Seminario sui muscoli della gamba

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1 Seminario sui muscoli della gamba Emiliano Bruni e Lorenzo Vagnoni () 27 marzo 2012

2 Titolo: Seminario sui muscoli della gamba Autore: Emiliano Bruni e Lorenzo Vagnoni () Oggetto: I muscoli della gamba Keywords: anatomia, gamba, muscoli, struttutra, medicina, chirurgia,laurea, Chieti Sorgenti disponibili agli indirizzi: (SVN) (WEB) Le informazioni contenute in questo documento sono state verificate e documentate per quanto possibile. Ne l autore ne qualsiasi altra persona o compagnia coinvolta nella creazione, produzione e distribuzione di questo documento possono essere considerato responsabili per eventuali imprecisioni o carenze delle informazioni rese disponibili. materiale presente in questo documento avviene a esclusivo rischio del lettore. L utilizzo del Questo libro è rilasciato con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. Per leggere una copia della licenza visita il sito web o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA. Ogni volta che usi o distribuisci quest opera, devi farlo secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con chiarezza In particolare, sei libero di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest opera di modificare quest opera alle seguenti condizioni: Attribuzione Devi attribuire la paternità dell opera nei modi indicati dall autore o da chi ti ha dato l opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l opera. Non commerciale Non puoi usare quest opera per fini commerciali. Condividi allo stesso modo Se alteri o trasformi quest opera, o se la usi per crearne un altra, puoi distribuire l opera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa prendendo atto che: Rinuncia È possibile rinunciare a qualunque delle condizioni sopra descritte se ottieni l autorizzazione dal detentore dei diritti. Pubblico Dominio Nel caso in cui l opera o qualunque delle sue componenti siano nel pubblico dominio secondo la legge vigente, tale condizione non è in alcun modo modificata dalla licenza. Altri Diritti La licenza non ha effetto in nessun modo sui seguenti diritti: Le eccezioni, libere utilizzazioni e le altre utilizzazioni consentite dalla legge sul diritto d autore; I diritti morali dell autore; Diritti che altre persone possono avere sia sull opera stessa che su come l opera viene utilizzata, come il diritto all immagine o alla tutela dei dati personali.

3 Indice Elenco delle Figure 4 1 La gamba Introduzione Struttura ossea della gamba La struttura ossea della Tibia La struttura ossea della Perone o Fibula Muscoli della gamba Descrizione generale Muscolo tibiale anteriore Muscolo estensore lungo dell alluce Muscolo estensore lungo delle dita del piede Muscolo peroneo anteriore (o peroneo 3 ) Muscolo peroneo lungo Muscolo peroneo breve Muscolo tricipite della sura Muscolo plantare Muscolo popliteo Muscolo flessore lungo dell alluce Muscolo tibiale posteriore Muscolo flessore lungo delle dita del piede Fossa poplitea Legamenti del collo del piede Clinica Frattura tibia Tendine di Achille Materiale vario 21 5 Immagini 22

4 Elenco delle figure 2.1 Sezione gamba - Vista trasversale vuota Sezione gamba - Vista trasversale Tibia e fibula gamba destra - Veduta anteriore Tibia e fibula gamba destra - Veduta posteriore Inserzione muscoli della gamba - Vista anteriore Inserzione muscoli della gamba - Vista posteriore Muscoli della gamba - Dissezione superficiale - Vista anteriore Muscoli della gamba - Dissezione profonda - Vista anteriore Muscoli della gamba - Dissezione superficiale - Vista posteriore Muscoli della gamba - Dissezione intermedia - Vista posteriore Muscoli della gamba - Dissezione profonda - Vista posteriore Muscoli della gamba - Vista laterale Legamenti e tendini della caviglia destra - Vista laterale Legamenti e tendini della caviglia destra - Vista mediale Legamenti e tendini del piede - Vista plantare

5 1 La gamba 1.1 Introduzione La gamba è una regione anatomica del corpo umano che costituisce un segmento dell arto inferiore. È la porzione compresa fra il ginocchio e il collo del piede. Il suo scheletro è costituito dalla tibia (collocata anteromedialmente) e dalla fibula (o perone) collocata lateralmente. La tibia è costituita dalla diafisi e dalle due epifisi superiore (prossimale) e inferiore (distale). L epifisi superiore, più voluminosa contrae rapporto articolare con i condili del femore. L epifisi inferiore si articola con l astragalo nell articolazione tibio peroneo astragalica. L estremità inferiore della tibia presenta medialmente una robusta apofisi ossea che prende il nome di malleolo mediale. La fibula è situata lateralmente alla tibia e decorre parallelamente a questa. É più sottile della tibia e leggermente più lunga. É in assoluto l osso più lungo dell organismo. L estremità superiore della fibula si articola con la tibia ma non raggiunge l articolazione del ginocchio. L estremità inferiore si proietta più in basso dell epifisi distale della tibia formando un processo appuntito che prende il nome di malleolo laterale. L estremità distale della fibula si articola con la tibia e con l astragalo nell articolazione tibio peroneo astragalica. Il processo dell astragalo che entra a far parte di questa articolazione è racchiuso tra il malleolo laterale che è di pertinenza della fibula ed il malleolo mediale che appartiene alla tibia.

