STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 1"

Transcript

1 EdmondDantes STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 27 November 2009 Abstract In questo articolo verificherò la possibilità o meno di collegare un alternatore in serie alla rete. Introduzione Se vogliamo verificare la stabilità o meno di un oggetto, in un determinato stato di funzionamento, occorre applicargli una piccola perturbazione. In assenza di perturbazione, nulla si può dire a tal proposito. Se in seguito alla perturbazione intervengono fenomeni secondari tali da esaltare gli effetti della perturbazione stessa, possiamo affermare che l'oggetto in esame si trovasse in una condizione instabile, altrimenti la condizione di funzionamento dell'oggetto era stabile. Il concetto di stabilità è legato al punto di lavoro, all oggetto e al tipo ed entità di perturbazione. E si faccia attenzione: il sistema reagisce all effetto della perturbazione e non alla perturbazione! Carico alimentato da due alternatori in parallelo Consideriamo due macchine sincrone identiche, collegate in parallelo attraverso le barre di parallelo a potenza prevalente (rete isolata). Da queste barre, attraverso un interruttore, alimentiamo il nostro carico. STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 1

2 Alternatori in parallelo Nel seguito le due macchine sincrone saranno indicate come alternatore 1 e alternatore 2. Ogni alternatore ha il proprio motore primo. Il punto di lavoro dei due alternatori è lo stesso, data l'ipotesi di macchine identiche; ogni macchina erogherà una certa corrente I. Il diagramma fasoriale corrispondente alla situazione appena descritta è il seguente: Diagramma fasoriale parallelo Trascurando le cadute di tensione, i due alternatori erogano la potenza: ovviamente le potenze erogate sono le stesse. STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 2

3 Si immagini adesso una piccola perturbazione, ad esempio l'alternatore 1 subisce un piccolo rallentamento, cioè il motore primo dell'alternatore 1 eroga una coppia minore. Ci sarà un transitorio in cui l'alternatore 1 rallenta, quindi la propria scarpa polare non ruoterà più al sincronismo, determinando la sua rotazione nel senso del ritardo. In quell istante c è una riduzione della potenza elettrica erogata, poiché si è ridotta la potenza meccanica immessa. L'alternatore 2 non è indipendente dall'alternatore 1 (sono collegati in parallelo): esaminiamo cosa accade nel circuito interno delle due macchine. Riferendosi al circuito interno, la f.e.m. E 1 è opposta alla f.e.m. E 2. Diagramma fasoriale relativo al circuito interno In assenza di perturbazione nel circuito interno non era presente alcuna circolazione di corrente poiché le due f.e.m. sono in opposizione di fase e identiche. Nel momento in cui la f.e.m. E 1 ritarda, nel circuito interno nasce una tensione risultante V R. Questa tensione permette la circolazione di una corrente interna I int (interna perchè circola nel circuito interno alle due macchine) che si trova quasi a 90 con la tensione V R, poichè il circuito interno è quasi interamente induttivo. Tale corrente si sovrappone alla corrente richiesta dal carico. L angolo di sfasamento tra la corrente interna e la f.e.m. E 2 è un angolo minore di 90, quindi l'alternatore 2 impegna potenza attiva positiva (cioè erogata), oltre a quella che deve erogare al carico. La corrente interna è sfasata rispetto alla f.e.m. E 1 di un angolo maggiore di 90, quindi all'alternatore 1 si associa una potenza attiva negativa (cioè assorbita), oltre a quella che deve fornire al carico. Questo è un esempio di mutuo soccorso, poiché l'alternatore 2 interviene aiutando l'alternatore 1 (si ricorda che quest'ultima ha subito la perturbazione): l'alternatore 1 eroga una potenza minore rispetto alla STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 3

4 potenza erogata prima della perturbazione, mentre l' alternatore 2 eroga una potenza maggiore. Se la corrente interna venisse erogata permanentemente dall'alternatore 2, la f.e.m. E 2 ritarderebbe se stessa, fino a quando non si troverà in opposizione di fase rispetto alla. Se la perturbazione è transitoria il sistema ritorna alla condizione di funzionamento precedente. Il sistema reagisce opponendosi all effetto, quindi il sistema è stabile. Se la perturbazione è molto elevata, comunque grande, il sistema sarà instabile. Non esistono sistemi stabili per perturbazioni comunque grandi. All'alternatore 2 si può attribuire il significato dell intera rete elettrica a cui l'alternatore 1 è collegato in parallelo, quindi la potenza della rete è tale da imporre il tempo di sincronismo: non ci saranno variazione di frequenza ma solo variazione di potenza (utile la ipotesi di barre a potenza prevalente). Carico alimentato da due alternatori in serie Adesso consideriamo gli stessi alternatori, ma collegati in serie. Alternatori in serie Ogni alternatore avrà il proprio motore primo. Le f.e.m. dei due alternatori sono in serie e la corrente erogata è I. Ogni macchina eroga la potenza: STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 4

