I Sistemi di riferimento. Un sistema di riferimento deve permettere di vincolare tutti i gradi di libertà del quesito.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I Sistemi di riferimento. Un sistema di riferimento deve permettere di vincolare tutti i gradi di libertà del quesito."

Transcript

1 I Sistemi di riferimento Un Sistema di Riferimento (SR) è un insieme di regole e misure che ci permettono di rispondere ai quesiti dove si trova un punto? quando è avvenuto un evento? Un sistema di riferimento deve permettere di vincolare tutti i gradi di libertà del quesito. Esigenze storiche e strumentali, nonché differenti applicazioni hanno portato alla definizione di differenti SR per georeferenziare punti e per temporeferenziare eventi. Noi misuriamo angoli e distanze fra punti al suolo o verso stelle o satelliti, non posizioni rispetto a geocentro, asse di rotazione e meridiano fondamentale. I sistemi di riferimento sono materializzati mediante reti di punti fondamentali le cui posizioni sono state già stimate e rispetto ai quali vengono stimate sottoreti di punti Caposaldi e stazioni permanenti.

2 Alcuni cenni di dinamica terrestre Per la successiva discussione dei SR adottati in geodesia è necessario introdurre alcuni cenni di dinamica e fisica terrestre. Il nostro pianeta compie ciclicamente un orbita ellittica intorno al Sole (moto di rivoluzione): il periodo di rivoluzione è di giorni solari; il piano contenente l orbita terrestre è detto piano dell eclittica; Il pianeta inoltre ruota intorno al proprio asse (moto di rotazione): il periodo di rotazione è di 1 giorno solare; asse di rotazione terrestre e asse ortogonale al piano dell eclittica formano un angolo di circa

3 I moti dell asse di rotazione terrestre L asse di rotazione terrestre compie due moti conici nello spazio: Moto di precessione: un moto con angolo al centro di e con periodo di anni; Moto di nutazione: un moto oscillatorio intorno al moto di precessione: con ampiezza angolare di 9.2 e con periodo di 18.6 anni.

4 Inoltre il pianeta oscilla rispetto al proprio asse di rotazione; ovvero, per un osservatore solidale al pianeta, la posizione del polo rispetto alla superficie terrestre cambia nel tempo: il moto è solo approssimativamente conico, ha periodo di circa 435 giorni e ampiezza di circa Tale fenomeno prende nome di fenomeno di polar motion o Chandler Wobble: ( 1997 Dr. Sten Odenwald)

5 EOP del 2004 Posizione dell'asse di rotazione Nota: 0.1'' 3 m Lunghezza del giorno

6 La Terra In prima approssimazione è composta di strati concentrici Nucleo interno solido, raggio di circa 1225 Km ferro e nichel, ρ 13gr / cm 3 Nucleo esterno fluido, spessore 2270 Km, ferro e nichel, ρ 11gr / cm 3 Mantello interno, 2200 Km, molte componenti, ρ 5gr / cm 3 Mantello esterno, 645 Km, silicati di magnesio, ρ 3.5gr / cm 3 Crosta, da 5 a 60 Km, ρ 2.8gr / cm 3 Significativi spostamenti interni: la crosta si muove 'galleggiando' sul mantello Significative eterogeneità: il campo di gravità terrestre non è sferico

7

8 Alcune definizioni Sfera celeste: sfera di raggio unitario centrata sulla Terra (considerata puntiforme) sulla quale vengono proiettati gli astri; per un osservatore solidale alla Terra la sfera appare ruotare da est a ovest intorno all asse di rotazione terrestre. Equatore celeste: proiezione del piano equatoriale sulla sfera celeste. Eclittica: proiezione dell orbita apparente del Sole sulla sfera celeste. Punti equinoziali: intersezione dell eclittica con l equatore celeste; γ: equinozio di primavera, γ equinozio d autunno.

9 Per i moti di precessione e nutazione equatore celeste e punti equinoziali variano nel tempo; data un epoca, sottraendo all equatore celeste e ai punti equinoziali effettivi gli effetti della nutazione si ottengono Equatore Celeste Medio e Punti Equinoziali Medi per quell epoca. In particolare si definiscono: Equatore Celeste e Punto Equinoziale γ di riferimento. Equatore e punto equinoziale di primavera medi per le ore 12 del (epoca J2000). Posizione convenzionale del polo per un certo intervallo La media delle posizioni del polo rispetto alla superficie del pianeta (ovvero la media rispetto al Chandler Wobble) in un determinato intervallo di tempo. In particolare: Origine Convenzionale Internazionale (CIO): media sugli anni ; Polo Convenzionale Terrestre (CTP): ridefinizione del 1984 del Bureau International dell Heure (BIH).

10 Altri moti della massa costituente il pianeta Fenomeni periodici maree oceaniche; oscillazioni della distribuzione delle acque dovute all attrazione gravitazionale di Sole e Luna: da pochi decimetri a diversi metri maree terrestri; oscillazioni della distribuzione delle masse solide dovute all attrazione gravitazionale di Sole e Luna: alcuni decimetri! carico oceanico e atmosferico; deformazioni della crosta terrestre, dovute alle oscillazioni di massa oceanica e atmosferica: alcuni centimetri! Periodi fondamentali dei precedenti fenomeni: sottomultipli dei periodi di orbita relativa di sole e luna rispetto a un osservatore solidale alla terra Fenomeni non periodici La crosta del pianeta è interessata da fenomeni di: moto orizzontale (tettonica delle placche, 2-3 cm/anno), moto verticale (teoria dell isostasia, fino a 40 cm/anno).

11 Quindi: i SR per il posizionamento terrestre devono descrivere una realtà fisica variabile nel tempo, realizzare un SR implica la stima o la conoscenza esatta a priori di tutti questi fenomeni.

12 La variazione nel tempo delle coordinate di punti A causa della geodinamica globale e delle deformazioni locali, ogni punto della superficie terrestre si muove e le sue coordinate sono funzione del tempo x P = x P (t) Un ipotesi di modello lineare viene usualmente adottata per descrivere il moto geodinamico. x(t) = x 0 + (t t 0 )!x Chiaramente in caso di terremoti, rotture o deformazioni strutturali, frane stagionali l'ipotesi di moto lineare cade. Definita t D l'epoca della discontinuità x(t) = x 0 + (t t 0 )!x, t < t D x(t) = x 0 + δ x + (t D t 0 )!x + (t t D )(!x + δ!x), t t D

13 Arequipa (Perù) IGS estimated coordinates. The discontinuity (35 cm) corresponds to the June 2001 earthquake. (in this case, the depicted linear regression is meaningless.

14

15 Sistemi di Riferimento in Geodesia Viene data una definizione formale, cui segue la realizzazione del SR, mediante osservazioni fisiche e geometriche (campo di gravità, distanze, angoli), al suolo e dallo spazio (livellazioni, osservazioni a stelle fisse). Per realizzare un SR si deve fornire un catalogo di punti fondamentali di coordinate stimate coerenti con la definizione del SR, rispetto ai quali determinare la posizione di nuovi punti. Poiché ogni realizzazione di un SR dipende dalle osservazioni utilizzate, realizzazioni diverse della stessa definizione di SR possono differire fra loro.

16 Sistemi di riferimento astronomici (inerziali o quasi inerziali) Origine nel centro di massa dei corpi celesti, direzioni degli assi definite da direzioni astronomiche fisse; vengono utilizzati per lo studio del moto degli astri e dei satelliti. Sistema di Riferimento Convenzionale Celeste (SRCC) E definito da: origine nel baricentro terrestre; asse Z ortogonale all Equatore Celeste di Riferimento; asse X definito dal Punto Equinoziale γ di riferimento, asse Y tale da completare una terna destrorsa. Il SRCC viene utilizzato per il calcolo e la descrizione delle orbite dei satelliti terrestri, come quelli GPS. Il SRCC non è solidale alla rotazione della Terra, quindi non è adatto per rappresentare la posizione di punti materializzati sulla sua superficie.

17 I Sistemi di Riferimento Terrestri SR globali Definiti e coerenti su scala planetaria, realizzati mediante reti globali di stazioni permanenti che utilizzano metodi della geodesia satellitare (VLBI, SLR e GNSS) per stimare la propria posizione e il proprio spostamento nel tempo. SR locali Orientati e definiti su scala locale mediante reti locali, regionali, nazionali, continentali di stazioni permanenti GNSS oppure punti fondamentali planimetrici e altimetrici, la cui posizione relativa viene stimata mediante misure di angoli, distanze e dislivelli. I sistemi di riferimento locali hanno diverse applicazioni, dalla cartografia al monitoraggio, anche di strutture SR continuamente monitorati Materializzati mediante reti di stazioni in osservazione quasi continua Le coordinate e quindi gli spostamenti vengono monitorate con continuità SR statici Realizzati mediante caposaldi rilevati in una singola campagna: le coordinate sono stimate per quell'epoca ma non sono monitorate.

