Prof. Paolo Raimondi Università di L Aquila Facoltà di Scienze Motorie. Sintesi delle lezioni per gli studenti 2ª Parte

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1 Prof. Paolo Raimondi Università di L Aquila Facoltà di Scienze Motorie Sintesi delle lezioni per gli studenti 2ª Parte

2 Per comprendere la biomeccanica del piede occorre conoscere alcuni principi sulle coppie coniche (permettono la trasmissione del moto su due alberi perpendicolari fra loro) e i giunti cardanici (permettono il moto in più direzioni) moto uniforme moto non uniforme Immagine: Autore n.d. Immagine: Autore n.d.

3 Comportamento del piede a catena cinetica aperta ovvero piede fuori carico Immagine: Raimondi A catena cinetica aperta il piede non essendo soggetto a vincoli si comporta come un giunto cardanico ed esplica la sua attività in piena libertà nelle sue coordinate spaziali. Il questa situazione meccanica il piede può essere mobilizzato su tutti i suoi assi perché possono avvenire associazioni dei vari tipi di movimento.

4 Comportamento del piede a catena cinetica chiusa L orientamento delle ossa della gamba agisce sul retropiede.. L astragalo L fa parte della gamba e viene trascinato a ruotare con la stessa quando il complesso peri-astragalico agisce come organo di trasmissione. Il calcagno viene trascinato nel gioco muscolare e ruota anch esso in senso opposto all astragalo. astragalo. In questo modo i moti angolari sovrapodalici si trasferiscono al piede. Non è semplice il trasferimento del movimento a causa dei vari assi per cui lo studio si basa su assi di compromesso. Immagini: archivio Raimondi

5 med.umich.edu Uno sguardo al retropiede.. Articolazione tibio-peroneo astragalica. emedicine.medscape.com

6 Piede come unità funzionale Rotazione interna della tibia Supinazione Pronazione Pronazione Immagine: Archivio Raimondi Pronazione del piede prodotta dalla rotazione interna della tibia. Il malleolo peroniero spinge l astragalo l in rotazione interna e determina una eversione articolare sottoastragalica.. Il retropiede e la porzione centrale pronano, mentre l avampiede l supina nella porzione centrale. Aponeurosi e tendini si allungano

7 Rotazione esterna della tibia Supinazione Pronazione Supinazione Immagine: Archivio Raimondi Supinazione del piede prodotta dalla rotazione esterna della tibia. Il malleolo tibiale spinge l astragalo l in rota- zione esterna con una inversione della sotto astragalica. Il retropiede e la porzione centrale supina, l avampiede l prona sulla porzione centrale per mantenere il contatto del piede al suolo. Aponeurosi e tendini si accorciano

8 La pinza bimalleolare in rapporto alla rotazione dell arto ruota l astragalo e il calcagno in pronazione o supinazione Tibia in rot. interna. L astragalo ruota verso l internol in basso e il calcagno verso l esterno alto Immagini: archivio Raimondi Tibia in rot. esterna. L astragalo ruota verso l esternol in alto e il calcagno verso l interno alto

9 Il complesso periastragalico funziona come una trasmissione conica. La rotazione dal piano trasverso si trasferisce sul piano frontale Rotazione esterna Trasmissione Rotazione soprapodalica del moto e retro avampodalica attorno all asse asse rotazione a cui fa contrasto meccanico dell astragalo la reazione dell arto. e del calcagno dal suolo Immagini: archivio Raimondi

10 Deformazioni dinamiche dovute all inclinazione laterale della gamba sul piede. L astragalo risente della posizione delle ossa della gamba. Infatti esso si correla con i segmenti sovrapodalici (anche se possono esservi delle eccezioni) e se esiste un valgimo l astragalo si orienta medialmente portando il piede in pronazione-eversione eversione e il retropiede in valgismo. In caso di varismo del ginocchio, essendo l inclinazione della gamba in fuori, l astragalo volge lateralmente portando il piede in supinazione- inversione con il retropiede in varo.

11 Legamenti della caviglia Immagine: Raimondi Risposta Risposta Attivazione muscolare Informazioni Ancor oggi i legamenti vengono considerati elementi anatomici inerti. Ma.. gli organi proprio cettivi in essi contenuti sono dei veri e propri tensiometri perché trasmettono segnali in rapporto alla forza, velocità,, direzione del movimento in sintonia con i recettori tendinei. Dopo l elaborazione corticale avviene la risposta muscolare

12 Immagini: archivio Raimondi I leg.. della caviglia sono quasi sim- metrici da ogni lato. I fasci ant. e post. si inseriscono sull astragalo. I fasci medi si inseriscono sul calcagno. La tensione dei leg.ti varia con il variare della posizione della caviglia. In flessione dorsale i fasci posteriori sono tesi, gli anteriori detesi.. In flessione plantare è l inverso. Pertanto è in flessione plantare che i rapporti ossei sono meno stabili. I fasci anteriori esterni sono sollecitati perché esiste una forte torsione dell astragalo in supinazione: in questa posizione il piede corre molti rischi distorsivi a causa della torsione dell astragalo in supinazione.