5 Supponiamo la stessa perturbazione precedente:rallentamento del motore primo dell'alternatore 1. La f.e.m. E 1 ritarda, portandosi in. Diagramma fasoriale serie Rispetto alla rotazione della f.e.m. risultante E R, segue anche una rotazione della corrente I che diventa I, dato che l angolo è imposto dalla natura del carico. Prima della perturbazione, l angolo tra la f.e.m. risultante e la corrente I era, uguale all angolo tra la E 1 e I, uguale all angolo tra E 2 e I, cioè: Dopo la perturbazione, l angolo tra E 2 e I è maggiore rispetto a, mentre è diminuito rispetto all angolo perché ha ruotato di più rispetto a E R. Per ordinare un pò le idee, si ha: Le potenze erogate dai due alternatori sono: STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 5

6 La f.e.m. risultante E R ha subito solo una rotazione, il suo valore efficace non varia (non si agisce sulla eccitazione della macchina). Inoltre, possiamo scrivere La corrente erogata dopo la perturbazione, pertanto, subisce solo una rotazione. Esaminiamo la potenza erogata dall'alternatore 1 dopo la perturbazione. L'angolo è diminuito ( ), quindi il suo coseno è aumentato, pertanto: Per l'alternatore 2 abbiamo la situazione duale, quindi: Questa è una pessima conclusione, poiché l'alternatore 1, che ha subito la riduzione di potenza meccanica, è chiamato ad erogare maggiore potenza, cioè aumenta ulteriormente la coppia elettromagnetica al traferro. Il sistema reagisce amplificando l effetto della perturbazione, infatti, l'alternatore 1 subirà un maggiore rallentamento e più rallenta più il fenomeno si amplifica, più la f.e.m. E 1 ritarda. L'alternatore 2 risente della perturbazione subita dalla macchina 1, diminuendo la potenza erogata, quindi accelera (diminuisce la coppia elettromagnetica al traferro), spostando la propria scarpa polare in avanti. Il sistema tende sempre più ad allontanarsi dalla propria condizione di funzionamento divergendo. La condizione di funzionamento è chiaramente instabile, ed inoltre tale instabilità investe anche l'alternatore 2 che non ha subito alcuna pertubazione, ma in virtù del collegamento serie, ne seguirà le vicissitudini. STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 6

7 Conclusioni Con questo articolo ho cercato di spiegare per quale motivo gli alternatori devono essere collegati in parallelo alla rete e non in serie. Collegando due alternatori in serie o un alternatore in serie alla rete, occorre solo una piccolissima perturbazione affinché l'intero sistema elettrico si porti in condizione di instabilità. Estratto da " index.php?title=userspages:edmonddantes:articolo8" STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 7

MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA

MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA ediamo quali siano le condizioni da rispettare all atto dell inserzione in rete dell alternatore e ciò che potrebbe accadere qualora tali condizioni non venissero

Dettagli

MACCHINE SINCRONE TRIFASE

MACCHINE SINCRONE TRIFASE MACCHINE SINCRONE TRIFASE Lo statore è costituito come quello della macchina asincrona trifase: è di materiale ferromagnetico laminato e nelle cave ricavate alla periferia del traferro è alloggiato un

Dettagli

motivi, quali ad esempio: aumento della potenza richiesta dal carico oltre il valore nominale della potenza

motivi, quali ad esempio: aumento della potenza richiesta dal carico oltre il valore nominale della potenza MACCHINE ELETTRICHE TRASFORMATORE Inserzione in parallelo di due trasformatori Esercizio sul parallelo di due trasformatori Due o più trasformatori si dicono collegati in parallelo quando hanno i rispettivi

Dettagli

Parallelo dei Trasformatori

Parallelo dei Trasformatori Parallelo dei Trasformatori Introduzione Il funzionamento in parallelo di due trasformatori, di uguale o differente potenza nominale, si verifica quando sono in parallelo sia i circuiti primari sia quelli

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _

MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _ MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _ DOMANDE DI TEORIA 1) Diagrammi di Blondel e delle due reattanze. 2) Motore asincrono trifase: regolazione della velocità. 3) Motore a corrente

Dettagli

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha 1 easy matematica CORRENI ALERNAE Consideriamo una bobina ruotante, con velocità angolare ω costante all'interno di un campo magnetico uniforme B. Gli estremi della spira sono collegati a due anelli chiamati

Dettagli

Gli alternatori. Alternatore. L alternatore è costituito da due parti una rotante (generalmente l induttore e una fissa generalmente l indotto)

Gli alternatori. Alternatore. L alternatore è costituito da due parti una rotante (generalmente l induttore e una fissa generalmente l indotto) Gli alternatori Alternatore Indotto da cui si preleva la potenza sotto forma di Corrente e tensione alternata Induttore alimentato in Corrente continua L alternatore è costituito da due parti una rotante

Dettagli

Circuito raddrizzatore duale

Circuito raddrizzatore duale duale.doc rev. del /06/008 pagina di Circuito raddrizzatore duale Vogliamo realizzare un circuito raddrizzatore in grado di erogare tensioni positive e tensioni negative. Per fare ciò dobbiamo ricorrere