18 Il SR di Riferimento Convenzionale Terrestre (International Terrestrial Reference System) L ITRS è definito da: origine nel centro di massa convenzionale della Terra; asse Z passante per il Polo Convenzionale Terrestre (BIH 1984); asse X definito dall intersezione fra piano meridiano di riferimento (piano meridiano passante per il punto fondamentale di Greenwich, BIH 1984) e piano equatoriale terrestre (BIH 1984); asse Y tale da completare la terna destrorsa.

19 Le reti di stazioni permanenti per la realizzazione dell ITRS Sostanzialmente 3 metodi affini (ma non uguali) di osservazione: VLBI: Very Long Baseline Interferometry SLR: Satellite Laser Ranging GPS: Global Positioning System realizzati da stazioni di osservazione monumentate in modo stabile, che operano continuativamente nel tempo.

20 La rete globale VLBI (International VLBI Service)

21 Circa 30 stazioni, realizzate mediante appositi radiotelescopi Le stazioni effettuano contemporaneamente misure a quasar: sostanzialmente le osservazioni derivate sono: angoli di osservazione dalle singole stazioni, differenze di distanza dai quasar alle stazioni.

22 La rete globale SLR (International SLR Service) Circa 90 stazioni attive nel pianeta, realizzate mediante cannoni laser orientabili

23 Le singole stazioni effettuano misure sui tempi di andata e ritorno del fascio laser dal cannone a satelliti artificiali in orbita geocentrica Nuovamente un osservazione derivata di distanza

24 La rete globale GPS (International GPS Service) Circa 400 stazioni realizzate mediante ricevitori GPS operanti 24 ore su 24 che effettuano osservazioni di pseudo-distanza ai satelliti della costellazione GPS.

25 Una stazione permanente GNSS Un ricevitore GNSS operante in continuo che pubblica i dati grezzi, se correttamente monitorato, pubblica le serie di coordinate.

26 Gli scopi geodetici delle reti globali Dal 1988 i risultati forniti dalle singole metodologie vengono analizzati congiuntamente presso lo IERS (International Earth Rotation Service), sottocommissione di IAG e IAU, i cui scopi sono di determinare i parametri di orientamento e di rotazione terrestre (EOP) il Sistema di Riferimento Internazionale Celeste il Sistema di Riferimento Internazionale Terrestre le deformazioni in atto sulla crosta terrestre

27 La realizzazione dell ITRS: l ITRF (ITR Frame) Il numero di SP (VLBI, SLR, GPS) aumenta; gli algoritmi di stima si raffinano. Quindi le stime di ITRF (ovvero i cataloghi) si evolvono; si sono avuti: ITRF89,, ITRF2005, ITRF2008. Una realizzazione di ITRS (ITRF) consiste nel catalogo delle coordinate delle Stazioni Permanenti che hanno contribuito alla soluzione Nell immagine, le SP utilizzate nella soluzione ITRF2008

28

29 Per ogni stazione del catalogo vengono stimate e fornite posizione cartesiana geocentrica X 0 (e relativa covarianza), velocità annuale!x 0 (e covarianza) all epoca di riferimento per la soluzione t 0. Posizione e velocità ITRF2008 di alcune stazioni permanenti GPS italiane Nome Xm ( ) Ym ( ) Zm ( )!X (m / y)!y(m / y)!z(m / y) Bolzano Matera Cagliari La stima della posizione della stazione a una generica epoca t t 0, è data dalla X t) = X + X! ( t ), C xx (t) = C x0x0 + (t t 0 ) 2 C!x!x ( 0 0 t0

30 Il sistema di riferimento adottato per l Europa: European Terrestrial Reference System , ETRS89 Definizione: Coincidente con ITRS nel , ma solidale al moto della placca media Europea (ovvero centro Europa). Realizzato dalla commissione IAG European Reference Frame (EUREF), mediante la rete di SP GPS European Permanent Network (EPN) Per ogni realizzazione ITRFyy una realizzazione ETRFyy fino a ITRF2000/ERTF2000: Stima delle coordinate e delle velocità. (rispetto alla placca media Europea) delle SP europee in ETRS89, stima dei parametri di trasformazione da ITRS a ETRS, distribuzione di coordinate e dei parametri di trasformazione. Finalità di ETRS89 Fornire una descrizione statica del territorio Europeo per tutte le applicazioni cartografiche/geomatiche

31

32 La transformazione da ITRF a ETRF Le coordinate ITRF sono trasformate mediante la x(t) P,E = t(t) + (1+ µ(t))r(t)x(t) P,I R(t) = R(t 0 ) + (t )!R, t(t) = t 0 + (t )!t, µ(t) = µ 0 + (t )!µ In questo modo il moto medio dell'europa dal all'epoca corrente viene sottratto: il moto dal al è nei parametri di trasformazione costanti; il moto dal a oggi è la parte lineare nel tempo. I parametri di trasformazioni ufficiali e le loro derivate sono date nei documenti ufficiali EUREF In alternativa le procedure sono implementate nel sito WEB di EUREF

33 Realizzazioni europea e italiana dell ITRF: ETRF89 e IGM95 ETRF89 rappresenta la realizzazione 1989 di ETRS89. La nuova rete geodetica fondamentale italiana, monumentata e rilevata dall Istituto Geografico Militare Italiano (IGMI) e denominata IGM95, si compone di circa 1250 caposaldi sul territorio nazionale le cui coordinate sono calcolate e monografate in ETRF89: quindi IGM95 è un raffittimento nazionale di ETRF89. Nell immagine, il quadro d unione per IGM95

34 Esempio di monografia per un caposaldo di raffittimento IGM95

35 Problemi di ETRS89 e di ETRF89-IGM95 ETRS89 rappresenta staticamente un mondo dinamico: esigenza cartografica reale? In Italia differenze fra ETRS89 e ITRS dell ordine di cm in planimetria. L Italia non appartiene omogeneamente alla placca Europea: per il nostro territorio ETRS89 è concettualmente deformante. Deformazioni di alcuni centimetri fra Nord e Sud della nazione. ETRF89-IGM95 presenta ulteriori deformazioni, perché strumenti, metodi di elaborazione, vincoli utilizzati in compensazione, erano meno accurati di quanto oggi potenzialmente ottenibile con il GPS. Deformazioni di ETRF89-IGM95 rispetto a (alle realizzazioni più. recenti di) ETRS89: su scala regionale 2-3 cm, localmente errori sino a 10 cm. Difficilmente riconducibili a una trasformazione di similarità. su scala nazionale.

36 Il nuovo sistema di riferimento nazionale: Rete Dinamica Nazionale La Rete Dinamica Nazionale (RDN) ha lo scopo di organizzare, sul territorio italiano, un network di stazioni permanenti GPS stabilmente materializzate, che osservano con continuità. i segnali satellitari GNSS e li trasmettono per via telematica ad un Centro di Calcolo appositamente istituito presso IGM. RDN è composta da 99 stazioni permanenti GPS di proprietà. di Enti Pubblici, omogeneamente distribuite in modo da consentire in seguito l accesso al Riferimento Globale su tutto il territorio nazionale Lo scopo fondamentale del progetto è quello di permettere all'igm la materializzazione ed il

37 monitoraggio di precisione, sul territorio nazionale, del Sistema di Riferimento Globale. La rete è stata inquadrata in ETRF2000. Come riferimento temporale è stato scelto, secondo le più. recenti direttive EUREF, un'epoca attuale: la RDN è stata infine utilizzata per inquadrare nuovamente la rete IGM95 Aggiornamento delle coordinate dei punti IGM95 dalla realizzazione ETRF89 alla nuova realizzazione ETRF2000 ( Per aggiornare le coordinate dei punti IGM95 dalla realizzazione ETRF89 alla nuova realizzazione ETRF2000, è sufficiente inserire il codice del punto in una maschera on-line. Vengono restituite 5 quantità (Δφ, Δλ e Δh ; ΔN e ΔE) da sommare algebricamente ai valori di latitudine, longitudine, quota ellissoidica e coordinate piane UTM (Nord ed Est) della scheda monografica del punto in ETRF89. I valori forniti per il punto principale (CT-GPS) sono validi anche per gli eventuali punti associati.

