APPORT ASSOCIAZIONE ITALIANA PREPARATORI PORTIERI LA DIFESA DELLO SPAZIO
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- Rita Fantoni
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1 ASSOCIAZIONE ITALIANA PREPARATORI PORTIERI LA DIFESA DELLO SPAZIO PROGRESSIONE DIDATTICA SULLA GESTIONE PODALICA DELLA PALLA NEL GIOVANE PORTIERE DI DANIELE AIROLDI Preparatore portieri Sett. Giov. Aurora Pro Patria CATEGORIE: GIOVANISSIMI 2000 e 2001 STAGIONE: 2013/2014 PREMESSA Durante il girone di andata ho analizzato attraverso il software le azioni (quantità e riuscita) dei giovani portieri da me allenati in alcune gare delle categorie sopraindicate. Il campionato a cui i ragazzi partecipano è il professionistico regionale, il livello più alto della categoria. I ragazzi in questione sono n 5 (3 portieri anno 2000 / 2 portieri anno 2001) che si sono alternati durante la prima parte di stagione. Per rendere più chiara la situazione, le squadre sono di media / bassa classifica con i seguenti risultati: GIOVANISSIMI 2000 Partite disputate: 16 Punti: 8 Goal subiti: 27 GIOVANISSIMI 2001 Partite disputate: 16 Punti: 14 Goal subiti: 26
2 Le partite in cui è stato effettuato lo scouting completo sono 10. Ho sommato tutte le azioni dei vari portieri e poi diviso la quantità e la riuscita di azioni difensive (AD), azioni offensive dopo fase di non possesso (ANP) e azioni offensive con possesso palla (AP). AD = Prese, parate in tuffo, uscite e 1vs1 ANP = Appoggi con le mani, rilanci piedi e rinvii dal fondo dopo aver recuperato la palla AP = Gestione palla dopo retropassaggi dei compagni Di seguito alcuni i dati raccolti: AD ANP AP Riuscite Errate Riuscite Errate 45 (66%) 23 (34%) 14 (63%) 8 (37%) Analizzando questi dati, si può facilmente notare che la media di giocate offensive a partita è di 9 con una riuscita pari al 65 % circa. Balza subito all occhio come i portieri non vengano quasi mai chiamati in causa dai compagni durante l azione offensiva (poco più di 2 volte a partita). Inoltre, in tutti gli scouting prodotti, ho annotato situazioni in cui i difensori, al posto di coinvolgere il portiere, abbiano preferito spazzare. Come riferimento per il confronto dei miei dati ho utilizzato lo studio sulle prestazioni dei portieri durante il mondiale sudafricano del Nonostante sia pienamente consapevole della notevole differenza di età e della qualità del livello di gioco, applico il confronto per visualizzare il gap tra un portiere professionista e uno in erba. Il gap più ampio è proprio quello relativo alle giocate podaliche del portiere durante le partite, infatti la media di passaggi durante il mondiale per partita è stato di 32. Dopo aver preso atto dei dati, ho verificato per 4 partite le giocate podaliche su possesso palla dei portieri avversari. La media è rimasta simile a quella della nostra squadra, fatta eccezione per un portiere che ha effettuato 18 giocate in una partita (quasi come i miei in 10!!!)
3 Supponendo che con l avanzare dell età i portieri da me allenati debbano partecipare di più al gioco di squadra, sono andato a ricercare le possibili cause del problema che ho sintetizzato in: 1. Poca integrazione con la squadra: il giorno dell allenamento con la squadra, i portieri, quando non utilizzati per il lavoro in porta, rimangono isolati dal gruppo, non partecipando mai alla parte tecnico/tattica. 2. Mancanza di comunicazione efficace: difficoltà nel chiamare gli scarichi ai compagni quando in difficoltà. 3. Carenza tecnica: mancanza di abitudine ad agire in velocità sulla ricezione e la scelta della giocata efficace. La progressione didattica che segue è stata realizzata su queste considerazioni. L importanza di coinvolgere i portieri nel gioco di squadra è fondamentale per la crescita del numero uno. I seguenti esercizi li inserisco abitualmente nella prima parte di ogni allenamento. Sono partito da una serie di esercitazioni analitiche e ludiche per creare poi delle situazioni di gioco. Il numero di portieri coinvolto nel mio studio è di 5/6, le esercitazioni sono tutte riadattabili a qualsiasi numero di portieri si alleni. NOTA: L inserimento di queste esercitazioni NON esclude un lavoro sulla fase offensiva dopo intercettazione della palla.
