Contaminanti alimentari: possibili rischi nell infanzia. Lucio G. Costa Facolta` di Medicina e Chirurgia Universita` di Parma



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Contaminanti alimentari: possibili rischi nell infanzia Lucio G. Costa Facolta` di Medicina e Chirurgia Universita` di Parma

GLI ALIMENTI RAPPRESENTANO UNA DELLE FONTI PRIMARIE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE TOSSICHE NELL ADULTO E NEL BAMBINO

Contaminanti presenti nel cibo Residui di pesticidi. (frutta e ortaggi) Farmaci usati negli animali utilizzati come alimento. Residui di antibiotici e ormoni (carne, uova, latte). Metalli pesanti. Piombo, metilmercurio, arsenico (frutta, pesce, molluschi) Composti organici alogenati. PCBs, diossine, insetticidi organoclorurati, composti bromurati (pesce, latte e derivati, carne, pollame)

Contaminanti presenti nel cibo Micotossine Aflotossine (mais, arachidi, latte). Fumonisine (mais). Ocratossina (grano, arachidi). Tossine di pesci e molluschi Sassitossina (molluschi) Acido domoico (molluschi) Tetrodotossina (pesce palla; fugu)

Contaminanti presenti nel cibo Agenti microbiologici. Clostridium botulinum (cibi in scatola) Bacillus cereus (riso) Escherichia coli (carne, ortaggi) Prioni. (carne) Sostanze prodotte durante la cottura. Amine eterocicliche, policarburi aromatici, acrilamide (carne, patate fritte, caffe`) Composti presenti in materiale a contatto con gli alimenti. Plasticizzanti, ritardanti di fiamma

Contaminanti presenti nel latte materno Insetticidi organoclorurati (DDT, heptachlor, chlordane) Bifenili policlorurati (PCB) Diossine e furani (TCCD, PCDF) Ritardantidifiamma(PBDE) Altri POPs (tricloroetilene, esaclorobenzene) Piu` raramente: metalli pesanti, nicotina

Le fasi della valutazione del rischio Identificazione degli effetti tossici Caratterizzazione del rischio Gestione del rischio Considerazioni rischio/beneficio

NOEL, NOAEL e LOAEL NOEL = No Observed Effect Level NOAEL = No Observed Adverse Effect Level LOAEL = Low Observed Adverse Effect Level (Valori derivati da studi cronici/subcronici nell animale-specie ed end-point piu` sensibili)

RfD = Reference Dose ADI = Acceptable Daily Intake Stime dell esposizione per tutta la vita ad un agente tossico che si presume non abbia alcun effetto avverso sulla salute RfD o ADI = NOAEL/ UF x MF UF = Fattori di incertezza MF = Fattori modificanti

UF = 10 UF = 10 UF = 10 Valori di UF e MF Variazioni tra specie (animale uomo) Variazioni intraspecie Se e` disponibile solo la LOAEL UF = 2-10 Se i dati sperimentali sono inadeguati MF = 2-10 Se c e`evidenza di una popolazione particolarmente suscettibile

Esempio NOAEL = 100 mg/kg/die ADI = 100/10x10 = 1 mg/kg/die Se c e` evidenza che il composto e` particolarmente tossico durante lo sviluppo: NOEL = 100 mg/kg/die ADI = 100/10x10x10 = 0,1 mg/kg/die

La tossicologia nello sviluppo Anche dal punto di vista tossicologico, il bambino non va visto come un piccolo adulto. Si distinguono solitamente 6 fasi nello sviluppo (American Academy of Pediatrics): Feto (con diverse fasi in questo periodo) Neonato (nascita -2 mesi) Infante (2 mesi -2 anni) Bambino in eta` prescolare (2-6 anni) Bambino in eta` scolare (6-12 anni) Adolescente (12-18 anni)

Fattori che possono contribuire a differenze di effetti tossici legati Tossicocinetici Tossicodinamici Esposizione all eta` Assorbimento Distribuzione Eliminazione Biotrasformazione Espressione del bersaglio durante lo sviluppo Dose maggiore sia per kg di peso, sia per m 2 di area corporea

