Senza Zaino è un marchio registrato e può essere utilizzato solo dalle scuole che fanno parte della rete.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Senza Zaino è un marchio registrato e può essere utilizzato solo dalle scuole che fanno parte della rete."

Transcript

1 Gestire la classe: come? Esplicitare, regolamentare, organizzare, valorizzare Maria Bruna Orsi Formatrice dei formatori per la rete Senza Zaino Senza Zaino è un marchio registrato e può essere utilizzato solo dalle scuole che fanno parte della rete.

2 Rovesciare la piramide Da: Orsi Marco, Le INC e la gestione dell aula.

3 esplicitare Lavoro d aula: organizzare la giornata Presentare (Timetable delle attività) Riprendere (A che punto siamo?) Concludere (Cosa abbiamo imparato oggi?) Porre attenzione a: gestione attenta del tempo uso della voce e della prossemica procedure condivise per la gestione delle transizioni gestione dei disturbi e delle interruzioni presenza di feedback per riflettere su comportamenti/apprendimenti

4 La presentazione delle attività della giornata nella gestione dell aula è un operazione importante poiché permette agli alunni e ai docenti di sintonizzarsi su quello che accadrà. Organizzare la giornata e renderla esplicita fa superare anche il gap tra percezione globale degli alunni (che la vivono interamente nell aula e nel gruppo) e percezione frammentata dei docenti (che si alternano in varie classi e in vari orari). Attività: timetable della giornata Ciclo della giornata inizio Pausa Pausa Percorso Timetable della giornata scheda n. 1 ora 1a 2a 3a 4a Che cosa facciamo Presentazione della giornata tempi 10 Attività 1 15 Attività 2 20 Attività 3 15 Attività 1 Attività 1 Attività 1 Fine Percor. Attività 1 Conclusione 10

5 Attività: timetable dell attività Anche per la singola attività didattica l inizio è importante si tratta di esplicitare prima di ogni attività e poi farvi riferimento durante e a conclusione, gli obiettivi che ci si propone di raggiungere con quel compito Timetable dell attività* scheda n. 2 data / / durata minuti Il ciclo dell attività Che cosa facciamo tempi Strumenti didattici Inizio Presentiamo: 1) l attività; 2) cosa impariamo Percorso Azione 1 Azione 2 Azione 3 fine Concludiamo Che cosa impariamo (descrivere in forma comprensibile per gli studenti): *Il ciclo dell attività coincide con una unità di apprendimento / la durata minuti max

6 Dalle regole alle procedure: le IPU sono astratte Le regole sono imposte sono decontestualizzate sono generiche Le procedure sono concrete sono negoziate sono contestualizzate sono definite sono separate regolamentare prevedono il conseguimento di obiettivi di apprendimento e di competenze.

7 LE IPU RIGUARDANO Aspetti organizzativo - didattici: come tenere in ordine il tavolo come sistemare l aula a fine giornata come utilizzare il computer / Lim Aspetti relazionali didattici come eseguire un rito di inizio come entrare in aula e salutare come uscire dall aula come uscire dalla scuola Aspetti metodologico didattici come lavorare con uno strumento didattico come fare una sintesi riassunto come risolvere un problema matematico di un certo tipo come tradurre un testo da una lingua straniera Esempi di IPU LE IPU SONO Le procedure che organizzano le singole attività vengono chiamate in Senza Zaino le Istruzioni per l uso (IPU). Le IPU sono procedure che riguardano comportamenti da tenere in relazione a determinate e ben identificate attività, esse identificano il come si devono svolgere tali attività. Sono costruite insieme, dunque concordate, conosciute e ri-conosciute da tutti gli alunni e i docenti COME SI COSTRUISCONO LE IPU LE ISTRUZIONI PER L USO si costruiscono secondo un percorso di problem solving: Domanda (Qual è il problema?) Descrizione (Che cosa facciamo?) Tempo (Quanto dura?) Regole (Come ci dobbiamo comportare?) Competenze (Cosa impariamo?)

8 Lavoro d aula: organizzare gli spazi e i materiali Spazi L aula prevede aree per attività diversificate (tavoli, computer/lim, mini laboratori ) organizzare Materiali strumenti didattici di cancelleria strumenti didattici di gestione strumenti didattici di apprendimento. La comunicazione visuale (cartelloni, tabelle, presentazioni )

9 Lavoro d aula: diversificare le attività Ridurre la pervasività della lezione frontale a favore di una didattica laboratoriale. Attività a gruppi Attività a rotazione Attività a coppie Attività a scelta Il tutoring valorizzare

10 Cambia il ruolo dell insegnante Organizzazione (organizing) organizzare, preparare Organizzazione Modellamento (modeling) provare, illustrare Supporto (scaffolding) Supporto di lavoro (modeling) mostrare, far vedere, (scaffolding) offrire supporti, aiuti, materiali Aiuto (coaching) Assenza/presenza (fading) (coaching) sostenere, incoraggiare, dare istruzioni (fading) distanziarsi, allontanarsi, assentarsi, togliere i supporti

11 Cambia il ruolo dello studente Lo studente è chiamato ad una partecipazione attiva e responsabile: è impegnato in compiti di realtà Attraverso il sistema delle responsabilità si possono individuare e ripartire tra gli alunni compiti ed incarichi. L apprendimento diviene significativo : è ancorato alla realtà supera il dualismo comportamento/apprendimento genera competenze.

