione/Iperattività Sezione Sicilia VIII CONGRESSO NAZIONALE Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività Pescara, 16-17 Settembre 2011 Oasi dello Spirito (Via
RILEVAZIONE SULL INTERESSE DELL INFORMAZIONE ANNO 2010
RILEVAZIONE SULL INTERESSE DELL INFORMAZIONE ANNO 2010 Nel mese di novembre 2010 il Centro Documentazione ha realizzato un indagine per rilevare l interesse dei contenuti informativi proposti dal Servizio
Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità CONVEGNO DISABILITA E SPORT MODENA 10 MAGGIO 2013
Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità CONVEGNO DISABILITA E SPORT MODENA 10 MAGGIO 2013 Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità È interessante,
aspetti teorici, di ricerca e di assistenza
Università di Firenze - Sede di Prato Corso di Bioetica - 1 Luglio 2006 PSICO-ONCOLOGIA: ONCOLOGIA: aspetti teorici, di ricerca e di assistenza Ezio Menoni, Riccardo Marchini, Barbara Montomoli, Alessandro
Chi è e cosa fa lo Psicologo
Chi è e cosa fa lo Psicologo L articolo 1 della Legge 18/2/1989 n. 56 Ordinamento della professione di psicologo recita: La professione di Psicologo comprende l uso degli strumenti conoscitivi e di intervento
IL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA
IL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA Dott.ssa Barbara Cocchi Dott.ssa Cinzia Veronesi GIOVANI CONSUMATORI E NUOVE DIPENDENZE Presentazione del Rapporto 2010 Osservatorio Epidemiologico Dipendenze
Questionario di valutazione del Tirocinante
Questionario di valutazione del Tirocinante A conclusione del tuo tirocinio vorremmo conoscere le tue impressioni e considerazioni legate all esperienza vissuta. Nell ottica del continuo miglioramento
! " " ), -. ( / - " 0 / - / - 1
! # $%&& ' (( ) *+ ), -. ( / - / - / - 1 2) #., - / - ' 3 4 ( ( # $ # 5 % 4 6 + (!*+ /! + (7. *!*! 8/(7 9! 8 3 4 6 +. 2 3 : ;.! +
INDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio
INDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio 2008 al primo semestre 2010 Premessa La Riabilitazione
Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010
A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010 PROGETTO BI- ENNALE FINALIZZATO AL MIGLIORAMENTO DELLA DIAGNOSI E TERAPIA DELLA GRAVE MALNUTRIZIONE DA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO
Progetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE
Progetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE Questionario A Come giudichi questa esperienza formativa? abbastanza utile 38% altro inutile Efficace 62% Efficace abbastanza utile
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana Regione Siciliana
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana Regione Siciliana Primo Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media Leonardo Da Vinci Via Concetto Marchesi
5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia
5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia Il diabete e le malattie cardiovascolari sono condizioni di salute a forte impatto
METODICHE DIDATTICHE
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE
Università LUMSA PSICODIAGNOSTICA DELL'ETA' EVOLUTIVA E DELL'ADULTO (II MODULO)
Università LUMSA PSICODIAGNOSTICA DELL'ETA' EVOLUTIVA E DELL'ADULTO (II MODULO) MASC: (March) questionario self-report per indagare i sintomi ansiosi nei bambini da 8 anni a 19. E composto da 39 domande
Agosto 2005 PROTOCOLLO ALCOL E GUIDA OPERATIVO TRA SERVIZIO ALCOLOGIA E COMMISSIONE MEDICO LOCALE PATENTI (C.M.L.P.) ASL DI LECCO
Agosto 2005 PROTOCOLLO ALCOL E GUIDA OPERATIVO TRA SERVIZIO ALCOLOGIA E COMMISSIONE MEDICO LOCALE PATENTI (C.M.L.P.) ASL DI LECCO La C.M.L.P. invita tutti i soggetti segnalati per guida in stato d ebbrezza
ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni)
Conferenza dei Servizi Portogruaro, 5 maggio 2010 ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni) Consultorio Giovani Attività dei Ser.D Attività per adolescenti con
PEI ON LINE FEDERICA ROSSI. CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI
PEI ON LINE FEDERICA ROSSI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO ARISTEA Legnano -MI
Curriculum Vitae di ITALO ANTOLLOVICH
Curriculum Vitae di ITALO ANTOLLOVICH DATI PERSONALI nato a, il JUGOSLAVIA, 19-04-1953 PROFILO BREVE Ho conseguito la laurea in medicina e chirurgia presso l'università di Ferrara il 22-2-1982, ho ottenuto
I Disturbi del Comportamento Alimentare
I Disturbi del Comportamento Alimentare Clinica e trattamento multidisciplinare dei DCA 2 weekend 32 ore riservato ad operatori sanitari, assistenti sociali, insegnanti, educatori professionali, laureati
Istituto Comprensivo. A.S
Istituto Comprensivo. A.S. 2015-16 Progetto di orientamento in continuità CHI SONO IO? MI PRESENTO...VIAGGIO VERSO CHI SARÒ! Finalità del Progetto Condurre gli studenti a conoscere se stessi. la realtà
Il progetto Delfino Attivo
Il progetto Delfino Attivo Francesco Di Gruttola Psicologo dello sport e dell'esercizio fisico francesco.digruttola@gmail.com Gli Operatori del Centro Diurno Il Delfino ildelfino@astir.it Livorno, 23 Settembre
I Disturbi Del Comportamento Alimentare: terapie, difficoltà al trattamento e questioni bioetiche
