RISCHI DI INQUINAMENTO MICROBIOLOGICO NELL AFFINAMENTO DEI VINI IN LEGNO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RISCHI DI INQUINAMENTO MICROBIOLOGICO NELL AFFINAMENTO DEI VINI IN LEGNO"

Transcript

1 RISCHI DI INQUINAMENTO MICROBIOLOGICO NELL AFFINAMENTO DEI VINI IN LEGNO Raf faele Guzzon Chimica Vitienologica e Agroalimentare, Laboratorio di Microbiologia Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all Adige Via Edmund Mach San Michele all Adige (Trento) Italia raf faele.guzzon@fmach.it

2 LA VINFICAZIONE, UNA SUCCESSIONE DI GENERI MICROBICI Evoluzione della microflora enologica in un ambiente naturale Evoluzione della microflora enologica in un processo di vinificazione convenzionale

3 LO SVILUPPO MICROBICO

4 L ORIGINE DEI MICRORGANISMI I microrganismi sono introdotti in cantina con le uve e attraverso vettori quali ad esempio gli operatori e gli insetti. Pertanto l attenzione alla pulizia nelle prime fasi del processo di vinificazione è una strategia fondamentale per prevenire l accumularsi di microrganismi contaminanti in cantina. La popolazione microbiologica di cantina ha una composizione caratteristica e nettamente differente da quella di vigneto. S. cerevisiae domina la popolazione di cantina tanto che per questa specie è stata proposta la definizione di microrganismo addomesticato. In ogni caso altre specie sono isolabili da impianti enologici e superfici tra cui P. anomala, P. membranifiaciens, Candida spp., Cryptococcus spp. Alcune di queste specie sono strettamente aerobie (Rhodutorola, Cryptococcus e Debaromyces spp.) quindi il rischi di alterazioni della massa di vino in conservazione o fermentazione è limitato. Al contrario P. membranifaciens, P. anomala e Candida spp. sono in grado di svilupparsi in vini non adeguatamente solfitati o lasciti a contatto con l ossigeno formando film superficiali. La presenza di questi lieviti filmogeni è stata più volte osservata anche su superfici di cantina ove residuino tracce di vino. Tali specie possono pertanto essere utilizzate come indicatori di igiene di cantina.

5 L ORIGINE DEI MICRORGANISMI Dekkera/Brettanomyces, Z. bailii e S. ludwigii sono le specie di lievito dotate della maggiore attività alterativa ma il loro isolamento in cantina è del tutto saltuario. Diversi lavori hanno infatti dimostrato come la loro incidenza, sul totale della popolazione microbica è inaspettatamente basso. È però possibile che tali risultati non corrispondano alla reale situazione di cantina ma siano dovuti alla difficoltà di isolare queste specie, poco vigorose. Pertanto la scelta di adeguati metodi di indagine è fondamentale per ottenere dati rappresentativi del reale ecosistema di cantina. Riguardo alla presenza di Dekkera/Brettanomyces e alle fonti di contaminazione i pareri sono contrastanti. Alcuni autori ritengono che la principale nicchia ecologica di questo microrganismo siano i vasi vinari in legno e che solo un efficace sanitizzazione con mezzi chimici e fisici ne garantisca un efficace controllo. Altri lavori scientifici dimostrano come tali microrganismi siano spesso isolati in vigneto, soprattutto su uve con uno stato sanitario compromesso e che questo sia il principale vettore di Brettanomyces in cantina. In diversi casi è stato evidenziato come l azione di insetti sia fondamentale quale veicolo di questa specie alterativa.

6 L ORIGINE DEI MICRORGANISMI I lieviti appartenenti al genere Zigosaccaromyces sono isolati con maggiori frequenza in cantine dedite alla produzione di vini rifermentati o comunque dove si facci largo uso di mosti concentrati. Tale osservazione pare dovuta alla notevole resistenza di questi lieviti ai comuni preservativi microbiologici impiegati nella conservazione di tali prodotti e alle alte concentrazioni zuccherine. Anche Saccharomycodes ludwigi è raramente isolato in cantina. La sua presenza è stata più volte riportata in cantine ove si faccia uso di mosti mutizzati vista la notevole resistenza all anidride solforosa. Per lo stesso motivo la sua eliminazione dal vino appare piuttosto complessa e richiede solitamente trattamenti fisici.

7 Stage della produzione Rischio Azioni preventive Frequenza Grappoli danneggiati Fonte primaria di microorganismi contaminanti Azioni agronomiche in vigneto Selezione dei grappoli alla raccolta Medio/alta Mosto Produzione di off-flavours (etil-acetato da lieviti apiculati ). Abbattimento della temperatura Flottazione Solfitazioni adeguate Bassa Mosto in fermentazione Produzione di H 2 S, riduzione acidità totale, produzione di acidità volatile, arresti di fermentazione Utilizzo di colture selezionate Adeguata nutrizione dei mosti Controllo parametri fisici (temperatura) Trattamenti post fermentativi Medio/alta Vino Produzione di acetaldeide da lieviti filmogeni Protezione dall ossigeno dei vini Bassa Vino in affinamento Produzione di fenoli volatili, acido acetico e altri offflavours da parte di Dekkera/Brettanomyces Trattamenti post fermentativi Igiene di cantina Prevenzione contaminazioni incrociate Medio/alta

8 STABILITA DEL VINO Good Manufacturing Practices Igiene di cantina Trattamenti di stabilizzazione (Filtrazioni, calore) Aggiunta preservanti (SO 2, sorbato, DMDC) Condizioni di stoccaggio (O 2, temperatura, tipo di contenitore) Caratteristiche del vino (Alcol, ph, zuccheri, ecc ) SUSCETTIBILITA DEL VINO Microflora Lieviti fermentativi, lieviti alterativi, lieviti contaminati, batteri Caratteristiche della materia prima Maturità Incidenza grappoli affetti da avversità Aggiunta di mosti concentrati o rettificati Solfitazioni

9 EVOLUZIONE DELLA MICROFLORA NELLE BOTTI

10 EVOLUZIONE DELLA MICROFLORA NELLE BOTTI

11

12

13

14 I MICROORGANISMI ALTERATIVI

15 I LIEVITI Lieviti tecnologicamente rilevanti. Lieviti utilizzati per la produzione di alimenti o bevande fermentate. Possono essere aggiunti alle materie prime o presenti direttamente nelle materie prime o nell ambiente di produzione dell alimento. Lieviti contaminati innocui. Lieviti in grado di sopravvivere nelle matrici alimentari ma non in grado di svilupparsi e quindi di alterare le caratteristiche qualitative del prodotto. Lieviti alterativi. Lieviti in grado di causare alterazioni qualitative ad alimenti prodotti e confezionati in accordo con le buone pratiche di produzione (Good Manufacturing Pratctices. GMP).

16 I LIEVITI Saccharomyces cerevisiae Rhodutorula spp. Brettanomyces bruxellensis

17 LIEVITI APICULATI In questa categoria tecnologica sono comprese tutte le specie aventi forma cellulare apiculata (limone). Questi lieviti sono particolarmente frequenti sull uva e nei primi stadi della vinificazione. La loro presenza è spesso portata come evidenza di un elevata biodiversità che caratterizzerebbe in maniera positiva i vini ottenuti da fermentazioni spontanee. Tuttavia questi microrganismi sono scarsamente alcol tolleranti e quindi hanno scarsa o nulla attività durante le fermentazioni, scomparendo dopo 2-3 giorni. Possono essere facilmente eliminati con le buone pratiche enologiche. Il rischio principale associato alla loro presenza è quello della produzione di aromi sgradevoli (es. acetato di etile) durante le fasi pre-ferementative (es. macerazione pellicolare), soprattutto nei vini bianchi.

18 LIEVITI FILMOGENI Sono lieviti in grado di crescere sulla superficie del vino, sviluppando strutture pellicolari. Tipicamente appartengono ai generi Pichia e Candida ma anche Saccharomyces cerevisiae e Zygosaccharomyces bailli sono stati isolati sulla superficie di vini alterati. Per i generi Candida e Pichia l attività filmogena è da mettersi in relazione con la loro natura fortemente aerobica che ne limita lo sviluppo nella massa del vino, a favore di specie meno esigenti. Lo sviluppo di questi lieviti è stato osservato al termine della fermentazione malolattica, quando il vino è poco protetto dall anidride solforosa o in bottiglia in caso di tappature difettose. Pichia spp. La principale alterazione dovuta all azione di questi lieviti è la produzione di acetaldeide con un forte impatto, negativo, sull aroma del vino. Il controllo è facilmente attuabile mediante le buone pratiche enologiche delle quali questi microrganismi sono pertanto degli utili indicatori. Candida spp.