38 Il geoide La forza gravitazionale generata da una massa M puntiforme su un corpo di massa unitaria posto a distanza r è data dalla F M = G 3 r r ove G è la costante di gravitazione universale, G = cm g sec. Alla forza gravitazionale è possibile associare un potenziale (potenziale gravitazionale)

39 F = M V = G r tale per cui V V V gradv =,, X Y Z Caso Terrestre: corpo esteso e disomogeneo, in rotazione Il potenziale gravitazionale che la Terra esercita in un punto P è dato dall integrale esteso a tutta la distribuzione di massa del pianeta V ( P ) = G Terra dm( Q) r PQ

40 Si consideri inoltre il moto di rotazione, supponendo che avvenga intorno all asse Z con velocità angolare costante ω. Alla forza gravitazionale si aggiunge la forza centrifuga che, in un punto P = [ X, Y, Z] solidale al moto di rotazione, è data da f X 2 = ω Y 0 Anche alla forza centrifuga si può associare un potenziale ω 2 Φ ( X, Y, Z) = ( X + Y 2 Si consideri ora la somma delle forze agenti su un punto, dovute alla gravitazione del pianeta e alla rotazione del SR; si consideri la somma dei potenziali associati a tali forze: 2 2 )

41 W ( X, Y, Z) = V ( X, Y, Z) + Φ( X, Y, Z) W prende il nome di potenziale di gravità terrestre; il suo gradiente g = grad(w ) è definito forza di gravità terrestre; le unità di misura usualmente adottate in geodesia per g = g sono cm 3 il gal, 1gal = 1 e il mgal, 1mgal = 10 gal. 2 s Le superfici equipotenziali per W e il geoide Si considera il potenziale di gravità W(X,Y,Z). Dato uno spostamento infinitesimale dx T ( dx = [ dx, dy, dz] ) nello spazio si ha sempre dw ( dx) = gradw dx = g dx Si consideri ora la generica superficie equipotenziale per W, ovvero la superficie di equazione

42 W ( X, Y, Z ) = W 0 = cost per uno spostamento dx sulla superficie W = W0 si ha dw( dx W 0 ) = 0; quindi g dx W 0 ovvero g W0 ( X, Y, Z) ovvero una superficie equipotenziale di gravità è ortogonale in ogni suo punto alla forza di gravità stessa. Evidentemente, considerata la forza di gravità terrestre, esistono infinite superfici equipotenziali, in funzione della scelta del valore W 0. Quella particolare superficie equipotenziale passante per un insieme di punti definenti il livello medio dei mari è definita geoide. La Terra è un corpo disomogeneo e di forma solo approssimatamente simmetrica; quindi la superficie del geoide, pur essendo abbastanza liscia, è irregolare e non descrivibile mediante semplici funzioni analitiche: si ricorre in genere a sviluppi in armoniche sferiche.

43 Si definisce ondulazione del geoide N(ϕ,λ) rispetto a un ellissoide di riferimento nel punto di coordinate geodetiche (ϕ, λ) lo scostamento del geoide rispetto all ellissoide. Dato un ellissoide di rotazione i cui parametri di forma siano scelti opportunamente, lo scostamento massimo fra geoide e tale ellissoide è di 100 m Nota Il geoide non coincide mai con il livello istantaneo degli oceani: su di essi infatti, oltre alla forza di gravità terrestre, agiscono continuamente altre forze perturbative, periodiche (maree) e non (correnti oceaniche); si può però affermare che, il geoide coincide con la superficie ideale che assumerebbero gli oceani se su di essi agisse solo la forza di gravità terrestre e se essi potessero prolungarsi sotto le terre emerse.

44 Ondulazione del geoide secondo il modello globale EGM96, dal sito:

45 Le stime di geoide globali e locali La conoscenza di N (e di altri funzionali del potenziale di gravità) può essere fornita tramite stime (modelli) globali e stime (modelli) locali. Stime/modelli globali (per l intero pianeta): vengono determinate facendo uso di dati derivati da misure a terra e da satellite per l intero pianeta. Hanno validità globale e sono riferite ad un ellissoide geocentrico (generalmente il GRS80). Sono tipicamente disponibili liberamente e hanno precisioni circa metriche. Stime/modelli locali (per una regione limitata): vengono determinate a partire da dati ricoprenti un certo territorio di interesse, tipicamente a scala continentale o nazionale: hanno ambito limitato, ovvero il territorio cui si riferiscono i dati, ma sono in genere più accurate delle stime globali.

46 Un esempio di modello globale La maschera di calcolo di N secondo il modello globale EGM96, presso il sito WEB del NIMA.

47 Modelli locali: il modello ITALGEO per l Italia ITALGEO è il modello locale ufficiale per l Italia. Viene stimato e periodicamente aggiornato dal DIIAR del Politecnico di Milano, su convenzione per l IGMI, che ne cura la distribuzione al pubblico. La stima più recente è ITALGEO99. Le ondulazioni N sono stimate e memorizzate per i nodi di una griglia regolare in ϕ e λ (con passo di 2' x 2') e sono riferite all ellissoide GRS80. Per un generico punto del territorio la stima può essere ricavata (mediante interpolazione non banale) a partire dalle stime nei nodi circostanti il punto. La precisione è decimetrica in assoluto, di circa 1 parte per milione (ppm) in relativo. In figura, ondulazione del geoide secondo il modello ITALGEO95 (Barzaghi et al., 1995)

48 Le coordinate geodetiche in un SR 3D: l ellissoide di riferimento Nelle applicazioni di posizionamento terrestre occorre una superficie geometrica di riferimento descritta da pochi parametri che ben approssimi la forma della Terra, rispetto alla quale sia definibile e utilizzabile in pratica un sistema di coordinate: l ellissoide di rotazione L ellissoide di rotazione è una figura geometrica che coniuga semplicità d uso e consistenza con la forma del pianeta. L ellissoide si presta dunque per descrivere le coordinate planimetriche di punti rispetto alla superficie terrestre. Definiamo ellissoide di rotazione con centro nell origine del SR il luogo dei punti X, Y, Z tali che X 2 a + Y Z b 2 2 = 1

49 ove a b semiasse maggiore o equatoriale; semiasse minore o polare. In funzione dei parametri a e b si possono definire: l eccentricità e lo schiacciamento Forma e dimensioni di un ellissoide sono determinate dalla scelta dei suoi parametri: in applicazioni di posizionamento terrestre l ellissoide viene scelto in modo da approssimare al meglio il geoide terrestre (vedi oltre); nella storia, con il miglioramento delle stime della forma del geoide, si sono progressivamente adottati differenti ellissoidi; fra questi

50 Ellissoide a (m) f Internazionale /297 (Hayford, 1924) WGS / GRS / A titolo di esempio si ricorda che, rispetto all ellissoide GRS80, il geoide presenta scostamenti a media nulla e con valori massimi di 100 m. Geoide e ellissoide: gli scostamenti sono magnificati di un fattore 1000 per permetterne la percezione visiva.

51 Le coordinate geodetiche di un punto P Dato un SR e il relativo ellissoide associato le coordinate geodetiche di P sono definite da ϕ: (latitudine geodetica): angolo fra la normale all ellissoide passante per P e il piano equatoriale [X,Y]; λ: (longitudine geodetica): angolo antiorario fra il piano meridiano per P e il piano meridiano origine [X,Z]; h: (quota ellissoidica) distanza lungo la normale all ellissoide fra l ellissoide stesso e P.

52 La relazione fra coordinate cartesiane e geodetiche di P è data da X Y Z P P P = ( N + h = ( N + h P P 2 = [ N(1 e )cosϕ )cosϕ ) + h P P P cosλ sin λ P ]sin ϕ P P ove, N è definito grannormale (da non confondere con l ondulazione del geoide). Il passaggio [ϕ, λ, h] P [X, Y, Z] P è immediato; il passaggio inverso richiede qualche conto, ma è comunque ben definito. In genere viene svolto in modo iterativo: λ = arctan Y X

53 per ϕ e h si considera la seguente uguaglianza: ϕ + + = + ϕ ϕ tan ) ( h N h e N Y X Z alla prima iterazione si trascura la quota, ottenendo + = ϕ arctan e Y X Z, ) sin 1 ( ϕ e a N =, cos N Y X h ϕ + = quindi si itera, utilizzando per ogni iterazione = ϕ ) (1 arctan i i i i i h e N h N Y X Z, ) sin (1 2 2 i i e a N ϕ =, i i i N Y X h ϕ + = cos 2 2 il procedimento si arresta allorché stime successive di ϕ e h non differiscono in modo significativo.

54 La trasformazione di Molodensky. Si è visto come trasformare le coordinate cartesiane di un punto da un SR ad un altro mediante una rototraslazione con fattore di scala (R.T.c.f.s.). Esiste anche un metodo per il calcolo diretto della trasformazione delle coordinate geodetiche fra SR (trasformazione di Molodensky), sempre a 7 parametri, ovvero, anziché la [ X, Y, Z] SRI RTcfs [ X, Y, Z] SRI si può usare la [ ϕ, λ, h ] Molodensky [ ϕ, λ, h] SRI Svantaggi Formulazione più complessa e meno intuitiva (non affrontata in questa sede). Vantaggi Viene disgiunta la componente planimetrica [ϕ, λ] da quella altimetrica (h). Questa necessità è legata alla trasformazione fra SR con quote ellissoidiche e SR con quote ortometriche (vedi oltre). SRI

55 Una nota su Sistemi di riferimento e Sistemi di coordinate Definiti due SR la trasformazione delle coordinate di un punto da uno all altro è realizzata mediante una trasformazione fra SR. Tale trasformazione è geometricamente ben definita qualora si conoscano i parametri di trasformazione, il che, in ambito geodetico, non è sempre vero: spesso i parametri di trasformazione fra SR sono noti solo con approssimazione e quindi qualunque trasformazione di SR implica una perdita di precisione delle stime di posizione. Definito un SR la posizione di un punto P in quel SR può essere espressa mediante diversi Sistemi di Coordinate: abbiamo visto le coordinate cartesiane geocentriche e le coordinate geodetiche. La scelta su quale sistema di coordinate utilizzare è basata su motivi di comodità interpretativa e computazionale: la trasformazione fra diversi sistemi di coordinate all interno di un unico SR è sempre calcolabile esattamente.

