LINEE GUIDA PER RICHIESTE AL S.I.T. (SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE)

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Pagina 1 di 12 Tale servizio, sito all'interno del presidio ospedaliero, è in grado garantire l'esecuzione degli esami immunoematologici, di richieste di sangue e suoi derivati. All esecuzione di autotrasfusioni. Esami immunoematologici. Modalità di richiesta. Deve essere compilata in tutte le sue parti, in duplice copia di cui una copia va lasciata in cartella, firmata dal medico richiedente. Si n'corda al fini dell'esito dell'esame, di compilare con notizie anamnestiche quegli esami al cui al fianco è contrassegnato un asterisco. Vanno inviati al centro prelievi del servizio dal lunedì al venerdì entro le ore 9.30. Ad ogni esame richiesto, vi è la specifica tipologia di provetta. Nella nostra prevalentemente, si eseguono solo richieste di gruppo sanguigno per pazienti affetti da patologia la cui evoluzione richiede l'intervento chirurgico. Gruppo sanguigno: 1) Provetta da 6 ml. Tappo giallo ciclamino contenente EDTA 2) L 'infermiere esecutore del prelievo, ha l'obbligo di firmare sulla provetta 3) Compilare il relativo modulo in tutte le sue parti 4) Far firmare al medico la richiesta 5) Inviarlo al SIT in un contenitore trasbord nel tempi sopradescritti 6) Trattenere copia in cartella 7) Dopo un paio di gg, il SIT invierà la determinazione del gruppo sanguigno 8) Si allega alla presente copia della richiesta suddetta EMOTRASFUSIONE Consiste nella somministrazione su misura, ciò che manca, di preparati cellulari ematici, quali eritrociti, leucociti e trombociti e delle frazioni plasmatiche. Nella nostra generalmente viene richiesta la disponibilità di avere a disposizione delle sacche di emazia per gli interventi massivi del distretto capo-collo (tiroidectomia, laringectomia, svuotamenti del collo, interventi al cavo orale etc.) la cui struttura anatomica è ricca di vasi sanguigni e la cui evenienza chirurgica può evolversi ad una perdita massiva di sangue che deve essere ripristinato in tempi brevi. In altri casi, si vedono nei pazienti affetti da patologie internistiche o degenerative o a seguito di chemioterapie in cui l'emotrasfusione rappresenta una terapia sia per ripristinare il deficit emopoietico, sia per sopperire alla carenza di ossigeno. Modalità : 1) Richiesta del gruppo sanguigno (vedi paragrafo precedente) 2) Se non eseguito il gruppo sanguigno eseguire un prelievo di sangue venoso per richieste di trasfusione di emocomponenti (provetta da 6 ml giallo ciclamino e firma dell'esecutore) 3) Compilare apposita richiesta in tutte le sue parti (mod.357) 4) E' obbligo che la compilazione della richiesta sia fatta dal medico che stabilisce la motivazione dì richiesta di emocomponenti, la trascrizione degli esami ematici tipo Hb e INR - PLT, etc., la