Tossicocinetica: BIOTRASFORMAZIONE Il neonato, l infante e il bambino in eta` prescolare possiedono una limitata capacita` rispetto all adulto di detossificare sostanze tossiche I sistemi enzimatici coinvolti in queste reazioni (es. citocromi P450, varie esterasi) si sviluppano nel periodo postnatale

Tossicodinamica: SVILUPPO DEL SNC Il SNC si sviluppa nell arco di molti mesi e anni e durante questo periodo presenta finestre di suscettibilita` diverse L esposizione a sostanze tossiche puo` portare ad effetti avversi diversi nel feto e nel bambino rispetto all adulto (es. piombo)

Esposizione Il bambino consuma una quantita` di cibo (per kg di peso corporeo) superiore a quella dell adulto L alimentazione del bambino e` diversa anche dal punto di vista qualitativo (es. residui di pesticidi negli omogenizzati) Il bambino puo` essere esposto ad altre sostanze tossiche per via orale (es. piombo nelle vernici)

Un esempio di sostanza particolarmente tossica durante lo sviluppo: il metilmercurio (MeHg)

MERCURIO (Hg) Utilizzato nell industria chimica ed elettronica. In disuso in campo odontoiatrico e medico (termometri). Non piu` usato in agricoltura. Esiste in varie forme chimiche: Hg elementare in forma di vapori Hg inorganico (sali mercurici e mercuriosi) Hg organico (metilmercurio)

Tossicita` del mercurio organico Il metilmercurio (MeHg) e` altamente solubile, ben assorbito dal tratto gastrointestinale e passa facilmente la barriera emato-encefalica e la placenta. Il bersaglio principale e` il SNC, in particolare nel feto, dove il MeHg causa morte neuronale a livello corticale e cerebellare. La sintomatologia clinica e` caratterizzata da parestesia, atassia, debolezza muscolare, perdita di vista e udito, tremori, coma, morte. A livello fetale si ha un alterazione della migrazione dei neuroni corticali

Mercurio: la tragedia di Minamata Negli anni 50 nella zona industriale della baia di Minamata in Giappone vennero riportati moltissimi casi di bambini nati con gravi problemi neurologici La causa fu attribuita al consumo da parte delle madri di pesce altamente contaminato con metilmercurio La fonte primaria dell inquinamento erano diverse industrie locali che scaricavano scorie di mercurio inorganico nella baia Batteri inorganici erano in grado di biometilare il mercurio, che in forma organica era poi assorbito e si accumulava nei pesci

Il pesce come fonte di metilmercurio La fonte principale di esposizione a mercurio nella popolazione in generale e` rappresentata dal consumo di pesce (EFSA, 2005) I livelli piu` alti di MeHg si hanno nei pesci piu` grossi (pesce spada, tonno ecc.) Il MeHg non e` rimosso/neutralizzato dal pesce durante la cottura

Livelli di MeHg nel pesce (ppm) Acciuga 0,03-0,06 Sardina 0,02-0,05 Trota 0,04-0,06 Aringa 0.04-0.13 Salmone 0,02-0,15 Merluzzo 0,11-0,35 Tonno 0,17-1,30 Pesce spada 0,97-3,22 Squalo 0,98-4,54

Effetti avversi associati all esposizione a MeHg attraverso il pesce Due studi in popolazioni che si nutrono prevalentemente di pesce (Isole Faroe e Nuova Zelanda) hanno rivelato effetti comportamentali nei bambini (es. alterazioni nello sviluppo di linguaggio, attenzione, memoria). Bambini fino a 10 anni e donne in eta` fertile sono considerate le due categorie a rischio per gli effetti del MeHg. Uno studio simile (Isole Seychelles) ha dato invece risultati negativi Esistono raccomandazioni da parte delle autorita` regolamentatrici di evitare durante la gravidanza e l allattamento il consumo di pesce (compreso il tonno in scatola) con alti livelli di MeHg

MeHg e QI E stato calcolato che l esposizione prenatale a MeHg sufficiente ad aumentarne il livello nei capelli materni di 1 ug/g causa una diminuzione di QI di 0,7 punti Fonte: Cohen et al. Am. J. Prev. Med. 29, 353, 2005

