Villa La Gallietta Lago di Como, Lombardia Trattative riservate
La storia La villa La Gallietta è una delle sette ville del XVIII secolo costruite lungo la riva occidentale del Lago di Como, nei pressi della chiesa di S. Giorgio e Villa Olmo. La sequenza comprende: Villa Carminati (1787), Villa Musa (1905, unico esempio di villa novecentesca inserita nella fascia a lago), Villa Villani della La Rotonda (1790-93), Villa Gallia (1614, attuale sede dell Amministrazione Provinciale), Villa La Gallietta (1722-1830), l ottocentesca Villa Parravicini, Villa Colli (1840), Villa Mondolfo (ca. 1806), Villa Ala Ponzone (1831), Villa Salazar (seconda metà del 700) e per completare, la nota Villa Olmo (1782-1816). Villa La Gallietta affaccia direttamente sul lago ed è a soli 5 minuti dalla piazza centrale di Como. Tra le Ville del Lago di Como si differenzia per la sua unicità e storia. Originariamente edificata per iniziativa del patrizio milanese Pietro Antonio Fossani che, nel 1772 aveva acquistato la seicentesca Villa Gallia con i terreni circostanti, ricevette il nome di Gallietta in relazione all edificio maggiore, collocato più a meridione. La veste attuale dell edificio risale alla ristrutturazione del 1830, per incarico del medico Dott. Giuseppe Frank, Professore all Università di Pavia, che la acquistò nel 1825 ed affidò l incarico della sistemazione all Architetto Melchiorre Nosetti il quale non si limitò ad adattare la facciata in un essenziale stile neoclassico, ma rifece anche gli interni: il salone è ornato con una falsa cupola a cassettoni e con una fascia di ritratti di musicisti, mentre gli altri ambienti sono affrescati con motivi a grottesche. Alla sua morte, Giuseppe Frank nominò erede universale l Università di Pavia, che rivendette la villa in breve tempo ai marchesi Brivio Sforza, nel 1866. All interno i caratteri divennero più tipicamente neoclassici e trovarono modo di esprimersi nella pianta ellittica del vano dello scalone che mette in risalto il soffitto a volta adornato da un grande affresco allegorico attribuito al pittore milanese Andrea Appiani, autore del ciclo di affreschi di Palazzo Reale a Milano e di Villa Reale a Monza. Dal 1985 la villa è protetta dalla Belle Arti sia per il suo valore architettonico, sia per l affresco sulla volta ellittica dell atrio. La ristrutturazione, a cura degli attuali proprietari, terminata nel 2009, ha ridato alla Villa il suo originale splendore artistico del 1772 ed ha consentito di aggiungere attrezzature moderne come aria condizionata, ascensore, palestra e area per attività di yoga, nel rispetto delle caratteristiche storiche dell immobile. La Villa è stata inoltre soggetto di un romanzo scritto nel 1856 dall autrice francese Nathalie Comtesse.
La villa Villa La Gallietta si sviluppa su tre livelli. Primo Terra Grand Foyer con soffitto completamente affrescato ed una scala in marmo a spirale 93 mq dedicati a palestra, yoga, danza, cardio fitness Ampio locale accessorio, sala giochi e cantina per i vini Sala videoconferenze Primo Piano Ampia sala principale di 50 mq con affreschi originali e pavimenti in mosaico Salotto decorato da affreschi originali e pavimento in mosaico Sala da pranzo di rappresentanza con affreschi restaurati e pavimento in mosaico Sala da pranzo familiare impreziosita da affreschi originali Cucina Camera ospiti e bagno Secondo piano Camera padronale con bagno en suite di circa 100 mq Suite ospiti con bagno Seconda suite ospiti con bagno Suite bambini con bagno di circa 75 mq Camera ospiti Lavanderia Terzo piano Suite ospiti con bagno di circa 85 mq Fa parte della proprietà, con accesso separato dalla Villa e quindi con entrata e corte privati, una dependance di circa 140 mq ricavata da un rustico, composta da soggiorno, cucina, tre camere e due servizi. La ristrutturazione del rustico è stata completata nel 2008 mantenendone le caratteristiche originarie quali travi a vista, lavorazioni in pietra e pavimenti dell epoca.
Il giardino Il giardino di circa 1.200 mq che si affaccia direttamente sul lago, è circondato da pareti in pietra e piccoli muretti che garantiscono totale privacy. La Gallietta dispone di tre giardini, storicamente suddivisi in: Primo giardino: il più vasto. Accessibile da un grande cancello di fine fattura, ha pavimentazione è in sasso di Moltrasio al cui centro si colloca un aiuola con fontana barocca in marmo bianco decorata da sirene e stemmi. Su questo giardino si trova il cancello principale e l ingresso di rappresentanza con passo carraio. Le autorimesse sono situate a lato, mentre un cancello pedonale, di medesima fattura, affianca poco distante, quello principale. Secondo giardino: più contenuto nelle dimensioni ma dai ricercati effetti prospettici, porta direttamente al piano nobile della villa con una doppia rampa di scala circolare. Questo giardino è ombreggiato da cedri del Libano, da un cipresso secolare e dal glicine che sale fino al secondo piano della Villa. Il fronte lago è protetto da un fittissima siepe; da qui si accede alla passeggiata lungo il lago che porta a Villa Olmo. Terzo giardino: è il più piccolo ed appartiene alla dependance. Di forma allungata, in esso sono rigogliosamente cresciute numerose specie vegetali, di cui alcune pregiate.
La Villa è ricca di affreschi, tra i quali l affresco del maggiore artista neoclassico italiano, il pittore milanese Andrea Appiani
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