12 Bibliografia Ausubel David P. Educazione e processi cognitivi, Angeli Cohen Elisabeth G. Organizzare i gruppi cooperativi. Ruoli, funzioni, attività. Erickson D Alonzo Luigi, La gestione della classe. Modelli di ricerca e implicazioni per la pratica. Editrice La Scuola Gordon Thomas, Insegnanti efficaci. La Meridiana Novak Joseph D. Costruire mappe concettuali. L apprendimento significativo, Erickson Orsi Marco, A scuola Senza Zaino. Erickson Orsi Marco, L ora di lezione non basta. Maggioli (in uscita a maggio / giugno 2015) Orsi Marco, Orsi M.Bruna, Diventare grandi. Percorsi di educazione alla responsabilità. Emi Rosenberg Marshall B. Le parole sono finestre (oppure muri). Introduzione alla comunicazione non violenta. Esserci Edizioni Tomlinson Carol A. Adempiere la promessa di una classe differenziata. LAS-Roma Tomlinson Carol A.- Imbeau Marcia B. Condurre e gestire una classe eterogenea. LAS Roma

GESTIRE LA CLASSE COME?

GESTIRE LA CLASSE COME? GESTIRE LA CLASSE COME? A cura di Maria Bruna Orsi mariabruna.orsi@gmail.com Gestire la classe Gestire la classe in 8 mosse 5. Differenziare l insegnamento (rotazione, divisione dei compiti, attività in

Dettagli

ORGANIZZARE IL LAVORO DI GRUPPO LABORATORIO GESTIONE DELLA CLASSE

ORGANIZZARE IL LAVORO DI GRUPPO LABORATORIO GESTIONE DELLA CLASSE ORGANIZZARE IL LAVORO DI GRUPPO LABORATORIO GESTIONE DELLA CLASSE A cura di Maria Bruna Orsi Formatrice per la rete di scuole Senza Zaino mariabruna.orsi@gmail.com SCHEDA DI PROGETTAZIONE Dopo aver letto

Dettagli

PROGETTARE GLI SPAZI LABORATORIO GESTIONE DELLA CLASSE

PROGETTARE GLI SPAZI LABORATORIO GESTIONE DELLA CLASSE PROGETTARE GLI SPAZI LABORATORIO GESTIONE DELLA CLASSE A cura di Maria Bruna Orsi Insegnante scuola primaria, I.C. Don Milani, Viareggio Formatrice dei formatori per la rete Senza Zaino www.senzazaino.it

Dettagli

I MODELLI MENTALI E LE NUOVE TECNOLOGIE: un mondo di opportunità per la didattica.

I MODELLI MENTALI E LE NUOVE TECNOLOGIE: un mondo di opportunità per la didattica. I MODELLI MENTALI E LE NUOVE TECNOLOGIE: un mondo di opportunità per la didattica. Perugia 26/27 ottobre 2012 Apprendere Oggi 2 Parole chiave: Costruttivismo Cooperative Learning Metacognizione COSTRUTTIVISMO

Dettagli

LA GESTIONE DELLA CLASSE

LA GESTIONE DELLA CLASSE LA COMUNITA CHE FA CRESCERE LA SCUOLA LA GESTIONE DELLA CLASSE Ischia 25 giugno 2013 a cura di: daniela_ michetti@virgilio.it Dimensione della scuola - comunità L itinerario parte dalla classe ed emerge

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe Argomenti: Gestione del gruppo-classe Cooperative learning Tutoring

Dettagli

Piccoli storici cooperano

Piccoli storici cooperano Piccoli storici cooperano Classe IV A M. Immacolata A. S. 2012-13 Docente Anna Maria Pirisi Gli antichi Egizi Premessa Fin dai primi anni della Scuola primaria il percorso di storia mira ad avvicinare

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2007/2008

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2007/2008 PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2007/2008 DOcente: D AMICO MARIALAURA Materia: MATEMATICA Classe: IBSO 1. Nel primo consiglio di classe sono stati definiti gli obiettivi educativo cognitivi generali

Dettagli

Ore settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi

Ore settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi Anno scolastico 2015/2016 Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE Classe: III ITE Insegnante: Prof.ssa Maria CANNONE Materia: INFORMATICA Ore settimanali

Dettagli

Apprendimento cooperativo

Apprendimento cooperativo Apprendimento cooperativo I PRINCIPI CIO CHE FAI OGGI IN GRUPPO, POTRAI RIFARLO DOMANI INDIVIDUALMENTE L. Vygostsky Apprendimento cooperativo: che cos è? L apprendimento cooperativo, nelle varie forme

Dettagli

COOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04

COOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04 Schemi riassuntivi sul Cooperative L ear ning INT ERVENT O DI FORMAZIONE SUL COOPERAT IVE LEARNING Grosseto febbraio marzo 04 Daniele Pavarin All Rights reserved LINDBERGH 2003 1 Definizione 1 Il è una