Dettagli

Il trasformatore Principio di funzionamento

Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore è una macchina elettrica statica reversibile, che funziona sul principio della mutua induzione. È formato da un nucleo in lamierino ferromagnetico

Dettagli

Collegamento di resistenze

Collegamento di resistenze Collegamento di resistenze Resistenze in serie Vogliamo calcolare la resistenza elettrica del circuito ottenuto collegando tra loro più resistenze in serie. Colleghiamo a una pila di forza elettromotrice

Dettagli

Tipi di eccitazione del motore a corrente continua

Tipi di eccitazione del motore a corrente continua Tipi di eccitazione del motore a corrente continua I modi con cui si collega l avvolgimento di eccitazione a quello d indotto determinano un diverso comportamento del motore a corrente continua. Essi sono

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _

MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _ MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _ DOMANDE DI TEORIA 1) Circuiti equivalenti di un trasformatore monofase e considerazioni relative ai vari parametri. 2) Diagramma polare

Dettagli

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica:

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica: SISTEMI TRIFASE 3_FASE I sistemi 3fase hanno fondamentale importanza nella produzione, trasformazione e trasmissione dell energia elettrica. Il sistema trifase è applicato in campo industriale o comunque

Dettagli

CIRCUITI RADDRIZZATORI

CIRCUITI RADDRIZZATORI CIRCUITI RADDRIZZATORI.doc rev. 1 del 4/6/8 pagina 1 di 16 CIRCUITI RADDRIZZATORI Un primo esempio di utilizzo dei diodi è costituito dai circuiti raddrizzatori. Un circuito raddrizzatore è un componente

Dettagli

I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO Il trasformatore monofase ---- Materia: Tecnica professionale. prof. Ing. Zumpano Luigi

I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO Il trasformatore monofase ---- Materia: Tecnica professionale. prof. Ing. Zumpano Luigi I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe II- Materia: Tecnica professionale ---- Il trasformatore monofase ---- alunni Santoro Ida Flotta Saverio Pugliesi Bruno Filippelli Vincenzo prof. Ing.

Dettagli

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso. Gli ingressi sono due: un primo ingresso

Dettagli

CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE

CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE IUITI IN EGIME SINUSOIDALE 9.1. Nel circuito della figura il voltaggio alternato è V = V 0 cost con = 314 rad/s, V 0 = 311 V, L = 0.9 H, = 6.96 F. Se il fattore di potenza del circuito è pari a 0.98, la

Dettagli

LEGGE GENERALE DI OHM

LEGGE GENERALE DI OHM LEGGE GENERALE DI OHM Prendiamo ad esempio il seguente circuito elettrico: La corrente fluisce,anche se ci sono più generatori con azione discorde,in un solo verso che si suppone noto (se non è noto si

Dettagli

Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici

Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici 1 Prof. Carlo Cosentino Fondamenti di Automatica, A.A. 2016/17 Corso di Fondamenti di Automatica A.A. 2016/17 Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici Prof. Carlo Cosentino Dipartimento di Medicina Sperimentale

Dettagli

Macchine elettriche M A C C H I N A A S I N C R O N A

Macchine elettriche M A C C H I N A A S I N C R O N A M A C C H I N A A S I N C R O N A Macchine elettriche La macchina asincrona (chiamata macchina a induzione magnetica) fu inventata nel 1885 da Galileo Ferraris come applicazione del campo magnetico rotante.

Dettagli

Esercizi sui sistemi trifase

Esercizi sui sistemi trifase Esercizi sui sistemi trifase Esercizio : Tre carichi, collegati ad una linea trifase che rende disponibile una terna di tensioni concatenate simmetrica e diretta (regime C, frequenza 50 Hz, valore efficace

Dettagli

Circuiti in corrente continua

Circuiti in corrente continua Domanda Le lampadine mostrate in figura sono le stesse. Con quali collegamenti si ha maggiore luce? Circuiti in corrente continua Ingegneria Energetica Docente: Angelo Carbone Circuito 1 Circuito 2 La

Dettagli

1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991)

1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991) 1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991) Obiettivi Determinare la f.e.m. indotta agli estremi di un conduttore rettilineo in moto in un campo magnetico Applicare il secondo principio della

Dettagli

RISONANZA. Fig.1 Circuito RLC serie

RISONANZA. Fig.1 Circuito RLC serie RISONANZA Risonanza serie Sia dato il circuito di fig. costituito da tre bipoli R, L, C collegati in serie, alimentati da un generatore sinusoidale a frequenza variabile. Fig. Circuito RLC serie L impedenza

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI Motore Asincrono Monofase Il motore asincrono ad induzione è molto diffuso anche nella versione monofase (sono utilizzati quando

Dettagli

PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE

PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE INSERZIONE IN RETE PROVA A FATTORE DI POTENZA NULLO (IN SOVRAECCITAZIONE) PROVA A FATTORE DI POTENZA NULLO Scopo della prova Lo scopo

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE - TEORIA 2 febbraio Elettrotecnica _ Energetica _ Elettrica V.O. _ 6 / 7 CFU _ 9 CFU _

