Il diabete e la gravidanza. Protocollo assistenziale Parte 1:diabete Gestazionale. Regione Veneto

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Il diabete e la gravidanza. Protocollo assistenziale Parte 1:diabete Gestazionale Regione Veneto 1

INTRODUZIONE Il diabete gestazionale (GDM) è un intolleranza ai carboidrati diagnosticata durante la gravidanza. Colpisce circa il 10%-15% delle gestanti ed è gravata da una elevata morbilità materna e fetale. Vari studi riportano un aumentata frequenza di macrosomia, policitemia,sindrome da distress respiratorio, iperbilirubinemia e ipoglicemia per quanto riguarda i neonati, e di preeclampsia, ipertensione gestazionale e parto cesareo per quanto riguarda le madri. Nonostante siano stati sollevati dei dubbi sul costo-efficacia del trattamento del GDM, numerosi studi clinici hanno messo in evidenza come il trattamento intensivo determini outcomes materni e fetali simili a quelli delle donne gravide non affette da GDM. Recentemente il ministero della salute ha pubblicato l aggiornamento alle Linee Guida SNLG- ISS per la gravidanza fisiologica in merito all adozione dei nuovi criteri di screening e diagnosi del GDM, elaborate in accordo con le società Scientifiche dei Diabetologi e Ginecologi. Per ridurre la morbilità e mortalità del diabete gestazionale (GDM) ed assicurare alle gravide un parto sicuro, è necessaria una forte integrazione organizzativa delle attività delle Unità Operative di Diabetologia (UOD), di Ostetricia (UOO e dei Medici di Medicina generale (MMG). È quindi necessario implementare un modello di integrazione multi professionale che tenga conto dell efficacia dell atto terapeutico, ma anche dell efficienza organizzativa. In tal senso per una migliore assistenza al GDM devono essere individuati tempi e spazi dedicati, chiariti i ruoli dei professionisti ed il percorso effettuato dalla gestante ( PDTA) Obiettivo generale Condividere delle attività fra tutti i soggetti coinvolti per garantire un parto sicuro. Obiettivi specifici Redigere il PDTA Garantire la continuità dell assistenza della gravida nel passaggio da una unità operativa all altra ed al MMG 2

SCREENING DEL DIABETE GESTAZIONALE In questa sezione viene definito il percorso di screening per il GDM, distinto in base all epoca della gravidanza. In allegato viene fornito un algoritmo. Al primo controllo in gravidanza 1. Identificazione delle donne con diabete preesistente alla gravidanza ( B-ADA 2012) A tutte le donne che non hanno avuto determinazioni della glicemia negli ultimi 12 mesi, va proposto un controllo della glicemia plasmatica. Sono definite affette da diabete preesistente alla gravidanza le donne con valori di: -glicemia plasmatica a digiuno 126mg/dl ( 7,0mmol/l) oppure -glicemia random 200mg/dl ( 11,1mmol/l -emoglobina glicata solo se il dosaggio è standardizzato (IFCC) 6.5% (48mmol/mol) e se dosata prima della 12 settimana di gestazione Tali valori devono essere confermati con un secondo prelievo. Professionisti del consultorio ostetrico-ginecologico o ginecologa/o curante. La donna in cui sia stata fatta diagnosi di diabete preesistente va inviata all UOD per la presa in carico. Come Le UOD renderanno disponibili per la prima visita posti dedicati per le donne gravide con neodiagnosi di diabete. L accesso sarà organizzato in modo da avere una via preferenziale con accesso in tempi brevi dalle segreterie delle UOD. 2. Prevenzione del diabete gestazionale (GDM) Alle donne con indice di massa corporeo (IMC) precedente la gravidanza 25 kg/m 2, al primo controllo ostetrico, si raccomanda di offrire subito (prima dell esecuzione dello screening) le seguenti indicazioni: - indicazioni generali su una corretta alimentazione in gravidanza ( foglio, opuscolo,etc) - indicazione a fare una moderata attività fisica (almeno 30 minuti al giorno di tipo aerobico, salvo controindicazioni ostetriche):passeggiate, nuoto, bicicletta e movimenti senza carico) [6] Professionisti del consultorio ostetrico-ginecologico, ginecologa/o curante. Come Dopo aver discusso con la donna le sue abitudini (alimentazione e attività fisica) è utile fornire materiale informativo dedicato all argomento. 3