19 BRETTANOMYCES/DEKKERA Il genere è noto da molto tempo, le prime descrizioni risalgono agli anni 50. Brettanomyces spp. Peynaud (Università di Bordeaux) associa questa specie al carattere mousy nel B. custersianus D. bruxellensis B. bruxellensis Solo nel 1986 è stata dimostrata la produzione di fenoli volatili da parte di Brettanomyces in mosto d uva, escludendo però l attività in vino. Ancora nel 1993 la presenza di Brettanomyces non era direttamente associata alla produzione di fenoli volatili nel vino ma ad altre alterazioni. B. naardenensis B. nanus B. anomalus D. anomalus Finalmente nel 1996 è stata proposta una descrizione completa di Brettanomyces e in particolare è stata documentata l attività decarbossilasica e la produzione di etilfenoli.

20 BRETTANOMYCES/DEKKERA Principale specie isolata in ambiente enologico: B. bruxellensis (D. bruxellensis). (Egli & Henick-Kling, 2001; Stender et al., 2001; Cocolin et al., 2004) Isolamenti saltuari anche di B. anomalus (D. anomala) e B. custersianus. (Querolet al., 1990; Esteve-Zarzoso et al., 2001)

21 BRETTANOMYCES: EFFETTI SUL VINO I fenoli volatili sono prodotti per via enzimatica a partire dagli acidi idrossicinammici, naturalmente presenti nei mosti. Generalmente questi precursori sono legati all acido tartarico o agli antociani ma l azione enzimatica di numerosi microrganismi (muffe) è in grado di liberare gli acidi idrossicinnamici nel mezzo di fermentazione. Queste molecole hanno un azione tossica su numerosi microrganismi. Brettanomyces/Dekkera ha sviluppato un sistema enzimatico che porta alla detossificazione degli acidi idrossicinnamici. Il primo passaggio della conversione è mediato dall enzima cinnammato decarbossilasi, presente in numerose specie microbiche di interesse enologico, tra cui S. cerevisiae. Il secondo passaggio è mediato dall enzima vinilfenol riduttasi. Questo enzima è meno frequente del precedente ma comunque presente nell ambiente enologico.

22 BRETTANOMYCES: EFFETTI SUL VINO Brettanomyces è anche coinvolto nella produzione di acido acetico. L accumulo di acido acetico è dovuto ad una deviazione del processo fermentativo, in presenza di elevate concentrazioni di ossigeno. L instaurazione di un ambiente anaerobico è in grado di bloccare sia la produzione di acido acetico che la crescita di Brettanomyces senza tuttavia causarne la morte. Brettanomyces è anche in grado di produrre alcuni acidi grassi volatili con un negativo impatto sulla frazione aromatica del vino. Dal catabolismo della L-leucina, L-isoleucina e L-valina sono prodotti rispettivamente l acido isovalerianico, metilbutirrico e isobutirrico. Tra i tre è l acido isovalerianico il prodotto con la maggiore rilevanza sensoriale, in grado di apportare al vino note rancide che sono frequentemente associate al cosiddetto Carattere Brett. Non esiste una correlazione diretta tra questo metabolismo e quello dei vinilfenoli, tuttavia è dimostrato che l acido isovalerianico stimola la percezione delle note fenoliche.

23 BRETTANOMYCES: EFFETTI SUL VINO Brettanomyces risulta anche coinvolto, insieme ad alcune specie di batteri lattici nella comparsa di un carattere maleodorante definito comunemente mousiness. Responsabili di questo carattere sono diverse molecole: 2-etiltetraidropiridina, 2-acetil-3,4,5,6-tetraidropiridina e 2-acetil-1,4,5,6-tetraidropiridina. Precursore di queste molecole è l aminoacido lisina in presenza di etanolo e di ossigeno, sebbene la correlazione di quest ultimo sia di tipo indiretto. Il risultato dell' accumulo di questi composti, con concentrazioni nell ordine di alcune centinaia di μg/l è la comparsa di note sgradevoli descritte come pop-corn, amaro, tostato la cui percezione è fortemente influenzata dal ph del vino.

24 BRETTANOMYCES: EFFETTI SUL VINO La proliferazione di Brettanomyces può portare anche al decadimento del colore nei vini rossi. La prima ragione di tale fenomeno è da ricercarsi nell attività glucosidasica tipica di questa specie. La maggior parte dei pigmenti antocianci è infatti presente nei mosti in forma glicosidata. L attività enzimatica di Brettanomyces tende a separare lo zucchero dalle molecole antocianiche ottenendo antocianine libere con una minore intensità colorante. Una seconda teoria è stata avanzata di recente e riguarda gli effetti di Brettanomyces su pigmenti maggiormente stabili, formatisi durante le fasi di affinamento del vino. È infatti noto che diversi microrganismi enologici sono in grado di produrre vinilfenoli che, combinandosi con la malvidina, possono dare forma a molecole stabili e con buona attività colorante. L attività di Brettanomyces che tende a produrre vinilfenoli, riducendoli però poi a etilfenoli potrebbe ridurre la quota di vinilfenoli presenti nel mezzo compromettendo le reazioni di formazione dei vinilfenoli piroantociani.

25 BRETTANOMYCES: EFFETTI SUL VINO L attività decarbossilasica di Brettanomyces può esplicarsi a carico di alcuni aminoacidi con la formazione di ammine biogene ed il loro accumulo nel vino. È stata verificata l abilità di Brettanomyces nel produrre diverse ammine biogene: etanolamina, metilamina, triptamina, putrescina, cadaverina, histamina, agmatina e 2-feniletilamina. Fortunatamente nella maggior parte dei casi le concentrazioni misurate rasentano i limiti di rilevabilità e non rappresentano un significativo rischi sanitario. È però da tener presente la notevole variabilità nell attività decarbossilasica riscontrata da diversi ceppi e i limiti legali imposti in alcuni paesi, spesso ben al di sotto del reale rischi per la salute umana.

26 BATTERI LATTICI

27

28

29 BATTERI LATTICI, VARIABILI TECNOLOGICHE

30 BATTERI LATTICI, VARIABILI TECNOLOGICHE

31 BATTERI ACETICI Acetobacter Gluconobacter

32 BATTERI ACETICI Alcol deidrogenasi Aldeide deidrogenasi I principali composti prodotti dai batteri acetici in vino sono l acido acetico, l acetaldeide e l etilacetato. Questi composti derivano, nel caso dei batteri acetici, dall ossidazione dell etanolo mediata da due enzimi legati alla membrana batterica: alcol deidrogenasi (da etanolo ad acetaldeide) e aldeide deidrogenasi (da acetaldeide a acido acetico). Le dosi di accettabilità di questi composti sono molto variabili e strettamente dipendenti dalle caratteristiche del vino. Generalmente si considerano fastidiose dosi di acido acetico superiori agli 0.5 g/l, di acetaldeide superiori agli 0.5 mg/l e di etilacetato superiori agli 0.75 mg/l. I descrittori di tali composti sono diversi. Si osserva una forte diminuzione delle componenti fruttate con la comparsa di odori pungenti, di solvente, associati a prodotti caratterizzati da forte ossidazione come lo Sherry o, appunto, l aceto.