Pagina 2 di 12 segnalazione di eventuale urgenza o delle reazione avverse precedentemente denunciate. Si raccomanda che la firma del medico sia leggibile. 5) Inviare al SIT, al centro prelievi, la richiesta e la provetta da parte del personale OSS con le modalità di trasporto note avvertendo telefonicamente in caso di urgenza 6) Il SIT, dopo aver ricevuto il prelievo con relativa richiesta, rinvia al reparto il foglio bianco della stessa che risulterà necessaria per ritiro delle sacche 7) Informare il paziente della probabilità o necessità di somministrazione di tale terapia che può avvenire nella nostra nella fase intra-operatoria o post-operatoria 8) Far firmare al paziente il consenso informato alla trasfusione di cui si allega modulo alla presente, conservarlo in cartella 9) Se il paziente non è già inserito nell'archivio del SIT lo stesso servizio richiederà un nuovo campione di sangue (solita provetta ) all'atto del ritiro delle prime unità di sacche da trasfondere 10) Il ritiro delle sacche è a carico del personale sanitario del reparto richiedente dopo il nulla osta telefonico del centro distribuzione del servizio trasfusionale 11) Nell'effettuare il ritiro del sangue o suoi derivati. è necessaria la borsa termica per il trasporto che ha lo scopo di salvaguardare la temperatura dei preparati e all'incolumità alla persona addetta al trasporto 12) Il sangue intero o i suoi preparati a contenuto cellulare, hanno bisogno di una temperatura costante a 4-6 gradi. Il sangue fresco conservato, una volta prelevato, deve essere trasfuso entro 24 ore 13) Per il plasma o per le sue frazioni, es. gammaglobuline, che sono congelate, vanno riscaldate a bagno d'acqua a 37 gradi controllando che il preparato si sciolga completamente 14) Il sangue o i suoi preparati arrivati all' sono soggetti a doppio controllo da parte di due operatori cioè medico e infermiere, per la verifica del gruppo sanguigno e delle identità del paziente ( si allega alla presente circolare D.S. 2007/21375). Vi è l'obbligo delle firme sia nelle sacche che nel modulo verde di rilascio del SIT) 15) Nel, modulo rilascio vi sono le etichette comparate a quelle identificative presenti nella sacca (gruppo sanguigno, prova crociata, numero di conservazione e data di scadenza) TECNICA DELLA TRASFUSIONE - MATERIALE ED ESECUZIONE 1) Conservare a temperatura ambiente per 30 m. prima della trasfusione 2) Predisporre il materiale come per l'infusione (ago a farfalla grosso n. 19 o ago cannula, cotone, disinfettante, cerotto deflussore con filtro, laccio emostatico in un vassoio o nel carrello di infusione 3) confezione busta di plastica per la sacca: tirare la linguetta a strappo e inserire con cura il deflussore 4) Preparazione del malato: controllare ancora una volta il sangue da trasfondere (gruppo sanguigno, prove crociate, modulo di accompagnamento) e per quanto riguarda il paziente le generalità 5) Inserire l'ago nella vena prescelta secondo le modalità di infusione e fissare l'ago con un cerotto, collegare il sistema di trasfusione, regolando la velocità di infusione con flusso di poche gocce all'inizio e poi il numero di gocce prescritte

Pagina 3 di 12 6) La trasfusione può essere somministrata dell'infermiere con la presenza del medico per 10-15 min. dall'inizio

Pagina 4 di 12 CONTROLLO DELLA TRASFUSIONE 1) La sorveglianza deve essere garantita dal personale infermieristico e medico in modo da poter 2) Rilevare subito gli eventuali incidenti durante la trasfusione 3) Controllare la velocità di infusione 40-60 gtt. al min. 4) Controllo dei parametri vitali. Controllare i sintomi soggettivi ed oggettivi e trascriverli nella cartella infermieristica SINTOMI DI REAZIONE DA TRASFUSIONE; INTOLLERANZA Cefalea, dolori articolari, dispnea, irrequietezza, malessere vomito eventuali segni di shock quali tachicardia, ipotensione, oliguria PROVVEDIMENTI: Interrompere subito la trasfusione, chiamare il medico, attuare trattamento antishock con farmaci cortisonici diuretici e cardiotonici (il carrello di emergenza deve essere posizionato nelle vicinanze prima dell'ínizio della somministrazione) SINTOMI DA ALLERGIA Si possono manifestare in corso di trasfusioni ripetute: i segni sono orticaria, iperpiressia, ipotensione PROVVEDIMENTI: interrompere subito la trasfusione, chiamare il medico per la prescrizione della terapia REAZIONE BATTERICA O PIRETICA In caso di sangue infetto o erogatore infetto: SINTOMI Brividi, febbre, condizioni settiche tardive PROVVEDINENTI Interrompere la somministrazione, chiamare il medico per terapia sintomatica. In caso di incidente prendere il sangue conservato o in parte trasfuso, il modulo di accompagnamento, rifare un prelievo di sangue dal ricevente e inviarlo al SIT per chiarire la causa se si sono osservate tutte le precedenti disposizioni. Il SIT comunicherà l'incidente alla D. S.. Protocollare il tutto nella scheda infermieristica e in cartella clinica. Termine della trasfusione. Se la trasfusione si svolge normalmente è consigliabile trattenere circa 10 ml. nella sacca e mantenerla per 24 ore. Se in questo arco di tempo non si sono verificate reazioni si getta la sacca. Tolto l'ago dalla vena si pratica una medicazione compressiva. In cartella infermieristica e in quella clinica vanno riportati i dati relativi all'ora dell'inizio e all'ora del termine della trasfusione.

