Analisi di Bilancio Prof. Piero Mella Phd Matteo Navaroni Assistant: Dott. Mirko Panigati



Documenti analoghi
Analisi di Bilancio Prof. Piero Mella Phd Matteo Navaroni Assistant: Dott. Mirko Panigati

Grafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS

Indice di rischio globale

Riclassificazione del bilancio e analisi con indici

15. Analisi del rapporto tra costi, volumi e risultati. Ragioneria Generale ed Applicata Sede di Fano

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO BREAK EVEN ANALYSIS

IL BREAK EVEN E LA STRUTTURA DI COSTO

LE VALUTAZIONI DI CONVENIENZA ECONOMICA NELLE DECISIONI DI GESTIONE OPERATIVA

L analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria (2' parte)

Analisi dei margini: componenti e rischi

L ANALISI PER INDICI

Relazioni costo-volume-profitto

INDICI DI BILANCIO. Lo stato patrimoniale, riclassificato, assume la forma che schematizziamo di seguito:

ESERCIZIO 1. La Zelig S.p.A. viene costituita il 1 gennaio 2004 con 1) il versamento da parte degli azionisti di capitale per

Analisi dei margini: componenti e rischi. Docente: Prof. Massimo Mariani

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO

ESERCITAZIONE DI PREPARAZIONE ALL ESAME SCRITTO. Data una SpA con le seguenti situazioni patrimoniali negli anni 2006 e 2007

Capitolo 10 Le decisioni relative al prezzo (pricing)

Leverage massimo 2 Dividendi normali e consueti. Valuation ratio 1 Capitale sociale reperibile in borsa

ANALISI DEI COSTI PER LE DECISIONI AZIENDALI I COSTI AZIENDALI E L ANALISI COSTI-VOLUMI-PROFITTI. Prof. Lino Cinquini. Dott.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI INGEGNERIA GESTIONALE. I quozienti di bilancio

Commento al tema di Economia aziendale

Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria

L ANALISI PER INDICI

Dipartimento di Economia e Management - ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI Esercizi sulla BEA- Integrano il E&Cn di Aziende

ELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso

Contabilità generale e contabilità analitica

L analisi dei costi: il costing

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Management L ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA DEI BILANCI: INDICI E FLUSSI

La valutazione delle rimanenze di magazzino

Costi unitari materie dirette Costi unitari manodopera diretta. Energia Quantità prodotte Prezzo unitario di vendita

Metodo pratico per la definizione della leva finanziaria ottimale di un impresa

ASPETTI DELLA GESTIONE AZIENDALE RAMO FINANZIARIO E RAMO ECONOMICO

Economia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 PRIMA PARTE

Il Break Even Point. Soluzione: BEP = CF/(p-cv) CF= cv =.6 p =.70 BEP = /(70-6) = 8.168,75 BEP giornaliero = 8.

Principali indici di bilancio

Contiene le coperture finanziarie necessarie per l acquisizione delle risorse produttive, con l eventuale avanzo o disavanzo finanziario.

L'analisi volumi costi risultati

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013

Analisi delle configurazioni dei costi

Redazione della Situazione patrimoniale e analisi delle condizioni di equilibrio patrimoniale e finanziario

CAPITOLO 10 I SINDACATI

Il Business Plan. Concetti base

LE ANALISI DI BILANCIO COMPLESSO DI TECNICHE DI TIPO QUANTITATIVO, BASATO SU UNO O PIÙ

Valutazione dell'azienda Alfa Spa Report Analisi di Bilancio con Rating Balisea 3 e merito di credito Fondo di Garanzia Mediocredito Centrale

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti

RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.

CALCOLO DEGLI INDICI NELL ANALISI DI BILANCIO

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO RIEPILOGO ARGOMENTI I MODULO

Controllo di Gestione

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia

LA GESTIONE FINANZIARIA

Calcolare il costo dei prodotti

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale

Fatturato Obiettivo= * 12 =

Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Le classificazioni dei costi

Premessa. Esercitazione. Calcolo del reddito nel Conto del reddito. Calcolo del reddito nel Conto del capitale e nel Conto del reddito

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

TEMA 5: Introduzione al costo del capitale

Analisi di Bilancio. Università degli studi di Pavia. Facoltà di Economia a.a Prof. Piero Mella Phd Matteo Navaroni

IL RENDICONTO FINANZIARIO

Il sistema informativo aziendale

Costi standard secondo il metodo dei costi completi

La contabilità gestionale. Prof. Sartirana

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA

L analisi di bilancio

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/ Moneta/ Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

È importante la struttura finanziaria?