6 1.2. STRUTTURA OSSEA DELLA GAMBA Struttura ossea della gamba 1.3 La struttura ossea della Tibia LA TIBIA: si tratta di un osso caratterizzato da un margine anteriore estremamente tagliente e poco protetto a livello di tessuti muscolari e molli al punto da risultare estremamente esposto, per questo colpi a livello del periostio, riccamente innervato, sono estremamente dolorosi. Presenta le caratteristiche tipiche si osso lungo:? EPIFISI PROSSIMALE: si individua una faccia articolare che si colloca in una struttura complessivamente definita PIATTO TIBIALE, su di essa si collocano due faccette articolari alle quali si interpone una eminenza intercondiloidea costituita di due tubercoli intercondiloidei mediale e laterale anteriormente e posteriormente ai queli si colloca un area intercondiloidea; queste faccette si adattano perfettamente alla struttura articolare della epifisi distale del femore.? CONDILO LATERALE? CONDILO MEDIALE sono strutture non coinvolte nella articolazione, ma supportano la articolazione stessa sostenendo il piatto tibiale.? Rilievo molto conspiquo situato anteriormente TUBEROSTITÀ TIBIA- LE? TUBEROSITÀ ANTERIORE prosegue dalla tuberosità tibiale.? Posteriormente si individua la FACCIA ARTICOLARE nella sua porzione laterale articolata quindi con il condilo laterale della tibia.? FACCETTA ARTICOLARE DELLA FIBULA: si colloca lateralmente alla struttura della epifisi e media il rapporto con la fibula.? LINEA DEL MUSCOLO SOLEO sempre visibile lateralmente, inserzione del muscolo soleo che con il muscolo gastrocnemio va a formare la maggior parte della struttura muscolare posteriore della gamba, sono sovente definiti muscoli gemelli.? DIAFISI: possiamo dire che la struttura della diafisi o corpo presenta una sezione prismatica e si sviluppa in senso verticale con una convessità mediale in alto e una convessità laterale in basso; anteriormente si individua un margine molto cospiquo che consente la divisione della faccia anteriore in due facce:? MEDIALE.? LATERALE.? MEMBRANA INTEROSSEA si colloca lateralmente alla diafisi e costituisce la struttura articolare a distanza con la fibula. IL MARGINE ANTERIORE scompare nell area della epifisi distale.? Sulla faccia posteriore troviamo un FORO NUTRITIZIO.? MARGINE INTEROSSEO nella visione posteriore.? EPIFISI DISTALE, si di essa troviamo:? INCISURA FIBULA- RE: depressione per la articolazione tibio fibulare distale.? MALLEOLO MEDIALE: si tratta di un processo che si colloca medialmenete nella diafisi funzionale a garantire la articolazione con il maleolo. 1.4 La struttura ossea della Perone o Fibula La fibula è un osso lungo, molto più sottile della tibia, e come tale è caratterizzato dalla presenza di due epifisi e una diafisi:? EPIFISI PROSSIMALE: si tratta di una struttura di forma sferica irregolare, anteriormente è particolarmente irregolare, posteriormente invece ha una forma sferica.? APICE DELLA TESTA si colloca sulla punta

7 1.4. LA STRUTTURA OSSEA DELLA PERONE O FIBULA 7 della struttura della epifisi prossimale.? FACCETTA ARTICOLARE DELLA TESTA per il condilo laterale della tibia.? DIAFISI: presenta una sezione triangolare ed è caratterizzata dalla presenza di un margine cospicuo e affilato che a livello della epifisi distale si perde in uno sdoppiamento, si riconoscono quindi:? FACCIA LATERALE.? FACCIA MEDIALE.? MARGINE INTEROSSEO, che si colloca sulla faccia mediale ma non ne costituisce il margine.? MARGINE MEDIALE, che si colloca posteriormente e continua dalla FACCIA MEDIALE, si tratta di un rilievo molto meno cospiquo, questa individua comunque una? FACCIA POSTERIORE che prosegue verso la epifisi distale.? EPIFISI DISTALE: si individuano: anteriormente:? MALLEOLO LATERALE individuabile nella sua faccia anteriore posteriormente:? FACCETTA ARTICOLARE PER LA TIBIA.? FACCETTA ARTICOLARE DEL MALLEOLO LATERALE.? SOLCO MALLEOLARE PER I MUSCOLI PERONIERI.