56 Coordinate locali Dato un punto origine (P 0 ) P 0 ϕ 0 λ 0 h 0 X 0 Y 0 Z 0 = x P0 si può definire un sistema orientato rispetto al piano orizzontale, con assi ortogonali Est, Nord e Up

57 Data la base da P 0 a un altro punto P Δx P0,P = X P X 0 Y P Y 0 Z P Z 0 Le coordinate locali di P sono calcolate mediante la E XP X N = R Y Y U Z Z 0 P 0 P P 0 0, R sin λ0 cosλ0 0 = sinϕ cosλ sinϕ sin λ cosϕ cosϕ0cosλ0 cosϕ0sin λ0 sinϕ

58 Propagazione della covarianza da coordinate cartesiane a locali Sia C ΔΔ la matrice di covarianza della base Δx P0,P. Le accuratezze delle coordinate Est, Nord e Up possono rigorosamente essere ricavate mediante propagazione della covarianza. σ E = C ll = R 0 C ΔΔ R T 0 σ N = σ N = c ll11 c ll22 c ll33

59 Note finali La componente Up delle coordinate locali non coincide con l'altezza o il dislivello rispetto a P, poichè è la proiezione normale al piano tangente nell'origine: per punti distanti 500 m la differenza fra Up e dislivello è di circa 2 cm.

60 Il problema della quota Per applicazioni ingegneristiche e ambientali, sono richiesti dislivelli e quote ortometriche, poiché esse rappresentano grandezze fisiche mentre le quote ellissoidiche sono puramente geometriche. Le differenze fra quote / dislivelli ellissodici e ortometrici non è mai trascurabile: la trasformazione è comunque facilmente calcolabile con un modello di ondulazione del geoide. Conversione di quote H( ϕλ, ) = h( ϕλ, ) N( ϕλ, ) Conversione di dislivelli Δ H = H( ϕλ, ) H( ϕλ, ) ij j i = h( ϕλ, ) h( ϕλ, ) N( ϕλ, ) + N( ϕλ, ) = Δh ΔN ij j i j i ij

61 I SR topografici storici Tipicamente si vincola il SR vincolando l ellissoide di riferimento, senza definire assi e coordinate cartesiane: si impone la forma (a, b) per l ellissoide di riferimento; quindi si impongono 6 condizioni per vincolare l ellissoide: Orientamento locale Si considera un punto fondamentale P e si impone che in tale punto lo scostamento fra normale all ellissoide e normale al geoide (deviazione della verticale) sia annullato (2 vincoli di traslazione e 2 di rotazione); Si impone che la quota ellissoidica sia uguale alla quota ortometrica (1 vincolo di traslazione). L ultimo vincolo di rotazione viene imposto fissando la rotazione attorno alla normale in P; ad esempio imponendo l azimut A da P a un secondo punto Q: A(PQ)geodetico= A(PQ)astronomico

62 SR topografico italiano: Roma40 Sistema di Riferimento Nazionale Italiano fondamentale per la cartografia nazionale Ellissoide: internazionale (Hayford) Orientamento locale, nel punto fondamentale di Roma M.Mario con imposizione dell azimut con il punto di M. Soratte. Realizzazione e disseminazione: rete di triangolazione fondamentale I.G.M. (compensazione a blocchi ) e reti di raffittimento. Ancora oggi molti dati sono in Roma 40 e richiedono trasformazione a ETRF La trasformazione ufficiale, basata su formula di Molodensky e modello di geoide Italgeo è implementata nel programma Verto, realizzato e distribuito da IGM

63 Le scale temporali Servono per definire la temporeferenziazione di un evento; si possono raggruppare in tre famiglie principali. Segue un elenco e la definizione delle scale temporali fondamentali nell ambito del rilievo geodetico. Scale di Tempo dinamico Vengono realizzate mediante un confronto fra le posizioni osservate di Sole, Luna e altri pianeti con valori calcolati in funzione del tempo a partire da regole analitiche o numeriche. Presentano stabilità di circa 10-10, ovvero un errore accumulato di circa 0.05s/10y. Fra queste si hanno le due scale fondamentali: Ephemeris Time e Terrestrial Time

64 Scale di tempo siderale e solare Sono legate al moto di rotazione terrestre rispetto a una direzione di riferimento nello spazio: le scale siderali rispetto alla direzione dell equinozio; le scale solari rispetto alla direzione del Sole; La direzione di riferimento può essere quella vera o una direzione media, depurata degli effetti perturbativi (ad esempio l equinozio depurato della nutazione). Possono essere espresse come angolo orario fra: meridiano di Greenwich e direzione fissa (Greewich time); meridiano in un altro punto del pianeta e direzione fissa (Local Time del punto).

65 Si ricordano in particolare GMST (Greenwich Mean Sidereal Time): angolo orario fra meridiano di Greenwich e equinozio medio, aumentato di 12 ore; UT1 (Universal Time 1): angolo orario fra meridiano di Greewich e direzione del Sole medio, depurato degli effetti del polar motion, aumentato di 12 ore.

66 Note su scale di tempo solari e siderali A causa dell irregolarità del moto di rotazione terrestre (attualmente la rotazione terrestre rallenta di circa 1 s/y) queste scale di tempo presentano irregolarità significative. Tempo solare e tempo siderale differiscono poiché, a causa della moto di rivoluzione terrestre intorno al Sole, la direzione di questo vista dalla Terra retrocede di giorno in giorno. In un anno (tempo tra due passaggi del Sole al punto γ), vi sono giorni solari, giorni siderali.

67 Scale di tempo Atomico Definite da un certo numero di orologi atomici al Cesio 133. Sono le scale di tempo più accurate, con una stabilità stimata di 10-13, in prospettiva TAI (Tempo atomico Internazione), definita dal BIPM di Parigi UTC (Tempo Universale Coordinato): ha stessa cadenza del TAI ma è periodicamente aggiornato sottraendogli 1 s per mantenerlo sincronizzato entro il secondo con la scala UT1. GPST (GPS Time): tempo atomico introdotto per il sistema GPS, coincide con il TAI a meno di un offset, definito in modo che al 6 gennaio 1980, ore 00.00, il GPST coincidesse con l UTC. Si ha GPST = TAI 19 s Attualmente GPS = UTC + 16 s

68 Acronimi BIH: BUREAU INTERNATIONAL DE L HEURE BIPM: BUREAU INTERNATIONAL DES POIDS ET MESURES CIO: CONVENTIONAL INTERNATIONAL ORIGIN CTP: CONVENTIONAL TERRESTRIAL POLE ED50: EUROPEAN DATUM 50 ETRF: EUROPEAN TERRESTRIAL REFERENCE FRAME EUREF: EUROPEAN REFERENCE FRAME GRS: GEODETIC REFERENCE SYSTEM IERS: INTERNATIONAL EARTH ROTATION SERVICE ITRF: INTERNATIONAL TERRESTRIAL REFERENCE FRAME ITRS: INTERNATIONAL TERRESTRIAL REFERENCE SYSTEM IGMI: ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE ITALIANO IGS: INTERNATIONAL GPS SERVICE NIMA: NATIONAL IMAGERY AND MAPPING AGENCY SLR: SATELLITE LASER RANGING VLBI: VERY LONG BASELINE INTERFEROMETRY WGS84: WORLD GEODETIC SYSTEM 1984

I Sistemi di riferimento. Un sistema di riferimento deve permettere di vincolare tutti i gradi di libertà del quesito.