Dettagli

Istituzione scolastica

Istituzione scolastica Le scuole della didattica innovativa d eccellenza Predisposto appositamente per Istituzione scolastica Indice Progetto per un team di scuole di eccellenza...2 Il percorso di affiancamento: come funziona...2

Dettagli

Corsisti: Marchesini Noemi, Piangerelli Daniela, Carnevali Nadilla, D Ercoli Paola, Medeot A. Maria

Corsisti: Marchesini Noemi, Piangerelli Daniela, Carnevali Nadilla, D Ercoli Paola, Medeot A. Maria Area: Funzione tutoriale, orientamento, rapporto con le famiglie e con i colleghi Microarea: Il rapporto con i colleghi Corsisti: Marchesini Noemi, Piangerelli Daniela, Carnevali Nadilla, D Ercoli Paola,

Dettagli

costuire unità di apprendimento

costuire unità di apprendimento rea 6 ore di ttività laboratoriale in team working, 13 ore di pprofondimento personale, id 1 costuire unità di apprendimento Conoscere il significato di competenza secondo la letteratura scientifica aggiornata

Dettagli

33 Circolo Didattico Risorgimento a.s. 2016/2017 PROGETTO DIDATTICO "SCUOLA SENZA ZAINO"

33 Circolo Didattico Risorgimento a.s. 2016/2017 PROGETTO DIDATTICO SCUOLA SENZA ZAINO PROGETTO DIDATTICO "SCUOLA SENZA ZAINO" a.s. 2016\2017 classe IV B ins. SILVANA CIABURRI PAOLA PADUANO PREMESSA Il progetto prende spunto da un modello di scuola che sta impegnando decine di istituti in

Dettagli

Le competenze e i compiti di realtà

Le competenze e i compiti di realtà Le competenze e i compiti di realtà Mediaexpo 10 novembre 2016 Le competenze e i compiti di realtà La certificazione delle competenze Che cosa sono le competenze Gli strumenti per la valutazione e l autovalutazione

Dettagli

Il Modello Senza Zaino

Il Modello Senza Zaino Il Modello Senza Zaino una scuola inclusiva in quanto globale Pero (MI) 7 novembre 2015 Sennet e L uomo artigiano : l esperimento di Hobbes Gardner e il Project Zero Damasio e l inscindibilità tra dimensioni

Dettagli

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. Franca Rossi Università Sapienza Roma

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. Franca Rossi Università Sapienza Roma Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione Franca Rossi Università Sapienza Roma L Aquila Conferenza di servizio 15 ottobre 2013 1 Le Indicazioni come

Dettagli

allievo insegnante Oggetto culturale

allievo insegnante Oggetto culturale L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A. MORO BUCCINASCO

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A. MORO BUCCINASCO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A. MORO BUCCINASCO SCUOLA PRIMARIA ROBARELLO via degli Alpini Anno Scolastico 2016-2017 SCUOLA SENZA ZAINO Classe 1^ plesso Robarello Parole chiave del progetto: OSPITALITA RESPONSABILITA

Dettagli

Griglia per l osservazione del docente neoassunto da parte del Tutor. Informazioni di contesto

Griglia per l osservazione del docente neoassunto da parte del Tutor. Informazioni di contesto Griglia per l osservazione del docente neoassunto da parte del Tutor Docente neoassunto Docente tutor Scuola dell Infanzia primaria secondaria di.. grado Osservazione concordata con il docente non concordata

Dettagli

CERT- LIM INTERACTIVE TEACHER Certificazione Competenze Metodologiche con la LIM MODULO 2 Competenze Metodologico-Didattiche. Strategia del Big6

CERT- LIM INTERACTIVE TEACHER Certificazione Competenze Metodologiche con la LIM MODULO 2 Competenze Metodologico-Didattiche. Strategia del Big6 CERT- LIM INTERACTIVE TEACHER Certificazione Competenze Metodologiche con la LIM MODULO 2 Competenze Metodologico-Didattiche Associazione Italiana per l Informatica ed il Calcolo Automatico AICA Test Mod.

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Titolo: Salviamo il pianeta Terra

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Titolo: Salviamo il pianeta Terra UNITÀ DI APPRENDIMENTO Titolo: Salviamo il pianeta Terra Dati identificativi Anno scolastico: 2013/2014 Scuola: Scuola media Campioni-Mascherpa Corsico Destinatari: Alunni classe 1 a B Discipline coinvolte:

Dettagli

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA L accoglienza a scuola dei tirocinanti di scienze della formazione primaria. Carlo Prandini Dipartimento di Scienze Dell Educazione «Giovanni Maria Bertin» carlo.prandini2@unibo.it

Dettagli

DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO

DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione C'E' TEMPO E TEMPO Prodotti Giornata di

Dettagli

Prima della lezione: a casa

Prima della lezione: a casa Prima della lezione: a casa Definire gli obiettivi in termini di abilità scolastiche e sociali. Ogni lezione ha obiettivi connessi alle abilità sia scolastiche che interpersonali e di interazioni nel piccolo