13 Legamenti della sotto-astragalica astragalica.. Doppio muro legamentoso lungo il tunnel del seno del tarso. Un legamento anteriore e un legamento posteriore. Legamenti della mediotarsica. Astra- galo-scafoideo e calcagno cuboideo dorsale. Leg.. a Y di Chopard. Leg. calcaneo-cuboideo cuboideo su due piani: il primo dal calcagno al cuboide. Il secondo dal calcagno alla base dei metatarsi. Il complesso è robustissimo ed è chiamato leg.. plantare lungo che sostiene la volta. Immagini: archivio Raimondi

14 Muscoli intrinseci del piede Pedidio o estensore breve delle dita specialmente della prima falange. Calcagno anteriormente Rinforza l azione l dell estensore estensore Muscoli intrinseci plantari Gruppo mediano: formato dagli interossei che occupano lo spazio compreso fra i metatarsi. Gli interossei sono coperti dal flessore lungo delle dita. L azione L è quella della flessione plantare del primo dito. Quadrato plantare dal calcagno o accessorio del flessore lungo delle dita. Flessore breve delle dita. Dalla tuberosità calcaneare alla 2 falange. 2 Immagini: archivio Raimondi

15 Flessore breve dell alluce (cuboide cuneiforme). Flessione plantare della prima falange sul metatarso. Adduttore dell alluce (cuboide e art. metatarso- falangee). Adduce la prima falange sul primo metatarso. E E uno dei responsabili dell alluce valgo con adduzione della prima falange, abduzione del metatarso. Abduttore dell alluce. La sua azione partecipa alla flessione plantare della prima falange sul metatarso. E E un sostegno attivo dell arco plantare interno. Collabora a contrastare l evoluzione dell angolo valgo. Flessore breve del V dito, abduttore del V dito opponente del V dito Immagini: archivio Raimondi

16 Muscoli plantari Fonte immagine M. Pecchioli- Elementi di Ginnastica Correttiva. A.Gaggi Ed. BO

17 Muscoli del piede Coppia di pronatori e supinatori caviglia Muscoli antero-interni flessori adduttori supinatori Muscoli antero-esterni esterni flessori abduttori pronatori Fl. Com Fl.Pr LP BP TP Muscoli postero-interni estensori adduttori supinatori Immagine: Raimondi Muscoli postero-esterni esterni estensori abduttori pronatori Immagini: archivio Raimondi

18 Flessione dorsale Est. comune delle dita Peroneo anteriore Tibiale anteriore Estensore dell alluce Tricipite Tricipite Breve peroneo Lungo peroneo Flessore dell alluce Tibiale posteriore Flessore com. dita La Tecnica della Ginnastica Correttiva Sperling-Kupfer Editori 1975

19 z z PB PA Azione importante di estensione, abduzione, pronazione. 3 z 1 PB PL 2 M.M. abduttori-pronatori pronatori:i peronei Kapandji. Ed. Marraperse 1975 z Il PB è essenzialmente abduttore ma partecipa alla pronazione dell avampiede avampiede. Il LP è abduttore. E E estensore. E E pronatore perché abbassa la testa del I metatarso quando l avampiedel non è al suolo. Il PL è fondamentale nei movimenti del piede nella stato-dinamica della volta plantare.

20 I mm. retromalleolari sono estensori adduttori supinatori Il TP attirando lo scafoide in dentro è un forte adduttore, antagonista del PB. Nell azione di estensione adduzione il TP è vicariato Muscoli dal ELA. Il TA è più adduttori adduttore che supinatore supinatori agisce sollevando tutti gli elementi dell arco interno ma solleva il cuneiforme sullo scafoide e lo scafoide sull astragalo. Appiattendo l arco plantare interno e provocando la supinazione è antagonista diretto del LP.

21 TA FLA TP LP Fonte immagine M. Pecchioli- Elementi di Ginnastica Correttiva. A.Gaggi Ed. BO

22 Fonte immagine M. Pecchioli- Elementi di Ginnastica Correttiva. A.Gaggi Ed. BO

23 Stabilizzazione in senso longitudinale Oltre il leg. sottoastragalico (siepe) la stabilizzazione in senso longitudinale è dato dal sistema achilleo- calcaneare-plantare costituito da T.di A. che trasmette al piede la forza del tricipite, l apofisi l posteriore del calcagno, alcuni mm. corti del piede flessore breve e abduttore dell alluce. L azione L del tricipite è importante perché permette al calcagno di assumere posizioni più o meno verticalizzate. Immagini: archivio Raimondi

24 Meccanismo a puleggia del tricipite Il tricipite e i mm. plantari formano un sistema digastrico che arriva dai gemelli ai flessori delle dita. La sua azione influenza il calcagno e se il lavoro è spinto al massimo provoca un movimento di adduzione supinazione inversione. La sua spasticità porta ad un piede equino- varo.. Uno squilibrio delle forze provoca l apertura l o la chiusura della tibio-tarsica. tarsica. F2 F1 Immagini: archivio Raimondi

25 Stabilità frontale. L astragalo e il calcagno si porterebbero in pronazione e l astragalo l cadrebbe avanti-basso basso-dentro se non vi fossero idonei freni. I freni che evitano l inconveniente l sono:1- malleolo esterno che, in caso di intrarotazioni tibiali, non risulta essere più sufficiente. 2-2 Il substentaculum tali. 3-3 Il leg.deltoideo. 4 Il leg. tibio-peroneale peroneale.. 5 leg. interosseo astragalo-calcaneare. I tre tendini interni- tib.post, fless alluce e dita Immagini: archivio Raimondi

26 Meccanismo cinesiologico del tibiale posteriore e il lungo peroneo. III II CUB I TP CUB LP TP LP TP P FA Immagini: archivio Raimondi

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