FORUM P.A. SANITA' 2001
|
|
- Vittorio Martino
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FORUM P.A. SANITA' 2001 Az. Osp. S.Camillo Forlanini Dipartimento dell Assistenza Infermieristica Tecnico Sanitaria Riabilitativa ed Ostetrica Accoglienza Inserimento del personale Infermieristico Neo-Assunto Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Accoglienza Inserimento del personale Infermieristico Neo-Assunto. Amministrazione proponente: Az. Osp. S.Camillo Forlanini Unità organizzativa: Dipartimento dell Assistenza Infermieristica Tecnico Sanitaria Riabilitativa ed Ostetrica Indirizzo: Via Portuense, 332 Roma Sito web: Indirizzo internet dove esiste una descrizione del progetto: Referente Nome e Cognome: Sig.ra Gabriella Angeloni Funzione: Responsabile Area funzionale Organizzazione per processi del Dipartimento dell Assistenza Ente: Az.Osp. S.Camillo Forlannini Telefono: 06/ Fax: 06/ gangeloni@scamilloforlanini.rm.it Parte 2: Aspetti generali 2.1 Area di intervento (max. due risposte) Qualità/Organizzazione Miglioramento della gestione Miglioramento del rapporto con l utenza Miglioramento dell assistenza Miglioramento dell accesso ai servizi/strutture Integrazione struttura/territorio, coordinamento Informazione/prevenzione Altro (specificare) 2.2 Progetto: realizzato in corso di realizzazione 2.3 Descrizione sintetica del progetto (max 15 righe) Il Dipartimento dell Assistenza Infermieristica nasce sulla base di questa strategia: erogazione, gestione e controllo delle funzioni assistenziali finalizzate all ottimizzazione dei percorsi seguiti dai pazienti all interno della struttura sanitaria e al miglioramento del processo assistenziale. L analisi del modello organizzativo ha posto in evidenza la necessità di migliorare il << processo di cura>> sia attraverso l innalzamento dei livelli assistenziali che attraverso l adozione di politiche riservate alla gestione del personale. Per rispondere a questi obiettivi, sono state studiate ed attuate procedure di selezione e reclutamento del personale infermieristico che, attraverso un concorso pubblico, ha consentito di introdurre nel contesto organizzativo ed operativo aziendale circa 500 unità. Al termine della prova concorsuale, l ingresso del consistente numero di infermieri neo assunti ha evidenziato una serie di problematiche legate al loro inserimento. Per facilitare il processo di orientamento e per favorire un rapido inserimento nelle UO è stato strutturato un percorso di accoglienza orientamento inserimento e valutazione che consentisse una rapida acquisizione degli schemi di funzionamento, delle regole, delle interazioni operative e degli obiettivi generali dell Azienda e specifici del Dipartimento dell Assistenza, onde limitare i disagi tipici dei primi giorni. Tale programma finalizzato fondamentalmente alla <<presa incarico>> del neo assunto e alla sua assegnazione più adeguata, ovvero << la persona giusta al posto giusto>> ha identificato una serie di tappe fondamentali nel percorso definendo protocolli, percorsi formativi, strumenti operativi, griglie di valutazione che aiutassero a superare questo momento di disagio sia per l operatore neo assunto che per la struttura che lo accoglie.
2 2.4 Motivazioni nella descrizione indicare: a quale/i problema/i il progetto intende dare risposta: 1. Rendere rapidamente operativi gli Infermieri di nuova assunzione 2. Contenere il disorientamento del personale neo assunto 3. Ridurre il disagio del personale neo-assunto nell ambito del sistema organizzativo del Dipartimento e/o U.O. di assegnazione 4. Esprimere le capacità professionali reali e/o potenziali in breve tempo 5. Valutare la risorsa umana eliminando quanto più possibili fattori soggettivi di valutazione quali strumenti/procedure sono stati utilizzati per l individuazione del problema Scheda per la definizione dei livelli assistenziali Analisi del processo accoglienza inserimento e valutazione Riunioni collegiali tra i vari Responsabili infermieristici se sono state utilizzate tecniche per l analisi della domanda Schede conoscitive dell Infermiere neo-assunto (cliente interno) relative a curriculum professionale formativo ed attitudinale 2.5 Soggetti destinatari Indicare a quali categorie di utenti è rivolto il progetto: Il progetto è rivolto a tutti gli attori del Progetto quindi: Infermieri neoassunti;dirigenti infermieristici; Caposala, Infermieri di ruolo con compito di facilitatori / tutor 2.6 Caratteristiche del progetto (max. 20 righe) Descrivere le caratteristiche principali del progetto: Il progetto è articolato in 3 macrofasi Analisi del contesto Definizione delle fasi operative suddivise in: Accoglienza; Orientamento; Inserimento;Formazione e Valutazione; Definizione di un sistema di valutazione complessivo comprendente: Il neoassunto, il sistema organizzativo esistente, il progetto nella sua applicazione Hanno partecipato quattro attori fondamentali: - Il Responsabile del Dipartimento dell Assistenza, che ha definito gli obiettivi generali del progetto, approvato la struttura dell intervento e i criteri di valutazione definiti dal gruppo di progetto - Il gruppo di progetto, costituito in seno all Area Funzionale Organizzazione per Processi del Dipartimento dell' Assistenza, ha definito gli obiettivi specifici del percorso, attraverso il coinvolgimento dei Responsabili infermieristici di Dipartimento - Il Gruppo di Lavoro, formato da figure afferenti a tutte le specialità Dipartimentali con compiti di raccolta e analisi