TRATTAMENTO CON PROSTAGLANDINE NELL ARTERIOPATIA DIABETICA

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Transcript:

TRATTAMENTO CON PROSTAGLANDINE NELL ARTERIOPATIA DIABETICA M.L. Larini U.O.C. Nefrologia e Dialisi P.O. S. Caterina Novella GALATINA Direttore Dr. Marcello Napoli

Diabete e ESRD in Italia 2000

Pt in HD ASL LE al 31 dicembre 2013: Totale pt 756 Totale diabetici 159 (21%) % ASL LE: Percentuale di Pazienti Diabetici in Emodialisi al 31 dicembre 2013 30 25 20 15 10 5 0 Galatina Lecce Tricase Casarano Copertino Gallipoli Scorrano Otranto Città di Le Campi Totale

Pt in HD ASL LE al 31 dicembre 2013: Totale pt 756 Totale diabetici 159 (21%) % ASL LE: Percentuale di Pazienti Diabetici in Emodialisi al 31 dicembre 2013 30 25 21% 20 15 10 5 0 Galatina Lecce Tricase Casarano Copertino Gallipoli Scorrano Otranto Città di Le Campi Totale

Sopravvivenza in dialisi in base alla Nefropatia di Base Il Diabete rappresenta un importante fattore di rischio nel pt in dialisi. E evidente che i diabetici hanno una sopravvivenza minore rispetto a pt con altre patologie di base Hemodialysis in diabetic patients Akmal M, AJKD, 2001

Il paziente diabetico presenta numerose complicanze cliniche prevalentemente correlate a - alterazioni glico-metaboliche il pt diabetico non solo sopravvive - complicanze micro-macrovascolare meno ma presenta anche una serie di problematiche inter-intradialitiche La loro manifestazione, sia acuta che cronica, rende critico il trattamento dialitico collegate alle complicanze del diabete

Il paziente diabetico in dialisi ha spesso un peggioramento delle complicanze del diabete stesso Vasculopatia periferica Macro vascular Micro vascular Neuropathy Infections DETERMINANTE Neuropatia DETERMINANTE PIEDE DIABETICO

Tradizionalmente la neuropatia periferica è stata considerata responsabile del piede diabetico, in realtà i dati epidemiologici dimostrano una elevata prevalenza della vasculopatia periferica nei pazienti diabetici Jude EB et al. Diabet Med. 2010;27:4-14. Faglia E et al. Diabet Med. 2005;22:1310-1314. LA NEUROPATIA PERIFERICA, RALLENTANDO LA DIAGNOSI, POICHE IL PT NON AVVERTE DOLORI, E SPESSO RESPONSABILE DELLA GRAVITA DELLE LESIONI Associata o no a neuropatia periferica, la Vascolopatia è presente nel 50% dei casi di lesioni agli arti inferiori L. Prompers L. et al. The EURODIALE Study Diabetologia (2008) 51:747-755 1,2)

Spesso gli effetti della neuropatia e della vascolopatia periferica sono evidenti già all inizio del trattamento dialitico Comorbilità presenti nel Diabetico all avvio del trattamento dialitico Amputazioni 12,27 % Cecità 11,04 % Sordità 2,45 % Neuropatia Periferica 19,63 % Infermità mentale 5,52 %

Il piede diabetico nel Pt con MRC Prevalenza Dati della NHANES (National Health and Examination Survey) hanno mostrato che la PAD colpisce il 15% di adulti di età superiore ai 70 anni. Dati della NHANES 1999-2004 indicano che il 24% dei soggetti con GFR<60 ml/min/1.73 m presentano PAD rispetto al 3,7% dei pz con GFR >60 ml/min/1.73. MRC I -II Prevalenza di PAD 3.7% La MRC aggrava il Piede Diabetico e ne aumenta la PREVALENZA MRC III V Stadio Prevalenza di PAD 24%

Il piede diabetico in Dialisi La patologia ischemica degli arti inferiori tipica del diabetico è amplificata dal trattamento dialitico Lepäntalo M et al. Diabetes Metab Res Rev 2012; 28 (Suppl 1) : - alterazioni del metabolismo calcio-fosforo - Ipotensione intradialitca - Sovrapporsi della neuropatia uremica a quella diabetica - Sovrapporsi della vascolopatia del dializzato a quella diabetica

Il piede diabetico in Dialisi?