8 2 Muscoli della gamba 2.1 Descrizione generale Tutte le strutture della gamba, ad esclusione della faccia mediale della tibia, sono racchiusi e circondati da una fascia muscolare detta crurale o anche fascia dei muscoli della regione della gamba. Essa prende inserzione sull estremità prossimale della tibia, sulla testa della fibula e sulla rotula e continua in alto con la fascia lata. In basso continua con la fascia del piede e prende parte alla costituzione dei retinacoli dei muscoli estensori, peronieri e flessori. I tendini d inserzione di alcuni muscoli della coscia (bicipite, gracile, sartorio, semitendinoso) inviano fasci all estremità superiore della fascia crurale sulla quale possono così esercitare una tensione. Dalla sua superficie interna della fascia crurale, si distaccano tre setti intermuscolari anteriore, posteriore e trasverso che collegano il primo il margine latero-anteriore della fascia crurale con il margine anteriore della fibula, il secondo che collega il margine laterale della fascia con il margine laterale della fibula e l ultimo che collega il margine antero-mediale della fascia, nel punto di intersezione con il margine mediale della tibia con il margine laterale della fibula. A causa della presenza della membrana interossea che collega latero-medialmente tibia e fibula la gamba viene così divisa, trasversalmente, in quattro logge Loggia anteriore Loggia laterale Loggia posteriore superficiale Loggia posteriore profonda che accolgono i muscoli anteriori, laterali, posteriori superficiali e profondi. I tendini d inserzione di alcuni muscoli della coscia (bicipite, gracile, sartorio e semitendinoso) inviano fasci all estremità superiore della fascia crurale sulla quale possono così esercitare una tensione. I tendini che dalla gamba si portano al piede si inflettono in corrispondenza del collo del piede, formando un angolo che, in posizione di riposo del piede stesso, si aggira sui

9 2.1. DESCRIZIONE GENERALE 9 Figura 2.1: Sezione gamba - Vista trasversale vuota In sezione, la loggia anteriore ha una forma trapezoidale con il lato maggiore posto anteriormente e quello posteriore in posizione posteriore. I suoi bordi son formati anteriormente dalla fascia crurale, medialmente dalla parete latero-anteriore della tibia, posteriormente dalla membrana interossea che la divide dalla loggia posteriore profonda e lateralmente dal setto intermuscolare anteriore che la divide dalla loggia laterale. La loggia laterale ha una forma rettangolare i cui bordi sono formati antero-medialmente dal setto intermuscolare anteriore che la divide dalla loggia anteriore, medialmente dalla faccia laterale della fibula, posteriormente dal setto intermuscolare posteriore che la divide dalla loggia posteriore superficiale e lateralmente dalla fascia crurale. La loggia posteriore superficiale ha una forma, in una sezione antero-posteriore a mezzaluna calante con la faccia posteriore formata dalla fascia crurale e la faccia anteriore formata dal setto intermuscolare trasverso che la divide dalla loggia posteriore profonda e dal setto intermuscolare posteriore che la divide dalla loggia laterale. La loggia posteriore profonda ha la forma di una semisfera con un spicchio laterale mancante il cui bordo posteriore curvo rappresenta il setto intermuscolare trasverso che la divide dalla loggia posteriore superficiale, il bordo anteriore è formato medialmente dalla faccia posteriore della tibia e lateralmente dalla membrana interossea. Il bordo laterale dello spicchio mancante è invece formato dalla faccia mediale della fibula. L interno delle loggie è riempito da muscoli, arterie, vene e nervi. In particolare, per i muscoli, vi è la seguente suddivisione in logge loggia anteriore in cui, spostandoci medio lateralmente, troviamo Muscolo tibiale anteriore Muscolo estensore lungo dell alluce.

10 2.1. DESCRIZIONE GENERALE 10 Figura 2.2: Sezione gamba - Vista trasversale Muscolo estensore lungo delle dita del piede. Muscolo peroneo anteriore (o peroneo 3 ). loggia laterale Muscolo peroneo lungo. Muscolo peroneo breve. oggia posteriore superficiale Muscolo tricipite della sura. Muscolo plantare. loggia posteriore profonda Muscolo popliteo. Muscolo flessore lungo dell alluce. Muscolo tibiale posteriore. Muscolo flessore lungo delle dita del piede. A livello dell articolazione tibiotarsica si trovano dispositivi legamentosi di contenzione dei tendini che prendono il nome di retinacoli. Si distinguono retinacoli dei muscoli estensori, dei muscoli peronieri e dei muscoli flessori. Analizziamo ogni muscolo e, per ognuno, identifichiamo forma

11 2.2. MUSCOLO TIBIALE ANTERIORE 11 origine decorso inserzione funzione 2.2 Muscolo tibiale anteriore Il muscolo tibiale anteriore è il muscolo più mediale dei quattro muscoli anteriori della gamba. Forma Presenta una forma triangolare prismatica e con un lungo tendine si porta al margine mediale del piede. Origine Origina dal condilo laterale e dalla metà superiore della faccia laterale della tibia, dalla porzione supero-mediale della membrana interossea della gamba, dalla fascia crurale che avvolge tutti i muscoli della gamba e dal vicino setto intermuscolare. Decorso I suoi fasci si portano verticalmente in basso e, giunti nella porzione inferiore della gamba, continuano nel tendine d inserzione passando poi profondamente sotto il reticolo superiore ed inferiore dei miscoli estensori e dirigendosi poi medialmente. Inserzione Si fissa al tubercolo del 1 osso cuneiforme e alla base del 1 osso metatarsale. Rapporti Il muscolo tibiale anteriore, nella gamba, ha rapporto superficialmente con la fascia crurale, profondamente con la membrana interossea; medialmente è applicato contro la tibia e lateralmente ha i muscoli estensori delle dita e dell alluce. Nel piede, il tendine d inserzione passa sotto ai retinacoli dei muscoli estensori che lo separano dalla cute, sormonta l articolazione tibiotarsica e discende medialmente all arteria dorsale del piede o pedidia. Funzione Flette dorsalmente adduce e ruota medialmente il piede. Innervatura È innervato dal nervo perionero profondo (L4-S1)

