Corso di laurea in Economia e Gestione Aziendale Programmazione e controllo a cura della Dott.ssa Silvia Macchia Organizzazione del corso 54 ore di lezione frontale (sia teoriche che pratiche) Mart. Giov. Ven. ore 8.30-10.00; Esercitazioni tutti i Merc. 8.30-10.00 (a partire da 7/03); 6 Esami scritti; Verifica intermedia il 17 aprile (Cap. 1-9 escluso 6); Meccanismo del debito con voto a diminuire ( 10%: più ci metto a recuperare più il voto puntuale si abbassa); Recupero del debito entro e non oltre i 3 appelli successivi; ORARIO RICEVIMENTO MART. GIOV. 12-13 1
PROGRAMMA DEL CORSO Analisi di bilancio; Analisi dei flussi finanziari; Stesura del report di analisi economico-finanziario; Leva finanziaria e leva operativa; Analisi dei costi funzionali alle scelte di convenienza economica; Budget e analisi degli scostamenti. Oggetto Verifica intermedia Informazioni utili Fondamentale conoscere il programma di Economia Aziendale e Ragioneria Generale ed Applicata. Avvisi e materiale didattico pubblicato su pagina web docente. Mail. macchia@unica.it Pagina facebook Corso di Programmazione e Controllo Dott.ssa Macchia. Testo: Strumenti per il controllo economico e finanziario nelle imprese, Melis G. (a cura di), Giuffrè, 2013. 2
Articolazione prossime settimane: Giovedì 1/03 LEZIONE Venerdì 2/03 ESERCITAZ. RIEPILOGO RAGIONERIA Martedì 6/03 LEZIONE Mercoledì 7/03 LEZIONE Giovedì 8/03 LEZIONE Venerdì 9/03 ESERCITAZIONE RICL. BILANCIO Martedì 13/03 LEZIONE Mercoledì 14/03 LEZIONE Giovedì 15/03 LEZIONE Venerdì 16/03 ESERCITAZIONE RICL. BILANCIO Il bilancio come strumento di controllo di gestione Programmazione e Controllo A.A. 2014/2015 a cura della Dott.ssa Silvia Macchia 3
Bilancio come strumento di controllo di gestione Informazioni Indici economici, situazione e struttura finanziaria; Flussi liquidità e capitale circolante netto. Analisi esterne/interne; Analisi storiche/prospettiche. Bilancio d esercizio: rappresentazione veritiera e corretta principi valutazione: Quantità: Certe Stimate Congetturate Continuità aziendale, prudenza, prevalenza sostanza su forma competenza economica, costanza, rilevanza. Reddito d esercizio Capitale di funz. Valore creato Capitale economico 4
Codice civile Schema Stato Patrimoniale ATTIVO Investimenti netti per destinazione economica A) Soci quote da versare B) Immobilizzazioni C) Circolante D) Ratei e risconti PASSIVO Natura fonti di finanziamento A) Patrimonio netto B) Fondi rischi ed oneri C) Trattamento F.R. D) Debiti E)Ratei e risconti N.B. Crediti e debiti distinti per realizzo o pagamento oltre o entro 12 mesi CODICE CIVILE: SCHEMA CONTO ECONOMICO A) VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTO DELLA PRODUZIONE C) DIFFERENZA FRA VALORE E COSTO DELLA PRODUZIONE D) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI E) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE F) IMPOSTE SUL REDDITO UTILE (PERDITA) D ESERCIZIO 5
Rilevanza, significatività e rischiosità delle poste di bilancio. N è rappresentativo del valore dell azienda? R è una remunerazione soddisfacente per gli azionisti? R è disponibile (flusso di reddito e flusso di cassa)? I risultati passati sono ripetibili? Chiave di lettura è il complesso delle regole che disciplina la redazione del bilancio. 11 Valutazioni preliminari sul bilancio - Oneri pluriennali: valutare la ragionevolezza della iscrizione e la possibilità di distribuzione utili. - Immobilizzazioni materiali: comparazione con valori di mercato. - Immobilizzazioni finanziarie: natura della partecipazione, soggetto partecipato, criterio di valutazione della posta. 12 6