33 BATTERI ACETICI I batteri acetici possono metabolizzare anche il glucosio presente nel mosto/vino. Tra le diverse specie è Gluconobacter quella più attiva nel consumo di glucosio. Nel genere Acetobacter sono state osservate inibizioni della crescita dei batteri in un ambiente contenete solamente glucosio come fonte di carbonio. I metaboliti derivati dalla degradazione del glucosio sono l acido Gluconico e l acido acetico, la cui produzione può arrivare fino a 120 g/l nel caso di Gluconobacter. L accumulo di acido gluconici e ketogluconici altera la qualità del vino e influenza le pratiche enologiche. Questi composti possono infatti legare l SO 2 in maniera molto efficiente. La proliferazione di batteri acetici nel vino può portare anche alla produzione di polisaccaridi che possono causare notevoli problemi di filtrazione del vino. I batteri acetici possono degradare altri componenti del vino tra cui gli acidi organici. Es. Ceppi di Acetobacter aceti sono stati in grado di ridurre da 4.7 a 1.8 g/l la concentrazione di acido malico e da 230 a 147 mg/l la concertazione di acido citrico. Al contrario è dimostrata la produzione di acido succinico (specialmente da parte di Gluconobacter spp.) e acido propionico. Caratteristico è anche l accumulo di acetoino, responsabile di aromi lattici, rancidi. Anche altri carboidrati, sia pentosi che esosi possono essere metabolizzati dai batteri acetici in assenza di glucosio o etanolo.

34 EVOLUZIONE DEI BATTERI ACETICI DURANTE LA MATURAZIONE DEL VINO In condizioni di scarsità di ossigeno i batteri acetici restano in una fase di latenza, ma tuttavia sono da considerarsi attività e potenzialmente dannosi. Basta una piccola ossigenazione, dovuta per esempio ad un travaso o ad un omogeneizzazione della massa per fornire ai batteri l ossigeno necessario ad attivare vie metaboliche alterative.

35 EVOLUZIONE DEI BATTERI ACETICI DURANTE LA MATURAZIONE DEL VINO

36 METODI DI SANIFICAZIONE

37 VAPORE La disinfezione mediante vapore è potenzialmente molto efficace ma in pratica le sue potenzialità si riducono di molto. Prima di tutto occorre utilizzare vapore ad alta pressione per poter raggiungere elevate temperature. Infatti il comune vapore acqueo non raggiunge una temperatura sufficientemente elevata per garantire risultati soddisfacenti. Se la superficie da trattare è altamente contaminata è probabile che la presenza di materiale organico abbia un effetto protettivo e il vapore perda di efficacia. Analogo effetto si può osservare in caso di materiali termoisolanti (legno, cemento) o di strutture complesse che causino raffreddamenti del vapore. La condensa generatasi dal vapore può addirittura stimolare lo sviluppo microbico.

38

39

40 RAGGI UV La radiazione UV è prodotta da lampade a vapori di mercurio a bassa pressione. L azione della radiazione non è influenzata da parametri ambientali quali il ph o la temperatura. Non si osservano alterazioni di sapore o odore se applicati all acqua mentre su alcuni alimenti si possono osservare fenomeni ossidativi spinti. L applicazione di radiazione UV genera sottoprodotti, per esempio ozono, dei quali occorre considerare la potenziale azione alterativa sugli alimenti. Purtroppo le caratteristiche fisiche del materiale da trattare e la scarsa penetrazione possono ridurre sensibilmente l azione di questo agente antimicrobico, limitandone di fatto le possibilità di applicazione in campo enologico.

41 RAGGI UV Per espletare la loro azione i raggi UV devono colpire direttamente le cellule, non avendo potere di penetrazione all interno di matrici opache. L uso è quindi imitato a trattamenti superficiali, ambientali (aria) o di liquidi limpidi. Ad oggi sono impiegati nel trattamento di acque sia utilizzate come ingredienti alimentari sia come liquido tecnologico. L efficacia è dipendente dalle caratteristiche spettrali del bulbo, dal tempo di esposizione, dalla distanza dalla fonte di radiazione e dalla presenza di sostanze protettiva. L applicazione al trattamento di botti, suggerita in enologia, desta notevoli perplessità.

42 DISINFEZIONE CHIMICA Diversi disinfettanti chimici sono utilizzabili nell industria alimentare. In linea generale quanto più è elevata la loro concentrazione più è alto il potere biocida. L attività di questi agenti chimici è però decisamente sopravalutata. In generale disinfettanti chimici hanno un basso potere di penetrazione ed una rapida degradazione a contatto con la sostanza organica. Pertanto microrganismi che si trovassero in fessure o fossero protetti da accumuli di sporco possono risultare resistenti al trattamento. L accoppiamento con un adeguato trattamento di pulizia è perciò fondamentale al fine di garantire la migliore efficacia di questi prodotti.

43 FATTORI CHE INFLUENZANO L ATTIVITA DEI DISINFETTANTI TEMPO DI ESPOSIZIONE La morte della popolazione microbica segue in andamento geometrico. Ciò vuol dire che se il 90% della popolazione viene eliminato in un intervallo di tempo, il 90% della popolazione residua verrà eliminato applicando il trattamento solo per un secondo, analogo intervallo. Il tempo necessario ad un disinfettante per causare un danno ad una popolazione microbica dipende dalla concertazione di quest ultima, dal suo stato fisiologico, dalla possibilità di formare spore e da altri fattori fisiologici. Il tempo di contatto e la concertazione massima ammissibile dovrebbero essere indicati dal produttore. Per quanto riguarda la concentrazione è meglio utilizzare la massima ammissibile perché nel processo di lavaggio sono frequenti diluizioni involontarie.

44 FATTORI CHE INFLUENZANO L ATTIVITA DEI DISINFETTANTI TEMPERATURA Tasso di crescita cellulare e mortalità microbica dovuta al contatto con un agente chimico, tendendo ad aumentare con la temperatura in un intervallo variabile a secondo della specie di microrganismi e dell agente chimico. La velocità di azione di un disinfettante è solitamente maggiore della velocità di crescita di un microrganismo. Gli effetti cinetici dell aumento della temperatura sono quindi solitamente positivi. In generale l aumento della temperatura riduce la viscosità e la tensione superficiale, favorendo la penetrazione del disinfettante. Esistono eccezioni per composti come gli iodofori che tendono ad evaporare già a temperature modeste (50 C). L aumento della temperatura aumenta il potere corrosivo verso elastomeri e guarnizioni. Un intervallo prudenziale di esercizio dovrebbe aggirarsi tra i 21 e i 35 C.

45 FATTORI CHE INFLUENZANO L ATTIVITA DEI DISINFETTANTI CONCENTRAZIONE La concertazione di un disinfettante è direttamente proporzionale al suo potere biocida. ph. L attività degli antimicrobici può variare nettamente al variare del ph anche in un intervallo limitato. Per esempio i composti del cloro e dello iodio perdono generalmente efficacia all aumentare del ph. Grado di pulizia. L inadeguata pulizia può ridurre l efficacia dei composti a base di cloro, iodio e in generale dei disinfettanti ossidanti che reagiscono in maniera aspecifica con la sostanza organica riducendo così la disponibilità di disinfettante per l azione verso i microrganismi.

46 FATTORI CHE INFLUENZANO L ATTIVITA DEI DISINFETTANTI DUREZZA DELL ACQUA I disinfettanti sono influenzati dalla composizione dell acqua. In particolare la eccessiva durezza può inattivare i disinfettanti o diminuirne l efficacia tamponando il ph. I composti dell ammonio quaternario sono incompatibili con sali di calcio e magnesio e non dovrebbero essere utilizzati con acqua contenente concertazioni di calcio superiore a 200 ppm senza l impiego di un chelante. POPOLAZIONE MICROBICA I disinfettanti non possiedono la stessa efficacia nei confronti di tute le tipologie di microrganismi. Le spore sono più resistenti delle forme vegetative e i batteri inclusi in un biofilm sono più resistenti delle forme in sospensione.

47 OZONO L'ozono è una molecola composta da tre atomi di ossigeno, agisce come un efficace ossidante e disinfettante andando ad alterare i doppi legami presenti in diverse macromolecole essenziali alla vita cellulare con reazioni di tipo radicalico. È un germicida ad ampio spettro di azione, con attività decisamente superiore a quella di altri agenti disinfettanti tra cui il cloro. Essendo una molecola instabile non può essere trasportato ma deve essere prodotto in loco mediante appositi generatori che negli ultimi anni hanno visto una notevole riduzione dei costi e delle dimensioni. Pur degradandosi in breve tempo è un gas altamente tossico anche l'uomo e deve quindi essere trattato con cura e da personale esperto. Presenta un odore caratteristico che però va a scomparire in breve tempo senza residuare negli alimenti che con esso fossero trattati. Può esser utilizzato come gas o iniettato in acqua. In questo caso occorre ricordarsi che l acqua dovrà essere pulita altrimenti la sostanza organica presente andrà a degradare rapidamente l ozono. Il migliore intervallo di ph è tra 6 e 8,5. La solubilità e funzione della temperatura. Sta trovando diverse applicazioni tra cui il trattamento di celle frigorifere, di impianti di imbottigliamento, di vasche e contenitori, di botti e anche di prodotti vegetali o animali.