12 2.3. MUSCOLO ESTENSORE LUNGO DELL ALLUCE Muscolo estensore lungo dell alluce Il muscolo estensore lungo dell alluce è un muscolo anteriore della gamba di forma appiattita. Origine Origina dal terzo medio della faccia mediale della fibula e dalla corrispondente porzione della membrana interossea. Decorso Si porta in basso, proseguendo nel tendine appiattito d inserzione a livello del terzo inferiore della fibula. Questo tendine passa in profondità sotto ai retinacoli. Inserzione Va a inserirsi sulla faccia dorsale della falange distale dell alluce. Rapporti Nella sua parte superiore il muscolo occupa una situazione profonda, tra il muscolo tibiale anteriore e il muscolo estensore lungo delle dita. Nella parte inferiore della gamba si fa superficiale ed è ricoperto dalla fascia crurale. L arteria tibiale anteriore gli decorre lungo il margine mediale. Nel piede, il tendine d inserzione è ricoperto dalla fascia dorsale e passa sull astragalo, sullo scafoide, sul 1 osso cuneiforme e sul 1 osso metatarsale; l arteria dorsale del piede gli decorre lateralmente. Funzione Estende l alluce e partecipa ai movimenti di flessione dorsale e di adduzione del piede o supinazione del piede. Innervatura È innervato dal nervo peroneo profondo (L4-S1); 2.4 Muscolo estensore lungo delle dita del piede Il muscolo estensore lungo delle dita del piede è un muscolo anteriore della gamba. È innervato dal nervo peroniero profondo (L4-S1). Contraendosi, estende le ultime quattro dita e contribuisce alla flessione dorsale, all abduzione o pronazione del piede e alla rotazione esterna del piede. Si trova lateralmente al muscolo tibiale anteriore. Origina dal condilo laterale della tibia, dalla testa e dai 2/3 superiori della faccia mediale della fibula, dalla porzione laterale della membrana interossea, dalla fascia crurale e dai setti intermuscolari circostanti. I

13 2.5. MUSCOLO PERONEO ANTERIORE (O PERONEO 3 ) 13 fasci muscolari volgono in basso e continuano con un robusto tendine che, passato sotto ai retinacoli dei muscoli estensori, si divide in quattro tendini secondari. Ciascuno di essi, destinato a ognuna delle quattro ultime dita, si suddivide, a livello dell articolazione metatarso-falangea, in tre linguette di cui quella intermedia termina sulla faccia dorsale della base della falange mediale, mentre quella laterale e quella mediale si riuniscono per fissarsi alla base della falange distale. Nella gamba il muscolo corrisponde superficialmente alla fascia crurale e profondamente alla membrana interossea e alla fibula; lateralmente è affiancato dai muscoli peronieri e medialmente dai muscoli tibiale anteriore ed estensore lungo dell alluce. Nel piede i tendini sono separati dalla cute mediante la fascia dorsale superficiale e, profondamente, sono in rapporto con il muscolo estensore breve delle dita. 2.5 Muscolo peroneo anteriore (o peroneo 3 ) Il muscolo peroneo anteriore (o peroneo 3 ) è il più laterale tra i muscoli anteriore della gamba. È innervato dal nervo peroneo profondo (L4-S1). Flette dorsalmente, abduce e ruota esternamente il piede. Occupa la parte infero-laterale della regione anteriore della gamba ed è posto lateralmente al muscolo estensore lungo delle dita con il quale talvolta è fuso. Origina dal terzo inferiore della faccia mediale della fibula e dalla corrispondente porzione della membrana interossea. Il suo tendine passa al di sotto dei retinacoli dei muscoli estensori e si inserisce alla superficie dorsale della base del 5 osso metatarsale. Il muscolo peroneo 3, nella gamba, è in rapporto anteriormente con la fascia crurale, posteriormente con la fibula, lateralmente con il muscolo peroneo breve e medialmente con l estensore lungo delle dita. Il suo tendine d inserzione decorre, nel piede, al di sopra del muscolo estensore breve delle dita. 2.6 Muscolo peroneo lungo Il muscolo peroneo lungo è il più superficiale e il più lungo dei due muscoli laterali della gamba. È innervato dal nervo peroneo superficiale (L4-S1) e con la sua azione flette plantarmente, abduce e ruota all esterno il piede. Agisce anche sulla volta plantare accentuandone la curvatura. Origina dalla porzione Antero-laterale della testa della fibula, dal terzo superiore della faccia e del margine laterale dello stesso osso.