- Magazzino: natura, criteri utilizzati per valorizzare la giacenza, situazione aziendale; - Particolare attenzione alle commesse pluriennali. - Crediti: ragionevolezza dei criteri di valutazione. - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: risorse liquide di riserva. - Ratei e risconti: congruità delle stime e congetture. 13 Patrimonio netto: Articolazione componenti: Capitale sottoscritto e versato Riserve da ritenzione utili; Riserve da rivalutazioni; Riserve di capitale; Fondi rischi e spese future: Rischi incerti in scadenza e ammontare; Spese future certi in ammontare e incerti in scadenza; TFR Debiti: natura e scadenza. Ratei risconti: congruità delle stime e congetture. 14 7
Riclassificazione finanziaria S.P. Attivo Impieghi Realizzabilità in valori finanziari: entro 12 mesi oltre 12 mesi correnti; immobilizzazioni. Passivo Esigibilità in valori finanziari: entro 12 mesi correnti; Fonti Capitale di terzi Passivo Corrente Passivo Consolidato. oltre 12 mesi consolidato. Capitale Proprio. Bilancio common size valori percentuali 100 = totale impieghi / fonti schemi omogenei pluriennali Attivo: Riclassificazione finanziaria: problematiche Crediti a breve/a mlt; Soci c/versamenti : Posta rettificativa del capitale sociale. Anticipi fornitori magazzino Ratei e risconti: q. pluriennale immobilizz.ne; q. annuale circolante. Valori attivo (riespressione a valori correnti/contributi c/capitale) Passivo: Anticipi da clienti passivo o rettifica magazzino Fondi per rischi e oneri: Fondo TFR: Ratei e risconti: q. pluriennale consolidata; q. annuale corrente. 8
Il leasing Contratto in cui un azienda proprietaria di un bene strumentale (concedente o locatore) lo cede in locazione ad un utilizzatore (conduttore, locatario) dietro il pagamento di un corrispettivo (canone di locazione) 2 principali forme: 1) Caratteristiche leasing operativo: - l azienda concedente (produttrice del bene) mantiene i rischi che gravano sul bene; - durata del contratto generalmente breve (al termine vi è la possibilità dell estinzione, rinnovo o stipulazione di un nuovo contratto) 2) Caratteristiche leasing finanziario - Tutti i rischi e i benefici sono trasferiti all utilizzatore finale (la proprietà rimane al concedente-società finanziaria) - Operazione di finanziamento - A scadenza contratto l utilizzatore può restituire il bene o acquistarlo al valore di riscatto - Il pagamento dei canoni avviene di norma mediante maxi-canone iniziale e canoni periodici. Rappresentazione contabile (bilancio dell utilizzatore) Es. il 1/01/anno1 si stipula un contratto di leasing triennale per un impianto. I canoni sono pari a 120 per anno + IVA 22%. Vita utile del bene = 3 anni. Valore di mercato del bene = valore attuale dei pagamenti minimi = 300 Es. 1 Es. 2 Es. 3 Quota capitale 90 100 110 Quota interessi 30 20 10 Canoni 120 120 120 Quota amm.to 100 100 100 18 9
Rilevazioni contabili metodo patrimoniale 1/1 Canoni di leasing 120,00 IVA a credito 26,40 Fornitori 146,40 Ricevuta fattura n per canone leasing 1/1 19 Rappresentazione metodo patrimoniale Stato patrimoniale Attività Passività e netto Es.1 Es.2 Es.3 Es.1 Es.2 Es.3 Costi Conto economico Ricavi Canoni Leasing 120 120 120 Es.1 Es.2 Es.3 Es.1 Es.2 Es.3 20 10
Rilevazioni contabili metodo finanziario 1/1 Impianti 300,00 Debiti vs società di leasing 300,00 Stipulato contratto leasing macchinario Debiti vs società di leasing 90,00 Interessi passivi di leasing 30,00 IVA a credito 26,40 Fornitori 146,40 Ricevuta fattura n per canone leasing 31/12 Ammortamento impianti 100,00 Fondo ammortamento impianti 100,00 Ammortamenti dell esercizio 21 Rappresentazione metodo finanziario Stato patrimoniale Attività Passività e netto Es1 Es2 Es3 Es1 Es2 Es3 Impianti 300 300 300 Debiti leasing 210 110 0 F.do amm.to 100 200 300 V.N.C. 200 100 0 Conto economico Costi Amm.ti Int. passivi Ricavi Es.1 Es.2 Es.3 Es.1 Es.2 Es.3 100 100 100 30 20 10 22 11