Il piede diabetico in Dialisi Nefrologia e Dialisi PO Galatina Nel 2014 n. 20 pt diabetici 1 amputato già all inizio del trattamento 6 hanno subito amputazioni dopo l avvio della HD Il 35% dei nostri pt diabetici in dialisi hanno subito amputazioni

TRATTAMENTO CON PROSTAGLANDINE NELL ARTERIOPATIA DIABETICA Quando ed in quali pazienti avviare il trattamento Problematiche Quali pazienti escludere Come attuarlo

TRATTAMENTO CON PROSTAGLANDINE NELL ARTERIOPATIA DIABETICA Quando ed in quali pazienti avviare il trattamento Problematiche Quali pazienti escludere Come attuarlo

INDICAZIONI

INDICAZIONI ILOPROST: Scheda Tecnica Indicazioni: Trattamento dell Ischemia arteriosa cronica grave degli arti inferiori in pazienti a rischio di amputazione e quando non è indicato un intervento di rivascolarizzazione chirurgica o endovascolare

INDICAZIONI Dal 2011 nel nostro centro abbiamo avviato un protocollo di trattamento del piede ischemico diabetico del Dializzato finalizzato alla risoluzione o attenuazione della sintomatologia legata al piede ischemico.

INDICAZIONI TRATTAMENTO CON ILOPROST Ci siamo attenuti alle indicazioni contenute in scheda tecnica Trattamento dell Ischemia arteriosa cronica grave degli arti inferiori in pazienti a rischio di amputazione e quando non è indicato un intervento di rivascolarizzazione chirurgica o endovascolare Negli ultimi anni, grazie all esperienza maturata nella gestione di questa terapia, abbiamo esteso il trattamento anche a pazienti non dializzati sia con patologia ischemica diabetica sia con patologie vascolari diverse dall ischemia diabetica cronica degli arti inferiori

INDICAZIONI Tutti pt reclutati sono stati sottoposti a: ECD arti inferiori Angio TC Sono stati reclutati solo i pazienti esclusi da possibili interventi di rivascolarizzazione chirugica o endovascolare e pazienti sintomatici in attesa di intervento

TRATTAMENTO CON PROSTAGLANDINE NELL ARTERIOPATIA DIABETICA Quando ed in quali pazienti avviare il trattamento Problematiche Quali pazienti escludere Come attuarlo

PROBLEMATICHE Sono legate all insorgenza di effetti collaterali Sono determinate dalla vasodilatazione indotta dal farmaco Cefalea Nausea Vampate di calore Ipotensione Alla comparsa di uno o più dei sintomi sopracitati si interviene riducendo la velocità di infusione fino alla regressione dei sintomi Stabilendo in tal modo la Dose Massima Tollerata che può essere differente da paziente a paziente

PROBLEMATICHE In alcuni casi non si riesce a raggiungere la Dose Massima Tollerata, con mancata remissione degli effetti collaterali In tali situazioni il trattamento va sospeso

TRATTAMENTO CON PROSTAGLANDINE NELL ARTERIOPATIA DIABETICA Quando ed in quali pazienti avviare il trattamento Problematiche Quali pazienti escludere Come attuarlo

CONTROINDICAZIONI Coronaropatie gravi o Angina instabile Infarto miocardico nei 6 mesi precedenti Insufficienza cardiaca congestizia acuta o cronica ( NYHA II-IV ) Aritmie gravi Sospetto di congestione polmonare Ipersensibilità al principio attivo e ad uno degli eccipienti Gravidanza Allattamento

TRATTAMENTO CON PROSTAGLANDINE NELL ARTERIOPATIA DIABETICA Quando ed in quali pazienti avviare il trattamento Quali pazienti escludere Come attuarlo Problematiche

PROTOCOLLO TERAPEUTICO Il trattamento base prevedeva 10 infusioni per ciclo, effettuate a di alterni, nei giorni di non dialisi, per un totale di 3 cicli a distanza di 3-4 settimane Ogni ciclo prevedeva l infusione di Iloprost 0,5 mcg (50.000 ng) 1 fl. in sol. Fisiologica 0,9% 250 ml. Somministrazione con pompa di infusione Velocità di infusione massima è di 2 ng/kg/m (senza scendere sotto 0.5 ng/kg/m) corrispondente, in un soggetto di 70 kg, ad una velocita di 40 ml/ora Durata complessiva del trattamento 6 ore