14 2.7. MUSCOLO PERONEO BREVE 14 I fasci muscolari si portano verticalmente in basso; continuano in un lungo tendine d inserzione che passa dietro al malleolo laterale, lo circonda da dietro in avanti, passa in profondità al retinacolo superiore dei muscoli estensori, si piega in avanti passando in profondità al retinacolo inferiore e si porta sulla faccia plantare del piede che attraversa in direzione antero-mediale e va a terminare sulla tuberosità del 1 osso metatarsale, sul 1 osso cuneiforme mediale. Nella gamba è in rapporto anteriormente con i muscoli estensore lungo delle dita e peroneo anteriore; posteriormente corrisponde al muscolo soleo e al muscolo flessore lungo dell alluce. Nel collo del piede ricopre il muscolo peronismo breve, con il quale è contenuto in una guaina fibrosa (retinacoli dei muscoli peroneo) inizialmente unica ma che successivamente, a livello del calcagno, si sdoppia in due guaine distinte entro le quali i tendini possono scorrere grazie alla presenza di una guaina mucosa. Nella pianta del piede il tendine del peroneo lungo, ricoperto dal legamento calcaneocuboideo, percorre il solco dell osso cuboide dove è circondato da una seconda guaina mucosa. 2.7 Muscolo peroneo breve Il muscolo peroneo breve è il più profondo e il più corto dei due muscoli laterali della gamba. È innervato dal nervo peroneo superficiale (L5-S1). Contraendosi, abduce e ruota all esterno il piede. Origina dal 3 medio della faccia laterale della fibula nonché dai circostanti setti intramuscolari. I fasci decorrono verticali in basso, continuando in un tendine che passa dietro al malleolo laterale, lo circonda in basso e in avanti. Dalla faccia laterale del calcagno, il tendine raggiunge il margine laterale del piede e va a fissarsi alla parte dorsale della base del 5 osso metatarsale. È ricoperto dal muscolo peroneo lungo e medialmente è in rapporto con la fibula. 2.8 Muscolo tricipite della sura Il muscolo tricipite della sura è uno dei due muscoli posteriori dello strato superficiale della gamba; è innervato dal nervo tibiale (L4-S1) e, contraendosi, flette plantarmente il piede e lo ruota all interno; concorre, con il muscolo gastrocnemio, alla flessione della gamba sulla coscia. Facendo perno sull avampiede, il tricipite estende la gamba sul piede (muscolo antigravitario). È formato da due muscoli, il gastrocnemio e il soleo che in basso convergono distalmente su un unico grosso tendine d inserzione, il tendine calcaneale (o di Achille) che si inserisce sul terzo medio della faccia posteriore del calcagno.

15 2.9. MUSCOLO PLANTARE 15 Il tendine calcaneale corrisponde superficialmente alla cute, mentre risulta separato anteriormente dall articolazione tibiotarsica mediante un piano adiposo e dalla faccia posteriore dal calcagno mediante una borsa mucosa. Il muscolo gastrocnemio è formato da due ventri muscolari, i gemelli della gamba detti anche capo mediale e capo laterale. Di essi, il laterale origina dall epicondilo laterale del femore, dal piano popliteo e dalla porzione posteriore della capsula articolare del ginocchio; il mediale si stacca dall epicondilo mediale, dalla faccia posteriore del soleo, dal piano popliteo e dalla corrispondente porzione della capsula articolare del ginocchio. Il muscolo soleo, sito profondamente al muscolo gastrocnemio, origina dalla parte superiore della testa, della faccia dorsale e del margine laterale della fibula, dalla linea obliqua e dal terzo medio del margine mediale della tibia, da un arcata fibrosa tesa fra testa della fibula e linea obliqua della tibia, l arcata del muscolo soleo. I tre capi muscolari si uniscono nel tendine calcaneale che si inserisce sul terzo medio della faccia posteriore del calcagno. A livello del ginocchio, il margine mediale del gemello laterale e il margine laterale del gemello mediale sono separati da uno spazio angolare aperto in alto e rappresentano i limiti inferiori della fossa poplitea. Il gemello laterale è incrociato dal tendine del muscolo bicipite e dal nervo peroneo comune; il gemello mediale corrisponde ai muscoli semimembranoso e semitendinoso. Profondamente i due gemelli sono a contatto con la capsula articolare. Tra essi decorre il fascio vascolonervoso della gamba costituito, dalla superficie in profondità e lateromedialmente, dal nervo tibiale, dalla vena e dall arteria poplitea. Più in basso i gemelli sono in rapporto superficialmente con la fascia crurale, con il sottocutaneo e quindi con la cute, profondamente con il muscolo soleo. Il muscolo soleo corrisponde posteriormente al muscolo gastrocnemio e al muscolo plantare; anteriormente è in rapporto con i muscoli flessore lungo dell alluce, flessore lungo delle dita e tibiale posteriore, nonché con l arteria e la vena tibiale posteriore e con il nervo tibiale. 2.9 Muscolo plantare Il muscolo plantare è uno dei due muscoli posteriori dello strato superficiale della gamba. È innervato dal nervo tibiale (L4-S1) e ha un azione simile a quella del tricipite della sura, anche se meno potente: flette plantarmente il piede e lo ruota all interno; concorre, con il muscolo gastrocnemio, alla flessione della gamba sulla coscia. Facendo perno sull avampiede, il tricipite estende la gamba sul piede (muscolo antigravitario). È un piccolo muscolo, talora assente, posto profondamente al gemello laterale, sulla faccia posteriore dell articolazione del ginocchio.