Scelta del legislatore italiano: - Metodo patrimoniale per la redazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico - Informazioni per la ricostruzione del metodo finanziario nella Nota Integrativa (art. 2427 punto 22): Valore netto contabile del bene Valore attuale rate non scadute Oneri finanziari Ammortamenti N.B. il punto 22 della Nota Integrativa non è richiesto per il Bilancio in forma abbreviata (art. 2525 bis) e delle Micro-imprese (art. 2425 ter) 23 Passare dal metodo patrimoniale al metodo finanziario Es. 1 Es. 2 Es. 3 Costo 300 300 300 storico Quota 90 100 110 capitale Quota 30 20 10 interessi Canoni 120 120 120 Quota amm.to 100 100 100 Es.1 Es.2 Es.3 + 120 +120 +120-100 -100-100 -30-20 -10 Δ -10 Δ 0 Δ +10 Ris. d es. -10 0 +10 Utili/perd. a nuovo -10-10 12
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La riclassificazione di bilancio: Conto Economico 14
Schema di riclassificazione per aree del Conto Economico struttura del C.E. in rapporto attività azienda valori % base 100: Valore produzione; Ricavi operativi netti. Risultati parziali significativi: Attività azienda; Informazioni. 1 obiettivo accorpare i componenti reddituali: Individuazione aree gestionali Caratteristica Extra caratteristica Atipica o patrimoniale Finanziaria Straordinaria Fiscale 2 obiettivo Individuare i risultati significativi intermedi: 15
Schema riclassificazione Conto Economico Ricavi dell area caratteristica Costi Risultato caratteristico Roc Proventi Atipici e su attività finanziarie Oneri Risultato operativo Ro Oneri finanziari Risultato ordinario Proventi straordinari Oneri Risultato prima delle imposte sul reddito Oneri finanziari UTILE/PERDITA D ESERCIZIO Rn N.B. criticità poste A5- Altri ricavi e contributi c/esercizio RICAVI DA ATTIVITà ATIPICHE PROVVIGIONI DI VENDITA (CARATTERISTICHE PER MERCANTILI) PLUSVALENZE; SOPRAVVENIENZE ATTIVE CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO (CARATTERISTICA O RETTIFICA DI COMPONENTI NEGATIVI DI REDDITO) B14 Altri oneri gestione ONERI DA ATTIVITà ATIPICHE TIPICAMENTE GESTIONI IMMOBILIARI E AGRICOLE MINUSVALENZE SOPRAVVENIENZE PASSIVE 16
Riclassificazione CE: DIFFERENTI SCHEMI TIPO RIFERIMENTO LA PRODUZIONE OTTENUTA (IMPRESE INDUSTRIALI) RIFERIMENTO LA PRODUZIONE VENDUTA (IMPRESE MERCANTILI) 17
Struttura uguale imprese industriali RICLASSIFICAZIONI GESTIONALI PER AREE FUNZIONALI: PERMETTE DI CAPIRE DOVE VENGONO SOSTENUTI I COSTI; PERMETTE DI LEGARE ALL ANALISI DI BILANCIO IL CONTROLLO SULLA RESPONSABILITà DEI MANAGER DELLA STRUTTURA AZIENDALE; NECESSARIO UN SISTEMA DI CONTABILITà ANALITICO VALIDO CHE PERMETTA DI TRACCIARE I COSTI 18
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L analisi della struttura finanziaria Programmazione e Controllo A.A. 2014/2015 a cura della Dott.ssa Silvia Macchia Analisi della struttura finanziaria Struttura finanziaria equilibrata: rapporti fra aree Immobilizzazioni F Materiali Immateriali finanziarie Capitale proprio N Attivo corrente Ac Passivo consolidato P Liquidità immediate Liquidità differite Disponibilità l L D Passivo a breve Finanziamenti a breve Debiti di regolamento Altri debiti a breve p 20
