Corso di Scrittura Creativa. Formare Futuro & Lalineascritta
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- Luigina Ranieri
- 6 anni fa
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3 Lalineascritta laboratorio di Scrittura Creativa è nata nel 1993 da un idea di Antonella Cilento. E una delle più antiche scuole di scrittura in Italia e si avvale di un metodo di insegnamento unico e collaudato negli anni. Offre un percorso completo di allenamento alla scrittura e di costruzione delle storie. Le metodologie della narrazione riguardano il racconto e il romanzo, la poesia, scrittura per il cinema e la televisione, il teatro, l opera lirica e l editoria.
4 Al corso di Scrittura Creativa possono partecipare persone dai 14 a 99 anni e oltre. Non occorre un titolo di studio. Solo la voglia di incanalare la propria fantasia e la propria esperienza verso l arte della narrazione, orale e scritta. Durante il corso i partecipanti producono e scrivono testi, incontrano autori, imparano a sviluppare competenze espressive passando dalla scrittura per se stessi alla narrazione rivolta a tutti.
5 Il Corso si propone di stimolare la creatività l immaginazione. Si tratta di una vera e propria officina tesa a sviluppare due principali aspetti della scrittura: la creazione e la revisione.
6 Il Maestro del Corso sarà Antonella Cilento. Scrittrice di grande talento e di successo, nel 2014 ha vinto il premio Boccaccio ed è stata finalista del premio Strega per Mondadori con il romanzo Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori). Fondatrice e animatrice de Lalineascritta, da 22 anni insegna con grandissimo successo scrittura creativa.
7 Il Corso riguarderà l arte di trasformare la parola ed il linguaggio in narrazione scritta: Racconto Novella Romanzo Poesia Sceneggiatura Opera
8 ATTENZIONE: non è un corso puramente letterario o solo per letterati, si tratterà di un esperienza collettiva, allo stesso tempo maieutica e motivazionale. Chi di voi sa cosa significa maieutica?
9 Maieutica deriva dal greco e significa: l arte della levatrice. E il metodo di insegnamento che Platone nel Teeteto attribuisce a Socrate. È basato sul dialogo e ha l obiettivo di estrarre, di tirare fuori, da ogni allievo le sue personali vedute e i suoi pensieri.
10 Con questo Corso non si diventa necessariamente scrittori, ma si impara ad applicare le tecniche della narrazione e della scrittura alla vita quotidiana alle relazioni, al lavoro e al tempo libero.
11 Partiamo da un interrogativo: Che cos è la parola?
12 Si tratta di una serie di suoni, di fonemi, collegati tra loro per definire una cosa o un concetto. Da che cosa nasce e come? Dal bisogno degli uomini di comunicare tra di loro in maniera chiara, definita e compiuta. I gesti da soli non basterebbero.
13 Ogni popolo, ogni nazione, possiede le sue parole, definite e accettate nel tempo, per indicare quella o quell altra cosa, quello o quell altro concetto. E che cos'è invece la lingua?
14 Il grande linguista Ferdinand de Saussure sosteneva che la parola è un fatto individuale mentre la lingua, e conseguentemente il linguaggio, è un fenomeno sociale. Il linguaggio è la potenzialità universale di sviluppare un sistema di segni. Il linguaggio dunque è l insieme delle parole e la loro concatenazione (sintassi)e delle regole che bisogna osservare (grammatica) perché tutti possano riconoscersi.
15 Le parole e le lingue cambiano nel tempo. Il greco che si parlava ad Atene 3000 anni fa, è diverso da quello parlato oggi. Tutte le lingue arcaiche (aramaico, arabo, yiddish ecc.) sono cambiate. Anche le lingue moderne sono in continua evoluzione e, con la globalizzazione, sempre più mescolate tra loro.
16 Però alcune parole chiave si assomigliano nel tempo e nello spazio: Si dice madre in italiano, spagnolo e portoghese. Mother in inglese, mutter in tedesco, mère in francese.
17 Il nostro problema è il tempo: Eraclito diceva: Panta rei Sant Agostino: Se non mi chiedi che cos è il tempo, io lo so; se me lo chiedi, non lo so Tennyson diceva: Time is flowing in the middle of the night. L unica cosa certa che il nostro tempo è piuttosto limitato.
18 La narrazione è il nostro modo per recuperare tempo. Attraverso il racconto perforiamo il tempo a ritroso e lo percorriamo nel futuro. Viviamo il passato e il futuro come un eterno presente.
19 Per lungo tempo e per grandi civiltà la narrazione è stata orale. Omero, gli aedi e reprobi, la tradizione orale africana e asiatica.
20 Tuttavia fin dalle epoche più remote è stato necessario fissare la parole e il linguaggio in codici fatti di segni accettati e riconosciuti da tutti. Questo codice è la scrittura. Verba vola scripta manent. La scrittura consente di parlarsi a distanza, di rendere più preciso il racconto, di rendere più certo il rispetto della parola e della regola.
21 Dice Jorge Luis Borges: fra i diversi strumenti dell uomo il più stupefacente è il libro. Gli altri sono estensioni del suo corpo. Il microscopio, il telescopio, sono estensioni della vista; il telefono è estensione della voce; l aratro o la spada sono estensioni del braccio. Ma il libro è un altra cosa: il libro è un estensione della memoria e dell immaginazione.
22 Le sei parole chiave di Calvino per il terzo millennio, nelle sue lezioni americane: Leggerezza Visibilità Rapidità Molteplicità Esattezza Coerenza
23 Saper scrivere una storia è la capacità di dare forma permanente alla creatività, all immaginazione e, dunque alla vita stessa.
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