MACCHINE ELETTRICHE - TEORIA 2 febbraio Elettrotecnica _ Energetica _ Elettrica V.O. _ 6 / 7 CFU _ 9 CFU _ MACCHINE ELETTRICHE - TEORIA 2 febbraio 2009 1) Materiali ferromagnetici, isolanti e conduttori usati nelle macchine elettriche: caratteristiche e perdite. Rendimento delle macchine elettriche. 2) Diagrammi

Dettagli

Lezione 10: Le forze vengono a coppie

Lezione 10: Le forze vengono a coppie Lezione 10 - pag.1 Lezione 10: Le forze vengono a coppie 10.1. Ricordiamo la prima e la seconda legge della dinamica Abbiamo visto come, per prevedere il moto di un corpo, sia necessario conoscere le forze

Dettagli

Macchina asincrona. Primo motore elettrico (1885) Galileo Ferraris ( )

Macchina asincrona. Primo motore elettrico (1885) Galileo Ferraris ( ) Macchina asincrona Primo motore elettrico (1885) Galileo Ferraris (1847-1897) Ho visto a Francoforte che tutti attribuiscono a me la prima idea, il che mi basta. Gli altri facciano pure i denari, a me

Dettagli

(corrente di Norton) ai morsetti 1-2 del circuito in figura (A, B, C da tabella)

(corrente di Norton) ai morsetti 1-2 del circuito in figura (A, B, C da tabella) Compito di Elettrotecnica, Ing. Civile, Pisa, 5 Giugno 2013 1) Calcolare la R eq vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B, C, D da tabella) Allievo... 2) Calcolare la E th (tensione di Thevenin)

Dettagli

Sistemi di trasmissione e distribuzione in AT, MT e BT. Impianti elettrici utilizzatori con sistema TT.

Sistemi di trasmissione e distribuzione in AT, MT e BT. Impianti elettrici utilizzatori con sistema TT. A Dispacciamento economico con esercizio: tre gruppi con potenze minime (MW) =[150, 300, 400], potenze massime (MW) = [300, 600, 800], offerte ( /MWh) = [80, 40, 30], potenza domandata = 1200 MW. Calcolare

Dettagli

Liberamente tratto da Prima Legge di Ohm

Liberamente tratto da  Prima Legge di Ohm Liberamente tratto da www.openfisica.com Prima Legge di Ohm Agli estremi di due componenti elettrici di un circuito (che si possono chiamare conduttore X ed Y) è applicata una differenza di potenziale

Dettagli

INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA

INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA Consideriamo un punto mobile sopra una qualsiasi linea Fissiamo su tale linea un punto O, come origine degli archi, e un verso di percorrenza come verso positivo;

Dettagli

Analisi in regime sinusoidale (parte II)

Analisi in regime sinusoidale (parte II) Appunti di lettrotecnica Analisi in regime sinusoidale (parte ) Analisi di circuiti elementari in regime sinusoidale... ntroduzione... esistore a terminali... nduttore a terminali...3 ondensatore a terminali...5

Dettagli

La centrale Termoelettrica

La centrale Termoelettrica 1 La centrale Termoelettrica L'energia elettrica prima di arrivare nelle nostre case subisce varie trasformazioni: esce dalla centrale a 380.000 volt e viene spedita attraverso i cavi ad alta tensione

Dettagli

POTENZA ATTIVA, REATTIVA, APPARENTE NEI CIRCUITI COMPLESSI. TEOREMA DI BOUCHEROT

POTENZA ATTIVA, REATTIVA, APPARENTE NEI CIRCUITI COMPLESSI. TEOREMA DI BOUCHEROT POTENZA ATTIVA, REATTIVA, APPARENTE NEI CIRCUITI COMPLESSI. TEOREMA DI BOUCHEROT In una rete complessa possono essere presenti contemporaneamente più resistori, induttori e condensatori. Il calcolo delle

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA

MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA AUTOECCITAZIONE DELL ALTERNATORE TRIFASE Si consideri un generatore sincrono che alimenta una linea trifase. Tra ciascun conduttore di linea e la terra, così come

Dettagli

Principio di funzionamento del trasformatore ideale

Principio di funzionamento del trasformatore ideale IL TRASFORMATORE Gli impianti di generazione, trasporto e distribuzione dell'energia sono ampiamente dipendenti dall utilizzo dei trasformatoriin quanto:: i generatori installati nelle centrali generano

Dettagli

è la base del circuito che realizza un alimentatore stabilizzato duale, rappresentato di seguito.