ESERCIZIO 1 ANALISI COSTI VOLUMI-RISULTATI + MARGINI DI CONTRIBUZIONE

GLI INDICI DI BILANCIO PER LE ANALISI FINANZIARIE

LE OPERAZIONI INTRAGRUPPO

L analisi di bilancio

L impresa che non fa il prezzo

LE PREVISIONI ECONOMICO-FINANZIARIE Nuovi progetti imprenditoriali

ESERCIZIO 1 CONFIGURAZIONI DI COSTO

Relazione sulla gestione

Gli ambiti della finanza aziendale

Budget e marchi di impresa

Introduzione all economia

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI AVVIAMENTO ,00 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI: MACCHINARI-IMPIANTI ,00 AUTOVETTURE 50.

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

Economia Aziendale. L analisi dei costi

LA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO: IL REPORT FORM

BASILEA 2. Allegato Tecnico. Fonte: circolari dedicate alla Fondazione Luca Pacioli

REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE

Valutazione degli investimenti aziendali

BILANCIO CIVILISTICO E BILANCIO RICLASSIFICATO

al budget di cassa mensile

La Politica Economica e i Tassi di Cambio

15 La differenza fra il valore economico del capitale e il suo valore contabile è rappresentata da:

Transcript:

Università degli studi di Pavia Facoltà di Economia a.a. 2012-2013 Analisi di Bilancio Prof. Piero Mella Phd Matteo Navaroni Assistant: Dott. Mirko Panigati Università di Pavia Analisi di Bilancio 1

Materiali del corso Il corso viene svolto sul testo di riferimento: Piero Mella, Matteo Navaroni, Analisi di bilancio, Maggioli Editore, Collana universitaria, 2012. Il materiale è arricchito da: eventuali letture distribuite in aula, uno o più programmi in excel per svolgere velocemente i calcoli, uno o più bilanci da elaborare. Tutto il materiale è disponibile sulla mia web-page http://ea2000.unipv.it/mella/ Università di Pavia Analisi di Bilancio 2

MODULO 10 ANALISI EVOLUTE DI SIMULAZIONE Riferimento: Testo, Cap. 9 Università di Pavia Analisi di Bilancio 3

Le analisi tradizionali hanno potere descrittivo di situazioni storiche e un discreto potere segnaletico (indicatore) di squilibri strutturali attuali. L analista potrebbe, tuttavia, proporsi di dare risposta ad esempio, alle seguenti più ambiziose domande: Analisi prospettiche 1) Come influirebbe sul reddito operativo un aumento (o una diminuzione) del prezzo di un dato fattore? 2) Quale incidenza avrebbe sul reddito operativo un aumento del fatturato? 4) Quale dovrebbe essere la grandezza dei ricavi di vendita per consentire all impresa di ottenere una prefissata misura di reddito operativo? 5) Di quanto dovrebbe ridursi il fatturato prima che, a parità di ogni altra circostanza, l impresa potesse andare incontro a perdite operative? Le analisi che si pongono l obiettivo di dare risposta a simili interrogativi si denominano analisi prospettiche. Università di Pavia Analisi di Bilancio 4

I limiti delle analisi prospettiche Le analisi prospettiche sono indagini evolute di simulazione. Possono essere svolte con fondamento solo dall analista interno che possegga informazioni circa il sistema dei costi d impresa, i programmi di breve periodo e i piani strategici. L analista esterno può, tuttavia, porsi l obiettivo di derivare dal bilancio modelli non semplicemente descrittivi ma anche di simulazione, quanto meno nel breve periodo. Tra gli strumenti utilizzabili, particolarmente efficace si rivela, in generale, la break even analysis, o BEA, che l analista di bilancio applica, con molta cautela, derivando i dati dai valori del bilancio da analizzare. Università di Pavia Analisi di Bilancio 5

La BEA nella contabilità direzionale La funzione generale della BEA nella contabilità industriale è la seguente: Da essa si ricava l equazione di calcolo dei volumi, Q. Per applicarla occorre determinare accuratamente: i costi fissi, CF, RO = (Q p) - (Q cv) - CF i costi variabili unitari, cv, il prezzo medio, p, Q* = CF+RO* p-cv il risultato obiettivo, RO*. Università di Pavia Analisi di Bilancio 6