I Disturbi Del Comportamento Alimentare: terapie, difficoltà al trattamento e questioni bioetiche Percorso di cura nei pazienti DCA a Ville Turina Amione: Una riabilitazione Dott.ssa Barbara Nicotra Medico
PEER EDUCATION E RECUPERO SCOLASTICO
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA GIUSEPPE CIPRIANI PEER EDUCATION E RECUPERO SCOLASTICO Progetto, realizzazione e risultati A.s. 2015/2016 a cura di Sara
CORSI IN DSM E PRATICA CLINICA:
CORSI IN DSM E PRATICA CLINICA: COME SI EFFETTUA UN COLLOQUIO E UN TRATTAMENTO CLINICO Il Centro C.F.S., forte dell esperienza poliambulatoriale del nord Italia, bandisce tre tipologie di corsi in DSM
CAPIRE LA MIA DISLESSIA
Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Rossella Grenci CAPIRE LA MIA DISLESSIA Attività metacognitive per la scuola primaria
PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE
PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE Titolo del progetto: VALUTAZIONE DELL ICTUS E PROGETTO INDIVIDUALE - 203 La riabilitazione del paziente con ictus è un processo multidisciplinare in cui un insieme di professionalità
COMUNE DI TRAONA PROVINCIA DI SONDRIO
COMUNE DI TRAONA PROVINCIA DI SONDRIO Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati delle indagini svolte
Una ricerca esploratoria sugli studenti con difficoltà psicologiche frequentanti l Università degli Studi di Milano
Una ricerca esploratoria sugli studenti con difficoltà psicologiche frequentanti l Università degli Studi di Milano Giuseppe Lo Dico Psicoterapeuta Università degli Studi di Milano Servizio Disabili e
BELLI DENTRO E BELLI FUORI MANGIANDO SANO E CORRETTO
ISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO A. S. 2016-2017 PROGETTO BELLI DENTRO E BELLI FUORI MANGIANDO SANO E CORRETTO 1 1. Titolo del progetto Belli Dentro e Belli Fuori Mangiando Sano e Corretto L uomo
l inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini
Il predialisi come presupposto fondamentale per l inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini PROCESSO INIZIALE 1998 Paziente con IRC Medico curante
Legnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008
REGIONE VENETO Legnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008 TITOLO DEL PROGETTO Valutazione dei bisogni dei pazienti seguiti dai CSM di Bovolone, Nogara, Porto di Legnago CONCORSO AZIENDALE QUALITA 1/9
SISCA CAFDAO 8 Perugia, febbraio La Riabilitazione Psiconutrizionale Donatella Ballardini
SISCA CAFDAO8 Perugia,22 23febbraio2012 LaRiabilitazionePsiconutrizionale DonatellaBallardini Dott.ssa Donatella Ballardini Medico Chirurgo Specialista in Scienza dell'alimentazione Specialista in Pediatria
Cospes di Arese: Giovani da 50 anni
2 Percorso scolastico.. chiaro e lineare 3 complessità ed intersezione di percorsi 4 Complessità Caratteristiche fisiche Modi di apprendere Personalità Vissuti Aspetti sociali Relazioni tra pari e con
Caso clinico: Degenza Riabilitativa: «training fisico e non solo»
Caso clinico: Degenza Riabilitativa: «training fisico e non solo» Uomo 64 anni Diabetico NID Obeso Cardiopatia ischemica Ipertensione arteriosa Ipercolesterolemia Sindrome delle apnee ostruttive notturne
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità
proposta di legge n. 471
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 471 a iniziativa del Consigliere Ciriaci presentata in data 2 febbraio 2015 NORME PER LA PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DELL ANORESSIA, DELLA BULIMIA
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
Infermieristica e Medicina di Genere:
Infermieristica e Medicina di Genere: Indagine conoscitiva sul fabbisogno formativo Studente: Benedetta Cutolo Relatore: Prof. Marcello Fedi Correlatore: Dott. Eufrasio Girardi Pistoia 4 Dicembre 2015
Scheda Progetto Sociale Individualizzato
Scheda Progetto Sociale Individualizzato Assistente sociale a cui è affidato il caso Data della presa in carico / / Soggetto inviante Cognome Nome Genere M F Data di nascita / / Codice Fiscale** Stato
METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LUMSA 2016-17 Dott.ssa Giulia Pecora giulia.pecora@uniroma1.it pensando a ciò che ci siamo detti nelle prime lezioni, dopo la spiegazione
Orari: orari di organizzazione del corso flessibili, sulla base delle esigenze dei partecipanti.
RESILIENZA HSE Un percorso formativo e di sviluppo organizzativo sul tema della Resilienza, vista come la capacità di affrontare gli eventi sfidanti, percependo e interpretando i segnali di rischio in
La valutazione approfondita: perché e come promuoverla
La valutazione approfondita: perché e come promuoverla Stefano Toderi stefano.toderi@unibo.it FACOLTÀ DI PSICOLOGIA 1. Perché prevenire lo stress 2. Cosa succede in Europa 3. Un approccio partecipativo
La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente
La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La chiusura dei manicomi, avvenuta nel 1996, ha determinato un apertura nei confronti delle persone affette da malattia
Quali competenze per i nostri figli? Una riflessione fra storie personali e progetti di vita
Quali competenze per i nostri figli? Una riflessione fra storie personali e progetti di vita Cos è la competenza La competenza è la capacità di far fronte a un compito riuscendo a mettere in moto e orchestrare