4 1 - TORELLO Il primo gioco che ho proposto è stato un semplice torello. I giocatori sono 5, il campo è costituito da un quadrato con lato 8 mt delimitato da 4 cinesini. Il pallone deve girare passando all interno del quadrato (quindi senza passare esternamente ai cinesini) senza essere intercettato dal compagno al centro. I portieri si possono muovere lungo tutto il lato di competenza. Le varianti che ho proposto sono: 1. Numero di tocchi limitato 2. Impossibilità di ridare palla da chi ricevo 3. Chiamata sulla ricezione della palla di un numero o un colore mostrato dal mister esterno al quadrato (stimolazione visione periferica) Questa esercitazione, oltre a sviluppare la tecnica di ricezione, di trasmissione e l orientamento del corpo, aumenta l agonismo tra i portieri. 2 PASSAGGIO E STOP ORIENTATO Il lavoro viene svolto a coppie. I due portieri sono disposti a 15 mt circa uno dall altro posizionati lateralmente ad un conetto. L obiettivo dell esercitazione è quello di ricevere palla frontalmente, aggirare il conetto con lo stop e trasmettere palla sempre frontalmente al compagno. Le varianti che ho proposto sono: 1. Massimo 2 tocchi 2. Stop e passaggio con lo stesso piede o utilizzare il piede esterno (quello più lontano dal conetto) per lo stop e l interno per il passaggio 3. I passaggi al posto di essere frontali devono essere ad incrocio sui conetti Il lavoro viene svolto come sfida tra le coppie per rendere più intenso il lavoro: vince chi fa più passaggi. Un altra variante per il riscaldamento (non consona però con l obiettivo) è quella di passare la palla con le mani (sia bilancino alto che basso) utilizzando sempre la mano esterna (sviluppare l ambidestrismo anche manuale).
5 3 GIOCATA FRONTALE SOPRA-SOTTO AL NASTRO Lavoro sempre a coppie. I due portieri sono disposti a 15 mt circa uno dall altro con un nastro segnaletico legato tra due paletti ad altezza di un metro circa da terra. Un portiere passa la palla con le mani in bilancino basso al compagno che la restituisce calciando di prima intenzione sopra al nastro per la presa del compagno Le varianti che ho proposto sono: 1. Lavoro solo con piede destro, solo con piede sinistro 2. Passaggio di mano sopra al nastro e ritorno di piede sotto 3. Passaggio sopra al nastro e ritorno a richiesta (sopra o sotto a seconda dei comandi del mister) Il lavoro viene svolto come sfida tra le coppie per rendere più intenso il lavoro: vince chi fa più passaggi corretti. Oltre al lavoro podalico questo esercizio comprende un lavoro di presa e di passaggio manuale. 4 STOP ORIENTATO CON PSICOCINETICA Vengono divisi i portieri in 2 file distanti 15 mt una dall altra. Sul lato dei portieri senza pallone sono posti, un metro davanti ai ragazzi n 2 conetti distanti 3 metri uno dall altro. Il portiere con la palla passa al compagno che esegue un controllo orientato e ripassa palla al primo dell altra fila. Dopo ogni giocata, i portieri si cambiano di posizione, passando da una fila all altra. Le varianti proposte sono state: 1. Stop e passaggio libero 2. Richiesta di utilizzare un solo piede 3. Il compagno che passa palla decide da che lato il ricevente deve orientarsi dichiarando al momento della trasmissione il movimento da eseguire 4. I passaggi frontali possono essere eseguiti con i piedi, con le mani sia a bilancino basso che alto (aumentando la distanza ed obbligando a fare rimbalzare palla prima che arrivi al compagno) 5. I passaggi dopo stop orientato possono diventare dei lanci aumentando la distanza. In questo esercizio diventa importante iniziare un esercizio di comunicazione, iniziando a chiamare SOLO ai compagni che ricevono.
6 5 GIRO PALLA NEL CERCHIO scambiando di posto con quest ultimo. I portieri si dispongono a cerchio con diametro 15 mt circa scambiandosi palla tra di loro. Chi gioca palla prende successivamente il posto di chi la riceve. Sul passaggio si chiama obbligatoriamente il nome del compagno che andrà a ricevere Le varianti proposte sono state: 1. Obbligo di giocata come richiesto (solo dx / solo sx) 2. Pressing attivo di chi passa palla 3. Inserimento di più palloni (fino a 3) 4. Al posto di dichiarare il nome del ricevente, chiamare un altro compagno non impegnato Questa esercitazione la ritengo molto utile in quanto è una base di impostazione per il giro palla. C è la scelta del compagno che riceve, l attaccante che contrasta (obbligando ad una scelta) una comunicazione vocale (il nome del compagno). Tiene occupati tutti i portieri contemporaneamente e migliora l attenzione del gruppo.