delle informazioni di contesto, di partecipazione alla individuazione degli interventi da attuare nella costruzione del percorso da seguire e all elaborazione di un manuale di orientamento contenente informazioni di tipo legislativo-contrattuale e di guida per l esercizio professionale - Responsabile Area Funzionale Formazione Permanente, che ha definito il percorso formativo e i relativi strumenti di autovalutazione 2.7 Finalità Indicare le finalità generali del progetto: L analisi dei modelli organizzativi ha evidenziato l importanza di valorizzare ed ottimizzare l impiego delle risorse, definendo l adozione di politiche riservate alla gestione del personale come meccanismi vincenti e strategici all interno delle organizzazioni. Alla base di questo innovativo modello gestionale ci sono tre importanti convinzioni: 1.La gestione del personale è l elemento chiave del successo aziendale, in quanto la qualità della produzione è direttamente proporzionale alle capacità e alle motivazioni del personale 2. Le risorse umane non hanno limiti, secondo tale assunto obiettivo delle politiche del personale è proprio quello di svelare e mostrare pienamente le capacità umane e loro infinite possibilità 3. Per sviluppare le risorse umane occorre rinforzare le doti positive delle persone 2.8 Obiettivi Inserire il personale neo-assunto coniugando le attitudini del professionista con le esigenze
3 Aziendali 2. Soddisfare quanto possibile le aspettative individuali del Dipendente Favorire una rapida integrazione nel contesto Aziendale Costruire uno strumento di valutazione utilizzando un metodo quanto più oggettivo possibile, intendendo l oggettività come misurabilità, verificabilità e trasparenza dei criteri di valutazione 2.9 Vantaggi attesi Indicare quali sono i vantaggi attesi rispetto a : efficienza interna In termini meramente economici ci si attende una diminuzione della morbilità e della mobilità del personale, il momento topico del programma è sicuramente rappresentato dall assecondamento delle naturali inclinazioni ed aspirazioni del professionista, requisito indispensabile per sviluppare ed esprimere la professionalità richiesta, una assegnazione mirata è tesa a sviluppare il livello motivazionale della persona. Anche una fase critica come quella della valutazione soccorre la basilare esigenza di responsabilizzare, coinvolgere e rimotivare tutti soggetti coinvolti attraverso un ciclo di informazioni scaturite dal processo di valutazione esplicitato che influiscono sulla regolazione del comportamento rapporto con i cittadini La strategia delineata dalla Direzione Aziendale Ospedaliera si basa su un modello organizzativo e culturale tendente al miglioramento continuo della qualità assistenziale orientata verso la soddisfazione dei bisogni di tipo sanitario espressi dalle persone. Il nostro Dipartimento, sulla base di questo assunto eroga, gestisce e controlla le funzioni assistenziali orientando e responsabilizzando i professionisti ai percorsi e ai processi assistenziali nella loro globalità Risultati conseguiti Indicare i principali risultati conseguiti: Al momento il 91% del personale si ritiene soddisfatto dell assegnazione effettuata, di questa percentuale il 70% è stato assecondato nella richiesta di assegnazione. L esplicitazione dei criteri di valutazione nonché la formazione effettuata, ha permesso una rapida crescita conoscitiva dei meccanismi operativi e della integrazione e collaborazione fattiva tra professionisti. Parte III: Aspetti specifici 3.1 Risorse Indicare le risorse assegnate al progetto: finanziarie Non sono state assegnate risorse finanziarie dedicate personale Responsabile di progetto: Responsabile del Dipartimento dell Assistenza Coordinatore di progetto: Responsabile Area Funzionale Organizzazione per Processi del Dipartimento Responsabile della formazione: Responsabile Area Funzionale per la Formazione Permanente Gruppo di progetto: 2 Caposala e 1 Infermiere Gruppo di lavoro: 6 Caposala e 3 infermieri di tutti i Dipartimenti Sanitari 3.2 Soggetti coinvolti (partnership) Indicare se il progetto ha previsto la partecipazione di più soggetti istituzionali No Indicare se il progetto prevede forme di partnership pubblico/privato Si, il progetto si avvale di uno strumento operativo progettato ad hoc ( Manuale di orientamento per il neoassunto) per la cui stampa si è cercato un partner Indicare il contributo/ruolo dei partner Non sono stati a tutt oggi interessati alla sponsorizzazione di tale strumento Stato di realizzazione Indicare le fasi di realizzazione in cui è articolato il progetto Il progetto è articolato in cinque fasi operative: Accoglienza in Azienda compilazione scheda di allocazione colloquio con il Capo Dipartimneto Assegnazione Dipartimentale Orientamento Dipartimentale, Colloquio con il Responsabile Infermieristico Dipartimentale, Visita documentativa Assegnazione all U.O. Inserimento nell U.O. colloquio con la Caposala e visita della struttura presentazione