Pagina 5 di 12 AUTOTRASFUSIONE Sono trasfusioni del proprio sangue e sono sempre più frequenti nelle evenienze acute e nel quadro di intervento chirurgico programmato. Il prelievo del sangue autologo deve avvenire 3 settimane prima dell'intervento chirurgico. Modalità: 1) Informazione del medico al paziente sulla necessità di autotrasfusione 2) Compilazione da parte del medico del modulo di richiesta del pre-deposito a cui si allega copia 3) Al paziente verrà richiesto il proprio consenso all'atto 4) Si contatta telefonicamente il SIT per richiedere l'appuntamento di visita - giudizio di idoneità all'autotrasfusione 5) alla data stabilita si invia il paziente munito della cartella clinica del modulo apposito, compilato e firmato 6) Il SIT, dato parere favorevole all'atto, programmerà le date dei prelievi 7) Il sangue autologo rimarrà nell'emoteca del SIT finché non sarà richiesto dal medico dell' 8) Per ritiro del sangue autologo è necessario recarsi al servizio munito del modulo del predeposito in cui sono riportate le identificazione delle sacche 9) Prima della somministrazione, controllare l'identificazione del paziente, firma del medico e infermiere nelle sacche e nel modulo adottando le procedure di infusione e di controllo durante la somministrazione MODULO PER LA RESTITUZIONE DI EMOCOMPONENTI NON UTILIZZABILI Al SIT Si possono rinviare le unità di sangue o derivati non utilizzate per vari motivi o per incidenti nella preparazione all'infusione, o contagio infetto nella linguetta o del deflussore, o non corretta conservazione o per altri motivi, che devono essere segnalati e firmati dal medico di reparto. Tale materiale va rispedito con contenitore di protezione da parte dell'

Pagina 6 di 12 INTEGRAZIONE NOVEMBRE 2008 PROCEDURA PER LA TRASFUSIONE DI SANGUE E EMODERIVATI Alla procedura già in uso, a seguito dalla disposizione della D.S., in attuazione alle raccomandazioni del Ministero della Salute n 52 marzo 2007, ad ogni operatore è fatto assoluto di seguire la procedura e di attuare il seguente comportamento: Il medico è responsabile della trasfusione L'infermiere deve controllare, dopo il controllo del medico, l'identità del paziente e la corrispondenza del gruppo sanguigno Apporre la propria firma al di sotto di quella del medico sul modulo trasfusionale Iniziare la trasfusione Registrazione in cartella della data e dell'ora di inizio della trasfusione Durante l'esecuzione monitorare il paziente Alla fine della trasfusione vi è l'obbligo di registrare in cartella l'orario, le condizioni cliniche, i parametri vitali e le reazioni avverse insorte in seguito alla trasfusione. Da detta disposizione c'è l'obbligo della tracciabilità di ogni trasfusione in tutte le sue fasi. L'allegato modulo trasfusionale che documenta e sintetizza le informazioni relative alle disposizioni, deve essere compilato integralmente, conservato in cartella e una copia trasmessa al SIT entro 24 ore dall'avvenuta trasfusione o alla restituzione di sangue se non trasfuso.

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