PROTOCOLLO TERAPEUTICO I Trattamento La velocita è di 1 ng/kg/m Corrispondente a mezza fiala di Iloprost in 250 ml di Fisiologica a 40 ml/ora Durata complessiva del trattamento 6 ore Trattamenti successivi al primo Velocità è di 2 ng/kg/m Corrispondente a 1 fiala di Iloprost in 250 ml di Fisiologica a 40 ml/ora Durata complessiva del trattamento 6 ore

NOSTRA ESPERIENZA Casistica 20 PT con MRC (11 m e 7 f) 15 diabetici; età anagrafica:70 + 7 anni; 14 in HD (anzianità dialitica 40 + 28 mesi 3 in Dialisi Peritoneale 1 in Predialisi 2 MRC III stadio 1 Pt con LES e lesioni ischemiche alle dita delle mani* 2 Pt con Sclerodermia e lesioni alle dita delle mani* * Prevalenti durante i mesi invernali

NOSTRA ESPERIENZA Si è valutato Efficacia Attenuazione della sintomatologia dolorosa Miglioramento delle lesioni Ischemiche Tollerabilità Assenza / Presenza di effetti collaterali

NOSTRA ESPERIENZA 14 pt in Emodialisi Periodica n. Cicli Sintomi Lesioni Effetti Collaterali Esiti 1 3 ++ ++ +- Miglioramento 2 1 ++ // +- Rivascolarizzato 3 3 ++ ++ -- Miglioramento 4 3 ++ ++ -- Amput. Minore 5 3 ++ ++ -- Amput. Minore 6 1 ++ ++ -- Rivascolarizzato 7 3 ++ ++ +- Miglioramento 8 2 +- -- +++ Amputazione 9 1 +- -- ++++ Decesso 10 1 -- -- ++++ Amputato 11 1 -- -- ++++ Amputato 12 1 -- -- ++++ Amputato 13 1 -- -- ++++ Amputato 14 1 -- -- oooo Decesso

NOSTRA ESPERIENZA n. Cicli Sintomi Lesioni Effetti Collaterali 3 pt in Dialisi Peritoneale 1 3 ++ ++ +- Amputazione Esiti 2 1 ++ // +- Decesso 3 3 ++ ++ -- Miglioaramento 3 pt con MRC IV-V stadio 1 3-3 ++ ++ -- Miglioramento 2 3 ++ ++ -- Miglioramento 3 3 ++ ++ +- Miglioramento 3 pt con vasculiti autoimmuni (LES, Sclerodermia) 1 3 +++ -- +- Miglioramento 2 3-3 +++ -- -- Miglioramento 3 3-3 +++ -- +- Miglioramento

NOSTRA ESPERIENZA Risultati 8 pt hanno interrotto la terapia dopo le prime infusioni: Intolleranza (cefalea, vampate di calore) Un pt, che aveva iniziato il trattamento in regime di ricovero, dopo la dimissione non si è più presentato. 11 Hanno concluso i cicli di terapia previsti 8 pt hanno ottenuto un miglioramento delle lesioni. I tre pazienti con vascolopatia autoimmune (2 sclerodermia ed 1 LES) hanno avuto una risoluzione della sintomatologia dolorosa che aveva richiesto il trattamento

Risultati 8 pt hanno ottenuto un miglioramento delle lesioni. Tutti avevano completato il ciclo terapeutico

Risultati

Pt n, 1

Risultati pt n. 3 non diabetico, vasculopatico Inizio 15 giorni dalla fine del II ciclo Quadro attuale (9 mesi dalla fine del III ciclo)

CONCLUSIONI La nostra esperienza, pur limitata per numero di casi e per follow up, è da considerare positiva L aver risolto la sintomatologia algica e la guarigione delle lesioni trofiche in 8/20 casi ci spinge a continuare la nostra esperienza Sono inoltre riportate segnalazioni che anche in caso di amputazioni la terapia con Iloprost migliorarando l irrorazione delle lesioni ischemiche faciliti il demarcamento delle stesse agevolando il compito del chirurgo. Un altra osservazione che emerge dalla nostra esperienza e che i casi ad evoluzione infausta sono stati quelli con le lesioni più avanzate, suggerendo, che probabilmente, un intervento più precoce avrebbe potuto avere esiti migliori Rilevante il risultato ottenuto sulla sintomatologia algica dei pazienti con vascolopatie autoimmuni