4 procedure e protocolli e linee guida dell U.O.- Formazione Partecipazione a corso di formazione ad hoc.- Valutazione del Dipendente e del progetto da parte del caposala e del neo-assunto Indicare lo stato di attuazione Il progetto è ormai a regime per i nuovi assunti siano essi di concorso che acquisiti dalla Azienda in seguito ai processi di mobilità. Si sta pensando di estenderne i contenuti a tutte le professioni sanitarie di nuova acquisizione 3.4 Realizzazione Nella descrizione indicare: da quale struttura è stato promosso il progetto Dipartimento dell Assistenza Infermieristica- Area Funzionale Organizzazione per Processi se il progetto ha richiesto nuove modalità organizzative Il processo ha visto coinvolte le professionalità infermieristiche a tutti i livelli, sono state redatte, come linee guida ad uso dei caposala modalità di inserimento che, sotto forma di iniziative organizzative (dalla presa in carico alla valutazione ) suggeriscono ipotesi di percorsi organizzativi che vedono l optimum in iniziative di tutoraggio ad personam se il progetto ha previsto il coinvolgimento di più unità organizzative Il progetto ha coinvolto la totalità delle UU.OO. se la realizzazione del progetto ha comportato la costituzione di strutture permanenti Il progetto non ha comportato di per sé la creazione di nuove strutture se il progetto ha richiesto azioni di riorganizzazione interna (strutture/processi) Si, l attuazione del progetto ha visto l unificazione del processo accoglienza- inserimento e valutazione nel suo complesso attraverso una operazione di reingegnerizzazione di processo se il progetto ha comportato azioni di semplificazione amministrativa Non era coinvolta la semplificazione amministrativa 3.5 Utilizzo nuove tecnologie Indicare se il progetto ha richiesto l utilizzo di nuove tecnologie L attuazione e la strutturazione del progetto hanno favorito l acquisizione di conoscenze informatiche sia per quello che riguarda gli applicativi che per quanto riguarda l uso di hardware (scanner e computer) 3.6 Comunicazione interna Indicare se sono state avviate azioni di comunicazione interna All interno del progetto vi è un capitolo dedicato al Piano di Comunicazione interna che vede descritti i flussi informativi dal centro alla periferia e viceversa Indicare destinatari, obiettivi, strumenti delle azioni di comunicazione interna avviate I destinatari sono: I Dirigenti Infermieristici, Le caposala e gli IIPP di unità operativa Gli obiettivi: L acquisizione delle linee guida proposte dal progetto e la conoscenza dei corretti criteri di compilazione di tutte le schede di valutazione al fine di poter correggere eventuali scostamenti dai risultati attesi Gli strumenti: Flussi cartacei e riunioni plenarie e Dipartimentali che hanno visto coinvolti tutti i responsabili di UU.OO. 3.7 Formazione personale Indicare se sono state avviate azioni di formazione/riqualificazione del personale Si, è stato previsto un corso di formazione ad hoc Indicare destinatari e obiettivi della formazione Destinatari: Infermieri professionali neo-assunti Obiettivi generali: Favorire e sviluppare le conoscenze dell infermiere relative al ruolo, alle funzioni, alla normativa vigente Obiettivi di apprendimento: Definire i principali cambiamenti del SSN apportati dalla recente normativa di riordino Identificare le principali disposizioni contrattuali Individuare i cambiamenti principali apportati dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro Analizzare il ruolo, le funzioni e il nuovo profilo professionale dell Infermiere
5 Definire le varie responsabilità dell infermiere nell ambito della sua attività lavorativa Descrivere la metodologia del problem solving e i principali strumenti operativi ed informativi utilizzati nel processo assistenziale 3.8 Comunicazione/partecipazione Indicare se il progetto prevede forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini Non sono state previste forme di partecipazione diretta di cittadini Indicare se sono state avviate azioni di comunicazione esterna No Indicare destinatari, obiettivi, strumenti delle azioni di comunicazione esterna 3.9 Monitoraggio e valutazione a) Indicare quali sono gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti Ex ante: Scheda di conoscenza del neo-assunto In itinere: Scheda di valutazione del neo assunto a tre mesi e a cinque mesi, scheda di autovalutazione e di gradimento del corso di formazione Ex post: Scheda di valutazione del progetto da parte del caposala e del neo assunto b) Indicare se sono previsti sistemi di incentivazione legati ai risultati Non sono stati previsti fondi di incentivazione ad hoc se non la docenza fuori orario di servizio 3.10 Sostenibilità organizzativa Indicare gli elementi che garantiscono la sostenibilità organizzativa del progetto: Il progetto trae la sua sostenibilità sia dalla struttura organizzativa che il Dipartimento si è dato, sia dal basso costo del progetto, sia dalla improcastinabilità di predisporre ed adeguarsi ai criteri di accreditamento
Parte 1: Anagrafica. Titolo del Progetto: Blocco Operatorio
FORUMPA SANITA' 2001 Azienda sanitaria locale di Cesena Direzione Servizio infermieristico - tecnico e Area dipartimentale omogenea dipartimentale omogenea dipartimentale omogenea chirurgica Blocco Operatorio
DettagliFORUM P.A. SANITA' Miglioramento dell assistenza
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Ospedaliera S.Camillo-Forlanini di Roma Dipartimento dell Assistenza Infermieristica, Tecnico-Sanitaria, Riabilitativa e Ostetrica La Documentazione Infermieristica Aziendale
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 ULSS n 17 Conselve-Este-Monselice-Montagnana (PD) Consultorio Familiare di Montagnana Sviluppare e migliorare le condizioni organizzative per l attuazione degli interventi consultoriali
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Ulss n. 15 Alta Padovana Direzione servizi sociali - Direzione servizi sanitari Il distretto socio-sanitario al centro del sistema per la tutela della salute: le realizzazioni