3. Identificazione dei fattori di rischio per GDM Alla prima consultazione clinica occorre raccogliere informazioni anamnestiche e obiettive per selezionare le donne a cui offrire lo screening per il GDM sulla base dei fattori di rischio (vedi il paragrafo successivo). Professionisti del consultorio ostetrico-ginecologico, ginecologa/o curante, MMG. A 16-18 settimane di età gestazionale Lo screening del diabete gestazionale va offerto alle donne con almeno una delle seguenti condizioni: - diabete gestazionale in una gravidanza precedente - IMC pregravidico 30 kg/m 2 - riscontro, precedentemente o all'inizio della gravidanza, di valori di glicemia plasmatica compresi fra 100 e 125 mg/dl (5,6-6,9 mmol/l). Per lo screening del GDM deve essere offerta una curva da carico orale con 75 grammi di glucosio (OGTT 75 g) (3 prelievi: tempo 0, 1 ora e 2 ore): la corretta esecuzione della curva prevede almeno 3 giorni di dieta libera precedenti al prelievo e il digiuno dalla mezzanotte precedente. Sono definite affette da GDM le donne con uno o più valori di glicemia plasmatica uguali o superiori ai valori riportati in tabella 1. Tabella 1. Criteri per la diagnosi di GDM con OGTT 75 g digiuno 1 ora 2 ore Valori glicemici mg/dl mmol/l mg/dl mmol/l mg/dl mmol/l 92 5,1 180 10,0 153 8,5 Per lo screening del GDM non devono essere utilizzati la glicemia plasmatica a digiuno, glicemie random, glucose challenge test (GCT) o minicurva, glicosuria, OGTT 100 grammi. Se la curva glicemica risulta normale deve essere offerto un ulteriore OGTT 75 g a 24-28 settimane di età gestazionale e, nel caso anche questa risulti normale, lo screening si arresta. Se invece la curva glicemica depone per GDM la paziente va inviata alla consulenza diabetologica (vedi il protocollo Percorso assistenziale integrato alle gravide con diabete gestazionale). Professionisti del consultorio ostetrico-ginecologico, ginecologa/o curante, MMG. 4

Come Per le donne seguite dai consultori la curva viene prenotata dai consultori stessi. Per le donne non seguite dai consultori la prenotazione avviene, come per tutti gli altri esami, tramite prenotazione informatizzata standard. La curva deve essere effettuata presso laboratori accreditati. Il ginecologo può utilizzare sulla impegnativa il codice 450 previsto per il monitoraggio della gravidanza a rischio. A 24-28 settimane di età gestazionale ( B_ADA 2012) Lo screening del diabete gestazionale va offerto alle donne con almeno una delle seguenti condizioni: - età 35 anni - IMC pregravidico 25 kg/m 2 - macrosomia fetale in una gravidanza precedente ( 4,5 kg) - diabete gestazionale in una gravidanza precedente (anche se con determinazione normale a 16-18 settimane) - anamnesi familiare di diabete (parente di primo grado - genitori, fratelli, figli - con diabete tipo 2) - famiglia originaria di aree ad alta prevalenza di diabete: Asia meridionale (in particolare India, Pakistan, Bangladesh), Caraibi (per la popolazione di origine africana), Medio Oriente (in particolare Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria, Oman, Qatar, Kuwait, Libano, Egitto) Lo screening a 24-28 settimane prevede l offerta di un OGTT 75 g secondo le raccomandazioni di esecuzione e interpretazione già specificate per lo screening a 16-18 settimane. In caso la curva glicemica risulti normale lo screening si arresta, mentre se il test depone per GDM la paziente va inviata alla consulenza diabetologica (vedi il protocollo Percorso assistenziale integrato alle gravide con diabete gestazionale). Professionisti del consultorio ostetrico-ginecologico, ginecologa/o curante, MMG. Come Per le donne seguite dai consultori la curva viene prenotata dai consultori stessi. Per le donne non seguite dai consultori la prenotazione avviene, come per tutti gli altri esami, tramite prenotazione informatizzata standard. La curva deve essere effettuata presso laboratori accreditati. Il ginecologo può utilizzare sulla impegnativa il codice 450 previsto per il monitoraggio della gravidanza a rischio 5