La BEA nelle analisi di bilancio La BEA assume un significato anche nelle ABNIL, alle seguenti condizioni. Si possa effettuare un analisi accurata del conto economico, distinguendo i costi in costi fissi e costi variabili, CF e CV; Si ipotizzi un solo prodotto o un mix perfetto di prodotti che agisca sui costi e sui ricavi in modo medio come se fosse un unico prodotto; Si ritenga valida l ipotesi di normalità operativa. Università di Pavia Analisi di Bilancio 7

Riclassificazione del conto economico L analisi dei costi del conto economico deve distinguere tra: costi variabili: sono tali i costi che si suppone abbiano potuto variare al variare della produzione: costi (consumi) di materie, di energie, di servizi, mano d opera diretta, sia industriali, sia commerciali, sia amministrativi; costi fissi: sono i costi che si suppone siano rimasti costanti a qualunque livello di produzione: ammortamenti, mano d opera e materie indirette, fitti passivi, assicurazioni e così via; vanno ricercati tra i costi di periodo o i costi inevitabili nel periodo. Attenzione: la variabilità non è rispetto al tempo ma rispetto alla produzione. Nota bene: non si devono considerare i componenti dopo il RO: PONT, interessi, imposte. Università di Pavia Analisi di Bilancio 8

Conto economico riclassificato per la BEA Si riclassifica il conto economico in sole 4 classi. Costo variabile CV Costo fissi CF Valore della produzione V Utile operativo RO La funzione fondamentale della BEA risulta: RO = V - (CV + CF) Vedere l esempio svolto nelle tabelle 9.1 9.2 Università di Pavia Analisi di Bilancio 9

Coefficiente unitario di costo variabile, cv Indichiamo con V il valore della produzione o anche i ricavi di equilibrio quando vi sia assenza o costanza di rimanenze. Per prima cosa occorre calcolare il coefficiente unitario di costo variabile, cv. Per definizione esso è costante ad ogni livello di V. Riclassificato il conto economico, si calcola cv dal rapporto tra CV e V: cv = CV V Università di Pavia Analisi di Bilancio 10

Margine di contribuzione e Vendite di equilibrio Si calcola immediatamente il margine di contribuzione: mc. mc = MC V = V - CV V = 1 - CV V =1 - cv Si calcolano le vendite di equilibrio, V* dal rapporto tra CF e mc. V* = CF mc = CF 1- CV V I costi variabili di equilibrio, CV*, sono: CV* = V* cv Università di Pavia Analisi di Bilancio 11

Rappresentazione grafica V* V Vendite CF Costi fissi CV Costi variabili BEP Vendite totali V Area profitti CT = costi totali CV* Area perdite 1 = V V Area dei MC cv = CV V V* o vendite di equilibrio CF = costi fissi CV = costi variabili Max Capacità produttiva V o VDP Università di Pavia Analisi di Bilancio 12

Esempio Supponiamo di avere riclassificato il CE ottenendo: + costi variabili totali CV = 610 pari a 50,21% + costi fissi totali CF = 345 pari a 28,39% + utile operativo RO = 260 pari a 21,40% = vendite totali nette (VDP) V = 1.215 pari a 100,00 % Ecco di dati della BEA: cv% = 50,21% mc% = 100 cv = 49,79% V* = CF / mc% = 693 CV* = V* cv% = 348 = V* - CF I dati sono tratti dalle tabelle 9.1 9.2 Università di Pavia Analisi di Bilancio 13

Impieghi della BEA nelle ANBIL I risultati offerti dalla BEA sui dati del bilancio, consentono tre utili forme di impiego per le analisi di bilancio: 1. apprezzare la resistenza dell impresa alle variazioni della domanda mediante il calcolo del margine di sicurezza; 2. giudicare l elasticità della struttura produttiva tramite il calcolo del tasso di elasticità dei processi; 3. attuare le prime analisi di simulazione. Università di Pavia Analisi di Bilancio 14

Margine di sicurezza Il margine di sicurezza (MS) o margine di sovracopertura indica di quanto, percentualmente, possono diminuire le vendite attuali (cioè di quanto può ridursi il livello del V esposto in bilancio) prima che l impresa cominci a realizzare perdite. Si determina con la formula: MS = V - V* V =1 V* V Se V = 1.215 e V* = 693, allora: MS = 1.215 693 1.215 = 42, 7% Università di Pavia Analisi di Bilancio 15