Dettagli

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 in memoria di Maria Famiglietti 10 0ttobre 2014 Luciano Rondanini, dirigente tecnico USR-ER LA LEZIONE PROFESSIONALE DI MARIA FAMIGLIETTI

Dettagli

Formazione Lavagna Multimediale Corsisti: Docenti I.C. Marzabotto

Formazione Lavagna Multimediale Corsisti: Docenti I.C. Marzabotto Formazione Lavagna Multimediale Corsisti: Docenti I.C. Marzabotto L argomento sarà presentato privilegiando uno stretto contatto con situazioni reali Lezione espositiva di tipo deduttivo con domande Lezione

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca I-AMBITO TERRITORIALE DI CATANIA CLASSE: II DOCENTE: DI GIOVANNI GIUSEPPE SEZ.: Ds MATERIA: DISCIPLINE GEOMETRICHE ANALISI DELLA CLASSE CONOSCENZE COMPETENZE POSSESSO DEI PREREQUISITI COMPORTAMENTO SOCIALE

Dettagli

Strategie per una didattica inclusiva: LA LEZIONE

Strategie per una didattica inclusiva: LA LEZIONE SPORTELLO TEMATICO SU DSA CTI Monza Ovest Strategie per una didattica inclusiva: LA LEZIONE Marzo 2016 Seregno Scuola Mercalli Luisella Beghelli, Valeria Frigerio, Mirko Sala COME SI PUO FARE? LA DIDATTICA

Dettagli

I bisogni educativi speciali

I bisogni educativi speciali I bisogni educativi speciali Seconda unità di lavoro novembre 2013 roberto.grison@istruzioneverona.it - gli svantaggi socio-economici, (famiglie di basse fasce di reddito, ISEE, assenza di libri di testo

Dettagli

PERCORSI DI FORMAZIONE DISCIPLINARE PER DOCENTI IN SERVIZIO. MATEMATICA

PERCORSI DI FORMAZIONE DISCIPLINARE PER DOCENTI IN SERVIZIO. MATEMATICA PERCORSI DI FORMAZIONE DISCIPLINARE PER DOCENTI IN SERVIZIO. MATEMATICA La proposta sarà personalizzata in relazione alle esigenze formative dei destinatari. Qualora il numero dei partecipanti sia sufficiente,

Dettagli

Piano Didattico Personalizzato

Piano Didattico Personalizzato 1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. STRADELLA - NEPI - Anno Scolastico... Scuola...... Classe... 2 A)

Dettagli

INSEGNARE E IMPARARE CON LE MAPPE CONCETTUALI

INSEGNARE E IMPARARE CON LE MAPPE CONCETTUALI INSEGNARE E IMPARARE CON LE MAPPE CONCETTUALI Prima Lezione Dottoressa Li Puma Silvia Psicologa, Psicoterapeuta Formatrice per operatori sociali e insegnanti Che cosa sono le mappe concettuali Le mappe

Dettagli

Relazione Finale. sul progetto

Relazione Finale. sul progetto Relazione Finale sul progetto Il presente intervento formativo è stato inserito nell ambito di un esperienza di ricercaazione su strategie didattiche innovative e alternative sulla Qualità d Aula e nasce

Dettagli

I lapbook come strumento per la didattica inclusiva

I lapbook come strumento per la didattica inclusiva I lapbook come strumento per la didattica inclusiva Maestra, facciamo i lapbook perché le idee entrano anche dalle mani! di A. Castagno/ A. Cordero credo sia fondamentale ad ogni età offrire a bambini

Dettagli

Classe Seconda A. Altri interlocutori (Tecnici dell Azienda Sanitaria, Privati, SIS, etc.) con RECAPITI:

Classe Seconda A. Altri interlocutori (Tecnici dell Azienda Sanitaria, Privati, SIS, etc.) con RECAPITI: SCUOLA DELL INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SEC I GRADO di Melara S. Pertini C. Collodi F. Rismondo Direzione e Segreteria C.F. 8002186032 Via Forlanini 32, 34139 Trieste Tel. 040-912882 / Fax 040-9148004

Dettagli

DSA:dal PDP alla Programmazione degli interventi. Prof.ssa Chiara Stella Ciardo maggio 2012

DSA:dal PDP alla Programmazione degli interventi. Prof.ssa Chiara Stella Ciardo maggio 2012 DSA:dal PDP alla Programmazione degli interventi Prof.ssa Chiara Stella Ciardo 08-09-11 maggio 2012 1 Introduzione ELEMENTI IMPRESCINDIBILI IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO LA PROGRAMMAZIONE degli interventi

Dettagli

La lingua dell autonomia e del successo

La lingua dell autonomia e del successo La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE per docenti su BES, DSA e ADHD. Dall'osservazione all'intervento efficace in classe. Anno Scolastico 2015/2016

