I Fondi sanitari Ugo Ascoli Università Politecnica delle Marche, u.ascoli@univpm.it
Tre caratteristiche del SSN La spesa pubblica sanitaria pro-capite inferiore alla media Europa Occidentale e cresciuta negli ultimi venti anni del 37%( vs.79% UE 15) Fortissima attenzione per il contenimento dei costi,anche per la disastrosa situazione del Mezzogiorno Spesa out-of-pocket poco orientata verso forme di spesa collettiva tramite assicurazioni o fondi privati:dati OCSE 2010, (% spesa sanitaria totale: 2,6% Italia,6,3% Spagna, 7,9%UK)
IL ruolo dei Fondi Sanitari: complementare riguarda le prestazioni integrative non rientranti nella soglia delle risorse vincolate ex decreto Sacconi ed anche altre prestazioni non individuate in tale decreto : (rimborsi ticket specialistica,lenti/occhiali, protesi ortopediche e acustiche, check up o prevenzione, ricovero SSN, grandi interventi SSN, ecc.)
Il ruolo dei Fondi Sanitari: integrativo riguarda le prestazioni rientranti nella soglia delle risorse vincolate ex decreto Sacconi: assistenza infermieristica,cure dentarie, interventi chirurgici odontoiatrici, fisioterapia
Il ruolo dei Fondi Sanitari: sostitutivo Riguarda le prestazioni fornite in alternativa a quelle erogate dal SSN, nell ambito dei LEA: ricovero,day hospital,intervento chirurgico ambulatoriale, grandi interventi, parto,alta specializzazione, visite specialistiche e diagnostica ordinaria, chirurgia refrattiva (miopia),cure oncologiche.
IL successo dei Fondi : Il successo in termini di diffusione dei FS è dovuto : all insoddisfazione per il funzionamento del SSN all ampio spettro di prestazioni offerte dai Fondi ad un uso più efficiente delle risorse che i cittadini spendono privatamente ai cambiamenti nel mondo delle relazioni industriali
Vantaggi e svantaggi Vanno visti in relazione al contesto istituzionale e di riforma delle politiche sanitarie
I rischi Accentuazione del modello di welfare particolaristico e frammentato Un ritorno all impianto categoriale al posto di quello universalistico Abbassamento copertura pubblica La posposizione sine die del dibattito sui nuovi rischi sociali, fra cui la nonautosufficienza
Dimensioni dei Fondi (2011) 293 Fondi registrati presso l Anagrafe dei FS presso il Ministero della salute (di cui 17% fondi sanitari integrativi e 83% enti, casse o società di mutuo soccorso aventi esclusivamente un fine assistenziale). Circa 4 milioni di iscritti (25% lav.dip.): stima sulla base dei 201 Fondi che hanno trasmesso i dati. Un numero maggiore, ovviamente, di assicurati.