Margine di sicurezza. Attenzione MS rappresenta un informazione importante per apprezzare la situazione economica, prospettica, dell impresa in quanto è indicatore della capacità di resistenza dell impresa di fronte a un calo della domanda. Tra due imprese che avessero lo stesso V e lo stesso RO, a parità di ogni altra considerazione, l analista dovrebbe ritenere preferibile quella con il MS più elevato perché, a parità di altre circostanze, sarebbe in grado di mantenere una più elevata economicità anche a fronte di riduzioni delle vendite. NB - MS è indicatore significativo solo se si suppone che la riduzione di V sia la conseguenza di una contrazione di Q. NB - MS non è utilizzabile se la riduzione di V deriva da una diminuzione dei prezzi medi di vendita. Università di Pavia Analisi di Bilancio 16

Elasticità dei processi produttivi Si definisce tanto più flessibile, o elastica, la struttura produttiva quanto più elevati sono i CV rispetto ai CF, perché l impresa opera con volumi minori di costi di struttura. L impresa elastica è più apprezzabile di una rigida perché può modulare più facilmente i ritmi produttivi con minori effetti su RO. L elasticità del processo produttivo è misurata dal rapporto: EP = CV CF Università di Pavia Analisi di Bilancio 17

Indagini prospettiche di situazione economica La BEA può essere impiegata nelle indagini prospettiche di situazione nei limiti in cui sia possibile considerare la funzione operativa di RO, come un modello semplificato di simulazione: RO = V (V cv) - CF Tale modello, per quanto sintetico, può essere impiegato, con molta prudenza, per proiezioni e per parziali simulazioni di dinamica futura dei risultati economici, nel breve periodo, supponendo proiettabili al futuro immediato le ipotesi assunte valide per la BEA Università di Pavia Analisi di Bilancio 18

Alcuni risultati utili per la simulazione Come varia RO al variare di V? ΔRO = ΔV ( 1 - cv) = ΔV mc Come varia RO se aumenta V, variano i cv e i CF? Occorre ricalcolare RO dopo avere cambiato i valori di V, cv e CF. Quale valore di V sarebbe necessario per aumentare il RO in presenza di nuovi valori di cv e i CF? Occorre ricalcolare V dopo avere cambiato i valori di RO, cv e CF. Si vedano gli esempi sul testo Università di Pavia Analisi di Bilancio 19

Consideriamo la seguente funzione fondamentale della BEA, che pone il pre-tax profit, RN, come funzione del valore e dei costi della produzione nonché degli interessi sul debito, D Si possono analizzare 4 effetti: 1) effetto leva operativa: come varierebbe RO al variare delle vendite, V, in percentuale; 2) effetto leva finanziaria: come varierebbe RN al variare di RO, in percentuale; Effetto leverage RN = V - ( V cv) - CF - ( D i) 3) effetto leva totale; come varierebbe RN al variare di V in percentuale; 4) effetto leva di struttura finanziaria: come varierebbe RN al variare di D, in percentuale. Università di Pavia Analisi di Bilancio 20

Leverage operativo La leva operativa si quantifica come segue: LO = ΔRO/RO ΔV/V = MC MC-CF = MC RO Calcolata LO, è possibile, pertanto, determinare, immediatamente, l incremento assoluto di RO: ΔRO = ΔV V LO RO Università di Pavia Analisi di Bilancio 21

Leverage finanziario La leva finanziaria si quantifica come segue: LF = RO RO-IP = RO RN Calcolata LF, è possibile, pertanto, determinare, immediatamente, l incremento assoluto di RN : ΔRN = ΔRO RO LF RN Università di Pavia Analisi di Bilancio 22

Leverage totale La leva totale si quantifica come segue: LT = MC MC-CF-IP = MC RN Calcolata LT, è possibile, pertanto, determinare, immediatamente, l incremento assoluto di RN al variare percentuale di V. ΔRN = ΔV V LT RN Università di Pavia Analisi di Bilancio 23

Leverage di struttura finanziaria La leva di struttura finanziaria si quantifica come segue: LSF = ΔRN /RN ΔD/D = -IP RO-IP = -IP RN = - ( i D) RO - ( i D) Calcolata LSF, è possibile, pertanto, determinare, immediatamente, l incremento assoluto di RN al variare percentuale di D. ΔRN =LSF ΔD D RN Università di Pavia Analisi di Bilancio 24