7 6 GIRO PALLA DIFENSIVO CON STIMOLI PSICOCINETICI I portieri vengono divisi in 2 gruppi: uno al limite dell area disposto come da immagine, gli altri in porta. A giro, il portiere riceve palla e la gioca su uno degli altri compagni disposto al limite dell area che controlla e gioca al portiere successivo. Inizialmente il gioco è molto semplice, poi si possono inserire delle varianti che alzano la difficoltà: 1. I portieri al limite dell area si possono girare di spalle al compagno. In questo caso è vietato giocare palla al portiere girato ma va cercato un compagno frontale. Nel caso in cui tutti i difensori siano di spalle, vale il rilancio lungo. 2. Associare ad ogni compagno o ad ogni gesto tecnico un colore, un numero o un qualsiasi altro stimolo psicocinetico in modo da variare il più possibile e rendere imprevedibile la situazione. 3. Tutti i giocatori disposti al limite partono girati di spalle, il mister gioca palla al portiere che deve chiamare il compagno a cui deve giocare palla e il gesto tecnico che deve eseguire per far tornare palla a M (Esempio: MARCO PIEDE DX) 4. Aggiunta di attaccanti che svolgono pressing. Partendo da uno e arrivare a 3 punte. Questa esercitazione simula un giro palla, ma oltre alla gestualità tecnica è molto importante curare la comunicazione chiamando gli scarichi e accompagnando con la chiamata SOLO il passaggio al compagno.
8 7 LAVORO SULLO SCARICO Un portiere in porta, i compagni si dispongono al limite dell area con un pallone tra i piedi girato verso il portiere. Il mister (omino blu) attacca uno dei compagni, il portiere deve chiamare al giocatore attaccato lo scarico ed eseguire il passaggio ad uno dei compagni che nel frattempo hanno lasciato il pallone. Le varianti proposte sono: 1. Dopo lo scarico il passaggio di ritorno viene obbligato da un gesto psicocinetico chiamato da M 2. I difensori fanno giro palla prima di essere attaccati 3. Dopo aver ricevuto l attacco del mister, un altro difensore si trasforma in attaccante (a scelta di M o deciso precedentemente) Questa esercitazione è utile soprattutto per migliorare la comunicazione e abituare il portiere ad aiutare la propria difesa, facendo ripartire l azione dal numero uno piuttosto che buttare palla in rimessa laterale. 8 SCARICO E POSSESSO PALLA CON DIFESA Un portiere in porta, i compagni disposti al limite dell area divisi in 2 squadre. Il mister (omino blu) parte con il pallone, scarica al portiere e dichiara la squadra con cui il effettuare la costruzione dell azione (gialli o rossi nell immagine). Si crea una situazione di 4 contro 2 (Partecipa al gioco anche il mister) in cui l obiettivo è quella di fare 10 passaggi consecutivi. Le varianti sono: 1. Cambia posizione di partenza del mister 2. Restringere o allargare lo spazio di gioco 3. Partenza con giro palla dei difensori con scarico alla chiamata del mister (il colore che passa palla al portiere diventa la squadra che deve mantenere il possesso). 4. Per iniziare, definire una zona neutra dove il portiere non può essere attaccato (area piccola per esempio) Questa esercitazione comporta numerose variabili vicine alla situazione di gara. Perché l esercitazione risulti qualitativamente importante è necessario che i portieri abbiano raggiunto oltre ad una buona tecnica podalica anche una importante capacità di comunicazione in modo da posizionare i difensori nella migliore zona possibile di ricezione del passaggio.
9 LAVORO CON LA SQUADRA Il lavoro situazionale vero e proprio, per quanto un preparatore possa essere bravo, risulta essere solo la partita. Per questo, d accordo con un mister della squadra, abbiamo lavorato nel riscaldamento su una situazione di possesso palla (6vs6 con portieri) con vincoli di tocchi di palla del portiere prima di poter contare un punto. Le varianti proposte sono state: 1. Portieri all interno di una area definita, la squadra deve eseguire 10 passaggi (di cui almeno 3 del portiere) per poter fare punto. 2. Portieri in porta la squadra prima di fare meta deve fare almeno 3 passaggi con il portiere 3. Partitella con le stesse regole dei giochi 1-2. Con queste esercitazioni proviamo a coinvolgere maggiormente il numero uno nell azione di squadra, risolvendo anche il punto 1 delle mie iniziali considerazioni. NOTE TECNICHE 1. Curare sempre l ambidestrismo in tutte le esercitazioni. 2. Curare la diagonale rispetto alla porta durante il giro palla, il portiere deve essere il vertice basso del triangolo di copertura. 3. Indurre il portiere a parlare durante le esercitazioni in modo da sviluppare il comando della difesa. BUON LAVORO!
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