I Sistemi di riferimento. Un sistema di riferimento deve permettere di vincolare tutti i gradi di libertà del quesito. I Sistemi di riferimento Un Sistema di iferimento (S) è un insieme di regole e misure che ci permettono di rispondere ai quesiti dove si trova un punto? quando è avvenuto un evento? Un sistema di riferimento

Dettagli

GPS e sistemi di riferimento

GPS e sistemi di riferimento GPS e sistemi di riferimento Sistemi di riferimento e reti geodetiche Il posizionamento satellitare ha reso necessario l istituzione di sistemi di riferimento mondiali, la cui definizione è stata possibile

Dettagli

Sistemi di riferimento

Sistemi di riferimento Sistemi di riferimento Cos è un sistema di riferimento? Un sistema di riferimento (SR) è un insieme di regole e misure per la determinazione delle posizioni spazio temporale di un qualsiasi punto sulla

Dettagli

I sistemi di riferimento geodetici e cartografici utilizzati dall applicativo Conversione di

I sistemi di riferimento geodetici e cartografici utilizzati dall applicativo Conversione di Sistemi Geodetici e Sistemi Cartografici considerati I sistemi di riferimento geodetici e cartografici utilizzati dall applicativo Conversione di Coordinate fanno riferimento, nelle tabelle sotto riportate,

Dettagli

Unità Didattica 1: CARTOGRAFIA E CATASTO

Unità Didattica 1: CARTOGRAFIA E CATASTO Modulo 4: CARTOGRAFIA IL SISTEMA DI POSIZIONAMENTO SATELLITARE GPS Unità Didattica 1: CARTOGRAFIA E CATASTO 1.1 GEODESIA E PROBLEMA CARTOGRAFICO La Geodesia (dal greco = Terra e = ripartisco) è la Scienza

Dettagli

Il Sistema di Riferimento GPS (1/4)

Il Sistema di Riferimento GPS (1/4) Il Sistema di iferimento GPS (/4) Un sistema di riferimento (o Datum) è un insieme di misure e di regole per le determinazione spazio-temporale della posizione di punti, qualsiasi sia il sistema di coordinate

Dettagli

Lo scopo del posizionamento

Lo scopo del posizionamento Lo scopo del posizionamento Stimare posizioni di punti con le osservazioni disponibili: il problema è intrinsecamente deficiente di rango per stimare posizioni è necessario vincolare i gradi di libertà

Dettagli

Roberto Rossi. Padova, 22 settembre 2008 Cenni di Geodesia e Cartografia

Roberto Rossi. Padova, 22 settembre 2008 Cenni di Geodesia e Cartografia Padova, 22 settembre 2008 Cenni di Geodesia e Cartografia Roberto Rossi Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali Università di Padova roberto.rossi@unipd.it Il problema cartografico Posizione sul

Dettagli

Operazioni teoriche per la rappresentazione

Operazioni teoriche per la rappresentazione GEODESIA Rappresentazione metrica (principali difficoltà) Superficie fisica di forma irregolare La superficie di rappresentazione ideale non è piana Dimensione del terreno superiore alla dimensione dell

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI LA GEOREFERENZIAZIONE

SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI LA GEOREFERENZIAZIONE SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI Dott. Alessandro Santucci ANNO ACCADEMICO 2003/04 LA GEOREFERENZIAZIONE Georeferenziazione degli oggetti e cartografia numerica Proiezioni cartografiche UTM (Universale

Dettagli

Elementi di cartografia

Elementi di cartografia Elementi di cartografia Corso per operatore o e assistente del distacco artificiale di valanghe Modulo 2b AINEVA Centro di Protezione Civile di Canazei Alba di Canazei -TN 25-29 29 Ottobre 2010 Marco Gadotti

Dettagli

CRITICITÀ INERENTI L'UTILIZZO DI DIVERSI SISTEMI DI COORDINATE NELLA RACCOLTA DATI

CRITICITÀ INERENTI L'UTILIZZO DI DIVERSI SISTEMI DI COORDINATE NELLA RACCOLTA DATI CRITICITÀ INERENTI L'UTILIZZO DI DIVERSI SISTEMI DI COORDINATE NELLA RACCOLTA DATI Durante la campagna di raccolta dati relativa la distribuzione della specie Sturnus vulgaris nella Regione Marche avviata

Dettagli

1 La forma della Terra (Principi di Geodesia)

1 La forma della Terra (Principi di Geodesia) Topografia, Cartografia e GIS Prof. Carlo Bisci Modulo Topografia e Cartografia (6 CFU) 1 La forma della Terra (Principi di Geodesia) La Geodesia Studio della forma e delle dimensioni della Terra Scelta

Dettagli

Lo scopo di una carta geografica è quello di rappresentare sul. piano aree più o meno estese della superficie terrestre che come

Lo scopo di una carta geografica è quello di rappresentare sul. piano aree più o meno estese della superficie terrestre che come GEODESIA Scienza che studia la forma e le dimensioni della Terra, la determinazione della posizione dei punti sulla sua superficie, la l determinazione del campo della gravità e le variazioni nel tempo

Dettagli

1. Sistemi di coordinate nello spazio

1. Sistemi di coordinate nello spazio 1. Sistemi di coordinate nello spazio La longitudine e la latitudine vengono comunemente impiegate per la localizzazione dei punti sulla superficie terrestre, l ascensione retta e la declinazione per la

Dettagli

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2013-2014 Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Rete Dinamica Nazionale International Earth Rotation and Reference

Dettagli

Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2012-2013 Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Trasformazioni di coordinate TRASFORMAZIONE DI COORDINATE ALL'INTERNO

Dettagli

Georeferenziazione. La componente geometrica di un GIS è composta di:

Georeferenziazione. La componente geometrica di un GIS è composta di: Georeferenziazione La componente geometrica di un GIS è composta di: Sequenze di punti (approccio vettoriale) Una matrice di valori (approccio raster), di cui però è nota la posizione geografica (è definita

Dettagli

Sistemi di Riferimento Geocartografici e Trasformazioni di Coordinate

Sistemi di Riferimento Geocartografici e Trasformazioni di Coordinate Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Catania Laboratorio di Geomatica Sistemi di Riferimento Geocartografici e Trasformazioni di Coordinate Giuseppe Mussumeci GEOREFERENZIAZIONE:

Dettagli

Introduzione alle trasformazioni tra Sistemi di Riferimento

Introduzione alle trasformazioni tra Sistemi di Riferimento Introduzione alle trasformazioni tra Sistemi di Riferimento Domenico Sguerso domenico.sguerso@unige.it Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICAT Università degli Studi di Genova SERVIZIO REGIONALE

Dettagli

INTRODUZIONE AL CORSO DI TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA

INTRODUZIONE AL CORSO DI TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA Università degli Studi della Tuscia - Viterbo Prof. Alvaro Marucci INTRODUZIONE AL CORSO DI TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA Corso di Topografia e Tecniche Cartografiche Laurea in Scienze Organizzative e Gestionali

Dettagli

Riferire una posizione sulla superficie terrestre

Riferire una posizione sulla superficie terrestre Geodesia Riferire una posizione sulla superficie terrestre Coordinate geografiche Sistema di riferimento latitudine e longitudine Equatore Primo Meridiano Paralleli di latitudine Meridiani di longitudine

Dettagli

CORSO DI GENIO RURALE: Topografia

CORSO DI GENIO RURALE: Topografia CORSO DI GENIO RURALE: Topografia PER L ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Agraria, Agroalimentare e Agroindustria classe terza PARTE PRIMA Geodesia & Cartografia Unità Didattica: Campo Operativo aggiornamento

Dettagli

Sistemi di Riferimento e loro trasformazioni

Sistemi di Riferimento e loro trasformazioni 2 o Meeting degli utenti italiani GRASS Trento 1-2 febbraio 2001 Sistemi di Riferimento e loro trasformazioni Maria Antonia Brovelli*, Fernando Sansò*, Domenico Sguerso** *Politecnico di Milano, Facoltà

Dettagli

Le quote dei punti determinati con GPS. Variazioni locali degli scostamenti geoidici in Trentino Alto Adige.

Le quote dei punti determinati con GPS. Variazioni locali degli scostamenti geoidici in Trentino Alto Adige. Le quote dei punti determinati con GPS. Variazioni locali degli scostamenti geoidici in Trentino Alto Adige. Antonino Di Girolamo Ufficio per il rilevamento Geodetico - Regione Autonoma Trentino Alto Adige

Dettagli

La Rete Dinamica Nazionale (RDN)

La Rete Dinamica Nazionale (RDN) La Rete Dinamica Nazionale (RDN) Renzo Maseroli Servizio Geodetico - IGM Bologna, 15 gennaio 2009 1 Profonda rivoluzione delle scienze del rilievo in tempi brevi con l avvento della geodesia satellitare

Dettagli

Modulo 4: Disegno e rappresentazione del territorio e del paesaggio Elementi di fondamentali di topografia

Modulo 4: Disegno e rappresentazione del territorio e del paesaggio Elementi di fondamentali di topografia Politecnico di Milano Polo Regionale di Lecco Master in Analisi e gestione del patrimonio paesistico Modulo 4: Disegno e rappresentazione del territorio e del paesaggio Elementi di fondamentali di topografia

Dettagli

L integrazione di GPS con altri strumenti topografici

L integrazione di GPS con altri strumenti topografici Scuola Regionale Servizi GPS di posizionamento per il territorio o e il catasto 16 Febbraio 2006 L integrazione di GPS con altri strumenti topografici Ing.. Marco Scaioni Politecnico di Milano D.I.I.A.R.

