Panel agroalimentare Indagini monografiche Panel Agroalimentare Ismea Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di trasformazione del comparto frutticolo Aprile 2007 Introduzione Attraverso le aziende del Panel Industria Agroalimentare Ismea afferenti al settore della trasformazione di frutta (1) è stata condotta un indagine sulle problematiche affrontate nelle fasi di approvvigionamento della materia prima/semilavorati e di commercializzazione della produzione aziendale (per maggiori approfondimenti sul Panel Ismea si rimanda alla Nota metodologica). Nel presente report si riportano i principali risultati dell analisi campionaria, il cui field di lavoro è conciso con il primo semestre del 2006. Composizione e caratteristiche del Panel Risultati dell indagine Approvvigionamento Il campione utilizzato per l indagine è composto da 42 imprese, appartenenti a due diversi comparti produttivi: 34 aziende del segmento trasformazione di frutta (inclusa la frutta in guscio) e 8 dell industria di trasformazione di agrumi (tabella 1). Per quanto concerne la stratificazione per dimensione aziendale (2), il campione presenta una leggera prevalenza di aziende di piccole dimensioni (40% del campione), mentre le imprese di grandi e di medie dimensioni rappresentano rispettivamente il 31% ed il 29% del campione. Tabella 1- Composizione del campione (numero aziende) Area Dimensione (n. addetti) Settore Nord Nord Sud e Totale Centro 1-9 10-29 30 Ovest Est Isole Trasf. frutta 3 23 0 8 14 9 11 34 Trasf. agrumi 0 0 0 8 3 3 2 8 Totale 3 23 0 16 17 12 13 42 La struttura e le caratteristiche dell approvvigionamento, nonché le problematiche ad esso correlate, sono state analizzate esplorando le seguenti tematiche: incidenza delle diverse tipologie di input produttivi agricoli (materia prima/semilavorati acquisiti, provenienti da produzione propria o in conto lavorazione terzi) sulla produzione finale aziendale, tipologia, numerosità, incidenza e localizzazione geografica dei fornitori di materie prime/semilavorati, modalità contrattuali di acquisto più ricorrenti, modalità di fissazione del prezzo per il pagamento dei fornitori, fattori di criticità che maggiormente condizionano la scelta dei fornitori, utilizzo, o meno, di disciplinari di produzione nei rapporti con i fornitori.
Per verificare quanti e quali input di natura agricola concorrono all ottenimento della produzione aziendale finale, è stato chiesto agli intervistati di esprimere in termini percentuali l incidenza sull output finale della frutta fresca (acquistata e/o conferita), dei semilavorati (acquistati e/o conferiti), della frutta/semilavorati forniti in conto lavorazione, nonché della produzione propria. Dalle risposte delle aziende intervistate, emerge che il 2 degli approvvigionamenti riguardano la frutta fresca intesa come materia prima (sono inclusi anche gli agrumi), mentre l incidenza dei semilavorati si attesta intorno al 76% (grafico 1). In questo settore la produzione propria e la lavorazione in conto terzi rivestono poca importanza o risultano assenti. Considerando separatamente i due segmenti (trasformazione della frutta e trasformazione degli agrumi), risulta che nell industria della trasformazione della frutta i semilavorati frutticoli sono l input produttivo preponderante (incidono per il 7 sulle produzioni finali), mentre nell ambito della trasformazione degli agrumi è rilevante la materia prima agricola (con un incidenza del 6%. A quest ultimo proposito, va puntualizzato che il segmento della trasformazione degli agrumi copre solo il dell output finale del settore, mentre il rimanente 93% è rappresentato dalle altre trasformazioni frutticole). Grafico 1 Incidenza dei diversi input produttivi sulla produzione aziendale finale Frutta fresca 5, 18,1% Semilavorati 1,1% 74,9% Produzione propria 0,2% 0% 20% 40% 60% 80% Trasf. frutta Trasf. agrumi Base di riferimento: aziende della trasformazione di frutta e di agrumi (42 casi) Circa la tipologia di fornitore prevalente, per la fornitura di frutta fresca, le imprese intervistate hanno dichiarato di rivolgersi prevalentemente alle cooperative/strutture associative (81% dei casi) e, in modo più contenuto, alle singole aziende agricole (2) e agli intermediari commerciali (1). Diversamente, per quanto riguarda gli approvvigionamenti di frutta semilavorata, questi risultano effettuati principalmente attraverso altre industrie (secondo il 43% degli intervistati), gli intermediari commerciali (3) e, in misura minore, attraverso le strutture associative/cooperative (1 dei casi) (grafico 2).