Analisi della struttura finanziaria Struttura finanziaria equilibrata: rapporti fra aree Immobilizzazioni Materiali Immateriali finanziarie F Capitale proprio N Passivo consolidato P Attivo corrente Liquidità immediate Liquidità differite Disponibilità Ac l L D Passivo a breve Finanziamenti a breve Debiti di regolamento Altri debiti a breve p Analisi della struttura finanziaria Struttura finanziaria equilibrata: rapporti fra aree Immobilizzazioni F Capitale proprio N Materiali Immateriali finanziarie Passivo consolidato P Attivo corrente Liquidità immediate Liquidità differite Disponibilità Ac l L D Passivo a breve Finanziamenti a breve Debiti di regolamento Altri debiti a breve p 21
Margine di struttura primario Indice di autocopertura delle immobilizzazioni Margine di struttura secondario Indice di copertura delle immobilizzazioni Rapporto di indebitamento Indice di elasticità degli impieghi Indice di rigidità degli impieghi Indice di elasticità delle fonti Indice di rigidità delle fonti INDICI STRUTTURA FINANZIARIA Capitale proprio Attivo immobilizzato = N F positivo Capitale proprio = N >1 Attivo immobilizzato F Capitale proprio+ passività consolidate - Attivo immobilizzato = ( N + P ) F positivo Capitale proprio +Passività consolidate = N + P >1 Attivo immobilizzato F Capitale investito = K < 2,5 3 Capitale proprio N Attivo corrente = Totale impieghi Attivo immobilizzato = Totale impieghi l + L + D K F K Passivo corrente = p Totale fonti K Passivo consolidato = P Totale fonti K composizione Posizione finanziaria netta a breve: Liquidità immediate ( + ) Attività finanziarie a breve ( - ) Passivo finanziario a breve Posizione finanziaria a medio e lungo termine: Posizione finanziaria netta breve ( + ) Attività finanziarie a m.l.t. ( - ) Passivo finanziario a m.l.t. Grado di ammortamento Fondi di ammortamento Immobilizzazioni tecniche lorde Aliquota media di ammortamento Quote di ammortamento Immobilizzazioni tecniche lorde Indice di solidità del capitale sociale: Patrimonio netto Capitale Sociale 22
Indice di liquidità (o quick ratio) Indice di disponibilità (o current ratio) INDICI SITUAZIONE FINANZIARIA Liquidità immediate e differite = l+l > 1 Passività correnti p Indice di tesoreria Liquidità immediate = l > 1 Passività correnti p Attivo corrente = Ac >2 Passività correnti p Capitale circolante netto Attivo corrente passivo corrente Autofinanziamento su vendite Copertura fabbisogno per debiti di finanziamento Cash flow d esercizio su vendite Grado di utilizzo fido bancario Capitale circolante generato dalla gestione d esercizio Vendite Cash flow d esercizio Interessi e rimborso debiti di finanziamento Liquidità generata dalla gestione d esercizio Vendite Totale fido utilizzato/totale fido concesso % L analisi della situazione finanziaria Programmazione e Controllo a cura della Dott.ssa Silvia Macchia 23
AUTOFINANZIAMENTO 1 Esempio: Apporto in denaro c/c 1.000 C.S. 1.000 Vendite 2.300 Incr. Rim. 300 Valore produz. 2.600 Acquisti 980 Stipendi 700 Acc. Tfr 60 Servizi 300 Amm.to 290 Oneri fin. 20 Totale costi 2.350 N.B. Tutte le operazioni sono effettuate tramite c/c bancario UTILE 250 Banca c/c 250 1.000 Magazzino merci 300 Attrezzature 2.290 F. Amm.to (290) Totale 2.550 Stato Patrimoniale Capitale sociale 1.000 1.000 Utile 250 F.Tfr 60 Mutui 1.240 Totale 2.550 Investimenti Magazzino merci 300 Attrezzature 2.290 Totale 2.590 Fonti F.Tfr 60 F. Amm.to 290 Utile 250 - Banca c/c 750 + Mutui 1.240 Totale 2.590 liquidità gest.reddit.= (2.300 980 700 300-20) =+ 300 + 300 = + 600 ccn autofinanz. = 60+290+250= 600 24