Dettagli

PREREQUISITI ASPETTI TEORICI

PREREQUISITI ASPETTI TEORICI .- 1 - PREREQUISITI ASPETTI TEORICI LA SFERA CELESTE ED I SUOI ELEMENTI VOLTA E SFERA CELESTE LE PRINCIPALI COORDINATE ASTRONOMICHE COORDINATE ORIZZONTALI E COORDINATE EQUATORIALI pag. 2 pag. 3 CORRISPONDENZA

Dettagli

Sistemi di riferimento

Sistemi di riferimento Sistemi di riferimento Sistemi di riferimento Paolo Zatelli Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Trento Paolo Zatelli Università di Trento 1 / 40 Sistemi di riferimento Outline

Dettagli

Dall astronomia alla geografia astronomica. La Terra vista dallo spazio. (NASA)

Dall astronomia alla geografia astronomica. La Terra vista dallo spazio. (NASA) 3. Il pianeta Terra Isola di Sakhalin (Unione Sovietica), 1 settembre 1983. Un volo di linea della Korean Air Lines, con a bordo 289 persone tra passeggeri e membri dell equipaggio, entra, per errore,

Dettagli

L ellissoide. piano meridiano di P: il piano contenente l asse di rotazione Z ed il Punto P. meridiano di P: l intersezione del

L ellissoide. piano meridiano di P: il piano contenente l asse di rotazione Z ed il Punto P. meridiano di P: l intersezione del La terra (I) problema di definire una superficie matematica della Terra come sistema di riferimento rispetto al quale riferire le coordinate di questa superficie matematica fu scelta una terna cartesiana

Dettagli

DISPENSA D01 - GEODESIA

DISPENSA D01 - GEODESIA DISPENSE DEI CORSI PER OPERATORE GEOMATICO DI BASE D01 GEODESIA PAOLO AMINTI - CS SIFET - 07/12/2013 SOCIETÀ ITALIANA DI FOTOGRAMMETRIA E TOPOGRAFIA - PROGETTO FORMAZIONE OPERATORI GEOMATICI 1 CONTENUTI

Dettagli

CARTOGRAFIA 2 V 1 LA CARTA TRADIZIONALE. È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali

CARTOGRAFIA 2 V 1 LA CARTA TRADIZIONALE. È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali CARTOGRAFIA 2 V 2 P V 3 V 1 π LA CARTA TRADIZIONALE È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali È costituita da un disegno che rappresenta

Dettagli

Conve2014 per la trasformazione delle coordinate cartografiche e della componente altimetrica. Virgilio Cima Venezia, 9 novembre 2015

Conve2014 per la trasformazione delle coordinate cartografiche e della componente altimetrica. Virgilio Cima Venezia, 9 novembre 2015 per la trasformazione delle coordinate cartografiche e della componente altimetrica Virgilio Cima Venezia, 9 novembre 2015 1. Il problema - sistemi di riferimento diversi - discontinuità fra fusi diversi

Dettagli

I Sistemi di Riferimento

I Sistemi di Riferimento Università Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Corso di Formazione in Elementi di Edilizia - FEED Corso di DISEGNO Modulo 2 Prof. Franco Prampolini Unità didattica n. 2.03 I Sistemi

Dettagli

Inquadramento del rilievo topografico

Inquadramento del rilievo topografico Inquadramento del rilievo topografico Carlo Alberto Birocco Avigliana, 8 Ottobre 2013 ITG G. Galilei Definizione di INQUADRAMENTO: Insieme di operazioni topografiche e procedure di calcolo intese a riportare

Dettagli

Corso di laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio a.a Cenni di Geodesia

Corso di laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio a.a Cenni di Geodesia La Terra vista da un satellite Meteosat Cenni di Geodesia La Geodesia è la scienza che si occupa: dello studio della forma e delle dimensioni della superficie di riferimento terrestre (Geodesia teorica);

Dettagli

Cenni di cartografia. Tipologie di cartografia e sistemi di riferimento geografico. Corso di Sistemi Informativi Territoriali Avanzati - UD04

Cenni di cartografia. Tipologie di cartografia e sistemi di riferimento geografico. Corso di Sistemi Informativi Territoriali Avanzati - UD04 Cenni di cartografia Tipologie di cartografia e sistemi di riferimento geografico Corso di Sistemi Informativi Territoriali Avanzati - UD04 Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione e Politiche per

Dettagli

Cartografia Leggere e disegnare una carta ROMA 15 NOVEMBRE 2012

Cartografia Leggere e disegnare una carta ROMA 15 NOVEMBRE 2012 Cartografia Leggere e disegnare una carta ROMA 15 NOVEMBRE 2012 La cartografia è una rappresentazione di parte o di tutto il territorio Gli ATTRIBUTI della carta La cartografia è una rappresentazione,

Dettagli

pianeta Terra caratteristiche generali

pianeta Terra caratteristiche generali pianeta Terra caratteristiche generali Eratostene 275 195 ac http://www.youtube.com/watch?v=-o99ih9kbpw pianeta Terra alcune delle caratteristiche principali Massa: 5,9 x 10 24 kg Raggio medio: 6.371

Dettagli

Il sistema GPS IL SISTEMA GPS. Università di Pavia

Il sistema GPS IL SISTEMA GPS. Università di Pavia IL SISTEMA GPS Argomenti della lezione Navstar GPS Utilizzazione del sistema GPS a fini geodetici e topografici Problemi di passaggio di datum NAVSTAR GPS (NAVigation Satellite Timing And Ranging Global

Dettagli

la georeferenziazione dell informazione spaziale

la georeferenziazione dell informazione spaziale la georeferenziazione dell informazione spaziale Georeferenziazione Un dato spaziale georeferenziato è un dato che è riferito ad una collocazione fisica sulla superficie terrestre attraverso delle coordinate

Dettagli

Laboratorio di restauro Topografia e rilevamento

Laboratorio di restauro Topografia e rilevamento Laboratorio di restauro Topografia e rilevamento Dott. Andrea Piccin andrea_piccin@regione.lombardia.it ESERCITAZIONE GPS ELABORAZIONE DEI DATI Dott. Geol.Silvia Rosselli Il GPS Il posizionamento di un

Dettagli

Conversione coordinate

Conversione coordinate Conversione coordinate Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR-IDT) Titolo Creatore Conversione coordinate SITR Data 11/05/09 Soggetto Tipo Editore Descrizione Autori Formato Riferimento Diritti

Dettagli

IL MOTO di ROTAZIONE. CONSEGUENZE del MOTO di ROTAZIONE

IL MOTO di ROTAZIONE. CONSEGUENZE del MOTO di ROTAZIONE IL MOTO di ROTAZIONE moto di rotazione: il moto di rotazione è il movimento che la Terra compie attorno al proprio asse, da ovest verso est, in senso antiorario per un osservatore posto al polo nord celeste;

Dettagli

Il giorno. stella fissa. stella fissa. Meridiano del luogo. Meridiano del luogo

Il giorno. stella fissa. stella fissa. Meridiano del luogo. Meridiano del luogo Il giorno Intervallo di tempo necessario per una rotazione completa della Terra intorno al suo asse. 1) Giorno siderale (o sidereo) 23 h 56 m 2) Giorno solare vero (o apparente) ~24 h 3) Giorno solare

Dettagli

GPS-RTK: un servizio di posizionamento in tempo reale nel Friuli-Venezia Giulia

GPS-RTK: un servizio di posizionamento in tempo reale nel Friuli-Venezia Giulia Udine, 7 ottobre 2009 !" #$ SISTEMI DI RIFERIMENTO Insieme di regole e di misure necessarie a definire univocamente la posizione di un punto nello spazio. -> Sistemi di riferimento cartesiani 2D o 3D ->

Dettagli

Moti della Terra: Rotazione, Rivoluzione, Moti millenari

Moti della Terra: Rotazione, Rivoluzione, Moti millenari Moti della Terra: Rotazione, Rivoluzione, Moti millenari moto di rotazione giorno sidereo: 23h 56m 4s velocità di rotazione moto di rotazione: conseguenze Alternarsi del dì e della notte Moto apparente

Dettagli

LA TERRA. La Terra studiata come copro celeste, risulta essere un PIANETA un copro celeste di forma sferica che ruota attorno ad una stella il SOLE

LA TERRA. La Terra studiata come copro celeste, risulta essere un PIANETA un copro celeste di forma sferica che ruota attorno ad una stella il SOLE IL PIANETA TERRA LA TERRA La Terra studiata come copro celeste, risulta essere un PIANETA un copro celeste di forma sferica che ruota attorno ad una stella il SOLE FORMA E DIMENSIONI DELLA TERRA Agli

Dettagli

Cenni di cartografia. Tipologie di cartografia e sistemi di riferimento geografico

Cenni di cartografia. Tipologie di cartografia e sistemi di riferimento geografico Cenni di cartografia Tipologie di cartografia e sistemi di riferimento geografico Corso di Sistemi Informativi Territoriali per il Planning e l Urban Design - UD02 Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione

Dettagli

MANUALETTO PRATICO DI CARTOGRAFIA. Fabio Zonetti

MANUALETTO PRATICO DI CARTOGRAFIA. Fabio Zonetti MANUALETTO PRATICO DI CARTOGRAFIA Fabio Zonetti Gli Organi cartografici ufficiali dello Stato Legge del 2 febbraio 1960 n 68 I.G.M.I. Istituto Geografico Militare Italiano Istituto Idrografico della Marina

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 11 LE COORDINATE GEOGRAFICHE

UNITÀ DIDATTICA 11 LE COORDINATE GEOGRAFICHE UNITÀ DIDATTICA 11 LE COORDINATE GEOGRAFICHE 11.1 Il reticolato geografico La forma della Terra si discosta poco da quella di una sfera. Sulla superficie terrestre, considerata come sferica, è possibile

Dettagli

Società alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano. Topografia e orientamento

Società alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano. Topografia e orientamento Società alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano Topografia e orientamento Introduzione Per un alpinista sapersi orientare in montagna è altrettanto importante che saper arrampicare

Dettagli

GRAVIMETRIA PARTE I: MOTI DELLA TERRA GRAVITA TERRESTRE E GEOIDE

GRAVIMETRIA PARTE I: MOTI DELLA TERRA GRAVITA TERRESTRE E GEOIDE GRAVIMETRIA PARTE I: MOTI DELLA TERRA GRAVITA TERRESTRE E GEOIDE Corso di Geofisica Ambientale e Applicata Anno Accademico 003-004 Prof.ssa Gabriella Losito Revisione: Ing. Rossana Angelini 1. CAMPO GRAVITAZIONALE

Dettagli

Unità 4 Paragrafo 1 La forma e le dimensioni della Terra

Unità 4 Paragrafo 1 La forma e le dimensioni della Terra Unità 4 Paragrafo 1 La forma e le dimensioni della Terra forma ellissoide di rotazione più precisamente geoide sfera schiacciata ai poli solido più gonio dove ci sono i continenti e un po depresso nelle

Dettagli

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE. GIS Cartography. Syllabus

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE. GIS Cartography. Syllabus EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE GIS Cartography Syllabus Scopo Questo documento presenta il syllabus di ECDL GIS Modulo 1 Rappresentazione cartografica. Il syllabus descrive, attraverso i risultati del

Dettagli

CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA

CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA CLASSE 3E Contenuti Prerequisiti Conoscenze Competenze Modulo A Lo studio delle figure piane x Conoscere le relazioni possedute dalle figure

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Università Roma Tre - Dipartimento di Matematica e Fisica 21 maggio 2016 Misurazione dell accelerazione di gravità L accelerazione di gravità Un

Dettagli

29/10/2017. luminescenza.

29/10/2017. luminescenza. Orientarsi significa determinare la propria posizione rispetto a dei punti di riferimento. In passato il riferimento era il punto da cui sorge il sole (dal latino oriri, sorgere). Per orientarsi la prima

Dettagli

pianeta Terra caratteristiche generali

pianeta Terra caratteristiche generali pianeta Terra caratteristiche generali Eratostene 275 195 ac http://www.youtube.com/watch?v=-o99ih9kbpw pianeta Terra, alcune delle caratteristiche principali Massa: 5,9 x 10 24 kg Raggio medio: 6.371

Dettagli

La Georeferenziazione

La Georeferenziazione è stato previsto l inquadramento nel sistema nazionale unificato e secondo la rappresentazione conforme di Gauss; da ciò l immediata utilizzazione dei trigonometrici dell I.G.M., già disponibile in questo

Dettagli

> valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra

> valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra TOPOGRAFIA Geodesia Studio della forma e delle dimensioni della Terra > scelta di modelli semplificati della Terra > valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra

Dettagli

Sistemi di riferimento e posizione di un punto

Sistemi di riferimento e posizione di un punto Sistemi di riferimento e posizione di un punto Diversa posizione spaziale di un punto di date coordinate P(x,y,z) in funzione del sistema di riferimento adottato Z P (x,y,z) X y Z z x Diverse coordinate

Dettagli

RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO GEOMATICA

RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO GEOMATICA GEOMATICA Geomatica è un neologismo, sempre più diffuso anche se non ancora universalmente accettato, che include tutte le discipline del rilevamento territoriale e ambientale, e sottolinea che in esse

Dettagli

Protezione Civile PARACADUTISTI LOMBARDIA

Protezione Civile PARACADUTISTI LOMBARDIA Protezione Civile PARACADUTISTI LOMBARDIA Corso Specialistico A5-81 TOPOGRAFIA E GPS LA TERRA: DIMENSIONI, DISTANZE E RAPPRESENTAZIONE 25/28 Settembre 2014 - Cassano D'adda INDICE degli argomenti trattati

Dettagli

Corso Specialistico A5-81

Corso Specialistico A5-81 Corso Specialistico A5-81 TOPOGRAFIA E GPS LA TERRA: DIMENSIONI, DISTANZE E RAPPRESENTAZIONE 29/30/31 Gennaio 2016 - Pregnana Milanese Protezione Civile PARACADUTISTI LOMBARDIA INDICE degli argomenti trattati

Dettagli

INTRODUZIONE ALL ARCHEOASTRONOMIA PRATICA

INTRODUZIONE ALL ARCHEOASTRONOMIA PRATICA INTRODUZIONE ALL ARCHEOASTRONOMIA PRATICA Eugenio Realini Daniele Sampietro DEFINIZIONE Archaeoastronomy (also spelled archeoastronomy) is the study of how peoples in the past "have understood the phenomena

Dettagli

SISTEMI DI RIFERIMENTO CARTOGRAFICI

SISTEMI DI RIFERIMENTO CARTOGRAFICI SISTEMI DI RIFERIMENTO CARTOGRAFICI Nelle operazioni di restituzione i punti rilevati vengono elaborati e rappresentati nei seguenti sistemi di riferimento: 1. LOCALE (o ARBITRARIO) - Elaborazioni sul

Dettagli

SISTEMA DI RIFERIMENTO ALTIMETRICO. Il datum altimetrico è la superficie zero a cui sono riferite le quote

SISTEMA DI RIFERIMENTO ALTIMETRICO. Il datum altimetrico è la superficie zero a cui sono riferite le quote GEOIDE 1 SISTEMA DI RIFERIMENTO ALTIMETRICO Il datum altimetrico è la superficie zero a cui sono riferite le quote IL GEOIDE E LA SUPERFICIE EQUIPOTENZIALE DEL CAMPO DI GRAVITA USATA COME RIFERIMENTO DELLE

Dettagli

La rappresentazione cartografica

La rappresentazione cartografica La rappresentazione cartografica Lo scopo della cartografia : rappresentare in piccolo la superficie terrestre e i fenomeni che su di essa si osservano. La cartografia assimila il geoide terrestre a un

Dettagli

Geoportale in Comune. Censimento, Catalogazione e condivisione dei dati territoriali Interoperabilità tra le PA Locali e il Geoportale Nazionale

Geoportale in Comune. Censimento, Catalogazione e condivisione dei dati territoriali Interoperabilità tra le PA Locali e il Geoportale Nazionale Geoportale in Comune Censimento, Catalogazione e condivisione dei dati territoriali Interoperabilità tra le PA Locali e il Geoportale Nazionale Educazione ambientale nella scuola La Terra Il reticolo geografico

Dettagli

ANAS s.p.a. - Direzione Centrale Programmazione Progettazione 1. PREMESSE INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO DELL AREA DI INTERVENTO...

ANAS s.p.a. - Direzione Centrale Programmazione Progettazione 1. PREMESSE INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO DELL AREA DI INTERVENTO... ANAS - Direzione Centrale Programmazione Progettazione INDICE 1. PREMESSE...2 2. INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO DELL AREA DI INTERVENTO...4 3. METODOLOGIE OPERATIVE SULL ESECUZIONE DEI RILIEVI...7 4. ATTREZZATURA

Dettagli

LA CARTOGRAFIA ITALIANA

LA CARTOGRAFIA ITALIANA LA CARTOGRAFIA ITALIANA ENTI PREPOSTI ALLA REALIZZAZIONE DI CARTOGRAFIA ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA (IIM) (Genova): Produzione di carte costiere, nautiche e batimetriche. ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE

Dettagli

Moti della Terra. Rotazione Rivoluzione Precessione e nutazioni Moti millenari

Moti della Terra. Rotazione Rivoluzione Precessione e nutazioni Moti millenari Moti della Terra Rotazione Rivoluzione Precessione e nutazioni Moti millenari Asse terrestre 23 27 asse equatore Piano eclittica L asse terrestre -passante per il centro, emergente ai Poli, punti della

Dettagli

Conversione coordinate Sistema Informativo Territoriale Regionale e Infrastruttura di Dati Territoriale (SITR-IDT)

Conversione coordinate Sistema Informativo Territoriale Regionale e Infrastruttura di Dati Territoriale (SITR-IDT) Conversione coordinate Sistema Informativo Territoriale Regionale e Infrastruttura di Dati Territoriale (SITR-IDT) Indice 1. Le trasformazioni di coordinate... 3 1.1 Coordinate massime e minime ammesse