è la base del circuito che realizza un alimentatore stabilizzato duale, rappresentato di seguito. Progetto di un alimentatore duale rev del /6/8 pagina/5 Progetto di un alimentatore duale Nel documento relativo ai trasformatori a presa centrale http://www.antoniosantoro.com/duale.htm abbiamo visto

Dettagli

1.6 Circuiti resistivi

1.6 Circuiti resistivi 1.6 Circuiti resistivi Esercizio 31 Ilcircuitoinfiguraèalimentatoconunageneratorereale, confemv 0 = 100V e una resistenza interna R i = 10 Ω. Le resistenze hanno valori: R 1 = 1.0 kω, R 2 = 1.5 kω, R 3

Dettagli

1 Distanza di un punto da una retta (nel piano)

1 Distanza di un punto da una retta (nel piano) Esercizi 26/10/2007 1 Distanza di un punto da una retta (nel piano) Sia r = {ax + by + c = 0} una retta. Sia P = (p 1, p 2 ) R 2 un punto che non sta sulla retta r. Vogliamo vedere se si può parlare di

Dettagli

MOTORE ASINCRONO. Rotore ROTORE 2 - avvolto - a gabbia di scoiattolo

MOTORE ASINCRONO. Rotore ROTORE 2 - avvolto - a gabbia di scoiattolo MOTORE ASINCRONO STATORE: pacco magnetico 1 laminato secondo piani ortogonali all asse Rotore ROTORE - avvolto - a gabbia di scoiattolo Statore Avvolgimento rotorico (avvolgimento trifase con uguale numero

Dettagli

Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli

Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 2603 Crema email:

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

Appendice B Ripartizione del carico reattivo

Appendice B Ripartizione del carico reattivo 139 Appenice B Ripartizione el carico reattivo B.1 Gruppi elettrogeni in parallelo in isola La istribuzione ella potenza attiva è realizzata con i ripartitori i carico che, interfaccianosi con i regolatori

Dettagli

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale Introduzione: a corrente elettrica, nel suo passaggio all interno di un conduttore, produce

Dettagli

PARALLELO DI DUE TRASFORMATORI

PARALLELO DI DUE TRASFORMATORI l trasformatore PARALLELO D DUE TRASFORMATOR l funzionamento in parallelo di due trasformatori, di uguale o differente potenza nominale, si verifica quando sono in parallelo sia i circuiti primari sia

Dettagli

GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE

GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE IL MAGNETISMO Il termine deriva da un minerale del ferro: la magnetite (o calamita naturale), che ha la proprietà di attrarre alcuni metalli. Il campo magnetico è lo spazio

Dettagli

MATEMATICA LEZIONE 15 I MONOMI. (Prof. Daniele Baldissin) Un MONOMIO è il PRODOTTO di più FATTORI rappresentati da NUMERI e LETTERE.

MATEMATICA LEZIONE 15 I MONOMI. (Prof. Daniele Baldissin) Un MONOMIO è il PRODOTTO di più FATTORI rappresentati da NUMERI e LETTERE. MATEMATICA LEZIONE 15 ARGOMENTI 1) Definizione di monomio 2) Riduzione in forma normale 3) Monomi simili, interi e frazionari 4) Grado di un monomio I MONOMI (Prof. Daniele Baldissin) Un MONOMIO è il PRODOTTO

Dettagli

PROVA SCRITTA D ESAME DEL 09 GIUGNO 2008

PROVA SCRITTA D ESAME DEL 09 GIUGNO 2008 UNVERSTÀ D ROMA LA SAPENZA FACOLTÀ D NGEGNERA CORSO D LAUREA N NGEGNERA ENERGETCA DSCPLNA D MAHNE E CONVERTTOR D ENERGA ELETTRCA PROVA SCRTTA D ESAME DEL 9 GUGNO 8 Quesito 1 parametri del circuito equivalente

Dettagli

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A,

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A, ebbraio 1. L intensità di corrente elettrica che attraversa un circuito in cui è presente una resistenza R è di 4 A. Se nel circuito si inserisce una ulteriore resistenza di 2 Ω la corrente diventa di

Dettagli

PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE

PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE PROVA A VUOTO Contenuti scopo della prova; schema del circuito di misura; esecuzione della prova; registrazione dati di misura; elaborazione

Dettagli

INTENSITÀ DI CORRENTE E LEGGI DI OHM

INTENSITÀ DI CORRENTE E LEGGI DI OHM QUESITI 1 INTENSITÀ DI CORRENTE E LEGGI DI OHM 1. (Da Veterinaria 2014) Un filo di alluminio ha una sezione di 1,0 x 10-6 m 2. Il filo è lungo 16,0 cm ed ha una resistenza pari a 4,0 x 10-3 Ω. Qual è la

Dettagli

Lezione 5. L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia.

Lezione 5. L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia. Lezione 5 L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia. Statica E la parte della Meccanica che studia l equilibrio dei corpi. Dai principi della dinamica sappiamo che se su un corpo agiscono delle forze allora

Dettagli

Trasformatore reale monofase

Trasformatore reale monofase Macchine elettriche parte Trasformatore reale monofase ei paragrafi precedenti si è ricavato il circuito equivalente del trasformatore ideale, si è anche visto che la corrente di primario (corrente di

Dettagli

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G.

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE 1. Il flusso del vettore B 2. La legge di Faraday-Neumann-Lenz 3. Induttanza e autoinduzione 4. I circuiti

Dettagli

PROBLEMA N.2 Il motorino elettrico

PROBLEMA N.2 Il motorino elettrico PROBLEMA N.2 Il motorino elettrico Obiettivi Determinare la f.e.m. indotta agli estremi di un conduttore rettilineo in moto in un campo magnetico Applicare il secondo principio della dinamica in presenza

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale ANALISI ARMONICA

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale  ANALISI ARMONICA CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI ARMONICA Ing. Federica Grossi Tel. 059 2056333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

Consideriamo ora circuiti in cui siano presenti più componenti. Circuito ohmico-induttivo R-L con resistenza e reattanza in serie.