CORSO DI FORMAZIONE per docenti su BES, DSA e ADHD. Dall'osservazione all'intervento efficace in classe. Anno Scolastico 2015/2016 CORSO DI FORMAZIONE per docenti su BES, DSA e ADHD ALUNNI CON Dall'osservazione all'intervento efficace in classe Anno Scolastico 2015/2016 Formazione del personale docente finalizzata all aumento delle

Dettagli

DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI

DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI A TAVOLINO SPAZIO DI RICERCA CONDIZIONE GIOVANILE SIGNIFICATO SENSO EPISTEME DEL SAPERE SCOLASTICO CABINA DI REGIA DOCENTE SVILUPPO DI COMPETENZE

Dettagli

PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo

PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo Il progetto PUZZLE - Educare alla Diversità nasce da una serie di riflessioni ed esperienze educative promosse e sperimentate dalla cooperativa Il Cardo sul

Dettagli

FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE. Competenza: imparare ad imparare

FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE. Competenza: imparare ad imparare FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE Competenza: imparare ad imparare UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Antiche tradizioni Prodotti

Dettagli

RELAZIONE FINALE A. S. / Sostegno e Integrazione scolastica

RELAZIONE FINALE A. S. / Sostegno e Integrazione scolastica ISTITUTO COMPRENSIVO VAL CURONE - GRUE via Marconi, 62 15058 VIGUZZOLO (AL) RELAZIONE FINALE A. S. / Sostegno e Integrazione scolastica Alunno/a :. Diagnosi Funzionale: Frequentante la sezione/classe della

Dettagli

GESTIRE LA CLASSE E MOTIVARE AD APPRENDERE

GESTIRE LA CLASSE E MOTIVARE AD APPRENDERE GESTIRE LA CLASSE E MOTIVARE AD APPRENDERE I.C. ALBINO 2012 II incontro Anna Segreto Come coinvolgere gli alunni nel proprio apprendimento? Connettersi ai bisogni di Relazione Competenza Autonomia MOTIVAZIONE

Dettagli

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA 1. Il Patto di Team è il documento finale attraverso cui il gruppo docente enuncia la propria condivisione rispetto ad alcuni aspetti fondamentali delle tre dimensioni

Dettagli

VIA DEI SALESIANI, MESTRE-VENEZIA T F

VIA DEI SALESIANI, MESTRE-VENEZIA T F VIA DEI SALESIANI, 15 30174 MESTRE-VENEZIA T. 041.5498111 F. 0415498112 INFO@ISSM.IT WWW.ISSM.IT C è chi guarda alle cose come sono e si chiede perché. Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo perché

Dettagli

Tecniche e didattica delle attività motorie

Tecniche e didattica delle attività motorie Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2008/2009 Tecniche e didattica delle attività motorie Docente Prof. Graziano Paissan

Dettagli

CENTRO NAZIONALE OPERE SALESIANE FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

CENTRO NAZIONALE OPERE SALESIANE FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE CENTRO NAZIONALE OPERE SALESIANE FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE C è chi guarda alle cose come sono e si chiede perché. Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo perché no? Robert Kennedy

Dettagli

Abilità di studio per DSA... o per tutti?

Abilità di studio per DSA... o per tutti? Abilità di studio per DSA... o per tutti? Come studiano i nostri figli? IN GENERE Eseguono per prima cosa i compiti scritti Leggono più volte il testo (con eventuali sottolineature) A volte riassumono

Dettagli

CERT- LIM INTERACTIVE TEACHER Certificazione Competenze Metodologiche con la LIM MODULO 2 Competenze Metodologico-Didattiche

CERT- LIM INTERACTIVE TEACHER Certificazione Competenze Metodologiche con la LIM MODULO 2 Competenze Metodologico-Didattiche Test Mod. 2.2 CL Candidati LIM Scheda di Progettazione Modello procedurale dell'esagono Il modello progettuale dell'esagono può essere utilizzato per progettare un'attività, per indagare su un avvenimento

Dettagli

La luce ARTICOLAZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO

La luce ARTICOLAZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO La luce Anno scolastico: 2005/06 Destinatari: classe 1 media Discipline impegnate: Scienze, italiano, geografia, artistica. PECUP ARTICOLAZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Identità Esprimere un personale

Dettagli

CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI

CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI Progetto in rete I CARE CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOGNO SCUOLA PRIMARIA DI AMBRIA PLESSO POTENZIATO DI AMBRIA Impariamo a stare insieme. giocando! REFERENTI: De Pasquale

Dettagli

AREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora

AREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora AREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica MATERIA: matematica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora PERIODO DI RIFERIMENTO: classi 4 e 5 scuola primaria - raccordo

Dettagli

D 3.1 PROGRAMMA DIDATTICO

D 3.1 PROGRAMMA DIDATTICO D 3.1 PROGRAMMA DIDATTICO IIS L. da Vinci Umbertide ITALIA FINANZIATO DA: 1 INDICE Obiettivi e metodologie didattiche per la partecipazione alla gara virtuale sul risparmio energetico. 3 Obiettivi specifici

Dettagli

Che cos e l Informatica

Che cos e l Informatica Che cos e l Informatica L Informatica (Computer Science) non è soltanto La scienza e la tecnologia dei calcolatori (che sono solo degli strumenti) L Informatica non coincide con nessuna delle applicazioni

Dettagli

PROGETTO I CARE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EUGENIO MONTALE

PROGETTO I CARE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EUGENIO MONTALE PROGETTO I CARE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EUGENIO MONTALE LA RETE DI SCUOLE IIS MONTALE Cinisello Balamo IC ZANDONAI Cinisello Balsamo IC BUSCAGLIA Cinidello Balsamo Progetto "I Care" - I.I.S. "E.