Valutazione del rischio per il MeHg Sulla base dei risultati degli studi epidemiologici, il JECFA e l EFSA hanno raccomandato un esposizione massima settimanale (provisional tolerable weekly intake, PTWI) a MeHg di 1,6 ug/settimana/kg di peso corporeo Sulla base degli stessi studi ma utilizzando fattori di correzione diversi, l US-NRC ha raccomandato un PTWI di 0,7 ug/settimana/kg di peso corporeo

Consumo di pesce ed esposizione a MeHg nella UE Consumo (g/sett.) Esposizione (ug/kg/sett.) Olanda 70 0,1 Norvegia 560 1,0* *max: 3.5 Fonte: EFSA, 2005

Valutazione dell esposizione a MeHg attraverso il pesce (FR) Eta` Consumo Esposizione media Probabilita` di (anni) g/sett mg/kg/sett eccedere PTWI* (97,5 percentile) (%) 3-6 151 0,87 (3,23) 12,6 7-10 181 0,60 (2.34) 5,0 11-14 191 0,47 (1,58) 2,2 >14 285 0,43 (1,78) 3,0 Donne 262 0,47 (1.96) 4,4 (19-44) *PTWI = 1,6 mg/kg/settimana Da: Crepet et al. Regul. Toxicol. Pharmacol. 42, 179, 2005

Valore nutritivo del pesce Proteine ricche in aminoacidi essenziali Vitamine(A e D) Minerali (iodio, selenio) Lipidi, in particolare acidi grassi polinsaturi a catena lunga (ω 3)

Benefici derivanti dal consumo di pesce durante la gravidanza e nella prima infanzia Il consumo di pesce durante la gravidanza e nel periodo postnatale (1-4 volte/settimana) e` stato associato a punteggi piu` alti nel McArthur Communicative Development Inventory (a 15 mesi) e nel Denver Developmental Screening Test (a 18 mesi) I punteggi erano superiori nella categorie di comprensione del linguaggio e di attivita` socializzante In questo studio i livelli di Hg nel cordone ombelicale erano bassi (0,01 mg/g vs. 0,03 nello studio delle isole Faroe) Fonte: Daniels et al. Epidemiology 15: 394-402, 2004

Benefici derivanti dal consumo di pesce durante la gravidanza e nella prima infanzia Il consumo di pesce durante la gravidanza e` stato associato a punteggi piu` alti nel test di visual recognition memory, un test cognitivo considerato predittivo del QI In questo studio i livelli di Hg nei capelli materni erano bassi (0,55 ppm vs. 4,3 ppm nello studio delle isole Faroe) Fonte: Oken et al. Env. Health Perspect. 113: 1376-1380, 2005

Benefici derivanti dal consumo di pesce durante la gravidanza e nella prima infanzia Vari studi hanno mostrato come il consumo di acidi grassi ω-3 durante la gravidanza e l allattamento aumenti il QI nel bambino all eta` di 4 anni (Helland et al. 2003) e migliori lo sviluppo del linguaggio (Lauritzen et al. 2005).

Considerazioni rischio-beneficio Il consumo di pesce, per via del suo contenuto in acidi grassi w-3, selenio, vitamina E, ferro, ha effetti benefici sullo sviluppo L esposizione a MeHg ha effetti deleteri sullo sviluppo mentale del bambino Spesso i livelli di MeHg e di acidi grassi ω-3 sono paralleli (entrambi alti-pesce spada o entrambi bassi merluzzo) Consumare pesce tipo sardina o salmone (basso MeHg- alti ω-3)

CONCLUSIONI L alimentazione puo` esporre il feto ed il bambino a sostanze tossiche che possono causare effetti avversi immediati o a lungo termine L eventuale necessita` di apportare ulteriori fattori di sicurezza nella valutazione del rischio per proteggere gli individui in via di sviluppo va valutata caso per caso Considerazioni rischio-beneficio vanno applicate in ogni situazione

Possibili effetti a lungo termine dovuti ad esposizione perinatale a sostanze tossiche Oltre a possibili effetti avversi durante lo sviluppo, l esposizione a sostanze tossiche nel periodoperinatalepotrebbeportarea patologie che si evidenziano solo con la crescita, nell eta` adulta o nella vecchiaia Questa possibilita`, nota come tossicita` silente rappresenta un estensione dell ipotesi di Barker sull origine perinatale di malattie cardiovascolari, diabete ecc.