Allegato: algoritmo per lo screening SCREENING DEL DIABETE GESTAZIONALE GLICEMIA PLASMATICA al primo controllo in gravidanza a tutte le donne che non hanno avuto determinazioni negli ultimi 12 mesi nella norma 126mg/dl (7.0mmol/l) a digiuno, confermata da secondo prelievo 100-125 mg/dl a digiuno (5.6-6.9mmol/l) lo screening si conclude a meno che non siano presenti fattori di rischio OGTT A 16-18 SETTIMANE - glicemia plasmatica precedente o all'inizio della gravidanza fra 100 e 125 mg/dl (5.6-6.9 mmol/l) - diabete gestazionale in una gravidanza precedente - IMC pregravidico 30 kg/m 2 positiva* nella norma* INVIO AL SERVIZIO DI DIABETOLOGIA OGTT A 24-28 SETTIMANE - IMC pregravidico 25 kg/m - diabete gestazionale in una gravidanza precedente con determinazione normale a 16-18 settimane - età 35 anni - macrosomia fetale in gravidanza precedente ( 4,5 kg) - anamnesi familiare di diabete (parente di primo grado con diabete tipo 2) - famiglia originaria di aree ad alta prevalenza di diabete # positiva* nella norma* lo screening si conclude Note e legenda OGTT: curva con carico orale di glucosio 75g IMC: indice di massa corporea * valori normali nella tabella 1 all interno del testo # Asia meridionale (in particolare India, Pakistan, Bangladesh),Caraibi (per la popolazione di origine africana), Medio Oriente (in particolare Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria, Oman, Qatar, Kuwait, Libano, Egitto) 7 6

PERCORSO DI ASSISTENZA INTEGRATA ALLA GRAVIDA CON DIABETE GESTAZIONALE In questa sezione è descritto il protocollo di assistenza alla donna cui è stato diagnosticato un diabete gestazionale, articolato nei diversi momenti del percorso nascita. Entro 7 giorni dalla diagnosi di GDM 1. Invio della donna alla consulenza diabetologia Le donne gravide con OGTT positivo a 16-18 o a 24-28 settimane vengono inviate all UOD Professionisti del consultorio ostetrico-ginecologico, ginecologa/o curante, MMG. Come Le UOD renderanno disponibili per la prima visita posti dedicati per le donne gravide con curve positive. L accesso sarà organizzato in modo da avere una via preferenziale con accesso in tempi brevi dalle segreterie delle UOD 2.Avvio alla terapia nutrizionale Le donne con diagnosi di GDM vengono valutate da un/una dietista per anamnesi alimentare valutazione del fabbisogno calorico e formulazione di uno schema alimentare personalizzato e frazionato. Il diabetologo Come le UO D organizzeranno un percorso per permettere il programma di educazione alimentare al termine della visita diabetologica 3. Avvio del monitoraggio delle glicemie Alla prima consulenza l UOD avvia il monitoraggio domiciliare. Nei primi 7-14 giorni l automonitoraggio avviene su 2 determinazioni/die: a digiuno 1 ora dopo la colazione 1 ora dopo pranzo 1 ora dopo cena. Con uno schema a scacchiera secondo le raccomandazioni SID-AMD sull autocontrollo domiciliare