48 ESPERIENZA PRATICA DI SANIFICAZIONE PIANO DEI TRATTAMENTI DI SANITIZZAZIONE

49 ESPERIENZA PRATICA DI SANIFICAZIONE PIANO DEI TRATTAMENTI DI SANITIZZAZIONE

50 ESPERIENZA PRATICA DI SANIFICAZIONE PIANO DEI TRATTAMENTI DI SANITIZZAZIONE

51 ESPERIENZA PRATICA DI SANIFICAZIONE PIANO DEI TRATTAMENTI DI SANITIZZAZIONE

52 GRAZIE DELL ATTENZIONE Raffaele Guzzon Chimica Vitienologica e Agroalimentare, Laboratorio di Microbiologia Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all Adige Via Edmund Mach San Michele all Adige (Trento) Italia raffaele.guzzon@fmach.it

La microbiologia per i vini rosati

La microbiologia per i vini rosati La microbiologia per i vini rosati Angela Capece Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali (SAFE) Università degli Studi della Basilicata Uva Cultivar Condizioni colturali Stato sanitario

Dettagli

Fermentazione acetaldeide sotto controllo!

Fermentazione acetaldeide sotto controllo! Fermentazione acetaldeide sotto controllo! A cura dell Ufficio Tecnico Tebaldi srl Nella fermentazione alcolica l acetaldeide rappresenta fino al 90% delle aldeidi, composti carbonilici presenti nel vino

Dettagli

modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN BIANCO ore richieste: 2 ore di lezione, con osservazioni in CANTINA

modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN BIANCO ore richieste: 2 ore di lezione, con osservazioni in CANTINA modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN ROSSO VINIFICAZIONE IN BIANCO MACERAZIONE CARBONICA ore richieste: 2-3 ore di lezione integrate da osservazioni/sperimentazioni

Dettagli

Tecniche di vinificazione senza l impiego della solforosa

Tecniche di vinificazione senza l impiego della solforosa Tecniche di vinificazione senza l impiego della solforosa I protocollifreewine prevedono studio dei punti critici eliminazione delle cause la sostituzione degli effetti utili dei solfiti l utilizzo di

Dettagli

IL POTERE DELL OZONO. Puro Unico Naturale

IL POTERE DELL OZONO. Puro Unico Naturale IL POTERE DELL OZONO PER Un vino in linea con la natura. Puro Unico Naturale Una boccata d ozono per uve sane e genuine. Uve senza batteri grazie al potere dell ozono. Ottenere un risultato unico è questione

Dettagli

Realtà vitivinicola regionale

Realtà vitivinicola regionale Realtà vitivinicola regionale Regione Emilia Romagna nella storia raro crocevia di flussi genetici domesticazione della Vitis vinifera spp. silvestris da parte polazioni paleo liguri del tardo neolitico

Dettagli

USO DI ACQUA ELETTROLIZZATA ED OZONO SU UVE da VINO IN POST-RACCOLTA: ASPETTI TECNOLOGICI e MICROBIOLOGICI L. ROLLE, L. COCOLIN

USO DI ACQUA ELETTROLIZZATA ED OZONO SU UVE da VINO IN POST-RACCOLTA: ASPETTI TECNOLOGICI e MICROBIOLOGICI L. ROLLE, L. COCOLIN USO DI ACQUA ELETTROLIZZATA ED OZONO SU UVE da VINO IN POST-RACCOLTA: ASPETTI TECNOLOGICI e MICROBIOLOGICI L. ROLLE, L. COCOLIN Pretrattamenti con acqua elettrolizzata e ozono: prime osservazioni su uve

Dettagli

SPECIE MICROBICHE DOMINANTI NEL VINO

SPECIE MICROBICHE DOMINANTI NEL VINO SPECIE MICROBICHE DOMINANTI NEL VINO FERMENTAZIONE ALCOLICA (FA) E FERMENTAZIONE MALOLATTICA (FML) SONO PROCESSI POLIMICROBICI NELLE VARIE FASI DELLA VINIFICAZIONE LO SVILUPPO DELLE SPECIE FERMENTANTI

Dettagli

Tecniche enologiche volte a favorire la fermentazione malolattica nei vini rossi

Tecniche enologiche volte a favorire la fermentazione malolattica nei vini rossi Tecniche enologiche volte a favorire la fermentazione malolattica nei vini rossi Fabrizio Torchio Università Cattolica Sacro Cuore Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Il consumatore oggi

Dettagli

Chimica Enologica e Analisi di Laboratorio 6 CFU

Chimica Enologica e Analisi di Laboratorio 6 CFU Anno Accademico 2015/2016 Chimica Enologica e Analisi di Laboratorio 6 CFU Prof. Marco Rissone Obiettivi del corso Il Corso si propone di far conseguire conoscenze e competenze sufficienti per valutare

Dettagli

Esperienze di produzione di vini in assenza di anidride solforosa C.Riponi, L.Pirrone, F.Chinnci, F.Sonni, N.Natali. Vicenza 12 dicembre 2009

Esperienze di produzione di vini in assenza di anidride solforosa C.Riponi, L.Pirrone, F.Chinnci, F.Sonni, N.Natali. Vicenza 12 dicembre 2009 Esperienze di produzione di vini in assenza di anidride solforosa C.Riponi, L.Pirrone, F.Chinnci, F.Sonni, N.Natali Vicenza 12 dicembre 2009 Negli ultimi anni la ricerca nel settore alimentare è stata

Dettagli

ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE DIVERSIFICARE LA STRATEGIA NUTRIZIONALE FRUTTA

ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE DIVERSIFICARE LA STRATEGIA NUTRIZIONALE FRUTTA ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE DIVERSIFICARE LA STRATEGIA NUTRIZIONALE FRUTTA MYCOSTART IN CONTROTENDENZA NELLA RIATTIVAZIONE DEI LIEVITI STIMOLA LA MOLTIPLICAZIONE CELLULARE CON TASSO DI CRESCITA OTTIMALE

Dettagli

OZONO: SI PUÒ FARE!! VANTAGGI DERIVANTI DAL SUO UTILIZZO IN ENOLOGIA: MAGGIORE EFFICACIA, MINORI COSTI E ZERO RESIDUI

OZONO: SI PUÒ FARE!! VANTAGGI DERIVANTI DAL SUO UTILIZZO IN ENOLOGIA: MAGGIORE EFFICACIA, MINORI COSTI E ZERO RESIDUI OZONO: SI PUÒ FARE!! VANTAGGI DERIVANTI DAL SUO UTILIZZO IN ENOLOGIA: MAGGIORE EFFICACIA, MINORI COSTI E ZERO RESIDUI Cristian Carboni Industrie De Nora Spa De Nora NEXT Foto relatore L Ozono L OZONO L

Dettagli

Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma)

Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma) Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma) Prof. Marco Esti Dipartimento per l Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) Università dellatuscia

Dettagli

RISOLUZIONE OIV-CST

RISOLUZIONE OIV-CST RISOLUZIONE OIV-CST 369-2011 CODICE OIV DELLE BUONE PRATICHE VITIVINICOLE ATTE A LIMITARE AL MASSIMO LA PRESENZA DI AMMINE BIOGENE NEI PRODOTTI DERIVATI DALLA VITE L ASSEMBLEA GENERALE, Considerando la

Dettagli

I COMPOSTI VOLATILI RESPONSABILI DELL AROMA DEL VINO. specie di composti chimici, responsabili del cosiddetto bouquet. Ciascuna

I COMPOSTI VOLATILI RESPONSABILI DELL AROMA DEL VINO. specie di composti chimici, responsabili del cosiddetto bouquet. Ciascuna I COMPOSTI VOLATILI RESPONSABILI DELL AROMA DEL VINO L aroma dei vini è determinato da numerose sostanze appartenenti a diverse specie di composti chimici, responsabili del cosiddetto bouquet. Ciascuna