Dettagli

Moti della Terra: Rotazione, Rivoluzione, Moti millenari

Moti della Terra: Rotazione, Rivoluzione, Moti millenari Moti della Terra: Rotazione, Rivoluzione, Moti millenari moto di rotazione giorno sidereo: 23h 56m 4s velocità di rotazione moto di rotazione: conseguenze Alternarsi del dì e della notte Moto apparente

Dettagli

Dall astronomia alla geografia astronomica. La Terra vista dallo spazio. (NASA)

Dall astronomia alla geografia astronomica. La Terra vista dallo spazio. (NASA) 3. Il pianeta Terra Isola di Sakhalin (Unione Sovietica), 1 settembre 1983. Un volo di linea della Korean Air Lines, con a bordo 289 persone tra passeggeri e membri dell equipaggio, entra, per errore,

Dettagli

Anno Accademico 2007/2008. Astronomia. Corso di Laurea in Scienze Naturali. Alessandro Marconi

Anno Accademico 2007/2008. Astronomia. Corso di Laurea in Scienze Naturali. Alessandro Marconi Anno Accademico 2007/2008 Astronomia Corso di Laurea in Scienze Naturali Alessandro Marconi Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Università di Firenze Bibliografia Il testo su cui sono basate

Dettagli

Protezione Civile PARACADUTISTI LOMBARDIA

Protezione Civile PARACADUTISTI LOMBARDIA Protezione Civile PARACADUTISTI LOMBARDIA Corso Specialistico A5-81 TOPOGRAFIA E GPS LA TERRA: DIMENSIONI, DISTANZE E RAPPRESENTAZIONE 25/28 Settembre 2014 - Cassano D'adda INDICE degli argomenti trattati

Dettagli

Modulo 4: Disegno e rappresentazione del territorio e del paesaggio. Elementi di Cartografia

Modulo 4: Disegno e rappresentazione del territorio e del paesaggio. Elementi di Cartografia Politecnico di Milano Polo Regionale di Lecco Master in Analisi e gestione del patrimonio paesistico Modulo 4: Disegno e rappresentazione del territorio e del paesaggio Elementi di Cartografia Ing. Marco

Dettagli

Distribuzione di massa a simmetria sferica. orbite kepleriane (piane, ellittiche con fuoco nel centro di massa)

Distribuzione di massa a simmetria sferica. orbite kepleriane (piane, ellittiche con fuoco nel centro di massa) Geodesia spaziale Distribuzione di massa a simmetria sferica orbite kepleriane (piane, ellittiche con fuoco nel centro di massa) Parametri orbitali definizione del piano orbitale - i inclinazione rispetto

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA

SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA MARIA TERESA MELIS SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA titimelis@unica.it ANNO ACCADEMICO 2016/ 2017 LEZIONE 1 CARTOGRAFIA Corso di Sistemi Informativi Geografici in Geologia a cura di Maria Teresa

Dettagli

How to compute the sun vector for path planning

How to compute the sun vector for path planning How to compute the sun vector for path planning 1 Calcolo dell illuminazione delle celle solari Si consideri la Fig. 1. Il rover si sposta sulla mappa, variando nel tempo la sua posizione p = ( x y z )

Dettagli

DATUM E COORDINATE NELLA GEODESIA

DATUM E COORDINATE NELLA GEODESIA Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A.A. 2008/09 Prof. Fabio Radicioni DATUM E COORDINATE NELLA GEODESIA Dispensa redatta da: Fabio Radicioni Aurelio Stoppini 1

Dettagli

Il satellite GPS. Si distingue in satelliti del

Il satellite GPS. Si distingue in satelliti del Il satellite GPS Si distingue in satelliti del Blocco I: sperimentali e lanciati dal 1978 al 1985 (ormai tutti fuori uso); Blocco II, SVN 13-21: lanciati dal 1989 al 1990; Blocco IIA, SVN 22-40: lanciati

Dettagli

La sfera celeste. Coordinate locali altazimutali Coordinate universali equatoriali

La sfera celeste. Coordinate locali altazimutali Coordinate universali equatoriali La sfera celeste Coordinate locali altazimutali Coordinate universali equatoriali Volta celeste Volta parte della sfera visibile al di sopra dell orizzonte celeste (intersezione del piano tangente all

Dettagli

COORDINATE E DATUM. Nella geodesia moderna è molto spesso necessario saper eseguire TRASFORMAZIONI:

COORDINATE E DATUM. Nella geodesia moderna è molto spesso necessario saper eseguire TRASFORMAZIONI: COORDINATE E DATUM Viene detta GEOREFERENZIAZIONE la determinazione della posizione di un punto appartenente alla superficie terrestre (o situato in prossimità di essa) La posizione viene espressa mediante

Dettagli

DATUM E COORDINATE NELLA GEODESIA

DATUM E COORDINATE NELLA GEODESIA Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A.A. 2008/09 Prof. Fabio Radicioni DATUM E COORDINATE NELLA GEODESIA Dispensa redatta da: Fabio Radicioni Aurelio Stoppini 1

Dettagli

GEODESIA. 1. Il campo della gravità

GEODESIA. 1. Il campo della gravità GEODESIA 1. Il campo della gravità Molti tipi di misure geodetiche e topografiche con lo scopo di determinare la posizione nello spazio di punti sulla superficie terrestre hanno come riferimento la verticale

Dettagli

Rappresentazione della superficie terrestre su un piano. corrispondenza ellissoide-piano. rappresentazione parametrica

Rappresentazione della superficie terrestre su un piano. corrispondenza ellissoide-piano. rappresentazione parametrica Cartografia Rappresentazione della superficie terrestre su un piano aspetti metrici corrispondenza ellissoide-piano ϕ, λ X, Y biunivoca oppure, in coord. cartesiane rappresentazione parametrica X Y x y

Dettagli

Approfondimento sui sistemi di riferimento

Approfondimento sui sistemi di riferimento Approfondimento sui sistemi di riferimento La definizione di un sistema di riferimento Un sistema di riferimento, indicato spesso in Geomatica con il termine datum, è definito come una terna orientata

Dettagli

La Terra. Forma Dimensioni Movimenti

La Terra. Forma Dimensioni Movimenti La Terra Forma Dimensioni Movimenti La sfericità della Terra Secondo Teofrasto, fu Parmenide di Elea (510-? a.c.), seguace di Pitagora (570-597 a.c.), a ritenere che la prima volta che la Terra fosse sferica.

Dettagli

P = r. o + r. O + ω r (1)

P = r. o + r. O + ω r (1) 1 5.1-MOTI RELATIVI Parte I 5.1-Moti relativi-cap5 1 5.1-Moti relativi Teorema delle velocità relative Riprendiamo l impostazione tracciata nel paragrafo 2.6 (moti relativi 2-D) e consideriamo un sistema

Dettagli

Sistemi di riferimento in uso in Italia

Sistemi di riferimento in uso in Italia Sistemi di riferimento in uso in Italia Sistemi di riferimento in uso in Italia Paolo Zatelli Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Trento Paolo Zatelli Università di Trento 1 /

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA TERRA CLASSE 1^ H. a. s Prof.ssa RUBINO ALESSANDRA

PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA TERRA CLASSE 1^ H. a. s Prof.ssa RUBINO ALESSANDRA ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO "ENRICO FERMI" Via Luosi n. 23-41124 Modena Tel. 059211092 059236398 - (Fax): 059226478 E-mail: info@fermi.mo.it Pagina web: www.fermi.mo.it PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA

Dettagli

I moti dei pianeti. Luca Zangrilli (INAF-Arcetri) Astronomia Pratica May 17, / 10

I moti dei pianeti. Luca Zangrilli (INAF-Arcetri) Astronomia Pratica May 17, / 10 I moti dei pianeti Le leggi del moto dei pianeti nel Sistema Solare sono note sin dal XVII secolo, quando Kepler enunció le sue tre leggi. Ció che vogliamo fare non é studiare dal punto di vista fisico

Dettagli

RETI TOPOGRAFICHE. 1. Premessa

RETI TOPOGRAFICHE. 1. Premessa RETI TOPOGRAFICHE 1. Premessa Una rete topografica è costituita da un insieme di punti, detti vertici della rete, connessi fra di loro da un insieme di misure di distanze e di angoli azimutali e zenitali;

Dettagli

Risoluzioni di alcuni esercizi

Risoluzioni di alcuni esercizi Risoluzioni di alcuni esercizi Reti topografiche, trasformazioni di coordinate piane In una poligonale piana il punto è nell origine delle coordinate, l angolo (in verso orario fra il semiasse positivo

Dettagli

RIDUZIONE DELLE DISTANZE

RIDUZIONE DELLE DISTANZE RIDUZIONE DELLE DISTANZE Il problema della riduzione delle distanze ad una determinata superficie di riferimento va analizzato nei suoi diversi aspetti in quanto, in relazione allo scopo della misura,

Dettagli