Digiuno 1ora dopo colazione Prima di pranzo 1 ora dopo pranzo Prima di cena 1 ora dopo cena Notte Lunedì x x Martedì x x Mercoledì x x Giovedì x x Venerdì x x Sabato x x Domenica x x Gli obiettivi glicemici da considerare sono riportate nella tabella 2 (ACOG 2001) Tabella 2. obiettivi glicemici per l automonitoraggio Tempo Valori normali mg/dl mmol/l a digiuno 90 5,0 1 ora dopo il pasto* 130 7,2 2 ore dopo il pasto 120 6,7 * controllo da preferire rispetto alle due ore dopo il pasto La successiva valutazione dei risultati dell'automonitoraggio da parte dello specialista diabetologo confermerà il proseguimento con dietoterapia e movimento o la necessità di trattamento insulinico (in base ai dati di letteratura circa il 10-20% delle donne con OGTT positivo necessita di trattamento farmacologico). Diabetologa/o dell UOD Come Le UOD forniranno il materiale per il monitoraggio:glucometro e piano di cura regionale per la prescrizione delle strisce reattive Durante la gravidanza, donne con GDM in dietoterapia 1. Monitoraggio glicemico della gravida con GDM in dietoterapia

Confermata l efficacia del controllo dietetico/attività fisica, l automonitoraggio proseguirà con lo schema di determinazioni settimanali cosiddette a scacchiera secondo le indicazioni dell UOD. La visita di controllo verrà eseguita ogni 3-4 settimane. Se verranno riscontrati almeno 2 valori alterati in una settimana, pur in presenza di una corretta alimentazione, sarà necessario eseguire un controllo a breve. Dopo una settimana il diabetologo, in base all entità dell alterazione, deciderà se iniziare la terapia insulinica. - Diabetologa/o dell UOD Come La visita di controllo presso l UOD andrà prenotata con le stesse modalita della prima visita. Lo specialista diabetologo reinvierà eventualmente la donna alla dietista. Durante la gravidanza, donne con GDM in trattamento insulinico 1. Monitoraggio glicemico della gravida con GDM in trattamento insulinico Il monitoraggio prevede controlli glicemici più volte al giorno( secondo lo schema di terapia insulinica prescritto,massimo 6) e la valutazione del diabetologo/a ogni 1-2 settimane, secondo le necessità del caso, fino al termine della gravidanza. Obiettivo terapeutico è fare in modo che le donne con GDM mantengano durante il corso della gravidanza la glicemia entro i target consigliati; il dosaggio dell emoglobina glicata in questa fase non fornisce adeguate indicazioni sul controllo metabolico della gravida Diabetologa/o dell UOD. Durante il parto 1. Donne con GDM in dietoterapia La modalità del parto e la sorveglianza intrapartum, in assenza di comorbilità, non si discostano da quelle per le gravide non a rischio. Professionisti che assistono il parto del punto nascita prescelto. 2. Donne con GDM in trattamento insulinico

Durante il travaglio di parto non è richiesto uno stretto controllo glicemico e le donne possono alimentarsi. Si consiglia di eseguire un controllo della glicemia all inizio del travaglio e valutare l ora di assunzione e il tipo di insulina; se la paziente ha assunto un analogo rapido almeno 4 ore prima non occorre procedere ad ulteriori controlli glicemici essendosi conclusa l azione dell insulina, se l intervallo è inferiore è utile controllare la glicemia ogni ora fino alla 4-5 ora dalla somministrazione. Se la gravida ha assunto un insulina ad azione lenta da meno di 12 ore è opportuno continuare a monitorare la glicemia ogni 2 ore fino al termine del periodo di azione dell insulina (12-24 ore, dipende dal tipo di insulina lenta), se la paziente ha assunto un insulina lenta da un tempo equivalente alla sua durata d azione non è necessario proseguire con i controlli della glicemia. Dopo il parto il trattamento insulinico va sospeso e la dieta diventa libera.si consiglia di eseguire 4-5 controlli della glicemia a digiuno/2 ore postprandiale entro i primi 10 gg dalla dimissione. In presenza di valori di glicemia a digiuno 100 mg/dl o 2 ore postprandiali 140 mg/dl si consiglia di contattare l UOD ; se inferiori si consiglia di eseguire OGTT 6-12 settimane dopo il parto. Professionisti che assistono il parto del punto nascita di secondo o terzo livello prescelto. Dopo il parto 1. Gestione della mamma e del bambino Nelle donne con GDM va eseguito un controllo glicemico prima della dimissione dal punto nascita. Il bambino nato da madre con GDM trattata con insulina: 1. deve essere tenuto con la madre, a meno di specifiche controindicazioni; 2. va sottoposto ad un controllo della glicemia a 2-4 ore dal parto per rilevare eventuali ipoglicemie: si definisce ipoglicemia neonatale una glicemia <45 mg/dl; 3. come tutti gli altri neonati, dovrebbe essere lasciato libero di attaccarsi al seno subito dopo il parto. Occorre assicurarsi che si attacchi correttamente e frequentemente al seno per ridurre il rischio di ipoglicemia. Professionisti del punto nascita 2. Esecuzione della curva glicemica di controllo (E-ADA2012) Durante l ultimo controllo in gravidanza alle donne in cui è stato diagnosticato un GDM deve essere proposto un OGTT da eseguire fra 6 e 12 settimane dopo il parto. L allattamento non è una controindicazione all esecuzione del controllo e non va quindi sospeso in vista dell esame. Occorre ricordare l importanza della visita dopo il parto e in quella occasione verificare la programmazione dell OGTT.