DettagliParte 1: Anagrafica. Parte 2: Aspetti generali. 2.1 Area di intervento (max due risposte) Qualità/Organizzazione
FORUMPA SANITA' 2001 Azienda Ospedaliera di Padova Direzione Sanitaria Progetto Integrazione Interistituzionale ed Interprofessionale, in particolare nell ambito del servizio di assistenza domiciliare
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
DettagliUSL 7, Azienda Ospedaliera Senese Dipartimento Interaziendale di Programmazione Sanitaria Sistema integrato provinciale della diagnostica per immagini
FORUMPA SANITA' 2001 Parte 1: Anagrafica USL 7, Azienda Ospedaliera Senese Dipartimento Interaziendale di Programmazione Sanitaria Sistema integrato provinciale della diagnostica per immagini Titolo del
DettagliParte 1 : Anagrafica. Parte 2 : Aspetti generali. 2.1 Area di intervento ( max due risposte ) 2.2 Progetto: realizzato x in corso di realizzazione
FORUMPA SANITA' 2001 Azienda U.L.S.S. n.21 Unità Operativa di Chirurgia Generale Ospedale di Legnago Implementazione attività di Day-Surgery Parte 1 : Anagrafica Titolo del Progetto: Implementazione attività
DettagliAzienda Ospedaliera di Caserta controllo interno CARTELLA INFERMIERISTICA INFORMATIZZATA
FORUMPA SANITA' 2001 Azienda Ospedaliera di Caserta controllo interno CARTELLA INFERMIERISTICA INFORMATIZZATA Titolo del progetto : CARTELLA INFERMIERISTICA INFORMATIZZATA Amministrazione proponente Azienda
DettagliIntroduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12
00 Calamandrei romane 16-07-2002 16:26 Pagina V Indice Introduzione XI PARTE PRIMA Il contesto: l ambiente organizzativo, la legislazione, i modelli 1 organizzativi CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni,
Dettaglie la formazione delle nuove figure professionali
SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,
DettagliL area vasta nel Veneto
L area vasta nel Veneto Orientamento dei Progetti di Area Vasta PROCESSO ACQUISTI Le Aree vaste si stanno orientando alla creazione: nel breve termine di modelli di governance di dipartimenti interaziendali
DettagliIl significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna
Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna 1 Sistemi di Valutazione valutazione della performance delle
Dettagli21 Responsabile Infermieristico Tecnico di Dipartimento (RITD) Dipartimento MATERNO INFANTILE
Titolo Posizione 21 Responsabile Infermieristico Tecnico di Dipartimento (RITD) Dipartimento MATERNO INFANTILE Punti assegnati 11 Importo annuo Economico 4.957,90 Profilo Interessato Ruolo Contenuti Collaboratore
DettagliDISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE
DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE 5 Indice 1. Denominazione pag 2 2. Natura istituzionale e finalità pag 2 3. Personale afferente al Servizio
DettagliAzienda Ospedaliera e ASL di Padova Centro Multidisciplinare di Day Surgery SOS Flebite
FORUMPA SANITA' 2001 Azienda Ospedaliera e ASL di Padova Centro Multidisciplinare di Day Surgery SOS Flebite Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: SOS Flebite Referente Nome e Cognome: Dr. Ugo Baccaglini
DettagliScheda Progetto Sociale Individualizzato
Scheda Progetto Sociale Individualizzato Assistente sociale a cui è affidato il caso Data della presa in carico / / Soggetto inviante Cognome Nome Genere M F Data di nascita / / Codice Fiscale** Stato
DettagliFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE LINEE GUIDA E PROGRAMMAZIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA RIPARTIZIONE RISORSE UMANE UFFICIO FORMAZIONE E RAPPORTI SINDACALI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE LINEE GUIDA E PROGRAMMAZIONE Potenza, Novembre 2005 PREMESSA
DettagliPiano di inserimento e formazione per i dipendenti neoassunti. Per facilitare l'ingresso del personale nella struttura camerale
Piano di inserimento e formazione per i dipendenti neoassunti Per facilitare l'ingresso del personale nella struttura camerale PRESENTAZIONE DELLA BUONA PRATICA La conoscenza di un nuovo ambiente lavorativo
DettagliFINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA
Pagina 1 di 5 FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL N. Revisione Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato 0 20/03/2013 Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza Ufficio Processi e Accreditamento
DettagliPROCEDURA SOMMARIO COD:PRSAS REV. 0.0 Pagina 2/
Pagina 1/ TITOLO Professioni: Tecniche della Prevenzione (Tecnici e Infermieristiche nel Dipartimento di Prevenzione P.O. Resp. Area Prevenzione ed Educazione alla Salute Dott.ssa Chiara Gentile P.O. Dipartimento
DettagliAzienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545
Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione
DettagliPDDEU n. 02. N. Rev. Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato. Resp. U.O. Pronto Soccorso di Campostaggia. Responsabile PS Nottola
Pagina 1 di 10 PDDEU n. 02 INSERIMENTO DI PERSONALE MEDICO DI N. Rev. Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato 0 01/02/11 Aggiornamento della precedente procedura Resp. U.O. Pronto Soccorso
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 ASL di Viterbo Direzione Sanitaria Polo Ospedaliero Centrale; Area Materno Infantile Polo Osp. Centrale e Area Materno Infantile Territorio Progetto nascita nell ASL di Viterbo
DettagliL'organizzazione dell'assistenza infermieristica nella Lungodegenza Post Acuzie Ospedaliera Geriatrica. Giovanna De Meo Gina Dragano