Consideriamo ora circuiti in cui siano presenti più componenti. Circuito ohmico-induttivo R-L con resistenza e reattanza in serie. Circuiti RC ed RL Consideriamo ora circuiti in cui siano presenti più componenti. Circuito ohmico-induttivo R-L con resistenza e reattanza in serie. Figura A In figura vi è lo schema riferito ad un generatore

Dettagli

Collegamento generatori di tensione. Collegamento parallelo. Sia dato il sistema di figura 1: Fig. 1 -

Collegamento generatori di tensione. Collegamento parallelo. Sia dato il sistema di figura 1: Fig. 1 - Collegamento generatori di tensione Collegamento parallelo Sia dato il sistema di figura : Fig. - vogliamo trovare il bipolo equivalente al parallelo dei tre generatori di tensione, il bipolo, cioè, che

Dettagli

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf. ESERCIZI 1) Due sfere conduttrici di raggio R 1 = 10 3 m e R 2 = 2 10 3 m sono distanti r >> R 1, R 2 e contengono rispettivamente cariche Q 1 = 10 8 C e Q 2 = 3 10 8 C. Le sfere vengono quindi poste in

Dettagli

COLLEGAMENTO SERIE E PARALLELO DI BIPOLI (Resistenze)

COLLEGAMENTO SERIE E PARALLELO DI BIPOLI (Resistenze) COLLEGAMENTO SERIE E PARALLELO DI BIPOLI (Resistenze) Per realizzare un circuito elettrico è necessario collegare tra loro più bipoli. Il tipo di collegamento che si effettua dipende dalle esigenze e dagli

Dettagli

Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale

Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale Indirizzo: Elettrotecnica ed Automazione Tema di: Elettrotecnica Tema: Soluzione Compito del 23 Giugno 2010 Pagina 1 di 13 Soluzione: COPPIA FORNITA A PIENO

Dettagli

PROVA STRUTTURATA. ELETTROTECNICA ELETTRONICA ed APPLICAZIONI. cl. 4^ T.I.EL. / a.s. TRASFORMATORE MONOFASE. 1^ fila

PROVA STRUTTURATA. ELETTROTECNICA ELETTRONICA ed APPLICAZIONI. cl. 4^ T.I.EL. / a.s. TRASFORMATORE MONOFASE. 1^ fila PROVA STRUTTURATA DI ELETTROTECNICA ELETTRONICA ed APPLICAZIONI cl. 4^ T.I.EL. / a.s. TRASFORMATORE MONOFASE 1^ fila NOTA: a) durata della prova: b) durante la prova NON è consentito parlare con il compagno

Dettagli

1. Circuito equivalente di un trasformatore trifase

1. Circuito equivalente di un trasformatore trifase . Circuito equivalente di un trasformatore trifase Poiché la rete magnetica rappresentativa del nucleo dei trasformatori trifase a due avvolgimenti (per colonna) può essere rappresentata come indipendente

Dettagli

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 :

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 : Il moto armonico 1. Definizione di moto armonico Un punto P si muove di moto circolare uniforme lungo la circonferenza Γ in figura, con velocità angolare. Considero uno dei diametri della circonferenza

Dettagli

Anno 2. Radicali algebrici e aritmetici: condizioni di esistenza

Anno 2. Radicali algebrici e aritmetici: condizioni di esistenza Anno 2 Radicali algebrici e aritmetici: condizioni di esistenza 1 Introduzione Perché studiare i radicali? In matematica ogni volta che facciamo un operazione dobbiamo anche vedere se è possibile tornare

Dettagli

Interazioni di tipo magnetico II

Interazioni di tipo magnetico II INGEGNERIA GESTIONALE corso di Fisica Generale Prof. E. Puddu Interazioni di tipo magnetico II 1 Forza magnetica su una carica in moto Una particella di carica q in moto risente di una forza magnetica

Dettagli

3. Le coordinate geografiche: latitudine e longitudine

3. Le coordinate geografiche: latitudine e longitudine Introduzione 3. Le coordinate geografiche: latitudine e longitudine Ogni volta che vogliamo individuare un punto sulla superficie terrestre gli associamo due numeri, le coordinate geografiche: la latitudine

Dettagli

Il generatore a induzione a doppia alimentazione (DFIG) (lettura facoltativa) Il generatore a doppia alimentazione (doubly fed inductin generator DFIG) è un'evoluzione del generatore a induzione; il termine

Dettagli

CAMPI MAGNETICI ROTANTI

CAMPI MAGNETICI ROTANTI CAMPI MAGNETICI ROTANTI Una fra le più importanti proprietà delle correnti trifasi é quella di generare, se circolanti in un appropriato avvolgimento, un campo magnetico rotante. Si intende con " campo