16 2.10. MUSCOLO POPLITEO 16 Origina dal condilo laterale del femore, della linea aspra del femore e dalla faccia posteriore della capsula articolare del ginocchio. Il breve corpo muscolare è seguito da un tendine lungo e sottile che decorre tra il gastrocnemio e il soleo inizialmente e quindi sul margine mediale del tendine calcaneale, per terminare sulla faccia mediale del calcagno Muscolo popliteo Il muscolo popliteo è un muscolo posteriore dello strato profondo della gamba. ed è l unico muscolo della gamba che non raggiunge il piede. È innervato dal nervo tibiale (L4-S1) e con la sua azione flette e ruota all interno la gamba. È un muscolo appiattito, posto sotto al muscolo plantare e ai gemelli del muscolo gastrocnemio. Origina dalla faccia esterna del epicondilo laterale del femore e dalla corrispondente porzione della capsula articolare del ginocchio. S inserisce sul labbro superiore della linea obliqua e sulla faccia posteriore della tibia, al di sopra di tale linea. È in rapporto anteriormente con il condilo laterale del femore, con l articolazione del ginocchio e con la parte alta della faccia posteriore della tibia; posteriormente gli si pongono i muscoli plantare e gastrocnemio, i vasi poplitei e il nervo tibiale Muscolo flessore lungo dell alluce Il muscolo flessore lungo dell alluce è il più laterale dei muscoli dello strato profondo della gamba. È innervato dal nervo tibiale (L5-S1). Con la sua azione, flette l alluce e concorre alla flessione delle altre dita e alla flessione plantare del piede. Origina dai 2/3 inferiori della faccia posteriore e del margine laterale della fibula, dalla membrana interossea e dal setto intermuscolare posteriore. I fasci si portano in basso e finiscono su un lungo tendine che, passato sotto al malleolo mediale, decorre dapprima in un solco della faccia posteriore dell astragalo e quindi della faccia mediale del calcagno, profondamente al retinacolo dei muscoli flessori. Giunto nella regione plantare, il tendine d inserzione si porta in avanti e medialmente, incrocia il tendine del muscolo flessore lungo delle dita del piede e va a fissarsi alla base della falange distale dell alluce.

17 2.12. MUSCOLO TIBIALE POSTERIORE 17 All incrocio tra i tendini del muscolo flessore lungo delle dita e del muscolo flessore lungo dell alluce si trova una lacinia fibrosa di connessione; pertanto, la contrazione del muscolo flessore lungo dell alluce determina una flessione delle altre quattro dita Muscolo tibiale posteriore Il muscolo tibiale posteriore è il più profondo tra i muscoli posteriori dello strato profondo della gamba. È innervato dal nervo tibiale (L5-S1). Agisce flettendo plantarmente il piede e partecipa ai movimenti di adduzione e di rotazione interna del piede; accentua anche la curvatura della volta plantare. È situato profondamente rispetto ai due muscoli flessori lunghi delle dita del piede e dell alluce. Origina dal labbro inferiore della linea obliqua e dalla faccia posteriore della tibia, dalla parte superiore della membrana interossea, dalla faccia mediale della fibula e dai setti intermuscolari circostanti. Continua quindi in un tendine d inserzione che, passato dietro al malleolo tibiale, va a terminare sul tubercolo dell osso scafoide o navicolale tarsale, sulla superficie plantare delle tre ossa cuneiformi e dell estremità prossimale del 2, 3 e 4 osso metatarsale. È in rapporto anteriormente con le facce posteriori della fibula e della tibia e corrisponde alla membrana interossea; posteriormente è ricoperto dai muscoli soleo, flessore lungo delle dita del piede e flessore lungo dell alluce ed entra in rapporto con l arteria e la vena tibiale posteriore e con il nervo tibiale. Nel collo del piede, il tendine del tibiale posteriore scorre in una doccia osteofibrosa formata dal retinacolo dei muscoli flessori Muscolo flessore lungo delle dita del piede Il muscolo flessore lungo delle dita del piede è il più mediale dei muscoli dello strato profondo della gamba. È innervato dal nervo tibiale (L5-S1); insieme al muscolo della pianta del piede, flette le ultime quattro dita e concorre alla flessione plantare del piede. Origina dalla linea obliqua e dal terzo medio della faccia posteriore della tibia. I fasci muscolari si portano in basso e, in corrispondenza del terzo inferiore della gamba, proseguono in un lungo tendine. Questo circonda in dietro il malleolo mediale e scorre nella doccia calcaneale mediale, mantenuto nella sua sede dal retinacolo dei muscoli flessori. Attraversa quindi la regione plantare del piede obliquamente in avanti e lateralmente, incrocia il tendine del muscolo flessore lungo dell alluce e infine si divide nei quattro tendini terminali che si fissano alla base della falange distale delle ultime quattro dita.