Se la curva glicemica post parto (75 g e criteri standard di lettura) è negativa si ripeterà un controllo a 3 anni, se positiva per IFG e/o IGT andrà ricontrollata dopo 1 anno e la paziente verrà inviata dalla dietista per impostazione di uno schema alimentare corretto Se la donna risulta diabetica in base ai criteri per la diagnosi del diabete pregestazionale o al referto dell OGTT va inserita nel percorso di followup dei pazienti diabetici - programmazione del test: professionisti del consultorio ostetrico-ginecologico o ginecologa/o curante o diabetologa/o del UOD - lettura e gestione del test: diabetologo/a Come La curva verrà eseguita in laboratori accreditati secondo le modalità di accesso dei vari laboratori ( diretta o con prenotazione). L informazione alle gestanti durante il percorso di screening e di assistenza al GDM Il GDM ha molti esiti possibili e per due diversi soggetti (madre e bambino). Inoltre, i risultati principali rispetto ai quali valutare accuratezza e validità dei test (nati morti, morti neonatali, lesioni del plesso brachiale) sono eventi rari che rendono le stime instabili. Perciò le prove di efficacia sullo screening e trattamento del GDM informano solo sulla frequenza di esiti surrogati, come la distocia di spalla o la macrosomia. Da queste incertezze consegue la necessità di una gradualità delle informazioni da comunicare alla donna in gravidanza, schematizzata in tre passaggi: 1. in presenza di fattori di rischio, per motivare allo screening 2. in caso di curva glicemica positiva, per informare della necessità del controllo glicemico con monitoraggio 3. in caso vi sia la necessità di instaurare una terapia insulinica se il controllo glicemico non risulta adeguato. In generale, i professionisti dovrebbero informare le donne in gravidanza che [3]: - nella maggioranza delle donne il GDM viene controllato da modifiche della dieta e dall attività fisica, - se dieta e attività fisica non sono sufficienti si iniziera la terapia insulina; questa condizione si verifica in una percentuale compresa fra il 10% e il 20% delle donne con OGTT positivo, - se il GDM non è ben controllato, c è il rischio di complicazioni del parto, come la distocia di spalla, - la diagnosi di GDM è associata a un potenziale incremento negli interventi di monitoraggio e assistenziali in gravidanza e durante il parto, - le donne con GDM hanno un rischio significativamente aumentato di sviluppare un diabete tipo 2 dopo il parto e quindi la donna deve essere motivata a seguire stili di vita adeguati e deve eseguire il controllo post parto.

Sono stati individuati i seguenti indicatori : Indicatori di processo 1. 1 determinazione dell emoglobina glicata alla diagnosi 2. misurazione della pressione arteriosa ad ogni visita 3. misurazione del peso ad ogni visita 4. lettera al ginecologo e al MMG 5. followup 6-10 settimane dopo il parto ( come da Linee Guida) Indicatori di qualità 1. incremento ponderale secondo le linee Guida dell Institute of Medicine (IOM)2009 2. %di pazienti che richiedono la terapia insulinica Indicatori di esito 1. % di pazienti che sviluppano l ipertensione gestazionale/preeclampsia 2. modalità del parto 3. epoca gestazionale del parto (settimana gestazionale) 4. % macrosomia fetale (>4000 g) 5. % bambini ricoverati in Unità di cura intensiva neonatale 13