Grafico 2 Tipologia di fornitori della materia prima agricola/semilavorati Singole aziende agricole 2 Soci conferenti Cooperative, associazioni 10% 1 81% Intermediari commerciali Altre industrie 1 3 43% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Frutta Fresca Frutta semiliavorata Base di riferimento: aziende che acquistano frutta fresca (21 casi) e frutta semilavorata (23 casi) Con riferimento all approvvigionamento sia di frutta fresca sia di frutta semilavorata, dall analisi dei risultati emerge che le imprese solitamente si rivolgono ad un numero piuttosto elevato di fornitori (grafico 3). Così, l incidenza dei tre principali fornitori sull intera fornitura risulta piuttosto bassa: mediamente, secondo il 62% delle aziende interpellate, nel caso degli acquisti di frutta fresca, tale incidenza non supera il 20%; secondo il 48% delle stesse, nel caso degli approvvigionamenti di frutta semilavorata, oscilla tra il 21% e il 40%. Grafico 3 Numerosità dei fornitori della materia prima 11-20; 33% Frutta fresca 21-1 oltre Frutta semilavorata Non so, n.r.; 22% 1-3; 13% 4-10 fornito ri; 42% 1-3; oltre 2 21-13% 11-20; 13% 4-10 fornito ri; 6 Base di riferimento: aziende che acquistano frutta fresca (21 casi) ed frutta semilavorata (23 casi) Diversa la localizzazione dei fornitori a seconda del prodotto trattato. Sulla scorta delle risposte degli operatori interpellati, è emerso che le industrie che trasformano frutta fresca acquistano la materia prima principalmente nelle province limitrofe (52% dei casi), in altre zone del territorio nazionale (48% dei casi) e, quindi, nella stessa provincia (43% dei casi). Le aziende che, invece, processano semilavorati si rivolgono in modo prevalente a fornitori italiani, ubicati nelle diverse zone d Italia (48% delle risposte) e, in misura minore, a
fornitori siti nei 25 Paesi dell Ue e nei Paesi extra Ue (in entrambi i casi, è stata rilevata una percentuale di assensi pari al 22%). Con riferimento alle modalità contrattuali più diffuse, per la frutta fresca risultano prevalenti i contratti di durata annuale o pluriennale (entrambi i casi con il 32% delle risposte); mentre, per l acquisto di semilavorati gli operatori ricorrono maggiormente a contratti annuali (5) e ad accordi verbali non contrattualizzati (18%). Per la fissazione del prezzo, gli operatori del campione si basano prevalentemente su trattative tra le parti - come confermato dal 43% di essi nel caso della frutta fresca e dal 48% nel caso della frutta semilavorata -, oppure, sulle quotazioni dei principali mercati di riferimento rispettivamente, secondo il 29% di quanti trasformano frutta fresca e il 13% di quanto processano frutta trasformata. Tra i fattori, invece, che incidono maggiormente sulla scelta dei fornitori, la rispondenza a specifici standard qualitativi è risultato quello più diffusamente condiviso, indicato dal 7 delle industrie che approvvigionano frutta fresca e dal 50% di quelle che approvvigionano frutta semilavorata. Questo fenomeno viene riscontrato soprattutto nel caso delle aziende che si avvalgono di disciplinari di fornitura, basati essenzialmente su requisiti relativi a caratteristiche merceologiche e sulle certificazioni di prodotto (Bio, Dop/Igp). Un ulteriore fattore di rilievo che influisce sulla scelta dei fornitori è il livello dei prezzi, dichiarato dal 3 delle aziende che acquistano frutta fresca e dal 46% di quelle che acquistano frutta semilavorata (grafico 4). Grafico 4 Fattori critici in fase di approvvigionamento Volume della fornitura 9% Costanza della fornitura 1 32% Livello di prezzo 3 4 Tempi di dilazione dei pagamenti Rispondenza a standard qualitativi/disciplinari Assenza di canali di approvvigionamento alternativi Affidabilità 11% 16% 18% 50% 7 Non so, n.r. Frutta fresca Frutta semilavorata Base di riferimento: aziende che acquistano frutta fresca (19 casi) e frutta semilavorata (22 casi)
Commercializzazione L analisi, poi, della struttura, delle caratteristiche e delle prospettive della commercializzazione è stata condotta attraverso l approfondimento delle seguenti tematiche: incidenza delle vendite delle diverse tipologie di output prodotto (prodotto fresco/condizionato; prodotto semilavorato: frutta sgusciata/tostata, puree, concentrati, congelati; prodotto finito:succhi, conserve, marmellate, snack a base di frutta secca, frutta essiccata; prodotti IV gamma) sul fatturato aziendale, struttura del portafoglio clienti, fattori di maggiore criticità della commercializzazione, prospettive di nuovi canali e/o destinazioni commerciali. Riguardo alla determinazione del fatturato, si evidenzia che secondo l 80% delle aziende intervistate le vendite riguardano principalmente il prodotto finito, mentre soltanto per il 16% ed il di esse il fatturato aziendale deriva, rispettivamente, da prodotto semilavorato e da prodotto fresco/condizionato. I prodotti di IV, infine, risultano avere un incidenza bassa, pari all 1% (grafico 5). Grafico 5 Incidenza dei diversi prodotti sul fatturato aziendale fresco/condizionato semilavorato (conserve vegetali, surgelati, prodotti finito (conserve vegetali, surgelati, prodotti essiccati) 1 80% Prodotti IV gamma 1% Base di riferimento: aziende del comparto frutticolo (42 casi) Dall analisi delle risposte circa la numerosità dei clienti, emerge che nel caso delle vendite del fresco/condizionato il 40% degli operatori conta mediamente un numero di acquirenti compreso tra 4 e 10; mentre, nell ambito delle vendite di prodotti semilavorati e di prodotti finiti, la classe più diffusa è risultata quella di oltre 50 clienti (esattamente, con una frequenza del 36% nel caso dei semilavorati e del 73% in quello dei prodotti finiti) (grafico 6).