18 2.14. FOSSA POPLITEA 18 Il muscolo flessore lungo delle dita è in rapporto anteriormente con la tibia e con il muscolo tibiale posteriore, posteriormente con il muscolo soleo. Nella pianta del piede il tendine d inserzione decorre tra l abduttore dell alluce e il flessore breve delle dita che gli stanno inferiormente ed entra in rapporto con l adduttore dell alluce e il flessore lungo dell alluce che gli stanno superiormente. In corrispondenza delle prime falangi, ciascun tendine terminale attraversa un occhiello formato dai rispettivi tendini del muscolo flessore breve delle dita Fossa poplitea È una regione romboidale situata posteriormente al ginocchio. È delimitato, nella parte prossimale, dalle stremità inferiori dei muscoli posteriori della coscia, lateralmente, dal bicipite femorale e medialmente, dal semitendinoso e dal semimembranoso. Infine, distalmente, è delimitata dai capi laterali e mediali del muscolo gastrocnemio. La regione è chiusa superficialmente dalla fascia poplitea che fa seguito alla fascia lata della coscia e contiene tessuto adiposo che accoglie alcuni linfonodi poplitei, i vasi poplitei e la suddivisione del nervo ischiatico nei suoi rami terminali, i nervi tibiale e peroniero comune. Il piano profondo della regione è rappresentato dalla faccia poplitea del femore, dalla superficie posteriore della capsula articolare del ginocchio e dal muscolo popliteo Legamenti del collo del piede [Da verificare] I tendini che dalla gamba si portano al piede si inflettono in corrispondenza del collo del piede, formando un angolo che, in posizione di riposo del piede stesso, si aggira sui A livello dell articolazione tibio-tarsica si trovano dispositivi legamentosi di contenzione dei tendini che prendono il nome di retinacoli.si distinguono retinacoli dei muscoli estensori, dei muscoli peronieri e dei muscoli flessori. I retinacoli dei muscoli estensori sono detti anche legamenti anteriori del collo del piede e si distinguono in superiore e inferiore. Il retinacolo superiore (o legamento trasverso della gamba) è rappresentato da un nastro fibroso disposto trasversalmente che si fissa al margine anteriore della tibia e alla faccia laterale della fibula. Il retinacolo inferiore (o legamento crociato) è costituito da una porzione superficiale e da una profonda. La porzione superficiale si distacca dalla faccia laterale del calcagno, si porta medialmente e si biforca in due rami di cui quello inferiore termina sullo scafoide e sul 1 osso cuneiforme e quello superiore si divide in una lamina

19 2.15. LEGAMENTI DEL COLLO DEL PIEDE 19 superficiale (o pretendinea) che passa anteriormente al tendine del muscolo tibiale anteriore e va a fissarsi al malleolo mediale, e in una lamina profonda, (o retro tendinea), che passa dietro al tendine e va ad inserirsi anch essa al malleolo mediale. Nello spessore della porzione superficiale del retinacolo si forma dunque un canale fibroso in cui viene accolto il tendine del muscolo tibiale anteriore. Lo scorrimento è facilitato dalla presenza di una guaina mucosa. La porzione profonda del retinacolo ricalca le inserzioni della porzione superficiale, ma resta adagiata al piano scheletrico. Tra le due porzioni, superficiale e profonda, si delimita un canale suddiviso da setti sagittali in gallerie secondarie; in esse si impegnano i tendini dei muscoli peroneo anteriore, estensore lungo delle dita ed estensore lungo dell alluce. Anche qui guaine mucose facilitano lo scorrimento dei tendini. Il fascio vascolonervoso del piede non passa in alcuno di questi canali, ma decorre al di sotto del foglietto profondo. I retinacoli dei muscoli peronieri si distinguono in superiore e inferiore. Entrambi vanno dal malleolo laterale alla faccia laterale del calcagno. Formano una guaina divisa da un setto in due canali secondari destinati al passaggio dei tendini dei due muscoli peronieri laterali che vi si impegnano circondati da guaine mucose. Il retinacolo dei muscoli flessori (o legamento laciniato) è un legamento che si estende lungo il lato mediale del collo del piede. È teso dall apice e dal margine posteriore del malleolo mediale alla parte postero-inferiore della faccia mediale del calcagno. Due setti si staccano dalla sua faccia profonda e vanno ad inserirsi sullo scheletro sottostante. Si costituiscono in tal modo tre canali osteofibrosi destinati al passaggio dei tendini dei muscoli tibiale posteriore, flessore lungo delle dita e flessore lungo dell alluce. Anche in questo caso lo scorrimento dei tendini è facilitato da guaine mucose.