Acquisto fattori d es. Ciclo mercantile/industriale Trasformazione fisica ed economica Vendita prodotti Debiti di regolamento Crediti di regolamento pagamento Ciclo monetario incasso Anticipi ai fornitori Anticipi dai clienti INDICI DI DURATA Durata media giacenza magazzino merci/prodotti Giacenza media di magazzino X 365 Costo del venduto Durata media giacenza magazzino materie Giacenza media di magazzino X 365 Consumi di materie Durata media dei crediti commerciali Crediti commerciali Vendite X365 Durata media dei debiti commerciali Debiti commerciali X365 Acquisti 25
L analisi della situazione reddituale Programmazione e Controllo A.A. 2014/2015 a cura della Dott.ssa Silvia Macchia INDICI DI REDDITIVITà REDDITIVITÀ SUL CAPITALE PROPRIO R.O.E. = RETURN ON EQUITY R.O.E. = Rn = ASPETTATIVE INVESTITORE Nm ALTERNATIVE MERCATO m = valore medio del periodo COMPENSO NETTO AL CAPITALE = d N d = dividendo P = price /earning prezzo azione/ reddito esercizio E EPS = Rn earning per share reddito esercizio per azione N. Azioni PAY OUT = d dividendo sul reddito d esercizio Rn yeld = d P dividendo sul prezzo azione 26
R.O.E.= Rn = Return on equity Nm R.O.E.= Rn = Rc x Kcm x Rn Nm Kcm Nm Rc R.O.E.= Rn = Ro x Km x Rn Nm Km Nm Ro Redditività investimenti gestione caratteristica ROI ROA R.O.I.= Rc RETURN ON INVESTIMENT Kcm Redditività investimenti gestione operativa R.O.A.= Ro Return on assets K R.O.A.= Reddito caratter.+prov/oneri atipici Capitale investito totale (K) solvibilità Km->RAPPORTO INDEBITAMENTO Nm leva finanziaria Rn = INCIDENZA ON-PROV.EXTRACARATTER. Rc Rc +/- On./Proventi atipici e da attività finanziarie = Ro - Oneri finanziari +/- Oneri-Proventi straordinari - Imposte sul reddito Risultato d esercizio Rn 27
Redditività e creazione valore economico ROE = redditività sul capitale proprio is = costo opportunità capitale proprio redditività soddisfacente ROE > is = VALORE GENERATO ROE < is = VALORE CONSUMATO approccio sintetico is = Risultato obiettivo del soggetto economico a) is = valori di mercato CAPM = ro + β (rm- ro) b) approccio analitico is = tasso free risk + quota rischio settore aziendale + quota rischio per specifica situazione impresa ro = tasso free risk rm = tasso rischio medio di mercato β = coefficiente espressione rischio relativo RONA = return on net assets = Ro Kn Kn = capitale investito al netto dei debiti di funzionamento icm = costo medio capitale investito id = costo medio indebitamento esplicito is = costo opportunità capitale proprio icm = D x i d + N x i s D + N RONA > icm redditività operativa > costo medio capitali impiegati ROE > is redditività capitale proprio> costo opportunità capitale 28
INDICI DI REDDITIVITà CARATTERISTICA R.O.I. = Rc = Rc x V Kcm V Kcm Rc = V Analisi Rc: R.O.S. RETURN ON SALES R.O.P. RETURN ON PRODUCTION Consumo materie/costo merci vendute Valore aggiunto Costo lavoro Margine operativo lordo Incidenza ammortamenti Costi aree funzionali Costo produzione venduta/ottenuta Costi variabili-fissi/margine contribuz. Costi aree funzionali Costo produzione venduta/ottenuta Risultato industriale o margine comm.le Costi variabili-fissi/margine contribuzione Analisi quantità V= q x p Settore mercato/impresa Analisi prezzi Costo lavoro Va N.medio addetti n. medio addetti V Kcm ROTAZIONE CAPITALE INVESTITO RICAVO PER UNITÀ INVESTITA V = ROTAZIONE MAGAZZINO Dm 29
INDICI DI REDDITIVITà CARATTERISTICA ROE ROI = Roc Koc Koc N Rn Roc Ros = Roc V V Koc Analisi C.E.: Struttura finanziaria Situazione finanziaria Flussi finanziari Incid..: Area patrimoniale Oneri finanziari Area straordinaria Imposte d esercizio Analisi C.E.: Risultati intermedi Valore produzione Struttura costi Rotazione magazzino Scadenza media crediti comm.li Scadenza media debiti comm.li 30