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Eventuale diagnosi: Redatta da: Presso: DATI RELATIVI AL BISOGNO

Dettagli

CORSO FORMAZIONE NEOASSUNTI APRILE MAGGIO 2015 Relatore: dott.ssa Neva Cellerino

CORSO FORMAZIONE NEOASSUNTI APRILE MAGGIO 2015 Relatore: dott.ssa Neva Cellerino CORSO FORMAZIONE NEOASSUNTI APRILE MAGGIO 2015 Relatore: dott.ssa Neva Cellerino GESTIONE DELLA CLASSE E PROBLEMATICHE RELAZIONALI il gruppo classe: complessità e dinamiche ambiente fisico e sociale dell

Dettagli

complessità della società liquida (Bauman) complessità delle classi inadeguatezza della didattica trasmissiva/frontale

complessità della società liquida (Bauman) complessità delle classi inadeguatezza della didattica trasmissiva/frontale LAB BES complessità della società liquida (Bauman) complessità delle classi inadeguatezza della didattica trasmissiva/frontale necessità di passare ad una didattica laboratoriale per un approccio inclusivo

Dettagli

Proposte di formazione e aggiornamento A/S 20016/17

Proposte di formazione e aggiornamento A/S 20016/17 Proposte di formazione e aggiornamento A/S 20016/17 Si riportano di seguito le proposte di formazione per il personale della scuola, riconosciute dall Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, le cui

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO ALBARO Via Monte Zovetto, 7-16145 Genova Tel 010 3623668 - Fax 010 31 06294 Cod. Fisc. 95160180105 e-mail geic86400l@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per alunni con certificazione

Dettagli

European Center of Education

European Center of Education STRUTTURA DEL MASTER Il Master Training of Educators of Infancy TraE Infancy è composto da complessive 1.500 ore di formazione annue corrispondenti a 60 CFU (crediti formativi universitari) per ciascun

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Scuola Primaria Classi quarte A.S. 2015/16

PROGETTO ACCOGLIENZA Scuola Primaria Classi quarte A.S. 2015/16 Unione Europea Repubblica Italiana Regione Siciliana Istituto Omnicomprensivo Pestalozzi Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado a Indirizzo Musicale Scuola Secondaria di II Grado

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES Anno Scolastico 2014-2015 Classe: Sezione: Coordinatore di classe: Prof 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica:

Dettagli

PROGETTO CONTINUITA Scuola primaria secondaria di I grado CONOSCERE I RISCHI DELLA COMUNICAZIONE

PROGETTO CONTINUITA Scuola primaria secondaria di I grado CONOSCERE I RISCHI DELLA COMUNICAZIONE ISTITUTO SCOLASTICO L. Murialdo Via Anfiteatro Romano, 30 Albano Laziale RM PROGETTO CONTINUITA Scuola primaria secondaria di I grado CONOSCERE I RISCHI DELLA COMUNICAZIONE Diamo valore alla verità e identifichiamo

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA BASILICATA IN FORMAZIONE PER LA SCUOLA DELLA RIFORMA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA BASILICATA IN FORMAZIONE PER LA SCUOLA DELLA RIFORMA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA BASILICATA IN FORMAZIONE PER LA SCUOLA DELLA RIFORMA Piano Regionale di Formazione per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria INCONTRI DI STUDIO UFFICIO SCOLASTICO

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE COMPETENZE PROVE STANDARDIZZATE USR LAZIO

CORSO DI FORMAZIONE COMPETENZE PROVE STANDARDIZZATE USR LAZIO MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO A. M. RICCI Via XXIII Settembre,16-02100 RIETI e-mail RIIC81600V@ISTRUZIONE.IT

Dettagli

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,

Dettagli

PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE NEL CURRICOLO VERTICALE

PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE NEL CURRICOLO VERTICALE ISTITUTO ISTITUTOBENALBA BENALBA Per Perl'Aggiornamento l'aggiornamentoeelalaformazione Formazione NAPOLI NAPOLI CORSO DI FORMAZIONE DOCENTI PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE NEL CURRICOLO VERTICALE

Dettagli

PIANO DIDATTICO TEMPORANEO

PIANO DIDATTICO TEMPORANEO PIANO DIDATTICO TEMPORANEO ISTITUZIONE SCOLASTICA:. ANNO SCOLASTICO:.. Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell Allievo Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO Via Martiri della Libertà, n 2 29010 MONTICELLI D ONGINA (PC) Tel: 0523 827325 Fax: 0523 827385 e-mail: PCIC806002@istruzione.it

Dettagli

COOPERATIVE LEARNING Processi di insegnamento delle competenze sociali (S. Kagan)

COOPERATIVE LEARNING Processi di insegnamento delle competenze sociali (S. Kagan) COOPERATIVE LEARNING Processi di insegnamento delle competenze sociali (S. Kagan) Per insegnare le competenze sociali vi sono più approcci il primo è quello prediletto da Slavin del NATURAL APPROACH: se

Dettagli

DIDATTICA DI LABORATORIO ED UNITÀ DI APPRENDIMENTO/LAVORO. IL MODELLO DI GOWIN. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER LA PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI.