Referenze 1. HAPO Study Cooperative Research Group. Hyperglycemia and adverse pregnancy outcomes. N Engl J Med 2008;358:1991-2002 2. International Association of Diabetes and Pregnancy Study Groups Consensus Panel. International Association of Diabetes and Pregnancy Study Groups Recommendations on the diagnosis and classification of hyperglycemia in pregnancy. Diabetes Care 2010;33:676-82 [Medline] 3. SNLG-ISS, Sistema Nazionale Linee Guida - Istituto Superiore di Sanità. Gravidanza Fisiologica. Linea Guida. Roma: ISS; 2010 4. Associazione Medici Diabetologi- Società Italiana Diabetologia. Aggiornamento alle raccomandazioni per lo screening e diagnosi del diabete gestazionale. Disponibili su: http://www.aemmedi.it/news/single/1/aggiornamento_alle_raccomandazioni_per_lo_ screening_e_diagnosi_del_diabete_gestazionale/ e su: http://www.siditalia.it/formule/documenti.html 5. National Institute for Health and Clinical Excellence. Clinical Guideline 63. Diabetes in pregnancy: management of diabetes and its complications from preconception to the postnatal period. London: RCOG Press, 2008 (revisione stampa Luglio 2008) [Testo integrale http://www.nice.org.uk/nicemedia/live/11946/41320/41320.pdf] 6. Comitato di Coordinamento del Gruppo di Studio Diabete e Gravidanza e del Board del D.A.W.N. Pregnancy Italy. Studio DAWN Italia. Il diabete in gravidanza pp 46-49 http://www.progettodiabete.org/pdf/dawn_gravidanza.pdf [ultimo accesso 05.09.2011] 14

Organizzazione dell ambulatorio diabetologico per il GDM L assunzione in carico di una donna con GDM esige un processo di cambiamento radicale sia dal punto di vista dell approccio clinico, sia organizzativo-gestionale dal parte del team diabetologico (diabetologo, infermiere, dietista). Fondamentale diventa quindi: l utilizzo di sistemi informativi avanzati in grado di monitorare il percorso terapeutico e di migliorare l appropriatezza assistenziale; l elaborazione di un piano di cura diversificato a seconda delle caratteristiche e delle esigenze assistenziali delle gestanti; un educazione terapeutica strutturata; una raccolta di dati clinici a scopo epidemiologico: il potenziamento degli strumenti di comunicazione e scambio informativo con la UOG e i MMG; un attività di audit basata su indicatori di processo ed esito derivanti dalle linee guida. Ruolo del team diabetologico Il ruolo del team diabetologico viene descritto nelle matrici di attività e responsabilità Ruolo della UOG Esecuzione esami per eventuale GDM o diabete manifesto secondo le linee guida ISS-SNLG 2011 Ruolo del MMG/Ostetrico Esecuzione esami per screening di eventuale GDM o diabete manifesto secondo le linee guida ISS-SNLG 2011 ed invio alla UOD in caso di screening positivo. Dopo almeno sei settimane dal parto si deve far eseguire nella donna che ha avuto un GDM un OGTT. Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) Il PDTA, descritto nell allegato, rappresenta un metodo di lavoro sistemico ed integrato, finalizzato al miglioramento della qualità dell assistenza, in grado di produrre risultati significativi in termini di efficacia ed efficienza. Indicatori Vengono identificati degli indicatori di processo ed esito. 15

Matrice di responsabilità (diagramma 1) R= Responsabile C= Coinvolto S= Supporto Attività Medico diabetologo Infermiere Dietista Valutazione infermieristica e C R S inserimento dati cartella computerizzata Inquadramento diagnostico R S S tramite Raccomandazioni italiane 2011 Richiesta esami per sospetto R S S complicanze Percorso educazionale con C R C Infermiere (autocontrollo glicemico, eventuale insegnamento terapia insulinica) Percorso educazionale alla C C R corretta alimentazione Visite programmate con follow-up in ambulatorio medico dedicato R S S 16