Grafico 6 Numerosità dei clienti di prodotti frutticoli fresco/condizionato semilavorato 1-3 4-10 clienti 11-20 clienti 21-50 clienti Oltre 50 clienti Non so, n.r. finito 0% 20% 40% 60% 80% 100% Base di riferimento: aziende rispondenti: 5 per il fresco/condizionato; 14 per il semilavorato; 26 per il finito. A livello territoriale, e in riferimento alle diverse categorie di prodotti analizzati (fresco/condizionato, semilavorato, finito, di IV gamma), la clientela si presenta equamente distribuita sull intero territorio nazionale. Si evince anche un elevata presenza di clienti ubicati nei Paesi dell Unione Europea, sia nel caso dei prodotti freschi e dei prodotti finiti (confermata dal 40% delle aziende che commercializzano questa tipologia di prodotti) sia nel caso dei prodotti semilavorati (la cui percentuale di conferme è del 5). Circa, poi, i canali di sbocco prevalenti, dalle risposte degli operatori emerge che, nell ambito dei prodotti frutticoli freschi o condizionati, questi sono rappresentati, in ordine di importanza, dagli intermediari commerciali, dalla GDA e dai punti vendita del dettaglio tradizionale o specializzato. Diversamente, per i prodotti semilavorati il principale canale di sbocco risulta essere l industria di seconda trasformazione e, in misura minore, gli intermediari commerciali e il dettaglio tradizionale; mentre, i prodotti finiti vengono principalmente esitati attraverso gli intermediari commerciali e la grande distribuzione (grafico 7). Grafico 7 Canali di commercializzazione dei prodotti frutticoli Industria 10% 1 79% Intermediari commerciali Grande distribuzione organizzata 2 29% 2 50% 50% Dettaglio tradizionale/specializzato 2 Ristorazione 19% 31% fresco/condizionato semilavorato finito Per tutti i prodotti dell industria di prima trasformazione frutticola, il livello del prezzo e la rispondenza a determinati standard qualitativi sono stati indicati tra i
principali fattori di criticità per la fase della commercializzazione (grafico 8). Grafico 8 Fattori critici nella fase di commercializzazione Livello di prezzo Rispondenza a standard qualitativi Volumi e continuità delle forniture Potere contrattuale degli acquirenti Modalità di pagamento Modalità di ritiro/logistica dei trasporti Altro Non ci sono particolari fattori critici 1 3 29% 9% 8% 26% 22% 1 79% 7 fresco/condizionato semilavorato finito Base di riferimento: aziende rispondenti Circa le prospettive commerciali future, a livello geografico gli operatori interpellati non hanno manifestato particolare interesse per acquisire nuove quote di mercato su altri mercati ad eccezione delle imprese che producono prodotto fresco/condizionato, che hanno dichiarato l intenzione di entrare nei mercati Ue ed extra Ue. Riguardo alle prospettive di avvalersi o meno di nuovi canali di sbocco, dall indagine è emerso che gli operatori sono più propensi a potenziare i canali di cui già si giovano, rispetto che prenderne in considerazione dei nuovi. NOTE (1) Si fa presente che i segmenti della lavorazione e conservazione della frutta analizzata in questo report sono quelli della frutta, della frutta in guscio e degli agrumi. Di seguito vengono riportati i codici delle classificazioni statistiche nell ambito dei quali le suddette produzioni trovano riscontro: Ateco 2002-15.32 Produzione di succhi di frutta e di ortaggi Ateco 2002 15.33 Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi n.c.a. (2) Per quanto concerne la stratificazione del campione per dimensione aziendale si specifica che, ai fini dell indagine, è stata utilizzata una classificazione diversa da quella prevista dal decreto MAP del 18/04/2005 e, pertanto, si considerano piccole le imprese fino a 9 addetti, intermedie quelle con 10-29 addetti e grandi le imprese con 30 e più addetti. Ulteriori informazioni e dati sono disponibili su richiesta Ismea Direzione Mercati e Risk Management Ufficio Statistico e Modelli Econometrici Responsabile: Antonella Finizia (+39) 06.855.68.569 Giovanna Maria Ferrari (+39) 06.59.60.2821 Valerio Torriero (+39) 06.855.68.485