L'organizzazione dell'assistenza infermieristica nella Lungodegenza Post Acuzie Ospedaliera Geriatrica Mission di U.O. La mission della U.O. di Lungodegenza Post Acuzie è: giungere ad una stabilizzazione
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
DettagliARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI
ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA SALA CONFERENZE POLO DIDATTICO INTEGRATO c/o Villaggio del Ragazzo 18 settembre 2015 S.Giroldi ELEMENTI STRATEGICI DEL COORDINATORE NEL CONTROLLO
DettagliLoffredo Gilberto INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA. Nome. Rimini. Indirizzo. Telefono Fax
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Loffredo Gilberto Rimini Telefono 0541707218 Fax 0541 707660 E-mail Nazionalità gloffred@auslrn.net Italiana Qualifica conseguita negli studi 1969
DettagliPROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA
Rev.: 0 Pag. 1/6 PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE INFERMIERE REFERENTE PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA REV. DATA REFERENTI DOCUMENTO AUTORIZZAZIONI REDATTO APPROVATO Direttore
DettagliFunzione:Responsabile Servizio Anziani Amministrazione proponente: ASL DI BRESCIA
FORUMPA SANITA' 2001 ASL DI BRESCIA Dipartimento ASSI Servizio Anziani Cure Domiciliari LA REGIA DELLA RETE DI SERVIZI A FAVORE DELLA CRONICITA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI ANZIANI Parte 1: Anagrafica
DettagliFormazione professionale italiana. Progetto Antoine
Formazione professionale italiana Progetto Antoine Maggio 2017 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO titolo del progetto: progetto Antoine direttore del progetto dott. Renzo Roncat Direttore Area Formazione Professionale
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliBilancio delle competenze Questionario di autoanalisi
Bilancio delle competenze Questionario di autoanalisi S econdo quanto previsto dal D.M. 850/2015, entro il secondo mese dalla presa di servizio, anche alla luce delle prime attività didattiche svolte,
DettagliPiano di organizzazione
Azienda Sanitaria Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino Piano di organizzazione Allegato all Atto Aziendale Piano di organizzazione.1 Assetto Dipartimentale dell Azienda Ammin.vo Generale Direzione
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Inserire una fotografia (facoltativo, v. istruzioni) Informazioni personali Cognome(i/)/Nome(i) Aldegheri Patrizia Telefono(i) 045/6138507 Fax 045/6138508 E-mail paldegheri@ulss20.verona.it
DettagliREGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento:
REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: Il Dipartimento realizza: 1. le attività di coordinamento e di indirizzo rivolte alle strutture ed ai servizi ad esso afferenti;
DettagliCAP. 1 -IL SISTEMA DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
CAP. 1 -IL SISTEMA DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO 1.1 - IL MODELLO TEORICO DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI SERVIZI ED INTERVENTI SOCIALI DI AMBITO L EAS per attuare il controllo esterno sull azione si
DettagliProgramma Triennale per la Trasparenza e l Integrità
Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2011-2013 ISFOL - Prima giornata sulla Trasparenza Roma, il 7 luglio 2011 Aviana Bulgarelli - Direttore generale isfolprotocollo@pec.isfol.it Riferimenti
DettagliSCHEDA PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) Es. : L etica del Lavoro
SCHEDA PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) Titolo Es. : L etica del Lavoro 1. Informazioni generali Tipologia di scuola: Numero alunni coinvolti: Ambito: Classe/i coinvolte: Diploma derivante dal ciclo
DettagliSCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ
11.2.3. PROGETTO MIMOSA SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi
DettagliPROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE. Scheda sintetica di Programma
ALLEGATO 3 PROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE Scheda sintetica di Programma Titolo del programma Sviluppo nei Dipartimenti di Salute Mentale dei processi di Miglioramento Continuo di
DettagliDell Aquila Beatrice Rimini Telefono Fax Nazionalità Italiana
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Dell Aquila Beatrice Rimini Telefono 0541 705169 Fax 0541 705621 E-mail bdellaqu@auslrn.net Nazionalità Italiana Qualifica conseguita
DettagliFORMULARIO DI PROGETTO
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA ALLEGATO 2 DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI PERCORSI SPERIMENTALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE A TITOLARITÀ
DettagliAVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO
Allegato A alla Deliberazione n.675_ del 02/08/2017 AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO/PROFILO OGGETTIVO
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico
DettagliSCHEDA PROGETTAZIONE FORMAZIONE SUL CAMPO (TIPOLOGIA B) ANNO 201_. (Attività di ricerca)
(Attività di ricerca) Far pervenire al Servizio Valorizzazione Risorse umane la documentazione debitamente compilata 45 giorni prima l inizio del corso, in FORMATO FILE e cartaceo. Titolo del progetto
DettagliProgrammare e valutare la formazione
Programmare e valutare la formazione Il Laboratorio del Dipartimento della Funzione Pubblica Ezio Lattanzio La qualità della formazione per la pubblica amministrazione. Verso standard condivisi tra pubblico
DettagliUn esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.
Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
! MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA IC n. 6 Scuola... LA SPEZIA PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. (Ai sensi dell articolo 12 - L. 104/92) Alunno/a Classe Docente/i di sostegno
DettagliBILANCIO DELLE COMPETENZE: INDICAZIONI OPERATIVE
BILANCIO DELLE COMPETENZE: INDICAZIONI OPERATIVE Secondo quanto previsto dal D.M. 850/2015, entro il secondo mese dalla presa di servizio, anche alla luce delle prime attività didattiche svolte, il docente
DettagliL esperienza degli ospedali in Campania
SANIT Roma, 25 giugno 2008 L esperienza degli ospedali in Campania Dr. Renato Pizzuti Settore Assistenza Ospedaliera Regione Campania INDAGINE CONOSCITIVA 2006 SULLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
DettagliSCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
Allegato 1 SCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO D.G.R. n. X/1081 del 12 dicembre 2013 e Decreto. D.G: n. 363 del 26
DettagliTarvisio, 4 settembre circolare n. 4. Ai Docenti dell Istituto Omnicomprensivo loro sedi
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO Via Vittorio Veneto, 62-33018 TARVISIO Tel. n. 0428/40107-2515 - fax n. 0428/645700 Indirizzo e-mail:itc.tarvisio@cubenet.net cod. fiscale 93018010301 Tarvisio, 4 settembre 2013
DettagliFabio Mazzufero. Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Ancona
INSERIMENTO DEL NEO-ASSUNTO NELLA UNITA OPERATIVA Fabio Mazzufero Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Ancona Favorire l inserimento degli infermieri di neo assunzione in una fase molto delicata
DettagliMODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA
MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA Fase 1 Quando il Ministero della Salute ha avviato il programma di accreditamento degli eventi formativi la Regione Toscana ha pensato di cogliere questa occasione per
DettagliPiano Formativo Aziendale (PFA) 2016
Piano Formativo Aziendale (PFA) 2016 Presso l IRCCS Centro Neurolesi Bonino-Pulejo di Messina, integrare la ricerca, l assistenza e la formazione rappresenta non solo un obiettivo istituzionale, ma, soprattutto,
DettagliREGIONANDO Parte 1: Anagrafica
REGIONANDO 2001 Regione Lombardia Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, U.O. Musei e Patrimonio archeologico, architettonico, artistico e storico Un monumento da adottare Parte
DettagliFormazione avanzata per tutor clinici
Progetto Formativo Aziendale Formazione avanzata per tutor clinici Varie edizioni Settembre - Ottobre 2009 Orario 1 a Giornata 8.30-17.30 2 a Giornata: 14.30-18.00 PROGRAMMA 1 a Giornata 08.30-10.00 L
DettagliPIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE TAVOLA N. 1 Art. 1, commi 5 e 8, L. 190/2012 Amministrazioni pubbliche, di cui all art. 1, comma 2, del D. Lgs. 165/2001 Adozione del : Individuare aree
DettagliIl Sistema di Valutazione e Sviluppo delle Risorse Umane in INAIL
Il Sistema di Valutazione e Sviluppo delle Risorse Umane in INAIL UN ESPERIENZA PER VALORIZZARE LE COMPETENZE DI CHI OPERA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FORUM P.A. 11 maggio 2006 Giuseppe ANTOLA 2 L INAIL
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome MELONI ORLANDO Indirizzo PIAZZA ROMA 1, 09013 CARBONIA Telefono 0781. 694277/278 Fax 0781.64039 E-mail Nazionalità
DettagliGESTIONE RISORSE UMANE
1 di 5 1. SCOPO Scopo della presente procedura è definire la gestione delle risorse umane del Comune, in termini di competenze, addestramento e qualificazione necessari per raggiungere i seguenti obiettivi:
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome MELONI ORLANDO Indirizzo PIAZZA ROMA 1, 09013 CARBONIA Telefono 0781. 694262 Fax 0781.64039 E-mail orlameloni@tiscali.it