Dettagli

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti Dr.ssa Graziana Grassini SO2 e salute Viene impiegata in tutti i campi alimentari: Vino, aceto, bevande a base di succo di frutta, baccalà,

Dettagli

I FATTORI DI RIUSCITA DELLA PRESA DI SPUMA

I FATTORI DI RIUSCITA DELLA PRESA DI SPUMA DELLA PRESA DI SPUMA Dominique LEBOEUF, Œnologue Directeur SOEC La presa di spuma presenta molte similitudini con la fermentazione alcolica. L equazione globale di questa fermentazione è la stessa: C 6

Dettagli

Dr.ssa Francesca Ciampini. ISVEA - Le tecniche analitiche di monitoraggio del Brettanomyces

Dr.ssa Francesca Ciampini. ISVEA - Le tecniche analitiche di monitoraggio del Brettanomyces Le Tecniche Analitiche di monitoraggio del Brettanomyces Dr.ssa Francesca Ciampini Brettanomyces sp. La scoperta e le prime classificazioni dalle fermentazioni secondarie della birra (N.H. Claussen 1904).

Dettagli

RISOLUZIONE ECO 4/2004

RISOLUZIONE ECO 4/2004 LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER ILCONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NEL CONTROLLO DELLA QUALITA DEL PRODOTTO FINALE E DEL PROCESSO DI ELABORAZIONE L ASSEMBLEA GENERALE Su proposta della

Dettagli

Aromi varietali di natura tiolica: aspetti e considerazioni legati alla loro natura, biosintesi ed espressione aromatica

Aromi varietali di natura tiolica: aspetti e considerazioni legati alla loro natura, biosintesi ed espressione aromatica Pisa, 14 novembre 2014 Aromi varietali di natura tiolica: aspetti e considerazioni legati alla loro natura, biosintesi ed espressione aromatica Dr. Alessio Macchia Gli aromi varietali come espressione

Dettagli

Vinificazione senza macerazione sia su uve bianche che su uve nere

Vinificazione senza macerazione sia su uve bianche che su uve nere Vinificazione senza macerazione sia su uve bianche che su uve nere UVA PIGIATURA (eventuale) PRESSATURA VINACCE MOSTO FERMENTAZIONE del solo mosto IMBOTTIGLIAMENTO FILTRAZIONE STABILIZZAZIONE SVINATURA

Dettagli

Igiene sostenibile in cantina con l impiego dell ozono: zero impatto ambientale e zero residui. Cristian Carboni Industrie De Nora Spa

Igiene sostenibile in cantina con l impiego dell ozono: zero impatto ambientale e zero residui. Cristian Carboni Industrie De Nora Spa Igiene sostenibile in cantina con l impiego dell ozono: zero impatto ambientale e zero residui Cristian Carboni Industrie De Nora Spa Sanificazione dei serbatoi Tank da 92 m3 trattato per 20 minuti -100%

Dettagli

Metaboliti primari Metaboliti secondari Fermentazione Fermentatori Fermentatori anaerobici più semplici. Rimozione del calore sprigionato durante la fase 5-10 di litri fermentazione. 500.000 litri uso

Dettagli

I lieviti per la produzione di vino Vermentino

I lieviti per la produzione di vino Vermentino I lieviti per la produzione di vino Vermentino DISAABA - Università degli Studi di Sassari SEVERINO ZARA - GIOVANNI ANTONIO FARRIS VERMENTINO: un vitigno di antica tradizione che guarda al futuro Vitigno

Dettagli

NUTROZIM CREAFERM GOLD CREAFERM CREAFERM EXTRA. Tabella riassuntiva

NUTROZIM CREAFERM GOLD CREAFERM CREAFERM EXTRA. Tabella riassuntiva Se da un lato la nutrizione azotata consente di avere una buona quantità di cellule, dall altro è necessario che queste siano ben nutrite e mantenute attive e vitali in tutto il corso della fermentazione,

Dettagli

ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE. Diversificare la strategia nutrizionale frutta

ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE. Diversificare la strategia nutrizionale frutta ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE Diversificare la strategia nutrizionale frutta Se da un lato la nutrizione azotata consente di avere una buona quantità di cellule, dall altro è necessario che queste siano ben

Dettagli

Test per l'analisi di campioni di vino

Test per l'analisi di campioni di vino Test per l'analisi di campioni di vino veterinariavegetale.listarfish.it Kit colorimetrici e strumentazione per le analisi enologiche manuali ed automatizzate. L'analisi del vino ha lo scopo di stabilire

Dettagli

Health Target Group ALIMENTI CHEMICAL FREE FOOD TECHNOLOGY

Health Target Group ALIMENTI CHEMICAL FREE FOOD TECHNOLOGY Health Target Group ALIMENTI CHEMICAL FREE FOOD TECHNOLOGY PRESENTAZIONE HEALTH TARGET, è specializzata in nella produzione ed applicazione di tecnologie innovative nel settore del food technology. HEALTH

Dettagli

SHELF-LIFE IMPROVEMENT

SHELF-LIFE IMPROVEMENT SHELF-LIFE IMPROVEMENT Il programma di Enartis contro l invecchiamento precoce del vino. COS È L INVECCHIAMENTO PRECOCE? L invecchiamento precoce è un fenomeno causato dall ossidazione. Attraverso reazioni

Dettagli

Mese: Novembre Anno: 2014 OIV.INT

Mese: Novembre Anno: 2014 OIV.INT Codice di buone pratiche vitivinicole per evitare o limitare la contaminazione da Brettanomyces Mese: Novembre Anno: 2014 OIV.INT PREMESSA Tra i processi che alterano la qualità del vino, la produzione

Dettagli

FOTO DI COPERTINA Archivio provinciale di Trento, Mappe di campagna, n. 43 San Michele all'adige, anno 1857.

FOTO DI COPERTINA Archivio provinciale di Trento, Mappe di campagna, n. 43 San Michele all'adige, anno 1857. RAPPORTO 2011 FOTO DI COPERTINA Archivio provinciale di Trento, Mappe di campagna, n. 43 San Michele all'adige, anno 1857. Centro Trasferimento Tecnologico Rapporto 2011 2012 Fondazione Edmund Mach, Via

Dettagli

MICROBIOLOGIA D E G L I A L I M E N T I

MICROBIOLOGIA D E G L I A L I M E N T I MICROBIOLOGIA D E G L I A L I M E N T I Microbiologia degli Alimenti COSA STUDIA? La provenienza e il significato delle varie specie microbiche presenti nell alimento il loro comportamento durante i processi

Dettagli

Progetto ewine (Joint Project 2005)

Progetto ewine (Joint Project 2005) Progetto ewine (Joint Project 2005) Il concetto di tracciabilità applicato ad un processo di produzione di batteri selezionati per uso alimentare Fabio Fracchetti Dip. Biotecnologie - Microbiologia Alimentare

Dettagli

Selezionato in collaborazione con. Più acidità, più equilibrio!

Selezionato in collaborazione con. Più acidità, più equilibrio! In LI no EV Va ITO TI VO Selezionato in collaborazione con Più acidità, più equilibrio! 1 L acidità nel vino Sebbene acidità totale e ph siano in parte correlati, questi due parametri hanno una valenza

Dettagli

RISOLUZIONE ECO 5/2004

RISOLUZIONE ECO 5/2004 LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER IL CONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NELL INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI ANALISI L ASSEMBLEA GENERALE, su proposta della Commissione III «Economia», sulla

Dettagli

Test tecnico per culture starter di batteri lattici 2012

Test tecnico per culture starter di batteri lattici 2012 Test tecnico per culture starter di batteri lattici 2012 Il presente rapporto contiene l esame tecnico per culture STARTER di batteri lattici per la fermentazione malolattica. Lo scopo non è quello di

Dettagli

Vinificazione in rosso e bianco

Vinificazione in rosso e bianco Trasformazione dei Prodotti Vinificazione in rosso e bianco Acquisire le basi teoriche per il controllo qualitativo del processo di vinificazione Conoscere i fenomeni che caratterizzano le trasformazioni

Dettagli

Lieviti autoctoni: genius loci del territorio?