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CAVOUR COMPITO DI FISICA PER LA CLASSE 5D Durata della prova 1 ora

LICEO SCIENTIFICO CAVOUR COMPITO DI FISICA PER LA CLASSE 5D Durata della prova 1 ora LICEO SCIENTIFICO CAVOUR COMPITO DI FISICA PER LA CLASSE 5D Durata della prova 1 ora 1)Nel circuito rappresentato in figura la pila fornisce una differenza di potenziale di 12 V e le tre resistenze hanno

Dettagli

Resistenza equivalente

Resistenza equivalente Le uivalenze esistenza uivalente è la resistenza uivalente di un bipolo se possiede la stessa relazione tensione-corrente ai terminali esistori in serie esistori in parallelo Trasformazione stella triangolo

Dettagli

Diodo. Marco Ianna 23 maggio 2014

Diodo. Marco Ianna 23 maggio 2014 Diodo Marco Ianna 23 maggio 214 1 Introduzione: Diodo Un diodo ideale è un oggetto che può fare passare corrente solo in un certo verso e la cui caratteristica è quindi rappresentabile come in figura 1.

Dettagli

ArSilicii Srl AS 0000

ArSilicii Srl AS 0000 ArSilicii Srl AS 0000 Note generali sull Impianto ad intelligenza distribuita. Parte Generale L impianto elettrico per autocaravan progettato da ArSilicii è costituito da un insieme di moduli elettronici

Dettagli

Cause e conseguenze di un basso fattore di potenza

Cause e conseguenze di un basso fattore di potenza Cause e conseguenze di un basso fattore di potenza 1.1 Il fattore di potenza Nei circuiti a corrente alternata la corrente assorbita dalla maggior parte degli utilizzatori si può considerare come costituita

Dettagli

IGB2 MANUALE DI SERVIZIO

IGB2 MANUALE DI SERVIZIO 11/10/2005 17.01 Pagina 1 di 9 IGB2 MANUALE DI SERVIZIO Indice 1 Generalità... 2 2 Schema a blocchi... 3 3 Collegamenti elettrici... 3 4 Disposizione componenti di taratura e regolazione... 4 5 Adattamento

Dettagli

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura.

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. Un vettore è invece una grandezza caratterizzata da 3 entità:

Dettagli

Lezione 39: la legge di Ohm e i circuiti elettrici

Lezione 39: la legge di Ohm e i circuiti elettrici Lezione 39 - pag.1 Lezione 39: la legge di Ohm e i circuiti elettrici 39.1. Il circuito elementare Nella scorsa lezione abbiamo rappresentato in modo più o meno realistico alcuni circuiti elettrici particolarmente

Dettagli

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL TRASFORMATORE

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL TRASFORMATORE PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL TRASFORMATORE Il trasformatore è costituito essenzialmente da un nucleo di lamierini ferromagnetici su cui sono avvolti due avvolgimenti in rame con diverso numero di spire

Dettagli

Gli alimentatori stabilizzati

Gli alimentatori stabilizzati Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua ( cioè costante nel tempo), necessaria per poter alimentare un dispositivo elettronico

Dettagli

Prerequisiti. Aver seguito la lezione sulla corrente di impiego Fattore di potenza cosφ

Prerequisiti. Aver seguito la lezione sulla corrente di impiego Fattore di potenza cosφ IL RIFASAMENTO Introduzione In questa lezione apprenderemo cosa comporta l angolo di sfasamento tra tensione e corrente in una linea elettrica Al termine della lezione saremo in grado di dimensionare i

Dettagli

Consideriamo un sistema dinamico tempo-invariante descritto da:

Consideriamo un sistema dinamico tempo-invariante descritto da: IL PROBLEMA DELLA STABILITA Il problema della stabilità può essere affrontato in vari modi. Quella adottata qui, per la sua riconosciuta generalità ed efficacia, è l impostazione classica dovuta a M. A.

Dettagli

Il problema del carico

Il problema del carico Il problema del carico Si consideri un circuito composto (per il momento) da sole resistenze e generatori di tensione. Si immagini di collegare tra due punti A e B del circuito una resistenza c che chiameremo

Dettagli

Esercizi aggiuntivi Unità A2

Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi svolti Esercizio 1 A2 ircuiti in corrente alternata monofase 1 Un circuito serie, con 60 Ω e 30 mh, è alimentato con tensione V 50 V e assorbe la corrente 0,4 A. alcolare:

Dettagli

ANALISI ARMONICA. G(s) Analisi armonica. Funzione di risposta armonica

ANALISI ARMONICA. G(s) Analisi armonica. Funzione di risposta armonica CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI ARMONICA Analisi

Dettagli

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA 9.1 Introduzione Nel capitolo precedente, è stato affrontato il progetto dei componenti meccanici della pompa MHD; a questi va ovviamente integrata tutta la

Dettagli

Principi di ingegneria elettrica. Principi di elettromeccanica. Lezione 18 a. Trasformatore