Origine dei Fondi Circa la metà è stato creato prima della Riforma Bindi (1999): realtà con radici antiche, ottocentesche, o nate dalla contrattazione anni 70-80, magari in imprese pubbliche L altra metà dopo il 1999 : nascita e forte espansione dei nuovi Fondi categoriali
La nostra survey (2012) Abbiamo raccolto dati sulle grandi imprese, con almeno 500 addetti Il nostro campione è fatto di 318 imprese operanti in Italia Appartenenti a tutti i settori dell economia Tenendo conto della distribuzione regionale delle aziende tra Centro-Nord e Sud
I Fondi Sanitari nelle grandi imprese IL 63,3% ha un FS: oltre la metà di questi sono stati istituiti dopo il 2006. I FS attivati: il 67,4% a livello nazionale categoriale; il 33,6% a livello aziendale Grande favore presso i lavoratori: nel 59% del campione si sono iscritti ai Fondi oltre i quattro quinti degli occupati
Il Fondo per la Non autosufficienza Tali Fondi sono presenti appena nel 9,8% delle aziende Il 58,8% istituiti a livello nazionale,il 35,3% a livello aziendale Grandissimo favore presso i lavoratori : nell 82% dei casi hanno aderito oltre i quattro quinti degli occupati
Prestazioni offerte dai Fondi Sanitari Visite specialistiche/ambulatoriali 94,4% Diagnostica 90,1% Ricoveri ospedalieri 81,8% Odontoiatria 79,0% Riabilitazione e fisioterapia 64,3% Occhiali e lenti 55,2% Cure per non autosufficienza 43,4% (le % sono sul totale delle aziende con i FS)
Prestazioni offerte dal Fondo per la Non Autosufficienza Prestazioni monetarie 100% Servizi di assistenza 17,6% (le % sono sul totale delle aziende con quel Fondo)
Motivazioni delle Imprese per l introduzione dei F.S. Alternativa agli aumenti salariali 19,3% Mix fra aumenti salariali moderati e offerta di prestazioni di welfare 43,3% Per fidelizzare i lavoratori 12,3% Potere di pressione del sindacato 21,6% Collaborazione impresa e lavoratori 33,3% Paternalismo datore di lavoro 2,3% (possibili due risposte: quindi % superiori a 100)
La copertura dei Fondi Discreta/buona copertura potenziale spese sanitarie degli iscritti per una certa parte delle prestazioni Ma forte eterogeneità delle prestazioni a seconda del settore, della qualifica professionale, con differenze da 1 a 10/ da 1 a 30 Limitata capacità di intervento sulla Non Autosufficienza (pochi Fondi)
Familiari, soggetti deboli e anziani: insider e outsider In due terzi dei casi possono accedere ai Fondi anche i familiari a carico ; 81% nel caso delle grandi imprese Rimangono fuori i soggetti più deboli del m.d.l.(soggetti in mobilità o licenziati,quelli con contratto a tempo determinato e i pensionati ex lavoratori con più di 70 anni) Solo il 2,1% degli assistiti dai Fondi nel 2010 aveva più di 65 anni (dati Censis)
Verso un ruolo sostitutivo del SSN? Nel 2010 il 55,7% delle prestazioni erogate dai Fondi erano di tipo sostitutivo C è una relazione fra tagli alla sanità pubblica, ticket e quantità di prestazioni sostitutive? Verso una sempre maggiore frammentazione della tutela della salute, riportando in auge il principio della categorialità?
I Fondi fra delegittimazione della sanità pubblica e rischi di gestione Più aumenta il numero di coloro che fuoriescono dal SSN più il sistema pubblico si delegittima Più aumenta il ruolo dei Fondi più si pongono nuovi problemi ai gestori:se la domanda aumenta, aumentano i premi,si abbassano le prestazioni? Quale filtro per la appropriatezza delle prestazioni? E la Non Autosufficienza? E la cronicità?
Conclusioni: luci e ombre Modalità positiva per raccogliere e coordinare risorse per la sanità sotto forma collettiva piuttosto che individuale Data la decrescente manutenzione del SSN si rischia un depotenziamento della copertura sanitaria, non solo pubblica, ma paradossalmente anche dei Fondi stessi
Per ridurre le differenziazioni Maggiore coordinamento a livello nazionale e territoriale tra i Fondi per omogeneizzare maggiormente le prestazioni fra settori e lavoratori Prevedere Fondi sanitari nazionali, con differenziazioni regionali e/o Fondi sanitari intersettoriali: in tal modo si otterrebbe anche una maggiore efficienza in termini economici, raggiungendo più facilmente una soglia critica di adesioni che alcuni stimano intorno a 60.000 Creazione di Fondi sanitari aperti sul territorio, regionali, possibilmente gestiti dal pubblico, che garantiscano prestazioni anche dopo l uscita dal lavoro Una politica nazionale per la Non Autosufficienza
Trasparenza,controlli e razionalizzazione Bilanci pubblici dei Fondi, pubblicabili e visibili da tutti. Controlli da soggetti indipendenti Creazione di una base comune di dati generali Regolazione platea dei fornitori Rivisitazione delle modalità di incentivazione fiscale da parte dello Stato