Lieviti autoctoni: genius loci del territorio? Lieviti autoctoni: genius loci del territorio? Giovanna Suzzi e Rosanna Tofalo Università degli Studi di Teramo Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali La spumantizzazione come

Dettagli

RELAZIONE TECNICA PRELIMINARE. PROCESSO DI SANITIFICAZIONE TRAMITE OZONIZZAZIONE DELLE BARRIQUE

RELAZIONE TECNICA PRELIMINARE. PROCESSO DI SANITIFICAZIONE TRAMITE OZONIZZAZIONE DELLE BARRIQUE RELAZIONE TECNICA PRELIMINARE. PROCESSO DI SANITIFICAZIONE TRAMITE OZONIZZAZIONE DELLE BARRIQUE Le cantine di tutto il mondo sono quotidianamente soggette a problemi di contaminazione microbiologica, esse

Dettagli

La fermentazione omoacetica

La fermentazione omoacetica La fermentazione omoacetica In alcuni clostridi il glucosio (1 mole) viene stechiometricamente fermentato a 3 moli di acetato, una delle quali deriva dalla riduzione delle 2 moli di CO 2, che provengono

Dettagli

Le analisi del vino in una produzione fai da te

Le analisi del vino in una produzione fai da te Le analisi del vino in una produzione fai da te Categories : Anno 2016, N. 237 - luglio 2016 di Marco Sollazzo Una procedura sottovalutata ma fondamentale nel migliorare la produzione casalinga di vino

Dettagli

VINIFICAZIONE SPONTANEA: ASPETTI MICROBIOLOGICI

VINIFICAZIONE SPONTANEA: ASPETTI MICROBIOLOGICI VINIFICAZIONE SPONTANEA: ASPETTI MICROBIOLOGICI uve sane e mature presentano molte specie di lieviti (alcune a metabolismo ossidativo, altre anche fermentativo) Lieviti non-saccharomyces Hanseniaspora

Dettagli

I solfiti in enologia

I solfiti in enologia I solfiti in enologia Categories : Anno 2015, N. 203-1 gennaio 2015 di Marco Sollazzo Il diossido di zolfo (SO2), meglio noto con il nome di solforosa, è un prodotto impiegato dalla maggior parte delle

Dettagli

Lactosan Gmbh & Co.KG. Ricerca & Sviluppo di Additivi per Insilati

Lactosan Gmbh & Co.KG. Ricerca & Sviluppo di Additivi per Insilati Lactosan Gmbh & Co.KG Ricerca & Sviluppo di Additivi per Insilati 1 Additivi per Insilati Soluzioni specifiche per l ottenimento di insilati di qualità da varie tipologie di foraggio Alimentazione Produzione

Dettagli

Derivati del pomodoro. aspetti microbiologici. Report N. 5

Derivati del pomodoro. aspetti microbiologici. Report N. 5 Derivati del pomodoro. aspetti microbiologici Report N. 5 2013 SOMMARIO INTRODUZIONE 06 ARGOMENTI GENERALI Note sulla microbiologia delle conserve alimentari acide e dei derivati del pomodoro in particolare

Dettagli

introduzione alla piattaforma tecnologica Freewine En. Nir Levav Zagreb, 06/07/2012

introduzione alla piattaforma tecnologica Freewine En. Nir Levav Zagreb, 06/07/2012 introduzione alla piattaforma tecnologica Freewine En. Nir Levav Zagreb, 06/07/2012 PerchéFreewine? Il vino fa bene alla salute, ma può fare ancora meglio Gli allergeni sono un deterrente alla godibilità

Dettagli

Corso di laurea in Viticoltura ed enologia a.a MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA (MICROGE 006GG)

Corso di laurea in Viticoltura ed enologia a.a MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA (MICROGE 006GG) Corso di laurea in Viticoltura ed enologia a.a. 2015-2016 MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA (MICROGE 006GG) Docente: Annita TOFFANIN, Dip. Scienze Agrarie Alimentari e Agro-ambientali Via del Borghetto

Dettagli

Laurea in Viticoltura ed Enologia

Laurea in Viticoltura ed Enologia Laurea in Viticoltura ed Enologia settore Contenuti minimi Referenti CFU Analisi chimiche e fisiche dei prodotti enologici Operazioni unitarie Richiami di chimica inorganica e organica, equilibri chimici,

Dettagli

IL PIACERE DEL VINO ENERGIZED BY

IL PIACERE DEL VINO ENERGIZED BY IL PIACERE DEL VINO ENERGIZED BY La tecnologia di Velcorin è un processo enologico che protegge il vino da microorganismi dannosi e ne mantiene il sapore naturale. VELCORIN UNA BUONA SCELTA PER I VINI

Dettagli

Articolo 32. «Lo Stato tutela la salute dei cittadini» Valerio GIACCONE Presentazione modulo di Tecnologia degli Alimenti

Articolo 32. «Lo Stato tutela la salute dei cittadini» Valerio GIACCONE Presentazione modulo di Tecnologia degli Alimenti Costituzione Italia Articolo 32 «Lo Stato tutela la salute dei cittadini» Valerio GIACCONE Presentazione modulo di Tecnologia degli Alimenti Malattie Danni alla alimentari salute Dismetabolie ALIMENTO

Dettagli

Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG

Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG ICLAVA Risultati progetto MIPAF - OIGA 18829/2009 Partecipanti

Dettagli

RISCHI DI DETERIORAMENTO DEL VINO PROVOCATI DA INQUINAMENTO MICROBIOLOGICO DURANTE L AFFINAMENTO IN LEGNO

RISCHI DI DETERIORAMENTO DEL VINO PROVOCATI DA INQUINAMENTO MICROBIOLOGICO DURANTE L AFFINAMENTO IN LEGNO CONVEGNO TECNICO: La sanificazione delle barrique Laboratorio ISVEA, Poggibonsi (SI) 29 novembre 2013 RISCHI DI DETERIORAMENTO DEL VINO PROVOCATI DA INQUINAMENTO MICROBIOLOGICO DURANTE L AFFINAMENTO IN

Dettagli

COMPOSIZIONE DEL VINO

COMPOSIZIONE DEL VINO A C A D E M Y Lezione e 4 Composizione o i o del vino processi s biologici o i i difetti, t i alterazioni a i e malattie a t (di Franco Dalmonte) COMPOSIZIONE DEL VINO Sono diverse centinaia le sostanze

Dettagli

INDAGINE QUALITATIVA SUI PREPARATI DI LIEVITO SECCO ATTIVO

INDAGINE QUALITATIVA SUI PREPARATI DI LIEVITO SECCO ATTIVO Fondazione Edmund Mach - Centro di Trasferimento Tecnologico Laboratorio Analisi Chimiche e Consulenza Enologica INDAGINE QUALITATIVA SUI PREPARATI DI LIEVITO SECCO ATTIVO Anno 2010 Raffaele Guzzon, Veronica

Dettagli

Capitolo 6 La respirazione cellulare

Capitolo 6 La respirazione cellulare Capitolo 6 La respirazione cellulare Introduzione alla respirazione cellulare 6.1 La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio La respirazione polmonare

Dettagli

LIFE CYCLE ASSESSMENT:

LIFE CYCLE ASSESSMENT: LIFE CYCLE ASSESSMENT: strumento che permette di valutare gli impatti ambientali associati al CICLO DI VITA di un prodotto, processo o attività, attraverso l identificazione e la quantificazione dei consumi

Dettagli

Biostimolanti - alga. phylgreen. biostimolante unico 100% naturale

Biostimolanti - alga. phylgreen. biostimolante unico 100% naturale Biostimolanti - alga phylgreen biostimolante unico 100% naturale PHYLGREEN un biostimolante unico, ricavato da un estratto puro al 100% di Ascophyllum nodosum A differenza degli altri biostimolanti nel

Dettagli

Produzioni biotecnologiche agroalimentari: Il Vino

Produzioni biotecnologiche agroalimentari: Il Vino Produzioni biotecnologiche agroalimentari: Il Vino I microrganismi dell uva Lieviti - Hanseniaspora, Kloeckera (50-75%) - Candida, Dekkera/Brettanomyces, Kluyveromyces, Metschnikowia, Candida, Pichia,