Attività (cosa) Valutazione infermieristica e inserimento dati cartella computerizzata Inquadramento diagnostico secondo Raccomandazioni italiane 2011 Richiesta esami per eventuali complicanze Matrice attività (diagramma 1) Come Dove Quando Perchè Infermiere Medico diabetologo Medico diabetologo Colloquio singolo con inserimento dati Esaminando dati in cartella computerizzata Su ricettario SSN Ambulatorio infermieristico In ambulatorio dedicato con colloquio singolo In ambulatorio medico con colloquio singolo Primo appuntamento Conclusa l accettazione infermieristica A conclusione del colloquio medico Raccolta dati (esami, peso, altezza,.); preparazione documentazione per visita medica Diagnosi, cura e programmazione educazionale e follow-up Per l accuratezza diagnostica e programmazione percorso successivo Percorso educazionale (autocontrollo glicemico, eventuale insegnamento alla terapia insulinica) Percorso educazionale alla corretta alimentazione Visite programmate con follow-up in ambulatorio medico dedicato Infermiere Dietista Segretaria/ Infermiere Colloquio singolo strutturato Colloquio singolo e/o a gruppi strutturato Fissando gli appuntamenti in agenda informatizzata In ambulatorio infermieristico Ambulatorio dietetica Segreteria/ Ambulatorio infermieristico Secondo programma stabilito in corso di visita medica Alla fine della visita medica Alla fine della visita medica Autogestione e autonomia dell utente Autogestione e autonomia dell utente Per fornire all utente un calendario con date ed orari 17

Attività (cosa) Valutazione infermieristica diario autocontrollo Valutazione dietetica con diario alimentare e dell autocontrollo Indicazione al proseguimento dieta e autocontrollo Valutazione medica per passaggio alla terapia insulinica Educazione alla terapia insulinica Modifica terapia Matrice attività (diagramma 2) Come Dove Quando Perchè Infermiere dietista Medico diabetologo Medico diabetologo Infermiere Medico diabetologo Visione del diario scritto dalla paziente Visione del diario alimentare e dell autocontrollo, colloquio Colloquio singolo con la paziente Colloquio singolo con la paziente Secondo procedure interne Segnando in PC le modifiche Ambulatorio infermieristico Ambulatorio di dietetica In ambulatorio dedicato In ambulatorio medico In ambulatorio infermieristico In ambulatorio Secondo appuntamento Secondo appuntamento Dopo visione dei dati Dopo visione dei dati Lo stesso giorno dell indicazione medica In coda al controllo infermieristico Per verifica dati, apprendimento e capacità della paziente Per verifica apprendimento e capacità della paziente Programmazione follow-up e indicazione terapeutica Per ottimizzare i valori glicemici Dare bagaglio tecnico per l autogestione Per ottimizzare i valori glicemici 18

Percorso GDM Gravide con GDM diagnosi secondo LG SNLG_ISS Visita diabetologia ( team diabetologo (D) infermiere(i),dietista (Di)) D= anamnesi, valutazione clinica e degli esami richiesta esami ( emoglobina glicata) I=rilievo misure antropometriche, educazione all autocontrollo ( 2 glicemie /die a scacchiera) Di= impostazione schema dietetico personalizzato 45-50% CHO frazionato 3 pasti+3 spuntini Controllo dopo 15 gg Sì Glicemia a digiuno<90mg/dl Post-prandiali<130mg/dl Incremento peso No Indicazione a proseguimento con Dieta e autocontrollo Visita di controllo ogni 4sett. Valutazione medica e dietetica Modifica della dieta Controllo dopo 2 settimane Glicemia a digiuno<90mg/dl Post-prandiali<130mg/dl Incremento peso No Valutazione medica prescrizione terapia insulinica Educazione terapia insulinica Sì Valutazione medica Ogni 4 settimane Inviare la paziente al ginecologo con glicemia normalizzata, referto ed eventuale follow-up Rivalutazione terapia Sì Visita controllo diabetologico ogni 2 settimane Glicemia a digiuno<90mg/dl Post-prandiali<130mg/dl Incremento peso No Modifica terapia 19