DIDATTICA DI LABORATORIO ED UNITÀ DI APPRENDIMENTO/LAVORO. IL MODELLO DI GOWIN. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER LA PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI. DIDATTICA DI LABORATORIO ED UNITÀ DI APPRENDIMENTO/LAVORO. IL MODELLO DI GOWIN. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER LA PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI. COOPERATIVE LEARNING. PEER TUTORING. BEST PRACTICES.

Dettagli

UNITA DIDATTICA Il dado, ovvero il CUBO. I.C. Don Milani Dorso di San Giorgio a Cremano (Na)

UNITA DIDATTICA Il dado, ovvero il CUBO. I.C. Don Milani Dorso di San Giorgio a Cremano (Na) Istituto Comprensivo Don Milani Dorso di San Giorgio a Cremano (Na) UNITA DIDATTICA Il dado, ovvero il CUBO UNITA DIDATTICA DENOMINAZIONE Il dado, ovvero il CUBO PRODOTTI CUBI Competenze chiave/competenze

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALI ZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALI ZZATO Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Provinciale di Catania ***** PIANO DIDATTICO PERSONALI ZZATO per alunni con D.S.A. 1. ANALISI SITUAZIONE DI PARTENZA COGNOME: NOME: DATA E LUOGO DI

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA A.I.D ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Piazza dei Martiri 1/2 40121 Bologna tel. 051242919 Fax 0516393194 c.f. 04344650371 sito: www.dislessia.it email: info@dislessia.it PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER

Dettagli

I MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA. G. Burgio

I MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA. G. Burgio I MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA G. Burgio Insegnare Intuizione, cuore, buona volontà, missione Progettare interventi, calibrare attività, produrre materiali idonei, valutare in itinere ed ex post

Dettagli

Introduzione allo strumento di progettazione e ruolo dell'adulto

Introduzione allo strumento di progettazione e ruolo dell'adulto Focus 2016 Ricerche nella didattica della matematica Introduzione allo strumento di progettazione e ruolo dell'adulto BERTOLINI Chiara RAMPLOUD Alessandro Saper riconoscere i contenuti e le strutture essenziali

Dettagli

LA COMPRENSIONE DEL TESTO STORICO IPERMEDIALE. Enrica Dondero

LA COMPRENSIONE DEL TESTO STORICO IPERMEDIALE. Enrica Dondero XIX SCUOLA ESTIVA DI ARCEVIA (AN) CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI STORIA E ITALIANO LA COMPRENSIONE DEL TESTO STORICO IPERMEDIALE Enrica Dondero Dal testo scritto alla trama di testi continui, non

Dettagli

Sommario. II. Competenze professionali Competenze professionali III. Entrata in vigore Entrata in vigore... 5

Sommario. II. Competenze professionali Competenze professionali III. Entrata in vigore Entrata in vigore... 5 NORME DELL ASSOCIAZIONE RESQ relative alla certificazione delle formatrici e dei formatori dei corsi di primi soccorsi per allievi conducenti e di livello 1 Norme per la certificazione dei formatori, primi

Dettagli

professionalizzanti. 3 Adozione di criteri condivisi per la valutazione degli apprendimenti nelle materie

professionalizzanti. 3 Adozione di criteri condivisi per la valutazione degli apprendimenti nelle materie Scheda di Autodiagnosi Scheda Diagnosi Invalsi 2008 FERMI - FRANCAVILLA FONTANA VIA CAPITANO DI CASTRI Francavilla Fontana 72021 BR Sezione: Personale scolastico 1 Metodologie didattiche a supporto dell

Dettagli

Di Mario Ambel. Piano Poseidon Montecatini Terme Dicembre relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda

Di Mario Ambel. Piano Poseidon Montecatini Terme Dicembre relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda Di Mario Ambel Piano Poseidon 2007 08 Montecatini Terme 3 4 5 Dicembre 2007 relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda individua alcune significative questioni teoriche-metodologiche sulla lettura/comprensione

Dettagli

Corso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci Napoli

Corso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci Napoli Corso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico 29-30-31 gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci 121 80142 Napoli OBIETTIVO COMPLESSIVO DEL CORSO Apprendere le basi della didattica

Dettagli

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, 30-00030 San Vito Romano Roma tel. 06/9571058 Fax 06/95479212 rmic8an002-distretto Scolastico XXXVI Mail : rmic8an002@istruzione.it web: www.scuolesanvitoromano.it

Dettagli

16 2 incontro da 3h 8 h sperimentazione 1 incontro da 2h condivisione e restituzione, in plenaria