Dettagli

ProHacid Excel ProHacid Excel

ProHacid Excel ProHacid Excel ProHacid Excel ProHacid Excel Utilizzo degli acidi organici nel mangime per suini Acidificazione (ph ) nello stomaco I suinetti non secernono sufficiente acido cloridrico (HCl) a causa del loro apparato

Dettagli

Brettanomyces/Dekkera bruxellensis nella trasformazione uva-vino

Brettanomyces/Dekkera bruxellensis nella trasformazione uva-vino Brettanomyces/Dekkera bruxellensis nella trasformazione uva-vino Monica Agnolucci Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali Università di Pisa Milano, 20 Febbraio 2015 BRETTANO = industria

Dettagli

OLIO VERGINE D OLIVA. Le sostanze fenoliche. Punti fondamentali legati all'ottenimento di un prodotto di alta qualità sono i seguenti:

OLIO VERGINE D OLIVA. Le sostanze fenoliche. Punti fondamentali legati all'ottenimento di un prodotto di alta qualità sono i seguenti: ASSESSORATO REGIONALE AGRICOLTURA E FORESTE DISTRETTO ETNA Giuseppe Pennino Unità Operativa 44 - Catania OLIO VERGINE D OLIVA L influenza della tecnologia di lavorazione delle olive sulle caratteristiche

Dettagli

sto capriccioso, la cui evoluzione dipende da fattori non sempre chiari e quindi gestibili.

sto capriccioso, la cui evoluzione dipende da fattori non sempre chiari e quindi gestibili. microrganismi selezionati garantisce fermentazioni malolattiche rapide e riproducibili. Ovviamente quest approccio non è accettabile ma per poterlo superare occorre che gli addetti ai lavori considerino

Dettagli

Béatrice Cao-Thanh Institut Rhodanien, Orange, France

Béatrice Cao-Thanh Institut Rhodanien, Orange, France CAO-THANH GESTIONE DELL IGIENE NEI VINI MERIDIONALI. PARTE 1: POPOLAZIONI MICROBICHE PAG. 1 GESTIONE DELL IGIENE NELLE FASI D AFFINAMENTO E CONDIZIONAMENTO DEI VINI PRODOTTI IN ZONE MERIDIONALI PARTE 1:

Dettagli

High Hydrostatic Pressure

High Hydrostatic Pressure L HHP ovvero il sistema delle Elevate Pressioni Idrostatiche è un processo atermico di condizionamento/conservazione degli alimenti. Con questa tecnica si eliminano le forme microbiche potenzialmente dannose

Dettagli

-Coordinamento : CRA- Centro di ricerca per l Enologia (CRA_ENO) via P.Micca, 35-Asti Responsabile scientifico : dott.ssa Antonella Bosso

-Coordinamento : CRA- Centro di ricerca per l Enologia (CRA_ENO) via P.Micca, 35-Asti Responsabile scientifico : dott.ssa Antonella Bosso Applicazione norme europee di vinificazione biologica e miglioramento della qualità e della conservabilità dei vini biologici nel rispetto delle peculiarità territoriali PROGETTO EUVINBIO -Coordinamento

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Tesi di laurea triennale in Ingegneria per l Ambiente e il

Dettagli

ROMA VAPOR WASH Servizi di pulizia igienizzante con vapore secco a 180 e sanificazione ambientale con il trattamento all Ozono, Anche a DOMICILIO!

ROMA VAPOR WASH Servizi di pulizia igienizzante con vapore secco a 180 e sanificazione ambientale con il trattamento all Ozono, Anche a DOMICILIO! ROMA VAPOR WASH Servizi di pulizia igienizzante con vapore secco a 180 e sanificazione ambientale con il trattamento all Ozono, Anche a DOMICILIO! The new frontier of ecological sanitation www.romavaporwash.it

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Chimica e laboratorio classe V A Anno scolastico 2008-2009

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Chimica e laboratorio classe V A Anno scolastico 2008-2009 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Chimica e laboratorio classe V A Anno scolastico 2008-2009 ISTITUTO TECNICO AGRARIO Via Scacciapensieri, 8 53100 Siena tel. 0577/332411-332477 FAX 0577/333243 INSEGNANTE: LILIANA

Dettagli

Accademia della vite e del vino

Accademia della vite e del vino Accademia della vite e del vino Nuovi approcci per la produzione di Vinsanto e Vinsanto occhio di pernice del Chianti Classico Accademico Dott. Nicola Menditto Direttore dell Azienda Agricola Montepaldi

Dettagli

VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10)

VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10) VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10) 1. SCOPO Testare le capacità battericida del SANIFICANTE 10, detergente igienizzante a base di sali quaternari di ammonio, nelle condizioni di sporco

Dettagli

L EVOLUZIONE ORGANOLETTICA DELLE UVE IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI DI MATURAZIONE

L EVOLUZIONE ORGANOLETTICA DELLE UVE IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI DI MATURAZIONE L EVOLUZIONE ORGANOLETTICA DELLE UVE IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI DI MATURAZIONE In accordo con il REG 822/2001/CE diretto a regolamentare produzione e commercio del vino: "IL VINO E' IL PRODOTTO OTTENUTO

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA Ranieri Antonelli Costaggini - Rieti SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE - CLASSE IV E PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2016/2017 MODULO

Dettagli

Microssigenazione Barbera 2008

Microssigenazione Barbera 2008 ANDREA BUZIO ENOLOGO in collaborazione con WINER Wine making equipments & technologies Microssigenazione Barbera 2008 Il vino utilizzato per la sperimentazione è un Barbera annata 2008 con le seguenti

Dettagli

DETERMINAZIONE DI AMMINE BIOGENE IN BIRRE DA FARRO

DETERMINAZIONE DI AMMINE BIOGENE IN BIRRE DA FARRO UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE FACOLTÀ DI AGRARIA Corso di Laurea Specialistica in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione DETERMINAZIONE DI AMMINE BIOGENE IN BIRRE DA FARRO Tesi di Laurea di: Manuel

Dettagli

Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare

Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare Sai quali muffe ci sono nel tuo frigorifero? Impariamo a riconoscere le muffe pericolose Dott.ssa Paola Giorni, PhD Dipartimento di Scienze

Dettagli

28 marzo 2013 ASTRA Tebano Castellari Lorena e Jacopo Giovannini SELEZIONE DI LIEVITI AUTOCTONI PER LA VALORIZZAZIONE DI VINI ALBANA E SANGIOVESE DI

28 marzo 2013 ASTRA Tebano Castellari Lorena e Jacopo Giovannini SELEZIONE DI LIEVITI AUTOCTONI PER LA VALORIZZAZIONE DI VINI ALBANA E SANGIOVESE DI 28 marzo 2013 ASTRA Tebano Castellari Lorena e Jacopo Giovannini SELEZIONE DI LIEVITI AUTOCTONI PER LA VALORIZZAZIONE DI VINI ALBANA E SANGIOVESE DI UN AZIENDA DELL IMOLESE Premessa Lieviti indigeni/autoctoni

Dettagli

AROMI VARIETALI DELL UVA: Sono un espressione del Terroir?