20 3 Clinica 3.1 Frattura tibia 3.2 Tendine di Achille

21 4 Materiale vario

22 5 Immagini Tubercolo intercondiloideo laterale dell eminenza intercondiloidea 2 Tubercolo intercondiloideo mediale dell eminenza intercondiloidea 3 Area intercodiloidea anteriore 4 Condilo laterale 5 Condilo mediale 6 Tubercolo del Gerdy 7 Linea obliqua 8 Tuberosità tibiale 9 Faccia laterale 10 Margine anteriore Margine interosseo 12 Faccia mediale Margine mediale 14 Tibia Malleolo mediale 16 Superficie Articolare del malleolo mediale Superficie articolare inferiore 18 Superficie articolare del malleolo laterale 19 Malleolo laterale 20 Fibula 21 Faccia mediale 22 Margine interosseo 23 Margine anteriore Superficie laterale 25 Collo della fibula 26 Testa della fibula 27 Apice della fibula Figura 5.1: Tibia e fibula gamba destra - Veduta anteriore

23 23 Figura 5.2: Tibia e fibula gamba destra - Veduta posteriore

24 24 Figura 5.3: Inserzione muscoli della gamba - Vista anteriore

25 25 Figura 5.4: Inserzione muscoli della gamba - Vista posteriore

26 26 Figura 5.5: Muscoli della gamba - Dissezione superficiale - Vista anteriore

27 27 Figura 5.6: Muscoli della gamba - Dissezione profonda - Vista anteriore

28 28 Figura 5.7: Muscoli della gamba - Dissezione superficiale - Vista posteriore

29 29 Figura 5.8: Muscoli della gamba - Dissezione intermedia - Vista posteriore

30 30 Figura 5.9: Muscoli della gamba - Dissezione profonda - Vista posteriore

31 31 Figura 5.10: Muscoli della gamba - Vista laterale

32 32 Figura 5.11: Legamenti e tendini della caviglia destra - Vista laterale Figura 5.12: Legamenti e tendini della caviglia destra - Vista mediale

33 33 Figura 5.13: Legamenti e tendini del piede - Vista plantare

34 Glossario 1. abduzione Il termine abduzione indica, in anatomia funzionale, un movimento che allontana un membro dalla linea mediana (il piano sagittale) del corpo. Nel caso del piede è sinonimo di pronazione del piede. 12, 13, adduzione L adduzione è uno dei movimenti che sono permessi da un articolazione. Si tratta del movimento che porta un arto più vicino alla linea mediana del corpo. Nel caso del piede è sinonimo di supinazione del piede. 11, 12, apofisi Punto di attacco dei legamenti o punti che si inseriscono nella struttura di un articolazione. 5, aponeurosi Membrana fibrosa che ricopre i muscoli condilo Sporgenza ossea di forma rotondeggiante o elissoidale appartenente ad un articolazione e la cui funzione è di permettere i movimenti dell osso con cui si articola. 11, diafisi La parte centrale delle ossa lunghe. 5, dorsale La faccia superiore del piede o quella opposta al palmo nella mano. 12, eminenza Nome comune a numerose sporgenze o protuberanze di varie ossa, organi e tessuti epifisi L estremità tondeggiante delle ossa lunghe. 5, estensione Il movimento di un articolazione per cui l estremità distale di un segmento corporeo si allontana dall estremità prossimale del segmento corporeo contiguo di solito da una posizione raccolta a una allungata eversione del piede È sinonimo di pronazione del piede flessione Il movimento di un articolazione per cui l estremità distale di un segmento corporeo si avvicina all estremità prossimale del segmento corporeo contiguo di solito da una posizione allongata ad una raccolta flessione dorsale Movimento di flessione del piede per cui la punta del piede viene spinta verso l alto. 22

35 Glossario flessione plantare Movimento di estensione del piede per cui la punta del piede viene spinta verso il basso inserzione L attacco di un muscolo o di un tendine su ossa o cartilagine. 11, 12, inversione del piede È sinonimo di supinazione del piede plantare La faccia inferiore del piede. 13, pronazione del piede Esporre la pianta del piede verso l esterno ossia alzare la parte laterale del piede. 12, 22, pronazione della mano Posizione della mano a palmo in giù ove radio e ulna risultano incrociati supinazione del piede Esporre la pianta del piede verso l interno ossia alzare la parte mediale del piede. 12, 22, 34, supinazione della mano Posizione della mano a palmo in su ove radio e ulna risultano paralleli tegumento Membrana o tessuto che ricopre un organo o un organismo terzo (superiore/medio/inferiore/mediale/laterale) Divido la struttura d origine in tre parti. Se la divisione è cranio caudale, si parlerà di terzo superiore, terzo medio o intermedio, e terzo inferiore. Se la divisione è medio laterale, si parlerà di terzo mediale, terzo medio o intermedio, e terzo laterale. 12, tubercolo Piccole formazioni sporgenti e tondeggianti sulla superficie di un osso o di un organo, più o meno voluminose, su cui si inseriscono frequentemente i muscoli. 11, 22

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