Principi di ingegneria elettrica. Principi di elettromeccanica. Lezione 18 a. Trasformatore Principi di ingegneria elettrica Lezione 8 a Principi di elettromeccanica Trasformatore Il trasformatore Trasformatore ideale Trasformatore ideale Un trasformatore può considerarsi ideale quando sussistano

Dettagli

Fisica II. 3 Esercitazioni

Fisica II. 3 Esercitazioni etem Esercizi svolti Esercizio 3. alcolare le componenti cartesiane del campo elettrico generato da un dipolo p orientato lungo l asse x in un punto lontano rispetto alle dimensioni del dipolo. Soluzione:

Dettagli

Soluzione commentata. L'installazione proposta dal tema d'esame può essere rappresentata dallo schema seguente: 1 a Parte

Soluzione commentata. L'installazione proposta dal tema d'esame può essere rappresentata dallo schema seguente: 1 a Parte Esame di Stato anno 008 - Istituto Tecnico Industriale Elettrotecnica e Automazione - prova: Elettrotecnica Soluzione commentata L'installazione proposta dal tema d'esame può essere rappresentata dallo

Dettagli

MODULO C IMPARIAMO A RICONOSCERE I COMPONENTI DI UN IMPIANTO

MODULO C IMPARIAMO A RICONOSCERE I COMPONENTI DI UN IMPIANTO MODULO C IMPARIAMO A RICONOSCERE I COMPONENTI DI UN IMPIANTO Lezione 56 Impianti elettrici. Nozioni fondamentali sui circuiti elettrici Un dispositivo in grado di generare una differenza di potenziale

Dettagli

RELE 2. Tipi di contatto 6. Parametri di un relè 7. Tensione di alimentazione 7. Resistenza di avvolgimento 7. Configurazione dei contatti 7

RELE 2. Tipi di contatto 6. Parametri di un relè 7. Tensione di alimentazione 7. Resistenza di avvolgimento 7. Configurazione dei contatti 7 RELE Tipi di contatto 6 Parametri di un relè 7 Tensione di alimentazione 7 Resistenza di avvolgimento 7 Configurazione dei contatti 7 Portata in corrente e in tensione dei contatti 7 Resistenza iniziale

Dettagli

LEZIONI ED ESERCITAZIONI DI FISICA Prof. Francesco Marchi 1 Appunti su: corrente elettrica, leggi di Ohm, circuiti 29 novembre 2010 1 Per altri materiali didattici o per contattarmi: Blog personale: http://francescomarchi.wordpress.com/

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 3. Appunti sugli. Amplificatori Differenziali. M De Vincenzi

Esperimentazioni di Fisica 3. Appunti sugli. Amplificatori Differenziali. M De Vincenzi Esperimentazioni di Fisica 3 Appunti sugli. Amplificatori Differenziali M De Vincenzi 1 Introduzione L amplificatore differenziale è un componente elettronico che (idealmente) amplifica la differenza di

Dettagli

CONSIGLI PER LA RISOLUZIONE DEI CIRCUITI ELETTRICI

CONSIGLI PER LA RISOLUZIONE DEI CIRCUITI ELETTRICI CONSIGLI PER L RISOLUZIONE DEI CIRCUITI ELETTRICI In questa lezione lo scopo è quello di mostrare che, con i principi e i teoremi proposti, si possono ottenere i risultati richiesti. Per mostrare l efficacia

Dettagli

Teoremi Thevenin/Norton

Teoremi Thevenin/Norton Teoremi Thevenin/Norton IASSUNTO Il carico Teorema di Thevenin Come calcolare V Th ed Th conoscendo il circuito Come misurare V Th ed Th Esempi Generatore di tensione ideale e reale Teorema di Norton Generatore

Dettagli

Le macchine in corrente continua sono composte da una parte fissa (statore o induttore) e da una parte rotante (rotore o indotto).

Le macchine in corrente continua sono composte da una parte fissa (statore o induttore) e da una parte rotante (rotore o indotto). Il motore in c.c. è stato il motore elettrico maggiormente impiegato negli azionamenti a velocità variabile; ciò è dovuto sia alla maggiore semplicità costruttiva dei convertitori con uscita in corrente

Dettagli

Cosa è la dinamo? dinamo

Cosa è la dinamo? dinamo La dinamo Cosa è la dinamo? La dinamo è una macchina elettrica rotante per la trasformazione di lavoro meccanico in energia elettrica, sotto forma di corrente continua (DC, per gli inglesi, direct current).

Dettagli

TRASDUTTORI DI POSIZIONE

TRASDUTTORI DI POSIZIONE TRASDUTTORI DI POSIZIONE Consentono di avere un segnale elettrico da cui si ottiene il valore di uno spostamento. I trasduttori di posizione si dividono in: trasduttori ELETTRICI trasduttori OTTICI TRASDUTTORI

Dettagli

CORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU RESISTENZE IN SERIE E PARALLELO Docente: Claudio Melis

CORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU RESISTENZE IN SERIE E PARALLELO Docente: Claudio Melis CORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU RESISTENZE IN SERIE E PARALLELO Docente: Claudio Melis 1) Un generatore di tensione reale da 20 V provvisto di resistenza interna r pari a 2 Ω è connesso in

Dettagli