AROMI VARIETALI DELL UVA: Sono un espressione del Terroir? AROMI VARIETALI DELL UVA: Sono un espressione del Terroir? CONOSCENZE GENERALI E CASI SPECIFICI Lorenzo Landi 6 NOVEMBRE 2015, PISA I COSTITUENTI AROMATICI DEI VINI AROMI VARIETALI AROMI PREFERMENTATIVI

Dettagli

Metabolismo batterico

Metabolismo batterico Metabolismo batterico La somma di tutte le reazioni chimiche che avvengono nella cellula.questa è resa possibile dal flusso dell energia e dalla partecipazione di enzimi. Funzione principale della cellula

Dettagli

RISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE

RISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE RISOLUZIONE OIV-OENO 571-2017 MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE L ASSEMBLEA GENERALE, Visto l'articolo 2, paragrafo 2 iv dell'accordo del 3 aprile 2001 che istituisce l'organizzazione internazionale della vigna

Dettagli

FILTRARE IN MODO DIVERSO. in cantina

FILTRARE IN MODO DIVERSO. in cantina FILTRARE ILONA SCHNEIDER* IN MODO DIVERSO FILTRI A BASE DI UNA MATERIA PRIMA NATURALE E BIODEGRADABILE PER UNA FILTRAZIONE PROFONDA MA DELICATA. NEL RISPETTO DEI TRATTI ORGANOLETTICI DEL PRODOTTO Nel passato,

Dettagli

SANIFICAZIONE IGIENIZZAZIONE NEI CAMPI DI PROTEZIONE CIVILE

SANIFICAZIONE IGIENIZZAZIONE NEI CAMPI DI PROTEZIONE CIVILE SANIFICAZIONE IGIENIZZAZIONE NEI CAMPI DI PROTEZIONE CIVILE Paolo Lesbo AVPC Imbersago - NOZIONI E INFORMAZIONI PER SANIFICAZIONE NUMERO DI SERVIZI IGIENICI Manuale da Campo di Regione Lombardia (pag.31

Dettagli

Vinificazione in bianco Confronto tra aspetti teorici e pratici del processo. Relatore: Enol. Vincenza Folgheretti

Vinificazione in bianco Confronto tra aspetti teorici e pratici del processo. Relatore: Enol. Vincenza Folgheretti Vinificazione in bianco Confronto tra aspetti teorici e pratici del processo Relatore: Enol. Vincenza Folgheretti Vinificazione in bianco : DEFINIZIONE E una vinificazione senza macerazione, nella quale

Dettagli

Innovazione tecnologica in cantina. Roberto Zironi Dipartimento di Scienze degli alimenti Università degli studi di Udine

Innovazione tecnologica in cantina. Roberto Zironi Dipartimento di Scienze degli alimenti Università degli studi di Udine Innovazione tecnologica in cantina Roberto Zironi Dipartimento di Scienze degli alimenti Università degli studi di Udine I Innovazione di processo: Intervento migliorativo o di radicale mutamento riguardante

Dettagli

SOMMARIO Eno-One - La riproduzione non autorizzata è un reato.

SOMMARIO Eno-One - La riproduzione non autorizzata è un reato. SOMMARIO 2013 Eno-One - La riproduzione non autorizzata è un reato. Sommario...5 Prefazione all Edizione Italiana Prof. Giuseppe Zeppa...13 Ringraziamenti e Premesse dell Autore...15 Prefazione dell Autore...17

Dettagli

PRODUZIONE DI BIOMASSA

PRODUZIONE DI BIOMASSA PRODUZIONE DI BIOMASSA Destino aerobico dello zucchero: 1. Completa ox a CO2 (Vass

Dettagli

Mezzi di controllo degli insetti. Mezzi chimici Mezzi fisici Mezzi biologici Mezzi biotecnici

Mezzi di controllo degli insetti. Mezzi chimici Mezzi fisici Mezzi biologici Mezzi biotecnici Mezzi di controllo degli insetti Mezzi chimici Mezzi biologici Mezzi biotecnici Polveri inerti: si tratta di polveri a base di farina fossile di diatomee o di zeoliti. presentano una granulometria ed una

Dettagli

MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE

MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE BIOENERGETICA MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE GLI ORGANISMI VIVENTI POSSONO UTILIZZARE SOLO DUE FORME DI ENERGIA: LUMINOSA (radiazioni di determinate lunghezze d onda) (ORGANISMI

Dettagli

Preparazione all imbottigliamento di un vino e breve panoramica sui brettanomyces

Preparazione all imbottigliamento di un vino e breve panoramica sui brettanomyces 6 Marzo 2015 Università degli studi di Pisa Facoltà di agraria Preparazione all imbottigliamento di un vino e breve panoramica sui brettanomyces Filippo D Arrigo Caratteristiche del taglio Coerenza con

Dettagli

Depuratore Biologico anaerobica con produzione di metano (CH4) da decomposizione organica

Depuratore Biologico anaerobica con produzione di metano (CH4) da decomposizione organica Brevetti Depuratore Biologico anaerobica con produzione di metano (CH4) da decomposizione organica Depuratore Biologico anaerobica con produzione di metano (CH4) da decomposizione organica Committente:

Dettagli

La tecnologia PCO TM : i benefici della sanificazione attiva

La tecnologia PCO TM : i benefici della sanificazione attiva La tecnologia PCO TM : i benefici della sanificazione attiva La tecnologia PCO TM La tecnologia PCO TM (Photocatalytic oxidation), meglio conosciuta come ossidazione fotocatalitica, è stata sviluppata

Dettagli

ZUCCHERI DEL LATTE LATTOSIO (98%)

ZUCCHERI DEL LATTE LATTOSIO (98%) ZUCCHERI DEL LATTE LATTOSIO (98%) (2%) Altri zuccheri Oligosaccaridi legati a sostanze ad alto peso molecolare (k-caseina): glucosammina, galattosammina, N-acetilgalattosammina e acido N-acetilneuramminico

Dettagli

La storia. Adattamento evolutivo Orientare e accelerare i processi naturali di evoluzione per migliorare il metabolismo del lievito

La storia. Adattamento evolutivo Orientare e accelerare i processi naturali di evoluzione per migliorare il metabolismo del lievito La storia Adattamento evolutivo Orientare e accelerare i processi naturali di evoluzione per migliorare il metabolismo del lievito Maggio 2014 Obiettivo iniziale del progetto Ridirezionare il flusso di

Dettagli

CONDIZIONI DIFFICILI BIANCHI ROSATI ROSSI RIFERMENTAZIONE CRIO SP CRU 69 CRU 811 CRU 31 AROM ART IT 1818 CRU 31 CRU 611 CRU 811

CONDIZIONI DIFFICILI BIANCHI ROSATI ROSSI RIFERMENTAZIONE CRIO SP CRU 69 CRU 811 CRU 31 AROM ART IT 1818 CRU 31 CRU 611 CRU 811 CRIO SP CHAMPAGNE IT 1818 IT 07 CRU 69 CRU 811 ROUGE CAB 90 FRUITY FLAVOUR CRU 05 CRU 12 CRU 211 IT 1936 ROSSI AROM FRUITY FLAVOUR PRIMEUR CRU 56 CRU 611 ROSATI AROM ART IT 1818 CRU 31 CRU 611 CRU 811

Dettagli

Pag. 1 di 6 Consorzio per la Revisione n: 20 Tutela dell Asti LISTINO PREZZI

Pag. 1 di 6 Consorzio per la Revisione n: 20 Tutela dell Asti LISTINO PREZZI Pag. 1 di 6 PROVA COSTO ( ) Acido gluconico - LC massa metodo Consorzio MC 56 40,00 Acidi Idrossicinnamil tartarici - HPLC Acidità totale prova accreditata OIV MP15 3,00 Acidità totale metodo Consorzio

Dettagli

L anidride carbonica nel settore alimentare. Anna Marigo SAPIO Srl

L anidride carbonica nel settore alimentare. Anna Marigo SAPIO Srl L anidride carbonica nel settore alimentare Anna Marigo SAPIO Srl ANIDRIDE CARBONICA le applicazioni nel settore food Forma liquida: Surgelazione Raffreddamento Controllo delle T. Forma gassosa: Confezionamento

Dettagli

Efficacia della depurazione dei molluschi bivalvi vivi nell ottica dei controlli ufficiali

Efficacia della depurazione dei molluschi bivalvi vivi nell ottica dei controlli ufficiali San Benedetto del Tronto 20 dicembre 2011 Efficacia della depurazione dei molluschi bivalvi vivi nell ottica dei controlli ufficiali ASUR MARCHE Area Vasta n. 5 - San Benedetto del Tronto U.O. Semplice

Dettagli

Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV

Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV Mosti Mosto d uva (18/73) Prodotto liquido ottenuto da uva fresca, sia spontaneamente sia mediante processi fisici, quali: pigiatura (*), diraspatura (*), sgrondatura

Dettagli

Levaduras en la producción del Aceto Balsamico Tradizionale

Levaduras en la producción del Aceto Balsamico Tradizionale Levaduras en la producción del Aceto Balsamico Tradizionale Paolo Giudici Universidad de Modena y Reggio Emilia Jornada puertas abiertas: Actualización en la elaboración de vinagres Principali specie di

Dettagli