16 2 incontro da 3h 8 h sperimentazione 1 incontro da 2h condivisione e restituzione, in plenaria CORSI AREA ABSTRACT FORMATORI N. ORE Didattica per DEL FAVERO le VICARI Competenze. Esperienze di valutazione Didattica per le Competenze. Costruzione di percorsi 2 A partire dai profili di competenza

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 IMPARARE AD IMPARARE

CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 IMPARARE AD IMPARARE CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 COMPETENZE CHIAVE METACOGINTIVE, METODOLOGICHE E SOCIALI IMPARARE AD IMPARARE

Dettagli

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato 1 SCHEDA 5 Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Il Ministero dell Istruzione, dell Università

Dettagli

Lavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano. Michele Capurso

Lavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano. Michele Capurso Lavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano Michele Capurso Università di Perugia Ricercatore in Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Associazione Gioco e Studio in Ospedale

Dettagli

Capire i Disturbi Specifici dell Apprendimento attraverso le mappe concettuali

Capire i Disturbi Specifici dell Apprendimento attraverso le mappe concettuali Susi Cazzaniga Capire i Disturbi Specifici dell Apprendimento attraverso le mappe concettuali Breve guida Capire i Disturbi dell Apprendimento attraverso le mappe concettuali Guida introduttiva Susi Cazzaniga

Dettagli

QUADERNO DI LAVORO TIROCINIO 1 TIROCINIO 2 TIROCINIO 3 TIROCINIO 4 STUDENTE N MATRICOLA ANNO DI CORSO DI STUDI TUTOR UNIVERSITARIO

QUADERNO DI LAVORO TIROCINIO 1 TIROCINIO 2 TIROCINIO 3 TIROCINIO 4 STUDENTE N MATRICOLA ANNO DI CORSO DI STUDI TUTOR UNIVERSITARIO Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria QUADERNO DI LAVORO TIROCINIO 1 TIROCINIO 2 TIROCINIO 3 TIROCINIO 4 (barrare) STUDENTE N MATRICOLA ANNO DI CORSO DI STUDI 2 3 4 5 TUTOR UNIVERSITARIO

Dettagli

Corso di introduzione. agli strumenti e metodi compensativi per DSA. focus MATEMATICA

Corso di introduzione. agli strumenti e metodi compensativi per DSA. focus MATEMATICA Corso di introduzione agli strumenti e metodi compensativi per DSA focus MATEMATICA Obiettivi del corso Il corso propone la presentazione di una serie di strumenti, in particolare informatici, e di strategie

Dettagli

Neoassunti 2015/2016. Risorse per docenti

Neoassunti 2015/2016. Risorse per docenti Neoassunti 2015/2016 Risorse per docenti Risorse per docenti I materiali proposti derivano da ambienti di formazione realizzati in questi anni dall'indire oltre che da alcune idee di innovazione che attualmente

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DEL SISTEMA SCOLASTICO

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DEL SISTEMA SCOLASTICO LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI e DEL SISTEMA SCOLASTICO Formazione docenti neo immessi in ruolo Aprile/maggio 2015 1 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Fino al 1977 Pagella con voti numerici Legge 517 del 1977 Abolizione

Dettagli

La Formazione in ingresso dei docenti

La Formazione in ingresso dei docenti La Formazione in ingresso dei docenti Bergamo, 17 novembre 2015 Delia Campanelli Direttore Generale dell Ufficio Scolastico Regionale 1 Il contesto attuale Complessità crescente e rapidità di cambiamento

Dettagli

A SCUOLA NESSUNO E STRANIERO Percorso di educazione interculturale

A SCUOLA NESSUNO E STRANIERO Percorso di educazione interculturale A SCUOLA NESSUNO E STRANIERO Percorso di educazione interculturale Questo progetto nasce dall esigenza di poter incontrare ed inserire nella maniera più idonea possibile i bambini non italofani che ogni

Dettagli

Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel modello di formazione tra Vecchio e Nuovo Ordinamento

Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel modello di formazione tra Vecchio e Nuovo Ordinamento Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel modello di formazione tra Vecchio e Nuovo Ordinamento Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel percorso di formazione tra vecchio e nuovo

Dettagli

Formazione insegnanti Generazione Web Lombardia

Formazione insegnanti Generazione Web Lombardia Formazione insegnanti Generazione Web Lombardia 1. Condividere nella rete e collaborare: Modulo base - durata 12 ore Descrizione sintetica Conoscere ed usare in modo consapevole gli ambienti cloud per

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010

ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010 ISTITUTO PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE METODOLOGICA IN EDUCAZIONE E FORMAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA Corso di aggiornamento Anno Scolastico 2009/2010 1 LA DIDATTICA

Dettagli

FORMAZIONE INSEGNANTI

FORMAZIONE INSEGNANTI FORMAZIONE INSEGNANTI - LE REGOLE A SCUOLA: strategie di comunicazione e gestione efficace della classe - Creare materiali didattici al computer seconda parte - Cinema, TV e tecnologie multimediali - seconda

Dettagli