DettagliLA RESPONSABILITA DEL SANITARIO
LA RESPONSABILITA DEL SANITARIO Dalla Norma alla Coscienza Professionale Master Università Salerno Dott.. G. Brancato Professione stiamo vivendo un momento rivoluzionario, stanno succedendo tante cose,
DettagliPiano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 -
ALLEGATO N.3 Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 - Indice 1. Premessa 2. Linee guida 3. Materie oggetto di formazione
DettagliProfilo di Ruolo Posizione Organizzativa Responsabile dell assistenza DSM
Profilo di Ruolo Posizione Organizzativa Responsabile dell assistenza DSM Cognome e Nome Posizione di Lavoro Dipendenza Gerarchica Posizione Organizzativa Sviluppo di processi socio-assistenziali integrati
DettagliPolitiche della Qualità Servizio Medicina Legale Qualità Azienda ULSS 4 Alto Vicentino. Anno
Politiche della Qualità Servizio Medicina Legale Qualità Azienda ULSS 4 Alto Vicentino Anno 2016-2018 Il Sistema qualità per l eccellenza socio-sanitaria 2016-2018 Uno dei fini prioritari delle politiche
DettagliPROGRAMMA DI INSERIMENTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO
PROGRAMMA DI INSERIMENTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO INFERMIERE /A ASSUNTO/A IL PRESSO L U.O. TERMINE PERIODO INSERIMENTO COORDINATORE: TUTOR: INTRODUZIONE Il programma di inserimento del personale nuovo
DettagliServizi per l impiego e collocamento mirato delle persone con disabilità
Servizi per l impiego e collocamento mirato delle persone con disabilità Fase di preselezione Modello di servizio Vers. 1.1, 12.02.05 1 Premessa La preselezione è uno degli strumenti principali per la
DettagliPIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI Il 3 Ottobre 2016 il MIUR ha presentato il Piano per la formazione dei docenti
PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 Il 3 Ottobre 2016 il MIUR ha presentato il Piano per la formazione dei docenti a cura di Assunta Mirante Perché un piano per la formazione docenti La formazione
DettagliProgetto La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale GRIGLIA DI ANALISI II FASE. I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV
GRIGLIA DI ANALISI II FASE Codice meccanografico della scuola: I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV La I parte della Griglia presenta alcuni indicatori per valutare la coerenza tra priorità, traguardi
DettagliIl dirigente Infermieristico. della struttura Organizzativa. Dr. Francesco Casile Coordinatore CID Regione Piemonte e Valle D Aosta
Il dirigente Infermieristico ed il Team dei Coordinatori Infermieristici nella realizzazione della struttura Organizzativa delle Professioni sanitarie Dr. Francesco Casile Coordinatore CID Regione Piemonte
DettagliProposta Formativa Corsi di Aggiornamento Professionale/Formazione Permanente
Formazione avanzata per Tutor Clinici Pagina 1 di 3 Scopo e campo d applicazione Il corso si propone di completare il percorso fatto nel corso base al fine di approfondire le conoscenze dei partecipanti
DettagliPagina 2 di 12
Pagina 1 di 12 Pagina 2 di 12 Pagina 3 di 12 Pagina 4 di 12 Pagina 5 di 12 SCHEDA DI VALUTAZIONE INDIVIDUALE PERSONALE DEL COMPARTO ANNO DEFINITIVA Riservata U.O. AGRU RICORSO COMMISSIONE DI 2 GRADO Generalità
DettagliIl progetto di valutazione dell efficacia del percorso formativo
La sicurezza nei cantieri nasce a scuola Da studente.a RSPP Modena,11 novembre 2011 Il progetto di valutazione dell efficacia del percorso formativo BRUNA ZANI FACOLTA DI PSICOLOGIA Alma Mater Studiorum
DettagliDi seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del modello di domanda allegato.
COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI Di seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del modello di domanda allegato. La sezione Dati relativi
DettagliPA.RU.02 Procedura aziendale per l'inserimento
Pag. 1/7 Procedura aziendale per l'inserimento Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata REFERENTE DEL DOCUMENTO: Ivano Cerretini Indice delle revisioni Codice Documento
DettagliMODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO
MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO PROGRAMMA FIxO S&U ITALIA LAVORO ITALIA LAVORO SPA Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Aree strategiche di intervento: Welfare to
DettagliLo sviluppo nel servizio sociale territoriale. Qualità e innovazione organizzativa
Lo sviluppo nel servizio sociale territoriale. Qualità e innovazione organizzativa Bologna, 3 febbraio 2010 Massimo Lazzarotto Il percorso proposto Evoluzione del sistema di welfare La qualità del welfare
DettagliIL SISTEMA DI VALORIZZAZIONE DEI DIRIGENTI MEDICI PROFESSIONAL ASL 3 di Bassano del Grappa
IL SISTEMA DI VALORIZZAZIONE DEI DIRIGENTI MEDICI PROFESSIONAL ASL 3 di Bassano del Grappa Dott. Valerio Alberti Direttore Generale ASL 3 Bassano FORUM PA Roma 10 maggio 2011 Gruppo di lavoro: Dott.ssa
DettagliGECO CONSULTING SRL Società di Ingegneria e Consulenza Aziendale Progettazione - Sicurezza - Ambiente - Qualità
POLITICA PER LA QUALITA 02/01/2015 La Geco Consulting S.r.l. continua un percorso, iniziato come Geco srl, che la vede concretamente impegnata in un miglioramento continuo volto ad incontrare una sempre
DettagliTRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva
Allegato A) CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI ROVIGO E LE AZIENDE ULSS 18 E 19 PER LA GESTIONE IN COLLABORAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AD INSERIMENTI SOCIO-LAVORATIVI TRA la PROVINCIA DI ROVIGO, con
DettagliBilancio delle Competenze
Bilancio delle Competenze La presente scheda individuale è il risultato del servizio di Bilancio delle competenze e, pertanto, sintetizza gli esiti di un percorso di analisi delle esperienze formative,
DettagliGiunta Regionale della Campania. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 25 del 09 giugno 2003
Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 25 del 09 giugno 2003 NB. Il presente decreto tiene conto della rettifica pubblicata sul BURC n 29 del 30 giugno 2003 Decreto n. 336 del 26 maggio 2003 SETTORE
DettagliFormazione avanzata per Tutor Clinici
Pagina 1 di 5 Scopo e campo d applicazione Il corso si propone di completare il percorso fatto nel corso base al fine di approfondire le conoscenze dei partecipanti in tema di metodi di apprendimento-insegnamento
DettagliSERVIZIO PER LE PROFESSIONI SANITARIE
SERVIZIO PER LE PROFESSIONI SANITARIE Dirigente Responsabile Dr. Achille Di Falco 10 GENNAIO 2013 1 PREMESSA I recenti cambiamenti organizzativi che hanno caratterizzato la vita aziendale, alcuni dei
DettagliPARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1
Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione
DettagliALLEGATO D 1. Scheda ii. Scheda descrittiva della funzione ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO per target
DIPARTIMENTO SOCIALE DIREZIONE REGIONALE LAVORO, PARI OPPORTUNITÀ E POLITICHE GIOVANILI ALLEGATO D 1 Scheda ii. Scheda descrittiva della funzione ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO per target PRESTAZIONI esigibili
DettagliPOR SARDEGNA
UNIONE EUROPEA FONDO SOCIALE EUROPEO MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Coesione
DettagliNATURALISTICA E RECUPERO
REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Dipartimento Tutela dell Ambiente ed Edilizia Settore Assetto del Territorio e Controllo Tecnico OPERE E TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA E RECUPERO AMBIENTALE PROGRAMMAZIONE
DettagliSeconda giornata nazionale per referenti della Formazione Neoassunti 2016/2017 Il percorso di Formazione neoassunti a.s. 2016/2017 Ing.
Seconda giornata nazionale per referenti della Formazione Neoassunti 2016/2017 Il percorso di Formazione neoassunti a.s. 2016/2017 Ing. Davide D Amico Ph.D. Ministero dell Istruzione, dell Università e
DettagliTecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale
Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard formativo minimo regionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate
DettagliRegione Lombardia Benvenuti INCONTRO DIRIGENTI/RESPONSABILI S.I.T.R.A.
Benvenuti INCONTRO DIRIGENTI/RESPONSABILI S.I.T.R.A. Milano 14 Ottobre 2003 1 o.d.g. : Presentazione attività OPS Presentazione risultati questionario Febbraio 2003 2 D.G.R. 9490 21 Giugno 2002 Costituzione
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALDO MORO. Tel. 0124/ Cod. Fisc URL:
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALDO MORO Liceo Scientifico Istituto Tecnico Via Gallo Pecca n.4/6 10086 RIVAROLO CANAVESE Tel. 0124/45.45.11 - Cod. Fisc. 85502120018 E-mail: segreteria@istitutomoro.it
DettagliSOGGETTO PROPONENTE. Denominazione: Tipologia (ad es.: regione, provincia, comune, associazione, cooperativa, etc.):
Bando 2/2017 - Allegato 2 Formulario per la presentazione di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari adeguate condizioni di alloggio,
DettagliScheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura
Scheda di valutazione annuale dei Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Macrostruttura : Unità operativa complessa : Periodo
DettagliEVENTO FORMATIVO AZIENDALE. Titolo del progetto: LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE IN AZIENDA ULSS 10. Partecipanti n 30
EVENTO FORMATIVO AZIENDALE Titolo del progetto: LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE IN AZIENDA ULSS 10 Destinatari: Professioni cui l evento formativo è rivolto: Medici Ospedalieri, MMG, Medici della Continuità
DettagliEsso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.
PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche
DettagliPROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE. Progetto Esecutivo
PROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE Progetto Esecutivo Titolo del programma Sviluppo nei Dipartimenti di Salute Mentale dei processi di Miglioramento Continuo di Qualità attraverso l applicazione
DettagliRegione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali
Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Standard formativi sperimentali per la progettazione e l erogazione dei percorsi formativi Indice 1. Contesto di
Dettagli